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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 24] Il cavallo di ferro


natural killer
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Ha già scritto quattro storie  che sono già state pubblicate e ne sta scrivendo (o ha già scritto) almeno altre due  Mi pare che sia una buona risposta 

Non faresti queste domande se leggessi il topic delle storie in lavorazione. E pensare che Ymalpas ed io ci sbattiamo per scriverci qualcosa.:P

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  • 1 mese dopo...

Letto da poco.

 

La prima è un piccolo gioiellino che fila liscio dall'inizio alla fine. In una storia abbastanza breve c'è tutta la parabola di un personaggio molto ben pensato e descritto. Alla fine mi aveva così colpito che avevo paura che non riuscisse a completare la sua avventura ben sapendo che Tex difficilmente avrebbe fallito.

 

In confronto alla prima la seconda mi ha colpito meno e forse per questo la trovo meno riuscita. L'unica cosa che mi rimasta è che la conclusione sembra la premessa per un più che probabile seguito.

 

Mignacco. Promosso.

 

Cossu. Non è il mio disegnatore preferito, ma nemmeno uno dei peggiori. Si inserisce nel gruppetto di disegnatori (che ha come Civitelli massimo esponente) che propone un west pulito e ordinato. Molto più a suo agio qui che su Dylan.

 

Piccole cose negative. Una paginetta di redazionali ci poteva stare. Dopo poche pagine c'è un intervento redazionale veramente grossolano, con un primo piano ripreso da una tavola precedente, ingrandito e sgranato. Certe cose proprio non si possono vedere. 

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  • 3 settimane dopo...

Parto dai disegni di Cossu : ovviamente lo avevo già visto su Dylan Dog, e non mi era dispiaciuto, ma devo dire che qui ho trovato le tavole STUPENDE...col suo tratto morbido e pulito, esaltato dagli sconfinati spazi aperti delle location, riesce a conferire ai disegni un lirismo e un senso di libertà sterminato : deserti, praterie, cielo, nuvole...mi ha portato alla mente le atmosfere di "Balla coi Lupi" ; trovo che qui risieda la sua collocazione naturale, ben più che sulle pagine di DD.

Le storie, ATTENZIONE SPOILER

 

IL CAVALLO DI FERRO : essenziale e prosciugata allo stremo, rapida come il treno che sfreccia sui binari senza controllo...SOGGETTIVAMENTE mi ha coinvolto pochissimo o niente...il giovane e tormentato pellerossa che, per vendicarsi di due balordi che gli hanno ucciso la famiglia, decide di dedicarsi allo sterminio dell'uomo bianco, non ha catturato per nulla la mia simpatia, e non mi è riuscito di empatizzare (a differenza di Tex che sul finale gli eleva un'elegia commossa con la lacrimuccia agli occhi), inoltre, anche se solitamente non disdegno le storie dove i pard sono tenuti un po' in secondo piano in favore di altri e interessanti personaggi, in questo caso ho visto Tex & Carson sin troppo sullo sfondo, relegati a deus ex machina per risolvere il finale...senza infamia e senza lode.

LA CAROVANA DEI CHEROKEE : un "Terra Promessa" 2.0 con spunti interessanti (I Cherokee "ibridati" con stili di vita & vestiario dell'uomo bianco, quasi dei quaccheri meno piagnioni) e incentrata per larghissima parte su una situazione di assedio alla carovana messa in scena benissimo, con il Tex stratega di guerra che esce fuori alla grande (anche nella scelta ponderata di cercare di limitare i morti ammazzati, decisione che solitamente mi avrebbe irritato, ma che qui ha un suo perchè anche strategico). Un bel po' esagerato il trattamento di furia totale nei confronti dei cacciatori di bisonti all'inizio (anche considerando che Tex e pards non hanno ancora assistito allo sterminio scriteriato di animali messo in atto). L'antagonista Lupo Giallo mi ha un po' ricordato, per psicologia e motivazioni, il Jesus di "L'ultima frontiera", ma se quello era un osso durissimo e un avversario temibile, questo al contrario si rivela alla fine poco più di un ragazzino frignone che al primo schiaffone scappa imbronciato con la coda tra le gambe, in un finale un po' affrettato e deludente. Nel complesso comunque una buona storia che ho preferito decisamente alla prima.

Inoltre come fatto già notare da qualcun'altro, l'assenza totale di redazionali o di due righe di presentazione per un'albo comunque speciale trasmette un che di desolazione, e la scelta di intitolare il volume "Il cavallo di ferro" è molto ingeneroso nei confronti della seconda storia, che è pure più bella.

Concludo dicendo che spero prosegua il lavoro di Cossu sulle pagine di Tex.

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  • co fondatore
<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Testa di Vitello dice:

Parto dai disegni di Cossu : ovviamente lo avevo già visto su Dylan Dog, e non mi era dispiaciuto, ma devo dire che qui ho trovato le tavole STUPENDE...col suo tratto morbido e pulito, esaltato dagli sconfinati spazi aperti delle location, riesce a conferire ai disegni un lirismo e un senso di libertà sterminato : deserti, praterie, cielo, nuvole...mi ha portato alla mente le atmosfere di "Balla coi Lupi" ; trovo che qui risieda la sua collocazione naturale, ben più che sulle pagine di DD.

 

Piano col consumo di certe sostanze :P .

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<span style="color:red;">18 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Purtroppo resterai deluso: Cossu continua.

Benissimo :):);)

<span style="color:red;">17 ore fa</span>, Mister P dice:

 

Piano col consumo di certe sostanze :P .

:lol::lol:

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  • 3 mesi dopo...

Questo Maxi non mi è dispiaciuto. Temi classici (il treno, la colonizzazione, lo sterminio dei bisonti, le lotte intestine anche tra le tribù dei nativi americani) pero ben sceneggiati. Mignacco ha dosato bene per me sia i ritmi che le caratteristiche dei personaggi (pards e non). Cossu è "pulito", non mi entusiasma però venivo dall'ultimo Tex Color quindi l'ho apprezzato di più..:-)

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablorojo82 dice:

 Cossu è "pulito", non mi entusiasma però venivo dall'ultimo Tex Color quindi l'ho apprezzato di più..:-)

Come dire che al peggio non c'è mai fine.

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On 27/9/2019 at 09:27, Loriano Lorenzutti dice:

Come dire che al peggio non c'è mai fine.

Già..Poi leggendo in contemporanea altri albi (il meraviglioso TEX WILLER disegnato da De Angelis) hai una brutta caduta...

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  • 3 anni dopo...
On 4/13/2019 at 7:03 PM, Leo said:

Ragazzi, ditemi che Mignacco è arruolato in pianta stabile su Tex. Ho letto un Maxi decente, che dico decente? Buono, decisamente buono!  La prima storia, oltre a rappresentare un omaggio a Sangue Navajo e alla gucciniana La Locomotiva (come ben ricordato da Johnny Colt) è una storia appassionante, che si fa leggere tutto d'un fiato.  E ottima è anche la seconda avventura.

 

I punti di pregio di queste storie stanno indubbiamente nella loro purissima texianità e nella presenza di personaggi di spessore:

Con 4 anni di ritardo arrivo anch'io (grazie a Bonelli Digital Classic...). Anche a me come a @Leo le due storie a me sono piaciute parecchio. La figura del giovane Pellerossa novello Pietro Rigosi (il macchinista/fuochista a cui si e' a sua volta ispirato Guccini) la trovo estremamente poetica.  Ho trovato l'idea della Carovana dei Cherokee alquanto originale e molto adatta ad un Albo fuori serie. 

 

Nota a parte sui disegni di Cossu. Al contrario di altri pard a me il tratto pulito, quasi in stile "ligne claire" di Cossu piace tantissimo e lo trovo molto adatto a storie ambientante in grandi spazi. 

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