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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 11] L'ultima Frontiera


ymalpas
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Voto alla storia  

53 utenti hanno votato

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  • 3 settimane dopo...

.. eccomi all'undicesimo Texone,
direi che i disegni di Parlov sono piuttosto belli e "in linea" con quelle che sono le mie preferenze stilistiche (molti dettagli sia nei paesaggi che negli interni, giochi di ombre e volti umani che nn sono caricature ...), direi tra i migliori sino ad ora commentati.
La trama è decisamente avvincente e ti porta a voler vedere la fine anche se in certi sviluppi mi lascia un pochino perplesso; provo citarne alcuni:
- Brandon che pur sapendo di trovarsi in una trappola fa di tutto "per farsi sparare"
- Jesus che ritorna da Padre Elias ... mi parte un deja vu ... una storia già letta
- La scaltrezza di Nat per avvicinarsi all'accampamento di Jesus ? in netta contrapposizione con la superficialit? nella fuga con Sheeva (dove nn fa nulla per nn farsi inseguire ... ma lo pensa dopo quando è troppo tardi ...).
Qui, secondo me, Nizzi la poteva pensare decisamente meglio ...
:huh:
.. che ne so ..., una sentinella più a monte richiamata dagli spari che rientrava con una canoa ...

Decisamente belli i duelli finali e piuttosto toccante la "fine dei personaggi" che porta al tragico epilogo ... la frase poetica che conclude l'albo

"... e adesso, tutti e tre, sono solo delle croci disseminate lungo le rive di questo fiume che, ignaro dei drammi umani, continuerà a scorrere indifferente davanti ai loro improvvisati sepolcri."
forse è una delle poche (se nn addirittura la prima ... correggetemi se sbaglio) fino ad ora incontrate nelle avventure dei Nostri!


La mia classifica personale a questo undicesimo albo:

Trama..................................... Disegni
La Valle del Terrore................... La Valle del Terrore
Fiamme sull'Arizona.................. Il Soldato Comanche
La Grande Rapina..................... L'Ultima Frontiera
L'Ultima Frontiera..................... l Pueblo Perduto
L'Uomo di Atlanta..................... La Grande Rapina
Il Soldato Comanche................ Terra senza Legge
Il Pueblo Perduto...................... Il Segno del Serpente
Terra senza Legge.................... Fiamme sull'Arizona
Il Segno del Serpente............... Tex il Grande
Tex il Grande............................ L'Uomo di Atlanta
Piombo Rovente........................ Piombo Rovente
;)

Al 12° albo,
ilbor

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Il commento di Paco su questa storia mi piace più della storia stessa. In primo luogo, perchè è scritto davvero bene, e coglie perfettamente l'essenza di questi magnifici personaggi ed anzi mette in risalto alcuni aspetti (quali quello dell'estrema umanit? di Jesus, ch? in fin dei conti pur sempre di umanit? si tratta) spingendo a meditare ulteriormente su questa tragica e bellissima vicenda che Nizzi ci regala. In secondo luogo perchè ritengo che il punto di forza di questa storia, per l'appunto la vicenda tragica e nera di questi tre giovani e sfortunati destini, non sia stato invece supportato da una sceneggiatura realmente all'altezza. Oltre alle perplessit? già evidenziate da West10 e da ilbor su alcuni passaggi della trama, non mi hanno entusiasmato in maniera particolare neanche i dialoghi, meno spumeggianti di altre volte. Il soggetto, e i personaggi principali, sono memorabili, e quindi il giudizio a questa storia non può che essere positivo; tuttavia, purtroppo, non totalmente positivo come invece il soggetto avrebbe meritato.

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  • 3 mesi dopo...

Avete già detto tutto ben prima di me. Mi inserisco perchè ho da poco riletto questo Texone dopo parecchi anni, e le impressioni e sensazioni ricevute sono rimaste immutate. Secondo me è davvero uno dei migliori. Penso che anche un lettore non legato a Tex lo apprezzerebbe come uno splendido esempio di storia a fumetti. Nizzi sosteneva che quel modo di gestire il personaggio potrebbe rivelarsi pericoloso, a lungo andare. Non credo ci sia questo pericolo. Dal mio punto di vista, produrre più spesso ( anche nella serie regolare ) storie di questa intensit?, con personaggi così "scolpiti" e con Tex un po' defilato perchè è la narrazione che lo richiede, non può che far bene a questo bellissimo fumetto. Storie così non possono che arricchire la nostra saga preferita. I disegni di Parlov sono perfetti, per l'occasione. Mi dispiace che la sua collaborazione a Tex si sia limitata a quella unica esperienza.

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Avevo riletto la storia un p? di tempo fa. Stasera ho letto i Vostri post. Mi trovo in sintonia con Paco. Questo è un bel Texone. Sia per la storia in se (e per gli evocativi omaggi che vuole rendere ad alcuni protagonisti della storia del fumetto) sia per i disegni che ho trovato efficaci. Non so se sia un capolavoro e come dice Paco non mi importa molto di saperlo. Ma, personalmente, credo che possa rientrare ampiamente nella top ten dei Texoni (ed anche in buona posizione).

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L'ho letto di recente pure io per la prima volta. La lettura è stata entusiasmante e mi ha molto coinvolto. Credo che sia uno dei migliori texoni di Nizzi e anche in generale penso sia uno dei più belli sia sotto l'aspetto della trama sia sotto l'aspetto dei disegni. Nizzi è riuscito molto bene a trasmettere le sensazioni e i sentimenti provati dai personaggi. L'odio di Jesus, la solidit? del rapporto tra Shaweea e Nat, il disperato tentativo di Nat di liberare sua moglie, la crudeltà di Jesus nel raggiungere i suoi obbiettivi e la crudezza con la quale uccide Nat. Tutti elementi che fanno di questo uno dei migliori Texoni. Trama 9Disegni 8

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  • 2 settimane dopo...

Letto oggi. Stupendo! Il mio texone preferito senza ombra di dubbio (me ne mancano ancora alcuni da leggere). La scena iniziale e la caratterizzazione dei "3 amici" è stupenda. 10 per me. Lo metto nell'olimpo delle mie storie preferite. Disegni adattissimi al genere "Frontiera innevata canadese"

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  • 5 mesi dopo...

Senza dubbio uno dei migliori Texoni di sempre, soprattutto grazie all'ottima caratterizzazione dell'antagonista Jesus Zane, il cui odio morboso verso il mondo che lo circonda e la sua indole selvaggia sono raffigurati e descritti minuziosamente e stupendamente. Ben raffigurati anche Nat e Sheewa, il cui amore indissolubile fa da degno controaltare alla furia distruttrice di Zane. Peccato solo per lo scontro tra i nostri e la banda agli ordini di Zane, durato pochi attimi, ma il nemico di turno aveva dato del resto ripetutamente prova della sua abilità. L'unica vera pecca, a mio avviso, potrebbe risiedere nella fisionomia che Parlov ha adottato per Zane: nella storia si fa capire come la sua età dovrebbe aggirarsi sui 25 anni, tuttavia il suo volto viene raffigurato come quello di un uomo maturo (capisco che la vita nei boschi canadesi, senza le più elementari comodit?, possa inasprire i tratti di una persona, però credo che si potesse fare un po' meglio...). Comunque, mi sento di poter dare 9 alla sceneggiatura di Nizzi e 8 ai disegni di Parlov (inadeguatezza dei tratti di Zane a parte, disegni assolutamente rimarchevoli)

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  • 4 mesi dopo...

un'ottima storia che ho riletto ieri sera. Proseguendo nella rilettura di tutte le storie di Nizzi (adesso sto per rileggermi la storia del ritorno della Tigre Nera, albo disegnato da Civitelli). Ho sempre diviso la carriera di Nizzi in tre fasi:Fase Uno: le prime storie, o meglio gli albi che vanno dal suo esordio "Valanga D'Acqua" sino all'albo "L'Uomo Senza Passato". Fase Due: le storie che vanno da "Yuacatan" a "Mefisto"Fase Tre: le storie che vanno dal dopo ritorno di Mefisto sino a "I Volontari di Hermann"Ecco la storia in questione, disegnata magistralmente da un Goran Parlov dal tratto ispirato e "prattiano" fa parte della seconda fase di Nizzi. Una storia matura dove Tex è messo un po' in secondo piano ma che riesce a convinvere grazie a dei buoni personaggi ben tratteggiati. La figura di Zane magnificamente caratterizzata, e quella di Nat e sua moglie Sheewa (incredibile come Parlov disegni, anche per Magico Vento, donne indiane davvero bellissime) non sono originali ma con mestiere Nizzi riesce a farceli fin da subito amare. Una storia scritta bene e con garbo, per una vicenda che ha un finale triste e insolito nella saga settantennale (quasi) di Tex. Poi quest'albo esce in concomitanza con tante buone storie del periodo nizziano prima di un certo declino artistico. Per finire, mi piacerebbe rivedere Parlov nella serie regolare o su un maxi.

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  • 8 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...

A livello di soggetto/storia è sicuramente uno dei Texoni più interessanti e coinvolgenti, reso ancor più appassionante dall'ambientazione nelle terre fredde del Nord e dall'alternarsi di scene di lotta/agguati e sparatorie con gli sviluppi della vicenda amorosa e drammatica dei due giovani contro Zane,

con un finale che non può che lasciare con l'amaro in bocca in particolare modo per la sorte della coppia di innamorati.
Diverso discorso per i disegni: facendo scorrere le oltre 200 pagine della storia mi è sembrato di assistere all'alternarsi di tavole più curate con altre meno. In particolare nei visi dei protagonisti come Sheewa e Zane non ho trovato sempre la medesima peculiarit? nella realizzazione e questo senso di discontinuit? grafica non mi ha fatto godere appieno la lettura. Sicuramente Parlov ha uno stile particolare ma personalmente preferisco qualcosa di più "carico" e preciso rispetto al suo che trovo per certi versi forse un p? essenziale e in alcuni frangenti "schizzato". Storia: 8.5disegni: 6+
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  • 5 mesi dopo...
E' una bella storia, sicuramente avvantaggiata dall'ambientazione del grande Nord, che è sempre affascinante; un racconto però imperfetto, con delle incongruenze, seppur nel complesso gradevole, da 7 pieno a mio avviso. In diversi passaggi mi ha ricordato un capolavoro zagoriano, "L'uomo con il fucile" di Burattini e Ferri, che tuttavia è di ben altro livello (soprattutto per la complessità del coprotagonista). 
 
Jesus Zane è in effetti un cattivo più zagoriano (o nolittiano, se preferite) che texiano. Senza avere però lo spessore psicologico necessario. Nizzi, in tal senso, avrebbe potuto fare di più. Troppo monotematico questo Magico Vento... ehm, questo Jesus Zane icon_lol.gif Per carità, non ha certo avuto un passato facile alle spalle, ma il suo odio appare, se non immotivato, quantomeno esagerato, eccessivo. Almeno per quello che l'autore ci mostra/ci fa sapere. E poi non convince nel finale: la morte dell'amata Sheewa avrebbe dovuto farlo uscire fuori di senno, invece poche tavole dopo lo ritroviamo lucido e deciso a far la pelle a Tex e ai pards, come se nulla fosse successo. Per come era stato presentato, vista l'ossessione che provava per quell'amore non ricambiato, sarebbe stato più logico se avesse perso completamente la ragione. Invece si dimostra un bastardo totale, persino privo di lealtà, nei confronti del quale il lettore non può provare alcuna empatia (come invece spesso succede con quei cattivi dal passato tragico).
 
Qualcuno ha giustamente scritto che, per certi versi, questa storia si può considerare anche boselliana: vero, viste le tavole dedicate a comprimari come Sheewa e soprattutto a Martin Mystère... ehm, a Nat icon_lol.gif Quest'ultimo lo si è voluto far apparire come più in gamba del previsto, emblematico lo stupore di Tex, ma non ha convinto francamente al 100% come personaggio. Inaspettata però la fine di entrambi, che dà un sapore più amaro all'intera vicenda, dalla quale in fondo anche i pards non ne escono pienamente vincitori. Ogni tanto è anche giusto che sia così  :cowboy:
 
Un po' sottotono Gros-Jean, che ha fatto più che altro presenza. Spassosa però la scenetta con la domestica  :lol2:
 
Chi ne esce abbastanza male, purtroppo, è Jim Brandon. Innanzitutto, sono rimasto un po' deluso dal fatto che sia stato messo in disparte fin da subito: me lo aspettavo protagonista attivo, vista la copertina. E vabbé. Ma soprattutto non fa una bella figura all'inizio della storia, quando si lascia fregare come un pivello da Zane e i suoi complici. E poi: possibile che non sia riuscito ad avere la soffiata sulla reale attività svolta da Jesus? Cavolo, a Saskatoon lo sapevano praticamente cani e porci che vendeva armi e whisky a Boudet... Insomma, non la sua partecipazione più memorabile, mettiamola così. 
 
Ottimi i disegni di Parlov.

 

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  • 4 anni dopo...

In questa splendida storia, Nizzi dà ampio sfogo alla sua vena di narratore "tazzuto"

Comprai il Texone appena uscito in edicola nel lontano 1997, e ne rimasi affascinato.Avevo appena finito la scuola: quell'anno lo ricordo molto bene per la "doppia" boselliana col ritorno del Maestro e la saga degli "Invincibili":rolleyes:

 

Tornando alla storia in questione:

Il Grande Nord innevato e misterioso fa da cornice ad una storia di violenza e di amore in cui, a detta dello stesso Nizzi, Tex, Carson e Gros Jean sono solo coprotagonisti.

I veri protagonisti sono Nat, Sheewa e, soprattutto, il demoniaco Jesus Zane (un personaggio con i "controcazzi", scusate la finezza :D)

 

L'inizio con la quasi uccisione di Jim da parte del bastardo (in tutti i sensi) Zane, fa da apertura ad una storia adrenalinica, in cui l'amore tra i due giovani orfani e il rancore di Jesus ne sono il collante

Mentre Tex i suoi due compagni battono una pista da soli, Nat (e qui sta la genialata di Nizzi) guidato dalla vendetta verso Jesus e dall'amore per Sheewa conduce una ricerca parallela e arriva da solo al covo di Zane, liberando la sua sposa.purtroppo non farà molta strada e verrà ucciso in modo atroce dal suo nemico che vedrà uccisa Sheewa da un suo sgherro. Poco dopo Tex vendicherà i due giovani. Il demonio Zane si suiciderà gettandosi sul suo stesso coltello dopo essere stato ferito a morte da Tex.

l'amarezza che rimane nel lettore è che Jesus, pur essendo uno sporco assassino, ha vissuto una vita terribile e non ha mai provato amore o bontà ma solo violenza...l'unica persona che amava oltre alla madre, Sheewa appunto,non lo aveva mai amato, ma provava per lui solo una gran pena. Per cui, si può tranquillamente dire che Jesus sia stato vittima della sua stessa natura perversa: agisce infatti sotto l'impulso primordiale di rancore e vendetta, ma ricorda in cuor suo ancora i tempi felici in cui giocava con Nat e Sheewa alla missione dei frati .un disadattato, che troverà pace solo con la morte.

A me ha suscitato un sentimento di pena, anche se naturalmente non vedevo l'ora che pagasse per le sue turpi azioni.Detto questo Tex non lo giustifica mai (giustamente)

Disegni simili a quelli di Pratt, la storia è un capolavoro...

Modificato da Barbanera
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Che gran villain Jesus Zane, uno dei più riusciti di tutta la saga direi, tanto che è un peccato che sia morto, e su questo credo che non vi siano dubbi.
Nizzi, grazie anche a questa sua creazione, imbastisce una trama di tutto rispetto e non ci fa mancare né il pathos né la crudezza dei protagonisti (vedasi lo scalpamento dei due mounties ad inizio storia e la fine degli sposini).
In un clima da "L'ultimo dei Mohicani" si assiste ad una gara contro il tempo, purtroppo finita male, intervallata da spunti di texianità pura, per finire con lo splendido duello finale tra Tex e Zane, splendido soprattutto per l'attesa dello stesso.
Si spera, infatti, nel corso della lettura, nello scontro finale tra Tex e Zane e, addirittura, l'attesa fa sorgere il dubbio sull'esito dello stesso scontro. Un pò come era avvenuto nella storia "El Muerto". E basta questo a classificare questa storia come avvincente. A questo aggiungiamo gli stupendi scenari del grande nord e dei discreti disegni.
Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 7,5

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  • 3 mesi dopo...

Storia la cui principale caratteristica è la grandissima tensione nella parte centrale. Il lettore parteggia subito per Nat e Shaewa, e da quando Nat decide di salvarla è tutto un cardiopalma, sapendo che la sua vita è appesa a un filo, che sfocia in una conclusione triste e inaspettata, almeno per me.

Zane è un cattivo di tutto rispetto. Anche Tex fa comunque la sua bella figura, alleggerendo la drammaticità della storia con i suoi pestaggi. Jim Brandon, come sempre è affascinante, e Parlov lo ha reso benissimo. Il suo lavoro è stato in generale molto soddisfacente, anche se qualche volto dei personaggi non è  espressivo.

Voto 9

Modificato da Grande Tex
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  • 3 mesi dopo...

Preso oggi allo shop della mostra sui 70 anni di Tex, che ha appena chiuso i battenti a Roma, e letto tutto d'un fiato.

Senza dubbio uno dei migliori tra gli speciali che ho letto: ottima storia e buoni anche i disegni.

Zane, antieroe tragico, é una figura che rimane impressa nel lettore ed entra nell'olimpo dei vilains di Tex: solo la morte lo libera finalmente dai neri fantasmi che albergano nella sua mente e nel suo cuore di tenebra.

Unico appunto (come potrebbe essere diversamente, visto il mio nickname), avrei dato più spazio al Colonnello Brandon, relegato nelle retrovie, benché in questa occasione Gros Jean si sia rivelato un ottimo comprimario dei nostri pards.

 

 

 

 

 

 

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  • 11 mesi dopo...
On 21/7/2012 at 22:28, Leo dice:

Il commento di Paco su questa storia mi piace più della storia stessa. In primo luogo, perchè è scritto davvero bene, e coglie perfettamente l'essenza di questi magnifici personaggi ed anzi mette in risalto alcuni aspetti (quali quello dell'estrema umanit? di Jesus, ch? in fin dei conti pur sempre di umanit? si tratta) spingendo a meditare ulteriormente su questa tragica e bellissima vicenda che Nizzi ci regala. In secondo luogo perchè ritengo che il punto di forza di questa storia, per l'appunto la vicenda tragica e nera di questi tre giovani e sfortunati destini, non sia stato invece supportato da una sceneggiatura realmente all'altezza. Oltre alle perplessit? già evidenziate da West10 e da ilbor su alcuni passaggi della trama, non mi hanno entusiasmato in maniera particolare neanche i dialoghi, meno spumeggianti di altre volte. Il soggetto, e i personaggi principali, sono memorabili, e quindi il giudizio a questa storia non può che essere positivo; tuttavia, purtroppo, non totalmente positivo come invece il soggetto avrebbe meritato.

 

Cosa debba fare un povero Cristo per soddisfare la gente proprio non lo so! Nizzi tira fuori una storia bellissima e certi utenti parlano di dialoghi poco spumeggianti, di sceneggiature non all'altezza, di giudizio non totalmente positivo. Mah!

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

In otto anni i giudizi possono cambiare.

Bisogna vedere se sono un segno di maturità o di decadenza senile :D

 

Spero la prima :D ma come escludere la seconda??? 

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<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Spero la prima :D ma come escludere la seconda??? 

Sai, penso che a volte ci si faccia, noi tutti, condizionare dalla data di pubblicazione.

Questo Texone è stato scritto e pubblicato nella seconda fase Nizziana, se non sbaglio verso la fine di quello che nella serie regolare era il centinaio dei 400, e quindi si pensa automaticamente a un Nizzi non più spumeggiante come quello precedente.

In realtà questa opera è del tutto paragonabile a quelle, splendide, del periodo precedente, sia nella sceneggiatura che nei dialoghi, e fosse stata scritta qualche anno prima ci parrebbe una conferma della forma di quel primo Nizzi. Siccome è scritta dopo dobbiamo cercarne difetti che, probabilmente, non ci sono...

  • +1 1
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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, valerio dice:

Sai, penso che a volte ci si faccia, noi tutti, condizionare dalla data di pubblicazione.

Questo Texone è stato scritto e pubblicato nella seconda fase Nizziana, se non sbaglio verso la fine di quello che nella serie regolare era il centinaio dei 400, e quindi si pensa automaticamente a un Nizzi non più spumeggiante come quello precedente.

In realtà questa opera è del tutto paragonabile a quelle, splendide, del periodo precedente, sia nella sceneggiatura che nei dialoghi, e fosse stata scritta qualche anno prima ci parrebbe una conferma della forma di quel primo Nizzi. Siccome è scritta dopo dobbiamo cercarne difetti che, probabilmente, non ci sono...

 

Non posso escludere che questa sia la giusta chiave di lettura. In quel tempo ero nauseato da Nizzi, tanto che non acquistavo più le sue storie (e invece alcune meritavano di essere lette). Però Valerio io ho riletto la storia nel 2012, quando ormai potevo essere più sereno nei miei giudizi tanto che su texoni successivi ho avuto belle parole (però, ora che mi ci fai pensare, anche per Il cavaliere solitario e L'uomo di Atlanta ho avuto dei ripensamenti...).

 

Forse in quel periodo ero ancora diffidente del Nizzi post '95 e di tutto ciò che scrisse? E ora invece ne riscopro alcune opere meritorie guastate, sia all'epoca dell'uscita che al momento della seconda rilettura, da un nome che, associato ad un suo determinato periodo creativo, non mi era più caro per usare un grosso eufemismo?

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11 minuti fa, Leo dice:

 

Non posso escludere che questa sia la giusta chiave di lettura. In quel tempo ero nauseato da Nizzi, tanto che non acquistavo più le sue storie (e invece alcune meritavano di essere lette). Però Valerio io ho riletto la storia nel 2012, quando ormai potevo essere più sereno nei miei giudizi tanto che su texoni successivi ho avuto belle parole (però, ora che mi ci fai pensare, anche per Il cavaliere solitario e L'uomo di Atlanta ho avuto dei ripensamenti...).

 

Forse in quel periodo ero ancora diffidente del Nizzi post '95 e di tutto ciò che scrisse? E ora invece ne riscopro alcune opere meritorie guastate, sia all'epoca dell'uscita che al momento della seconda rilettura, da un nome che, associato ad un suo determinato periodo creativo, non mi era più caro per usare un grosso eufemismo?

Io penso sia assolutamente così.

E quando parlo, a volte, di "pregiudizi", non mi riferisco certamente a oscure macchinazioni o a livori mortali verso questo o quell'autore, bensì mi riferisco proprio a certi meccanismi mentali che possono capitare a tutti noi e che pregiudicano il giudizio sereno e obbiettivo. Capita anche in letteratura. Succede di leggere un romanzo di un autore in declino e, magari trattandosi di romanzo bellissimo, considerarlo brutto perchè scritto in epoca di decadenza, o anche nella musica, se ci fai caso.

Capita di ascoltare un album di un artista magari declinante da decenni e ascoltarlo senza vero interesse. Magari si tratta di un album all'altezza ma non ce ne accorgiamo, impegnati come siamo a lamentarci che l'artista in questione "non è più quello dei bei tempi".

 

Modificato da valerio
  • +1 2
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Beh, questo spiega anche perchè quando rileggo dopo più di vent'anni le vecchie storie di Nizzi le trovo molto peggio di come le ricordavo: all'epoca ancora vedevo Nizzi come "il salvatore di Tex", e visto che c'erano ancora storie di Nolitta le confrontavo con quelle, o con le ultimissime storie di GLBonelli. Prima di convincermi che Nizzi stava davvero peggiorando così ce ne è voluta, mentre sempre più gente che conoscevo smetteva di comprarlo...

 

Oggi, rileggendole insieme alla rilettura delle vecchie storie di GLBonelli, quelle di Borden, di Ruju, Mandredi, etc riesco a darne un giudizio più oggettivo (e ci sono anche le migliaia di altri fumetti che ho letto nel frattempo a fare da paragone)

 

(della storia di questo Texone non dico nulla perché non me la ricordo proprio...mi ricordo che i disegni di Parlov mi erano piaciuti, come sempre, e in generale avevo apprezzato l'albo, ma della trama proprio non ricordo niente...)

Modificato da Diablero
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