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[Texone N. 16] I Predatori Del Deserto


ymalpas
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Speciale Tex n. 16

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Bruno Brindisi
Periodicità annuale: Luglio 2002


Non è propriamente un messaggio di amore e di pace quello diffuso dagli uomini agli ordini del Predicatore. Travestiti da soldati, mettono a segno rapine sanguinose, senza mostrare alcuna pietà per gli sventurati che incrociano la loro strada. Ancora per poco, però, e non soltanto per il fatto che il comandante di Fort Defiance ha dato incarico a Tex e a Carson di mettersi sulle tracce della banda. L'inizio della fine, per la masnada del Predicatore, è giunto con il sequestro di Piccolo Falco!



ym

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  • 5 mesi dopo...

ehi! sono la prima persona a dire qualcosa?che onore!:) Ho riletto questo texone proprio ieri sera... Vorrei parlare un po' dei disegni di Brindisi... secondo me ha dato una bella ventata di novità al nostro eroe! Lo stile dello "spavento horror", come lo chiamo io, cioè il mettere ai personaggi che si sorprendono quel velo d' ombra e gli ho occhi sbarrati è favoloso e suggestivo!poi il sorriso di tex nella scena del battibecco non ha rivali...? un tex che ride "da fumetto(quasi) comico".... poi adoro come ha risolto la tavola del Predicatore quando scopre Liza e Kit... le ombre usate per Il predicatore rivelano proprio il suo stato e come lo vede il lettore! quella campata di nero sopra lo sfondo!Monkey è supercaratterizzato!:) non sputacchia, non è sporco o cosa, ma ne da tutta l' impressione attraverso le espressivit?!Gli indiani che prendono Kit e Liza quando scappano sono la fine del mondo! bhe, in generale i miei complimentoni a Brindisi!

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  • 3 mesi dopo...

Scusate se mi permetto, ma questo, eccellenti disegni di Brindisi a parte,? forse il peggior texone mai uscito, copiato pari pari, ai limiti del plagio, da "Una ballata del Mare Salato", capolavoro di Hugo Pratt (e, a differenza di quanto avveniva con le storie, ad esempio, di Dylan Dog scopiazzate a destra e sinistra, senza neppure ammetterlo). Canovaccio nsrrativo identico a parte,Monkey addirittura ha la stessa, identica fisionomia di Rasputin, il Monaco,zio della ragazza (l' Pandora, qui Liza) diventa il Predicatore, l'isola di Escondida diventa una valle isolata....... insomma, una vera, enorme caduta di stile e creativit? da parte di Nizzi, qui davvero ai suoi limiti storici, ammettere l'ispirazione prattiana non avrebbe assolutamente compromesso nulla..... saluti

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  • Collaboratori

Ma mi sembra che sia stata ammessa o comunque riconosciuta, difficile d'altronde farla passare come una sua storia originale. Nizzi è un sincero ammiratore di Pratt, anche il texone numero 11 di Parlov si rif? apertamente, sin dalla copertina a questo autore. Non ci vedo nulla di male. Sono invece d'accordo con te che i "Predatori del deserto", come storia, è una mezza schifezza!

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Infatti, capiamoci, non c'è nulla di male :) Ciò che intendevo era una ammissione dell'ispirazione prattiana all'interno del texone stesso. Dopo averlo letto, sinceramente, ho riletto minuziosamente l'intero albo cercando il riferimento, che però non c'è, a differenza del texone di Parlov, dove invece il riferimento alle storie "Indiane" del grandissimo Pratt (Wheeling e L'Uomo del Grande Nord su tutte) non mancavano. Se tu mi dici che l'hanno fatto in seguito ci credo, per carit? ;)Saluti

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Mille grazie del benvenuto ;) , e devo dire che sono felicissimo di poter condividere con altre persone la passione per Tex, il primo fumetto che abbia mai letto, fin da che ero un bambino. Dunque, tornando in topic, questo texone lo giudico medio..... la storia alla base funziona, non nascondo che quando lessi "Una ballata del Mare Salato", pensai sempre a come sarebbe potuta essere rivista in chiave western. Nizzi fa un buon lavoro, sfruttando un canovaccio che funzionava a meraviglia, adattandolo ad un contesto del tutto diverso dai Mari del Sud di Pratt. Però, dovendo metterci Tex e compagni, e doverosamente puntando i riflettori su di loro, inevitabilmente certe figure, potenzialmente interessantissime, finiscono con l'esser quasi ridicole, e mi riferisco soprattutto al Predicatore, sbiadita copia del tragico e tormentato Monaco prattiano. In conclusione, storia appena sufficiente e nulla più, restando ai soli texoni ne avrà lette almeno 8-9 migliori. Saluti

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Mille grazie del benvenuto ;) , e devo dire che sono felicissimo di poter condividere con altre persone la passione per Tex, il primo fumetto che abbia mai letto, fin da che ero un bambino. Dunque, tornando in topic, questo texone lo giudico medio..... la storia alla base funziona, non nascondo che quando lessi "Una ballata del Mare Salato", pensai sempre a come sarebbe potuta essere rivista in chiave western. Nizzi fa un buon lavoro, sfruttando un canovaccio che funzionava a meraviglia, adattandolo ad un contesto del tutto diverso dai Mari del Sud di Pratt. Però, dovendo metterci Tex e compagni, e doverosamente puntando i riflettori su di loro, inevitabilmente certe figure, potenzialmente interessantissime, finiscono con l'esser quasi ridicole, e mi riferisco soprattutto al Predicatore, sbiadita copia del tragico e tormentato Monaco prattiano. In conclusione, storia appena sufficiente e nulla più, restando ai soli texoni ne avrà lette almeno 8-9 migliori. Saluti

Mi associo con te, Akirasendo, ma io darei anche qualche voto in più a questa storia, che tutto sommato è molto ben riuscita
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  • 2 anni dopo...
  • 5 settimane dopo...

Ho finito di leggere questo Texone giusto ieri, dopo averlo trovato a Romics 2010 che sembrava dirmi: "Ehi! Sono qui! Yuhuu? Non mi vedi?"
Il mondo dei Texoni l'ho scoperto con l'ultimo, Patagonia, che considero un buon lavoro, ma, a mio dire, lontano dal capolavoro.
Al Romics di quest'anno ho comprato Gli Assassini, prontamente commentato nella sua discussione, e questo.
Beh, premettendo che le sceneggiature di Nizzi mi sono sempre risultate piacevoli e ben organizzate, e che Bruno Brindisi ha dato una bella ventata di novità al nostro eroe! (cit. segnalidifumo), ho terminato l'ultima pagina con un normale sorriso sulle labbra. Forse mi aspettavo di più, ma non mi sento di dire che sia una schifezza.
La caratterizzazione di personaggi come Il Predicatore e Monkey, dal punto di vista grafico e non, mi è risultata accurata. Un po' strano Kirby, che ho interpretato come una sorta di freno alla pazzia di Monkey, ed uno dei pochi della banda dotato di una sorta di umanit?. La presenza di Mimbrenito, valoroso Capo Apache che si ferma fuori dalla temuta "Valle degli Spiriti" all'inizio della storia, per poi riapparire alla fine dopo aver bucherellato il fuggitivo Monkey, l'ho trovata anche un po' inutile.
Tutto sommato, è una storia che comunque mi ha trasmesso emozioni, ma ben lungi dall'essere paragonata a capolavori come "Il Passato di Kit Carson", che personalmente ritengo una delle migliori storie che abbia mai letto.
Voto: 7

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  • 11 mesi dopo...

Studi per Tex:


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WOw! :)


come ho detto con il mio vecchio commento... io sono innamorata (passatemi il termine) di questo texone... davvero tanto! Mi piacerebbe se Brindisi facesse uno speciale (un po' come ha fatto Magnus) con gli studi fatti per questo progetto! :) ... io Brindisi tra gli autori principali della serie, ce lo vedrei molto bene....

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  • 9 mesi dopo...

L'ho riletta proprio ieri, questa storia. Non la trovo affatto una "mezza schifezza" ma anzi una bella storia, riuscita appieno. E se anche fosse un rifacimento in chiave western di Pratt, ricordo che anche Leone aveva fatto la stessa cosa con Per un pugno di dollari, rilettura western de L'Ultimo samurai di Kurosawa. La storia fila benissimo, è movimentata dalla figura dell'orripilante Monkey e dal suo dualismo con Kirby, bandito e assassino ma con un briciolo di umanit?. La presenza di Liza ravviva ulteriormente il tutto, perchè si trepida per lei, soprattutto quando viene insidiata da Monkey. Quando finalmente lei e Kit riescono a fuggire, e il lettore li crede finalmente in salvo, ecco l'intervento dei graficamente straordinari Yavapay che riportano la situazione al punto di partenza, in un intreccio narrativo che non si concede soste e tiene il lettore incollato sulla sedia. Anche la figura del Predicatore è IMHO ben riuscita,

anche se qui ci vuole una buona dose di "sospensione d'incredulità" per digerire la macroscopica coincidenza che Liza, incappata per puro caso, nello sterminato West, in quei banditi, sia addirittura la nipote del loro capo.
Quanto a Brindisi, lo reputo STRAORDINARIO. Le espressioni del volto dei personaggi di questa storia sono di un realismo impressionante. Sembra quasi di poterci parlare, con questi personaggi, tanto sembrano vivi. Mi sono talmente appassionato a lui (che pure avevo già letto in Dyd) che spererei davvero che venisse a lavorare più spesso dalle parti dell'Arizona...
  • +1 1
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  • 2 settimane dopo...

I Predatori del Deserto ... ovvero un insieme di storie già lette piuttosto che un Custer che, in questo caso e, per il rotto della cuffia, si salva e dalle sue ceneri nasce un "mostro".
la trama nn mi ha entusiasmato i disegni ... un po' di più; Brindisi ha portato un po' di novità nei tratti "piuttosto mascolini" dei personaggi (anche se Carson mi piace poco), più che buoni i particolari dei paesaggi e degli interni, molti i chiaro scuri.
Piuttosto strano che Kit Willer e Liza siano sull'ultimo e nn vengano legati, nonostante la spiegazione di Kit; forse il personaggio migliore di questo texone è Tiger ... mi sembra "più pellerossa di altri disegnatori".
Inoltre una delle copertine che nn c'entrano nulla con la trama dell'Albo...


Trama...................................... Disegni
La Valle del Terrore.................. La Valle del Terrore
L'Ultimo Ribelle......................... Il Soldato Comanche
Fiamme sull'Arizona.................. L'Ultimo Ribelle
Sangue sul Colorado................ L'Ultima Frontiera
La Grande Rapina..................... Il Pueblo Perduto
L'Ultima Frontiera..................... La Grande Rapina
L'Uomo di Atlanta..................... Terra senza Legge
Il Soldato Comanche................ Il Segno del Serpente
Gli Assassini..............................I Predatori del Deserto
Il Pueblo Perduto...................... Il Cavaliere Solitario
Il Cavaliere Solitario.................. Fiamme sull'Arizona
Terra senza Legge.................... Tex il Grande
Il Segno del Serpente............... Gli Assassini
I Predatori del Deserto................ L'Uomo di Atlanta
Tex il Grande............................. Sangue sul Colorado
Piombo Rovente........................ Piombo Rovente
;)

Al 17° albo,
ilbor

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  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...

In questa storia non c'è un briciolo di suspence, il predicatore si capisce subito, chi è veramente

quando Liza dice di avere uno zio venuto nel sud-ovest e bla bla bla
; Tiger che dice che gli indiani sono degli idioti perchè, sono troppo inclini a suggestioni; Tex che d' il merito a Mimbrenito, di aver sgominato la banda, quando in realtà egli non voleva nemmeno avvicinarsi, al canyon; e tanto altro che non mi accingo a postare. Insomma un insieme di tante piccole cose che rendono questo texone una buffonata. Senza contare la completa assenza di azione, apparte le ultime 20 pagine e le prime 20. Disegni di brindisi belli per essere la sua prima prova su Tex. Voti:Storia:4,5Disegni:7,5Totale: 5 I disegni non compensano la storia
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Insomma un insieme di tante piccole cose che rendono questo texone una buffonata.

Addirittura una buffonata? Parole forti... io, invece, come ho scritto in qualche post fa, ricordo questa storia sempre con piacere. E non mi pare proprio che non ci fosse azione. Per me questa è stata davvero una bella storia, con personaggi riusciti. Ovviamente, de gustibus...
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  • 1 anno dopo...

Purtroppo gli eccellenti disegni di Brindisi descrivono una storia modesta, con diverse aspettative create, che purtroppo non decolla mai. L'azione è limitata ed il finale insipido. Che il Predicatore fosse

lo zio di Liza era prevedibile, non si comprende però il motivo per il quale fosse soprannominato così, da uno con questo soprannome mi aspetterei che progettasse una sorta di rivoluzione, invece non aveva nessun disegno segreto. Banale il chiarimento finale lasciato ad una lettera, mentre invece sarebbe stato preferibile un chiarimento con Liza.
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  • 5 anni dopo...

Progressivamente sto cercando di recuperare nei mercatini dell'usato le copie dei Texoni che non avevo a suo tempo acquistato (quasi tutti quindi: tra i primi due e quello di quest'anno, "Doc"). Oggi è toccato a questo sedicesimo, "I predatori del deserto": devo dire che, malgrado alcune critiche negative che ho letto nei post precedenti, a me non è dispiaciuto affatto. In particolare, ho trovato davvero validi i disegni di Brindisi.  Per quanto riguarda la trama, non conoscendo la storia di Pratt cui Nizzi si è ispirato, non ne ho potuto cogliere i rimandi. La storia, tuttavia, pur senza essere un capolavoro, si lascia leggere piacevolmente.

Nel complesso, quindi, il mio giudizio è positivo, con un plauso particolare per i disegni.

  • +1 1
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  • 2 mesi dopo...

Stavo leggendo l'interessantissimo articolo di Ymalpas su Tex Willer Magazine 14, e riguardo a questo texone leggo...

"Nello scrivere la storia, senza dirlo all'editore, Nizzi si diverte infatti a ricalcare intere sequenze e personaggi di "Una ballata del mare salato" di Hugo Pratt, che per lui è la più bella storia a fumetti. Ne Sergio Bonelli, ne i lettori, si accorgono di niente."

 

Eh... gli piacerebbe...  i lettori se ne accorsero, eccome!  (magari non la maggioranza, visto che probabilmente la maggior parte dei lettori di Tex non ha mai letto Pratt, ma abbastanza da postare un sacco al riguardo su vari forum e protestare negli incontri con il pubblico...).

 

Più che altro il fatto che non se ne accorsero nè Bonelli nè Canzio, che di sicuro "la ballata" la conoscevano, fa capire con quale attenzione seguissero le trame dei Tex di Nizzi (e fa capire come Nizzi riuscisse a far passare tante nizzate...), mentre magari controllavano cose tipo la simiglianza dei visi o la lunghezza delle gonne...  :rolleyes:

 

Impressionante anche il fatto che ricordo diverse recensioni di "critici" che scrivevano su riviste cartacee all'epoca che non notarono la cosa, assolutamente evidente dalle primissime pagine...   :lol2:

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Che poi rifare una storia preesistente cambiando ambientazione e/o periodo storico non è un delitto di pet sé o altrimenti "I magnifici sette" sarebbe automaticamente una ciofeca. L'importante è farlo bene. Banale ma vero.

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"i magnifici sette" era un film americano che si "ispirava" ad un film giapponese di cui la stragrande maggioranza del pubblico non aveva mai nemmeno sentito parlare.

 

Non si sono rimessi a rifare "Ombre Rosse" scena per scena...  :lol:

 

È vero che "dipende come lo fai". È un remake dichiarato? È una risposta all'opera originale (magari cambiando il finale)? È un "rendere propria" una componente che ti piace di un film (come faceva per esempio Nolitta con il mostro della laguna nera, prendendo l'immagine e l'habitat ma cambiando tutto il resto e rendendo "Nolittiano" - cioè umano - il mostro?)

 

No, l'operazione di questo texone è stranissima, e non appartiene a nessuna di queste categorie. Totalmente "nascosta" (non c'è traccia di ammiccamento ironico al lettore, che potrebbe benissimo non accorgersi di nulla, cioè come tecnica pare un plagio), e totalmente palese (la cosa è smaccatissima, davvero scena per scena, e non potrebbe essere più palese di così per chi ha letto la Ballata).

 

Ho quasi il dubbio che Nizzi l'abbia fatto come provocazione, per vedere (1) se se ne accorgevano e (2) come reagivano (Bonelli e Canzio, intendo)

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