Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[705/707] La maschera di Cera


Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:

E' più probabile che la pistola non faccia cilecca (due volte di fila sembra impossibile) ma che sia scarica.

 

Sì sì, non cambia nulla. La delicatezza della scelta è encomiabile 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Mi è capitato sottomano un libro di Honoré De Balzac intitolato "La storia dei tredici", una società segreta fra uomini senza scrupoli che conducono con disinvoltura una doppia vita. Borden è uomo di ottime letture, lo sappiamo e, nel caso, il titolo del numero di prossima uscita ( Il club dei tredici) sarebbe un'allusione/citazione da applausi.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Per quanto riguarda l' identità della figlia di satania, tutto fà pensare sia joan, 1) joan è il primo personaggio femminile comparso nella storia.2) i suoi comportamenti, il suo modo di parlare, il fatto che sia tornata a casa dopo anni, tutto molto sospetto.....

D' altra parte però, non sò voi ma a me ha fatto un certo effetto l' entrata in scena di lavinia, la teatralità è la cosa più importante per un villain che si rispetti..... il ghiacciolo joan o il vulcano lavinia? P.s. gli occhi sono lo specchio dell' anima.....

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, tizzone d' inferno dice:

Per quanto riguarda l' identità della figlia di satania, tutto fà pensare sia joan, 1) joan è il primo personaggio femminile comparso nella storia.2) i suoi comportamenti, il suo modo di parlare, il fatto che sia tornata a casa dopo anni, tutto molto sospetto.....

D' altra parte però, non sò voi ma a me ha fatto un certo effetto l' entrata in scena di lavinia, la teatralità è la cosa più importante per un villain che si rispetti..... il ghiacciolo joan o il vulcano lavinia? P.s. gli occhi sono lo specchio dell' anima.....

 

In un contesto come quello che ci è stato presentato nel primo albo, in cui nessuno dei personaggi comparsi sembra davvero essere ciò che sembra, tutto può essere plausibile, anche l'ipotesi - già formulata da altri e che anche io ho iniziato a considerare - che Joan e Lavinia possano essere in realtà la stessa persona, oltre che probabilmente nascondersi dietro la maschera dell'enigmatico mister Doom... Attendiamo con impazienza il secondo albo per ogni conferma o smentita ;)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

 

In un contesto come quello che ci è stato presentato nel primo albo, in cui nessuno dei personaggi comparsi sembra davvero essere ciò che sembra, tutto può essere plausibile, anche l'ipotesi - già formulata da altri e che anche io ho iniziato a considerare - che Joan e Lavinia possano essere in realtà la stessa persona, oltre che probabilmente nascondersi dietro la maschera dell'enigmatico mister Doom... Attendiamo con impazienza il secondo albo per ogni conferma o smentita ;)

Cioè tu pensi che già al secondo albo scopriremo chi si cela dietro la maschera? Speriamo di no, se così fosse rimarrei deluso.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Cioè tu pensi che già al secondo albo scopriremo chi si cela dietro la maschera? Speriamo di no, se così fosse rimarrei deluso.

 

Mi sono espresso male, pardon... Non spero che la soluzione di tale enigma avvenga già nel secondo albo, al contrario confido che non sarà così, ed anzi a naso mi sentirei di escluderlo, altrimenti il terzo albo rischierebbe di perdere di "valore". Intendevo più semplicemente auspicare che nel prossimo albo noi si possa raccogliere ulteriori indizi ed elementi che possano rafforzare o smorzare qualsivoglia ipotesi ;)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, juanraza85 dice:

 

In un contesto come quello che ci è stato presentato nel primo albo, in cui nessuno dei personaggi comparsi sembra davvero essere ciò che sembra, tutto può essere plausibile, anche l'ipotesi - già formulata da altri e che anche io ho iniziato a considerare - che Joan e Lavinia possano essere in realtà la stessa persona, oltre che probabilmente nascondersi dietro la maschera dell'enigmatico mister Doom... Attendiamo con impazienza il secondo albo per ogni conferma o smentita ;)

 

POSSIBILE SPOILER

 

 

 

Tutto può essere - specialmente in questo clima di fervida attesa dell'uscita del secondo albo della storia, che fa proliferare le ipotesi più varie :D - ma credo che l'eventualità di un'identità di persone da te evidenziata fra Joan e Lavinia sia troppo macchinosa. Anzitutto, fisicamente, il disegnatore le ha realizzate in modo piuttosto diverso (e non solo per il colore dei capelli): va bene che con un sapiente "barbatrucco" si può quasi far di tutto, ma se si osservano i disegni di Benevento, i nasi delle due belle ragazze appaiono nettamente diversi (vedi i ritratti a pag.  50-51 e a pag. 62). Al di là dell'incongruenza somatica, troverei davvero difficilmente giustificabile questo tipo di scelta anche dal punto di vista operativo.

Francamente, come già hai accennato tu, Joan, con il suo "ritorno" inaspettato risulta forse più indicata per incarnare il misterioso Mr. Doom - a differenza di Lavinia, che, anche per il suo ruolo professionale, è già inserita nella vita cittadina da più tempo: se la maschera di cera è a capo di un'organizzazione attiva da anni, perché proprio ora dovrebbe sdoppiarsi comparendo sotto un'altra personalità? Perché non dovrebbe bastarle più il ruolo di copertura di un'affermata donna di spettacolo? 

L'ipotesi di Lavinia come personificazione "esclusiva" della "maschera di cera" potrebbe però avere un appiglio in un richiamo al ruolo a suo tempo rivestito come facciata ufficiale dalla madre (Cora Gray), donna che a propria volta si esibiva in un locale e dotata di notevole successo presso i suoi ignari spettatori (in parte, anche dello stesso Tex, in qualche modo affascinato dalla bella donna, in un'epoca "prematrimoniale" in cui gli poteva essere ancora lecito manifestare quel tipo di interesse :)). 

Infine, entrambe le donne sono oggetto di un attentato che ne mette a rischio l'incolumità personale (e che dovrebbe allontanare da loro i sospetti, inserendoli nel ruolo di innocenti vittime): qui forse un possibile sostegno per dire che Joan e Lavinia sono la stessa persona. A ben guardare, però, mentre l'attentato subito da Lavinia non mette minimamente in pericolo Tex e Carson (e quindi, quale utilità avrebbe, al di là di fornirle un alibi eccessivamente prematuro?), quello che si verifica nelle ultime pagine dell'albo (zona notoriamente deputata a lanciare un innesco per sviluppi significativi per la storia nel numero successivo) il rapimento di Joan sembra proprio fatto per attirare i due pards in una trappola, conformemente agli interessi della "maschera di cera".

E in effetti, uno dei tratti già resi espliciti nel primo fascicolo della personalità del sedicente Mr Doom è la sua estrema dimestichezza con gli animali (forse da "lei" preferiti agli esseri umani): se il "rapimento" di Joan da parte dell'immane scimmione è un pretesto per far entrare in una zona pericolosa Tex e Kit, questo si accosta meglio con la sua abilità di interagire con gli animali (e nel dare precisi ordini all'orango, prima che Tex si affretti a "salvare" Joan nella sua camera). La presenza dell'animale richiama molto più da vicino quella di Gombo al servizio di Satania, con un aggancio molto più suggestivo (e reso già esplicito) a quell'antecedente rispetto al semplice fatto della professione ufficiale che Lavinia e Satania potrebbero avere.

Ma mi rendo conto di essermi abbondantemente inoltrato nel campo delle più sfrenate e azzardate illazioni e sono pronto a compiere la più ampia palinodia di fronte alla rivelazione di quanto Boselli ha sapientemente realizzato e che verrà mostrato (almeno in parte) nell'albo che fra due giorni potremo finalmente trovare in edicola. :D

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi

Seconda parte di quest'avventura ancora più spumeggiante della prima, tanta azione, tante situazioni e scenari differenti... Boselli qui si è davvero divertito, e continua a far divertire noi lettori, coadiuvato dagli splendidi disegni di Benevento (forse non del tutto convincente solo per quanto riguarda il volto di Tex).

 

Niente spoiler per il momento e buona lettura ai forumisti, un commento più articolato nei prossimi giorni!

 

@Leo: pard, mi dispiace che tu non abbia apprezzato la presenza dello scimmione nelle ultime pagine del primo albo... Per me, voltare pagina e trovarmi un novello Gombo è stata un'assoluta e graditissima sorpresa! Non avevo osservato con attenzione la copertina dell'albo, e avevo del tutto rimosso le anticipazioni che avevano annunciato la sua presenza, quindi è stato davvero inaspettato. E proprio questo effetto-sorpresa, combinato con l'effetto-nostalgia (che bella idea quella di riproporre una rivisitazione della tavola con lo scontro con Gombo!), fa per me di questa scena la migliore del primo albo.

Capisco che ci siano lettori che vogliono leggere storie ancorate alla realtà, e che nelle storie del filone "realistico" storcono il naso di fronte a situazioni estreme come questa. Per me invece l'importante è che le storie mantengano una loro coerenza interna; l'inserimento di elementi inverosimili, irreali, soprannaturali per me non sono assolutamente il problema (ovviamente non devono esserci in tutte le storie). Siamo nel territorio dell'Avventura, e questi elementi inverosimili sono di casa.

Comunque, se non ti è piaciuto lo scimmione del primo albo... chissà cosa penserai dopo aver letto il secondo :laughing:e non ti spoilero niente!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

CONTIENE spoiler

 

Storia che continua in modo egregio,con molta suspence e tanta, tantissima texianita degli albori. Soprattutto,trama con echi tardo ottocenteschi,intrisa di Esprit "Belle epoque".cerco di spiegami:la presenza della società segreta simil massonica,quel profumo di Grande Oriente ;) che aleggia tra le pagine, l elemento Classico del teatro,le bestie feroci,etc...ne viene fuori una minestra saporita e succulenta, con echi Salgariani e con un omaggio a Hitchcock (la sede della società segreta mi ha ricordato la casa di Psyco). Se vogliamo,anche un omaggio all "Isola del Tesoro"(con il furfante simil Ben Gunn e il tesoro nella caverna)...bella storia,tanti generi diversi di avventura ma che si sposano a meraviglia.aspettiamoci colpi di scena con l' ultimo albo...

 

 

Le trame cittadine sono sempre interessanti,ma quelle puramente western,se ben fatte, rimangono sempre le mie preferite, però...:cowboy:

Modificato da Barbanera
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Concordo sulla bontà della seconda parte di questa storia, ed anche sulla sua maggiore dinamicità rispetto al precedente capitolo di luglio. Anche io, nel leggerla, ho rinvenuto, oltre all'atmosfera dai tratti gialleschi, rimandi agli albori della saga texiana (di certo, non solo per merito del tanto chiacchierato orango rapitore di fanciulle :P) che non mi sono affatto dispiaciuti. 

 

E, soprattutto, la mia sensazione - e non solo mia - che sia la bionda Joan Fischer che la mora Lavinia Jones abbiano entrambe (magari anche per diversi motivi) moltissimo da nascondere è stata ulteriormente rinforzata. Quanto a chi possa celarsi dietro la maschera di cera, diciamo che un'idea me la sono comunque fatta... Attendiamo il terzo albo per conferma o smentita ;)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Dopo una prima, veloce lettura (a dimostrazione del fatto che la storia è avvincente e stimola a proseguire per capire quali saranno gli sviluppi successivi), concordo con quanti mi hanno preceduto.

Buon ritmo narrativo, una serie di elementi che riecheggiano rimandi letterari molto vari (come ben sottolineato da Barbanera) durante il corso dell'albo e che vengono "mescolati" con sapienza da Boselli, impreziosendo la vicenda e che danno al lettore molti stimoli, ben al di là della questione dell'identità della donna a capo dell'organizzazione criminale.

 

POSSIBILE SPOILER

 

 

 

Costei, chiunque essa sia, si dimostra persona alquanto cinica, dato che l'intero albo è contraddistinto dai tentativi di estromettere Tex e Carson, ma senza che ci si curi più di tanto dell'incolumità dei membri della setta. Si direbbe che ormai, una volta saputo che i due pards sono giunti a Las Vegas, l'unico interesse della "maschera di cera" sia proprio quello di eliminare questi avversari e dare corso alla sua vendetta a qualsiasi costo. Questa ferma determinazione fa assumere al capo di questa organizzazione un tratto ancora più minaccioso, anche se, a dire il vero, l'eliminazione dei vari elementi (uomini o animali) non è parsa creare ai due rangers eccessive difficoltà.

Ecco, un eventuale rilievo critico sullo svolgimento degli eventi sta proprio qui: non sembra una setta formata da persone così pericolose, alla prova dei fatti: alcuni sono fanatici e disposti anche a morire in nome del loro capo, ma con dei limiti operativi piuttosto netti.
Un elemento invece che merita, a mio avviso, un grande plauso, è nella delineazione delle due figure femminili: ormai il dubbio sull'identità sessuale della persona a capo del "club dei tredici" non è più mistero, ma le due fanciulle che sono state presentate già nel primo episodio vengono ora sviluppate in modo alquanto ambiguo, facendo indubbiamente crescere nel lettore i dubbi su quale delle due si celi poi dietro la famosa maschera.

In particolare, Joan sembra molto dolce, prodiga di complimenti per i due pards e dai modi affascinanti (e infatti il vecchio cammello sembra molto sensibile al suo "appeal"), delicata e fragile, quasi sul punto di svenire una volta che è stata "salvata" dalle grinfie dell'orango (che peraltro, nonostante l'apparente confusione mentale, riesce a identificare senza esitazione e con notevole precisione nella sua provenienza e nella sua peculiarità di individuo eccezionale e quasi estinto). Inoltre, sembra voler estinguere il "debito" con i due rangers invitandoli ad una cena che sembrerebbe voler celebrare la sua eterna riconoscenza nei loro confronti.

Invece Lavina fa una rapida apparizione, ma è molto acida, scostante: tratta malissimo il suo datore di lavoro/partner, con una scenataccia di gelosia che sembra davvero eccessiva oltre che immotivata. Infine, quando il diverbio fra i due viene improvvisamente interrotto, le sue ultime parole di raccomandazione al suo "caro" sono tutte all'insegna di una propensione all'intrigo se non alla menzogna che non si sarebbero proprio attribuite alla solare cantante incontrata nell'episodio precedente. A questo si aggiunge che il ritratto trovato dai due pards (ma quanto sono rapidi a riconoscere, pure a distanza di molti anni e  senza alcun tentennamento Cora Gray - che evidentemente ha lasciato con la sua notevole bellezza  una traccia molto profonda in entrambi!!) presenta dei tratti somatici più vicini a quelli di Lavinia rispetto a quelli di Joan...

Tutto così chiaro???

Insomma, a mio avviso Boselli riesce a rimescolare le carte in modo molto efficace e si conferma molto attento nel trattare i personaggi femminili e la loro psicologia, conferendo ad essi una molteplicità di aspetti e una complessità/ambiguità rilevanti.

Ora ci aspetta una conclusione di episodio decisamente molto interessante. Mi aspetto che Anatak, resa ormai inservibile la sua cerbottana dai due rangers, si rifaccia vivo sulla scena armato di spada, giusto per far onore al suo nome palindromo... E poi, di sicuro una serie di altre belve. Ma di certo il clou della prossima puntata sarà la spiegazione non solo della vera identità della "maschera di cera", ma soprattutto le sue motivazioni di vendetta (oltre al modo con cui cercherà di svilupparla...).

 

Da ultimo, mi permetto una digressione sui disegni. Non sempre dettagliatissimi, ma nell'insieme attenti a rendere l'estrema varietà di ambienti e situazioni previste dalla storia scritta da Boselli.

Un elemento, però, mi pare degno di nota e che, per motivi personalissimi, mi fanno apprezzare decisamente il lavoro di Benevento. Nell'ultimo flashback, quando appunto Tex e Kit osservano il ritratto di Cora Gray, vengono richiamate le due vignette (a suo tempo, disegnate ovviamente da Galep) che segnano l'uscita di scena di Satania. Ora, da ragazzino, quando lessi per la prima volta quell'episodio (ma la sensazione si era confermata anche da letture successive) ero rimasto davvero male che il pur bravo disegnatore di origini toscane avesse realizzato la bella donna (solitamente resa nel resto dell'episodio con fattezze molto attraenti) con un viso decisamente stravolto e brutto (forse per esprimere il disgusto di fronte alla fine del suo disegno criminale e alla sua sconfitta completa), contraddicendo quella dimensione di fascino che invece era sempre promanato da Cora e che indubbiamente era uno degli ingredienti più significativi del suo personaggio. Ora, invece, Benevento ci restituisce una Cora Gray che, anche prima del suo gesto estremo, mantiene intatta la sua carica notevole di attrazione e di bellezza. Mi rendo conto che probabilmente molti la vedranno come una sottolineatura puerile (in parte, lo è), ma lo stesso mi verrebbe da dire, sia pure a distanza di così tanti anni, giustizia è fatta!  

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, dario63 dice:

Un elemento, però, mi pare degno di nota e che, per motivi personalissimi, mi fanno apprezzare decisamente il lavoro di Benevento. Nell'ultimo flashback, quando appunto Tex e Kit osservano il ritratto di Cora Gray, vengono richiamate le due vignette (a suo tempo, disegnate ovviamente da Galep) che segnano l'uscita di scena di Satania. Ora, da ragazzino, quando lessi per la prima volta quell'episodio (ma la sensazione si era confermata anche da letture successive) ero rimasto davvero male che il pur bravo disegnatore di origini toscane avesse realizzato la bella donna (solitamente resa nel resto dell'episodio con fattezze molto attraenti) con un viso decisamente stravolto e brutto (forse per esprimere il disgusto di fronte alla fine del suo disegno criminale e alla sua sconfitta completa), contraddicendo quella dimensione di fascino che invece era sempre promanato da Cora e che indubbiamente era uno degli ingredienti più significativi del suo personaggio. Ora, invece, Benevento ci restituisce una Cora Gray che, anche prima del suo gesto estremo, mantiene intatta la sua carica notevole di attrazione e di bellezza. Mi rendo conto che probabilmente molti la vedranno come una sottolineatura puerile (in parte, lo è), ma lo stesso mi verrebbe da dire, sia pure a distanza di così tanti anni, giustizia è fatta!  

Ciao Dario. La bellezza di Cora contrapposta al viso stravolto di Satania prima di gettarsi nel vuoto, aveva sempre colpito anche me. E mi fa piacere di non essere il solo ad aver notato ed apprezzato questa piccola differenza.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Guardando l'anteprima appena apparsa sul sito della Bonelli del terzo episodio "La figlia di Satania", nelle vignette che vengono presentate fa la sua comparsa anche una terza donna (fra l'altro, con dei tratti somatici che sembrano echeggiare non poco il ritratto di Cora Gray visto su "Il club dei Tredici").

Un ulteriore, abile segno di "depistaggio" da parte di Boselli per rendere ancora più incerto tutto quanto? Oppure lo scrittore si è divertito a lanciare una serie di esche fuorvianti nei due primi fascicoli per poi calare all'ultimo una carta del tutto inaspettata?

Certo, se così fosse, rientreremmo nel più classico dei cliché (ossia, il colpevole è il maggiordomo!) :P E in un ulteriore, sia pur parziale, richiamo alla storia della "Voce misteriosa" con la "scellerata" coppia Barrera/Mayumba...

Vedremo! :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ho letto con grande piacere il secondo albo.

Spoiler possibile

 

 

Mi è piaciuto tanto respirare le atmosfere esotiche e orientali grazie alla comparsa di animali estranei al Far West, al mobilio della villa del club, ai vestiti della dark lady, alla grotta con tesoro. Quanti richiami salgariani. Il gusto di clima orientale era già presente nella prima apparizione del Maestro, pure lui aveva un orango.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Sulla copertina del Color, criticatissima, si è discusso a parte, ma quella del 707 lì per lì, e anche dopo, mi ha sconcertato per l'approssimazione dei volti dei due pard. E' solo una mia impressione?

 

Direi di sì.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Per me, color a parte (che, si, forse hanno cannato con la colorazione), le ultime copertine di Villa sono clamorose...sta collezionando un'infilata di capolavori ("La figlia di Satania" compresa), per me è in un momento di grazia...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

POSSIBILE SPOILER

 

 

Rileggendo con più attenzione il secondo albo, ho notato tre possibili piccoli indizi per scoprire la vera identità della figlia di Satania. Che però si contraddicono. A meno che....

Primo. Quando Mister Smith riesce a fuggire dal club, e sale sulla carrozza, si mostra meravigliato, ma sembra conoscere perfettamente la donna. E' più probabile che conosca Lavinia che La dottoressa Joan, che tra l'altro sembra essere arrivata da pochissimo.

Secondo. Lavinia fa una scena di gelosia e dice che il fidanzato mostrava particolari attenzioni verso la serva del dottore, specificando che è di origine malese o dell'Indocina. E' probabile quindi che il dottore abbia soggiornato in quei luoghi. E si sapeva già che è esperto di veleni orientali.

Terzo. Quando Mac Parland si trova nel covo della figlia di Satania all'interno della gabbia, e ascolta la donna, non sembra riconoscere ne la figura ne la voce, anche se distorta dalla maschera. Strano, se fosse la persona che ha viaggiato vicino a lui e poi ha incontrato nuovamente in albergo.

Mi sa che il Bos ha disseminato indizi qua e la con l'intenzione di confondere le idee. Mi aspetto un finale con il botto e una grande sorpresa.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">5 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Sulla copertina del Color, criticatissima, si è discusso a parte, ma quella del 707 lì per lì, e anche dopo, mi ha sconcertato per l'approssimazione dei volti dei due pard. E' solo una mia impressione?

 direi che è solo un problema di colorazione digitale

 

Pubblica una risposta Screen43

Albo che si sviluppa con una tensione crescente, che trova il suo culmine nella irruzione di Tex e Carson (con uno sceriffo che una volta tanto non si preoccupa troppo di tenere la distanze dai metodi sbrigativi dei nostri, ma sembra quasi volerli emulare...) nel lussuoso covo dei 13 (mai scelta di un numero è stata così malauguratamente predittiva per i malcapitati soci :*uhm*:)

dove con buona pace del nuovo amico giosafatte s'è rasato (nick assonante a sbarbatello... dovrà spiegarci in altra sede l'origine della sua scelta) non si fanno eccessivi scrupoli di far fuori i grossi babbei che mostrano di valere ben poco (e difatti anche la fantomatica Mr. Doom non si fa troppi problemi a sacrificarli) e comunque meno delle fiere che circondano la figlia di Satania. Poi sull'identità di quest'ultima mi affido completamente alle rivelazioni di Boselli nell'albo conclusivo anche se molti indizi (troppi?) sembrano convergere sulla dottoressa Joan e comunque sulla famiglia Fischer, come anche Tex sembra sospettare (e Tex, si sa, non sbaglia mai...) In quest'albo si introduce una nuova donna, la domestica malese dei Fischer, che potremo vedere nel prossimo numero, al cui fascino non sembra essere indifferente Kelly, al punto di scatenare la gelosia della bella Lavinia...  troppe donne...

 

Bella la partecipazione di un caratterista come il vecchio fuorilegge Nick Cassady (si spera che il dardo che l'ha fermato non fosse intriso di veleno mortale, ma soltanto di narcotico)

Benevento conferma in questo albo quanto di buono aveva mostrato nel precedente.

E ora non ci resta che attendere un mese per la conclusione

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Tim Birra dice:

POSSIBILE SPOILER

 

 

Rileggendo con più attenzione il secondo albo, ho notato tre possibili piccoli indizi per scoprire la vera identità della figlia di Satania. Che però si contraddicono. A meno che....Primo. Quando Mister Smith riesce a fuggire dal club, e sale sulla carrozza, si mostra meravigliato, ma sembra conoscere perfettamente la donna.

 

E da dove lo deduci, scusa? A me sembra semplicemente meravigliato nello scoprire che Mister Doom è una donna.

Quando lei lo invita a salire nella carrozza, lui balbetta:

"Ma... voi non... voi non siete...." 

Intende chiaramente : "Voi non siete Miste Doom." oppure  "Voi non siete un uomo".

Nella pagina successiva Smith aggiunge:

"Ancora non riesco a credere che voi siate..."

E lei, di rimando:

"Non ho qui con me la maschera di cera di Mister Doom che camuffa la mia voce e mi fa sembrare un uomo...ma sono io."

Si ribadisce, isomma che Smith non riesce a credere che il suo capo in realtà sia una donna. Tanto è vero che lei ribadisce di essere Mr. Doom-

Mai in nessun punto si dice che Smith sa chi è veramente e lei ha una veletta che ne copre completamente il volto.

Finora è stata attentissima a non svelare la sua identità a nessuno, tanto da fingere di essere un uomo ed ora la rivelerebbe così ad uno Smith qualunque? Non sta in piedi.

Come con Yama, una lettura meno superficiale ti sarebbe utile.

 

Cita

Secondo. Lavinia fa una scena di gelosia e dice che il fidanzato mostrava particolari attenzioni verso la serva del dottore, specificando che è di origine malese o dell'Indocina. E' probabile quindi che il dottore abbia soggiornato in quei luoghi. E si sapeva già che è esperto di veleni orientali.

"

E questo punta su Joan, no?

 

Cita

Terzo. Quando Mac Parland si trova nel covo della figlia di Satania all'interno della gabbia, e ascolta la donna, non sembra riconoscere ne la figura ne la voce, anche se distorta dalla maschera. Strano, se fosse la persona che ha viaggiato vicino a lui e poi ha incontrato nuovamente in albergo.

 

La maschera altera la voce, no? Se fosse riconoibile che alterazione sarebbe? Secondo te Mac Parland dovrebbe dire: "Questa voce di uomo" assomiglia a quella di una donna con cui ho viaggiato".

Ti rendi conto che non funziona?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno Carlo,

come già detto non posso neanche pensare di competere con te.

Però in questo caso la vedo un po' diversamente. Io ho dedotto che lo sbalordimento di mister Smith fosse soprattutto dovuto alla sorpresa di riconoscere la persona.

All'inizio sono d'accordo con te, lui è all'esterno e non vede l'interno della carrozza, sente solo la voce di donna. Dopo aver raccontato alla donna quanto era successo prima (si presume che sia passato un po' di tempo. anche se la sequenza non lo fa vedere) mister Smith ripete:: non riesco ancora a credere che voi siate.... Ho creduto che dopo un po' di tempo la sorpresa iniziale nel sapere che mister Doom è una donna fosse passata. Il viso è nascosto, però riesce a sentire la voce. Naturalmente non può dire il nome.

Ho sbagliato a dire che mister Smith conosce perfettamente la donna. Dovevo dire che sentendone la voce e vedendo i lineamenti, anche se parzialmente celati, poteva intuire anche chi fosse. Naturalmente niente di esplicito.

 

Quando dici:

Finora è stata attentissima a non svelare la sua identità a nessuno, tanto da fingere di essere un uomo ed ora la rivelerebbe così ad uno Smith qualunque? Non sta in piedi.

 

In realtà, sempre a mister Smith dice: la maggior parte di loro sa ben pocco... e Alonso preferirebbe uccidersi piuttosto di tradirmi! E' disperatamente innamorato di me.

Alonso poteva non sapere granché della associazione criminale, ma sicuramente era al corrente di quanto accadene nel club dei tredici e conosceva l'identità della donna, visto che ne era innamorato.

Come avevo premesso nel precedente intervento, queste sono solo mie interpretazioni e non pretendo certo che siano condivise. Avevo solo avuto l'impressione che il Bos avesse voluto lasciare questi piccoli indizi, peraltro contradittori, per confondere i lettori e poi stupirli nel ultimo albo con un finale a sorpresa.

Grazie anche per le critiche bonarie che mi fai. Vedi, quando rispondo non riguardo gli albi interessati e mi affido alla mia memoria, che aimè, ogni tanto mi tradisce.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io mi domando se tutte le due donne siano in qualche modo legate alla società. Finora possiamo ipotizzare che una di loro due sia la figlia di Cora, tuttavia l'altra che ruolo avrebbe? 

Borden è stato bravo a creare questa vicenda.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">22 ore fa</span>, Tim Birra dice:

Buongiorno Carlo,

come già detto non posso neanche pensare di competere con te.

Però in questo caso la vedo un po' diversamente. Io ho dedotto che lo sbalordimento di mister Smith fosse soprattutto dovuto alla sorpresa di riconoscere la persona.

All'inizio sono d'accordo con te, lui è all'esterno e non vede l'interno della carrozza, sente solo la voce di donna. Dopo aver raccontato alla donna quanto era successo prima (si presume che sia passato un po' di tempo. anche se la sequenza non lo fa vedere) mister Smith ripete:: non riesco ancora a credere che voi siate.... Ho creduto che dopo un po' di tempo la sorpresa iniziale nel sapere che mister Doom è una donna fosse passata. Il viso è nascosto, però riesce a sentire la voce. Naturalmente non può dire il nome.

Ho sbagliato a dire che mister Smith conosce perfettamente la donna. Dovevo dire che sentendone la voce e vedendo i lineamenti, anche se parzialmente celati, poteva intuire anche chi fosse. Naturalmente niente di esplicito.

 

Quando dici:

Finora è stata attentissima a non svelare la sua identità a nessuno, tanto da fingere di essere un uomo ed ora la rivelerebbe così ad uno Smith qualunque? Non sta in piedi.

 

In realtà, sempre a mister Smith dice: la maggior parte di loro sa ben pocco... e Alonso preferirebbe uccidersi piuttosto di tradirmi! E' disperatamente innamorato di me.

Alonso poteva non sapere granché della associazione criminale, ma sicuramente era al corrente di quanto accadene nel club dei tredici e conosceva l'identità della donna, visto che ne era innamorato.

Come avevo premesso nel precedente intervento, queste sono solo mie interpretazioni e non pretendo certo che siano condivise. Avevo solo avuto l'impressione che il Bos avesse voluto lasciare questi piccoli indizi, peraltro contradittori, per confondere i lettori e poi stupirli nel ultimo albo con un finale a sorpresa.

Grazie anche per le critiche bonarie che mi fai. Vedi, quando rispondo non riguardo gli albi interessati e mi affido alla mia memoria, che aimè, ogni tanto mi tradisce.

 

Intepretazioni assolutamente errate, ne sono convinto.

La mia ricostruzione è quella giusta: Smith non ha riconosciutato nessuno, vedrai .

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Contenuto simile

    • Da Poe
      Gli Oscar 2020 sono stati assegnati e, visto che i forumisti amano i sondaggi e le classifiche, proviamo con questa sulle migliori storie scritte da Boselli.
      Top 12 perché 10 era troppo poco (anche 12 non basta, lo so, ma meglio non esagerare).
       
      La mia Top 12 di Boselli
       
       Serie regolare
      1)      Il passato di Carson
      2)      Gli invincibili
      3)      Missouri
      4)     Jethro
      5)     Colorado Belle
      6)     La grande invasione
       
      Albi speciali (compreso Tex Willer)
      1)      Patagonia
      2)      Nueces Valley
      3)      Il magnifico fuorilegge
      4)      Nei territori del Nord-Ovest
      5)      L’inesorabile
      6)      L’agente federale
       
      Lo so, restano fuori un sacco di belle storie (Luna insanguinata, I giustizieri di Las Vegas, L’ombra del Maestro, I sabotatori, El Supremo, Gli assassini, La vendetta delle ombre, I rangers di Finnegan, Pinkerton Lady,  I razziatori del Nueces, ecc.) ma è un gioco… Chi sta scrivendo la sua personale top 50 sarà facilitato, visto che di fatto la classifica l'ha già pronta.
      Tra qualche settimana, se parteciperanno in molti, farò la classifica finale.
       
       
    • Da natural killer
      TEX WILLER
      N° : 29
      Periodicità: mensile
      SULL'ALTO MISSOURI
       

       
       
      TEX E CARSON TRA LE NEVI DEL GRANDE NORD!
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 64
      Codice a barre: 977261184704600029
      uscita: 18/03/2021
       
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Pasquale Del Vecchio
      Copertina: Maurizio Dotti

      Mentre Kit Carson insegue un assassino, Tex, alle prese con i problemi del suo amico Birdy, scopre che, pur avendo eliminato il caporione mister Tirrell, per lui i guai non sono affatto finiti nel desolato territorio senza città né legge del Montana. Tra trappers, Blackfoot, Crow e la selvaggia natura innevata del Nord, l’inizio di una nuova avventura che ha tra i protagonisti un giovane Kit Carson!
       
      https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/02/18/albo/sull-alto-missouri-1020002/
       

    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Erano tre fratelli temuti in tutto il West…
      MAXI TEX
      N° : 27
      Periodicità: semestrale
      I TRE FRATELLI BILL
      uscita: 06/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 276
      Codice a barre: 977182645704000027
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.