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TWF - Tex Willer Forum

[Color Tex N. 15] Un capestro per Kit Willer


natural killer
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Sai che ti dico, Leo?

Non ti conosco ma, da quello che scrivi, non si può dir altro che sei un ragazzo in gamba.

Attento però perché, se cerchi di ringraziarmi per questa che NON è una mielosa sviolinata, hackero il sito, ripristino i dislike e te ne metto tanti da farti andare sottozero.

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<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, Letizia dice:

Sai che ti dico, Leo?

Non ti conosco ma, da quello che scrivi, non si può dir altro che sei un ragazzo in gamba.

Attento però perché, se cerchi di ringraziarmi per questa che NON è una mielosa sviolinata, hackero il sito, ripristino i dislike e te ne metto tanti da farti andare sottozero.

 

Allora (NON) ti ringrazio per il complimento e ti dico che mi hai fatto morire dal ridere per la tua minaccia. :D

 

tra l'altro, essendo tu un'informatica, per me sei una maga, perché io a malapena so usare lo Smart phone (e ho "solo" quarantuno anni :unsure:)., e quindi non dubito che sapresti davvero mettere in atto la tua minaccia :D:D:D

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18 ore fa, Leo dice:

Poco dopo, conosciamo il proprietario della distilleria. Un personaggio inutile, nell'economia della storia. Eppure di lui sappiamo che mangia tanto, tanto da avere problemi di indigestione :D E per scappare dall'incendio deve addirittura farsi prendere per mano da uno dei suoi aiutanti

Ecco, questo che hai evidenziato è il "marchio di fabbrica"di Nizzi.. il suo  principale apporto in Tex,che nessun altro autore è riuscito a rendere bene come lui: l' inserimento di personaggi macchiettistici e ironia "virile"ma mai machista. Come ho scritto più volte,la tendenza di Nizzi ad inserire "macchiette"nelle sue storie fa parte del suo stile:e funziona,a patto che non si intervenga pesantemente su Carson, come è stato fatto purtroppo alcune volte.d altra parte,il genere western classico (e non) ha tutta una serie di "macchiette"presenti nelle trame...

 

45 minuti fa, Leo dice:

Da questa serie invece mi aspetto poco o nulla, e quindi se poi, con la lettura, mi ci diverto, lo prendo per grasso che cola. E' ormai notorio che io non ami questa pubblicazione (a differenza di quella con storie brevissime, che invece mi intriga). E qui rispondo anche a Carlo

Secondo me invece ci sono delle storie davvero riuscite in questa serie,"lo Shamano bianco"è a parer mio tra le migliori di Boselli.

 

1 ora fa, Carlo Monni dice:

Nizzi stesso ha dimostrato quanto vi sbagliate mettendo in scena una trama solida, dialoghi brillanti, caratterizzazioni perfette il tutto in sole 32 pagine 

Esattamente...d altra parte,le storie di Larry Yuma erano di dodici pagine sole...ed erano molto ben sceneggiate...

13 ore fa, pecos dice:

questo continuo sottolineare la pinguedine del proprietario della distilleria mi ha lasciato perplesso.

 

A me invece è piaciuto,un modo come un altro per fare sorridere il lettore e "alleggerire"la trama...

 

Tante volte noi fanzinari e esperti ci dimentichiamo che il lettore di Tex spesso vuole anche trame semplici e "apparentemente"datate e banali...a me lo stile di Nizzi piace moltissimo,anche se Boselli sta vivendo in questo ultimo anno una "seconda giovinezza" ed è davvero insuperabile.

 

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Ecco, questo che hai evidenziato è il "marchio di fabbrica"di Nizzi.. il suo  principale apporto in Tex,che nessun altro autore è riuscito a rendere bene come lui: l' inserimento di personaggi macchiettistici e ironia "virile"ma mai machista. Come ho scritto più volte,la tendenza di Nizzi ad inserire "macchiette"nelle sue storie fa parte del suo stile:e funziona,a patto che non si intervenga pesantemente su Carson, come è stato fatto purtroppo alcune volte.d altra parte,il genere western classico (e non) ha tutta una serie di "macchiette"presenti nelle trame...

 

D'accordo con te. Ricordo ad esempio lo sceriffo de La lettera bruciata, che sagoma :D 

 

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Secondo me invece ci sono delle storie davvero riuscite in questa serie,"lo Shamano bianco"è a parer mio tra le migliori di Boselli.

 

Torno spesso sui miei passi (un caso clamoroso è L'Uomo di Atlanta, che ad una prima lettura mi aveva lasciato freddo e ora la reputo quasi un capolavoro), quindi non escludo di rileggerla. Però non ne ho alcun ricordo, quindi non mi colpì.

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10 minuti fa, Leo dice:

Torno spesso sui miei passi (un caso clamoroso è L'Uomo di Atlanta, che ad una prima lettura mi aveva lasciato freddo e ora la reputo quasi un capolavoro), quindi non escludo di rileggerla. Però non ne ho alcun ricordo, quindi non mi colpì.

Non male,dal momento che Nizzi rievoca uno dei più vergognosi e dimenticati episodi della Guerra Civile:la marcia su Atlanta,che il Generale Sherman trasformò in "Guerra totale".Le truppe unioniste si macchiarono di ogni tipo di nefandezza e azioni vergognose nei confronti dei civili del Sud,tra cui stupri di massa e omicidi di inermi...la Marcia distrusse la Georgia e tagliò in due la Confederazione...l' unica cosa positiva fu che accelerò la fine della Guerra

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Leo dice:

Sicuramente potranno essere superiori ad alcune storie della regolare, ma io le trovo comunque mediocri. Tutte quelle che hai citato. E non mi toglie nessuno dalla testa che, di regola, questo formato non sia adatto a Tex. Poi può capitare che ci siano belle storie, ma di regola a me non piacciono, dai centenari agli speciali, dagli ex almanacchi ai magazine, per finire a questi color. Sono io? I miei gusti? Forse sì. E forse no.

 

Sì, sei tu perché ci sono molte storie di Maxi, Color, Almanacch, Magazine che a me piacciono anche molto.

Certo è il tuo gusto ma c'è anche un'altra cosa e si chiama pregiudizio.

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<span style="color:red;">24 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Non male

 

Più che "non male", secondo me. 

 

<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Certo è il tuo gusto ma c'è anche un'altra cosa e si chiama pregiudizio.

 

Nel lavoro e nella vita, cerco sempre di non cadere nella trappola del pregiudizio. A volte lotto contro alcune mie debolezze, faccio sempre in modo che la razionalità abbia la meglio sulle prime impressioni. Ci rifletto e ci rimugino, su ogni cosa. Non dico nulla prima di esserne convinto. Questo mio modo di essere lo porto anche su Tex.

 

E che il mio non sia pregiudizio lo dimostra il fatto che ho amato "Eroe per caso" e "La ballata di Zeke Colter", che ho recensito entusiasticamente "L'Ultima Vendetta", che ricordo sempre con molto piacere "Pioggia". 

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Sto leggendola a "puntate" quindi non posso dare un giudizio ma un "pregiudizio" :laugh:

Tutto ruota su un fatto grave compiuto da Kit (tralasciando che lo ha fatto dopo aver incendiato una proprietà privata).

Faccio fatica a digerire la sequenza che porta il giovane Willer in gattabuia e sono arrivato al dialogo dove Tex dice al

figlio che si sarebbe comportato allo stesso modo...

No, Tex non si sarebbe comportato allo stesso modo, e nemmeno il Kit che conosco io.

E' stato ferito all'altro braccio e temeva di essere colpito di nuovo, ma da così vicino Piccolo Falco

può colpire e non uccidere.

  • +1 1
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<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Sto leggendola a "puntate" quindi non posso dare un giudizio ma un "pregiudizio" :laugh:

Tutto ruota su un fatto grave compiuto da Kit (tralasciando che lo ha fatto dopo aver incendiato una proprietà privata).

Faccio fatica a digerire la sequenza che porta il giovane Willer in gattabuia e sono arrivato al dialogo dove Tex dice al

figlio che si sarebbe comportato allo stesso modo...

No, Tex non si sarebbe comportato allo stesso modo, e nemmeno il Kit che conosco io.

E' stato ferito all'altro braccio e temeva di essere colpito di nuovo, ma da così vicino Piccolo Falco

può colpire e non uccidere.

 

Non nella concitazione del momento, dix. Non con l'avversario che, da vicinissimo, sta per sparare ancora e ancora, in preda ad una furibonda alterazione. La scena è del tutto verosimile e, date le circostanze, kit non poteva che fare così.

 

Nella saga ci sono esempi a iosa di situazioni in cui Tex e Carson vorrebbero mantenere in vita un avversario, ad esempio per farlo parlare,  per fargli svelare i segreti dei suoi complici, e i due pards non ce la fanno e sono invece costretti a ucciderlo perché quello non si arrende e continua a sparare.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Non nella concitazione del momento, dix. Non con l'avversario che, da vicinissimo, sta per sparare ancora e ancora, in preda ad una furibonda alterazione. La scena è del tutto verosimile e, date le circostanze, kit non poteva che fare così.

 

Nella saga ci sono esempi a iosa di situazioni in cui Tex e Carson vorrebbero mantenere in vita un avversario, ad esempio per farlo parlare,  per fargli svelare i segreti dei suoi complici, e i due pards non ce la fanno e sono invece costretti a ucciderlo perché quello non si arrende e continua a sparare.

Ok mi sta bene. Comunque sto apprezzando anche io i dialoghi, primo quello tra lo sceriffo e Kit a proposito del giudice:

"Il giudice Parker non ha paura di niente" sono quelle frasi che mi fanno piacere il western sopra ogni altro genere.

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Comunque sto apprezzando anche io i dialoghi, primo quello tra lo sceriffo e Kit a proposito del giudice:

"Il giudice Parker non ha paura di niente" sono quelle frasi che mi fanno piacere il western sopra ogni altro genere.

 

D'accordo con te.

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On 11/8/2019 at 17:43, Leo dice:

 il ragazzo ammette di non essere riuscito a dormire, perché continuava a rivedere il momento in cui aveva sparato a Billy, chiedendosi se non fosse stato l'odio ad accecarlo e a p

ortarlo ad uccidere. Beh, ragazzi, questo è un bel passaggio, denota un'umanità che non sempre appare su Tex, una sorta di sensibilità  di Kit e dell'autore, per la morte di quello che in fin dei conti era solo un ragazzo, per quanto violento e iracondo. 

E' una cosa a cui ho subito pesato anche io leggendo la storia! Condivido in toto...

On 11/8/2019 at 23:19, pecos dice:

Beato te, io sto boccheggiando nell’afa emiliana... :pianti:

Non è tanto il caldo ma l'midità che frega! :lol:

A Pavia il prolema è similare...

<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Sto leggendola a "puntate" quindi non posso dare un giudizio ma un "pregiudizio" :laugh:

Meriteresti di essere bannato a vita per questa battuta! Ahahahaha

<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

"Il giudice Parker non ha paura di niente" sono quelle frasi che mi fanno piacere il western sopra ogni altro genere.

Condivido appieno! Il bello del western è proprio la presenza di questi personaggi!!!

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A mio avviso questa ultima storia Nizzi è più che buona. L'autore di Fiumalbo sembra tornato sui suoi livelli. Torti si ispira a Ticci. Il suo tratto è stilizzato ma esprime molto bene i movimenti dei personaggi.

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Nizzi fa il suo onesto compitino senza particolari guizzi, infarcendo la storia di sparatorie ed ignorando qualsivoglia approfondimento psicologico. Ne esce una storia sufficiente ma che non fa il bene della testata, che dovrebbe rimanere a ben altri livelli. Ulteriore conferma che Boselli è di tutt'altra pasta.
Anche i disegni si attestano sulla sufficienza, con le loro imprecisioni e difetti difficilmente correggibili.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 6

 

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sei troppo severo andrea

per me questa storia e' superiore a tutte quelle di Faraci degli ultimi anni messe insieme

e' una storia semplice ma e' di qualita' e me la ricordero' quelle di Faraci le ho scordate appena lette

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A conti fatti, qui e altrove, il ritorno di Nizzi è stato accolto positivamente, a parte una manciata di voci contrarie. 

Quindi ottimo ritorno, pur se con una storia non troppo elaborata, ma direi che Tex c'è tutto ed é quello che ricordiamo, e Nizzi sa esattamente come trattarlo e gestirlo. E i Prads con lui. Per me bene cosi. Invece questo alla testata fa bene, perché è il perfetto contraltare al Tex elaborato e "rinnovato" tra mille virgolette del nostro Borden. 

Modificato da valerio
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Va bene fare la storia "classica" ma questo è un canovaccio prosciugato all'essenzialità più basica dove ogni cosa va esattamente come ci si aspetta che vada, senza mezza sorpresa o scarto che sia mezzo...con l'aggravante che ogni personaggio appare privo di qualsivoglia sentimento o emozione : dal signorotto del paese, che alla notizia della morte del figlio non fa una piega (anzi gli da pure dello stronzo) salvo indispettirsi per la figura barbina che gli viene fatta fare (?), agli stessi pards che scherzano e poi dormono beatamente alla vigilia di un processo dove si potrebbe anche decidere per l'impiccagione di Kit Willer...poi va bene che Tex & Pards sono sempre i più tosti di tutti, ma una banda di derelitti simili, come antagonisti, da quando non si vedeva ? Tanto che durante l'interminabile sparatoria nell'ovile pure Tex e pards alla fine sono mossi a compassione e decidono di non infierire troppo...

Non so a cosa si riferiscano quanti dicono che nella storia non ci sono "errori" tipici dell'ultima fase Nizziana (perchè molto del Tex di quel periodo l'ho saltato), ma qua mi ha riportato alla mente il Nizzi ampiamente insufficiente di inizio anni 2000, quanto variava su 3/4 canovacci sempre uguali, per partorire storie a pilota automatico senza un sussulto...e mi piange il cuore a scrivere queste cose, perchè sosterrò sempre a spada tratta che il Nizzi post-300 ha partorito alcune delle pagine più belle in assoluto della storia di Tex...ma qui proprio non ci siamo...resto comunque (moderatamente) speranzoso delle sue future prove sulle pagine della serie regolare...

Invece devo dire di avere apprezzato i disegni di Torti, certo un tratto molto spigoloso e stilizzato (convenzionalmente definito "caricaturale") che, pur non augurandomi che diventi il "canone" del disegno Texiano, una volta ogni tanto ci può stare...alcune tavole sono anche belle particolareggiate, tipo la panoramica del saloon...e pure la colorazione tenue/sfumata mi è piaciuta...in questo le colorazioni di Tex hanno fatto passi da gigante ultimamente (penso anche a tex 700).

 

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Letta oggi: storia e disegni non memorabili. Intreccio piuttosto semplice, che sembra infarcito di sparatorie per impinguare la trama troppo labile. Sicuramente Nizzi ha scritto di meglio.

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Io ho riletto la storia ieri sera,per esercizio  le rileggo sempre tutte a distanza di alcuni giorni :P:D;)

Devi dire che, onestamente,mi è piaciuta... più della prima volta!

 

Perché? semplicemente perché la sceneggiatura è semplice ma ben gestita,i personaggi sono ben resi,la trama scorre e non vi sono tempi morti... insomma,ho riletto la storia come se dovessi vedere per la centesima volta un western anni '50.lo conosco a memoria,ma l atmosfera e la storia mi emozionano sempre.come la prima volta.e,lo ammetto,leggere dopo tanto tempo"bistecche e patate fritte", vedere scoppiare un candelotto di dinamite e bruciare un carro di pessimo briciabudella mi ha messo addosso tanta nostalgia.per le storie innovative ed intricate c è Bos... quelle che non vedo l' ora di leggere ogni mese per sapere come vanno a finire.per quelle lineari ma pur sempre ben scritte c è Nizzi.e Tex è il vero Tex in tutti e due gli autori, pure con sfumature diverse.

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2 ore fa, Barbanera dice:

la sceneggiatura è semplice ma ben gestita,i personaggi sono ben resi,la trama scorre e non vi sono tempi morti

 

Come avevo sottolineato nel mio commento sulla storia, scrissi di averla trovata tutto sommato piacevole ed ampiamente nella norma, un modo simpatico per dire che l'avevo trovata buona ma non eccezionale. 

 

Di conseguenza, a mio modesto parere una storia che abbia le caratteristiche da te sopra indicate ritengo sia il minimo che un lettore di Tex speri di leggere ogni qual volta acquista un albo ;). Mi piace pensare, dunque, che Nizzi si sia semplicemente riscaldato in attesa di regalarci nuove e più avvincenti avventure.

Modificato da juanraza85
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32 minuti fa, juanraza85 dice:

. Mi piace pensare, dunque, che Nizzi si sia semplicemente riscaldato in attesa di regalarci nuove e più avvincenti avventure.

E speriamolo si. Storia lineare che più non si può, con mega sparatoria di un 30 e più pagine.

Tex che taglia il cappio all'ultimo momento, ma non vi ricorda qualcosa? 

Insomma minimo sindacale. Se per voi è sufficente, va bene così. 

Disegni diversamente belli, molto diversamente.

Storia 5/6 e disegni 5. Colori i soliti. E  mi ritengo buono.

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  • 2 settimane dopo...

Un Capestro per Kit Willer.

 

Un solitario mercante di whisky passeggia con il suo carretto pieno di barilotti dentro il territorio della riserva Navajo e l’incauto va a sbattere contro  Aquila della Notte. Ma pensa te!

L’ingenuo spacciatore viene sbatacchiato ben ben da Tex, ma inutilmente perché non apre bocca. Tanto se lo meritava. Tutto esercizio fisico

.

Contemporaneamente, non molto lontano, Kit E Tiger stanno tenendo d’occhio una baracca che si rivela, dopo la classica spiata dalla finestra, essere la distilleria e il deposito di whisky dei trafficanti.

 

In questa azione si può notare che il giovane Willer (lo stesso che si arrampicava come l’uomo ragno sulle incredibili pareti del fortino del El Supremo, saltare dai vagoni di treni in corsa, affrontare rapide e buttarsi da rocce altissime ecc.) chiedere aiuto a Tiger per scendere …dalle sue spalle! Un’ altezza inferiore ad un metro e mezzo. Ci sarei riuscita anche io, alla mia età e con la mia artrosi.

 

I due, per festeggiare l’incendio della distilleria, si recano nella vicina cittadina di Holbrook per bere una birra. (paesello che dista un tiro di schioppo dalla riserva Navajo, e, dove presumibilmente tutti conoscono Tex Willer/Aquila della Notte, a qualcuno viene in mente di linciare e impiccare Kit Willer).

 

Nel saloon si trovano ad essere testimoni dell’aggressione verbale e fisica da parte di un giovinastro nei confronti di un mite messicano, culminata con l’insulto alla madre indiana.

Reazione, con tanto di faccia sconvolta e occhi strabuzzanti, del giovane Willer che dopo aver tentato di far smettere l’aggressione al messicano si vede costretto a sparare, dopo essere stato ferito ad un braccio, e colpire a morte il suo avversario.

 

 Il dubbio si insinua: questo ragazzo non sarà troppo impulsivo? Non sarà poco equilibrato?

 

L’arrivo del buon sceriffo Baxter (una vera garanzia) evita il linciaggio immediato a Kit da parte degli amici del morto, e, per tutelarlo meglio lo sbatte..in gattabuia,  in quanto il defunto non è  nientepopodimenochè il figlio del padrone della città, Dan Korrigan!

Fuga indisturbata di Tiger per andare a chiamare in soccorso Aquila della Notte. Ovviamente nessuno pensa a lui e quindi può inviare dettagliati segnali di fumo.

 

 Pensieri cupi per Tex…come mai Tiger non mi dice che mio figlio è innocente? Dubbi…anche per lui.

 

Nel frattempo il padre del giovinastro è messo al corrente della morte del figlio. Reazione emotiva…zero. Unico commento…mio figlio era un idiota, ma siccome io sono al di sopra della legge chi lo ha ucciso dovrà pagare. Verso il figlio morto neanche una parola d'affetto, un minimo segno di dolore, una lacrima…niente.

 

Irruzione di Korrigan e dei suoi uomini nella prigione per prendere Kit Willer. Viene messo ko il buon sceriffo (ma buono a cosa?) e così in nostro Piccolo Falco si ritrova in batter d’occhio con la corda al collo pronto per essere impiccato.

Espressione da brivido, per quanto è spregevole, di Korrigan che dice al figlio di Tex di salutargli il suo di figlio quando lo incontrerà all’inferno!

 

Arrivo provvidenziale di Tex che con un colpo di fucile spezza la corda che stringe il collo di Kit e dopo aver convinto Korrigan (con inusuale magnanimità…visto che il tizio gli stava per impiccare il figlio, in altre occasioni e per molto meno gli avrebbe cambiato i connotati) a lasciar perdere, lo informa che se lo porterà via per sicurezza, ma che torneranno il giorno dopo per il processo.

Comparsa dell’inutile quanto incapace sceriffo che si limita a requisire i fucili e non sbatte in galera Korrigan, come avrebbe dovuto, per …non agitare ulteriormente gli animi!

 

Se erano venuti dubbi sul comportamento del giovane Willer il colloquio padre/figlio li toglie subito per far posto …alla certezza quando lo stesso Kit dice che… continuavo a rivedere il momento in cui ho sparato a Billy, chiedendomi se non mi fossi lasciato accecare dall’odio per quello che aveva detto della madre indiana di quel ragazzo.

Un Tex …consolatorio e comprensivo lo rassicura…anche lui al suo posto si sarebbe comportato allo stesso modo.

E no!

 Tex non avrebbe agito in quel modo e neppure Kit Willer. Perchè quello descritto in questa storia non il vero figlio di Tex. E non è neppure il Kit che conosco io.

Tex che dubita dell’innocenza di suo figlio? A memoria non mi ricordo nulla di simile. Uno dei capisaldi tutta la saga texiana è l’incrollabile certezza del corretto agire che ognuno dei 4 pards ha dell’altro. Una fiducia sconfinata che non viene meno neanche davanti a fatti che sembrerebbero mostrare il contrario.

Minare questo concetto è far venire giù tutto l’impianto che regge l’intenso legame esistente tra Tex , Kit, Carson e Tiger! E conseguentemente le loro azioni.

La storia si conclude con l’ovvia resa dei conti con finale più che scontato.

 

Alcune considerazioni.

 

Il titolo di questo Color mi ha ricordato, in un primo momento, Morte nella nebbia e Uccidete Kit Willer.

Ma dopo poche pagine mi salta in mente la cupa e tetra Sangue sul Colorado, stesso autore.

L’azione clou di tutte e due le storie è il casuale coinvolgimento di Kit e Tiger in una rissa in un saloon.

A scatenare la reazione del giovane Willer, in ambedue i casi, sono gli insulti nei confronti di coloro che hanno la pelle rossa.

Sia nell’una che nell’altra Kit viene messo in prigione accusato ingiustamente di omicidio, dopo aver sparato per difendersi, e sempre in tutte e due Tiger si dà alla fuga per andare a chiedere aiuto a Tex .

 

Ma ci sono altre similitudini in queste due storie.

 Padri che non mostrano alcun sentimento verso i figli.

Alla notizia della morte del figlio Koregan padre non ha la benchè minima emozione, dispiacere. Le uniche parole verso suo figlio sono di disprezzo.

Mclaren il suo di figlio lo uccide personalmente. Fatto che poteva benissimo essere evitato in quanto erano presenti vari personaggi, tra i quali Tex, che potevano intervenire e provvedere in tal senso. Di fronte al cadavere di suo figlio non mostra sofferenza, rimorso o angoscia, tenuto conto quel che aveva fatto.

Tutt’altro! Poche pagine più avanti lo vediamo felice e contento, con la nuova donna e nuova figlia completamente ristabilito, un uomo rinato!

 

E’ nota e arcinota la idiosincrasia che l’autore prova nei confronti del giovane Willer (e anche nei confronti di Tiger) e in questa storia ce la ribadisce, ancora una volta e senza alcun ombra di dubbio.

Se questo è il futuro di Tex per quanto mi riguarda…anche no, grazie.

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<span style="color:red;">27 minuti fa</span>, borden dice:

 

ok ma sulla prima delle storie in arrivo ha fatto uno spoilerone mica da ridere :azz:

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