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TWF - Tex Willer Forum
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Pagare per i propri peccati?


Giosafatte s'è rasato
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Domanda

Dato che la mia conoscenza sulla maggior parte delle storie Texiane è limitata, esistono storie in cui Tex ha pagato per le proprie azioni? Tipo, un criminale qualsiasi che ha ucciso, si rivela più tardi che aveva delle persone che tenevano a lui, malgrado la sua indole criminale, e ora cercano vendetta su Tex per averlo ucciso? Se non questo, qualcosa di simile in concetto...

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70 anni che Tex è così poi arriva il primo che passa (che poi in realtà non è il primo) e lo pretende diverso, per giunta con motivazioni ridicole.

 

Scusate, ma questo topic è un delirio.

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3 ore fa, Giosafatte s'è rasato dice:

quanti sono i ragazzi, diciamo dai 14 o 18 anni, che lo leggono al giorno d'oggi?

secondo te quali altri fumetti leggerebbero i ragazzi a quell' eta?

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

 

Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

 

Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

 

In effetti, ora che hai compiutamente espresso il concetto che vuole essere oggetto di discussione, anche a me sembra che, per quanto legittimo da un punto di vista puramente morale, il quesito da te posto non abbia appigli troppo saldi, sia detto senza offesa ovviamente.

 

In quasi 20 anni di letture texiane, credo di poter affermare di non avere mai visto Tex o uno dei suoi pards commettere un omicidio a sangue freddo, né tantomeno prendersela con qualcuno che non lo meritasse, e nemmeno sparare subito con l'intento di COLPIRE l'avversario. Loro costume è, infatti, salvo circostanze disperate, sparare sempre prima il classico colpo di avvertimento (che magari sibila a pochi centimetri dall'avversario di turno, ma NON LO COLPISCE), e solo dopo, se inevitabile, sparare per ferire o - estrema ratio - uccidere. A mia memoria, in una sola circostanza - la mediocre La città nascosta - Tex ha sparato alle spalle per uccidere, sia pure con l'attenuante della situazione di pericolo in cui versava il figlio.

 

Per cui, sento di poter dire che, contrariamente a quanto tu - sia pure legittimamente - sostieni, il comportamento di Tex, soprattutto in un contesto di violenza quale era il Vecchio West, sia moralmente giustificabile. Oltretutto, realisticamente, se Tex dovesse lasciare in vita tutti i farabutti che cercano di farlo secco, davvero dovrebbe passare ogni singolo minuto della sua esistenza a guardarsi le spalle, ed inoltre la sua sarebbe una magnanimità eccessiva e quasi stucchevole, che non pagherebbe.

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11 minuti fa, Giosafatte s'è rasato dice:

Dico solo che potrebbero mirare al braccio o alla pistola stessa con alquanta facilità

 

Non sono un esperto di armi da fuoco né tantomeno di balistica, ma i nemici sono bersagli mobili, per cui basta che si muovano di pochi centimetri perché, a prescindere dal punto preciso cui mira Tex o uno dei suoi, il proiettile possa recare danni superiori alle intenzioni... Senza dimenticare che, anche se si tratta di Tex, non credo che nella concitazione di una sparatoria sia sempre così facile andare troppo per il sottile per esercitare il diritto alla legittima difesa (come può dimostrare una storia recentissimamente uscita in edicola)...

 

11 minuti fa, Giosafatte s'è rasato dice:

 

Io invece sono del sostegno che gentilezza e umiltà paghino di più, se non forse in modo immediato, piuttosto che lo forza e la paura, che sono i mezzi che Tex usa contro quelli che non gli piacciono; le ultime due sono quelle che alla fine portano pi odio e rancore e che costringono chi le usa o guardarsi spesso le spalle. 

 

Di nuovo senza offesa, non ce lo vedo proprio Tex comportarsi come San Francesco d'Assisi. Questo sì che sarebbe irrealistico, dopo 70 anni di onoratissimacarriera da leale castigamatti :D 

Modificato da juanraza85
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49 minuti fa, Gunny dice:

70 anni che Tex è così poi arriva il primo che passa (che poi in realtà non è il primo) e lo pretende diverso, per giunta con motivazioni ridicole.

Scusate, ma questo topic è un delirio.

Infatti.

E non capisco come mai ci sia qualcuno che cerchi di giustificare gli accoppamenti con motivazioni varie.

Tex è Tex e non ha bisogno di avvocati difensori.

Tex è cattivo?

Approfitta della sua maestria con le armi e con i cazzotti per fare il bello e cattivo tempo?

Ma per favore!!!

Se il Bos, dopo essersi fatto quattro risate, ha voglia di accontentare il rasato, può scrivere una storia tipo Mission, con Tex che, novello De Niro, si fa frate e va a proteggere i bambini indifesi.:lol2:

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E speriamo che questo topic finisca qui. Di cose strampalate ne ho lette fin troppe, grazie anche alla correttezza dei pard che hanno avuto il "coraggio" e la voglia di rispondere a questo amico (!?).

Modificato da francob
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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

Uccidere persone è da fuorilegge. Non ha importanza che se lo meritino o no, non è compito dell'individuo decidere chi deve vivere o chi meno. Se è lo stato a decidere, cosa comunque sbagliata al giorno d'oggi, ma all'epoca in qui è ambientato il fumetto lo fa perchè le persone non diventino tutte giustizieri, o la situazione sarebbe fuori controllo.

 

Per Tex tutto questo ha senso perchè lui non crede nel governo, vede la corruzione dovunque lui vada, la legge e la moralità imposta dallo stato sono inefficenti perciò lui segue l'unica legge che per lui vale; occhio per occhio, dente per dente. Giustiziere o no, è sempre un fuorilegge con la stella da ranger. Io, di nuovo, non intendo vederlo diverso, solo più conscio delle proprie azioni, più maturo.

 

Finora, le storie che o letto, poche o meno, hanno sempre mostrato Tex scusato e osannato per le proprie azioni; chi lo critica o non è d'accordo con lui si rivela alla fine dalla parte del crimine. Per questo dico che la serie pretende ancora oggi di rappresentare Tex come esempio morale da seguire, invece che come personaggio con pregi e difetti. E lui ce li ha, non importa quanto il fumetto o voi insistiate a dire che lui è puro e perfetto, lui ce li ha e dovrebbe essere più conscio di essi.

 

Stai applicando valori etici e morali a un fumetto. Cioè, a storie di FANTASIA.

Sei partito dalle troppe sparatorie, ai villain poco caratterizzati, per passare a altro, al Tex che dovrebbe essere conscio dei suoi difetti...

 

Tex non è un esempio, non deve esserlo, non vuole esserlo, qui sta il grande equivoco in cui cadi. 

Poi, che a noi lettori, piaccia che lui faccia volare dalla finestra un cattivo, o che riempia di botte un farabutto o il politico arrogante... concedicelo.

Dici una grossa sciocchezza, perdonami, sul fatto che uccidere persone è da fuorilegge... quindi se un poliziotto durante una rapina spara a un criminale, il poliziotto è un fuorilegge? Dai, per favore, fai confusione o stai trollando (ne sono sempre più che convinto). Che poi Tex non è nemmeno un ranger in servizio attivo, se proprio dobbiamo fare i pignoli... 

 

Tex è già MATURO. I dubbi esistenziali non può averli e non gioverebbero alle storie, vatti a leggere i fumetti Marvel se cerchi questo. Non può dire "oddio, ho fatto bene a riempire di botte quell'energumeno?" oppure "mmm, forse non dovevo uccidere quei criminali, avranno pur sempre una famiglia". Sono cose che nelle storie e nel contesto texiano non hanno senso. Nessuno insiste a dire che Tex sia puro e perfetto... insomma, ti abbiamo risposto. Io termino qui i miei interventi perché sento puzza di trollaggio.

 

 

 

 

 

 

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E' come se entrassi in un bar di provincia del veneto o della toscana e dopo un po' esclamassi

"Mah, la mia opinione è che si potrebbe anche giocare al gioco dell'oca invece che a carte, magari bevendo della salsapariglia invece del bianchino e senza tutte queste "esclamazioni colorite" ".

 

Secondo te gli avventori ti stendono il tappeto rosso? :P:D

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https://leganerd.com/2013/08/01/il-violento-far-tex/

Se gli autori di Tex volessero fare un po' di introspezione psicologica o "psicobanalisi", come dovrebbe comportarsi uno che ha ucciso un così alto numero di persone?

Come minimo il suicidio.

Altre persone su questo forum hanno contestato uccisioni un po' troppo disinvolte, ma questa, senza voler offendere nessuno, è una considerazione a dir poco iperbolica.

 

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Giosafatte s'è rasato dice:

forse hai dimenticato che oggi giorno a nessun poliziotto è permesso di sparare, se non in casi di estrema autodifesa, come quando il criminale spara a lui. E malgrado ciò, in alcuni paesi americani come la California, molti neri sono vittime di episode brutali con la polizia, o vengono sparati da loro per non aver fatto niente, e il poliziotto in questione tira in ballo che lui stava per tirare fuori una pistola, anche quando non è vero. Per non parlare del G8 del 2001...

Hai ragione ma Tex non si comporta cosi'. Spara solo quando i criminali sparano a lui.

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A me piace interloquire con Giosafatte e rispondere alle sue osservazioni, che pure possono sembrarci un po' naïf.

In questo modo ho l'occasione di riflettere sull'eroe che tutti amiamo.

 

Giosafatte si chiede perché Tex non avverta il peso delle morti da lui provocate. Nella realtà,  infatti, l'esperienza dell'uccidere provoca spesso forti disagi psicologici, e non è raro che poliziotti e militari rimangano segnati da una sola, giustificata uccisione. 

 

Io però osservo che Tex non si sbaglia mai nel valutare gli uomini, ha una mira infallibile, guarisce prestissimo dalle ferite ( anche quelle alla testa), riesce a sopportare sforzi sovrumani, parla inglese, spagnolo, forse francese, navajo e  tante altre lingue native americane, ha illimitate risorse economiche, non ingrassa pur mangiando sempre bistecche e patatine...

 

Il personaggio Tex non è realistico. Non è Nick Rider. Ma a generazioni di lettori è piaciuto così. Perché cambiare e farlo diventare un uomo tormentato dal suo ruolo di giustiziere?

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Non lo so. Se uno entra in un posto e comincia a dire che non gli va bene ciò che fanno in quel posto, a me la cosa suscita diffidenza (come ha già ben detto gilas2). Diverso sarebbe se fossi un utente scafato, navigato, e facessi determinate considerazioni. Ma che uno nuovo entri come un elefante in una cristalleria mi fa dubitare un po'. 

 

Comunque, visto che la conversazione è ben avviata e in tanti avete partecipato, nonostante i miei sospetti (che potrebbero essere ingiustificati, l'equivoco è sempre dietro l'angolo, ricordo che furono presi per troll in tempi recenti anche utenti che più tardi si sarebbero rivelati preziosi per il forum), dico la mia. Che poi non è la mia ma è di Sergio Bonelli.

 

La storia è "Il Colonnello Watson" (o "Cheyenne club" per i puristi). Un personaggio, il contadino Macon, spara a dei criminali, e crede di averne ucciso uno. Si dispera per questo, provocando anche le lacrime di sua moglie. Poi interviene Tex, che aveva sparato a sua volta contro i criminali, ed era stato effettivamente lui, e non l'altro, a farli secchi. Dice:

 

"Mio simpatico amico, risparmiatevi la vostra disperazione! La belva sanguinaria sono io, non voi".

 

Quello capisce di aver offeso Tex, balbetta qualcosa, ma il ranger di rimando:

 

"lasciamo perdere le chiacchiere, Macon...ne uscirebbero soltanto delle considerazioni che io, nella mia vita, mi sono sentito ripetere fino alla nausea! La realtà è che quando qualcuno vi punta addosso un'arma con il preciso intento di farvi secco, non avete il tempo di porvi troppe domande, credetemi".

 

Lasciamo perdere le chiacchiere, direbbe Tex. Un ranger del diciannovesimo secolo nella terra senza legge del West. Lasciamo perdere le chiacchiere.

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On 8/8/2019 at 02:05, Giosafatte s'è rasato dice:

Credo che voi mi stiate insultando, a questo punto. Io non sono ne un troll ne un predicatore morale che un Tex non Tex.

 

Sto soltanto dando un pensiero critico della serie in generale, una mia personale opinione. Che voi poi non lo condividiate p un altro discorso, rispetto la vostra opinione. Ma che si venga ad accusarmi di trollare solo per questo, direi che siamo proprio fuori strada.

 

 

Prima di tutto, son ben conscio che è un fumetto, un opera di fantasia. Vorrei anche ricordarti che i mondi fantastici di fumetti, libri, film, serie TV e così via, prendono spesso ispirazione dalla realtà in cui viviamo, a volte a divenendo addirittura uno specchio (a volte grottesco, a volte più veritiero) di essa. Tex come fumetto è molto più legato alla realtà (seppur passata) di molti altri più conosciuti, come appunto i supereroi Marvel e DC. Quindi non vedo cosa ci sia di strano se il personaggio si ponga uno o due dilemmi o sia conscio dei propri difetti. Non si tratta di renderlo più drammatico di quello che è, soltanto di renderlo più veritiero, il che non deve per forza portare a uno stravolgimento del personaggio, ma anzi dovrebbe rafforzarlo.

 

Ti applaudo poi per aver tirato fuori che i poliziotti dovrebbero sparare a criminali in fuga da una rapina; forse hai dimenticato che oggi giorno a nessun poliziotto è permesso di sparare, se non in casi di estrema autodifesa, come quando il criminale spara a lui. E malgrado ciò, in alcuni paesi americani come la California, molti neri sono vittime di episode brutali con la polizia, o vengono sparati da loro per non aver fatto niente, e il poliziotto in questione tira in ballo che lui stava per tirare fuori una pistola, anche quando non è vero. Per non parlare del G8 del 2001...

 

Quindi per favore, non tirare in ballo cose sgradevoli come queste, sopratutto quando sostieni che stiamo parlando di un fumetto di pura fantasia.

 

Ok, non sei un troll... 

 

Ma cose sgradevoli quali? I poliziotti sparano erano riferito al fatto che Tex è comunque un ranger, anche se non in servizio attivo, quindi sotto un certo punto di vista agisce nei limiti (e spesso li sorpassa) delle leggi costituite. E' normale che LUI spari ai criminali, in un contesto storico in cui si faceva (vatti a leggere le cronache western di quel periodo). Ti ripeto, sei tu che fai domande assurde e arzigogolate... Tex spara e ammazza, che dobbiamo fare? Crearci pipponi mentali? Certo, facciamolo, ma gli autori, cioè chi scrive le storie, questi problemi non può proprio crearseli. In un contesto di fantasia (e te lo ripeto ancora: FANTASIA) ci sta che i cattivi muoiono, vengono ammazzati eccetera. Non per sadismo o crudeltà fine a se stessa, ma per ESIGENZA narrativa. Se non capisci questo non so più che altro aggiungere.

 

Stan Lee ha fatto quello cui tu auspichi. Ma i supereroi sono una cosa, Tex è un'altra. Questo è tutto, per me discorso chiuso. Rimani pure nelle tue personali considerazioni, per carità.

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Anche nella recente vicenda con Kate Warner abbiamo avuto modo di vedere che Tex sta dalla parte della giustizia, cosa diversa a volte dalla legge, con la quale ha avuto dei problemi.

Poi la mentalità del XIX secolo era diversa da quella odierna: in moltissimi  Stati era presente la pena di morte per crimini gravi ed era tutto sommato accettata malgrado il lavoro di Beccaria... Poi chissà quanti appartenenti a corpi di polizia civile o all'esercito erano responsabili di crudeltà anche gratuite, dalle quali Tex si è sempre dissociato (cfr. l'operato di Byrnes nell'ultima apparizione de Il Maestro)

Poi come scritto giustamente la morte degli avversari è una esigenza narrativa.

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On 8/8/2019 at 10:53, Letizia dice:

Altre persone su questo forum hanno contestato uccisioni un po' troppo disinvolte, ma questa, senza voler offendere nessuno, è una considerazione a dir poco iperbolica.

Il buon Tito spesso ha fatto fare sparatorie assurde!

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Intendo dire che Tex dovrebbe uccidere meno. O almeno pensare che le sue azioni hanno conseguenze che lui dovrebbe prevedere e sistemare il più possibile, invece di lavarsi le mani e dire "se la sono meritata. Punto."

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Quando si tratta do pistole e non di pugni, gli avversari vengono aizzati in modi più sottili; Tex e pards puntano pistole contro di loro, dicendo che devono arrendersi ora, o morire. Si tratta di pressione psicologica. Anche senza di questo però Tex e pards hanno mostrato l'abilità di sparare per disarmare senza alcun problema apparente (cosa non proprio realistica, ma vabbè). Perciò hanno sempre la scelta di sparare per non uccidere, se non rare occasioni; dunque quando sparano per uccidere lo fanno consciamente, per poi usare la scusa della legittima difesa solo quando è stato il malvivente a estrarre la pistola per primo.

 

E non so te, ma leggendo alcune delle storie più recenti, come Schave Del Messico (non sò se è il titolo giusto ^^') e Il Ritorno di Proteus, ho sempre davanti Tex e pards comportarsi nella maniera descritta qui sopra. Magari dipende di storia in storia, ma in questo caso il fumetto peccherebbe di costistenza.

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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

..E che è Tex deve diventare una lettura per educande o catechisti?

Il West è sempre stato duro in Tex e lui si è sempre comportato di conseguenza.

 

Lol, no di certo, non è questo il mio punto. Io penso solo che l'insistenza i vedere Tex come un eroe puro e giusto, quando in realtà uno come lui non lo sarebbe per niente al giorno d'oggi, è un qualcosa che molti lettori odierni digerirebbero a fatica. Sarebbe meglio ammettere una volta per tutte che Tex è un anti-eroe, non un modello da seguire (o almeno, non del tutto).

 

E solol perchè il West è duro non significa che nessuno può andare contro le sue tendenze e portare il bene senza portare anche morte. Tex e pards fanno ciò perchè è l'unico mniera che conoscono e che sono bravi a fare, ma ciò non significa non riconoscere che tale sistema porta anche molti problemi quanti ne risolve, e che si dovrebbe sempre e comunque tentare di fare di meglio.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Uccide criminali, esseri immondi che non meritano pietà, ma quanti ne ha risparmiati?

 

E questo è un'altra abitudine che il fumetto dovrebbe perdere; rappresentare criminali come esseri immondi, sia fuori che dentro, che non meritano la pietà del lettore. E' un vecchio trucco che cinema, serie tv e fumetti usano da anni, e penso sia sbagliato perchè nessuna persona, vera o fittizia che sia, è del tutto immonda. Anche uomini che si ono macchaiti di colpe per puro interesse personale, hanno sempre del bene nascosto da qualche parte...

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Scusami, ma è un falso problema quello che ti poni. Cioè, i dubbi esistenziali vanno bene per Nathan Never, magari Dylan Dog... ma Tex esclude questa cosa. Poi non si possono scrivere storie senza morti ammazzati, un po' come fare una frittata senza rompere le uova.  

 

Da questa logica, sembra che una storia d'amore dovrebbe avere qualcuno muoia se non è divertente xD. Si può fare storie d'azione senza avere migliaia di morti alla fine, credimi. Solo che è difficile da immaginare, perchè siamo così abituati a vedere storie in cui qualcuno muore, che ci è difficile immaginarla.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Ma ti ho risposto sopra... non è compito di Tex fare profili psicologici (leggiti Julia, ne resterai soddisfatto). Allora, che lato umano avrebbero quelli che portarono le coperte infettate di vaiolo alla tribù Navajos? Se vedi Tex in quel caso si erge a giustiziere e ne ha ben ragione. Risparmia la vita a un criminale che l'ha informato, salvo farlo uccidere dai suoi indiani dopo aver appurato l'entità del disastro che i Navajos hanno subito. Tex schizofrenico? No. Eroe e giustiziere.

 

 

hai citato proprio la storia in cui Tex eroe e giustiziere proprio non è xD. Tex non ha nessuno da salvare lì, dato che sua moglie e molti altri indiani sono già stati decimati dal vaiolo. Ciò che Tex e gli altri Navajo vogliono è vendetta. Tex in quella storia è un'anti-eroe per eccellenza, lui agisce perchè vuole il sangue dei colpevoli.

 

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Per dubbi esistenziali e il "bene nascosto" (per usare le tue parole) anche nei cattivi... c'è il Dylan di Tiziano Sclavi. Ma anche molte storie di Mister No  Se ti piace il western di questo tipo vai su Ken Parker,

 

...e perchè Tex no? Cioè c'è forse scritto da aulche parte che Tex non può avere storie così. Io penso invece che avendo più storie del genere, Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello. Non che ci sia male in quello, ma ho l'impressione che Tex sia rimasto fermo in quella fase per fin troppo tempo.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Ulzana dice:

Hai un concetto TUO dell'essere eroe. Intanto ne Il Giuramento ci sono altri indiani da salvare, per evitare che i Navajos vengano non solo sterminati ma anche DEPREDATI delle loro terre. Quindi è un eroe a prescindere perché si erge difensore di una classe in minoranza e va contro perfino all'esercito che vorrebbe impedirgli di entrare nella sua tribù, ma quale anti-eroe... e che voglia il sangue dei suoi nemici? Ci sta. E' un giustiziere, non un prete, ma nemmeno un sanguinario fine a se stesso e che si compiace dello spargere dolore...

 

Beh, dillo al tipo a qui lui ha volutamente mentito che avrebbe avuto salva la vita, solo poi essere ucciso dai Navajo. O a quello Tex ha massacrato di botte quando poteva semplicemente metterli una pallottola in testa, ma invece aveva bisogno di picchiare qualcuno per sfogare la rabbia.

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Ok, a quanto pare vi è stata un pò di confusione con quello che voglio dire. Cerco di spiegarmi meglio:

 

Io non chiedo che il fumetto cambi genere, o sostanza, nè tantomeno che il personaggio cambi personalità. Tex è un fumetto d'avventura e azione nella sua sostanza, e non voglio certo che sia diverso. Quello che voglio dire, è che si può scrivere storie avventurose e al contempo scrivere di personaggi più complessi.

 

Ho chiamato Te un anti-eroe ma forse il concetto è un'altro; Tex sarà anche un eroe, ma non una brava persona. O almeno, non lo è del tutto. Lui non è ne buono ne cattivo, lui è un ribelle per eccellenza, uno che crede solo nella legge del taglione, che non è ne legge ne giustizia, almeno non nel senso moderno. Il punto è che lui non è neanche uno stupido, non agisce quasi mai senza essere sicuro che quel che faccia non porti a risultati sperati; soltanto i suoi metodi per ottenere quel che vuole sono pressapoco limitati, e portano spesso a conseguenze non piacevoli. Il che, come avete fatto notare, è capitato più di una volta... ma allora, perchè finisce col fare sempre le stesse cose, pur sapendo che prima o poi qualcuno può venire a cercare vendetta su di lui? Alla fine è questo che vorrei, che lui sia più conoscitore dei limiti che i suoi modi risolvere situazioni hanno, e che bisognerebbe sapere se un problema possa risolversi in modo non violento, magari da qualcun'altro oltre che a lui. Questo, per me, vuole anche dire essere un eroe.

 

Per quanto riguarda la criminalità nel "suo" West... qualcuno si è mai chiesto perchè è così pieno di banditi,o corrotti, o "feccia" come la si chiama? Da come la vedo io, molta gente diventa criminale perchè viene da una situazione di povertà e decadenza, o perchè dedica la sua vita a cercare vendetta su chi ha fatto loro un torto, e quando la trovata, non ha altra scelta che andare avanti nel modo in cui ha vissuto fino ad ora. Tex stesso era sull'orlo di questa strada, è diventato fuorilegge per vendicare suo fratello, per poi continuare per quella strada finchè non è diventato ranger. Cosa sarebbe successo se non fosse stato così fortunato? Magari molti di quelli che ha ucciso potevano avere la sua stessa fortuna, e non essere più fuorilegge.

 

Si può scrivere una storia di Tex con tutto ciò che è scritto sopra, e farla comunque essere una storia d'avventura e azione. L'un modo di scriverla non blocca l'altro, stà tutto nella fantasia dello scrittore.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, lety dice:

...Tex diventerebbe un fumetto più maturo, d'autore, invece che puro divertimento buono per spegnere il cervello...mio giovane amico lasciati dire: la lettura di Tex, a me tutto procura tranne...lo spegnimento del cervello! Anzi me lo tiene ben sveglio!

Seguo   ogni parola dei dialoghi, osservo i disegni senza tralasciare il più piccolo particolare.

Non è e,non è mai stato per  me, solo un semplice passatempo o una veloce lettura sotto l'ombrellone. 

 

Non mi sono spiegato bene; non intendo ire che Tex non è una lettura interessante, spesso lo è. Quello che intendevo con spegnere il cervello è che è meglio non pensare a cosa a cose tipo la moralità delle azioni del protagonista o la credibilità dei suoi avversari per gustarsi meglio la storia xD.

 

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Sugli interrogatori... stai prendendo una cantonata: Tex utilizza certi sistemi per carpire informazioni, ma dove sta scritto che deve ammazzare tutti per sfogare la rabbia? Ma stai psicanalizzando un eroe di fumetti per caso? 

 

Ehm, da quel che mi risulta, Tex non stava interrogando il secondo, lo prendeva a botte e basta; per poi lasciare lui e il compagno che lo ha tradito nel bel mezzo del deserto, probabilmente a morire di sete. Tanto valeva mettere una pallottola in testa a entrambi, invece di lasciarli in quel modo là. Non so te, ma io lo chiamo sadistico xD.

 

E si, lo sto psicanalizzando. Che problema c'è?

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, F80T dice:

Il personaggio Tex è un uomo di legge e pratica la giustizia. Ma è pur sempre figlio dei suoi tempi, e sarebbe scorretto pretendere che si discosti dall'ideologia per cui il sangue si paga con il sangue.

 

Più che giusto, ribadisco infatti che Tex non è un modello da seguire perchè, appunto, è figlio del tempo e della società in cui è nato e cresciuto. Io non lo voglio veramente diverso da comè, soltanto più conscio delle sue azioni e delle conseguenze che possono portare. Perchè alla fine anche lui si è macchiato di sangue e uomini, criminali e non, e una persona difficilmente si può scrollare di dosso questo punto nel suo cervello, a meno che non sia un sociopatico (nel seno medico del termine).

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, F80T dice:

 non sei soddisfatto del rapporto di Tex e degli altri pards

 

Ehm, non ricordo di aver mai detto nulla al riguardo ^^'...

 

<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, F80T dice:

ma sei proprio sicuro che il fumetto Tex ti piaccia?

 

Se mi chiedo se io possa considerarmi un fan sfegatato di Tex... no. Avevo problemi col fumetto quando ho iniziato a leggerlo, e mentirei se dicessi che non li ho ancora adesso. Stavolta, però, ho imparato a lasciarmeli alle spalle, più o meno, e a godermi il fumetto per quel che è. Quindi credo di potermi considerare un fan casuale.

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