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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley


natural killer
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Penso che  la stragrande maggioranza delle persone non faccia differenza fra mormoni, quaccheri e via discorrendo associando tutti col nome più comune e conosciuto di mormoni.

P.S. grazie ym,  non ho ancora letto lo speciale di Tex Willer e dopo quanto hai scritto posticipero' la lettura a dopo la fine di questa storia 

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, West10 dice:

Penso che  la stragrande maggioranza delle persone non faccia differenza fra mormoni, quaccheri e via discorrendo associando tutti col nome più comune e conosciuto di mormoni.

P.S. grazie ym,  non ho ancora letto lo speciale di Tex Willer e dopo quanto hai scritto posticipero' la lettura a dopo la fine di questa storia 

 

E fa un grande errore perché tra Mormoni e Quaccheri, ad esempio, le differenze sia di credo religioso che di comportamenti sono enormi.

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Famiglia di Quaccheri.

 

 

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AMISH

 

 

 

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MORMONE

 

 

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CHIESA ORTODOSSA

 

 

Attenti a non confonderli! (messaggio rivolto soprattutto ai disegnatori di Tex)

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Se poi andiamo dalla realtà alla rappresentazione nelle opere di fantasia, da Sherlock Holmes (che ebbe a che fare con assassini Mormoni) a Trinità fino allo stesso Tex (che combatté contro i Daniti Mormone e difese invece più volte indifesi Quaccheri), la differenza è ancora più difficile da ignorare...  :lol:

 

Quaccheri: non violenti fino al punto da non uccidere nemmeno per difendersi.

Mormoni: ti vengono ad ammazzare di notte, incappucciati e armati fino ai denti.

 

(entrambe sono visioni parodistiche e derisorie, ma fanno capire quanto sia pericoloso confonderli se sei in una storia al cinema o nei fumetti...  B) )

 

Modificato da Diablero
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

Attenti a non confonderli! (messaggio rivolto soprattutto ai disegnatori di Tex)

Non ho ben capito caro Ymalpas cosa c'entrino gli ortodossi con le altre 3 categorie :lol: 

Le quali invece almeno a me sembrano avere parecchi punti di contatto.

 

Nel complesso questa storia pur ben condotta da Ruju mi sembra meno "ariosa" delle precedenti. Vedremo nel prossimo numero se mi sbaglio...

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Ahem...la chiesa ortodossa è divisa al suo interno in diversi patriarcati,il cui più importante è quello Russo.a sua volta,la chiesa ortodossa russa esule in America fin dagli anni 20 del 900 si definiva la unica autentica confessione ortodossa russa,dal momento che i suoi adepti negli anni 20 del 900 fuggirono dalla Russia comunista e rifondarono una Chiesa prima in Serbia e poi negli States...

dubito fortemente che ai tempi di Tex ci fossero ortodossi ne West,se si eccettuano le comunità in California...in compenso,c erano i Testimoni di Geova nel West...

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Letto anche il secondo albo. Giudizio finale più che positivo, anche se

 

 

... vi appare il gruppo di vicesceriffi (con Sceriffo) più stupido di tutta la storia di Tex, mi sa (tanto che alla fine mi è dispiaciuto che ne sia sopravvissuto uno, dopo che per due albi sono stati capaci solo di mettere in pericolo innocenti senza muovere un dito per le prigioniere...) 

 

Sulla storia non ho altri commenti, è una classica "Tex arriva e  sbaraglia tutti", ben scritta e ben disegnata, con un bel cast di personaggi ben caratterizzato (persino le diverse reazioni delle due prigioniere...). Di quelle che lasciano il lettore soddisfatto anche se magari non vinceranno mai le Pattumiere D'oro riservate ai fumetti pallosi ed educativi...

 

Due righe in più sul formato:

 

Il formato di questa serie mi sta piacendo sempre di più. Alla Bonelli di questi tempi le stanno provando tutte, fra l'aggiunta di costosi e inutili colori, formati pseudo-"comic book" che gli edicolanti non sanno dove mettere (così come gli audace) ma in generale sembrano puntare a scuse per giustificare prezzi più alti. Invece il formato di Tex Willer mi sembra una buona idea, e forse più adatta ai tempi.

 

Quando si è diffuso il formato "Bonelli" i lettori stavano passando dall'infanzia senza una lira all'avere più soldi, più tempo e più voglia di conservare i fumetti. il passare dalle strisce a volumoni "collezionabili" è stata un ottima idea, ma oggi invece la gente ha sempre meno tempo e case sempre più piccole e scansie sempre più zeppe. Io vedo che i Maxy li leggo dopo settimane "quando avrò tempo", e diventa sempre più difficile trovare posto per i volumoni in libreria. Questi Tex Willer invece li leggo subito, appena comprati, e li posso mettere nella stessa scansia dei Tex della serie regolare. Ovvio che la qualità della scrittura e dei disegni conta parecchio (e se non mi piacesse il fumetto che contengono, non lo prenderei e basta, il problema del quando leggerlo non si pone nemmeno), ma anche la praticità del formato ha la sua importanza...

Modificato da Diablero
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Storia classica, con soggetto abbastanza  originale...nulla di trascendentale, ovvio.ma non sempre ci si può aspettare capolavori.

 

Un piccolo limite, però: codesta storia,a differenza delle precedenti, potrebbe stare benissimo anche sulla Regolare...e questo aspetto le toglie quel pizzico di freschezza in più che questa serie ha avuto fino ad ora...

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Bella storia ! scorrevole ed avvincente. Non stanca e ti tiene coinvolto fino alla fine! Disegni  puliti ed equilibrati (belli i vignettoni che si alternano nella storia). Personaggi ben caratterizzati.

Ottimo il Tex giovane , anzi di gran lunga superiore alla versione adulta che ne da Del Vecchio. 

Voto finale un bel sette!

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Barbanera dice:

Storia classica, con soggetto abbastanza  originale...nulla di trascendentale, ovvio.ma non sempre ci si può aspettare capolavori.

 

Un piccolo limite, però: codesta storia,a differenza delle precedenti, potrebbe stare benissimo anche sulla Regolare...e questo aspetto le toglie quel pizzico di freschezza in più che questa serie ha avuto fino ad ora...

 

A parte il piccolo particolare dell'età di Tex intendi? 

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30 minuti fa, Carlo Monni dice:

 

A parte il piccolo particolare dell'età di Tex intendi? 

Intendo dire che il Tex della storia attuale,a parte l aspetto fisico reso molto bene nella forma giovanile da Del Vecchio, è interscambiabile con quello della Regolare:il che non è certo un male,ma secondo me è un po' un limite...anche il soggetto dei Mormoni potrebbe essere benissimo ambientato venti anni dopo...

Non è una critica alla storia,solo una mia riflessione

Modificato da Barbanera
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Insomma, il Tex della serie regolare sarebbe stato inseguito per due albi dallo sceriffo? Notare che in questa storia i mormoni "cattivi" sono scenografici e si fanno odiare bene, ma non presentano grandi problemi per Tex. I problemi gli vengono dallo sceriffo e dai suoi vice che, ignorando completamente una ragazza rapita con rapitori che hanno lasciato chiarissime tracce di un carro, insistono a dare la caccia a Tex, aiutando i rapitori (inconsapevolmente, ma in realtà se ne fregano, il vice NON VUOLE sapere...) , per incassare la taglia.

 

Serie regolare: anche se Tex fosse da solo senza i pard, se lo sceriffo non corre a fare il suo dovere, gli strappa la stella e gli fa mangiare la polvere, con la piena autorità di farlo per legge (che questa cosa è un po' strana, è vero che è una tradizione dai tempi di G.L. Bonelli e che Tex è un ranger "speciale", ma davvero Tex ha l'autorità per rimuovere sceriffi e agenti indiani come fa in un sacco di storie?), e la storia durava 30 pagine...

 

Insomma, i punti chiave della storia sono:

- Tex DEVE stare in incognito e non farsi notare, per questo aiutare i mormoni è un grave rischio.

- Lo sceriffo dovrebbe inseguire i rapitori, ma se ne frega PER INCASSARE LA TAGLIA SU TEX.

- Tex, come ricercato, non solo non ha alcuna autorità sullo sceriffo ma qualunque cosa dice non viene creduta.

- Tex dovrebbe FUGGIRE per non essere UCCISO O ARRESTATO, invece sceglie di rimanere e di cercare di salvare le donne. Una scelta "eroica" che lo è SOLO PERCHÈ È RICERCATO, altrimenti era il suo lavoro.

 

"Storia che si poteva fare tale e quale con il Tex famoso Ranger con autorità su tutti gli sceriffi"?   :unsure:  :dubbioso:  :lol:

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Diablero dice:

Insomma, il Tex della serie regolare sarebbe stato inseguito per due albi dallo sceriffo? Notare che in questa storia i mormoni "cattivi" sono scenografici e si fanno odiare bene, ma non presentano grandi problemi per Tex. I problemi gli vengono dallo sceriffo e dai suoi vice che, ignorando completamente una ragazza rapita con rapitori che hanno lasciato chiarissime tracce di un carro, insistono a dare la caccia a Tex, aiutando i rapitori (inconsapevolmente, ma in realtà se ne fregano, il vice NON VUOLE sapere...) , per incassare la taglia.

 

Serie regolare: anche se Tex fosse da solo senza i pard, se lo sceriffo non corre a fare il suo dovere, gli strappa la stella e gli fa mangiare la polvere, con la piena autorità di farlo per legge (che questa cosa è un po' strana, è vero che è una tradizione dai tempi di G.L. Bonelli e che Tex è un ranger "speciale", ma davvero Tex ha l'autorità per rimuovere sceriffi e agenti indiani come fa in un sacco di storie?), e la storia durava 30 pagine...

 

Insomma, i punti chiave della storia sono:

- Tex DEVE stare in incognito e non farsi notare, per questo aiutare i mormoni è un grave rischio.

- Lo sceriffo dovrebbe inseguire i rapitori, ma se ne frega PER INCASSARE LA TAGLIA SU TEX.

- Tex, come ricercato, non solo non ha alcuna autorità sullo sceriffo ma qualunque cosa dice non viene creduta.

- Tex dovrebbe FUGGIRE per non essere UCCISO O ARRESTATO, invece sceglie di rimanere e di cercare di salvare le donne. Una scelta "eroica" che lo è SOLO PERCHÈ È RICERCATO, altrimenti era il suo lavoro.

 

"Storia che si poteva fare tale e quale con il Tex famoso Ranger con autorità su tutti gli sceriffi"?   :unsure:  :dubbioso:  :lol:

 

Hai centrato il punto. Ecco perché questa storia non avrebbe potuto funzionare con il Tex maturo.

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Una bella storia, condotta sempre con ritmi intensi, incalzanti e avvincenti. Certo, anch'io concordo nel rilevare che il giovane Tex non possa essere completamente messo sullo stesso piano della figura successiva, ben nota ed affermata (come ranger, capo dei Navajos e persona cresciuta proprio attraverso numerose avventure ed esperienze che gli hanno consentito una significativa maturazione). Ma il bello di questa serie è proprio questa differenza (non contraddizione!), che ci mostra Tex alle prese con queste difficoltà strutturali che, per il momento, deve scontare, con la conseguenza che è sempre in movimento, costantemente guardingo: "ha l'istinto di un lupo", come viene ben definito in questo albo. Chissà se, proprio per questa caratteristica giovanile, non perduta, in una bella storia recente, con un lupo riesce persino ad intendersi! :D

Molto belli anche i disegni, con suggestive ed accurate situazioni boschive.

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Buona prima prova di Ruju su tex willer e buoni anche i disegni di Del vecchio con la sua ottima rappresentazione dei primi piani di tex senza cappello. Ero un po preoccupato per la prova di Ruju che in alcune sue ultime storie della rrgolare non mi avevano totalmente soddisfatto per delle situazioni un po improbabili e forzate ma in questa storia ho trovato tutto scorrevole e realistico tenendo molto alto ol livello della serie.

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Poco da annotare su questa storia. Del Vecchio ha ben illustrato una storia che Ruju ha ben scritto e che, a mio giudizio,  funziona proprio perché Tex è un fuorilegge che deve sì guardarsi dagli sceriffi, ma che comunque antepone la salvezza delle ragazze in ostaggio alla propria.

 

Per la sua cattiveria, la matriarca degli Humbert mi ha ricordato Ma' Chase di Il seme dell'odio, che da poco ho riletto.

 

Voto ampiamente positivo.

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Secondo albo che conferma quanto di buono Ruju aveva già espresso nella prima parte: lettura fresca, coinvolgente, giovane Tex praticamente perfetto. Questa volta i complimenti ci stanno tutti!

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Prosegue nel migliore dei modi l'avventura del giovane Tex.

La scrittura di Ruju si discosta da quella di Boselli, assumendo un ritmo meno scoppiettante, ma non per questo meno intrigante e coinvolgente. La famiglia dei bruti, la comunità timorata di Dio, gli ottusi uomini di legge e le malcapitate schiave della montagna costruiscono intorno a Tex un agglomerato umano complesso, nel quale spicca la figura del gigante buono che, pur ripudiando la violenza in tutte le sue forme, si ritrova ad affiancare il nostro nella spericolata impresa di trarre in salvo le due ragazze, dovendo affrontare, oltre alla diabolica famiglia Humbert, anche gli sceriffi che pagano a caro prezzo la loro ottusa testardaggine.

La prova grafica di Del Vecchio contribuisce con grande efficacia alla resa del racconto, grazie alla cura nella realizzazione degli ambienti e delle scene all'aperto e alla caratterizzazione dei personaggi portati in scena.

Avanti così!

 

Modificato da natural killer
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il livello qualitativo di questa serie si conferma altissimo. E sento quasi un'aria nuova di entusiasmo per un personaggio più che ringiovanito, rinnovato. La trovo in chi scrive e in chi disegna, come se ci fosse più libertà di espressione, minor tradizionalismo e soprattutto meno rischi di confronto con la leggenda. Arrivo a dire (o addirittura oso'?) che si tratta quasi di un personaggio diverso e scomodo un paragone impegnativo. questo Tex sta a quello adulto come il Ringo di "Ombre rosse" sta all'Ethan Edwards di "Sentieri selvaggi". Davvero complimenti.

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