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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley


natural killer
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Storia abbastanza buona.

 

Ottimo Tex, ben caratterizzati i mormoni "buoni", forse un po' generici quelli "cattivi".

La mia unica vera critica va allo sceriffo e ai suoi vice. Onestamente, personaggi più stupidi non credo si siano visti spesso. 

 

Insomma, possiamo ipotizzare che agli inizi il loro unico indizio fosse la descrizione del bambino, qualcosa tipo "C'era un mormone grande e grosso". Così arrestano l'unico mormone grande e grosso che conoscono. Okay, ci può stare.

Ma è proprio da fessi quando il vice, trovato Tex accanto a un mormone ignoto, grande e grosso come un bue, non abbia il minimo dubbio e addirittura gli dica "Ehi, grazie amico!" Ma LOL!!!

A quel vice mancava solo il naso da clown o il cartello sulla schiena con su scritto "Dammi un calcio"!

 

Lo sceriffo e gli altri non sono meno stupidi. Sospetto che i cittadini abbiano tentato il linciaggio perchè, conoscendo già il loro livello di stupidità, avessero concluso che era inutile affidare loro la custodia di un assassino. Persino l'ultimo ladro di polli sarebbe evaso senza problemi se affidato a quei fessi.

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Già, alla fine degli anni 50 del 1800 gli abitanti di un paesino sperduto del Nordamerica avevano una percentuale altissima di scolarizzazione, erano molto attenti ai diritti altrui, avevano ovviamente letto tutti i gialli di Agata Christie e visto tutti i telefilm del tenente Colombo.

Quindi non poteva certo sfuggir loro un dettaglio così importante come la stazza del mormone cattivo che naturalmente aveva appiccicato nella schiena un cartello con scritto sopra "Sono io il colpevole, arrestatemi" (che, dato lo scarso livello di analfabetismo, in pochissimi non sarebbero riusciti a leggere).

 

L'unica incongruenza che, essendo pignoli, ma molto pignoli, avrei potuto osservare, è invece un'altra: come era possibile che uno sputo di villaggio come quello avesse non solo uno sceriffo ma addirittura anche dei vicesceriffi?

Questa collana si sta dimostrando, fino ad ora, migliore di tutte le altre, tavole e copertine comprese.

Avanti così.

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<span style="color:red;">53 minuti fa</span>, Letizia dice:

Quindi non poteva certo sfuggir loro un dettaglio così importante come la stazza del mormone cattivo che naturalmente aveva appiccicato nella schiena un cartello con scritto sopra "Sono io il colpevole, arrestatemi" (che, dato lo scarso livello di analfabetismo, in pochissimi non sarebbero riusciti a leggere).

Però gli avvisi di taglia li sanno leggere. Ma quello forse era il minimo sindacale per passare l'esame di ammissione di vicesceriffo...

(Si scherza, ovviamente)

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Sartana dice:

Però gli avvisi di taglia li sanno leggere. Ma quello forse era il minimo sindacale per passare l'esame di ammissione di vicesceriffo...

(Si scherza, ovviamente)

ma no dai, riconoscevano solo le figure....

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  • 3 settimane dopo...

Il primo albo di questa avventura mi era piaciuto moltissimo, mentre il secondo mi lascia un po' freddo. Ho avuto la sensazione che la vicenda si chiudesse troppo rapidamente, e comunque non mi è piaciuta la gestione dei personaggi: mi aspettavo di più in particolare dallo sceriffo Tucker e dai suoi uomini. Il primo, anche se leale, ha dato l'idea di essere inadeguato per l'abbaglio preso nel valutare il caso, mentre tra i suoi uomini il biondino è una vera e propria iattura, con la sua quasi ossessione nei confronti di Tex che non mi pare nemmeno così tanto credibile ma solo messa lì per movimentare la trama. Insomma, anche in questo caso, un bel soggetto di Ruju perde un po', in termini di sceneggiatura, nel secondo albo. Peccato. Resta comunque una buona storia, ma non buona quanto mi sarei aspettato dopo la lettura del primo albo.

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  • 2 settimane dopo...

Con notevole ritardo rispetto alle mie abitudini, mi accingo finalmente a dire la mia riguardo la breve avventura del giovane Tex tra i mormoni di Paradise Valley. Premetto anzitutto che, essendo prima di questa doppia abituato in questa serie a storie spalmate su 4/5 albi, ero all'inizio assai curioso - ma nient'affatto dubbioso -  di vedere quale sarebbe stato il risultato. E, a mio giudizio, il risultato è stato abbastanza positivo: storia non originalissima, dai ritmi decisamente più compassati in rapporto alle precedenti imprese del giovane Willer, ma dato il contesto in cui il Nostro si trova ad agire a mio giudizio ciò ci può anche stare. Provo a spiegarmi meglio: Tex capita in una valle isolata dal resto del mondo, si imbatte casualmente nelle imprese criminose di una famiglia di fanatici mormoni decisaente sui generis, ben diversi quindi dai loro pacifici correligionari presso cui il giovane fuorilegge trova ospitalità, ma al contempo diversissimi dai balordi con cui Tex era sino ad allora stato abituato a che fare. Da "buoni" fanatici religiosi quale sono (ed aggiungerei psico-sociopatici), gli Humbert non hanno come obiettivo l'accumulo di ricchezze, fine ultimo dei comuni malviventi, ma - ancor peggio - si dedicano al rapimento di fanciulle ed alla spietata uccisione di chiunque, cristiano o mormone, rischi di compromettere i loro folli scopi. In altre parole, si tratta di criminali sì pericolosi, ma di tutt'altro genere rispetto a quelli che Tex si è trovato dinanzi fino ad allora, e contestualmente a mio modo di vedere si sono dimostrati tutt'altro che impeccabili nel gestire la sortita di Tex.

 

Contro di loro, a mio modo di vedere Tex ha avuto vita relativamente facile, non fosse stato per l'ottusità e l'intempestività del vicesceriffo Prescott sarebbe forse riuscito a liberare le ragazze senza dover strapazzare troppo i componenti della famigliola, per poi affidarli alla giustizia. Ottima la prova dei suoi occasionali alleati, il forzuto mormone Noah e l'incrollabile Clementine, apprezzamento ma non di più invece per lo sceriffo Tucker, senza dubbio onesto ed in buona fede, ma al contempo non certo un cervello finissimo (in parte, anche perché influenzato dal vice Prescott).

 

A naso, non mi sento di escludere che tutti e tre possano prima o poi rincontrarsi con il Tex adulto, e magari nel frattempo Noah e Clementine potrebbero essersi sposati (per scelta, ovviamente). Chissà che non vi sia un seguito, dunque, magari nuovamente illustrato dai superlativi disegni di Del Vecchio...

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  • 3 settimane dopo...
On 17/2/2020 at 23:46, juanraza85 dice:

una famiglia di fanatici mormoni decisaente sui generis, ben diversi quindi dai loro pacifici correligionari

 

Meno sui generis di quanto credi.. Diversamente dai Quaccheri con cui spesso qui sono confusi, i Mormoni erano pacifici sì ma tutt'altro che pacifisti e men che meno non violenti.

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  • 3 mesi dopo...

Nonostante la sua brevità, la storia non è affatto male, anche se, secondo me, è un tantino inferiore a quelle più lunghe scritte da Boselli. La qualità della serie rimane elevatissima anche per i disegni, realizzati in questa occasione da Del Vecchio, che col suo stile pulito e preciso mi è piaciuto parecchio 
Copertine di Dotti sempre fantastiche!:Ave::cowboy:

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  • 1 mese dopo...
  • 1 anno dopo...

Allora...Riletta questa storia e devo ammettere che mi è piaciuta. I disegni di Del Vecchio sono splendidi e Ruju imbastisce una trama con mormoni più o meno fanatici e delinquenti, un Tex in forma e uno sceriffo che "pensa". Non siamo ai livelli di Boselli però Ruju si difende.

Il 17/2/2020 at 23:46, juanraza85 dice:

Con notevole ritardo rispetto alle mie abitudini, mi accingo finalmente a dire la mia riguardo la breve avventura del giovane Tex tra i mormoni di Paradise Valley. Premetto anzitutto che, essendo prima di questa doppia abituato in questa serie a storie spalmate su 4/5 albi, ero all'inizio assai curioso - ma nient'affatto dubbioso -  di vedere quale sarebbe stato il risultato. E, a mio giudizio, il risultato è stato abbastanza positivo: storia non originalissima, dai ritmi decisamente più compassati in rapporto alle precedenti imprese del giovane Willer, ma dato il contesto in cui il Nostro si trova ad agire a mio giudizio ciò ci può anche stare. Provo a spiegarmi meglio: Tex capita in una valle isolata dal resto del mondo, si imbatte casualmente nelle imprese criminose di una famiglia di fanatici mormoni decisaente sui generis, ben diversi quindi dai loro pacifici correligionari presso cui il giovane fuorilegge trova ospitalità, ma al contempo diversissimi dai balordi con cui Tex era sino ad allora stato abituato a che fare. Da "buoni" fanatici religiosi quale sono (ed aggiungerei psico-sociopatici), gli Humbert non hanno come obiettivo l'accumulo di ricchezze, fine ultimo dei comuni malviventi, ma - ancor peggio - si dedicano al rapimento di fanciulle ed alla spietata uccisione di chiunque, cristiano o mormone, rischi di compromettere i loro folli scopi. In altre parole, si tratta di criminali sì pericolosi, ma di tutt'altro genere rispetto a quelli che Tex si è trovato dinanzi fino ad allora, e contestualmente a mio modo di vedere si sono dimostrati tutt'altro che impeccabili nel gestire la sortita di Tex.

 

Contro di loro, a mio modo di vedere Tex ha avuto vita relativamente facile, non fosse stato per l'ottusità e l'intempestività del vicesceriffo Prescott sarebbe forse riuscito a liberare le ragazze senza dover strapazzare troppo i componenti della famigliola, per poi affidarli alla giustizia. Ottima la prova dei suoi occasionali alleati, il forzuto mormone Noah e l'incrollabile Clementine, apprezzamento ma non di più invece per lo sceriffo Tucker, senza dubbio onesto ed in buona fede, ma al contempo non certo un cervello finissimo (in parte, anche perché influenzato dal vice Prescott).

 

A naso, non mi sento di escludere che tutti e tre possano prima o poi rincontrarsi con il Tex adulto, e magari nel frattempo Noah e Clementine potrebbero essersi sposati (per scelta, ovviamente). Chissà che non vi sia un seguito, dunque, magari nuovamente illustrato dai superlativi disegni di Del Vecchio...

Io alla fine ho trovato uno sceriffo "pensante". Non un segugio però alla fine " pesa" Tex e straccia l'avviso, e lo "pesa" anche all'inizio quando vanno dal ragazzino. Poi vuole evitare il linciaggio. Non è un furbo però ha dei valori e riesce a cambiare idea.

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  • 3 mesi dopo...

Una bella storia, interessante, a tratti commovente, disegnata con delicatezza e professionalità. Mi è spiaciuto soltanto che non sia stata riproposta nella versione cartonata da libreria. Ruju e Del Vecchio se lo meritano il volume e poi ... Tex Willer ha una continuity e interromperla, anche se soltanto nell'edizione deluxe, non è proprio il massimo. Certo, ricordo che Boselli aveva scritto i cartonati non vendano poi tanto ...

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  • 7 mesi dopo...

Ho recuperato da poco i due albi di questa avventura, si tratta di un vero gioiellino. In questo primo episodio fuori dalla stretta continuity di "Tex Willer" Ruju trova un soggetto interessante e lo elabora magistralmente. Il tema dei mormoni non è stato tanto usato per narrare le storie di Tex e con ciò trovo che la trama sia originale ed interessante per scoprire un lato poco conosciuto durante la sua epopea. I cattivi sono descritti così bene che un lettore, come il sottoscritto, vorrebbe entrare in scena e farli fuori lui.

Il tratto straordinariamente semplice di Delvecchio contribuisce e aggiunge qualcosa alla già ottima opera di sceneggiatura.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, SaWi dice:

Ho recuperato da poco i due albi di questa avventura, si tratta di un vero gioiellino. In questo primo episodio fuori dalla stretta continuity di "Tex Willer" Ruju trova un soggetto interessante e lo elabora magistralmente. Il tema dei mormoni non è stato tanto usato per narrare le storie di Tex e con ciò trovo che la trama sia originale ed interessante per scoprire un lato poco conosciuto durante la sua epopea. I cattivi sono descritti così bene che un lettore, come il sottoscritto, vorrebbe entrare in scena e farli fuori lui.

Il tratto straordinariamente semplice di Delvecchio contribuisce e aggiunge qualcosa alla già ottima opera di sceneggiatura.

 

Una storia secondo me molto piacevole, disegnata con stile e che dovrebbe essere ristampata nei cartonati alla stessa stregua delle storie di @borden :inch:

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