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TWF - Tex Willer Forum
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....tutto è cambiato...


OLD JOHN
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Domanda

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Qui non si parla di autori scarsi.chi scrive Tex è per forza di cose un ottimo professionista.Ruju verrà annoverato tra i pochi privilegiati ad aver scritto e sceneggiato storie di Tex...il problema di Ruju è che non è prolifico come lo è Boselli, Nizzi e come lo era GLb...

Nessuna sua storia può essere ancora annoverata tea i capolavori della serie, è un dato di fatto.

Non è un autore pienamente western,gli rimprovero non aver sfruttato bene la storia del Maxi ambientata a Chicago e soprattutto di non riuscire a trovare un buon mix sulle storie Indiane...che poi sono quelle più difficili da scrivere, visto che Tex deve fare ogni volta i salti mortali per evitare guerre e vendette tra Lunghi Coltelli e pellerossa.

Borden e Nizzi sono autori universali ma sanno un sacco di West,e sanno creare le giuste atmosfere...come faceva GLb.

 

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<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, valerio dice:

Scrivere sulla falsa riga di GLB era inevitabile. Ma comunque a me pare che uno stile personale lo abbia sempre avuto. Il Tex poliziesco è solo suo. I dialoghi Tex-Carson ironici e irresistibili solo suoi (già aveva fatto molto GLB, ma Nizzi ha portato questa cosa su livelli molto alti e comunque diversi). Quindi si tratta di manierismo personale...

Fichè è rimasto in forma non è stato inferiore a GLB, manierimo o non manierismo. La sua fascia 300 è una delle migliori e retta da solo. La fascia 400 ottima. Poi il crollo, soprattutto soggetti visti e rivisti, poche novità. Ma un artista va giudicato sul meglio. Sennò sarebbe come giudicare mediocre la Callas, perchè dopo 10 anni leggendari ne ha avuto altri 15 disastrosi...

Resta la Callas.

 

D'accordo con te. Non è stato per niente inferiore a GLB. Manierista o meno, è stato un grande sceneggiatore texiano, la Storia e le sue decine di storie bellissime parlano per lui. 

 

Ma Fuga da Anderville è il suo capolavoro. E Nizzi stesso ha ammesso di essere quasi andato contro la sua poetica, contro la sua ferrea convinzione che Tex debba sempre stare al centro. Criticava fortemente lo Shane de Gli Invincibili, dicendo che era più facile scrivere una bella storia mettendo da parte Tex, ma che alla lunga il personaggio ne avrebbe risentito. Per questo si è sempre mantenuto rigido nel seguire il modello GLB. 

 

È mia personale convinzione invece che se avesse scritto qualche Fuga da Anderville in più, il personaggio e lui stesso ne avrebbero tratto solo benefici: in questo concordo con Carlo.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Leo dice:

 

D'accordo con te. Non è stato per niente inferiore a GLB. Manierista o meno, è stato un grande sceneggiatore texiano, la Storia e le sue decine di storie bellissime parlano per lui. 

 

Ma Fuga da Anderville è il suo capolavoro. E Nizzi stesso ha ammesso di essere quasi andato contro la sua poetica, contro la sua ferrea convinzione che Tex debba sempre stare al centro. Criticava fortemente lo Shane de Gli Invincibili, dicendo che era più facile scrivere una bella storia mettendo da parte Tex, ma che alla lunga il personaggio ne avrebbe risentito. Per questo si è sempre mantenuto rigido nel seguire il modello GLB. 

 

È mia personale convinzione invece che se avesse scritto qualche Fuga da Anderville in più, il personaggio e lui stesso ne avrebbero tratto solo benefici: in questo concordo con Carlo.

Certo, questo è un altro discorso. Diciamo che ha dato 9 e avrebbe potut dare 10 essendo sempre se stesso. Ma il paragone con Ruju nemmeno si pone a mio avviso. Semmai va confrontato con GLB e Borden, e non è detto che perda sempre..

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, valerio dice:

Certo, questo è un altro discorso. Diciamo che ha dato 9 e avrebbe potut dare 10 essendo sempre se stesso. Ma il paragone con Ruju nemmeno si pone a mio avviso. Semmai va confrontato con GLB e Borden, e non è detto che perda sempre..

 

D'accordo con te.

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4 ore fa, Leo dice:
4 ore fa, valerio dice:

Certo, questo è un altro discorso. Diciamo che ha dato 9 e avrebbe potut dare 10 essendo sempre se stesso. Ma il paragone con Ruju nemmeno si pone a mio avviso. Semmai va confrontato con GLB e Borden, e non è detto che perda sempre..

 

D'accordo con te.

 

Opinione personale, ovviamente: per me Nizzi ha scritto storie migliori di alcune di GLB ed anche di peggiori. Boselli invece finora non mi ha mai deluso e nel confronto con lui Nizzi ne esce quasi sempre con le ossa rotte o comunque perde ai punti perché sconta per me il suo manierismo, lo scrivere Tex come se applicasse una formula matematica. Ribadisco che per me le sue storie migliori sono quelle in cui invece di imitare GLB scriveva come gli era più congeniale. Il grosso demerito di Sergio Bonelli è di averlo costretto in uno schema che lui era il primo a non rispettare.

E nel caso qualcuno equivocasse, preciso che lo stile di scrittura è altra cosa dal rispetto dei personaggi e del loro mondo e Boselli e Ruju lo dimostrano benissimo.

Si può, e secondo me si deve, scrivere Tex in modo diverso da come lo scriveva il suo creatore purché si scriva Tex.

Boselli ci è riuscito da subito senza adagiarsi in comodi cliché, il suo era ed è un Tex personale ma comunque sempre Tex. Quello di Nizzi finì per essere una pallida copia di quello di GLB ed io preferisco sempre gli originali.

Il bello è che Nizzi avrebbe potuto fare come Boselli ma si è autoconvinto che i lettori di Tex vogliono altro e che quella di Mauro sia la strada sbagliata e da certe sue recenti dichiarazioni pubbliche pare che la pensi ancora così purtroppo.

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Quello di Nizzi finì per essere una pallida copia di quello di GLB ed io preferisco sempre gli originali.

 

Sempre opinione personale. Pur essendo d'accordo con te, come ho già detto, sull'inopportunita' delle catene che si è imposto Nizzi (e che, almeno all'inizio, gli aveva imposto Bonelli), penso che alla fine Nizzi abbia comunque fatto bene ALMENO quanto l'originale. Il suo contributo a Tex non è stato una "pallida copia" ma una splendente continuazione nel solco della tradizione. 

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Ma si. Non è affatto una pallida copia. Poi nessuno critica Boselli, assolutamente, anzi..ad avercene di Boselli. Un grandissimo. Nizzi ha le sue opinioni, ha 80 anni, ha opinioni radicate e non gliele cambi. Tuttavia è stato e resta un maestro, uno che ha scritto per Tex delle storie strepitose, manierismo o non manierismo.

Lo stesso Borden, in un filmato su youtube in non mi ricordo quale fiera del fumetto dice "lo guardo lavorare e lui è Tex, quello che scrive io dico ecco, questo è Tex". Nizzi scrive(va) Tex come nessuno. Certo, è un Tex vecchia maniera. Boselli è Tex 2.0. Altrettanto bello, diverso, più adatto all'oggi. E con idee e soggetti sempre interessanti.

Nizzi è più legato al classico, magari a volte i soggetti non sono freschissimi (ma molti del periodo aureo lo erano eccome), ma quello che scrive è Tex, è un Tex DOC, i dialoghi di Nizzi sono insuperati. Bastano due pagine de "la leggenda della vecchia missione" per stendere, a livello di dialoghi, chiunque.

Poi nessuno nega le cadute, ci mancherebbe, ma io preferisco vedere il meglio di ogni autore.

Su Ruju, mi auguro che il meglio debba ancora venire. Sarei il primo a gioirne. Per ora vedo un ottimo artigianato. Un paio di storie belle (quelle citate qualche post fa da Monni) e per il resto tanta routine, routine piacevole, Tex classico, ma routine.

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, valerio dice:

Nizzi è più legato al classico, magari a volte i soggetti non sono freschissimi (ma molti del periodo aureo lo erano eccome), ma quello che scrive è Tex, è un Tex DOC, i dialoghi di Nizzi sono insuperati. Bastano due pagine de "la leggenda della vecchia missione" per stendere, a livello di dialoghi, chiunque.

 

Ti quoto al 1000 per 1000! Come soggetti, Nizzi non era particolarmente originale (questi sono terreno di Boselli, che da questo punto di vista è semplicemente un drago!), ma come sceneggiava lui, per me neanche Glb. La leggenda della vecchia missione, mio primo albo di Tex, era un capolavoro di sceneggiatura e di dialoghi, come anche La Congiura, La Grande Rapina e tante altre. Puro western! 

 

Sul fatto che Nizzi abbia le sue convinzioni, sono meno d'accordo. Non solo ora a 80 anni, ma anche vent'anni fa criticava Gli Invincibili. Non comprese che c'era l'assoluta necessità di un Tex 2.0, di una ventata d'aria fresca quale Boselli era e incredibilmente ancora è, dopo venticinque anni. Non comprese che senza Shane e i suoi "fratelli" Tex sarebbe stato condannato. Perche se è vero che Nizzi ha salvato Tex nel dopo Bonelli, è altrettanto vero che Boselli ha salvato Tex dopo il periodo d'oro nizziano.

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ti quoto al 1000 per 1000! Come soggetti, Nizzi non era particolarmente originale (questi sono terreno di Boselli, che da questo punto di vista è semplicemente un drago!), ma come sceneggiava lui, per me neanche Glb. La leggenda della vecchia missione, mio primo albo di Tex, era un capolavoro di sceneggiatura e di dialoghi, come anche La Congiura, La Grande Rapina e tante altre. Puro western! 

 

Sul fatto che Nizzi abbia le sue convinzioni, sono meno d'accordo. Non solo ora a 80 anni, ma anche vent'anni fa criticava Gli Invincibili. Non comprese che c'era l'assoluta necessità di un Tex 2.0, di una ventata d'aria fresca quale Boselli era e incredibilmente ancora è, dopo venticinque anni. Non comprese che senza Shane e i suoi "fratelli" Tex sarebbe stato condannato. Perche se è vero che Nizzi ha salvato Tex nel dopo Bonelli, è altrettanto vero che Boselli ha salvato Tex dopo il periodo d'oro nizziano.

Si. Volevo dire che chiunque di noi, non comprende i nuovi corsi, quando ci si porta avnti con l'età...

Io, per dire, non capisco la musica trap, per me è merda. Oppure non capisco certe cose che fanno i ragazzi, eccetera..

C'è sempre la difficoltà di recepire il nuovo come cosa buona. A sua volta, Nizzi, non è stato ben compreso in redazione quando portò l'innovazione del "giallo". Un Tex giallo e poliziesco non si era mai visto. Mi risulta che Sergio e non solo, gli consigliassero di ridurre questo aspetto, considerato sconveniente e troppo moderno.

Nizzi a sua volta non capisce le innovazioni Boselliane su Tex.

Magari Boselli non capirà quelli che gli succederanno un giorno (speriamo che rimanga fino a 100 anni, peraltro), non lo so.

La vedo anche come una cosa normale. Ricordo mio padre che non concepiva nulla di quello che facevo io o gli altri giovani...mondi nuovi e diversi.

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, valerio dice:

Si. Volevo dire che chiunque di noi, non comprende i nuovi corsi, quando ci si porta avnti con l'età...

Io, per dire, non capisco la musica trap, per me è merda. Oppure non capisco certe cose che fanno i ragazzi, eccetera..

C'è sempre la difficoltà di recepire il nuovo come cosa buona. A sua volta, Nizzi, non è stato ben compreso in redazione quando portò l'innovazione del "giallo". Un Tex giallo e poliziesco non si era mai visto. Mi risulta che Sergio e non solo, gli consigliassero di ridurre questo aspetto, considerato sconveniente e troppo moderno.

Nizzi a sua volta non capisce le innovazioni Boselliane su Tex.

Magari Boselli non capirà quelli che gli succederanno un giorno (speriamo che rimanga fino a 100 anni, peraltro), non lo so.

La vedo anche come una cosa normale. Ricordo mio padre che non concepiva nulla di quello che facevo io o gli altri giovani...mondi nuovi e diversi.

 

Probabilmente è come dici tu. Resta il fatto che nel 97 (all'epoca de Gli Invincibili) Nizzi aveva una sessantina d'anni, non tantissimi quindi, soprattutto per uno che fa lo sceneggiatore di storie di fumetti, mestiere che a mio parere presuppone un'apertura mentale diversa rispetto ad altre categorie di lavoratori. Vedete Borden, che di anni ne ha 66...

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<span style="color:red;">29 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Probabilmente è come dici tu. Resta il fatto che nel 97 (all'epoca de Gli Invincibili) Nizzi aveva una sessantina d'anni, non tantissimi quindi, soprattutto per uno che fa lo sceneggiatore di storie di fumetti, mestiere che a mio parere presuppone un'apertura mentale diversa rispetto ad altre categorie di lavoratori. Vedete Borden, che di anni ne ha 66...

Beh sai, magari Nizzi 20 anni fa vedeva il mettere Tex fuori da un discorso sempre protagonistico o con dialoghi diversi eccetera...come una sorta di tradimento del Verbo, come magari oggi se arrivasse uno che fa risposare Tex e fa vedere Carson in un bordello, a Borden verrebbe un coccolone. Non lo so... e poi magari in futuro un Tex sposato e Carson puttaniere sarebbe visto come una cosa normale.

Bisogna anche capire che i cambiamenti sono sempre visti con sospetto dai "vecchi". Poi è chiaro che certi discorsi Nizzi se li potrebbe magari risparmiare, ma è uno che dice quello che pensa e tant'è...

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Caro Leo e caro Valerio, è un piacere leggervi, ognuno accresce il pensiero dell'altro.

Inutile dire che quoto al 101 per cento i vostri commenti sul grandissimo Nizzi, i suoi tanti pregi ed i suoi pochissimi difetti.

Altrettanto inutile paragonare il meritorio lavoro di Boselli e di Ruju, paladini del Tex 2.0

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, francob dice:

Caro Leo e caro Valerio, è un piacere leggervi, ognuno accresce il pensiero dell'altro.

Inutile dire che quoto al 101 per cento i vostri commenti sul grandissimo Nizzi, i suoi tanti pregi ed i suoi pochissimi difetti.

Altrettanto inutile paragonare il meritorio lavoro di Boselli e di Ruju, paladini del Tex 2.0

Grazie.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, valerio dice:

Grazie.

 

Anche da parte mia, caro francob. È sempre un piacere dialogare con utenti preparati delle proprie, condivise, passioni. :)

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Siamo tutti qui perchè amiamo questo mito che è Tex. E' un vero piacere.

Comunque, riguardo a Nizzi, sono davvero curioso di leggere questa sua ultima. Come sempre faccio, non ho letto il primo albo e leggerò tutto insieme tra un paio di giorni. Spero di leggere una storia piacevole e aspetto Nizzi sempre con un augurio di rivederlo ai livelli che gli competono, tra una grande storia e l'altra di Borden. Siamo comunque in buone mani tra Nizzi, Borden e Ruju...sperando che Manfredi si confermi come nella sua ultima storia, che era, abbastanza sorprendentemente per quanto mi riguarda, davvero di alto livello.

Modificato da valerio
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Intervenire in una discussione così ampia e ricca di questioni non è facile, perché si rischia di essere ripetitivi o banali. Ma è comunque molto stimolante.

 

Ed ecco, allora, i miei rilievi, nel disordine con cui li ho elaborati.

 

1) Font e Ortiz hanno uno tratto che a molti non piace. A mio giudizio, però, i loro pennelli hanno delle potenzialità evocative che costituiscono un'arma in più per lo sceneggiatore. Colorado Belle Le catene della colpa non avrebbero la potenza espressiva, se fossero state disegnate da qualcun altro dal tratto pulito, fosse anche un maestro da me amato come Civitelli. Non sono dunque d'accordo con chi trova penalizzante scrivere per loro.

 

2) Ruju non ha ancora scritto qualcosa di simile a Furia rossa Il passato di Carson. Ci è andato vicino, secondo me, con il già citato Le catene della colpa. Ma ancora il suo capolavoro texiano deve arrivare. Per questo, non può essere paragonato a Nizzi, che di Tex ha scritto pietre miliari.

 

3) Escludendo Gian Luigi Bonelli (Tex lo ha creato lui, per cui ne è fisiologicamente il migliore interprete), Boselli è l'Autore che è più in sintonia con il personaggio. Chiaro, ha il suo stile di scrittura, con storie complesse e spesso corali, che si discosta da Nizzi come da Bonelli. Ma nelle sue storie c'è sempre il vero Tex, che non è un investigatore sbadato (come nel peggior Nizzi), nè un uomo tormentato dai dubbi (come nel peggior Nolitta).

 

4) Non sono però giustificati giudizi troppo severi su Nizzi. Se Tex esiste ancora, è merito suo. Se io gli sono fedele da quasi 30 anni, è perché il mio primo impatto col Tex contemporaneo (avevo già letto i primi numeri di Tuttotex) fu con La tigre nera Furia rossa. Certo, non si può negare che poi si sia imprigionato in cliché stucchevoli e abbia avuto un brusco calo nella qualità della scrittura. Ma, come ha sottolineato chi ha fatto il paragone con la Callas, le qualità artistiche si misurano sui vertici della produzione.

Mi ero già autoaccusato di disorganicità. Ed infatti, ho saltato una delle mie riflessioni.

La aggiungo.

 

2-bis) comunque, Ruju si è dimostrato uno sceneggiatore texiano di buon livello. Il suo Tex è ben calibrato e raramente le sue storie deludono veramente. Avercene, anche in prospettiva, altri sceneggiatori di tale calibro.

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20 ore fa, valerio dice:

Ma il paragone con Ruju nemmeno si pone a mio avviso. 

Non scherziamo, per favore...

Nizzi è uno specialista del Western, anzi del fumetto western...se non sbaglio Boselli stesso lo ha elogiato più volte per Larry Yuma,in particolare per

 la bravura di Nizzi a sceneggiare storie brevi.

La sua maggiore innovazione in Tex è stato lo humour virile,tipico del genere western...e la riproposizione di personaggi macchiettistici,vere e proprie maschere di scena, anche esse tipicamente western: a centinaia se ne trovano nelle sue storie...ha inventato un grande cattivo ricorrente, la Tigre Nera.ha studiato a fondo il linguaggio di Tex e ha optato per il duo Tex/Carson individuando nel solo Carson la spalla ideale del Nostro.

Non ha rischiato innovazioni, né si è mai posto per esempio il problema di far"mostrare la patacca"di ranger a Tex ad libitum,tanto è che spesso nelle storie successive al suo "mitico 300" Tex risulta uno sbirro speciale ma pur sempre uno sbirro... qui sta il suo limite e demerito,forse.Ma i dialoghi sono sempre stati di alto livello,e le sceneggiature senza sbavature... stile lineare non è sinonimo di stile povero,se la trama è robusta...

11 ore fa, F80T dice:

Escludendo Gian Luigi Bonelli (Tex lo ha creato lui, per cui ne è fisiologicamente il migliore interprete), Boselli è l'Autore che è più in sintonia con il personaggio.

Vero,anzi verissimo.Con Boselli si assiste ad un riproposizione del Tex originario,in cui la patacca di ranger o di sceriffo ha un valore relativo pari allo zero (stella di latta o luna di argento pari sono,direbbe GLB,se l uomo che la porta è indegno).un Tex più istintivo e più  capace di interagire con altri personaggi importanti.con meno humour, però

 

11 ore fa, F80T dice:

Font e Ortiz hanno uno tratto che a molti non piace. A mio giudizio, però, i loro pennelli hanno delle potenzialità evocative che costituiscono un'arma in più per lo sceneggiatore. Colorado Belle Le catene della colpa non avrebbero la potenza espressiva, se fossero state disegnate da qualcun altro dal tratto pulito, fosse anche un maestro da me amato come Civitelli. Non sono dunque d'accordo con chi trova penalizzante scrivere per loro.

Font è in fase calante,ed ha uno stile un po' troppo "caricaturale"ma non mi dispiace.Ortiz era un Maestro assoluto,con dei primi piani "sporchi" del suo Tex che parevano tratti da una pellicola di Sergio Leone...io lo adoravo

Modificato da Barbanera
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dico la mia. e dico che siamo stati fortunati abbiamo avuto un grande Glb che circa dal n* 50 fino al n*200 abbondante a scritto quasi tutti capolavori ,poi dopo il suo inevitabile calo per fortuna e'arrivato Nizzi,al calo di Nizzi e'subentrato Boselli che sta scrivendo storie una migliore dell'altra (a parte il secondo albo di lupe) e non sembra per fortuna volersi fermare(per quanto riguarda Ruju ne parleremo tra venti anni Dio volendo)ciao

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