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TWF - Tex Willer Forum

[712/713] I forzati di Dryfork


Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Premesso che Tex non è una lezione di storia e geografia, segnalami le inesattezze che citi... Magari abbiano semplicemente INVENTATO...;)

E io premetto che le mie non sono, nella maniera più assoluta, critiche al lavoro di autori, disegnatori ed editori (e curatori :D). Sono semplici considerazioni.

Tex mensile è l'unico fumetto che compro, da decenni, e continuerò a farlo, perchè Tex mi piace.

L'inesattezza geografica in questo albo (Duri a Morire) sta a pagina 33, quarta vignetta. Tex dice una cosa al contrario, atlante alla mano.

Nella vignetta successiva poi c'è una incongruenza, nel senso che Tex parla di avvisi di taglia in Arizona, quando le rapine si svolgono in Nevada e California. A meno che non sia stato sottinteso che Cooper lavorava anche in Arizona, o che per 'miniere della zona' si intende tutte quelle del Sudovest o che (questo io non lo so) uno che commetteva reati in Nevada era comunque ricercato anche in altri stati.

Niente di importante, lo so. sono solo considerazioni, ripeto.

Quello che mi dispiace di più è il calderone in cui si mescolano le Nazioni Native e poi a caso se ne tira su qualcuna per farla comparire negli albi. Questo accade quasi sempre.

Non credo sia uno spoiler se nomino le tribù citate nella storia....

Apache. All'inizio della storia, Tex racconta di avere inseguito fin lì un assassino mezzosangue apache. Un po' lontano dall'Arizona... Questo era uno in gamba, se ha costretto uno come Tex a braccarlo per almeno 800 km. Meriterebbe una storia come co-protagonista. Va bene, per sfuggire a Tex uno correrebbe fino al polo.

Comanche. Kuma è un comanche, popolazione delle Grandi Pianure meridionali che viveva, nella seconda metà dell'ottocento, in Texas e dintorni, a 1300 km dalla regione della nostra storia. Va bene, Kuma si è aggregato ai Decker chissà come e quando ed è finito in Nevada con loro, non c'è problema.

Mohave. Abitavano sul fiume Colorado, tra Arizona e California e solo in una piccola striscia di terra nella punta meridionale del Nevada, comunque a non meno di 250 km dalla zona del racconto. Quando ci sono in mezzo degli evasi, su Tex compaiono sempre i Mohave, ovunque sia la prigione. Questa volta però non cacciano evasi, cacciano indiani di altre tribù per venderli come schiavi in Messico. Va bene, in fondo cosa sono 250 km? 

Zuni. Citati come popolazione razziata dai cacciatori di schiavi. Nell'ottocento abitavano ormai in un unico villaggio (pueblo) nel New Mexico occidentale, 900 km a Est.

Hopi. Citati come popolazione razziata dai cacciatori di schiavi. Abitavano in diversi pueblos sulle famose mesas hopi, in Arizona, a 650 km dalla zona che ci interessa.

Piute. Ooooooo.... Finalmente ! I Piute (o meglio in questo caso Northern Paiute) erano i soli abitanti nativi della zona. Erano divisi in bande regionali e nella'area di Aurora vivevano i Pakwidokado, Mangiatori di chub (un pesce della famiglia dei ciprinidi).

Oltre ai Northern Paiute, nell'area circostante tra Nevada e California c'erano diverse bande di Western Shoshone, Owens Valley Paiute e Waasho. Sulla Sierra Nevada c'erano Miwok e Yokut, a Sud della Death Valley c'erano i Kawaiisu e nel Deserto del Mojave si incontravano Serrano, Vanyume e Chemehuevi

Ma Reno e i suoi Mohave preferiscono farsi centinaia di km e tornare indietro con Hopi e Zuni.

Non sono critiche nè polemiche, sia chiaro, solo simpatiche considerazioni.

 

 

 

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Interessante non le sapevo queste cose, ma come fai a  tenerle a mente queste nozioni storiche , io le ho lette stasera ma mi sa che domani non mi ricordero piu nulla, comunque anche io  sono daccordo  che lo seneggiatore si documenti un po e non mi metta i Seminole in California  ma non sarei cosi pignolo in una storia a fumetti che non deve necessariamente essere un trattato storico. Io comunque se non me lo facevi notare tu queste inesattezze non le avrei mai notate.

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E' merito di Tex, PC, solo di Tex.

Ho imparato a leggere a quattro anni, leggendo i Tex di papà. E mi sono piaciuti subito gli Indiani. A sei anni avevo già la mia cartina degli Usa ricalcata dall'atlante su un foglio di protocollo a quadretti, con su scritte le varie tribù nei posti dove le metteva GLB. Ci ho messo poco a scoprire che tante erano sbagliate e man mano cambiavo la cartina e continuavo a studiare i Nativi con altre fonti. Oggi possiedo 300 o più libri sui Nativi d'America e conosco i loro nomi e dove stavano, i nomi delle bande, dei villaggi, dei clan, dei capi e un milione d'altre cose, storia, cultura.

E continuo a comprare Tex anche se mette i Seminole nel Kansas, i Mahican nel Saskatchewan e i Pawnee in Arizona.

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Beh, a questo spero che non arriviamo...  Il resto sono licenze che si permettevano anche i film western. Niente di clamoroso, ci sono sempre state.  Complimenti, comunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da borden
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Anche io sono appasionato di storia americana e degli indiani d'america  del sette-ottocento, ad esempio adesso sto leggendo tutta la collana America della Cepim , molto interessante pero io ho la memoria che e' un disastro e dopo un po dimemtico quasi tutto. (P.S Come fai a leggere solo la serie regolare di Tex adesso che ce' anche la serie Tex willer che e' fantastica.?)

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Ho detto che compro regolarmente solo Tex mensile, non che non leggo altre serie....

Comunque, per concludere e non indugiare OT, voglio solo ricordare che la sola presenza di Indiani nelle storie di Tex rasenta di per sè l'anacronismo. L'ultima vera resistenza dei Nativi nel Sudovest è rappresentata dalla resa di Geronimo nel 1886, e già questo era un evento isolato, in quanto gli Apaches (ultimi ad arrendersi) vivevano ormai da anni isolati nelle riserve. Con un Kit Willer nato dopo la guerra civile e la sua partecipazione, ventenne circa, all'ultimo splendido Texone, la presenza della banda di scorridori Chiricahua è una forzatura storica.

Ma ripeto, Tex è questo e come dice giustamente il Bos, non è in trattato storico, geografico o antropologico.

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Conclusione della storia notevole e con alcuni colpi di scena, personalmente molto apprezzati, che una settimana fa non avrei mai potuto immaginare: ottima sceneggiatura! 

In particolare ho apprezzato molto il coinvolgimento degli Slavers e il conseguente intreccio di piste e vicende che si viene a creare.

Inoltre promossa a pieni voti la gestione dei diversi tipi di caratteri della storia: da banditi senza scrupoli né onore (ad esempio Sly) a fuorilegge che non sono realmente "mele del tutto bacate" fino a un Tex che non così spesso nasconde la verità per aiutare qualcuno destinato a un penitenziario.

Nonostante il "salvataggio" del carattere di Ray Cooper (che comunque si poteva intuire dal suo atteggiamento quasi protettivo nei confronti del ragazzo), i personaggi sono caratterizzati molto bene e non presentano mai atteggiamenti incoerenti.

 

Molto belli i disegni soprattutto per quanto riguarda i fuorilegge, con le loro espressioni e le facce di Cooper e Frank Decker graffiate e rovinate dal tempo trascorso nel penitenziario (fantastico Frank Decker con quel ghigno stampato sulla faccia come possiamo vedere ad esempio a pag 64 e 71). Un po' meno apprezzato invece Tex (rispetto ai banditi ma comunque non mal disegnato) che in alcune vignette trovo eccessivamente spigoloso (è il mio parere naturalmente discutibile).

 

Giudizio positivo, a mio avviso sopra la media delle storie dall'albo 700 in poi 

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26 minuti fa, navajo warrior dice:

Ho detto che compro regolarmente solo Tex mensile, non che non leggo altre serie....

Comunque, per concludere e non indugiare OT, voglio solo ricordare che la sola presenza di Indiani nelle storie di Tex rasenta di per sè l'anacronismo. L'ultima vera resistenza dei Nativi nel Sudovest è rappresentata dalla resa di Geronimo nel 1886, e già questo era un evento isolato, in quanto gli Apaches (ultimi ad arrendersi) vivevano ormai da anni isolati nelle riserve. Con un Kit Willer nato dopo la guerra civile e la sua partecipazione, ventenne circa, all'ultimo splendido Texone, la presenza della banda di scorridori Chiricahua è una forzatura storica.

Ma ripeto, Tex è questo e come dice giustamente il Bos, non è in trattato storico, geografico o antropologico.

Appunto, perciò, scusa, ma dici cose che tutti sanno! ;)

Un po' ci proviamo a retrodatare certe vicende e a dare il senso della realtà, MA, ma se dovessimo essere realistici, allora Tex non potrebbe essere scritto e diffuso, come centinaia di altri prodotti dell'immaginazione. C'è una cosa che si chiama "sospensione dell'incredulità" e che vale a vario titolo per i film di Ford e di Leone, per Star Trek,.Conan, Batman, Indiana Jones, Diabolik, Zagor, Paperino ecc... e anche per I Tre Moschettieri, Ivanhoe e I Promessi Sposi.

 

Sbagli a non leggere Tex Willer, che è ambientato in un West più selvaggio preSecessione e che sta per incontrare i Seminoles nella Terza Guerra Seminole. Con fantasia, però...

Modificato da borden
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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

Quoto in pieno Bos.

E mi hai stuzzicato su Tex Willer la serie.... Mi sa che mi aggiornerò in tal senso e non mancherò di criticcommentare gli albi :indiano:

 

Ad aprile inizia Rubini con una mia Maxistoria sui Seminoles. Ma puoi trovare gli arretrati

 

 

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Molto bella quest'ultima avventura del mensile inedito. Ben studiata da Rauch ed oliata in tutti gli ingranaggi,mi ha tenuto con il fiato sospeso per tutti i due albi. Migliorabili,soprattutto alcuni tratti del volto di Tex,i disegni di un comunque più che discreto Prisco.

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Bella avventura , in linea con le ultime storie migliori.

Trama avvincente e disegni dei volti di Tex e Carson che "riecheggiano" i disegnatori tradizionali.

E visto che si sta parlando di prezzo dei fumetti, questo ne vale la spesa.

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Finale della storia che conferma pregi e difetti della prima parte.

 

Fra i difetti, l'insistente "spiegazionismo" che contagia anche i pard (mi ha fatto un po' ridere Tex a pagina 23 che non solo sa che qualcuno li ha visti, ma sa pure che è stato l'indiano), le stesse informazioni ripetute più volte e le spiegazioni per dettagli tutto sommato superflui appesantiscono un po' la lettura. Ma è comunque un peccato veniale, visto che Rauch riesce comunque ad evitare i famigerati "spiegoni" multipagina e riesce bene o male a infilare le spiegazioni in mezzo ai dialoghi con un minimo di senso.

 

Un altro "difetto", se vogliamo, è il fatto che è una storia di Ray Cooper, non di Tex.  Non nel senso della critica banale e stantia sul fatto che Tex dovrebbe "essere sempre in scena" o essere risolutivo (qui lo è), ma per il fatto che la storia alla fine è sulla parziale "redenzione" di Cooper, che inizia come un personaggio totalmente privo di scrupoli che tradisce i compagni di fuga (come aveva fatto in passato per i complici) ma alla fine sapendo di avere ben poche probabilità di sopravvivere divide il suo segreto con Taylor.  A questo cambiamento Tex è totalmente estraneo, è tutto basato sul rapporto fra i due evasi e sulle scelte che fanno. Con qualche minimo cambiamento alla trama Tex poteva essere completamente eliminato dalla storia. (e si vede anche da tutte le maniere in cui Rauch tiene i due pards "lontani" dal centro dell'azione fino al finale)

Personalmente, non trovo questo un "difetto" in sè, a livello di una singola storia (non è necessario che Tex sia sempre al centro di tutte le storie), quanto un "problema" di una tendenza generale molto pervasiva che ho visto anche in altri autori che si sono cimentati con Tex negli ultimi anni, che sembrano prima pensare ad una "bella storia", e POI ad infilarci dentro Tex. Ma Tex non è Ken Parker, non è un mero testimone di storie altrui,  e in generale trovo che molti autori Bonelli dovrebbero liberarsi da questa continua voglia di "berardeggiare"....  :rolleyes:

 

Ma a parte questi problemi, sono rimasto soddisfatto della storia, non mi ha mai annoiato,  i personaggi sono ben caratterizzati, i dialoghi vivi e divertenti, il giudizio complessivo è positivo.

 

Anche riguardo ai disegni, giudizio tutto sommato positivo ma con qualche remora. Mi è piaciuta la maniera in cui Prisco riesce a rendere il movimento e le espressioni (a proposito, questa storia contiene un bel campionario di brutti ceffi memorabili...), ma a volte le anatomie e le proporzioni sono veramente troppo frettolose e abbozzate. È vero che magari a rifinire troppo i disegni si rischia di perdere quel senso di fluidità dei movimenti, ma anche senza riempire le tavole di dettagli, qualche attenzione in più alle proporzioni poteva mettercela.

 

P.S.:  pagina 4, Frediani annuncia la scena del bacio nel prossimo "Tex Willer" (così, tanto per far contenti i tradizionalisti...  :lol: ), con l'affermazione "il primo vero bacio del giovane Tex".

Dai, sù, non ci sbilanciamo in affermazioni come queste che già c'è gente che fa battute sulla castità di Tex: spero tanto per lui che quello non sia davvero il suo PRIMO bacio...  :rolleyes:  (anche perchè non vorrei una scena da Piccolo Ranger...  :lol:)

Modificato da Diablero
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Spero state scherzando, vero?.. E' il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO. Fuori campo si è allenato a limonare con le ragazze della Nueces Valley, solo che non è stato mai raccontato.

 

 

Ma se insistete lo racconteremo.

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2 minutes ago, borden said:

Spero state scherzando, vero?.. E' il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO. Fuori campo si è allenato a limonare con le ragazze della Nueces Valley, solo che non è stato mai raccontato.

 

Prenditela con Frediani, è lui che mette in giro notizie ingannevoli...  io ho solo sottolineato che era abbastanza improbabile anche come fake news...  :P

 

2 minutes ago, borden said:

Ma se insistete lo racconteremo.

 

Anche no, grazie! :lol:

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Prenditela con Frediani, è lui che mette in giro notizie ingannevoli...  io ho solo sottolineato che era abbastanza improbabile anche come fake news...  :P

 

 

Anche no, grazie! :lol:

Io direi di fare una serie a parte:lol:

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Le limonate nel 1858 non si usavano.

C'erano però i bordelli.

Vogliamo vedere il giovane Tex spendere con quelle donnine qualche dollaro spennato al pollo di turno a poker?

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

Oddio, dici che fra lui e Dinamite...  :o

ahahah :lol:

comunque a mio parere, storia mediocre ma abbastanza fluibile.

I disegni molto buoni per un fumettista che sta sperimentando il mondo texiano

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, borden dice:

Spero state scherzando, vero?.. E' il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO. Fuori campo si è allenato a limonare con le ragazze della Nueces Valley, solo che non è stato mai raccontato.

 

 

Ma se insistete lo racconteremo.

Borden.. ma il primo bacio vero RACCONTATO NEL FUMETTO non è quello appena uscito con Kate Warne ?:wacko:.. e non quello che sta per arrivare

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