Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale


natural killer
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, natural killer dice:

La storia si colloca dopo (Tex racconta a Cochise e Jones fatti avvenuti prima)

Gli avvenimenti raccontati si collocano prima

Prima del totem misterioso Tex non conosceva Jones

E' da vedere se avesse o meno già conosciuto Cochise all'epoca della terza guerra Seminole

Magari borden ce lo chiarirà

se non lo ha già fatto in qualche stacco nei prossimi albi

A ok grazie. Da quello che ho capito io dovrebbe comunque essere dopo il Magnifico Fuorilegge.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sto cominciando a leggere L'Agente Federale.

Pagina 5.

Aggggghhhh Borden !

Tu sei sicuramente stato in Arizona e sulle Chiricahuas.

Non gli hai detto al Rubini che quelle montagne NON sono così ?!?!

Pagina 6, vignetta grande in mezzo

'Il mio fratello di sangue si ferma ad affrontare i suoi avversari'

eheh, ultimamente non proprio...  mutande, scuse, pennichelle

Comunque, da quello che dice Cochise (l'amicizia degli apache non ti bastava', significa che Tex era già suo amico, quindi dalla prima pagina era ovvio che la storia si dipana dopo il Magnifico Fuorilegge.

Pagina 9.

Ma Tex è tendenzialmente mancino?

e woow (pagina 10) Dinamite addirittura lo avverte che arrivano gli sbirri, ma dai !

Questo inseguimento mi ricorda Butch Cassidy & Sundance Kid, con gli sceriffi che seguono Redford e Newman come cagnacci.

Pagina 14, prime vignette.

Questi vice sono tonti. Se il Boss gli ha detto di controllare è perchè sa quel che dice. L'ha scritta lui, la storia....

Bella l'ambientazione delle paludi costiere del Texas.

Pagina 23.

'hai recitato bene'. ma va, anche attore adesso. Spero sia l'ultima sospensione della creduloneria sul cavallo.

Pagina 28.

ma non ce la diamo una mano di bianco a sto imbecille?

Pagina 31-32

Questo Joe è un tizio conosciuto? Qualche Texone che non ho letto?

E questo Milton Faver?

ah sì, è quello di cui parlava Monni, su Nueces Valley. Devo leggerlo, prima o poi.

Pagina 38.

Meno male. stavolta nitrisce come un cavallo normale.

Pagina 43.

Tex dice che forse ci si vede più tardi. io dico che quella patata l'aveva già sbucciata, altro che incontro casuale.

Pagina 45.

Tex è come Fonzie, solo che il suo ufficio è una stalla, non un cesso.

Modificato da navajo warrior
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">52 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

e woow (pagina 10) Dinamite addirittura lo avverte che arrivano gli sbirri, ma dai !

 

Non trovo sia una scena tale da "far gridare allo scandalo", visto che Gian Luigi Bonelli fin dalle origini volle creare un rapporto di complicità molto forte fra Tex e il suo fedele cavallo. GLB alle volte osò ancor di più, visto che mi par di ricordare delle vignette in cui Dinamite arrivò perfino ad aiutare il padrone scavando nei pressi della fossa in cui era stato interrato dai nemici. Ovviamente si può discutere sulla plausibilità o meno di simili scene, ma sai che noia la lettura di un fumetto senza qualche "licenza poetica"  

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Pagina 60.

Boselli, qui hai sbagliato. il bacetto d'addio o una carezza, doveva dargliela.

Non per lui, o per me. Per lei.

Pagina 66.

Disarmata? Non direi...anzi.

 

Ok, finito.

Non male la storia, un paio di cosette non molto giuste, per me.

Il cavallo, va bene è un campione, è veloce, può anche avere un certo istinto. Ma non esageriamo, prima fa la guardia, poi recita la parte. Almeno ditelo che era un cavallo da circo.

I vice sceriffi e i due rapinatori mi sembrano una gran massa di imbecilli. Va bene, uno di loro l'ha detto chiaro e tondo che era lì solo per i soldi, come Frank Zappa e i suoi Mothers...però qualcuno un po' tosto non ci stava male, almeno per fare muovere un po' i muscoli a Tex con una bella scazzottata. gli unici due che dicono qualcosa sono proprio solo chiacchiere e distintivo, come diceva de Niro. E neanche il marshall non sembra una lince, per ora. solo due  a guardare la stalla, anzi uno e mezzo, visto che c'è il messicano. poi era meglio sfondare la porta se pensava che Tex era a letto con la ragazza, no? invece sta lì col megafono.

va bene, vedremo la prossima puntata, non vedo l'ora di vedere i Seminoles.

Non sarà mica già finita qui con l'Anita?

Tutto sto casino per questa scopatina.... mi è sembrato tutto così soft, in punta di piedi.

Borden se l'è cavata egregiamente con questo epocale coup de theatre.

Viva la f. ora e sempre.

<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Non trovo sia una scena tale da "far gridare allo scandalo", visto che Gian Luigi Bonelli fin dalle origini volle creare un rapporto di complicità molto forte fra Tex e il suo fedele cavallo. GLB alle volte osò ancor di più, visto che mi par di ricordare delle vignette in cui Dinamite arrivò perfino ad aiutare il padrone scavando nei pressi della fossa in cui era stato interrato dai nemici. Ovviamente si può discutere sulla plausibilità o meno di simili scene, ma sai che noia la lettura di un fumetto senza qualche "licenza poetica"  

Certo.

Io leggo sempre Tex con quello spirito.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

28 minuti fa, navajo warrior dice:

Il cavallo, va bene è un campione, è veloce, può anche avere un certo istinto. Ma non esageriamo, prima fa la guardia, poi recita la parte. Almeno ditelo che era un cavallo da circo.

In effetti, in un certo senso hai proprio centrato quell'elemento! 😅
Se ti vai a rileggere il Tex n. 84 ("Il re del rodeo"), inizialmente il cavallo Dinamite apparteneva ai fratelli Corlis, i proprietari di un circo in cui Tex trova lavoro per qualche tempo. A dire il vero, quel cavallo era ancora totalmente indomito e solo l'abilità di Tex riesce a placarne le tendenze selvagge, ma l'ambiente del circo in qualche modo Dinamite l'ha davvero frequentato! 

Modificato da dario63
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">43 minuti fa</span>, dario63 dice:

In effetti, in un certo senso hai proprio centrato quell'elemento! 😅
Se ti vai a rileggere il Tex n. 84 ("Il re del rodeo"), inizialmente il cavallo Dinamite apparteneva ai fratelli Corlis, i proprietari di un circo in cui Tex trova lavoro per qualche tempo. A dire il vero, quel cavallo era ancora totalmente indomito e solo l'abilità di Tex riesce a placarne le tendenze selvagge, ma l'ambiente del circo in qualche modo Dinamite l'ha davvero frequentato! 

Non era solo roba di rodeo?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Certo!

Ma era solo per sottolineare che in effetti Dinamite, fin dalla sua primissima apparizione, è presentato come un cavallo assolutamente fuori dalla norma (chiaramente degno complemento di un uomo che è descritto con capacità eccezionali). Quindi, personalmente, quella licenza narrativa che fa assumere al cavallo comportamenti così particolari, capace di avvertire il suo "padrone" dell'arrivo di altri uomini a cavallo (e portatori di una potenziale minaccia) e quindi in grado di assumere una posa da cavallo prossimo a stramazzare per indurre in una falsa sicurezza gli inseguitori di Tex, non mi disturba (anche se razionalmente ci si può rendere conto della forzatura).

D'altronde Tex è anche questo: e in effetti i fratelli Dalton (nell'albo n. 9) non potrebbero certo prevedere che un cavallo sia in grado di scavare con i suoi zoccoli la buca nella quale Tex è stato ficcato nel deserto, consentendogli poi di fuggire da quella trappola mortale... Ma questa è una licenza narrativa di GL Bonelli - che se ne è concesse parecchie, non solo a proposito di Dinamite: questo non ne diminuisce, a mio avviso, il valore.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Anche i segnali di fumo a mo' di telegrafo rappresentano una licenza narrativa abusata nella serie, per non parlare del fatto di poter stabilire dalle tracce quanto tempo è trascorso dal passaggio dei fuggitivi. Si perde il conto in quante situazioni i vari autori hanno usato queste "forzature" nelle loro sceneggiature, ma ci stanno. La fantasia in un fumetto come Tex non deve essere del tutto imbrigliata a mio avviso, se no si perde quella sorta di magia che solo le nuvole parlanti sanno sprigionare. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Letto stamattina. E' solo un antipasto, anche se denso di spunti.

Una cosa però la voglio dire da subito. Ma quanto è diventato bravo Rubini???? Già nelle ultime storie di Zagor aveva dato gran prova di sé (quella con i dinosauri in Sud America è un piccolo gioiello), ma qui sembra che abbia raggiunto la piena maturità. Sono convinto che questa storia sarà la sua consacrazione.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers
<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Anche i segnali di fumo a mo' di telegrafo rappresentano una licenza narrativa abusata nella serie, per non parlare del fatto di poter stabilire dalle tracce quanto tempo è trascorso dal passaggio dei fuggitivi. Si perde il conto in quante situazioni i vari autori hanno usato queste "forzature" nelle loro sceneggiature, ma ci stanno. La fantasia in un fumetto come Tex non deve essere del tutto imbrigliata a mio avviso, se no si perde quella sorta di magia che solo le nuvole parlanti sanno sprigionare. 

 

Senza contare che nel West in realtà pochissimi sapevano sparare così precisamente.

E quanti ne ha incontrati Tex?

Nella realtà quando si sparavano facevano solo confusione e fumo e le armi non erano così precise come vediamo quasi sempre nelle storie di Tex.

 

Boh io leggo le storie per divertirmi e per immeggermi nell'avventura, mi lascio trascinare dalla trama e da quello che succede, non sto a farmi tutte ste domande se è possibile o meno! Altrimenti non leggerei Tex

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Letto soltanto ora: molto molto interessante come avvio della vicenda. 

Naturalmente apprezzati la presenza e il ruolo di Anita anche se il mio sospetto è che quel "quien sabe?" di saluto sia un addio (spero almeno che lei non faccia una brutta fine comunque).

Apprezzata anche la comparsa di Milton Faver. Personalmente trovo che la ricorrenza di alcuni personaggi e i vari collegamenti tra le storie e le diverse "età" di Tex siano molto intriganti: ogni volta che compare un personaggio interessante spero sempre di vederlo in futuro in qualche altra storia (banalmente Jethro, Dallas, Will Kramer, Dawn, Mitch Anderson, Luke Harrigan, Kate Warne come moltissimi altri). So bene che molti non sono fatti per ritornare come sono quasi sicuro che alcuni di questi ritorneranno... :D.

 

Per quanto riguarda la collocazione temporale forse sbaglio ma dall'introduzione (quella, perdonate l'ignoranza sul termine, nell'interno della copertina) mi sembra di capire che il racconto si collochi subito dopo I Lupi della frontiera:

"Reba e Will tornano in pace alla loro piccola fattoria, mentre il nostro fuorilegge riprende il suo cammino solitario. All'inizio dell'albo che avete tre le mani lo ritroviamo infatti a godersi un meritato riposo nel villaggio di Cochise. Ma qualcos'altro è successo nel frattempo, qualcosa di imprevedibile e straordinario che Tex si accinge a raccontare..."

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Anche i segnali di fumo a mo' di telegrafo rappresentano una licenza narrativa abusata nella serie, per non parlare del fatto di poter stabilire dalle tracce quanto tempo è trascorso dal passaggio dei fuggitivi. Si perde il conto in quante situazioni i vari autori hanno usato queste "forzature" nelle loro sceneggiature, ma ci stanno. La fantasia in un fumetto come Tex non deve essere del tutto imbrigliata a mio avviso, se no si perde quella sorta di magia che solo le nuvole parlanti sanno sprigionare. 

 

<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Sam Stone dice:

 

Senza contare che nel West in realtà pochissimi sapevano sparare così precisamente.

E quanti ne ha incontrati Tex?

Nella realtà quando si sparavano facevano solo confusione e fumo e le armi non erano così precise come vediamo quasi sempre nelle storie di Tex.

 

Boh io leggo le storie per divertirmi e per immeggermi nell'avventura, mi lascio trascinare dalla trama e da quello che succede, non sto a farmi tutte ste domande se è possibile o meno! Altrimenti non leggerei Tex

Come non quotarvi. Tex per prima cosa deve essere un'ora di relax.

Ma vedo che qualcuno la pensa in modo diverso. Vedi tutto il polverone sul ritorno di Nizzi.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

Ho recuperato oggi il Tex di Nizzi e questo albo. Nizzi lo lascio per il fine settimana, quando avrò anche il secondo albo a disposizione, è un eternità che non mi leggo una storia del mensile completa. Ho preso anche il maxi, questo però non so quando lo leggerò. Prima devo leggermi l'altro di Cossu, quello dell'altr'anno. Comunque venendo a questo albo, visto che ne devo parlare, che dire ? Boselli l'ha rifatto. Un'altra storia senza sbavature che è solo alle prime battute ma che potrebbe iscriversi come il primo vero e proprio capolavoro della serie, se questo non fosse, in larga parte, un titolo già ascrivibile alla precedente storia con Lily e Mefisto.  Vedete, qualche anno fa, quando questa nuova serie era in programma e non era ancora uscita in edicola, tra me e me mi ripromettevo di valutare le storie degli anni 40 e degli anni 50 cui sono legatissimo e devo dire che consideravo un po' scetticamente questa collana che, vista con gli occhi di allora, sembrava una mera riscrittura intervallata da nuovi episodi in quella salsa. E invece oggi devo ricredermi, questi primi venti albi non hanno nessun cedimento e non solo rivaleggiano con quei classici, sono nettamente superiori. C'è un gran savoir faire da parte del curatore ma anche di Pasquale Ruju che ha scritto due delle sue più belle avventure, questa collana poteva essere un fallimento e invece fa divertire gli autori e fa divertire i suoi lettori. E in più ci sono delle copertine che sono una più bella dell'altra. probabilmente è una delle cose più belle pubblicate oggi dalla Bonelli, peccato per i dati di vendita che non sono pari al gradimento. Rubini strepitoso.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Tanto di cappello a Boselli per questa nuova serie Tex Willer. Sono cresciuto con il Tex di GLB e anch’io inizialmente ero scettico su questa iniziativa, che ritenevo una semplice strategia commerciale per spremere il solito zoccolo duro che compra qualsiasi cosa con il marchio Tex (tra cui mi riconosco anch’io senza vergognarmene). E invece è stata una bellissima scoperta, per certi aspetti anche migliore della serie regolare forse grazie alla continuity, alla scoperta di un giovane Tex più libero e scanzonato che non ha bisogno di giustificare i suoi comportamenti per il fatto di essere un ranger, un agente indiano o il capo dei Navajos. E poi un parco disegnatori di qualità  che a mio avviso nessuna collana Bonelli può vantare. Mi dispiace che solo che “i dati di vendita non sono pari al gradimento” come afferma ymalpas. Ma quali sono? C’è già qualche dato ufficiale? Mi sembra che altri sceneggiatori (oltre a Boselli) e tanti disegnatori siano al lavoro per garantire la continuità della serie per i prossimi anni. Vorrebbe dire che Tex Willer sta vendendo bene o almeno al di sopra del punto di pareggio economico. O no?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Gas dice:

Mi dispiace che solo che “i dati di vendita non sono pari al gradimento” come afferma ymalpas.

 

Lascia stare certi discorsi di Ymalpas. Lui era anche convinto che il Color con storie brevi stesse per chiudere e non è vero.:lol:

 

<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, Gas dice:

Ma quali sono? C’è già qualche dato ufficiale?

 

Nessuno per ora.

 

<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Gas dice:

Mi sembra che altri sceneggiatori (oltre a Boselli) e tanti disegnatori siano al lavoro per garantire la continuità della serie per i prossimi anni. Vorrebbe dire che Tex Willer sta vendendo bene o almeno al di sopra del punto di pareggio economico. O no?

 

Molto oltre, credimi.

Prima dell'uscita del n, 1 Boselli disse che lui o avrebbe considerato un fallimento se non avesse superato le  50.000 copie , che il Direttore Editoriale Masiero si sarebbe accontentato di 60.000 mentre il Direttore Generale Airoldi ne prediceva 80.000. Pare che il primo numero abbia superato le 100.000 copie e che comunque in media non venda meno di 60/70.000 copie mensili ovvero circa il doppio delle altre serie SBE e sostanzialmente nella media delle serie collaterali di Tex. Una prova del successo? Al primo anno di vita già ha uno Speciale.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

La matematica non è discutibile. 

 

La storia di Boselli / Rubini ha costi di lavorazione X.

 

Se finisce sull'inedito mensile e vende 170.000 copie i ricavi mensili sono Y. Se finisce sulla nuova collana che vende 70.000 copie i ricavi saranno Z ( dove Z è sicuramente minore di Y).

 

Dato il gradimento della collana che è, se possibile, anche superiore a quello della serie regolare il Tex Willer dovrebbe vendere molto e molto di più, per non essere in perdita.

 

Sbaglio oppure no ?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sbagli. Semplicemente Tex ha più profitto e Tex Willer meno. Dal tuo sillogismo (sbagliato) non si evince affatto che TW è in perdita, ma solo che guadagna meno.  Quindi le premesse della tua matematica sono errate perchè non conosci il punto di  pareggio.

 

Modificato da borden
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Esattamente quello che Ymalpas non riesce a capire.

Proverò a fare un esempio con numeri completamente inventati, lo preciso per evitare spiacevoli equivoci.

Poniamo che il punto di pareggio di Tex sia a 30.000 copie  e che il costo medio di una pagina sia, considerando tutti i fattori (autori ed altre spese) di 500 Euro a  pagina, Il costo per l'editore di un albo della serie classica di Tex sarà di 56.000 Euro che con un venduto di 180.000 copie  ovvero 6 volte più del  punto di pareggio dà un profitto interessante.

Tex Willer ha 64 e quindi costa 32.000 Euro. Vendendo , diciamo 60.000 copie supera il punto di pareggio del doppio, ha un venduto pari a due terzi della serie classica, ha un prezzo inferiore di 70 centesimi ma costa all'editore circa il 43% in meno e darà, quindi, un profitto certamente più basso ma comunque soddisfacente, anzi, probabilmente molto soddisfacente.

Ribadisco che i numeri sono tutti inventati ma le proporzioni sono probabilmente molto vicine alla verità.

In ogni caso, è sicuro che Ymalpas ha preso un'altra cantonata come con il Color.:lol:

Su una cosa ha ragione, però: la matematica non si discute... basta essere capaci di fare i conti giusti.:P

Modificato da Carlo Monni
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori
<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

darà, quindi, un profitto certamente più basso ma comunque soddisfacente,

 

E' quello che volevo dire anche io, intendevo perdita= guadagno più basso. Mi sono spiegato male.

 

E' chiaro che se i guadagni fossero in "perdita" cioè inferiori ai costi o pareggio di bilancio come volete chiamarlo, la serie avrebbe chiuso da un pezzo.

 

In poche parole, se "Seminoles" fosse finita sulla serie regolare come inizialmente si pensava, nelle tasche della Bonelli sarebbero entrati più quattrini.

 

Se invece la serie vendesse più di 100 mila copie, come meriterebbe, l'impatto sarebbe minore.

 

In ogni caso si tratta di due serie che non sono compatibili tra loro, i cui albi non sono cioè interscambiabili ( non possiamo immaginare che nella serie regolare Tex stia, un albo si e uno no, a raccontare storie ambientate nel suo passato di fuorilegge ). Per cui è come se alla Bonelli si fosse lanciata una nuova collana con un nuovo personaggio X che vende più di 50000 copie, in questo caso un vero e proprio successo.

 

E ' un modo di sfruttare il "personaggio" che mi è congeniale. 

 

Quando c'è la qualità e quando non c'è la presa in giro! Per cui ti regalo un terzo delle carte da gioco, le altre le avrai solo se compri ristampe di albi che già possiedi e che non ti servono a niente, per cui resti alla fine con qualche carta in mano che poi butti nel contenitore della spazzatura perché non sai cosa fartene... ecco questo modo di sfruttare il Tex è antipatico.

 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Just now, ymalpas dice:
23 minuti fa, Carlo Monni dice:

darà, quindi, un profitto certamente più basso ma comunque soddisfacente,

 

E' quello che volevo dire anche io, intendevo perdita= guadagno più basso. Mi sono spiegato male.

 

Ti sei talmente spiegato male che hai usatp un termine totalmente errato perché perdita e profitto basso non sono sinonimi ma anzi sono pressoché antitetici come significato.

Dopo la matematica adesso mi cadi anche sull'Italiano e questo da te non me lo sarei davvero mai aspettato.

Lo vedo, ahimè, come uno di quei casi in cui la pezza è peggiore del buco.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Restare con le carte in mano, se non sono quelle vincenti non è mai piacevole...

comunque io che mi lascio sfruttare volentieri ho completato il mazzo e ho preso pure l'altro...

non oso sfidare Tex a poker, ma a qualunque altro gioco a doppio mazzo sono qui ad aspettarlo 

 

Per quanto concerne gli aspetti economici di tirature, vendite, punti di pareggio e affini non ho mai nutrito molto interesse.

Per le buone storie invece il mio livello di interesse è elevato e con questa collana finora non ho motivo di lamentarmi

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come testo formattato..   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

 Share

  • Contenuto simile

    • Da Poe
      Gli Oscar 2020 sono stati assegnati e, visto che i forumisti amano i sondaggi e le classifiche, proviamo con questa sulle migliori storie scritte da Boselli.
      Top 12 perché 10 era troppo poco (anche 12 non basta, lo so, ma meglio non esagerare).
       
      La mia Top 12 di Boselli
       
       Serie regolare
      1)      Il passato di Carson
      2)      Gli invincibili
      3)      Missouri
      4)     Jethro
      5)     Colorado Belle
      6)     La grande invasione
       
      Albi speciali (compreso Tex Willer)
      1)      Patagonia
      2)      Nueces Valley
      3)      Il magnifico fuorilegge
      4)      Nei territori del Nord-Ovest
      5)      L’inesorabile
      6)      L’agente federale
       
      Lo so, restano fuori un sacco di belle storie (Luna insanguinata, I giustizieri di Las Vegas, L’ombra del Maestro, I sabotatori, El Supremo, Gli assassini, La vendetta delle ombre, I rangers di Finnegan, Pinkerton Lady,  I razziatori del Nueces, ecc.) ma è un gioco… Chi sta scrivendo la sua personale top 50 sarà facilitato, visto che di fatto la classifica l'ha già pronta.
      Tra qualche settimana, se parteciperanno in molti, farò la classifica finale.
       
       
    • Da natural killer
      TEX WILLER
      N° : 29
      Periodicità: mensile
      SULL'ALTO MISSOURI
       

       
       
      TEX E CARSON TRA LE NEVI DEL GRANDE NORD!
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 64
      Codice a barre: 977261184704600029
      uscita: 18/03/2021
       
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Pasquale Del Vecchio
      Copertina: Maurizio Dotti

      Mentre Kit Carson insegue un assassino, Tex, alle prese con i problemi del suo amico Birdy, scopre che, pur avendo eliminato il caporione mister Tirrell, per lui i guai non sono affatto finiti nel desolato territorio senza città né legge del Montana. Tra trappers, Blackfoot, Crow e la selvaggia natura innevata del Nord, l’inizio di una nuova avventura che ha tra i protagonisti un giovane Kit Carson!
       
      https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/02/18/albo/sull-alto-missouri-1020002/
       

    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Erano tre fratelli temuti in tutto il West…
      MAXI TEX
      N° : 27
      Periodicità: semestrale
      I TRE FRATELLI BILL
      uscita: 06/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 276
      Codice a barre: 977182645704000027
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.