Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale


natural killer
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

17 minutes ago, ymalpas said:

In poche parole, se "Seminoles" fosse finita sulla serie regolare come inizialmente si pensava, nelle tasche della Bonelli sarebbero entrati più quattrini.

 

No, perchè non sarebbe uscito come tredicesimo numero della serie regolare con solo 11 numeri di Tex Willer...   in ogni caso escono 12 numeri ciascuno, quindi se la storia A viene spostata sulla regolare, la storia B (o un numero di storie che occupi gli stessi albi) deve passare dalla regolare su Tex Willer. Alla fine, a meno che la qualità delle storie faccia calare o aumentare le vendite, se le vendite sono stabili la Bonelli venderà comunque top Tex Willer e tot Tex Gigante (la serie regolare), ovunque tu metta "seminoles"

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori
<span style="color:red;">48 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Ti sei talmente spiegato male che hai usatp un termine totalmente errato perché perdita e profitto basso non sono sinonimi ma anzi sono pressoché antitetici come significato.

Dopo la matematica adesso mi cadi anche sull'Italiano e questo da te non me lo sarei davvero mai aspettato.

Lo vedo, ahimè, come uno di quei casi in cui la pezza è peggiore del buco.

 

I soldi non guadagnati e che dipende solo da te intascare, sono soldi persi, Avvocato.  Il senso del messaggio era fin troppo chiaro, c'è un antico proverbio sardo che recita: chi non può prendersela con il cavallo, se la prende con la sella. E un po' quello che è successo qui :lol:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">53 minuti fa</span>, ymalpas dice:

I soldi non guadagnati e che dipende solo da te intascare, sono soldi persi, Avvocato.

 

In contabilità i ssldi che non hai guadagnato e non era peraltro nemmeno previsto che tu guadagnassi non sono perdite, In contabilità quando le spese superano i ricavi allora e solo allora si ha una perdita non quando speravi di guadagnare 100 ed hai guadagnato solo 800.

 

<span style="color:red;">59 minuti fa</span>, ymalpas dice:

Il senso del messaggio era fin troppo chiaro,

 

No che non lo era, visto che sia io che Boselli abbiamo equivocato quel che volwvi dire.

Le parole hanno dei significati che non decidiamo noi arbitrariamente.

Ma mi fermo qui.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ehm...  Non vorrei fare incavolare Ymalpas ma ha usato un termine improprio. Perdita è PERDITA. Punto, Si va SOTTO. E' linguaggio tecnico. Come ha poi dimostrato Diablero, il totale non cambia, perchè Tex mensile vende sempre bene, mentre una storia buona in una serie da lanciare produce effetti positivi. E settantamila copie, considerate le pagine e il prezzo , valgono all'incirca, a occhio e croce, 110.000 della serie mensile.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

E tutto nasce dalla considerazione che questa nuova serie meriterebbe qualche decina di migliaia di copie vendute in più 😹 Dai come faccio a incavolarmi, sono disquisizioni semiserie e poi la mia vecchia prof di matematica mi vedeva come il fumo negli occhi :D

Non ho mai capito perché.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, ymalpas dice:

E tutto nasce dalla considerazione che questa nuova serie meriterebbe qualche decina di migliaia di copie vendute in più 😹 Dai come faccio a incavolarmi, sono disquisizioni semiserie e poi la mia vecchia prof di matematica mi vedeva come il fumo negli occhi :D

Non ho mai capito perché.

 

Mmm-🤔:P

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E' inutile che stiamo a girarci intorno... Sandro intendeva parlare di minor guadagno, che si traduce in un minor profitto che lo stesso prodotto, a parità di spese, avrebbe generato se collocato su una collana che vende il doppio (presunto)

Anche se considerando che la storia in questione avrebbe occupato 3 albi della regolare anzi che i 6 della TW l'apertura della forbice si riduce sensibilmente

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

1 hour ago, natural killer said:

E' inutile che stiamo a girarci intorno... Sandro intendeva parlare di minor guadagno, che si traduce in un minor profitto che lo stesso prodotto, a parità di spese, avrebbe generato se collocato su una collana che vende il doppio (presunto)

Anche se considerando che la storia in questione avrebbe occupato 3 albi della regolare anzi che i 6 della TW l'apertura della forbice si riduce sensibilmente

 

Sì, ma siamo sempre lì: la serie regolare, con quelle cifre di vendita, vende 12 numeri all'anno stop. E li vende sia che ci metti "Seminoles", sia che ci metti un'altra storia (certo, se ci metti una serie di ciofeche rischi di far calare le vendite più del normale, se ci metti una fila di capolavoro la tieni più su... ma sono cose che dipendono più dalla media del periodo che sulla singola storia. E oltretutto...   una storia come "Seminoles" sulla serie regolare NON LA PUOI METTERE.

 

QUALUNQUE ALTRA COSA, non venderà quelle cifre, anche se ci piazzi Tex. Quindi se il discorso che faI è che bisogna pubblicare SOLO a quelle cifre, la Bonelli dovrebbe chiudere Texoni (che vendono molto meno), Almanacchi (idem), Maxi (idem), Color, etc, oltre a Tex Willer.  In quella maniera vendendo SOLO cose che vendono tanto, guadagna di più, no? Visto che guadagnarerebbe 100 dodici volte all'anno fa 1200, mentre guadagnare 100 dodici volte, sessanta altre dodici volte, cinquanta altre sei volte fa...  oltre 2000... che è meno di 1200, no?  :lol:

 

No, come avete visto, la matematica non è un opinione, e la Bonelli ci sta sommergendo di tante testate su Tex (TROPPE secondo me, tanto che faticano a trovare gli autori per realizzarle, e gli tocca richiamare in servizio autori ultraottantenni) è perchè OGNI SINGOLA TESTATA NUOVA DI TEX GLI FA GUADAGNARE DI PIÙ.

 

(e ci sommergono di testate di Tex perchè, alla faccia della sufficienza con cui ho sentito giovani autori parlare di GLBonelli...  NIENTE di prodotto dalla Bonelli attuali riesce manco ad avvicinarsi a quelle vendite. Certo, non è TUTTA colpa degli autori che hanno (ma un po' sì...), i tempi sono cambiati e Tex ha il vantaggio che si è fatto uno zoccolo duro di lettori che lo leggono da quanto erano bambini, in anni in cui tutti i bambini leggevano fumetti, mentre oggi i bambini non leggono più i fumetti Bonelli)

 

Se confronti le vendite di Tex Willer a quelle della serie regolare, certo che sono "poche", pensando alla qualità del fumetto. Ma è il Tex mensile che è "strano" in realtà, non Tex Willer. Le serie collaterali vendono più delle serie di altri personaggi, ma non tanto quanto il Tex mensile. Puoi metterci gli stessi autori, lo stesso personaggio, lo stesso tipo di storie, e comunque non vende quanto il mensile (segno, secondo me, che purtroppo molti lettori ormai leggono il mensile solo per abitudine o avere "la serie completa",

 

Ma in generale... 70.000 copie stabili con un inizio a 100.000 sarebbero "poche"? Nel mondo del fumetto attuale? Sono un mezzo miracolo!

 

Qualche anno fa (quindi, con vendite medie più alte di quelle attuali) la Bonelli lanciò in pompa magna una nuova serie, "Orfani" con un enorme (per lei) sforzo pubblicitario, allegando il numero zero non alle altre testate del gruppo come fa di solito, ma distribuendolo in grande quantità anche a lettori che abitualmente non seguono i fumetti Bonelli. Nell'ambiente del fumetto se ne parlò molto, perché era la primissima serie Bonelli a colori, aveva autori "ben ammanigliati" con il mondo dell'informazione, sia web che cartacea, e il lancio fu accompagnato da un sacco di articoli, anche su quotidiani nazionali oltre che sul web e su varie riviste.

Se ti stai aspettando che ti dica che quel lancio fu un flop... no, non lo fu. Ebbe un certo successo invece. Vendette, mi pare (ma se sbaglio non sbaglio di molto) ADDIRITTURA 50.000 copie. una vendita ormai rara, anche per i numeri 1 Bonelli (si dice che alcune proposte recenti non abbiano superato le 10.000 copie).

 

Il numero 1 di Tex ha venduto, in base alle cifre date, IL DOPPIO, senza nessun lancio e senza molti articoli nella carta stampata. Non è stato molto pubblicizzato nemmeno nella serie regolare, a parte il numero zero allegato quel mese a Tex e a Zagor.  E comunque già per il fatto di essere una serie di Tex, il pubblico incuriosito era il doppio di quello racimolato da quel lancio in grande stile...

 

Poi...  quanto calano le vendite con il numero 2, normalmente? Non c'è una cifra fissa, forse una volta i lettori davano più fiducia che non oggi, ma ci sono comunque cronache di crolli notevoli dal primo al secondo numero anche in serie che poi sono diventate di culto (tipo Alan Ford, che ebbe un grosso crollo di vendite dal numero 1 al numero 2). Probabilmente dipende anche dalle aspettative dei lettori, quindi forse una serie con un protagonista già noto è avvantaggiato, forse...   ma in ogni caso mi risulta, a quanto si dice, che Orfani perse QUASI I DUE TERZI del pubblico iniziale in brevissimo tempo. Perdere la metà del pubblico iniziale nei primi numeri è abbastanza tipico.

 

Tex Willer è ormai al numero 18, le cifre esatte di vendita arrivano in ritardo quindi diciamo che magari quelle citate da borden sono relative al numeri 12... dopo un anno di storie avere perso SOLO il 30% dei lettori dal numero uno, è un risultato notevole!  Se il "traino" di Tex poteva giustificare l'alto numero di copie vendute del numero uno (anche se, come dicevo prima... quasi la metà dei lettori non ha avvertito nemmeno la curiosità di acquistare il numero 1 di una nuova serie regolare di Tex? Brutto segno...), il fatto che il 70% di quei lettori abbia proseguito a comprarlo è solo sulla forza delle storie (e, parere personale certo, ma secondo me se mettevi De Angelis e Brindisi sulla serie regolare e qui ci mettevi Cossu, col cavolo che adesso vendeva ancora 70.000 copie, mentre la serie regolarte avrebbe venduto esattamente come adesso  :lol:)

 

P.S. Borden, puoi dirci anche quanto vendono attualmente anche le altre serie dedicate a Tex? Soprattutto mi piacerebbe sapere quali sono le più gradite ai lettori (se scopro che il Color Tex non è l'ultima, a parte le ristampe, dico subito che ne sarò molto deluso... :P)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">9 ore fa</span>, Diablero dice:

P.S. Borden, puoi dirci anche quanto vendono attualmente anche le altre serie dedicate a Tex? Soprattutto mi piacerebbe sapere quali sono le più gradite ai lettori (se scopro che il Color Tex non è l'ultima, a parte le ristampe, dico subito che ne sarò molto deluso... :P)

 

Sarai molto deluso, scommettiamo? :P

Io punto sul Magazine.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ogni serie è stata creata con uno scopo specifico. I Texoni per testare nuovi disegnatori, i color per vedere che effetto faceva la policromia in Tex, i Maxi inizialmente per provare nuovi autori (anche se poi per garantirne l’uscita sono stati richiamati gli autori titolari), il magazine per verificare se la “rivista contenitore” dopo tanti fallimenti poteva ancora sopravvivere con il trascinamento del fumetto di Tex,  i cartonati per storie “alternative” sia per testi, disegni, formato, gabbia delle tavole e per vedere l’effetto del fumetto alla francese in Italia. Pertanto a mio parere le serie collaterali sono state e sono dei laboratori di prova sempre a beneficio della serie regolare che ha potuto così mantenere alta la qualità e garantire buoni livelli di vendita pur in un mercato difficile e in calo progressivo come quello del fumetto su carta. Tanti disegnatori sono infatti passati alla regolare dopo il debutto su altre serie e in futuro ci saranno - auspichiamo - nuovi autori che vengono prima testati sulle storie brevi. Diverso è il caso di Tex Willer, non si doveva testare né gli autori né i disegnatori visto che sono il top per Tex ma proprio il personaggio Tex in un altro momento della sua vita che GLB aveva liquidato in pochi albi e con alcuni ampi salti temporali tra un albo e l’altro: Kit ci ha messo poche pagine a passare da neonato in culla, a bambino che tirava frecce al cappello di Carson, all’eterno ragazzo che conosciamo. 
il risultato è stato che è aumentata a dismisura la scelta e ciascuno è libero di comprare ciò che più gli piace anche se Bonelli sa bene che tanti come me comprano tutto quello che ha il logo di Tex in copertina (e sono acquirenti silenti che non frequentano questo forum) e giustamente da editore ne approfitta e ci mancherebbe non lo facesse. Alla fine decide sempre il mercato.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas dice:

Ogni serie è stata creata con uno scopo specifico.

 

Non vorrei smorzare i tuoi entusiasmi giovanili  ma...

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas dice:

 I Texoni per testare nuovi disegnatori,

 

Assolutamente no. Il primo Texone nasce perché Sergio Bonelli approfitta del quarantennale di Tex per pubblicare una storia che non si decideva a far uscire a causa dei disegni che giudicava troppo anomali. Nelle sue intenzioni doveva essere un volume unico ma lo straordinario successo di vendite lo convinse a farne subito una collana regolare. Poiché non c'era il tempo materiale per realizzare  una storia apposita che fosse pronta per una pubblicazione nel giugno successivo , fu presa una storia che Alberto Giolitti stava realizzando  e la si destinò alla nuova pubblicazione. Giolitti non aveva bisogno di essere testato, era già nello staff anche se all'epoca nessuno aveva modo di saperlo. Nel 1995 per ovviare al ritardo di Magnus si prese una storia di due albi disegnata da Aldo Capitanio e la si trasformò in Texone approfittando del fatto che Capitanio era al debutto ma anche lui non aveva bisogno di essere testato, era già stato arruolato. Si può dire più correttamente che molto spesso il Texano è stato il debutto di nuovi disegnatore ma quasi mai un test,

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas dice:

color per vedere che effetto faceva la policromia in Tex,

 

No, sono nati perché lo strepitoso successo della Collezione Storica a Colori ha convinto Sergio Bonelli che c'era una fascia di pubblico abbastanza consistente da accontentarla che gradiva le storie a colori.

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas dice:

i Maxi inizialmente per provare nuovi autori (anche se poi per garantirne l’uscita sono stati richiamati gli autori titolari),

 

Neanche per idea, i Maxi sono nati per smaltire storie che Sergio Bonelli non voleva pubblicare sulla serie regolare, a torto o a ragione non ha importanza,  e solo dopo che ha visto che vendevano bene ha fatto produrre storie appositamente per quella serie, storie sempre realizzate da autori dello staff tranne un paio di eccezioni..

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas dice:

il magazine per verificare se la “rivista contenitore” dopo tanti fallimenti poteva ancora sopravvivere con il trascinamento del fumetto di Tex, 

 

La Collana Almanacchi nasce perché l'Almanacco del Mistero ideato da Alfredo Castelli aveva avuto un discreto successo e Sergio Bonelli volle estenderne la formula alle altre serie di punta della sua casa editrice. Ecco così l'Almanacco della Paura per Dylan Dog, quello della Fantascienza per Nathan Never, quello dell'Avventura che all'inizio alternava Zagor e Mister No e poi divenne appannaggio esclusivo del primo, quello del Giallo con Nick Raider e poi con Julia ed infine quello del West con Tex. La trasformazione in Magazine è dovuta ad una razionalizzazione dei costi con l'eliminazione , peraltro, di alcuni rami secchi e l'uso del nome del personaggio titolare per cercare un maggior traino alle vendite.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Tutto vero, ma il Color nasce da un'idea di Marcheselli. Il Color storie brevi e il cartonato alla francese idee mie, appoggiate da Marcheselli. Tex Willer, idea di Airoldi, prima da me contrastata vivamente per un mese e poi fatta mia in un pomeriggio quando ne ho trovato la chiave. Quindi non si tratta di serendipidità casuale alla Sergio in queste ultime quattro proposte, ma di idee editoriali precise. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, borden dice:

Tutto vero, ma il Color nasce da un'idea di Marcheselli. Il Color storie brevi e il cartonato alla francese idee mie, appoggiate da Marcheselli. Tex Willer, idea di Airoldi, prima da me contrastata vivamente per un mese e poi fatta mia in un pomeriggio quando ne ho trovato la chiave. Quindi non si tratta di serendipidità casuale alla Sergio in queste ultime quattro proposte, ma di idee editoriali precise. 

 

Mai sostenuto il contrario.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Contro rispondo  a  @Carlo Monni (non so postare le singole frasi) di cui ammiro la straordinaria conoscenza del mondo di Tex, senza voler assolutamente contraddire un avvocato ma solo per chiarire meglio le mie precedenti affermazioni. Intanto ringrazio per l’aggettivo giovanile, anche se sono del ‘57. Sui Texoni conosco la genesi ma non si può negare che hanno ospitato tanti disegnatori al debutto o che non si volevano subito sulla regolare. Se poi non è un test poco ci manca.  Il primo Maxi di Berardi del ‘91 non era certo per smaltire una storia ma doveva essere un one-shot per presentare il lavoro di un grande sceneggiatore che però era alla prima esperienza su Tex e Sergio non se l’è sentita di pubblicarlo sulla regolare. Sei anni dopo è partita la collana maxi guarda caso con uno sceneggiatore (Segura) ritenuto non adatto per la regolare, che ha scritto poi anche il secondo e il terzo maxi. Ricordo di aver assistito ad un incontro con Sergio Bonelli nel 2008 nel corso del quale aveva dichiarato che i Maxi avrebbero dovuto essere la collana per ospitare nuovi e validi sceneggiatori come i Texoni per grandi disegnatori del fumetto mondiale. Poi le cose sono andate diversamente per la difficoltà a reclutare autori di grande livello disponibili a cimentarsi su storie  di più di 200 pagine ed è stata cambiata la strategia editoriale, per continuare la pubblicazione di queste collane di successo. Sui Color ha già risposto @borden . Per i magazine concordo con il giudizio di@Loriano Lorenzutti

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sui  singoli punti:

<span style="color:red;">41 minuti fa</span>, Gas dice:

Sui Texoni conosco la genesi ma non si può negare che hanno ospitato tanti disegnatori al debutto o che non si volevano subito sulla regolare. Se poi non è un test poco ci manca.

 

Sarebbe stato un test se prima gli avessero fatto fare un Texone e solo dopo l'uscita Sergio avesse detto: sei gradito ai lettori, ti faccio entrare nello staff. Per quanto ne so, questo è stato vero sol per De La Fuente e Ortiz e forse nemmeno per loro.

La verità è che nell'arruolare un nuovo disegnatore di un certo peso nazionale e/internazionale si è preferito farlo esordire nel Texone perché  fino al 2012 si tendeva a rispettare la regola per cui quella del Texone doveva essere la prima storia pubblicata di un autore.Dal 2012 il Texone è diventato anche una sorta di Oscar alla Carriera. A certi cultori della serie regolare sfugge, infatti, che il Texone è una pubblicazione di prestigio e non un mero satellite.

 

<span style="color:red;">57 minuti fa</span>, Gas dice:

 Il primo Maxi di Berardi del ‘91 non era certo per smaltire una storia ma doveva essere un one-shot per presentare il lavoro di un grande sceneggiatore che però era alla prima esperienza su Tex e Sergio non se l’è sentita di pubblicarlo sulla regolare. 

 

Balle, semplicemente balle.

La verità nuda e cruda è che Sergio voleva Berardi su Tex ma quando, come era sua abtudine, aveva letto interamente la storia già disegnata gli era venuto il dubbio che lo stile di Berardi non sarebbe stato apprezzato dai texiani tradizionalisti e così, non sapendo come fare, perché dopotutto quella storia l'aveva pagata, si inventò il Maxi  poi lo riportò in vita per Segura sempre perché ritenute anomale e tieni presente che alcune le ha tenute nel cassetto per quattro o cinque anni.

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas dice:

Ricordo di aver assistito ad un incontro con Sergio Bonelli nel 2008 nel corso del quale aveva dichiarato che i Maxi avrebbero dovuto essere la collana per ospitare nuovi e validi sceneggiatori come i Texoni per grandi disegnatori del fumetto mondiale.

 

Non fare l'ingenuo adesso. Cosa pretendevi che dicesse in pubblico: mi sono inventato il Texone e il Maxi per pubblicare storie che non mi piacevano ma di cui dovevo in qualche modo recuperare la spesa? Ovvio che si sia attenuto ad una spiegazione inventata a posteriori.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ok caro avvocato tu rimani della tua idea e io della mia. Tutti i disegnatori dei primi 20  Texoni (Galep e Ticci li hanno disegnati solo per i ritardi degli altri - come guarda caso è successo recentemente con le ristampe di Galep e Ticci nei cartonati a colori) sono grandi artisti  internazionali del fumetto che Bonelli è riuscito, spesso a fatica, a coinvolgere nel progetto Tex ( e avrebbe voluto ingaggiare anche Pratt, Manara e Giardino tanto per parlare dei soli italiani). Poi basta leggere i redazionali che Sergio scriveva in prefazione ai Texoni. Ma oggi da te ho scoperto che quello che diceva  Sergio ai lettori era una mistificazione della realtà e noi ingenui lettori ci cascavamo come polli. E io che pensavo che Sergio fosse un editore con le contropalle! Per i Maxi infine la ricerca di autori capaci di scrivere Tex, conoscendone a fondo il personaggio, purtroppo è miseramente fallita (non è stato facile trovare qualcuno come GLB, Nizzi e Boselli), ma lasciami pensare che anche per questa collana ci fosse una strategia editoriale per portare grandi autori internazionale a scrivere le storie di Tex.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Anche Borden ha confermato la casualità alla base dei Texoni e dei Maxi, Gas. Almeno in origine è andata come ha detto Carlo. Poi Sergio Bonelli ha dovuto scrivere editoriali non sinceri ma edulcorati e magari da qui ha poi continuato a seguire un'idea che inizialmente era solo una toppa.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

On 7/5/2020 at 00:17, Carlo Monni dice:

Assolutamente no. Il primo Texone nasce perché Sergio Bonelli approfitta del quarantennale di Tex per pubblicare una storia che non si decideva a far uscire a causa dei disegni che giudicava troppo anomali. Nelle sue intenzioni doveva essere un volume unico ma lo straordinario successo di vendite lo convinse a farne subito una collana regolare. Poiché non c'era il tempo materiale per realizzare  una storia apposita che fosse pronta per una pubblicazione nel giugno successivo , fu presa una storia che Alberto Giolitti stava realizzando  e la si destinò alla nuova pubblicazione. Giolitti non aveva bisogno di essere testato, era già nello staff anche se all'epoca nessuno aveva modo di saperlo. Nel 1995 per ovviare al ritardo di Magnus si prese una storia di due albi disegnata da Aldo Capitanio e la si trasformò in Texone approfittando del fatto che Capitanio era al debutto ma anche lui non aveva bisogno di essere testato, era già stato arruolato. Si può dire più correttamente che molto spesso il Texano è stato il debutto di nuovi disegnatore ma quasi mai un test,

 

 

Secondo me anche la storia di Galep venne dirottata dalla serie regolare. Se fosse così, il primo texone concepito proprio per questa pubblicazione fu quello di Zaniboni. :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Il Texone è nato casuale, ma dal secondo  numero l'idea editoriale c'era già. Altra cosa per i Maxi, ovviamente, quella sì era al massimo una spiegazione plausibile, una speranza sincera di Sergio, ma che non si è concretizzata: gli sceneggiatori sono sempre meno dei disegnatori. In questo caso il progetto è fallito, ma non è che non ci sia stato, almeno nelle intenzioni dell'editore.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">29 minuti fa</span>, borden dice:

Il Texone è nato casuale, ma dal secondo  numero l'idea editoriale c'era già

 

Che è quello che ho detto anche io. La mia contestazione era sul fatto che avesse la funzione di test per nuovi disegnatori.  Al massimo si può dire che il Texone è stata la prima storia pubblicata di nuovi disegnatori.

 

<span style="color:red;">35 minuti fa</span>, borden dice:

Altra cosa per i Maxi, ovviamente, quella sì era al massimo una spiegazione plausibile, una speranza sincera di Sergio, ma che non si è concretizzata: gli sceneggiatori sono sempre meno dei disegnatori. In questo caso il progetto è fallito, ma non è che non ci sia stato, almeno nelle intenzioni dell'editore.

 

Ma a posteriori proprio come per il Texone. 

In un certo senso quell'idea è passata al  Color con storie brevi 

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, kento dice:

Secondo me anche la storia di Galep venne dirottata dalla serie regolare. Se fosse così, il primo texone concepito proprio per questa pubblicazione fu quello di Zaniboni. :)

 

Mi sono fatto la stessa domanda. Nizzi non ne parla mentre lo dice esplicitamente per la storia di Giolitti e per quella di Capitanio di anni dopo  e di certo Galep era capace di  realizzare 224 pagine in un anno e mezzo o poco più., quindi, chissà?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come testo formattato..   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

 Share

  • Contenuto simile

    • Da Poe
      Gli Oscar 2020 sono stati assegnati e, visto che i forumisti amano i sondaggi e le classifiche, proviamo con questa sulle migliori storie scritte da Boselli.
      Top 12 perché 10 era troppo poco (anche 12 non basta, lo so, ma meglio non esagerare).
       
      La mia Top 12 di Boselli
       
       Serie regolare
      1)      Il passato di Carson
      2)      Gli invincibili
      3)      Missouri
      4)     Jethro
      5)     Colorado Belle
      6)     La grande invasione
       
      Albi speciali (compreso Tex Willer)
      1)      Patagonia
      2)      Nueces Valley
      3)      Il magnifico fuorilegge
      4)      Nei territori del Nord-Ovest
      5)      L’inesorabile
      6)      L’agente federale
       
      Lo so, restano fuori un sacco di belle storie (Luna insanguinata, I giustizieri di Las Vegas, L’ombra del Maestro, I sabotatori, El Supremo, Gli assassini, La vendetta delle ombre, I rangers di Finnegan, Pinkerton Lady,  I razziatori del Nueces, ecc.) ma è un gioco… Chi sta scrivendo la sua personale top 50 sarà facilitato, visto che di fatto la classifica l'ha già pronta.
      Tra qualche settimana, se parteciperanno in molti, farò la classifica finale.
       
       
    • Da natural killer
      TEX WILLER
      N° : 29
      Periodicità: mensile
      SULL'ALTO MISSOURI
       

       
       
      TEX E CARSON TRA LE NEVI DEL GRANDE NORD!
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 64
      Codice a barre: 977261184704600029
      uscita: 18/03/2021
       
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Pasquale Del Vecchio
      Copertina: Maurizio Dotti

      Mentre Kit Carson insegue un assassino, Tex, alle prese con i problemi del suo amico Birdy, scopre che, pur avendo eliminato il caporione mister Tirrell, per lui i guai non sono affatto finiti nel desolato territorio senza città né legge del Montana. Tra trappers, Blackfoot, Crow e la selvaggia natura innevata del Nord, l’inizio di una nuova avventura che ha tra i protagonisti un giovane Kit Carson!
       
      https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/02/18/albo/sull-alto-missouri-1020002/
       

    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Erano tre fratelli temuti in tutto il West…
      MAXI TEX
      N° : 27
      Periodicità: semestrale
      I TRE FRATELLI BILL
      uscita: 06/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 276
      Codice a barre: 977182645704000027
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.