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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale


natural killer
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Mi sono fatto la stessa domanda. Nizzi non ne parla mentre lo dice esplicitamente per la storia di Giolitti e per quella di Capitanio di anni dopo  e di certo Galep era capace di  realizzare 224 pagine in un anno e mezzo o poco più., quindi, chissà?

 

Con ogni probabilità Galep iniziò "Il segno del serpente" nell'autunno del 1988, quindi entrambe le ipotesi avrebbero un senso... ;)

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Risulta anche a me, ma dopo tutte queste molteplici rivelazioni vai a sapere! :D

 

P.S.: discorso interessantissimo, ma OT. Continuate pure a discutere senza problemi, penserò poi io a scorporare i messaggi in una discussione a parte.

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  • Collaboratori

La storia di Galep "I diavoli rossi" fu pubblicata a partire dal dicembre 1988. Cio' significa che Galep iniziò a lavorare sul texone già nell'autunno di quell'anno. Il secondo numero di Giolitti era una storia destinata alla regolare, già in lavorazione almeno dal 1987, che Nizzi sborbiciò  nell'estate 1988. Serviva un Texone per il 1990 e poteva realizzarlo solo Galep che era velocissimo. L'altro disegnatore reclutato in quei mesi (autunno 1988) fu Magnus, che si era offerto alla Bonelli esattamente come fece Galep, almeno così riportava Sergio Bonelli. Il Texone di Zaniboni prende forma solo nella primavera del 1989, esattamente nel mese di aprile.

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<span style="color:red;">21 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Vado a memoria, ma lessi a quei tempi, che fu Galep a chiedere a Sergio di disegnare un Texone. E questi lo accontentò ben volentieri. Vi risulta o ricordo male? 

 

Era scritto nell'introduzione del suo Texone infatti.

 

<span style="color:red;">20 ore fa</span>, virgin dice:

Risulta anche a me, ma dopo tutte queste molteplici rivelazioni vai a sapere! :D

 

Non bisogna mai prendere per oro colato le dichiarazioni ufficiali. Le introduzioni dei primi due texoni, ad esempio contengono diverse piccole ed innocue bugie.

Un dato di fatto è che quando fu presa la decisione di fare del Texone un'uscita regolare non c'era il tempo materiale perché un disegnatore esterno ne realizzasse un altro per il 1990 e non c'erano storie in lavorazione di nuovi disegnatori come era accaduto con Giolitti. Nello staff di allora solo tre disegnatori avrebbero potuto farcela in tempo utile: Galep, Letteri e Fusco. Non è improbabile immaginare che Galep si sia imposto anche in virtù del suo status particolare.

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Io la ho già letta. La storia sulla regolare  di Nizzi, ho detto che non mi è dispiaciuta malgrado qualche difetto,quella di Ruju, I lupi della frontiera, per me è un ottima storia,ma questa di Boselli anche se non è ancora finita, per mè  è di un altro pianeta.🙋🏻‍♂️

,( O forse sto esagerando?)

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Fuga sul Mare

 

Spoiler

 

 La prima avventura su un battello per il giovane Willer, ed è davvero super movimentata!

Tex si disimpegna con abilità tra poker, bari, femme fatale e un angente federale che non vedere l'ora di mettergli il cappio al collo!

Carswell è davvero un osso duro,  ma Tex lo è ancora di più, mettendolo nel sacco e riuscendo nuovamente a sfuggirgli..ma ho l'impressione che non sia  definitivamente uscito di scena..

 

Ah..a proposito della  capacità di commediante del nostro eroe: la scenetta in cui perde di proposito a poker è gestita benissimo!

Siamo davvero su un altro pianeta rispetto al mensile firmato Nizzi!

 

Boselli: 8,5

Rubini: 8 Mi piace molto il suo Tex, sopratutto nei primi piani e quando fuma..

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SPOILER                                                                       Anche io penso che Carswell ritorni in questa storia. Se è tosto come si dice dovrebbe sapere che  Tex non abbandona il suo cavallo.

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Ottimamente riuscito anche il secondo albo: non credo fosse facile saper condensare e soprattutto diversificare emozioni e suggestioni in un capitolo che si svolge quasi interamente a bordo di una nave e che, soprattutto, si dipana su un numero relativamente esiguo di pagine, e sono stato felice di constatare che Boselli - con il validissimo ausilio di Rubini ai disegni - ha centrato in pieno l'obiettivo.

 

Azzeccatissimo, in particolare, l'inserimento di una sottotrama che si è presto rivelata pienamente funzionale al resto della narrazione, così come è stata di mio gusto la gestione dei principali personaggi di contorno durante la traversata della "Mary" da Galveston a Tampa.

 

Vediamo, ora, come si svilupperà la trasferta in Florida del giovane Tex, che del resto già sembra preannunciarsi movimentato e tutt'altro che avaro di emozioni e colpi di scena. Cui, anche a mio parere, contribuirà in buona misura l'agente Carswell...

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Piccola nota tecnica; sappiamo tutti che questa storia era in origine destinata alla serie classica e sappiamo anche che quando è stato deciso di spostarla su Tex Willer ci sono state delle modifiche a quanto nel frattempo già scritto e disegnato per adattarlo alla nuova collocazione ed alla scansione in capitoli di 62 pagine l'uno. Tuttavia non ho potuto non notare che la  seconda striscia di pag. 52, ovvero tavola 110, sarebbe stata una perfetta fine del primo albo nella serie classica.:lol:

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Ancora una volta, un ottimo albo di una serie che non delude mai!

Anche se questo episodio è quasi tutto incentrato sul motivo della fuga/spostamento, cui Tex si vede costretto dopo i suoi tentativi di rimanere in Texas, la narrazione mantiene un suo fascino e si fa apprezzare per le molteplici abilità che il giovane Tex riesce una volta di più a mettere in campo.

 

POSSIBILE SPOILER

 

 

 

Anzitutto, va rimarcata la sua abilità nell'accattivarsi il favore delle persone oneste, capaci di cogliere dai suoi comportamenti l'incompatibilità fra la sua ufficiale veste di "ricercato" e la sua indubbia dirittura morale. Bello il personaggio del capitano del battello, che dimostra una fiducia tutt'altro che scontata ma per nulla forzata nel momento in cui appunto si rende conto delle positive qualità (anche investigative!) di Tex. Insomma, un binomio destinato a diventare un suo "marchio di fabbrica" negli anni a venire. Simpatico anche il personaggio del giovane Edwards, sognatore e ingenuo (tanto da farsi incantare dalla perfida Susan), ma decisamente buono e onesto, capace a propria volta di dare un contributo non indifferente a Tex per trarsi d'impaccio da una situazione difficile.

Gradevoli anche i "siparietti" con Tex che ripetutamente bara a carte - ma sempre con l'esplicita menzione di una condotta volta a mettere nel sacco giocatori che per primi si dimostrano poco onesti e quindi ripagati con la stessa moneta da uno più abile di loro. In questo senso, lo scontro con il giovane e spocchioso ufficiale dimostra una volta di più che Tex non è affatto avido (pur essendo privo di un'occupazione stabile e quindi legittimamente alla ricerca di denaro) e soprattutto che non perde mai la testa per istinti di vanagloria o di presunzione. Sa rendersi conto che una sconfitta momentanea (di fatto, da lui manovrata) sia preferibile, lasciando al meschino ufficialetto la sua effimera gloria (e qualcosa mi dice che Tex si prenderà poi una rivincita con gli interessi con quel tipetto da poco...).

Infine, ancora una volta si possono notare le presenze femminili, tutt'altro che marginali. Alcune tavole iniziali ribadiscono non solo il fascino della bella Anita, ma anche la sua capacità di cogliere la forza e le molteplici abilità di Tex, di cui non dubita in nessun momento (anche se ironicamente lo chiama una "testa di cavolo", ma ci può stare, per il rimpianto da parte sua per il precoce allontanamento di un ragazzo con tante doti...).

Ovviamente, Susan è un personaggio di tutt'altro calibro. A propria volta fascinosa, ma qui si può subito capire che Tex non è così fragile da lasciarsi abbindolare dalle sue indubbie abilità nel "manovrare" le persone (e il confronto con Edwards sembra fatto apposta enfatizzare questo elemento). Insomma, Tex capisce subito che, al di là della bella presenza, c'è qualcosa d'altro in lei ed è molto abile a dominare la ragazza, senza mai perdere la calma e con un'ottima capacità di smascherare gli intrighi di un personaggio davvero negativo e cinico (oserei dire, addirittura peggiore rispetto alla bionda Lily, almeno per quanto la sorella di Mefisto ha mostrato ai suoi esordi). 
Da ultimo, un fugace accenno (con un paio di rapide vignette e un commento di un soldatino), ci fanno capire che Tex non rimane insensibile a qualche "divertimento" (così viene definito) legato alla presenza femminile, con la fascinosa mulatta Zoe che gli fa gli occhi dolci e che ne segue con trepidazione le vicende del gioco alle carte.

Insomma, un ottimo mix di vicende (in cui si inserisce anche il confronto a distanza con l'investigatore Carswell) che rendono la lettura sempre vivace, accattivante e con i lettore decisamente desideroso di poter proseguire al più presto!

 

 

Modificato da dario63
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Tutto molto bello: trama, ambientazione, dialoghi, comprimari, disegni. Si respira un'aria di grande avventura, come nelle migliori storie di Tex. :trapper::)

 

Gustoso anche l'editoriale del Boss, che elenca anche una serie di predilezioni e idiosincrasie del grande Sergio.

 

Nel corso delle sue uscite pubbliche o nei dialoghi che intratteneva con i lettori dalla paginetta della posta (come mi mancano quest'ultime, sembrava di stare ad ascoltare un vecchio amico 😊) tra le prime aggiungerei i caimani, gli esploratori africani, lo sbarco in Normandia, i film porno 🤣, le dark ladies cinematografiche.

Tra le avversioni, come non citare quella per l'aria condizionata (e, più in generale, per i climi freddi)? Pare che abbia reso difficile ai suoi collaboratori la sopravvivenza durante le caldissime estati milanesi... 🙃

 

 

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<span style="color:red;">41 minuti fa</span>, kento dice:

Tutto molto bello: trama, ambientazione, dialoghi, comprimari, disegni. Si respira un'aria di grande avventura, come nelle migliori storie di Tex. :trapper::)

 

Gustoso anche l'editoriale del Boss, che elenca anche una serie di predilezioni e idiosincrasie del grande Sergio.

 

Nel corso delle sue uscite pubbliche o nei dialoghi che intratteneva con i lettori dalla paginetta della posta (come mi mancano quest'ultime, sembrava di stare ad ascoltare un vecchio amico 😊) tra le prime aggiungerei i caimani, gli esploratori africani, lo sbarco in Normandia, i film porno 🤣, le dark ladies cinematografiche.

Tra le avversioni, come non citare quella per l'aria condizionata (e, più in generale, per i climi freddi)? Pare che abbia reso difficile ai suoi collaboratori la sopravvivenza durante le caldissime estati milanesi... 🙃

 

 

 

Tutto vero!

 

Me lo ricordo mentre preparavamo le sue rubriche della Posta, che lui mi dettava, al tavolo ingombro di carte nella sala dei juke-box, e in pieno agosto, finestre chiuse, ventilatori manco a parlarne, e lui con maglioncino di cashmere senza una goccia di sudore.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Piccola nota tecnica; sappiamo tutti che questa storia era in origine destinata alla serie classica e sappiamo anche che quando è stato deciso di spostarla su Tex Willer ci sono state delle modifiche a quanto nel frattempo già scritto e disegnato per adattarlo alla nuova collocazione ed alla scansione in capitoli di 62 pagine l'uno. Tuttavia non ho potuto non notare che la  seconda striscia di pag. 52, ovvero tavola 110, sarebbe stata una perfetta fine del primo albo nella serie classica.:lol:

Infatti ! Penso che pag. 53 sia stata inserita nel rimaneggiamento, mentre la vignettona di pag. 54 era l'inizio del 2° albo . Ipotesi plausibile ? tutttavia solo Borden può dirci la verità 😍

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50 minuti fa, ciro dice:

Infatti ! Penso che pag. 53 sia stata inserita nel rimaneggiamento, mentre la vignettona di pag. 54 era l'inizio del 2° albo . Ipotesi plausibile ? tutttavia solo Borden può dirci la verità 😍

 

 

La pagina iniziale di quest'albo è nuova, come nuova è l'ultima striscia di  p. 53. 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">48 minuti fa</span>, ciro dice:

Infatti ! Penso che pag. 53 sia stata inserita nel rimaneggiamento, mentre la vignettona di pag. 54 era l'inizio del 2° albo . Ipotesi plausibile ? tutttavia solo Borden può dirci la verità 😍

 

Anche secondo me il vignettone con la didascalia "Tampa." era la prima del secondo albo... ;)

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Letto il secondo albo e, come atteso, è a un livello davvero alto! 

Aspetterò le continuazioni per una vera recensione ma volevo far notare solo un paio di cosette quindi 

 

SPOILER!!!

 

Apprezzo molto le argomentazioni di @dario63 sulle presenze femminili e vorrei aggiungere soltanto che il personaggio di Susan mi ricorda molto chiaramente l'omonima Susan di "nueces Valley": entrambe appoggiandosi un istante a Tex riescono a derubarlo, entrambe sono bionde, di bell'aspetto e totalmente diverse da ciò che mostrano di essere (inoltre si chiamano allo stesso modo che mi sembra un ulteriore richiamo).

 

Una cosa che ho notato poi (scusate forse sono troppo puntiglioso) è che a pagina 30 Edwards usa il nome "Tex". Forse è solo una piccola svista perché non sembrano esserci indizi del fatto che Tex ha davvero rivelato la sua identità a Edwards (anzi quasi sicuramente NON l'ha fatto tanto più che nelle vignette successive torna ad essere "Rawlings"). Dunque se partiamo dall'assunzione che Tex non ha rivelato a nessuno il suo vero nome, l'essere chiamato così avrebbe sicuramente dovuto insospettirlo 🤔🤔

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Ho controllato, in sceneggiatura era giusto - era JACK!  Qualcuno ha creduto che mi fossi sbagliato io

 

 

Bos

 

 

Modificato da borden
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