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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale


natural killer
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Povero Tex!

Ma da dove gli arriva tutta questa fama di ammazzasettevoltesette?

Non è un brutto ceffo (si sa, i brutti sono tutti cattivi), è stato bollato come criminale da uno sceriffo che lasciami perdere (nel far west la legge evidentemente si fidava del primo venuto che gridava: dagli all'assassino!) e Carswell, il pirla, che fa?

Si va a scegliere come bersaglio l'unico fuorilegge che, non solo è innocente, ma che gli darà tanto di quel filo da torcere che lo lascerà in braghe di tela.

Che fine è destinato a fare chi spreca grandi risorse in uomini, tempo e denaro senza il benché minimo risultato?

E come mai il ranger Jeff Weber non ha mai creduto che Tex fosse un assassino (per non parlare di Carson) e poi arriva questo Macchinebene che ci crede ciecamente?

 

 

Con tutto il rispetto, queste sì sono ubbie senza senso. Che ne dici di Fix e Javert? Con i tuoi criteri non avrebbero dovuto dare la caccia a Phileas Fogg e Jean Valjean, che non erano nemmeno dei killers.

 

Invece Tex lo è. Per quanto ne sa Carswell (e lo sappiamo anche noi) ha già parecchie vittime sulla coscienza. Mica Carswell ha letto le sue storie a fumetti, per sapere come è andata esattamente...  😆

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Just now, borden dice:

 

 

Con tutto il rispetto, queste sì sono ubbie senza senso. Che ne dici di Fix e Javert? Con i tuoi criteri non avrebbero dovuto dare la caccia a Phileas Fogg e Jean Valjean, che non erano nemmeno dei killers.

 

Invece Tex lo è. Per quanto ne sa Carswell (e lo sappiamo anche noi) ha già parecchie vittime sulla coscienza. Mica Carswell ha letto le sue storie a fumetti, per sapere come è andata esattamente...  😆

 

Giuro che stavo per scriverlo, richiamando il parallelismo con javert gia fatto nel mio post iniziale :)

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Mamma mia, che putiferio.

Neanche avessi detto peste e corna di una storia, in cui l'unica cosa che mi piace poco ma che, come ho già detto, non è un difetto, è il Tex gambler.

E poi che volete che dica una spezzina molto pragmatica, che ha le tarme nel portafoglio, che dorme con il primo euro guadagnato sotto il cuscino, cui hanno sempre dato scadenze pregresse (questa procedura deve essere pronta per ieri)?

Lo sapevate che nel west, dove la gente era molto più pratica di me, una cosa doveva servire almeno a tre scopi?

Il cappello, quasi sempre a cupola alta e impermeabilizzato, serviva da parapioggia, da sombrero (sombra = ombra), da contenitore per abbeverare il cavallo.

Il fazzoletto al collo, spesso in finissima seta, serviva per filtrare l'acqua dei torrenti resa torbida dal passaggio di cavalli o mucche, per riparare le narici dalla polvere nelle strade non asfaltate, come laccio emostatico per le ferite a braccia e gambe.

E che dire del macinino per il caffè ricavato nel calcio del fucile?

Il consumismo non era stato ancora inventato e quando usciva un nuovo tipo di arma (revolver a cartucce a retrocarica in revolver a pallottole ad avancarica, winchester 1873) nessuno faceva la corsa, come noi, ad acquistare il nuovo modello di iphone e buttare quello di versione immediatamente precedente.

Si tenevano quasi tutti quello che avevano, i più benestanti modificavano, se possibile, le armi che avevano e solo pochi acquistavano i nuovi modelli.

Per questo io ce lo vedo poco un agente federale scialacquone.

Ma badate bene: ho detto "ce lo vedo poco" e, soprattutto, ho detto "io" senza generalizzare con una frase impersonale del tipo "Carswell scialacquone è poco credibile".

Perché, per me, l'agente federale è un personaggio ben costruito e una storia ben costruita, almeno nei primi due albi, per gli altri non ho la sfera di cristallo e non mi pronuncio.

A meno che Boselli non mi mandi le anteprime di stampa degli altri albi.:lol2:

E non scomodiamo Verne e Hugo.😜

 

 

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<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, virgin dice:

Quando ho letto questa parola mi è venuto un colpo, poi mi sono detto: ah, è vero che è ligure! :D

 

Verissimo.

Parapioggia è un francesismo e sombrero è spagnoleggiante.

Anche noi usiamo quasi esclusivamente il termine ombrello per entrambi i significati e quindi avrei dovuto specificare dicendo ombrello sia da pioggia sia da sole.

Ma accostare l'immagine di Tex con quella dell'ombrello da sole di una delle damine di Monet mi sembrava irriverente.

Sombrero mi sembrava più appropriato.

Il francesismo.parapioggia era quasi una scelta obbligata.

 

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Infatti io lo uso di solito, ma ho sempre pensato che fosse una trasposizione dalla mia lingua madre e che non esistesse in italiano. Quindi "parapioggia" in Liguria si usa? Però è anche vero che tu sei al confine con la Toscana, non la parte più vicina alla Francia, certo.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, virgin dice:

Infatti io lo uso di solito, ma ho sempre pensato che fosse una trasposizione dalla mia lingua madre e che non esistesse in italiano. Quindi "parapioggia" in Liguria si usa? Però è anche vero che tu sei al confine con la Toscana, non la parte più vicina alla Francia, certo.

Beh, mi hai incuriosita e ho fatto una ricerca.

La Treccani lo riporta come vocabolo anche se specifica, oltre al fatto che è un francesismo, che non è molto usato.

Dalle mie parti (sai che volevano fare la 21ma regione, la Lunigiana, con La Spezia, Massa Carrara e Parma?) di solito si usa ombrello.

Sulla Treccani è presente però anche sombrero, che non è certo un termine italiano, mentre parapioggia lo è sicuramente.

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Letti i primi 2 albini...comincio dalle piccole perplessità/magagne :

 

-Non mi piace il Dinamite eccessivamente umanizzato (come già ne "L'ultima vendetta")... qua addirittura RECITA facendo finta di essere sfinito...se super-cavallo deve essere, che sia super-cavallo perchè prende il battello al volo con un balzo portentoso, non per queste cose alla Jolly Jumper -si, LO SO che Glb gli faceva fare pure di peggio-

-Tex che spara (o lancia il coltello) per disarmare non mi è mai andato troppo giù...capisco che in questa fase della storia l'intreccio lo impone, perchè ha a che far con sceriffi, marshall e di loro aiutanti...ma due scarti umani come Harry Giles e Raul che gli sparano per uccidere avrebbe potuto toglierli di mezzo...anche se capisco che poi tornano, quindi...

- "Testa di cavolo" nun se po' senti, avrei preferito un altro appellativo

 

Detto questo, mi sta piacendo moltissimo, si legge avidamente pagina dopo pagina...Boselli è stato bravissimo a partire dalla traccia delle primissime storie di Glb, per dar vita a una creatura tutta sua, e soprattutto a un mondo sfaccettato con sue coordinate, luoghi, personaggi ricorrenti...e a un Tex credibilissimo e coerente come versione giovane del personaggio che poi tutti conosciamo...qui con un carattere più irruento, scanzonato e impulsivo, ma già in nuce l'essenza (e alcuni tratti e comportamenti tipici-vedi l'offrire da bere a tutti-) del personaggio che diventerà...

Un'altra caratteristica della serie, e della storia in particolare, è di essere avventura allo stato brado...cambi di scenari, peripezie e vicissitudini che si susseguono in maniera fluida...quasi tante micro-storie all'interno di un'unica storia (e poi tante storie legate da continuity che ne fanno a loro volta un flusso narrativo unico) recuperando, in questo, lo spirito delle primissime, magmatiche, avventure del Tex fuorilegge di Glb...

Qui in particolare abbiamo : una primissima parte di western puro, con Tex inseguito dalla posse per praterie e acquitrini del texas ; una seconda parte sul battello dai toni "gialli" con micro-indagine del Tex detective ; una terza parte col tex gambler incentrata sul gioco d'azzardo...cui seguirà ?? Uno sviluppo avventuroso-bellico come lasciato presagire dall'anteprima del prossimo albino ?

In particolare ho PARTICOLARMENTE apprezzato :

 

-La presenza, anche qui, di avvenenti donzelle di carattere, e comunque lontane dal clichè della "damsel in distress"...è se vogliamo un po' un fil rouge della serie...avventuriere, aiutanti coraggiose, nemiche perfide o doppiogiochiste, comunque si torna a riempire le storie di belle figliuole, anche qui proprio nelle avventure del primissimo Glb

-In particolare Anita, complimenti a Rubini per la resa grafica e bel personaggio...e grazie anche per aver messo nero su bianco quello che comunque già si sapeva, ed era stato fatto intuire a più riprese : Tex ciulava anche prima di Lylith ! p.s. tanto di cappello anche per Zoe, è giusto che Tex non se ne faccia scappare una...

-Le partite a poker mi sono piaciute moltissimo...è un aspetto che in Tex è stato approfondito poco frequentemente, invece mi piace quando si scende un po' più nel dettaglio di queste cose, sono scene che, se gestite bene come qui, mi intrippano molto...

-In generale come affiori dalla pagina il senso della quotidianità della vita del Tex giovane...quando va a cercare lavoro...i saloon fumosi e la vita notturna come ambiente in cui il nostro si muove confortevole...

 

Disegni di Rubini strepitosi, in particolar modo la resa degli ambienti (tutti : esterni, interni...), sia per la cura nel particolare che per il senso di insieme...in particolare le pagine ambientate nelle paludi del Texas sono poesia visiva...poco da dire, tra serie regolare e "Tex Willer" c'è un parco disegnatori da fare invidia a chiunque...

Insomma, sintetizzando:  per il momento si vola altissimo.

p.s. A proposito di disegni, la copertina del prossimo "Nella Terra dei Seminoles" è pazzesca, per me la miglior copertina sin'ora.

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4 ore fa, Testa di Vitello dice:

Letti i primi 2 albini...comincio dalle piccole perplessità/magagne :

- "Testa di cavolo" nun se po' senti, avrei preferito un altro appellativo

 

Perché non suggerire a Boselli qualche altro epiteto: per esempio, che ne dici di "testa di vitello"? 😜

Evidentemente Boselli è vegetariano (o pensa che Anita lo sia...) 🙃 😇

 

Sul fatto che Tex "non se ne faccia scappare una", mi pare che ci sia un'evidente distinzione da fare. Pur apprezzando a mia volta il fatto che il giovane Tex sia presentato anche (ma non solo) come sensibile al fascino femminile, non è però così privo di discernimento da lasciarsi spingere solo da istinti immediati di fronte alla prima bella ragazza che incontra. Difatti, la bionda e a suo modo fascinosa Susan viene da lui valutata in maniera attenta anche al comportamento e dirittura morale e da quel genere di ragazza il bravo giovane si tiene debitamente e legittimamente lontano...

Modificato da dario63
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2 hours ago, dario63 said:
7 hours ago, Testa di Vitello said:

Letti i primi 2 albini...comincio dalle piccole perplessità/magagne :

- "Testa di cavolo" nun se po' senti, avrei preferito un altro appellativo

 

Perché non suggerire a Boselli qualche altro epiteto: per esempio, che ne dici di "testa di vitello"? 😜

Evidentemente Boselli è vegetariano (o pensa che Anita lo sia...) 🙃 

 

Tex dice "testa di vitello" perchè era un allevatore. Anita probabilmente viene da una famiglia di contadini...  :lol:

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  • 3 settimane dopo...

Oggi passo in edicola e vedo se è uscito.

 

Una domanda, ma non si potrebbe trasformarne l'uscita da mensile a quindicinale. No, perché, aspettare sei mese per vedere una storia completata, specialmente per me, che per leggere le storie aspetto di averle complete, mi sembrano veramente tanti.

 

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1 hour ago, max70 said:

Una domanda, ma non si potrebbe trasformarne l'uscita da mensile a quindicinale. No, perché, aspettare sei mese per vedere una storia completata, specialmente per me, che per leggere le storie aspetto di averle complete, mi sembrano veramente tanti.

 

Personalmente ritengo che la produzione di storie di Tex sia già eccessiva, almeno per la disponibilità attuale di autori affidabili (il fatto che si sia recuperato un Nizzi ultraottantenne dovrebbe già far capire quanto si stia davvero raschiando il fondo...). Prima di pensare ad aumentarla ancora bisognerebbe trovare la maniera di clonare borden. O trovare nuovi autori capaci di scrivere Tex, che sembra una cosa ancora più fantascientifica...  :rolleyes:

 

Riguardo al problema "è lunga attendere sei mesi prima di leggere gli albi", mi pare che ci sia una soluzione semplicissima: non aspettare sei mesi prima di leggere gli albi! :lol:

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L'uovo di Colombo. Le storie a puntate son fatte per esser  lette a puntate. Quante casse di inserti ingialliti di  giornali sarebbero servite per leggere Prince Valiant a storia completa? E quando lo si sarebbe dovuto cominciare a leggere? Dopo quarant'anni? Quando Foster era in punto di  morte?...

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Personalmente ritengo che la produzione di storie di Tex sia già eccessiva, almeno per la disponibilità attuale di autori affidabili (il fatto che si sia recuperato un Nizzi ultraottantenne dovrebbe già far capire quanto si stia davvero raschiando il fondo...). Prima di pensare ad aumentarla ancora bisognerebbe trovare la maniera di clonare borden. O trovare nuovi autori capaci di scrivere Tex, che sembra una cosa ancora più fantascientifica...  :rolleyes:

Lunga vita a Borden...sperando che nei prossimi anni, riesca a trovare un suo degno sostituto

<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

Riguardo al problema "è lunga attendere sei mesi prima di leggere gli albi", mi pare che ci sia una soluzione semplicissima: non aspettare sei mesi prima di leggere gli albi! :lol:

Purtroppo, è sempre stato un mio limite, la storia mi piace leggerla tutta insieme. anche se si tratta di aspettare mesi

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Contiene Spoiler

 

 

VedereTex in divisa mi ha fatto impressione...anche se il suo cravattino in primo piano c è sempre.

...non mi ha impressionato né fatto storcere il naso la nomina sul campo a sergente.nell esercito Usa la "commission",vale a dire un incarico superiore al grado effettivo, durava il tempo di una campagna o era costretto dagli eventi...ma perché non lasciargli il 44 Henry, visto che conserva le Colt?

 

Per ora storia avvincente.

Modificato da Barbanera
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2 ore fa, max70 dice:

Purtroppo, è sempre stato un mio limite, la storia mi piace leggerla tutta insieme. anche se si tratta di aspettare mesi

Non ti preoccupare, non sei il solo a pensarla così. E non è assolutamente un tuo limite.

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1 ora fa, navajo warrior dice:

se non sbaglio, il .44 Henry fu prodotto solo nel 1860 ed esordì nella Civil War, ma come detto, forse sbaglio.

Non sbagli...ma nelle storie precedenti,per esigenze di trama, Bos lo fa usare a Tex già nel 1858...unica concessione cronologica volutamente sbagliata...qui probabilmente visto che Tex è "inquadrato"militarmente gli concede le sole Colt Navy e uno Springfield m1855 ad avancarica.per il resto mi sembra che Tex Willer sia un successo come romanzo storico.storia sempre più avvincente

 

Il 44 Henry viene utilizzato in.modo massiccio solo a partire dal 1864 dagli Yankees... prodotto in soli 15000 esemplari,era caro da produrre e poco resistente ma era preciso e apprezzato.

Modificato da Barbanera
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Storia superlativa, ad ogni albo migliora. A questo punto devo fare l'ennesimo strappo alla regola, la dovró rileggere sul cartonato a colori. Con 372 tavole andrá a finire che costerá piú del Texone extra-large.

 

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Terzo albo ancora meglio dei due che lo hanno preceduto, e che sono stati ambedue di assoluto livello. Lecito aspettarsi, quindi, che la qualità complessiva della storia vada ulteriormente in crescendo nei prossimi tre capitoli.

 

Nell'albo di questo mese la vicenda entra pienamente nel vivo, si iniziano a percepire azione e adrenalina che, ne sono straconvinto, caratterizzeranno d'ora in avanti l'avventura del giovane Tex in Florida. Ottima contestualizzazione della vicenda, ottima la gestione degli occasionali comprimari ed antagonisti, e soprattutto superlativo lavoro di Rubini ai disegni, capace di rendere al meglio l'ambientazione delle paludi della Florida e dei suoi fieri abitanti Seminoles.

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Ottimo terzo albo!

 

Mi ha colpito piacevolmente che Tex lasci un buon ricordo nella gente "comune" che lo incontra. Persino il barista cui ha sfasciato il locale (okay, non era SOLO colpa di Tex, tuttavia... ) non possa fare a meno di provare stima e rispetto per lui, al punto da mentire bellamente all'agente federale pur di proteggere il "nostro".

 

Zoe è uno splendido personaggio, e i disegni di Rubini la rendono ancora  più splendida.

 

Le battaglie in cui Tex è coinvolto sono ottimamente gestite. Talvolta rischiano di essere un punto debole, dato che il lettore SA che l'eroe in un modo o nell'altro se la cava sempre. Ma quando è Boselli a gestirle, non posso fare a meno di preoccuparmi per l'incolumità del nostro.

 

Se i prossimi 3 albi saranno sullo stesso livello, sarà davvero una storia da incorniciare!

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<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Barbanera dice:

Non sbagli...ma nelle storie precedenti,per esigenze di trama, Bos lo fa usare a Tex già nel 1858...unica concessione cronologica volutamente sbagliata...qui probabilmente visto che Tex è "inquadrato"militarmente gli concede le sole Colt Navy e uno Springfield m1855 ad avancarica.per il resto mi sembra che Tex Willer sia un successo come romanzo storico.storia sempre più avvincente

 

Il 44 Henry viene utilizzato in.modo massiccio solo a partire dal 1864 dagli Yankees... prodotto in soli 15000 esemplari,era caro da produrre e poco resistente ma era preciso e apprezzato.

:ok:

D'altronde la faccenda delle armi nel western è sempre stata piuttosto fantasiosa, a cominciare dai cinturoni con fondine alla coscia e le asole (non so come si chiamano esattamente) per contenere le cartucce metalliche :D

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