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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale


natural killer
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<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, borden dice:

Quel che voglio dire, Dix, è che se anche Sergio scriveva diversamente da me, mi ha lasciato pubblicare le mie storie e per qualcuna abbiamo pure collaborato.Non fai due più due?  Non mi sembra che la tecnica narrativa di questa storia sia molto diversa da altre storie in Fback del passato, tipo Il Passato di Carson. E se le scene sentimentali non le ho usate in Tex classico, ed è chiaro il motivo, le ho messe in Zagor! Col beneplacito di Sergio.

 

 

Tutto bene, comprendo il tuo punto di vista e voglio ribadire che la mia non è critica tanto per fare o per essere sempre controcorrente.

Non ho ancora dato un giudizio completamente negativo a questa storia, oggi ho solo reso palese un dubbio che probabilmente è campato in aria,

al solo scopo di sviare l'attenzione sulla mia famosa e personale avversione alle scene di sesso (che non è sentimento) sui fumetti che colleziono.

Non faccio finta di non sapere che Sergio approvò molto di peggio su altre testate che ovviamente non seguo.

Per esempio questa primavera ho avuto la possibilità di leggere i numeri uno delle più famose testate attuali con l'iniziativa "Un Bonelli al giorno"

e non sono riuscito a farmene piacere neanche uno (Dampyr compreso, mi spiace dirlo).

Il fatto che io abbia comprato tutti i 20 albi di Tex Willer e li abbia letti deve essere una fonte di soddisfazione e non di aspro confronto.

Io continuerò, ma per i motivi di spazio credo che non arriverò al 50. Magari in futuro prova a scrivere qualcosa che mi possa entusiasmare di più.

Con il Texone "Il Magnifico fuorilegge" mi sono divertito, così come con i primissimi numeri.

 

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Peccato.

Peccato perché questa avventura, anche se ci avevo trovato qualche piccola stonatura, mi piaceva proprio.

E il bello è che continua a piacermi.

Le piccole stonature riguardano determinati comportamenti di Tex che lo allontanano dalla sua "essenza" più che settantennale.

Mi riferisco alla sua "professione" di gambler, stortura derivata dall'originale destrezza (anche nel barare) di Tex, e alla presenza eccessiva di donnine compiacenti e di bell'aspetto.

Cose mai viste in settant'anni.

Stonature a cui ora se ne aggiungono un altro paio.

Avete mai sentito Tex che racconta a qualcuno di essersi arruolato nell'esercito americano e di aver fatto una rapida carriera?

Eppure non è una cosa da nulla.

Ma naturalmente si dirà che siamo noi che non lo abbiamo mai saputo, ma tutti gli altri lo sapevano eccome: Carson, Tiger, il figlio Kit, Cochise, ecc.

Ma, a mio avviso, Tex non si sarebbe mai arruolato, specialmente per sfuggire au un accanito agente federale (sarebbe stato più facile e intelligente attraversare il Rio Grande e il bravo agente sarebbe rimasto con le pive nel sacco).

La seconda e ben più grave stonatura è la carneficina di seminole falciati dai dodici colpi delle sue colt.

Seminole che hanno avuto l'unico torto di reagire con la forza e rendere occhio per occhio a tutto quello che l'invasore bianco, ladro delle loro terre, ha loro inferto in cinquant'anni.

Oh certo, Tex non fa altro che proteggere la sua gente dai crudeli indiani uccisori di inermi coloni.

Tutto questo però stona con quello che Tex stesso afferma nelle pagine precedenti:

- pag. 41 arruolarmi dalla parte sbagliata

- pag. 52 non ero lì per massacrare i seminoles ... consideravo gli uomini rossi miei fratelli.

Scusatemi, ma a me questo non sembra Tex.

Chiudete gli occhi, immaginatevi un qualsiasi cowboy del Texas, ricercato dalla legge per omicidio, ma che sia ovviamente un eroe buono e generoso, chiamatelo Tom Smith ed ecco, questa è una delle tante avventure di Tom Smith (ed è, come già detto, una bellissima avventura perché Boselli è molto bravo).

 

 

 

 

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I seminoles, nel torto o nella ragione che fossero avrebbero falcidiato Tex insieme ai suoi compagni. È una lotta per la sopravvivenza e non puoi guardare tanto per il sottile. Il problema è a monte, sta nel suo arruolamento. Ma anche quello, lo fa per una ben precisa ragione: non ha alternative per sfuggire all'agente federale. Piuttosto, è pertinente la tua domanda sul Rio Grande, ma se non erro questa cosa è giustificata nel primo albo, solo che adesso non posso consultarlo e non posso quindi rispondere compiutamente. Ma mi pare di ricordare che non poteva fuggire in Messico.

 

Per me il Tex gambler e con le donnine, come dici tu, non è il Tex che abbiamo conosciuto finora. È un Tex giovane scanzonato, con mille problemi: se fosse stato il solito Tex, con la sola retrodatazione delle sue avventura a un'epoca più lontana, la serie sarebbe stata quasi una ripetizione, in salsa giovanile, della collana regolare. Io credo invece che in questa sede di possa osare.

 

Poi, sulla storia del gambler: il tex di Bonelli de L'ultimo poker è un abilissimo baro: avrà avuto bisogno di farsi le ossa, per affinare questa sua formidabile qualità? Già Glb faceva fare determinate cose a Tex. Senza scordare che in Tra due bandiere spara contro i confederati e lo fa, come in questa storia, per sopravvivere. Ed era sempre Glb.

Modificato da Leo
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Personalmente, non credo che il silenzio del Tex maturo sulla sua rapida carriera nell'esercito sia una contraddizione così forte rispetto a quanto presentato in questo albo. Anzitutto, c'è una condizione di fondo: l'intera serie "Tex Willer" è nata per "allargare" le nostre conoscenze sul giovane Tex e quindi, inevitabilmente, per far luce su episodi/incontri con persone che non sempre potranno avere un riscontro nella sua vita successiva. Ma comunque, quanto di ciò che abbiamo vissuto in fase di maturazione ce lo ricordiamo poi consapevolmente e lascia una traccia così netta nella nostra vita successiva? Inoltre, penso che si possa già cogliere dalle anticipazioni sul prossimo numero che questa "carriera" sarà anche alquanto breve (quindi non tanto "memorabile")... E, probabilmente, darà anche modo a Tex di esprimere una crescente diffidenza, se non proprio lontananza, nei confronti dell'esercito e dei suoi metodi predominanti, che saranno caratteristiche più marcate negli anni seguenti (e, in parte, forse motivabili grazie anche a questa avventura). Infine, credo che l'interesse generale di questa serie stia proprio nel vedere Tex che compie una serie di esperienze che lo portano, poco per volta, a maturare, a formarsi una coscienza sempre più strutturata (e non fondata su idee aprioristiche, ma appunto sviluppatesi nel confronto concreto con situazioni e uomini). Che quindi il giovane Tex veda l'arruolamento come un mezzo per allontanarsi dal pericolo di essere catturato (e magari costretto a sparare su persone che, a modo loro, cercano di "fare giustizia"), non mi sembra uno scandalo, ma appunto un ingrediente di una persona in formazione che sta cercando ancora di capire quale dovrà essere la sua vita. In questo momento, è uno "sradicato", che non riesce a risiedere stabilmente in un territorio, né a realizzare delle relazioni interpersonali definitive (e anche i rapporti con alcune ragazze conosciute occasionalmente non mi stupisce né fa scandalo). Come in qualsiasi "romanzo di formazione", non dobbiamo pretendere di vedere tutti i tratti dell'uomo adulto e più coerente (si spera) già minuziosamente esplicitati. Il senso di giustizia di Tex, però, a mio avviso si sta confermando più volte e anche per giudicare il valore dello scontro a fuoco con i Seminoles, credo occorra attendere almeno il prossimo albo. Dalle ultimissime vignette dell'albo, di fatto vien fuori la pressante e comprensibile esigenza di salvare la pelle (sua e dei commilitoni), rispetto ad un pericolo che non può essere affrontato altrimenti, facendo prevalere una sorta di "istinto di sopravvivenza".

Modificato da dario63
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2 ore fa, Leo dice:

I seminoles, nel torto o nella ragione che fossero avrebbero falcidiato

Boselli ha creato la situazione in cui Tex fa strage di seminole.

E' una sua scelta che a me non piace soprattutto perché  il Bos poteva sviluppare l'azione in altro modo.

Tex uccisore di indiani, colpevoli solo di difendere le proprie terre e famiglie, scusatemi ma a me non piace.

Vi ricordate l'eleganza con cui affronta l'esercito americano in Sangue Navajo?

Il fatto che allora era saggio e maturo e invece qui è un giovane scavezzacollo non giustifica il suo comportamento.

Tex era amico degli indiani, soprattutto addirittura di Cochise anche da giovane, e il fatto che ora sia stato messo dall'autore in una situazione totalmente diversa da quello che lui stesso fa notare a pag. 52, alle mie orecchie stride parecchio.

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Leo dice:

abilissimo baro: avrà avuto bisogno di farsi le ossa

Certo, ma non facendo il gambler professionista (anche se per brevi periodi).

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Leo dice:

in due bandiere spara contro i confederati

E non mi è piaciuto neanche lì.

E tra l'altro, nella guerra di secessione Tex non si è arruolato.

Sentire Tex Willer dire "Agli ordini, capitano", non suona un po' strano?

Insomma, io continuo a pensare che il protagonista sia Tom Smith.

 

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3 ore fa, Letizia dice:

Peccato.

Peccato perché questa avventura, anche se ci avevo trovato qualche piccola stonatura, mi piaceva proprio.

E il bello è che continua a piacermi.

Le piccole stonature riguardano determinati comportamenti di Tex che lo allontanano dalla sua "essenza" più che settantennale.

Mi riferisco alla sua "professione" di gambler, stortura derivata dall'originale destrezza (anche nel barare) di Tex, e alla presenza eccessiva di donnine compiacenti e di bell'aspetto.

Cose mai viste in settant'anni.

Stonature a cui ora se ne aggiungono un altro paio.

Avete mai sentito Tex che racconta a qualcuno di essersi arruolato nell'esercito americano e di aver fatto una rapida carriera?

Eppure non è una cosa da nulla.

Ma naturalmente si dirà che siamo noi che non lo abbiamo mai saputo, ma tutti gli altri lo sapevano eccome: Carson, Tiger, il figlio Kit, Cochise, ecc.

Ma, a mio avviso, Tex non si sarebbe mai arruolato, specialmente per sfuggire au un accanito agente federale (sarebbe stato più facile e intelligente attraversare il Rio Grande e il bravo agente sarebbe rimasto con le pive nel sacco).

La seconda e ben più grave stonatura è la carneficina di seminole falciati dai dodici colpi delle sue colt.

Seminole che hanno avuto l'unico torto di reagire con la forza e rendere occhio per occhio a tutto quello che l'invasore bianco, ladro delle loro terre, ha loro inferto in cinquant'anni.

Oh certo, Tex non fa altro che proteggere la sua gente dai crudeli indiani uccisori di inermi coloni.

Tutto questo però stona con quello che Tex stesso afferma nelle pagine precedenti:

- pag. 41 arruolarmi dalla parte sbagliata

- pag. 52 non ero lì per massacrare i seminoles ... consideravo gli uomini rossi miei fratelli.

Scusatemi, ma a me questo non sembra Tex.

Chiudete gli occhi, immaginatevi un qualsiasi cowboy del Texas, ricercato dalla legge per omicidio, ma che sia ovviamente un eroe buono e generoso, chiamatelo Tom Smith ed ecco, questa è una delle tante avventure di Tom Smith (ed è, come già detto, una bellissima avventura perché Boselli è molto bravo).

 

Ecco perchè anche io ho scritto che Tex Willer è un'ottima serie, ma ha poco a che fare con il Tex che conosco.

24 minuti fa, Letizia dice:

Boselli ha creato la situazione in cui Tex fa strage di seminole.

E' una sua scelta che a me non piace soprattutto perché  il Bos poteva sviluppare l'azione in altro modo.

Tex uccisore di indiani, colpevoli solo di difendere le proprie terre e famiglie, scusatemi ma a me non piace.

Vi ricordate l'eleganza con cui affronta l'esercito americano in Sangue Navajo?

Il fatto che allora era saggio e maturo e invece qui è un giovane scavezzacollo non giustifica il suo comportamento.

Tex era amico degli indiani, soprattutto addirittura di Cochise anche da giovane, e il fatto che ora sia stato messo dall'autore in una situazione totalmente diversa da quello che lui stesso fa notare a pag. 52, alle mie orecchie stride parecchio.

Certo, ma non facendo il gambler professionista (anche se per brevi periodi).

E non mi è piaciuto neanche lì.

E tra l'altro, nella guerra di secessione Tex non si è arruolato.

Sentire Tex Willer dire "Agli ordini, capitano", non suona un po' strano?

Insomma, io continuo a pensare che il protagonista sia Tom Smith.

 

 

Idem.

Mi aspetterei per lo meno una replica di Cochise quando Tex racconta di questa prima battaglia contro i Seminole, i quali agiscono con le stesse motivazioni dei suoi Chiricahuas.

Modificato da navajo warrior
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19 minuti fa, navajo warrior dice:

 

 

Mi aspetterei per lo meno una replica di Cochise quando Tex racconta di questa prima battaglia contro i Seminole, i quali agiscono con le stesse motivazioni dei suoi Chiricahuas.

 

 

Ah! Ah! Come se Cochise fosse una specie di Gandhi degli Apaches e un ideologo panindiano. Chissà invece quanti Navajo, Comanche, Hopi etc lui e i suoi hanno spedito nelle celesti praterie...😆  

 

Scusate, non mi sono tenuto, stavolta. 😉

 

 

E da te, Navajo Warrior, che sei un esperto...  Immagino che tu sappia che le varie denominazioni comanche si ammazzavano allegramente tra loro, all'occorrenza. Gli apache un po' meno, ma non erano esenti dallo stesso difetto. I Kiowa ammazzavano i Comanche prima di allearsi con loro e continuarono ad ammazzare i Tonkawa e viceversa. Gli Cheyenne odiavano i Pawnee, i Blackfoot i Crow. Devo continuare? Che importava a Cochise dei Seminoles?

Modificato da borden
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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, borden dice:

Ah! Ah! Come se Cochise fosse una specie di Gandhi degli Apaches e un ideologo panindiano. Chissà invece quanti Navajo, Comanche, Hopi etc lui e i suoi hanno spedito nelle celesti praterie...😆  

Scusate, non mi sono tenuto, stavolta. 😉

E da te, Navajo Warrior, che sei un esperto...  Immagino che tu sappia che le varie denominazioni comanche si ammazzavano allegramente tra loro, all'occorrenza. Gli apache un po' meno, ma non erano esenti dallo stesso difetto. I Kiowa ammazzavano i Comanche prima di allearsi con loro e continuarono ad ammazzare i Tonkawa e viceversa. Gli Cheyenne odiavano i Pawnee, i Blackfoot i Crow. Devo continuare? Che importava a Cochise dei Seminoles?

 

Su questo hai ragione, ma con queste giuste affermazioni stai svicolando sul fatto che Tex, partendo da zero, sta combattendo e ammazzando gente con i quali, normalmente, sarebbe in completa sintonia.

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Io ho criticato la - scusa, eh- sciocchezza che hai detto su Cochise.  Se ammazza i Seminoles, lo fa per salvare i compagni. Che altro avrebbe dovuto fare? Ma quante volte avete visto Tex ammazzare indiani??? MAI???  E poi, scusa, la storia non finisce qui. Legittimo che facciate le pulci, ma l'importante è che vi divertiate.

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PS. e poi, dal momento che mi dimostri di saperne abbastanza (e mi riferisco anche alla storia dei Kansa nel Texone), perchè ogni tanto (spesso) continui con cazzate tipo 'la mia gente [Pima] giù a Taos'?

Just now, borden dice:

Io ho criticato la - scusa, eh- sciocchezza che hai detto su Cochise.  Se ammazza i Seminoles, lo fa per salvare i compagni. Che altro avrebbe dovuto fare? Ma quante volte avete visto Tex ammazzare indiani??? MAI???  E poi, scusa, la storia non finisce qui. Legittimo che facciate le pulci, ma l'importante è che vi divertiate.

 sì, ma devi ammettere che, se come spero, poi Tex si allea più o meno con i Seminole, come fa a giustificare il suo iniziale comportamento? Non credo che basti dire, bè, o io o loro.

E in ogni caso, mi sto divertendo.

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Di questo, abbiamo parlato alla nausea. La pignoleria geografica-etnografica sarebbe un peso in Tex . Non sarebbe più Tex .Già io esagero. Fattene una ragione.

 

E visto che  sei così precisino, pardon, ammetti che quelle  due critiche erano campate in aria

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

 

 sì, ma devi ammettere che, se come spero, poi Tex si allea più o meno con i Seminole, come fa a giustificare il suo iniziale comportamento? Non credo che basti dire, bè, o io o loro.

E in ogni caso, mi sto divertendo.

 

 

Questo lo vedrai, appunto, non è finita

 

 

Modificato da borden
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45 minuti fa, navajo warrior dice:

 

<span style="color:red;">37 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

ufff, ok.

ma dì la verità. ti diverti più con me che cerco di portarti sulla retta via, o con chi ti dice sempre sì Borden, hai ragione Borden, ossequi Borden? :D

 

 

No comment. Ogni risposta è pericolosa.😉 L'importante è poter replicare per le rime

 

 

 

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Letizia dice:

Le piccole stonature riguardano determinati comportamenti di Tex che lo allontanano dalla sua "essenza" più che settantennale.

Mi riferisco alla sua "professione" di gambler, stortura derivata dall'originale destrezza (anche nel barare) di Tex, e alla presenza eccessiva di donnine compiacenti e di bell'aspetto.

Cose mai viste in settant'anni.

 

Riguardo a queste due "stonature" anch'io ho fatto un po' fatica a digerire il Tex gambler, ma soprattutto all'inizio dell'avventura con Mefisto. Ormai ho capito semplicemente che qui abbiamo un Tex diverso da come ci aspettiamo. Quando ho visto per la prima volta il "numero zero" ho subito iniziato a pensare a come avrebbe potuto essere: certe cose le avevo previste e altre no. In questo caso diciamo che non approvo del tutto quando bara "di norma", cioè con chi invece gioca pulito, però lo accetto e capisco anche che sia un aspetto sensato. 

 

Per quanto riguarda le donnine invece non ci vedo nulla di strano. Dal momento che Tex è un assiduo frequentatore di saloon e in molti saloon le donnine ci sono credo sia del tutto normale che si costituisca un rapporto (di qualsiasi tipo) con queste ragazze, specialmente per una figura affascinante come Tex (ti ricordo che "come rubacuori noi del Texas non siamo secondi a nessuno"). Come diceva mi sembra Leo sopra è anche giustificabile che siano tutte di bell'aspetto perché è proprio quello che le aiuta nel loro mestiere. Le ragazze dei saloon attirano gli uomini quindi è del tutto normale, Susan li seduce per derubarli o distrarli col suo fascino, magari anche Kate Warne si è servita di questo espediente nella sua carriera per smascherare qualche canaglia. Pensandoci un attimo: con la vita che fa Tex in un'ambientazione come quella non è normale che succeda? Non è ammogliato, non è mai nello posto per più di pochi giorni, non è un predicatore...

Inoltre non è un aspetto del tutto nuovo. Prima che Tex si ammogliasse abbiamo già visto altre donzelle desiderose. Lupe perché no? Anche lei potrebbe entrare in questa categoria. O Marie Gold. O per tornare a Boselli anche Sophie, la ragazza di Robber's Nest.

 

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Letizia dice:

Sentire Tex Willer dire "Agli ordini, capitano", non suona un po' strano?

 

Si fa mooolto strano questo si :lol:

Però credo che borden abbia voluto farci capire come non potesse trovare altre chances. Una volta ambientato a Tampa Tex non si aspetta di veder arrivare Carswell da un momento all'altro. Spera di rimanere lì relativamente tranquillo. Quando poi capisce che è impossibile non ha molte altre possibilità, considerando che un conto è essere ricercato "solo" da posse e sceriffi e un conto è avere contro l'esercito degli Stati Uniti, in una zona peraltro che, anche se per altri motivi, pullula di soldati. Inoltre Tex è buon giudice di uomini e probabilmente in Payne vede un uomo che, anche se costretto a fare una guerra, si comporterà sempre in maniera onorevole.

Detto ciò sicuramente è un tema abbastanza spinoso questo. A mio avviso è un po' per indorarci la pillola che verso la fine dell'albo ci si concentra nei dialoghi su "siamo in guerra ma non siamo dei macellai come quelli della milizia, i seminoles sono dei poveri diavoli e mi fanno quasi pena ecc...". Poi vedremo come evolve la situazione, sicuramente borden avrà trovato il modo di riparare a questa incresciosa situazione...

La cosa certa è che in quel preciso momento Tex non poteva disarmare tutti i Seminoles (né sparare ai cavalli :D). Sono situazioni che, anche se molto raramente, sono già capitate e potrei fare qualche esempio

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Io credo che il problema di fondo di alcuni di voi è che ragionate come se questo fosse il Tex che conoscete oggi ma non lo è, deve ancora diventarlo.

Siete anche viitime di quel buonismo che spesso rimproverate agli altri idealizzando eccessivamente gli indiani che avevano sì le loro buone ragioni ma non per questo uno dovrebbe lasciarsi uccidere senza reagire.

In questo caso a Tex è stata affidata la responsabilità della pattuglia e lui non è il tipo che lascerebbe massacrare uomini affidari a lui solo perché chi li attacca ha le sue ragioni e la cosa non è certo priva di precedenti o devo ricordarvi i numeri 17 e 19, tanto per fare un esempio?

 

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<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Io credo che il problema di fondo di alcuni di voi è che ragionate come se questo fosse il Tex che conoscete oggi ma non lo è, deve ancora diventarlo.

 

Io credo che è anche difficile pensare che questo giovane Tex, così calcolatore, donnaiolo e giudice di uomini, diventerà in futuro il Tex che conosciamo, quello che tra pochi mesi uscirà da una porta sparando all'impazzata contro venti nemici e gridando 'Cani ! Cani !', che sempre a breve eviterà le avances di belle figliole come Marie Gold o Lupe e che tra qualche anno si farà abbindolare da un vecchio schiavista del Sud credendo per anni alla colpevolezza di un innocente.

Stiamo leggendo un fumetto (o per meglio dire una serie di fumetti) su un personaggio  che,  checchè se ne dica, ha diversi padri putativi oltre a quello originale e quello che facciamo è appunto paragonarlo a quello che amiamo di più.

Nel mio caso è quello di GlB, ma altri preferiranno quello di Nizzi, Nolitta o l'ottimo di Boselli.

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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

 

Io credo che è anche difficile pensare che questo giovane Tex, così calcolatore, donnaiolo e giudice di uomini, diventerà in futuro il Tex che conosciamo, quello che tra pochi mesi uscirà da una porta sparando all'impazzata contro venti nemici e gridando 'Cani ! Cani !', che sempre a breve eviterà le avances di belle figliole come Marie Gold o Lupe e che tra qualche anno si farà abbindolare da un vecchio schiavista del Sud credendo per anni alla colpevolezza di un innocente.

Stiamo leggendo un fumetto (o per meglio dire una serie di fumetti) su un personaggio  che,  checchè se ne dica, ha diversi padri putativi oltre a quello originale e quello che facciamo è appunto paragonarlo a quello che amiamo di più.

Nel mio caso è quello di GlB, ma altri preferiranno quello di Nizzi, Nolitta o l'ottimo di Boselli.

 

Io credo invece che risponda al Tex delle origini (un vero ammazzasette senza alcuno scrupolo- vedi Mano Rossa-  semmai il mio è di molto addolcito per adeguarlo al Tex adulto classico) e potrei portare ottimi argomenti  per dimostrartelo, ma non mi ci metto per mancanza vera di tempo.

Nella mia opinione tu stai facendo quello che imputi  al sottoscritto: ossia decidi da te come è il personaggio.😉 Solo che lo fai da lettore, sull'onda emotiva del momento e dei tuoi gusti e dalla tua scarsa conoscenza o memoria della saga (scusa, ma è così). Io  posso sbagliare, evidentemente, ma ho costruito questo  personaggio dopo analisi e letture durate ben più di mezzo secolo del Tex glbonelliano e dopo ragionamenti critici. Ti posso assicurare che tutto si tiene.  E anche il (brevissimo, fulmineo- ma proprio ve lo devo anticipare??)- periodo con la divisa serve egregiamente a costruire il disgusto futuro di Tex per il servizio militare. MA NON per i militari!! Il vero Tex di  Gl, non il vostro, i militari  li ammira e voleva per Kit la carriera militare, addirittura!...😄

 

Che poi ci siano vari Tex, con varie sfumature, è un fatto inevitabile. Ma ribadisco che il giovane Tex di Tex Willer  forse non si  evolverà in quello di Nolitta o di Fuga da Anderville (impossibile tenere tutto!) ma nella maggior parte degli altri Tex senz'altro, specialmente quello di Gl e il mio, ma anche il Tex del 70 per cento 😆di Nizzi e Ruju etc...

 

 

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24 minuti fa, navajo warrior dice:

Io credo che è anche difficile pensare che questo giovane Tex, così calcolatore, donnaiolo e giudice di uomini, diventerà in futuro il Tex che conosciamo, quello che tra pochi mesi uscirà da una porta sparando all'impazzata contro venti nemici e gridando 'Cani ! Cani !', che sempre a breve eviterà le avances di belle figliole come Marie Gold o Lupe e che tra qualche anno si farà abbindolare da un vecchio schiavista del Sud credendo per anni alla colpevolezza di un innocente.

 

Tranne che sull'abbindolamento da parte del vecchio schiavista, posso darti ragione su questo punto. Però io credo abbia ragione Monni:

 

1 ora fa, Carlo Monni dice:

Io credo che il problema di fondo di alcuni di voi è che ragionate come se questo fosse il Tex che conoscete oggi ma non lo è, deve ancora diventarlo.

 

Tex, in questa serie, non è diventato quello che conosciamo noi. Ma è un Tex del tutto apocrifo, come vorrebbero Letizia e Navajo Warrior? Non rispettoso del Tex Glbonelliano? Io credo di no.

 

Tex è un fuorilegge e deve campare. GLB ha sempre conferito al suo personaggio grandi capacità di baro. E' dunque del tutto plausibile che si sia fatto le ossa in gioventù. E in quale periodo se non in questo che sta affrontando la nuova serie? Tex fa il gambler non perché lo voglia, ma perché ci è in qualche modo costretto: non ci si arricchisce, non spenna poveri cristi ma magari qualche volpone più scorretto di lui, poi paga da bere a tutti. Sbarca il lunario in una fase complicata della sua vita. Ci sta, è una fase che conosciamo pochissimo, ma è del tutto plausibile che in questo lasso di tempo Tex abbia acquisito le capacità conferitegli da GLB perché in serie ristrettezze economiche. 

 

Tex che uccide i seminoles? Ma Tex ha ucciso anche confederati. Letizia dice: non mi piacque neanche lì. Ok che non ti piace, ma al di là dei tuoi gusti il Tex che uccide seminoles perché costretto è lo stesso di GLB in "Tra due bandiere": uccide in una situazione d'emergenza, uccide per non essere ucciso e per non far uccidere i suoi compagni. Altra cosa è dire: non avrebbe dovuto arruolarsi. OK, ma anche qui credo si stia dimenticando un particolare: Tex è poco più che un ragazzo, braccato da tutte le parti. Un capitano dell'esercito lo prende a benvolere e gli fa capire che, se indossa l'uniforme, nessuno lo denuncerà. A me sembra del tutto credibile, non apocrifo, non difforme dal "verbo" glbonelliano

Modificato da Leo
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Questo pomeriggio mi sono letto dal principio la storia (perché non avevo voglia di rovistare negli scatoloni in cerca delle

precedenti storie in flashback). Per prima cosa ritiro i miei dubbi sulla narrazione in "differita", anche dopo aver letto che

all'inizio di una scena senza Tex dice chiaramente: "Questo lo venni a sapere molto tempo dopo".

Si tratta comunque di un interminabile prologo, con alcune scenette divertenti, alcune trascurabili, altre messe lì solo per riempire l'albo

peraltro con un debolissimo sviluppo sulla trama (Harry Giles, Raul e l'insopportabile Anita).

Purtroppo nel terzo albo le cose si fanno molto più interessanti con l'uscita di scena di Zoe (personaggio pensato con

la mentalità degli anni duemila, non certo di metà ottocento), con l'arruolamento di Tex, il superiore che lo ostacola

e quello che si accorge della sua identità eppure lo agevola, il tanto agognato arrivo dei seminoles… e mi tocca aspettare

un altro mese!

Per le altre critiche (non mosse da me) per me è tutto in regola: Dinamite è Dinamite, Gunny ha insegnato a Tex a barare a poker

(gioco di cui ignoro ogni regola e neanche voglio imparare), e Tex soldato.

Modificato da Dix Leroy
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1 ora fa, Carlo Monni dice:

 

In questo caso a Tex è stata affidata la responsabilità della pattuglia e lui non è il tipo che lascerebbe massacrare uomini affidari a lui solo perché chi li attacca ha le sue ragioni e la cosa non è certo priva di precedenti o devo ricordarvi i numeri 17 e 19, tanto per fare un esempio?

 

 

 

Forse hanno confuso Tex con Bill Adams o Ken Parker o Blueberrry.

 

Con tutta la mia notoria stima per D'Antonio, Berardi e Charlier, questo è un errore da somarelli. 

Just now, Dix Leroy dice:

 

 Zoe (personaggio pensato con

la mentalità degli anni duemila, non certo di metà ottocento), 

 

 

Per amor di discussione esplicita questo tuo pensiero così che possa contestarlo. 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Forse hanno confuso Tex con Bill Adams o Ken Parker o Blueberrry.

 

Con tutta la mia notoria stima per D'Antonio, Berardi e Charlier, questo è un errore da somarelli. 

 

 

Per amor di discussione esplicita questo tuo pensiero così che possa contestarlo. 

 

Temo che questi "personaggetti" siano creati con il fine di far presa sul pubblico femminile.

Una donna forte interagisce alla pari con l'eroe, non si sente in dovere di concedersi per sdebitarsi

e può (anzi deve) essere una persona normale, anzi potrebbe avere un "difettino", anche per differenziarsi

dalle tante che ho paura costelleranno questa raccolta. A volte un nasetto pronunciato o un po' di sovrappeso

possono rendere una ragazza altrettanto affascinante che una schiera di fotomodelle tutte uguali.

 

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Mondego dice:

Però credo che borden abbia voluto farci capire come non potesse trovare altre chances. Una volta ambientato a Tampa Tex non si aspetta di veder arrivare Carswell da un momento all'altro. Spera di rimanere lì relativamente tranquillo. Quando poi capisce che è impossibile non ha molte altre possibilità, considerando che un conto è essere ricercato "solo" da posse e sceriffi e un conto è avere contro l'esercito degli Stati Uniti, in una zona peraltro che, anche se per altri motivi, pullula di soldati. Inoltre Tex è buon giudice di uomini e probabilmente in Payne vede un uomo che, anche se costretto a fare una guerra, si comporterà sempre in maniera onorevole.

Quando Tex si è arruolato non sapeva che Payne sospettava di lui e non aveva alle calcagna l'esercito degli Stati Uniti. Poteva semplicente andare dove voleva e hai voglia di cercarlo in mezzo a milioni di persone tra il Messico e il Canada.

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Leo dice:

Piuttosto, è pertinente la tua domanda sul Rio Grande, ma se non erro questa cosa è giustificata nel primo albo, solo che adesso non posso consultarlo e non posso quindi rispondere compiutamente. Ma mi pare di ricordare che non poteva fuggire in Messico.

In realtà, quando Tex si trovava a Corpus Christi, invece di prendere il battello per Galveston e Tampa, poteva tranquillamente andare in Messico che dista solo 200 chilometri, nessuno glielo avrebbe impedito.

<span style="color:red;">41 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

come se questo fosse il Tex che conoscete oggi ma non lo è, deve ancora diventarlo.

Esatto.

E' quello che dico io.

Questo è Tom Smith.

Che poi diventerà Tex, speriamolo.

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Just now, Letizia dice:

Quando Tex si è arruolato non sapeva che Payne sospettava di lui e non aveva alle calcagna l'esercito degli Stati Uniti. Poteva semplicente andare dove voleva e hai voglia di cercarlo in mezzo a milioni di persone tra il Messico e il Canada.

 

No, Letizia, Tex lo sapeva benissimo. Rivedi la scena in cui un sergente mi pare va a trovarlo da Zoe. Gli dicono chiaro e tondo che hanno scoperto chi è e lo spingono a arruolarsi

<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Letizia dice:

In realtà, quando Tex si trovava a Corpus Christi, invece di prendere il battello per Galveston e Tampa, poteva tranquillamente andare in Messico che dista solo 200 chilometri, nessuno glielo avrebbe impedito.

c'era una spiegazione anche qui, lo devo rivedere

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

 

Temo che questi "personaggetti" siano creati con il fine di far presa sul pubblico femminile.

Una donna forte interagisce alla pari con l'eroe, non si sente in dovere di concedersi per sdebitarsi

e può (anzi deve) essere una persona normale, anzi potrebbe avere un "difettino", anche per differenziarsi

dalle tante che ho paura costelleranno questa raccolta. A volte un nasetto pronunciato o un po' di sovrappeso

possono rendere una ragazza altrettanto affascinante che una schiera di fotomodelle tutte uguali.

 

 

 

Ma che stai a dì? E' un fumetto. Ed è un fumetto western di settanta anni fa! Le donne DEVONO essere tutte giovani e belle. Proprio perché è un vecchio fumetto. Se fosse davvero concepito nel Duemila, allora l'eroina sarebbe forse una trans racchia cui non piacciono gli uomini. 😉Ma non è  questo il caso.

 

Si concede? Ma non per sdebitarsi. Diamine, Dix, ma chi sei? Non concepisci che a una ragazza piaccia scopare e che le tiri farlo con un figo  come Tex? Scusa il linguaggio, però te le vai a cercare!😉 

 

Tutto qui? credevo che avessi  da segnalarmi un anacronismo storico. Invece, pardon, ma è uno sproloquio. Quel che dici nelle ultime tre righe può trovarmi d'accordo nella vita, ma che c'entra con questa storia?  Il difetto  Zoe ce l'ha: è NEGRA! Ma a Tex piace lo stesso ! 😆

 

E la donna forte che cercavi era nell'altra storia. Kate Warne, personaggio AUTENTICO di  due secoli fa.

 

Aggiungo che semmai Zoe fa presa sul pubblico MASCHILE Ma già, tu pensi alle lesbiche, sicuro...

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Leo dice:

c'era una spiegazione anche qui, lo devo rivedere

 

No, non c'era una spiegazione, ma non è difficile trovarne una. Da Corpus Christi uno che voglia fuggire dalla legge dove può andare, se non in Messico? E' la strada più scontata, probabilmente disseminata di mastini dell'agente federale: è insomma la strada più rischiosa, non tanto o non solo per la buona riuscita della sua fuga, ma anche per le elevate possibilità di uccidere un uomo di legge, che è ciò che Tex vuole evitare a tutti i costi per non diventare un criminale anche ai suoi stessi occhi. Così sceglie una via inconsueta, insospettabile, che è quella di Tampa. Che poi l'agente sia riuscito comunque a intercettarlo va tutto a suo merito, anzi lo rende un personaggio ancora più di valore. 

Just now, borden dice:

Ma che stai a dì? E' un fumetto. Ed è un fumetto western di settanta anni fa! Le donne DEVONO essere tutte giovani e belle. Proprio perché è un vecchio fumetto. Se fosse davvero concepito nel Duemila, allora l'eroina sarebbe forse una trans racchia cui non piacciono gli uomini. 😉Ma non è  questo il caso.

 

Ma soprattutto, Tex frequenta dei saloon. Queste sono donne da saloon, puntano sull'avvenenza! E sono donne che amano godersi la vita, con una morale non proprio cristallina... siamo nel West, e su...

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