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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale


natural killer
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Letto "I volontari della Florida"...dopo le incertezze e le macchinosità dell'albo precedente, si ritorna in carreggiata con un bel pieno di avventura allo stato brado nella labirintica e soffocante foresta-palude. Un Tex come non mai eroe d'altri tempi, intrepido e altruista fino all'iperbole...apprezzo molto come pian piano, con la pura e cristallina forza delle sue azioni, stia tirando tutti dalla sua parte, lasciando isolato il povero Fairfax che rosica. Stupenda la scena nel torrente con i coccodrilli, con arditissimo salvataggio da parte di un Tex quasi super-umano. Sempre maestosi i disegni di Rubini che dipinge le foreste della Florida tra innumerevoli suggestioni.

BREVI ANNOTAZIONI

 

- Nel primo volontario salvato dai coccodrilli (quello biondo) ho visto una certa somiglianza con Esse Esse...citazione grafica voluta ?

- Collins con mano staccata che però appare tutto ringalluzzito dopo la fasciatura...ma non dovrebbe essere una misura provvisoria in vista di una cauterizzazione da farsi presto ?

-Tex che si lamenta dei morsi della fame, pur essendosi da poco pappato un coniglio selvatico...e scrocca pure gli ultimi biscotti al povero Logan !

- Tex in fuga da tutti che però dice di dovere assolutamente tornare a Tampa a prendersi Dinamite...l'ho trovato commovente.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, natural killer dice:

L' agente federale  ( Tex Willer n. 18-23) 116    L' agente federale  ( Tex Willer n. 18-23) 227    L' agente federale  ( Tex Willer n. 18-23) 323


L' agente federale  ( Tex Willer n. 18-23) 411    L' agente federale  ( Tex Willer n. 18-23) 510    L' agente federale  ( Tex Willer n. 18-23) 612


Bella sintesi nelle copertine di Doti!

Ottima, bel lavoro.  Le copertine di Dotti sono tutte molto belle. 

Chiedo troppo se potessi farlo anche con le storie precedenti? :wub:

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Pur sapendo che sia un fumetto. Pur sapendo che la fantasia è tanta. Pur sapendo che è stata ripresa la terza Guerra Seminole. Pur sapendo tutto questo non riesco proprio ad immaginarmi come abbia potuto lo sceneggiatore riuscire a rendere così odioso, deprecabile ed in un certo qual modo disumano quel Fairfax. Tanto di cappello a Boselli che ha saputo creare un personaggio di questo genere per il quale spero vivamente possa finire per cacciarsi quella sua sciabola in gola grazie a Tex al quale dovrebbero fare un monumento per averlo sopportato anche solo quel poco tempo che è rimasto con lui.

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  • Sceriffi

Non c'è niente da fare: più si va avanti, più rimango entusiasta della qualità di questa nuova collana. Non so quanto venda, ma spero che anche le cifre premino la scommessa di Boselli e della SBE, perché se lo meritano. Se non altro, mi pare che qui sul forum il giudizio positivo sia pressoché unanime.

 

Mi piace da matti questo formato, snello ed agile. Mi piace un sacco l'idea di leggere una storia a puntate, episodio dopo episodio, mese dopo mese, in questi tempi di binge watching bulimico. E c'è sempre un bel riassunto, corposo, all'inizio dell'albo, che aiuta a non perdere il filo. Boselli è bravissimo nello scrivere sceneggiature che si interrompono sempre al momento giusto, che ti fanno chiudere l'albo con la giusta aspettativa di leggere il seguito, ma anche pienamente soddisfatto della lettura.

Mi piacciono da matti anche le copertine di Dotti. Mi piacciono i disegni di altissimo livello; in questo caso Rubini è magistrale nel ricreare le paludi della Florida e i costumi dei Seminole. E, infine, mi piace la rubrica curata da Boselli, sempre estremamente piacevole da leggere (al contrario di quella della serie regolare...).

 

Venendo all'albo in edicola - occhio agli SPOILER - si tratta di un episodio di transizione, in attesa dei fuochi d'artificio dell'episodio conclusivo. Tante chiacchiere, relativamente poca azione, se escludiamo il duello con Lou, e l'azione di guerriglia condotta da Tex nell'accampamento dei soldati. Ma la storia si mantiene interessante e coinvolgente: una parte iniziale didascalica, senza essere pedante, ci fa ambientare nel mondo dei Seminole, poco conosciuti al pubblico texiano; Tex si guadagna la fiducia dei suoi nuovi compagni, passando da nemico a condottiero e, forse, ad ambasciatore della pace; scopriamo che Fairfax è davvero una carogna, il vero "cattivo" di questa storia, e che l'agente federale comincia a nutrire qualche dubbio sulla colpevolezza di Tex: sarà il redivivo capitano Payne a fargli cambiare definitivamente idea?

Insomma, nonostante la relativamente poca azione si tratta come sempre di un albo denso, ricco di personaggi, e preparatorio per un finale che mi aspetto scoppiettante.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, pecos dice:

Non so quanto venda, ma spero che anche le cifre premino la scommessa di Boselli e della SBE, perché se lo meritano.

 

Boselli non ha dato cifre esatte ma ha detto che tenuto conto dei costi, del  numero di pagine inferiore di  circa tre settimi ed il prezzo più basso  il guadagno  medio di Tex Willer è equivalente circa a quello di 117.000 copie della serie regolare che è un gran bel risultato.

Io immagino che siamo nell'ordine delle 80.000 copie .

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Quel Carswell sarà anche un mastino,  ma alla fine dovrà piegarsi alla grandezza e umanità di Tex. Dovrebbe aver capito che Tex magari va contro la legge, ma mai contro  la giustizia.🙋‍♂️ Grande storia.👏

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Ottimo sviluppo fino a questo punto e siamo alla vigilia della conclusione con l'albo in cui si tireranno le somme.

 

Le mie aspettative

 

Tex se ne andrà a cavallo del suo Dinamite

 

Carswell con la sua perseverante ostinazione che sfiora l'ottusità finirà per rendersi conto della vera natura di Tex e rinuncerà alla sua cattura

 

Payne recupererà la memoria e il comando delle operazioni

 

Fairfax dopo l'ennesima umiliazione da parte di Tex finirà degradato davanti alla corte marziale

 

I Seminoles non potranno vedere cambiata la sorte che ci ha tramandato la Storia, però magari l'episodio si concluderà prima della loro resa.

 

Vediamo come andrà a finire

 

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Boselli con Fairfax e Lou vuole demolire la diceria secondo cui i suoi cattivi sono "grigi" e nelle sue storie non ci sono carogne degne solo di venire accoppate...  :laugh:

 

Non vedo l'ora di leggere l'albo finale, dove spero facciano la fine che meritano...  B)

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, natural killer dice:

Carswell con la sua perseverante ostinazione che sfiora l'ottusità finirà per rendersi conto della vera natura di Tex e rinuncerà alla sua cattura

 

Avviso di possibile  SPOILER.

 

Carswell è chiaramente ispirato a Javert l'antagonista ne "I miserabili. Non è cattivo ovviamente ma per lui un  fuorilegge è un fuorilegge e va catturato il resto non lo riguarda...o così crede perché già in questo ultimo episodio le sue granitiche certezze cominciano a mostrare delle crepe.

Noi sappiamo che Tex non è stato arrestato da Carswell e che anzi è tornato a vagabondare tra il  Texas ed il New Mexico di cui la regione nota come Arizona faceva parte all'epoca.

Sappiamo anche che pur rimanendo braccato dalle autorità locali, non lo è stato più da quelle federali.

Sappiamo anche che Carswell non si è  visto nelle storie classiche . Bella forza, direte voi, non era ancora stato inventato.

Vero, ma ora che c'è la sua assenza dovrà avere una giustificazione.

Insomma, ii credo che Carswell alla fine deciderà di porre fine alla caccia e di togliere Tex dalla lista nera federale. 

Morirà? Ne dubito ma non posso escluderlo. Se sopravvive, credo che prima o poi lo rivedremo.

Che ci sia uno scontro finale con Fairfax è chiaro già dalla copertina del prossimo numero. Morirà? Onestamente spero di no. Sarebbe più umiliante per lui essere degradato ed espulso con disonore dall'Esercito.

Se così fosse, essendo un Fairfax della Virginia, lo vedrei bene a mettere su un reparto di cavalleria confederata a sue spese ricevendo dal Governatore della Virginia una commissione come colonnello come accadeva spesso all'epoca, ed ovviamente ad incrociare di nuovo la strada di Tex, scout nordista. Vedremo.

Piccola nota: mi ero detto che  Boselli avrebbe potuto approfittare dell'occasione per introdurre Phil Davis al posto di Payne. Ammesso e non concesso che ci avesse fatto un pensierino, in quel caso noi lettori avremmo saputo da subito che non era davvero morto rovinandoci la sorpresa

 

 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Avviso di possibile  SPOILER.

 

Carswell è chiaramente ispirato a Javert l'antagonista ne "I miserabili. Non è cattivo ovviamente ma per lui un  fuorilegge è un fuorilegge e va catturato il resto non lo riguarda...o così crede perché già in questo ultimo episodio le sue granitiche certezze cominciano a mostrare delle crepe.

Noi sappiamo che Tex non è stato arrestato da Carswell e che anzi è tornato a vagabondare tra il  Texas ed il New Mexico di cui la regione nota come Arizona faceva parte all'epoca.

Sappiamo anche che pur rimanendo braccato dalle autorità locali, non lo è stato più da quelle federali.

Sappiamo anche che Carswell non si è  visto nelle storie classiche . Bella forza, direte voi, non era ancora stato inventato.

Vero, ma ora che c'è la sua assenza dovrà avere una giustificazione.

Insomma, ii credo che Carswell alla fine deciderà di porre fine alla caccia e di togliere Tex dalla lista nera federale. 

Morirà? Ne dubito ma non posso escluderlo. Se sopravvive, credo che prima o poi lo rivedremo.

Che ci sia uno scontro finale con Fairfax è chiaro già dalla copertina del prossimo numero. Morirà? Onestamente spero di no. Sarebbe più umiliante per lui essere degradato ed espulso con disonore dall'Esercito.

Se così fosse, essendo un Fairfax della Virginia, lo vedrei bene a mettere su un reparto di cavalleria confederata a sue spese ricevendo dal Governatore della Virginia una commissione come colonnello come accadeva spesso all'epoca, ed ovviamente ad incrociare di nuovo la strada di Tex, scout nordista. Vedremo.

Piccola nota: mi ero detto che  Boselli avrebbe potuto approfittare dell'occasione per introdurre Phil Davis al posto di Payne. Ammesso e non concesso che ci avesse fatto un pensierino, in quel caso noi lettori avremmo saputo da subito che non era davvero morto rovinandoci la sorpresa

 

Ciò che scrivi è molto affascinante. Condivido.

Questa storia di Boselli pone diversi interrogativi ai quali la serie regolare non dà (e non ha mai dato) risposte.

L'assenza nella serie regolare di Carswell e di Fairfax (se non moriranno) è molto 'rumorosa'.

Tex è stato in Florida nella sua lotta contro Yama e non mi pare abbia ricordato una sua precedente visita, come pure non ha mai accennato a una sua militanza nell'esercito. 

La vicenda del giovane Tex in Florida è superlativa, come tutta la serie.

Non è un remake, neppure un reboot, ma Boselli ha intrapreso un cammino davvero intrigante.

Mi pare che stia 'riscrivendo' la storia di Tex a modo suo, senza snaturare il personaggio e approfittando dell'enorme possibilità di riempire di storie il periodo tra il Totem Misterioso e la nascita (e adolescenza) di Piccolo Falco.

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E finalmente Tex ebbe il suo incontro ravvicinato con i Seminoles, terrore delle Everglades..! Quarto albo da applausi, magari contraddistinto da poca azione ma assali suggestivo per quanto riguarda la progressiva familiarizzazione di Tex con la tribù, i cui costumi sono stati fedelmente e magistralmente raffigurati da Rubini (GLB avrebbe di sicuro apprezzato moltissimo), ed ulteriormente impreziosito dal "rimescolamento delle carte" attuato da Boselli in sede di sceneggiatura, con la riproposizione di personaggi quali il balordo Lou, il maggiore Payne e, soprattutto, il tenace agente Carswell, dimostratosi ancor più determinato di quanto immaginassi.

 

Tre personaggi che, con ogni probabilità ed a vario titolo, avranno un peso specifico non indifferente nel prossimo ed ultimo albo. In modo particolare, sono estremamente curioso di vedere quale sarà infine il comportamento di Carswell: dimostrerà di saper ragionare senza interpretare alla lettera le leggi, schierandosi dalla parte di Tex, oppure persisterà nel ruolo di cacciatore e farà di tutto per catturarlo?

Io la mia idea ce l'ho, e tra un mese vedremo se ci avrò preso...

 

Considerazione finale, ultima ma non ultima, per il subdolo ed arrogante tenente Fairfax, a mio avviso vero autentico antagonista di questa vicenda: ufficialetto borioso ed ottuso, con una enorme puzza sotto il naso, che pagina dopo pagina mi è stato sempre più sulla punta dell'esofago (per dirla alla Banfi :D), che spero ed anzi auspico abbia da Tex una lezione tale da segnarlo per sempre, e metterlo in condizione di non fare mai più danni. Non la morte, poiché morire in battaglia rischierebbe di recargli immeritata gloria, ma una pesantissima umiliazione da cui non sia più in grado di riprendersi... 

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, navajo warrior dice:

Ciò che scrivi è molto affascinante. Condivido.

 

Grazie.

 

<span style="color:red;">4 ore fa</span>, navajo warrior dice:

Questa storia di Boselli pone diversi interrogativi ai quali la serie regolare non dà (e non ha mai dato) risposte.

L'assenza nella serie regolare di Carswell e di Fairfax (se non moriranno) è molto 'rumorosa'.

Tex è stato in Florida nella sua lotta contro Yama 

 

Tex,  esclusa questa, è stato in Florida tre volte: contro Mefisro (Tex 93/95), contro Yama (Tex 125/128) e nel Texone "Seminoles" per amor di precisione 

 

<span style="color:red;">7 ore fa</span>, navajo warrior dice:

e non mi pare abbia ricordato una sua precedente visita, come pure non ha mai accennato a una sua militanza nell'esercito. 

 

Punto primo Tex non ha raccontato ai pards, in particolare a suo figlio   e Tiger, tutto del suo passato. Fino al n. 83 Kit non sapeva che suo padre era stato campione di  rodeo, tanto per dirne una.

Punto secondo: noi non abbiamo seguito passo per passo il primo (ma anche il secondo se è per quello) viaggio dei pards in Florida e per quanto ne sappiamo, Tex potrebbe aver accennato ai pards di essere già sto in Florida una ventina di anni prima. Si ricade nel solito errore metodologico di pensare che solo quello che si vede è quello che è accaduto.

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A mio parere la parte più interessante di "Guerriglia nella Palude" è quella dedicata alla tenace caccia di Carswell: un vero mastino!

Ho trovato l'incontro tra Tex e i Seminoles troppo sdolcinato..e  il duello a suon di pugni con Lou e le poche pagine di guerriglia sono davvero ben poca cosa..nessuna suspense..

 

Come finirà?

Forse Tex salverà la vita a Carswell e Payne e verrà perdonato per la sua diserzione!

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⚠️⚠️SPOILER⚠️⚠️

 

Secondo me Carswell (che per ora è un personaggio riuscito davvero benissimo) parlerà con Tex e si renderà conto di che persona sia realmente, rinunciando alla caccia. Noto inoltre con piacere che finalmente Carswell è costretto a dar prova della sua abilità con la pistola e ad agire da solo, senza contare sull'aiuto dei suoi uomini. 

Fairfax l'ho trovato giustamente abbastanza prevedibile come comportamento.

Inoltre ho notato una cosa: Tex definisce Zoe come la sua ragazza, anche se potrebbe aver mentito o esagerato ovviamente. Tuttavia ho la sensazione che sarà complicato rivederla per due motivi: 1) perché mi sembra molto difficile far accasare Tex e trovare poi un modo decente per rimuovere questo vincolo, 2) perché Dinamite ormai è nelle Everglades dunque non è più strettamente necessario ripassare da Tampa per far tornare coerente la continuazione della storia. Tuttavia se ciò succedesse mi spiacerebbe. Innanzitutto mi piacerebbe sapere come Carswell si è comportato con Zoe e poi mi seccherebbe se Tex non tornasse più da una ragazza come lei, che come personaggio preferisco rispetto alle altre donzelle comparse in questa serie.

Per concludere secondo me qualche altra testa cadrà e non escludo che quella di Fairfax sarà tra queste, magari accidentale (per esempio a causa di un coccodrillo durante una poco dignitosa fuga in seguito all'umiliazione subita). Fairfax mi sembra proprio il tipo incapace di digerire una grande umiliazione...

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Mi inserisco per dire che, per come si è sviluppata fin qui, “L’agente federale” mi piace molto; trovo sia nel complesso un’ottima storia, ben strutturata e caratterizzata dalla giusta suspense. Ho scritto in altra discussione che secondo me il Tex della serie regolare ha un po’ perso sé stesso (opinione che confermo). Trovo invece che il giovane Tex Willer, spiccatamente in questa storia, sia molto vicino all’originale. Tex è al centro della scena (anzi, è “il” centro della scena) senza che gli altri personaggi ne risultino sbiaditi. Il suo eroismo viene opportunamente e ripetutamente sottolineato dalle parole degli altri attori, sia “amici” che lo ammirano sia nemici che lo odiano, (ed è quindi anch’esso motivo centrale della saga, proprio come nell’idea originale di Bonelli).

L’intreccio si dipana in maniera lineare, senza tortuosità che facciano girare la testa al lettore (come avviene, sempre a mio modesto parere, in molte delle storie recenti della serie regolare), ma al tempo stesso il ritmo è incalzante al punto giusto: gli eventi si susseguono in modo da tenere alta l’attenzione, sorprendere e mantenere viva la curiosità del lettore. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti più tipici del vero Tex.

 

Aggiungo una riflessione sul flashback. Per adattarsi ai ritmi narrativi del nuovo millennio le storie di Tex hanno via via perso la voce narrante fuori campo, ridotta oramai ai minimi termini. Scelta probabilmente inevitabile e le cui ragioni sono chiare. Credo però che il venir meno di questo strumento narrativo abbia un po’ condizionato e limitato le possibilità degli sceneggiatori.

Ne L’Agente Federale il flashback permette il ritorno della voce narrante fuori campo (è la voce di Tex che racconta, quindi diversa da quella del narratore perché si esprime in prima persona, ma comunque ne svolge la medesima funzione). L’impressione che ho tratto dalla lettura è che questo elemento contribuisca molto nel rendere il tutto più coinvolgente.

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Ci ho messo quasi un'ora a leggere una sessantina di pagine, quanto un Tex regolare. Perché la storia è densa e, grazie anche alla voce fuori campo, sembra davvero un romanzo.

Avvincente è la sequenza del processo, con annesso duello. Certo, c'è qui una certa e grave ingenuità sia di Tex che dei seminoles, che lasciano andare Lou nonostante questi sappia dove si trova il loro campo: si poteva probabilmente sospettare che questi si sarebbe venduto ai soldati (posto che già Lou era stato arruolato da Fairfax contro Tex in passato) e non si sarebbe dovuto lasciarlo andare. 

 

C'è poi il ritorno in grande stile di Carswell, che ancor di più qui pare Javert, così come Tex prende sempre più le sembianze di Jean Valjean: le sue azioni eroiche e valorose lo hanno infatti già messo in luce agli occhi di tutti, amici e nemici, così che tutti, dai soldati ai miliziani, difendono il disertore, e ciò non può non ricordare le tante persone che consideravano un santo il sindaco Madelaine, che altri non era appunto che Jean Valjean sotto falso nome, come il nostro è qui Ben Walker. L'ostinazione di Carswell - personaggio evidentemente positivo - può anzi risultare agli occhi del lettore (che sa) un tantino fastidiosa, ma a riscattarlo c'è quel sorriso che emerge nella rabbia che l'agente federale prova per essere stato nuovamente - e stavolta inconsapevolmente - beffato: Boselli è molto bravo nel rendere questi stati d'animo contraddittori con una sola vignetta. Ricordate il Clemmons triste della vignetta in cui condanna a morte Kit? Dice una cosa ma ne pensa un'altra, lo sceriffo di Bannock: proprio come in questa storia, in cui il federale è furente eppure sorride, quasi senza accorgersene, perché nella sua testa sta cominciando a entrare un tarlo da cui non vuole farsi rodere ma che in realtà ha già iniziato a scavare. 

 

Un vero romanzo, dicevo, per i personaggi, per la densità dei baloons e delle didascalie, per le tante locations (il Texas iniziale, il battello, Tampa, la foresta). Non vedo l'ora che finisca per poterlo rileggere tutto d'un fiato.

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Questa storia, che i più mi hanno consigliato di sforzarmi di leggere, ha il potere di farmi andare di matto.

Da una parte ci sono un sacco di lungaggini e continui fuori programma, tanto che al terzo albo volevo dare forfait.

Non dimentichiamoci mai che dovrebbe essere un "racconto attorno al fuoco", quindi privo di divagazioni per arrivare al "dunque".

Dall'altra ci sono scene veramente godibili, dense di pura avventura e "puro Tex", il personaggio sempre in mezzo ai guai che però ce la fa sempre,

quasi fosse un predestinato, affinché tutto vada benone anche se la sorte (leggi lo sceneggiatore) ce la mette tutta per accanirsi.

Poi nel recente albo si scopre sempre più l'enorme "macchinazione" che ci cela dietro le cento trame secondarie: ovvero si palesa che quella scena 

apparentemente insignificante ora è necessaria per uno snodo di trama, che quel personaggio che sembrava buttato a forza, serviva perché la vicenda prendesse una certa piega. Poi i rimandi a quanto successo prima e qualche volta pure a quanto successo dopo, e poi pure le citazioni dalla letteratura!

Boselli ci aveva avvertito: non è una storia per quel lettore distratto che non si ricorda quanto è successo venti pagine prima.

Io quando riappare un personaggio ho un timido flash e quando lui stesso ricorda l'episodio dico: "Ah, si!", ma quando Tex ne riconosce un altro ho dovuto sfogliare tutti i volumi precedenti per vedere dove fosse già apparso!

Perché nel frattempo nel tempo reale sono passati diversi mesi, e in una sola avventura ci sono stati troppi avvenimenti.

Per finire ricompare un personaggio che si dava per spacciato e che sembrava aver già dato il suo contributo, con l'inizio di una ulteriore sottotrama.

Devo ammettere che Tex Willer è scritto davvero molto bene, pure troppo! Così va a finire che il colpevole sono io, che non sono più in grado di seguirlo.

Per me il problema sta nel fatto che Carswell è troppo "mastino", ossia troppo presente perché s'intende concludere la sua parabola in questa storia.

Aveva tutte le carte in regola per diventare una "minaccia invisibile" e restare più sullo sfondo e per più avventure, in modo anche da conoscerlo meglio.

Spero sempre che la presenza scomodissima di Anita (che peraltro sembra già dimenticata) e Zoe sia solo per farci conoscere il vero motivo per cui Tex preferisce non farsi infinocchiare dalle sottane, ma temo sia solo l'ennesima variazione rispetto al canone GLBonelliano

(probabilmente il vero senso di questa serie).

Come già preventivato, con la fine della seconda annata prevedo di scendere, pur con rammarico: Dinamite è pur sempre Dinamite.

Modificato da Dix Leroy
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      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

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