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TWF - Tex Willer Forum

[716/719] Netdahe!


Sam Stone
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On 9/7/2020 at 09:54, Diablero dice:

 

No! :P

 

 

Invece l'ho scritto. Ulloa dice "Montano cavalli freschi". Ed è questo che intende dire! Che avevano cavalli di riserva e che ora li cavalcano. Proprio tu che odi lo spiegazionismo, fare un'osservazione del genere!:rolleyes:

 

 

 

On 7/7/2020 at 08:49, Barbanera dice:

Spoiler

 

 

 

 

Storia che continua bene, anche se devo ammettere che non mi aspettavo che i Rurales di Castillo cadessero come polli nella trappola dei Netdahe... dimostrando di essere troppo precipitosi...

 

 

 

Se adesso neanche i personaggi secondari possono cadere in trappola in questa serie,  beh... :D  Ti rendi conto di che brutta deviazione di pensiero state prendendo?....:P

Modificato da borden
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Dopo il prologo dello scorso numero, con il secondo albo finalmente la vicenda inizia ad assumere piena forma ed una direzione precisa. Mi è garbato parecchio, devo convenire, l'espediente adoperato dal Bos per congiungere il definitivo regolamento di conti dei pards col colonnello Atwood con la successiva spedizione in terra messicana sulle tracce dei Netdahe. I più puristi tra i lettori potrebbero forse affermare - più che legittimamente, beninteso - che almeno sinora questa sembra essere stata "una storia con Tex, ma non di Tex", ma dopo l'esaustiva - e, per quanto mi riguarda, gradita ed opportuna - contestualizzazione della vicenda cui abbiamo assistito nel primo albo ed in parte del secondo, tutto lascia presagire che d'ora in avanti Tex e company saranno sempre più al centro della vicenda, consentendo alla storia di fare il definitivo salto di qualità.

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E una storia di Tex, ma anche di Carson, Kit, Tiger, Nantan e Castillo. Chi non lo concepisce eviti di acquistare gli albi seguenti

 

 

 

 

 

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On 8/7/2020 at 21:01, San Antonio Spurs dice:

Dai, Mauro... A parte il fatto che ho precisato di essere pignolo e ficcanaso - altrimenti non avrei fatto il giornalista - ma davvero uno nel 1880 e dintorni sa stabilire una traccia grazie alla cacca? Odore, consistenza, forma? Poi, davvero, ho scritto che era solo un inciso e vorrei davvero chiuderla qui e così. Anche se il bello di Tex è che provoca confronti anche solo sui dettagli. Grazie dell'attenzione.

 

 

dalla cacca degli animali uno può anche capire se è maschio o femmina, a volte, e quanti anni ha. non c'è niente di più didattico della cacca, se uno ha esperienza sul campo.

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  • Collaboratori
Just now, navajo warrior dice:

dalla cacca degli animali uno può anche capire se è maschio o femmina, a volte, e quanti anni ha. non c'è niente di più didattico della cacca, se uno ha esperienza sul campo.

 

Dalle tracce che lasciano gli animali si capiscono molte cose. invece. Se in tal posto è passato un maiale  oppure un cinghiale. Sull'asfalto, se stai per trovarti, dietro la curva, un gregge di pecore e ti conviene rallentare oppure no. Ma chi vive non troppo distante dalle autostrade queste cose non può saperle. Per questo motivo, talvolta, ti capita di imbatterti in stragi di quadrupedi erbivori e di fuoriserie schiantate poco lontano sul bordo della strada.

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

E una storia di Tex, ma anche di Carson, Kit, Tiger, Nantan e Castillo. Chi non lo concepisce eviti di acquistare gli albi seguenti

 

L'albo di settembre, no, però scusa! Ancora non potete spiegarci cosa conterrà oltre alla storia dei netdahe (che non è di 4 albi pieni) ?

 

Puoi spiegarci perché per la copertina di giugno hai deciso di usare la copertina scartata del texone di Villa ? C'è un motivo in particolare oppure sembrava sprecata nel cassetto ?

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<span style="color:red;">30 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Dalle tracce che lasciano gli animali si capiscono molte cose. invece. Se in tal posto è passato un maiale  oppure un cinghiale. Sull'asfalto, se stai per trovarti, dietro la curva, un gregge di pecore e ti conviene rallentare oppure no. Ma chi vive non troppo distante dalle autostrade queste cose non può saperle. Per questo motivo, talvolta, ti capita di imbatterti in stragi di quadrupedi erbivori e di fuoriserie schiantate poco lontano sul bordo della strada.

 

 

L'albo di settembre, no, però scusa! Ancora non potete spiegarci cosa conterrà oltre alla storia dei netdahe (che non è di 4 albi pieni) ?

 

Puoi spiegarci perché per la copertina di giugno hai deciso di usare la copertina scartata del texone di Villa ? C'è un motivo in particolare oppure sembrava sprecata nel cassetto ?

 

Non mi pare che fosse quella, sicuramente.  

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, borden dice:

Non mi pare che fosse quella, sicuramente.  

 

Esbo%C3%A7o-descartado-para-a-capa-do-Tex-Gigante-35.jpg

 

Bozza copertina scarta per il TEXONE! 

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4 ore fa, borden dice:

 

 

Invece l'ho scritto. Ulloa dice "Montano cavalli freschi". Ed è questo che intende dire! Che avevano cavalli di riserva e che ora li cavalcano. Proprio tu che odi lo spiegazionismo, fare un'osservazione del genere!:rolleyes:

 

 

 

 

 

Se adesso neanche i personaggi secondari possono cadere in trappola in questa serie,  beh... :D  Ti rendi conto di che brutta deviazione di pensiero state prendendo?....:P

Ma la mia infatti non era una critica, anzi...solo la constatazione che i Greasers siano abbastanza incapaci e i Netdahe degli ossi duri da rodere...sai bene che a me piacciono le trappole ai danni dei marmittoni 🤠😆🤫

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

Esbo%C3%A7o-descartado-para-a-capa-do-Tex-Gigante-35.jpg

 

Bozza copertina scarta per il TEXONE! 

 

 

 

Beh, non è quella, è solo simile

 

 

 

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Molto simile.:laugh:

 

 

La verità è che Villa è incredibilmente prolifico di buoni bozzetti. Perché buttarli via tutti, tanto più che volevo si concentrasse un po' sulla sua nuova storia a fumetti?...

Modificato da borden
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

La verità è che Villa è incredibilmente prolifico di buoni bozzetti. Perché buttarli via tutti, tanto più che volevo si concentrasse un po' sulla sua nuova storia a fumetti?...

 

Che è cosa buona e giusta.:laugh:

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

La verità è che Villa è incredibilmente prolifico di buoni bozzetti. Perché buttarli via tutti, tanto più che volevo si concentrasse un po' sulla sua nuova storia a fumetti?...

È una vita che lo penso. 

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Ma infatti non era un rimprovero, Borden con me ormai è sempre più sulla difensiva, la copertina è molto bella e avete fatto benissimo a usarla anche con uno sfondo leggermente diverso. Anzi quando l'ho vista per la prima volta mi sono detto: "Ecco finalmente una copertina generica!!!".

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

Ma infatti non era un rimprovero, Borden con me ormai è sempre più sulla difensiva, 

 

 

Ma no ti sbagli! Certo sei un criticone, ma sopportabile. Ehm...  :lol:

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2 hours ago, ymalpas said:

Ecco finalmente una copertina generica!!!

 

:ok:

 

La vecchia politica della copertina che deve presentare una scena dall'albo non solo è  sempre a rischio spoiler (ricordo copertine che svelavano subito l'identità dell'assassino misterioso...), ma se fosse stata seguita nei primi 200 numeri ci avrebbe privato di copertina come Chinatown, il Figlio di Mefisto, Black Baron, la Caccia, Massacro, L'asso nella manica, etc.

 

Per me la copertina dovrebbe genericamente rappresentare il tipo di avventura (quindi va benissimo che il Figlio di Mefisto rappresenti rovine e Yama, presenti nella storia, anche se mostra una scena che non avviene,  e in avventure con cattivi meno famosi basta mettere il tipo di indiani o l'ambientazione cittadina) ma davvero non capisco quelli che si lamentano se la copertina di "Chinatown" non rappresenta una scena che avviene nella storia...

 

Non sono copertina "generiche", non hanno niente di generico, sono copertine "evocative" che  fanno il lavoro di una copertina (attrarre, interessare, essere memorabili) invece di essere vignette spoileranti...

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<span style="color:red;">46 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

:ok:

 

La vecchia politica della copertina che deve presentare una scena dall'albo non solo è  sempre a rischio spoiler (ricordo copertine che svelavano subito l'identità dell'assassino misterioso...), ma se fosse stata seguita nei primi 200 numeri ci avrebbe privato di copertina come Chinatown, il Figlio di Mefisto, Black Baron, la Caccia, Massacro, L'asso nella manica, etc.

 

Per me la copertina dovrebbe genericamente rappresentare il tipo di avventura (quindi va benissimo che il Figlio di Mefisto rappresenti rovine e Yama, presenti nella storia, anche se mostra una scena che non avviene,  e in avventure con cattivi meno famosi basta mettere il tipo di indiani o l'ambientazione cittadina) ma davvero non capisco quelli che si lamentano se la copertina di "Chinatown" non rappresenta una scena che avviene nella storia...

 

Non sono copertina "generiche", non hanno niente di generico, sono copertine "evocative" che  fanno il lavoro di una copertina (attrarre, interessare, essere memorabili) invece di essere vignette spoileranti...

Perfettamente d'accordo con te sul valore evocativo di copertine che possono anche non essere pienamente collegate con il contenuto dell'albo in questione.... E poi, oltre a quelle da te citate, anche a mio gusto splendide, se ne potrebbero richiamare molte altre, proprio perché un Galep in forma ritraeva davvero delle scene splendide e suggestive.

Un solo dettaglio su quanto dici (poi chiudo per non andare troppo OT). La presenza delle rovine nella copertina de "Il figlio di Mefisto" per me ci sta tutta. In fondo, l'albo comincia con una rievocazione (anche qui con una scelta molto azzeccata, con uno "scheletro narrante" che invita i lettori a ricordare gli eventi trascorsi, per poi innestare su quel richiamo le aggiunte che fanno da base alla storia nuova), che comporta la descrizione della morte di Mefisto (hai detto niente...) che avviene mentre il castello sta crollando, con Tex e pards smentiti proprio dal macabro personaggio, che illustra come davvero sono andate le cose e che, forse elemento mai più ripetuto in un albo di Tex, vede una vignetta interna (a p. 16) dedicata alla ripetizione del titolo dell'albo proprio su un'immagine di un castello che esplode. Ed è proprio in quel castello fatiscente che un Mefisto ormai in fin di vita ha modo di contattare il figlio Blacky per compiere il passaggio del testimone nel segno della vendetta. Storia grandissima e iniziata in modo epico, ma con un fascino proprio accresciuto da quell'atmosfera cupa e quasi cimiteriale (e con in copertina uno Yama versione Nosferatu che comunque va bene, almeno a mio avviso).

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CONTIENE 

 

SPOILER 

 

 

Letta anche la seconda parte. Si chiude definitivamente  un capitolo (Atwood) e se ne apre un altro, che ci fa entrare più nel vivo della storia. Sorprendente non tanto la trappola, che ci può stare, quanto le modalità con cui è stata concepita.

 

Non mi dilungo oltre ma non posso non dire che la cosa che mi ha fatto più piacere dell'albo in edicola non è tra le 110 pagine della storia me nelle parole finali di Graziano Frediani! Ho avuto un momento di commozione seguito dal disappunto per un'attesa che mi sembrerà lunghissima :D

Modificato da Leo
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In attesa del nuovo Tex Willer mi sono riletto questo albo, facendo più attenzione ai dettagli (la prima volta che leggo una storia, se mi prende, sono troppo preso dalle vicende e alcune cose mi sfuggono).  Il voto continua ad essere largamente positivo, ma in alcuni momenti della storia, quelli più adrenalinici, il punto debole sono, purtroppo, i disegni.

 

A me Sejias è sempre piaciuto come disegnatore, sin dai tempi in cui leggevo "L'uomo di Richmond" su Lanciostory. E poi ho continuato a leggere un sacco di fumetti disegnati da lui nel corso degli anni, come Helena o Bruno Bianco. Quando è arrivato a Tex temevo che fosse l'ennesimo caso di "vecchia gloria" che si avvicina a Tex a fine carriera, un nome che serve a dare lustro (e si aggiungeva alla "collezione" di Bonelli, che pareva collezionare disegnatori come altri fanno con le figurine...), ma mi sono ricreduto leggendo le sue prime storie, in cui per me dimostrava di essere un ottimo acquisto.

 

In questa ultima storia però, anche se rimane l'abilità nel delineare i personaggi e le espressioni, vedo un inchiostratura più pesante, ed evidenti difficoltà con le scene d'azione. (date un occhiata alle due scene in cui qualcuno balza a cavallo, l'ultima vignetta di pagina 15 e la seconda di pagina 16).

 

Il primo pensiero è che l'età avanza per tutti, e ormai Sejias ha quasi 80 anni (è nato nel giugno 1941), però mi pare strano che il declino si veda soprattutto nelle pagine in cui c'è molta azione, mentre quelle più "tranquille" sono ancora ottime.  Si sta affidando ad assistenti, forse? Boh, vai a saperlo.

 

Non voglio comunque far pensare che i disegni mi abbiano rovinato la lettura o cose simili. Per gran parte delle tavole Sejias se la cava ancora benissimo. È il confronto fra come disegnava Sejias anche solo pochi anni ed ora che mi ha messo un po' tristezza. Qualunque sia il motivo concreto dei problemi in quelle scene, il tempo passa per tutti, per me come per i miei disegnatori preferiti... :(

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Tornando alle copertine, tema di cui si parlava pochi post fa, devo dire di apprezzare molto il ritorno di copertine più "d'impatto"  come quella che si intravede (in bn) di SCONTRO FINALE, o anche quella di "GUARDIA RURAL o quella di DURI A MORIRE. Cioè, copertine che sono come i vecchi poster cinematografici (quando ancora erano disegnati dai maggiori illustratori italiani), in cui l'immagine è scelta per colpire, per stagliarsi nettamente, su uno sfondo chiaro che non interferisce o al massimo aggiunge elementi altrettanto netti e significativi come in "guardia rural".

 

Negli ultimi anni Sergio Bonelli si era convinto, chissà perché (forse per le proteste di qualche lettore senza fantasia o per qualche ricerca sballata di qualche pseudoesperto, chissà), che le copertine dovessero essere delle vignette, con tutto lo sfondo, l'erbetta, il cielo, le nuvolette, in un masticone di elementi che le rendevano spesso anonime. Belle sì, visto che le disegnava Villa, ma non si notavano più così tanto in edicola.

 

(e non mi fate parlare sugli scempi fatti sulle copertine classiche nelle ristampe dalla TuttoTex in poi...)

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Tornando alle copertine, tema di cui si parlava pochi post fa, devo dire di apprezzare molto il ritorno di copertine più "d'impatto"  come quella che si intravede (in bn) di SCONTRO FINALE, o anche quella di "GUARDIA RURAL o quella di DURI A MORIRE. Cioè, copertine che sono come i vecchi poster cinematografici (quando ancora erano disegnati dai maggiori illustratori italiani), in cui l'immagine è scelta per colpire, per stagliarsi nettamente, su uno sfondo chiaro che non interferisce o al massimo aggiunge elementi altrettanto netti e significativi come in "guardia rural".

 

Negli ultimi anni Sergio Bonelli si era convinto, chissà perché (forse per le proteste di qualche lettore senza fantasia o per qualche ricerca sballata di qualche pseudoesperto, chissà), che le copertine dovessero essere delle vignette, con tutto lo sfondo, l'erbetta, il cielo, le nuvolette, in un masticone di elementi che le rendevano spesso anonime. Belle sì, visto che le disegnava Villa, ma non si notavano più così tanto in edicola.

 

(e non mi fate parlare sugli scempi fatti sulle copertine classiche nelle ristampe dalla TuttoTex in poi...)


Pienamente d'accordo. Ora col "rumore cromatico" che si trova in edicola una copertina con un fondo bianco è ancora più visibile.

Le copertine con fondo uniforme dei primi numeri sono assolutamente fantastiche a più di mezzo secolo dall'uscita e io le ho quasi tutte

impresse ormai nella retina.

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Lo sfondo mi pare ancora bianco. Se riuscissero a ripresentare sfondi di diverso colore a tinta unita (qui per esempio andrebbe bene anche il giallo), sarebbe il massimo.

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On 15/7/2020 at 01:09, Diablero dice:

Il voto continua ad essere largamente positivo, ma in alcuni momenti della storia, quelli più adrenalinici, il punto debole sono, purtroppo, i disegni.

 

Mi astengo, al momento, all'esprimere valutazioni sulla sceneggiatura. La storia, infatti, è interessante, ma voglio aspettare di capire come si scioglie l'intreccio.

I disegni di Sejas, prò, non mi sono piaciuti eccessivamente. Mi hanno, in qualche modo, evocato il tratto dell'ultimo Blasco.

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