Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[716/719] Netdahe!


Sam Stone
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

Storia generosa, come tutte quelle di Borden del resto, con tanti cambiamenti di fronte e tanti personaggi. I continui salti mi hanno dato a volte la sensazione di una lettura frammentata e meno fluida del solito, rendendomi forse più faticosa del dovuto la fruizione di una storia che ha avuto comunque il merito di mantenersi interessante fino alla fine. 

 

A differenza di altri utenti, ho apprezzato la parte della bella Ramona, trovandola ben incastonata nel resto della storia: a proposito di Ramona, ho anche apprezzato il "sadismo" di Borden, che non evita alla bellissima donna lo schiocco lacerante di una frustata sulla sua schiena nuda, quando invece avrebbe potuto far intervenire Castillo un istante prima evitando alla donna la morsa feroce dello strumento di tortura :D 

 

Castillo si conferma un bel personaggio, anche migliore qui in termini di performance rispetto alla sua prima apparizione. Purtroppo, però, le sue due apparizioni non coincidono con due storie riuscitissime, non tanto nel loro dipanarsi quanto nel loro frettoloso finale: qui Yavakay muore senza colpo ferire, meritandosi due colpi di pistola dagli accorrenti Tex e Castillo senza che avesse il tempo di sfidare Aquila della Notte o almeno guardarlo negli occhi; destino che condivide con l'Espectro de Gli Schiavisti, altro personaggio che esce di scena in maniera non consona all'attesa creata durante la storia. Concordo quindi con chi ritiene non perfettamente calibrata la sceneggiatura, che apre tanti fronti risolvendosi però in un numero di pagine talmente esiguo da non consentire di chiudere in bellezza con il personaggio di Yavakay, principale nemico nella vicenda appena raccontata. Poco giustificato, a mio parere, anche il voltafaccia - l'ennesimo - di Lopez, il cui pentimento mi pare in realtà un po' troppo forzato per uno che, poco prima, non aveva esitato a mandare a morire tutti i suoi ex commilitoni.

 

In definitiva, storia generosa perché propone tanti intrecci e tanti personaggi, riuscendo nell'intento di divertire durante la lettura, pur rivelandosi a tratti un po' faticosa nello svolgersi; però poco calibrata nelle sue parti alla luce di un finale troppo veloce rispetto a quanto ci si sarebbe potuto aspettare. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora...Finita oggi. La storia non è male. Tanti fronti, alcuni ritorni gustosi (Castillo), nemici coriacei (Netdahe) e dosaggio dei tempi. Il Boss però non graffia più. Emozioni e graffi al cuore non ne sento in questa storia. Ne ha scritte altre belle, scritte bene ed emozionanti. Non male i disegni di Seijas. 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Storia molto molto al di sotto sia del Maxi che del Texone (da molti criticato ma che a me è piaciuto) ultimi recentissimi.

Resta comunque sulla sufficienza, ma davvero troppe trame e sottotrame e troppa pesantezza.

Ciononostante Borden mi pare in un buon momento di forma, sono certo che già dal prossimo tornerà su buoni livelli.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">13 ore fa</span>, valerio dice:

Storia molto molto al di sotto sia del Maxi che del Texone (da molti criticato ma che a me è piaciuto) ultimi recentissimi.

Resta comunque sulla sufficienza, ma davvero troppe trame e sottotrame e troppa pesantezza.

Ciononostante Borden mi pare in un buon momento di forma, sono certo che già dal prossimo tornerà su buoni livelli.

Gli ultimi due Texoni sono proprio buoni. Comunque forse bastava dedicare tutto l'albo alla fine della storia per avere un risultato migliore. Chissà.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Netdahe!" è una bellissima storia, lunga ben 400 pagine, scritta magistralmente dal grande Boselli e illustrata dal grandissimo Seijas.
La storia è molto complessa, piena di intrecci, sottotrame e personaggi: una storia alla Boselli, insomma. E a me le storie complesse, soprattutto se gestite spettacolarmente come in questo caso, piacciono parecchio. Ho anche notevolmente apprezzato come in questa storia Tex non sia sempre il protagonista: grande spazio viene infatti dato a Tiger Jack, ma anche a un altro bellissimo personaggio, ossia Nantan (che mi piaceva già nel prequel di questa storia, "L'indomabile"). La storia è così lunga che è difficile commentarla. Particolarmente memorabili alcune scene: per esempio, tesissima la scena iniziale in cui i Netdahe cercano nel cimitero alcuni abitanti del villaggio che vi ci sono nascosti; molto bella la scena dell'agguato di Tex e i compagni ai danni dei guerrieri indiani che attaccano il villaggio (con anche un indiano che prende in ostaggio una donna e un ragazzo). Ho apprezzato inoltre tutte le scene d'azione, che in 400 pagine non mancano. I personaggi sono tutti quanti ben caratterizzati: interessanti soprattutto Castillo e Ramona, la signora di Rancho Verde. Mi è piaciuto anche il finale, anche se si risolve abbastanza velocemente, e i presupposti per un seguito di questa storia. Non ho apprezzato invece come Tex spari, nel finale, a un uomo disarmato. Notevole come la serie di Tex, in edicola da più di settant'anni, presenti tuttora storie belle come questa.
Un tempo avrei dato sicuramente un 10 alle tavole del maestro Seijas, poichè adoravo questo disegnatore, mentre adesso il suo tratto, che rimane comunque ottimo, non mi esalta tuttavia come un tempo. Da notare il fatto che i suoi disegni rimangono di alto livello per tutte le 400 pagine della storia.
Bellissime tutte le copertine di Villa, altamente spettacolari.
Storia:  9
Disegni: 9

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
  • co fondatore

Storia che verrà ricordata, anche se leggermente atipica, con l'enfasi data sul personaggio di Castillo e sul suo rapporto con Doña Ramona che IMO fa rallentare un po' la trama del terzo albo. Bei personaggi, bei colpi di scena e poi disegni da applausi.

 

8,5 alla storia

9,5 ai disegni

 

9 complessivo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...

Finito. Come sempre arrivo per ultimo, quando tutti gli altri hanno finito da mo', quindi non mi dilungherò. Potenzialmente una grande storia ("Nedtahe" e "La signora di Rancho Verde" volano a livelli altissimi per tutta la durata dell'albo) ma, come già detto da più di uno qui sopra, penalizzato da una parte finale troppo compressa e frettolosa. Ne risentono il dipanarsi del romance tra Castillo e Ramona (tanto che le frasi enfaticamente melò che si dicono quando circondati dai Comancheros, suonano un po' stucchevoli, e avrebbero necessitato di una relazione mostrata/indagata un po' di più, e qualche ulteriore precedente battibecco per acquistare di credibilità), sia proprio lo "scontro finale", che invece ne risulta eccessivamente tirato via, tanto da arrivare a una ingiustificata ellisse sull'assedio di Tiger e le donne nella grotta, e sulla cattura di Nantan, che, invece, a parer mio, avrebbero aggiunto climax avventuroso, ad essere mostrate. Nel complesso rimane una buona storia, ma con qualche pagina in più (tipo : con tutto l'ultimo albo a disposizione) e una conclusione che si fosse presa i "giusti tempi", avrebbe potuto essere molto più che "buona". 

Tex e Kit un po' defilati. Carson & Webster hanno poco "minutaggio", ma quando agiscono in coppia fanno faville. Tiger e Nantan i veri boss della storia, arditi, silenziosi e letali. Castillo se la cava bene, districandosi dalla rete della maliarda (almeno all'inizio), e non era facile. Ramona gran bel personaggio, e sappiamo che tornerà.

Un grande Seijas ai disegni.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

 Ho trovato questa come una storia con ottime potenzialità ma un po' vanificate da un finale troppo veloce e con alcune sottotrame un po' superflue. L'albo che ho preferito è stato il primo dove vengono poste le ottime basi per le due storie che andranno poi ad intrecciarsi. Ho apprezzato molto lo sviluppo della storia di Ramona, mentre speravo in un qualcosa di più epico con Yavakay e Uday. 

Mediamente buoni i disegni di Sejias. 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, SaWi dice:

 Ho trovato questa come una storia con ottime potenzialità ma un po' vanificate da un finale troppo veloce e con alcune sottotrame un po' superflue. L'albo che ho preferito è stato il primo dove vengono poste le ottime basi per le due storie che andranno poi ad intrecciarsi. Ho apprezzato molto lo sviluppo della storia di Ramona, mentre speravo in un qualcosa di più epico con Yavakay e Uday. 

Mediamente buoni i disegni di Sejias. 

La storia continua, nel MaxiTex 27 "I Tre fratelli Bill" dove i fratelli Bill, incontreranno Tex e Carson. Alla fine c'è proprio uno......... Leggila.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, MacParland dice:

La storia continua, nel MaxiTex 27 "I Tre fratelli Bill" dove i fratelli Bill, incontreranno Tex e Carson. Alla fine c'è proprio uno......... Leggila.

Già letta😂! (Un amico mi ha prestato questi 4 albi, quindi ho letto la storia al contrario.)

Senza spoilerare la storia del Maxi (che reputo superiore a questa), auspicavo per Netdahe una conclusione di questo genere.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

On 18/10/2020 at 16:13, Loriano Lorenzutti dice:

Più o meno concordo. Ma i tanto temuti Netdahe sono in realtà poca roba. 

Son sicuro che il bos tornerà a graffiare. 

Per questa storia, soggetto sceneggiatura e disegni, un 6/7 e non di più. 

Mi autocito solo per dire che, dopo la conclusione sul maxi, la storia vale un punto in più. 7/8.;)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Visto la miriade d’impegni, fra sceneggiature varie, opere di curatore e altri annessi e connessi editoriali, suppongo che Borden abbia bisogno di giornate di trentasei ore o sei braccia come la dea Kalì per poter sbolognare l’immensa mole di lavoro :D. Fisiologicamente, il sovraccarico lavorativo ha portato l’esigenza di un massiccio turnover nella regolare per permettergli di tirare un po’ il fiato, ma fortunatamente il suo nome continua ad apparire nelle storie più lunghe e ambiziose, per la gioia di chi come me, preferisce le trame con maggior respiro e intreccio narrativo, sviluppate su un numero maggiore di albi. Dopo l’avventuroso ritorno della figlia di Satania, l’autore si accinge a un’altra maratona narrativa, scegliendo stavolta un soggetto più western e a lui congeniale. I feroci Netdahe, appena citati nell’episodio precedente, quello con Nantan per intenderci, qui ci vengono subito mostrati nel brutale e violento incipit nel villaggio messicano. Boselli sfodera una serrata e truce sequenza per presentare ai lettori la ferocia degli antagonisti e si diverte a spiazzarci, facendo scalpare il giovane Tonio (tradito dalle corde della sua chitarra), dopo averci indotto a pensare che potesse proprio essere lui il sopravvissuto al massacro. L’amico che nel cimitero viene miracolato, ha il tempo di giungere a Canaan e denunciare l’eccidio ai Rurales e proprio nella scalcinata cittadina rincontriamo una vecchia conoscenza: il tenente Castillo! Non nuovo a certe trovate, Borden di colpo cambia scenario e sceneggia l’avvincente vendetta contro il corrotto colonnello Atwood, una parentesi di quasi un albo che chiude idealmente la precedente vicenda di Nantan e si fa apprezzare soprattutto per la gustosa recita al tavolo da poker di Tex e i suoi pards, per ingannare gli sgherri mandati dall’ufficiale per sopprimere il testimone atto a incriminarlo. Una sequenza divertente e piacevole che poteva benissimo funzionare come episodio a sé stante, ma che Borden incastona nella sua trama, anche per poter tirare in ballo la presenza di Nantan e del capitano Webster. Sarà proprio l’evasione di Uday, fuggito per raggiungere i Netdahe oltre confine, a fungere da pretesto per la missione di Tex e company sotto il sole messicano. Con la consueta maestria Boselli cuce i vari fili della trama fino a ottenere un intreccio avvincente, contraddistinto da buoni ritmi narrativi e molta azione. I dialoghi a volte sembrano appesantirsi un po’, ma tutto il contesto funziona e non ci si annoia di certo. L’ingresso in scena dell’affascinante dona Ramona di Rancho Verde, che salva Castillo e se ne innamora, sebbene posta sull’altro lato della barricata, arricchisce di ulteriore spezie la vivanda e anche il rural, sebbene sembri deciso a non perdonarle il traffico d’armi con gli irriducibili indiani, sul finire getterà la maschera e mostrerà i suoi sentimenti. Nel pirotecnico finale, i nostri hanno la meglio sugli avversari e tra polvere da sparo, agguati e coraggio, c’è pure gloria per Nantan, che riesce a sconfiggere l’infido cognato. Storia che mi è piaciuta, sebbene non catalogabile nell’olimpo delle creazioni boselliane su Tex. A proposito, come non citare l’interessante escamotage usato da Mauro, abbastanza inconsueto sulla saga, ovvero lasciare aperto uno spiraglio per collegare questo episodio con il Maxi dei Tre Bill: infatti nel balenottero pubblicato, qualche mese dopo, che vede il team up con il terzetto di eroi creati da G.L. Bonelli, sarà proprio la dissidente banda di Tiago, fuggita sul finale, a essere tirata in ballo. Esperimenti di continuity narrativa di cui Borden è un maestro e ammetto che personalmente adoro. Anche questo aspetto apporta quella dose di ammodernamento della testata, indispensabile per dare freschezza a una serie che batte ogni record di longevità e successo. Se Boselli è da promuovere senza riserve, Seijas stavolta non si mantiene sui suoi consueti livelli. Forse la lunghezza della prova ha influito, magari la fretta realizzativa ha portato l’artista a curar meno i dettagli, tuttavia, sebbene ancora abbondantemente sulla sufficienza, bisogna riconoscere che il tratto è più approssimativo e molte vignette tirate un po’ via. Il disegnatore argentino continua a essere un asso nel disegnare le donne, Ramona in effetti è molto sexy (e non solo per via della "scabrosa" vignetta del capezzolo :D) ma l’inchiostrazione è meno pulita rispetto al passato e ne paga la leggibilità di alcune vignette, appesantite pure da un bilanciamento tra bianchi e neri un po’ più incerto e spessori di linea troppo uniformi che spesso tolgono profondità. Spero sia solo un caso isolato e non un incipiente segno di parabola discendente di un autore che stimo e che negli ultimi anni ha contribuito alla grande sulla regolare. Il mio voto finale è 8

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 8 mesi dopo...
On 9/20/2020 at 1:39 PM, Jim Brandon said:

Storia interminabile, con troppe digressioni e sottotrame che ne appesantiscono l'intreccio. (...) Non resterà sicuramente negli annali texiani.

 

My thoughts exactly. E' proprio il caso di dire che in casi come questo il troppo storpia. Boselli ha messo davvero troppa carne al fuoco e alla fine ne è venuta fuori una storiella incasinata e dimenticabile con la promessa del nemico temibile e terribile introdotta anni fa ne L'indomabile e purtroppo mai mantenuta. Mi ha fatto storcere il naso anche il fatto che si dedichi cosi' tanto spazio alla risoluzione della sottotrama (?) del colonnello Atwood dal momento che non aggiunge granchè alla storia in cui è stato introdotto chiudendo la questione in modo frettoloso e al contempo complica inutilmente le cose non permettendo a Netdahe! di essere completamente godibile da sola.

Garcia Seijas invece ha fatto, come sempre, un lavoro egregio. Quello che mi colpisce nelle sue tavole è soprattutto l'incredibile espressività dei suoi personaggi, assolutamente da applausi.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Ho iniziato a rileggere alcune storie dopo il numero 700, in ordine sparso, ma soprattutto di fila, senza attendere il solito mese tra un albo e l'altro.

La lettura di "Netdahe", vicenda che si snoda in 3 albi e mezzo, beneficia di questa sequenzialità immediata, perchè pemette di cogliere la stretta concatenazione di sottotrame che alla prima lettura "mensilizzata" mi erano parse un po' slegate, dandomi l'impressione di episodi semi-indipendenti messi insieme uno dopo l'altro per allungare il brodo. Mi sbagliavo.

Forse l'unica sottotrama che vive in un certo modo di vita propria è la prima, narrata nel primo albo della sequenza, quella con protagonista il colonnello Atwood.

Ma poi seguono episodi che, seppur introdotti con netti stacchi, sono strettamente concatenati: quello con protagonista la Guardia Rural, con i suoi intrighi e tradimenti e la sua decimazione finale; quello con protagonisti la signora di Rancho Verde e i comancheros di Rodrigo con cui traffica; quello con protagonisti gli indiani nei loro vari ruoli (Tiger Jack, Nantan, Yavakai, Uday, Tiago, i Netdahe in generale).

Ho trovato in stile molto classico, glbonelliano, la parte con Atwood, caricaturale e tipicamente ottuso e guerrafondaio. Più debole e noiosa la successiva parte incentrata sulla Guardia Rural, ma poi la vicenda entra nel vivo, intriga e appassiona con l'entrata in scena dell'ambigua signora di Rancho Verde, per poi culminare nella parte conclusiva che, a differenza di altri non ho trovato affatto veloce o tirata via ma, anzi, accuratamente preparata e pure suscettibile di un seguito (come si vedrà nel Maxi che riprende Tiago e i suoi Netdahe superstiti).

Complessivamente è una storia articolata, da leggere (o rileggere) con attenzione per cogliere il complicato intreccio e memorizzare i numerosissimi personaggi, senza alcun buco narrativo, coinvolgente (seppur con gli alti e bassi che ho citato), non memorabile ma di alto spessore narrativo.

Menzione particolare per i disegni di Seijas, che rendono vive e dinamiche le scene d'azione (moltissime) e rappresentano in modo volutamente caricaturale personaggi "estremi" come il colonnello Atwood e i nemici netdahe e in modo intenso e contrastato le situazioni ad alta emotività.

I miei voti: 

soggetto e sceneggiatura: 7

disegni: 7,5

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 9 mesi dopo...
Il 31/12/2020 at 10:52, SaWi dice:

 Ho trovato questa come una storia con ottime potenzialità ma un po' vanificate da un finale troppo veloce e con alcune sottotrame un po' superflue. L'albo che ho preferito è stato il primo dove vengono poste le ottime basi per le due storie che andranno poi ad intrecciarsi. Ho apprezzato molto lo sviluppo della storia di Ramona, mentre speravo in un qualcosa di più epico con Yavakay e Uday. 

Mediamente buoni i disegni di Sejias. 

 

 

 

Dopo una lettura fiume di questa storia sono sostanzialmente d'accordo con il tuo giudizio, i disegni di Seijas li trovo molto belli nella loro plasticità accademica, purtroppo i volti di alcuni personaggi non convincono e gli indiani sono molto simili tra loro, ma si compensa tutto con la resa della stupenda signora Ramona. 

 

Contiene alcuni SPOILER

 

Del primo albo è molto interessante la trama dei rurales ,dove si respira la tensione dell'avere indiani assetati di sangue alle porte e pochi uomini e mezzi per difendersi (realistico, se pensiamo a come dovevano essere certi villaggi del Messico a quei tempi) un po' più tirata via e confusa la parallela vicenda del colonnello Atwood corrotto. Il secondo albo ha un passaggio piuttosto strano ovvero il momento in cui Tex e soci consegnano il prigioniero complice di Atwood e si recano nella riserva Apache. Da quel momento è come se finisse una mini storia e ne iniziasse un' altra, che però implica la conoscenza della precedente serie di albi della fascia 600 in cui venivano introdotti i personaggi (personalmente odio i citazionismi quando non si tratta di nemici importanti come Mefisto o Il Maestro ad esempio)...

 

A parte questo da lì in poi nonostante una sovrabbondanza di dialoghi e spiegazioni (i pards e i loro compagni appiedati nel deserto e praticamente disidratati per non aver trovato acqua per miglia e miglia trovano la forza, non so come, di parlare e discutere fra loro in modo estenuante anche davanti al villaggio dove poi se ricordo bene avrebbero trovato un po' di ristoro e dei vecchi cavalli) la vicenda si può comprendere e apprezzare per il coinvolgimento che certi personaggi e azioni salienti possono dare al lettore.

Ci sono in particolare alcune scene davvero molto belle, su tutte i rurales caduti accidentalmente nel burrone per sfuggire agli apaches e l'eroica fine degli ultimi 2 chiusi tra i nemici indiani e il vuoto, e aggiungo; la sequenza con gli abitanti di Canaan nascosti dopo aver lasciato la città abbandonata. Per quanto mi riguarda è promosso anche il personaggio del rurales Lopez; i suoi tradimenti sono basati perlopiù su un istinto di sopravvivenza e sull'insicurezza personale, ed è stato bello da parte dello sceneggiatore redimere il personaggio alla fine, facendogli fare un ultimo gesto di coraggio. 

 

Tuttavia ci sono oltre alle belle scene dei  momenti no tra cui :

Tex che sa il nome di Ramona pur non avendola mai vista prima; il Tenente Castillo che dopo aver avuto salva la vita dalla signora decide di precipitarsi nel deserto di notte e parla di forca per la donna (a cuor leggero , per poi ritornare sui suoi passi e salvare la sottotrama amorosa in calcio d'angolo); la sparatoria in cui la colonna di militari assedia Tex e i prigionieri sulla collina nella prima parte della vicenda, in cui si decide di non sparare ai militari pur essendo in evidente pericolo di vita, e scegliendo di sperare nell' inverosimile arrivo di un giudice che in quel momento va prima chiamato e potrebbe benissimo essere in qualsiasi altro posto (per non parlare poi dell' incontro casuale in mezzo al trambusto con l' agente indiano che salva la situazione). 

 

Concludendo questa impegnativa analisi (perché impegnativa è la storia, nel bene e nel male) forse il modo migliore per rendere giustizia al lavoro è votare il migliore e peggiore personaggio di tutti e 4 gli albi ed esprimere infine un voto generale. 

 

Pertanto: miglior personaggio Yavakai, forse perché il più coerente di tutta la storia. 

 

peggior personaggio Nantan, perché a tratti davvero non sono riuscito a capire dove va , cosa fa e perché lo fa. Limite mio? Forse. 

 

Voto generale alla sceneggiatura: 6,5 con numeri oscillanti tra un 6 o un 7. 

 

Voto generale ai disegni senza considerare i volti di alcuni protagonisti: 8

Copertine tutte valide, la migliore a mio avviso quella del 717

 

Modificato da Hellingen
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.