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TWF - Tex Willer Forum

La successione di G.L. Bonelli


Ronin
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Buonasera, chiedo aiuto ai forumisti più esperti di me (e magari anche agli autori) per chiarirmi alcuni dubbi in merito agli autori ai quali è stato proposto di sceneggiare Tex quando il suo creatore cominciò a rallentare il ritmo della sua produzione. Come tutti sappiamo G.L. Bonelli ebbe l'esclusiva dei testi  della serie dal suo debutto nel 1948 fino circa alla metà degli anni Settanta. In seguito, anche a causa di una malattia, fu affiancato dal figlio Sergio (con l'abituale nom de plume di Guido Nolitta) il quale, incassato il netto rifiuto del padre a coinvolgere nella stesura delle storie nomi anche celebri del fumetto di allora come Luigi Grecchi, si convinse a cimentarsi come autore texiano e anche con ottimi risultati, a partire dalla celebre "El Muerto". Tuttavia, anche a causa dei suoi impegni come editore, Sergio Bonelli preferì cercare altri autori da alternare al genitore per poi, in futuro, sostituirlo del tutto. Sappiamo bene che alla fine la scelta cadde su Claudio Nizzi che poi è diventato il titolare assoluto dei testi fino alla famigerata crisi del 1992 che costrinse l'editore a tornare di nuovo in campo come autore, affiancato dall'allora Direttore Decio Canzio e, sopratutto, a mettere alla prova anche alcuni giovani sceneggiatori, tra cui il nostro Borden. Ora la mia domanda è questa: Sergio Bonelli, prima di puntare su Nizzi, ha in effetti contattato soltanto due pezzi da novanta come Gino D'Antonio che Giancarlo Berardi, proponendogli di prendere in mano la serie oppure ha tentato anche di coinvolgere anche altri autori di solido mestiere come Ennio Missaglia (autore di serie western come Jesus prima e poi di Judas e Gil) o, addirittura, di tentare esperimenti con autori tipo Alfredo Castelli o Tiziano Sclavi (comunque redattore in forza alla casa editrice)? Grazie a tutti in anticipo per le risposte che vorrete darmi!

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E infatti è no. Dopo la proposta abortita per opposizione di Bonelli di provare Grecchi negli anni Settanta, è Sergio ad aiutare il padre. Negli anni Ottanta viene arruolato Nizzi dai soli Sergio e Canzio, senza più chiedere nessuna approvazione a Bonelli. D 'Antonio fa il gran rifiuto e Oklahoma non piace a Sergio!

 

Fine.

 

(ah, in realtà GL pensava a me e suo figlio Giorgio come suoi successori, ma all'epoca nessuno dei tre operò con molta convinzione, sicurezza o forza "politica" in tal senso...Sergio stroncò sul nascere il tentativo accantonando la storia del Maestro, e  noi , compreso GL, ignoravamo che Nizzi stava scrivendo le prime sceneggiature)

Modificato da borden
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24 minuti fa, borden dice:

E infatti è no. Dopo la proposta abortita per opposizione di Bonelli di provare Grecchi negli anni Settanta, è Sergio ad aiutare il padre. Negli anni Ottanta viene arruolato Nizzi dai soli Sergio e Canzio, senza più chiedere nessuna approvazione a Bonelli. D 'Antonio fa il gran rifiuto e Oklahoma non piace a Sergio!

 

Fine.

 

(ah, in realtà GL pensava a me e suo figlio Giorgio come suoi successori, ma all'epoca nessuno dei tre operò con molta convinzione, sicurezza o forza "politica" in tal senso...Sergio stroncò sul nascere il tentativo accantonando la storia del Maestro, e  noi , compreso GL, ignoravamo che Nizzi stava scrivendo le prime sceneggiature)

Ma alla fine Glb come prese per davvero l arruolamento di Nizzi?da qualche parte ho letto che, tutto sommato, non espresse giudizi TROPPO severi sulle sue storie... preso atto che chiunque autore che crea un suo personaggio non potrà mai essere soddisfatto appieno di un altro che lo scrive al posto suo... è del tutto legittimo e ci sta

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Forse al giorno d'oggi con storie che durano ormai i canonici 2 albi Grecchi ci starebbe bene,ma sviluppare grandi storie come un tempo che arrivavano anch a tre o più albi,ci vuole maestria e un  esperienza nel cambio in corsa di sviluppo che non è da tutti,insomma oggi questa maestria si è persa,almeno nel mondo Tex,un vero peccato perchè quando sai di dover leggere una bella storia con uno sviluppo lungo,l'interesse per lo svolgimento degli avvenimenti è alto,vedasi "La cella della morte" ed episodi collegati.Lo stesso iniziare una storia a metà o a tre quarti di albo crea l'interesse per quello successivo,oggi già nel primo albo bene o male si delinea il succo dell'avventura che vai a leggere e l'attesa è concentrata solo sulla modalità con cui verrà risolto il problema.....erano altri tempi,ma molto più intriganti.Personalmente e considerato tutto ciò,Nizzi fu una scelta azzeccata,non fosse altro che per non dare discontinuità al lettore abituato,si caricò sul groppone una successione imprtante,e prima che le cose diventassero ripetitive ,non deluse assolutamente quella tipologia di lettore che non si poneva problemi sullo sviluppo del testo.Mi piacerebbe sapere da Boselli,indipendentemente dalle attuali esigenze se avrà mai in serbo una storia fiume del ranger,...almeno 4 albi dico...^_^

Modificato da Pallino
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Questo che cosa dimostra? (mi riferisco all'intervista sopra citata)  Solo che GL apprezzava sinceramente  Grecchi, ma che alla fine NON gli affidò la sua creatura e lo si legge tra le righe delle prime due risposte. Ci pensò a lungo, aveva un filo la coda di  paglia e ne parlava anche con me, ma non cambiò idea. Grecchi  non avrebbe scritto come lui voleva, questo è quasi cero.

 

Sapete già, credo, che non apprezzava il Tex di Sergio. Neanche Sergio ne ha mai fatto mistero.

 

Non vorrei deludere Barbanera, ma non apprezzava neanche Nizzi. Neppur lontanamente.

 

Ma attenzione! Non sto affatto per dire che apprezzava le mie storie, perché io ho cominciato realmente a scrivere Tex in realtà quando lui se ne era in pratica disinteressato. Non ne parlavamo, mai, ma proprio MAI. Non so nemmeno se le abbia lette, ma probabilmente sì, e, siccome credo mi fosse affezionato, non m diceva niente.

 

Quindi nessuno di noi ne esce indenne. :lol:

 

Quello che ho detto prima, sul fatto che pensava probabilmente  a me e a Giorgio, era solo per avere dei collaboratori fidati e a lui vicini, non perché realmente credesse che noi potessimo scrivere come lui (in fondo non avevamo dato ancora alcuna prova di questo, sarebbe stato anche normale che non lo pensasse, no? E infatti Sergio e  Canzio non lo pensavano e si ricredettero per quanto mi  riguarda molto tempo dopo). In quest'ottica si legge la sua appropriazione autoriale della storia ideata da me e Giorgio (a parte alcuni famigerati soggetti) e cioè La Minaccia invisibile: la sua vena si stava esaurendo, quella storia era nata nel suo ufficio, era un po' anche sua e imitava il suo stile. In fondo però me ne pregio come di una medaglia: una collaborazione con GL è più unica che rara, no?

 

 

 

 

Modificato da borden
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Cita
<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Non vorrei deludere Barbanera, ma non apprezzava neanche Nizzi. Neppur lontanamente.

 

 

 

 

 

 

Curioso,che seppur vero,ogni volta che parli di Nizzi ne metti in evidenza il disappunto.Non è una critica,ma ciò vuol dire che indipententemente dalle scelte fatte c'era una certa concorrenzialità tra voi autori?

 
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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, borden dice:

 In fondo però me ne pregio come di una medaglia: una collaborazione con GL è più unica che rara, no?

 

 

 

 

Puro Vangelo:old:

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<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, borden dice:

Non vorrei deludere Barbanera, ma non apprezzava neanche Nizzi. Neppur lontanamente.

 

Io non sono deluso, ma sorpreso sì. In fondo Nizzi scriveva in modo molto fedele al suo personaggio, e il periodo nizziano vissuto da Glb fu quello d'oro dell'autore di Fiumalbo. Storie come Fuga da Anderville, La leggenda della vecchia missione, i delitti del lago ghiacciato, i cospiratori, se le ha lette devono essergli piaciute... o almeno così credevo fino ad ora :(

 

<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, borden dice:

 

Ma attenzione! Non sto affatto per dire che apprezzava le mie storie, perché io ho cominciato realmente a scrivere Tex in realtà quando lui se ne era in pratica disinteressato. Non ne parlavamo, mai, ma proprio MAI. Non so nemmeno se le abbia lette, ma probabilmente sì, e, siccome credo mi fosse affezionato, non m diceva niente.

 

Magari ha avuto pietà e ti ha risparmiato il suo giudizio :D

 

certo, che peccato non sapere cosa ne pensasse del Tex di Boselli... troppa delicatezza da parte tua, dovevi chiederglielo  :D

<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Pallino dice:

 

Curioso,che seppur vero,ogni volta che parli di Nizzi ne metti in evidenza il disappunto.Non è una critica,ma ciò vuol dire che indipententemente dalle scelte fatte c'era una certa concorrenzialità tra voi autori?

 

 

Forse è vero il contrario, Pallino. È Nizzi che straparla sempre a proposito di Boselli. Quest'ultimo invece, con Nizzi, è sempre stato sportivo.

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Cita
16 minuti fa, Leo dice:

 

Forse è vero il contrario, Pallino. È Nizzi che straparla sempre a proposito di Boselli. Quest'ultimo invece, con Nizzi, è sempre stato sportivo.

 

 

 

Certo Leo,ma siccome abbiamo solo Boselli la domanda su una certa competizione nei testi la faccio a lui.......sarebbe stato bello chiederla anche a Nizzi personalmente,ripeto non è una critica o puntare le dita su qualcuno,semplice curiosità....

 

 

In merito a Nizzi cito una frase che sapranno tutti :

„Tex è assolutamente centrale nella storia. È lui il protagonista indiscusso. Tutto gira attorno a lui, anche i cattivi. Tex è la colonna portante della narrazione. Questo nelle storie di Boselli non avviene: fateci caso, il vero protagonista della storia è sempre un altro.“ — Claudio Nizzi
 
E' evidente una sorta di opposizione al lavoro di Boselli 
 
Modificato da Pallino
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Che Nizzi mi abbia sovente attaccato è un fatto indiscutibile, come è anche indiscutibile che io non l'ho mai fatto. Chiariamo almeno questo.

 

Ma se voi che giustamente ammirate i suo lavori sognate un'approvazione di Bonelli delle storie di Nizzi, beh, scordatevela. L'intervista che credete di ricordare è sicuramente un apocrifo scritto in modo "politico". Dopo tanti anni si potrà ben dire, no?

 

 

.

28 minuti fa, Leo dice:

 

 

 

Magari ha avuto pietà e ti ha risparmiato il suo giudizio :D

 

 

 

 

 

E su di me sicuramente il motivo è questo.

Modificato da borden
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Ok, ringrazio tutti per le loro risposte a partire dall'ottimo Borden. Ma a quest'ultimo vorrei chiedere se davvero G.L. Bonelli pensava, realisticamente, di poter affidare Tex (già allora la testata più prestigiosa e venduta della SBE) a due esordienti neanche trentenni come eravate tu e Giorgio Bonelli allora. Tra l'altro Giorgio Bonelli non lavorava neanche in redazione no? 

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Come spesso succede ai grandissimi, GLB non è riuscito a formare e creare un seguito, probabilmente perchè non riteneva nessuno in grado di continuare ai suoi livelli.

La cosa che mi lascia perplesso è invece un'alta. Come mai Sergio non abbia creato un gruppo per supportare il lavoro di Nizzi, e questa mancanza si è vista nel suo periodo di crisi. Per fortuna c'era il nostro Borden che ha preso in mano le redini dei Tex, e ci ha fornito 25 anni di storie mediamente di altissimo livello. Inoltre, cosa ancora più apprezzabile, sta cercando nuovi professionisti che lo aiutano nel portare avanti le varie serie. Autori che ancora non hanno raggiunto i livelli del curatore, ma almeno ci stanno provando.

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Just now, Ronin dice:

Tra l'altro Giorgio Bonelli non lavorava neanche in redazione no? 

 

Se è per questo nemmeno D'Antonio, Berardi, Nizzi e Bonelli stesso. Tutti collaboratori liberi professionisti.

Just now, Tim Birra dice:

Come mai Sergio non abbia creato un gruppo per supportare il lavoro di Nizzi,

 

Una certa mancanza di programmazione di lungo periodo era nel suo stile, credo che ormai si sia capito .

Ricorda che quando Boselli è subentrato c'era solo un Texone in lavorazione (senza contare ovviamente quello di Villa) e c'era la seria possibilità che non fosse pronto per il giugno 2013. Ricorda anche che nei primi anni 2000 per carenza di materiale da pubblicare Sergio ordinò che la lunghezza delle storie non superasse i due albi e dirottò una storia lunga dal Maxi alla serie regolare. Ricorda anche che per nel 2006 quando per qualche mese Nizzi cessò di scrivere lui si trovò di colpo con due disegnatori scoperti e solo la fortuna fece sì che Manfredi accettasse di coprire il buco.

 

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<span style="color:red;">58 minuti fa</span>, Pallino dice:

 

Certo Leo,ma siccome abbiamo solo Boselli la domanda su una certa competizione nei testi la faccio a lui.......sarebbe stato bello chiederla anche a Nizzi personalmente,ripeto non è una critica o puntare le dita su qualcuno,semplice curiosità....

 

 

In merito a Nizzi cito una frase che sapranno tutti :

„Tex è assolutamente centrale nella storia. È lui il protagonista indiscusso. Tutto gira attorno a lui, anche i cattivi. Tex è la colonna portante della narrazione. Questo nelle storie di Boselli non avviene: fateci caso, il vero protagonista della storia è sempre un altro.“ — Claudio Nizzi
 
E' evidente una sorta di opposizione al lavoro di Boselli 
 

E' evidente, ma è anche evidente che ciò che dice sia vero.

Però forse gli sfugge che anche così, Tex può essere bello e piacevole. E lo è grazie al talento che comunque dimostra Boselli.

Comunque, dal punto di vista di chi è stato messo li a cercare di scrivere il più possibile come il creatore di Tex, è un discorso comprensibile. E' ovvio che il suo punto di vista sia molto classico, e infatti scrive in modo classico. E questo ci permette di avere due versioni di Tex: Quella classica e quella "nuova", ed è un bene.

<span style="color:red;">24 minuti fa</span>, Tim Birra dice:

Come spesso succede ai grandissimi, GLB non è riuscito a formare e creare un seguito, probabilmente perchè non riteneva nessuno in grado di continuare ai suoi livelli.

La cosa che mi lascia perplesso è invece un'alta. Come mai Sergio non abbia creato un gruppo per supportare il lavoro di Nizzi, e questa mancanza si è vista nel suo periodo di crisi. Per fortuna c'era il nostro Borden che ha preso in mano le redini dei Tex, e ci ha fornito 25 anni di storie mediamente di altissimo livello. Inoltre, cosa ancora più apprezzabile, sta cercando nuovi professionisti che lo aiutano nel portare avanti le varie serie. Autori che ancora non hanno raggiunto i livelli del curatore, ma almeno ci stanno provando.

E' probabile che GLB non vedesse un futuro per Tex, dopo di lui? Può essere una risposta. Forse pensava che con la sua scomparsa sarebbe finito anche Tex.

Se davvero non vedeva di buon occhio nessuno di coloro che scrivevano Tex a parte lui, è possibile che sia così.

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, valerio dice:

E' evidente, ma è anche evidente che ciò che dice sia vero.

Però forse gli sfugge che anche così, Tex può essere bello e piacevole. E lo è grazie al talento che comunque dimostra Boselli.

 

Che sia vera quell'affermazione è evidente leggendo tante storie di Boselli,mi sarebbe piaciuta un pò di antisportività dall'altra parte e senza tanti giri di parole sentire cosa ne pensava "tecinicamente" Boselli del lavoro di Nizzi con molta trasparenza,eguale a quella frase di Nizzi verso lui.

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48 minuti fa, Ronin dice:

Ok, ringrazio tutti per le loro risposte a partire dall'ottimo Borden. Ma a quest'ultimo vorrei chiedere se davvero G.L. Bonelli pensava, realisticamente, di poter affidare Tex (già allora la testata più prestigiosa e venduta della SBE) a due esordienti neanche trentenni come eravate tu e Giorgio Bonelli allora. Tra l'altro Giorgio Bonelli non lavorava neanche in redazione no? 

 

 

Si sta parlando NON della Casa editrice su cui GL non aveva NESSUN potere, ma del suo studio. Lo studio di un SINGOLO PROFESSIONISTA. Lui pensava di farsi aiutare a scrivere da noi. Qualcosa si è fatto,  ci abbiamo provato, ma i risultati sono stati scarsi e discontinui, perchè  eravamo acerbi noi e GL era molto esigente. 

 

Le scelte della Casa editrice erano un'altra cosa. Noi neanche si sapeva che stavano provando Nizzi. Poi proprio in quei mesi io sono stato assunto in quella che oggi si chiama SBE e sono passato dall'altra parte della barricata. Sergio mi ha fatto fare sette anni di gavetta prima di farmi scrivere una storia. Non di Tex, Di River Bill. A Tex ha pensato Canzio  dopo che io avevo scritto degli Zagor che gli erano piaciuti. Ma ormai lavoravo in casa editrice da undici anni.

Modificato da borden
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<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, valerio dice:

E' probabile che GLB non vedesse un futuro per Tex, dopo di lui? Può essere una risposta. Forse pensava che con la sua scomparsa sarebbe finito anche Tex.

Se davvero non vedeva di buon occhio nessuno di coloro che scrivevano Tex a parte lui, è possibile che sia così.

 

Una domanda per Borden. Tu che sei stato in contatto diretto con GLB, hai idea di come prevedesse il futuro di Tex dopo di lui? Grazie

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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, Pallino dice:

 

Che sia vera quell'affermazione è evidente leggendo tante storie di Boselli,mi sarebbe piaciuta un pò di antisportività dall'altra parte e senza tanti giri di parole sentire cosa ne pensava "tecinicamente" Boselli del lavoro di Nizzi con molta trasparenza,eguale a quella frase di Nizzi verso lui.

Ma bo..immagino che ci sia stima e rispetto reciproco ma visioni opposte o quasi. Ed è facilmente visibile dai loro lavori. Non credo si contestino a vicenda la qualità ma magari il metodo. Bo...

Io li amo entrambi comunque. Per me sono due grandi autori, al netto di tutte le critiche che gli faccio, ovviamente, e che sono doverose se uno ha un minimo di senso critico.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

Non vorrei deludere Barbanera, ma non apprezzava neanche Nizzi. Neppur lontanamente.

Figurati se mi hai deluso...un po' sapevo già che tale sarebbe stata la risposta...

Infatti anche sta intervista a Glb era intrisa di perbenismo se la ricordo bene

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Just now, Barbanera dice:

Figurati se mi hai deluso...un po' sapevo già che tale sarebbe stata la risposta...

Infatti anche sta intervista a Glb era intrisa di perbenismo se la ricordo bene

Ma è anche normale che non apprezzasse nessuno. Era un uomo tutto di un pezzo e di una volta. Inoltre si parla di UNA SUA creatura. E' comprensibile che non considerasse nessuno in grado di farla come la faceva lui, anche perchè Tex era lui, il linguaggio i comportamenti erano personalissimi e difficilmente qualcuno avrebbe potuto farlo uguale e lui lo sapeva.

A Nizzi venne chiesto di farlo uguale e secondo me quasi ci riuscì per diversi anni, ma evidentemente GLB notava differenze. Sergio era agli antipodi, Borden giovanissimo. Si capisce che non si fidasse di nessuno a mettere in mano la sua creatura.

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Si sta parlando NON della Casa editrice su cui GL non aveva NESSUN potere, ma del suo studio. Lo studio di un SINGOLO PROFESSIONISTA. Lui pensava di farsi aiutare a scrivere da noi. Qualcosa si è fatto,  ci abbiamo provato, ma i risultati sono stati scarsi e discontinui, perchè  eravamo acerbi noi e GL era molto esigente. 



 

Le scelte della Casa editrice erano un'altra cosa. Noi neanche si sapeva che stavano provando Nizzi. Poi proprio in quei mesi io sono stato assunto in quella che oggi si chiama SBE e sono passato dall'altra parte della barricata. Sergio mi ha fatto fare sette anni di gavetta prima di farmi scrivere una storia. Non di Tex, Di River Bill. A Tex ha pensato Canzio  dopo che io avevo scritto degli Zagor che gli erano piaciuti. Ma ormai lavoravo in casa editrice da undici anni

 

Tutto chiaro, Borden. La tua biografia professionale la conosco bene e so che ti è stata richiesta una gavetta molto lunga prima di arrivare a scrivere Tex.  Quello che non sapevo era che G. L. Bonelli aveva in mente di continuare ad occuparsi del suo personaggio avvalendosi dell'aiuto tuo e di Giorgio Bonelli. Scelta coraggiosa e anche in anticipo sui tempi, se penso che adesso è più o meno il metodo che usa Berardi su Julia (ovvero soggetti sempre suoi e sceneggiature in collaborazione con dei giovani e valenti aiutanti). Ma evidentemente era una soluzione troppo innovativa...

Modificato da Mister P
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