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TWF - Tex Willer Forum

La successione di G.L. Bonelli


Ronin
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18 minuti fa, Mister P dice:

A tu per tu con GLB sin da quando indossavi i calzoni corti... marchiato a fuoco.

 

 

Ehm...come ho spesso detto, a tredici anni mi ha fatto a sparare ai barattoli dal ponte della "Tex Willer" sul Lago Maggiore. A quattordici si andava in giro io e suo figlio Giorgio sulla sua Citroen Squalo con una fascia colorata che riportava  la scritta  Vent'anni di Tex o qualcosa del genere e Bonelli esibiva volentieri la Colt agli automobilisti aggressivi...  Altri tempi...

7 minuti fa, Ronin dice:

Approfittando della gentilezza di Borden, gli chiederei di precisare alcuni dettagli su questo. Acclarato che G. L. Bonelli, negli ultimi anni della sua attività, aveva pensato di farsi aiutare da voi due, giovani ed entusiasti discepoli, a scrivere per garantire il numero di pagine sceneggiate da inviare ogni mese alla SBE in modo da avere assicurata l'uscita dell'albo, esattamente in che modo pensava di organizzare questo lavoro? Nel senso, fermo restando che lui penso che aveva intenzione di continuare con il suo solito metodo della sceneggiatura "visualizzata" (si sa che G. L. Bonelli preparava una sorta di layout di ogni tavola) e voi gli avreste scritto i soggetti che poi lui avrebbe supervisionato, approvato e sceneggiato? Avreste portato più che dei soggetti, dei veri e propri trattamenti (una sorta di pre-sceneggiatura) che G. L. avrebbe poi sistemato e sceneggiato? E con il tempo, avreste fatto delle vere e proprie sceneggiature che lui avrebbe rivisto, magari solo nei dialoghi, e approvato? Grazie sempre della disponibilità!

 

 

Beh, veramente non ci si era proprio organizzati, e non si è mai arrivati al punto di rendere operativa e professionale 'sta cosa. Non è che in fin dei conti volesse davvero farlo, si procrastinava, si faceva casino, si proponevano spunti su spunti (qualcuno l'ho ancora) e lui li bocciava tutti. Non poteva funzionare! Ma eravamo allegri così.

Di certo finché non ha avuto l'ictus che lo ha debilitato, anche quando già Nizzi scriveva da anni, anche quando io già avevo firmato le mie prime storie, lui ogni tot  tornava con rimpianto su 'sta cosa, sperando di realizzare uno Speciale firmato da lui con il mio aiuto. Ma sapeva che non ci sarebbe stato permesso, che forse non ci saremmo più riusciti e quindi se ne parlava e basta. Nessuna azione, ahimè.

Modificato da borden
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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, borden dice:

 

Beh, veramente non ci si era proprio organizzati, e non si è mai arrivati al punto di rendere operativa e professionale 'sta cosa. Non è che in fin dei conti volesse davvero farlo, si procrastinava, si faceva casino, si proponevano spunti su spunti (qualcuno l'ho ancora) e lui li bocciava tutti. Non poteva funzionare! Ma eravamo allegri così.

Di certo finché non ha avuto l'ictus che lo ha debilitato, anche quando già Nizzi scriveva da anni, anche quando io già avevo firmato le mie prime storie, lui ogni tot  tornava con rimpianto su 'sta cosa, sperando di realizzare uno Speciale firmato da lui con il mio aiuto. Ma sapeva che non ci sarebbe stato permesso, che forse non ci saremmo più riusciti e quindi se ne parlava e basta. Nessuna azione, ahimè.

Capisco. Peccato, un vero peccato. Magari, cosi organizzata,  la produzione di storie texiane sarebbe stata assicurata ancora per molti anni.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

 

Ehm...come ho spesso detto, a tredici anni mi ha fatto a sparare ai barattoli dal ponte della "Tex Willer" sul Lago Maggiore. A quattordici si andava in giro io e suo figlio Giorgio sulla sua Citroen Squalo con una fascia colorata che riportava  la scritta  Vent'anni di Tex o qualcosa del genere e Bonelli esibiva volentieri la Colt agli automobilisti aggressivi...  Altri tempi...

 

Che personaggio! Un grande.

 

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

Beh, veramente non ci si era proprio organizzati, e non si è mai arrivati al punto di rendere operativa e professionale 'sta cosa. Non è che in fin dei conti volesse davvero farlo, si procrastinava, si faceva casino, si proponevano spunti su spunti (qualcuno l'ho ancora) e lui li bocciava tutti. Non poteva funzionare! Ma eravamo allegri così.

 

Che belle memorie Mauro!

 

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

lui ogni tot  tornava con rimpianto su 'sta cosa, sperando di realizzare uno Speciale firmato da lui con il mio aiuto. Ma sapeva che non ci sarebbe stato permesso, che forse non ci saremmo più riusciti e quindi se ne parlava e basta

 

Peccato. Dispiace pensare che gli sia rimasto questo rimpianto.

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Leggendo i vari commenti di questo interessante post, sto provando una profonda sensazione: pare di vivere una di quelle classiche storie in cui tutti noi, attorno al fuoco di bivacco, apprendiamo dalla commossa voce di Mauro i ricordi del suo leggendario "maestro d'armi" e nostro indiscusso idolo. In ogni frase traspare la dolce malinconia per i bei tempi vissuti e il fortissimo rispetto umano, che va ben oltre la scontata stima professionale. 

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Che Glb fosse un personaggio incredibile e modesto a modo suo è un dato di fatto.

Io ho una chicca su di lui...chi me l ha raccontata ha giurato su di una montagna di bibbie che fosse autentica🤠😆🙂

Negli anni 80 una mia patente lo incontró senza sapere chi fosse un estate in Spagna...lei era con alcune amiche e venne avvicinata da un uomo claudicante ma fiero, con un aquila d'oro al petto e uno stetson.l uomo in questione le sembrò John Wayne,ma Glb non fece mai il gradasso né rivelò la sua vera identità.la mia parente seppe la vera identità di GLB dall'albergatore.Mi disse che era un uomo incredibile, simpatico e molto riservato, vitale.

Ecco,io penso che il successo di Tex sia stato dovuto anche alla semplicità dei modi e alla riservatezza del suo creatore...

 

Ho raccontato sto aneddoto dopo molto tempo solo perché siamo andati sull argomento... ciò che voglio dire è che se Glb non riteneva nessuno in grado di scrivere Tex BENE (dal suo punto di vista) era perché si autoidentificava con Tex,lui era Tex...e quando ti senti un personaggio non tolleri che nessun altro possa scrivere al posto tuo le tue avventure... magari mi sbaglio ma la penso così

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, borden dice:

Di certo finché non ha avuto l'ictus che lo ha debilitato, anche quando già Nizzi scriveva da anni, anche quando io già avevo firmato le mie prime storie, lui ogni tot  tornava con rimpianto su 'sta cosa, sperando di realizzare uno Speciale firmato da lui con il mio aiuto. Ma sapeva che non ci sarebbe stato permesso, che forse non ci saremmo più riusciti e quindi se ne parlava e basta. Nessuna azione, ahimè.

 

Un ultimo Speciale firmato GLB e Borden. Sarebbe stato sicuramente un capolavoro. Che rimpianto...

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  • Collaboratori
9 minuti fa, Tim Birra dice:

Che rimpianto...

 

 

Ci sono dei soggetti glbonelliani, rinvenuti casulamente qualche anno, da trasformare in nuove storie: soggetto Gl Bonelli / Sceneggiatura M. Boselli. :lol:

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<span style="color:red;">29 minuti fa</span>, ymalpas dice:

Ci sono dei soggetti glbonelliani, rinvenuti casulamente qualche anno, da trasformare in nuove storie: soggetto Gl Bonelli / Sceneggiatura M. Boselli. :lol:

Sarebbe bellissimo. Ci sono informazioni certe oppure solo ipotesi di lavoro?

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<span style="color:red;">23 minuti fa</span>, Tim Birra dice:

Sarebbe bellissimo. Ci sono informazioni certe oppure solo ipotesi di lavoro?

 

Né l'una né l'altra, è solo una boutade del vecchio Ym. Ma rileggere sul tamburino GLBONELLI non avrebbe prezzo... 

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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, borden dice:

Gli abbozzi esistono, ma sono come l'ultimo demo di John Lennon. Incompleti. Ne vale la pena?

 

Certo che ne vale la pena!!! Rileggere sul tamburino GLBONELLI non avrebbe prezzo, come dice Leo che mi deve almeno una birra belga per aver dubitato delle mie parole.

  • +1 1
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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Certo che ne vale la pena!!! Rileggere sul tamburino GLBONELLI non avrebbe prezzo, come dice Leo che mi deve almeno una birra belga per aver dubitato delle mie parole.

 

Non dubitavo che esistessero: la boutade era nella proposta di nuove storie con GlBonelli al soggetto, nel senso che rispondevo a Tim sul fatto che era solo una tua idea e non un'ipotesi di lavoro di Boselli. Sul valere la pena: ovviamente sarei il primo a volere che una simile ipotesi si realizzasse, ma se Boselli è scettico forse non c'è davvero materiale sufficiente su cui lavorarci su...

 

Detto ciò, la birra belga te la offro con molto piacere, caro Ymalpas! Al prossimo raduno, sperando che si faccia presto, devi cercare di venire ;)

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1 hour ago, borden said:

Gli abbozzi esistono, ma sono come l'ultimo demo di John Lennon. Incompleti. Ne vale la pena?

 

Questo dovresti dircelo tu che li hai letti, noi al massimo possiamo solo immaginarceli...   :lol:

 

Ma temo che la risposta stia già nel fatto che non li hai ancora usati... se avessi trovato qualcosa ti avesse acceso l'immaginazione e fatto venire voglia di trasformare l'abbozzo in una sceneggiatura completa, mi sa che l'avresti già fatto...  :unsure:

 

Piuttosto, il tuo accenno alla sceneggiatura originale (rifiutata) del film di Tex... esiste ancora quella sceneggiatura? Potrebbe avere senso pubblicarla (così com'è, come libro, o adattandola a fumetti)?

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Già che parliamo di cose di Bonelli, mi sono sempre chiesto come mai i suoi romanzi non siano stati ristampati... anche Il Massacro di Goldena, pur avendo Tex come protagonista, è stato ristampato dalla Bonelli solo dopo molto tempo (e con censure e modifiche). Ci sono difficoltà tecniche e/o di diritti? Non credo che romanzi "del creatore di Tex" non abbiano mercato in Italia... (e pensando poi alla roba che viene tranquillamente pubblicata oggi...)

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<span style="color:red;">12 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Questo dovresti dircelo tu che li hai letti, noi al massimo possiamo solo immaginarceli...   :lol:

 

Ma temo che la risposta stia già nel fatto che non li hai ancora usati... se avessi trovato qualcosa ti avesse acceso l'immaginazione e fatto venire voglia di trasformare l'abbozzo in una sceneggiatura completa, mi sa che l'avresti già fatto...  :unsure:

 

Piuttosto, il tuo accenno alla sceneggiatura originale (rifiutata) del film di Tex... esiste ancora quella sceneggiatura? Potrebbe avere senso pubblicarla (così com'è, come libro, o adattandola a fumetti)?

 

 

Ne parlo spesso, ma poi non se ne fa niente. Dovrebbe essere pubblicata così com'è

 

 

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Beh anche il Lucien Leuwen di Stendhal è incompiuto cosa che non ne ha impedito la pubblicazione. Evidentemente quei soggetti sono poco appassionanti, però riproporre a così tanti anni di distanza qualcosa di GlB è un qualcosa che farebbe notizia, specie se avvenisse in occasione di ricorrenze speciali come gli ottant'anni o il numero 800. Io ci farei un pensierino.

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On 27/6/2020 at 19:34, ymalpas dice:

 

 

Ci sono dei soggetti glbonelliani, rinvenuti casulamente qualche anno, da trasformare in nuove storie: soggetto Gl Bonelli / Sceneggiatura M. Boselli. :lol:

Sai anche più o meno quanti sono? e se sono dei semplici spunti, degli abbozzi di storia o dei soggetti veri e propri? e a che periodo risalgono?

On 27/6/2020 at 20:35, borden dice:

Gli abbozzi esistono, ma sono come l'ultimo demo di John Lennon. Incompleti. Ne vale la pena?

Borden, sono un pò come gli abbozzi dei romanzi che il Capitano Salgari aveva lasciati in gran quantità nell'ultima parte della sua vita? Una serie di trame appenna accennate ma insufficenti a dare l'idea precisa della storia? Sono un pò come le storie uscite nel periodo tra l'83 e l'89 che furono in parte riviste dalla redazione (Sclavi per la maggior parte ed una lo stesso Nizzi)?

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E la sceneggiatura glbonelliana originale del film di Tex riguarda la storia "Il signore dell'abisso" oppure un'altra storia della serie (per esempio "Massacro") oppure è una storia più o meno inedita ?

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Io ricordo, ma sbaglierò sicuramente perché vado proprio a memoria e non sono sicuro, che uno dei soggetti di GLB proposti per il film di Tex, era Sangue Navajo...

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

Bonelli non scriveva soggetti, quindi sono spunti pari ai miei, di poche righe. Inutili per la maggior parte.

 

Per la maggior parte non vuol dire tutti. Quindi resto speranzoso che da almeno uno si possa ricavare qualcosa.

 

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Ok, Borden, ma, visto che dei vecchi spunti di G. L. Bonelli sembra che non ci si possa ricavare nulla (neanche facendo una operazione di sviluppo di una trama anche esile come facevano i ghost writers salgariani lavorando sugli abbozzi del Capitano) e che il tentativo di clonare se stesso di G. L.  tramite l'ausilio tuo e del figlio Giorgio non è mai andato al di là delle mere intenzioni, sarei interessato a chiarire anche alcuni aspetti del lavoro di revisione delle sceneggiature operato da Tiziano Sclavi su alcune storie del vecchio Bonelli. Tralasciando, per ora, "La minaccia invisibile" , della cui genesi ne sappiamo qualcosa, vorrei sapere se, per esempio, Sclavi, operando su una sceneggiatura di 80 pagine, dilatava soltanto alcune sequenze per arrivare alla canonica lunghezza di 100 pagine oppure inventava parti della sceneggiatura ex novo per poi raccordarle con il resto, cercando di imitare lo stile di G. L.? Se non poteva intervenire sui soggetti, molto esili e che comunque non credo G.L. portasse all'attenzione della redazione se non verbalmente (il famoso "Tex arriva e le suona a tutti!") magari aveva la possibilità di proporre lui stesso qualche spunto?

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Tiz era redattore unico della Bonelli nell'81-82. Arrivava da una considerevole esperienza al Corriere Ragazzi e Gruppo Rizzoli ed era anche scrittore e sceneggiatore. Scrisse subito per Ken Parker, Zagor e Mister no. Ma, nonostante questo, non penso proprio che Sergio prendesse in considerazione di affidargli Tex. Tex è sempre stato un personaggio blindato. Le revisioni di Tiziano si limitano ad aggiustamenti di tiro, riscritture di scene e dialoghi, le cose che facciamo abitualmente quando una sceneggiatura non sta in piedi (ed accade di frequente). Ma niente di più (ne la Minaccia Invisibile si limiitò a due o tre frasi, poi affidò la sceneggiatura a me che rifeci il finale).

 

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