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[Color Tex N. 17] Gli Amanti del Rio Grande


natural killer
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Non ho ancora letto la storia, però ho sfogliato le pagine (più che altro per sincerarmi dell'integrità dell'albo, visto che

molto spesso gli acquisti estivi soffrono di difetti di stampa sia evidenti che ben nascosti tra le pagine che spesso

mi costringono a tornare in edicola per fare il cambio). Credo che l'anno scorso mi sia toccato prenderlo tre volte.

La coloritura è tutto sommato discreta, i disegni molto minuziosi ma allo stesso tempo dinamici, forse uno Scascitelli

addirittura migliorato rispetto agli esordi). Non ho mai gradito molto le storie dove i personaggi sono "Interpretati" da

attori famosi, perché la cosa è simpatica ma a me personalmente distoglie dalla comprensione della vicenda.

Se Sandro ha sottomano la foto adatta disegna l'attore con i suoi tratti rappresentativi, ma se non trova l'espressione

o la posa adatta e va a memoria non è la stessa cosa. D'altra parte succede anche quando prende a modello un Tex

che non è il suo (pag. 86 con un primo piano "Ticciano" e a fianco uno "Scascitellato"), ma l'effetto risulta meno spiazzante.

Ma è una costante dei fumetti che usano gli attori famosi, non si può considerare il fatto per sminuire l'opera che resta

più che soddisfacente. Per la storia… devo trovarmi il tempo, ma questo in fondo è il mese dove leggo di più.

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Per un attimo ho pensato che gli amanti del Rio Grande fossero il tenente Castillo e doña Ramona...

Strano scherzo del destino mandare in edicola contemporaneamente col caldo di agosto due storie con Tex in Messico alle prese con pericolose gonnelle...

 

  • Haha (0) 1
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  • Rangers

Preso e letto.

Un bel color sia come storia che come disegni.

Su di un forum di Zagor, Jacopo mi ha confermato che si è leggermente ispirato alle atmosfere di Matador, più che ispirato mi sembra un gradito omaggio.

 

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, natural killer dice:

Per un attimo ho pensato che gli amanti del Rio Grande fossero il tenente Castillo e doña Ramona...

Strano scherzo del destino mandare in edicola contemporaneamente col caldo di agosto due storie con Tex in Messico alle prese con pericolose gonnelle...

 

Preso oggi insieme a "La Signora del Rancho Verde" ed ho fatto la stessa considerazione. Vediamo che succede....sono curiosa.

Grazie per gli auguri Natural Killer:)

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Buona storia anche per mè. Scascitelli più dinamico che nelle precedenti  storie. Color  con un buon soggetto e ben sceneggiato, sicuramente migliore degli ultimi  color lunghi. Rauch, dunque per me si conferma un ottimo  acquisto  per Tex.🙋🏻‍♂️

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Bella storia, con personaggi credibili e resi graficamente in maniera eccellente dal disegnatore. Lo schema, classico, della fanciulla da salvare dall'orco è sempre appassionante, ed efficaci sono anche i cavalieri erranti che qui non sono solo i nostri due rangers ma anche un gruppo di simpatici cowboys texani. Decisamente una buona lettura, con un Rauch che anche a parer mio sta dimostrando di essere un acquisto azzeccato.

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Una discreta storia, questa "Gli amanti del Rio Grande", molto veloce da leggere e per questo assai adatta ad un pubblicazione sul "color"...

Atmosfera è piacevolmente retrò, da western anni '50, con Rauch bravo a mettere in scena i due pards, risoluti come devono essere. Lo sceneggiatore deve invece un po' migliorare nella gestione dei coprotagonisti, i due amanti sono di una rara antipatia il che, essendo entrambi dalla parte dei "buoni", lascia un po' perplessi. :blink:

 

Scascitelli fa un ottimo lavoro, in particolare ho apprezzato la sua "regia" cinematografica e le sue prospettive, aspetti positivi che vanno a compensare una certa staticità nelle scene di azione.;)

Anche i colori sono molto belli, caldi e con un tocco vintage.

 

Per quanto mi riguarda, sono rimasto quindi complessivamente soddisfatto dalla lettura. :)

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Concordo con quello che dice Kento: i due amanti risultano molto 'freddi' e non intrigano il lettore soprattutto Ruby.  Il contrario di quello che avviene per doña Morena nell'albo del mese: non sta dalla parte del giusto - diciamo così  - ma la si perdona volentieri 😁.  Mi sa che farà una brutta fine, spero di no ma temo di si😣

Doña Ramona non Mirena. Sorry😂

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Condivido i giudizi positivi. Storia di buon livello, scandita dal giusto ritmo (incalzante ma non eccessivamente frenetico). Ha il pregio di essere lineare e priva di barocchismi e di incarnare pienamente il western più classico. Credo che il soggetto avrebbe potuto funzionare bene anche nella serie regolare, dove con qualche pagina in più a disposizione, si sarebbe potuto indugiare maggiormente su alcune situazioni per renderle ancor più avvincenti.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, mosfra dice:

Concordo con quello che dice Kento: i due amanti risultano molto 'freddi' e non intrigano il lettore soprattutto Ruby.  Il contrario di quello che avviene per doña Morena nell'albo del mese: non sta dalla parte del giusto - diciamo così  - ma la si perdona volentieri 😁.  Mi sa che farà una brutta fine, spero di no ma temo di si😣

Doña Ramona non Mirena. Sorry😂

 

A me hanno convinto anche i due amanti, invece. Rauch avrebbe potuto cadere nel solito cliché della coppietta innamorata in pericolo, ma lungi dal proporre una storia edulcorata ha invece presentato un uomo e una donna del West, con lei che, ballerina da saloon, ha preferito freddamente il ricco ranchero allo spiantato cowboy salvo ricredersi e tornare opportunisticamente sui suoi passi. Credibile è anche il cowboy Tom, che non la accoglie calorosamente tra le sue braccia ma quasi con rancore per quanto accaduto, un rancore che tutto sommato non gli impedisce però di andare a salvarla, tanto tiene ancora a lei. 

 

No, decisamente credo che la coppia di amanti sia stata tratteggiata bene, proprio perché non sono due piccioncini da salvare, ma due persone adulte e con un vissuto non immacolato, come doveva essere nello sporco Ovest ottocentesco americano.

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Storia che scivola via piacevolmente ma a mio avviso rimane senza infamia e senza lode, come pure senza salti sulla sedia: concordo con chi più sopra metteva in luce la freddezza o la mancanza di verve nei personaggi. Il classico gioco di battute tra Tex e Carson rimane piacevole, privo però di quel tocco in più che ogni tanto sa anche strappare un sorriso o perché no, una sincera risata. (Sarò matto, ma a volte mi capita, e anche se in fondo è la solita routine mi fa l'effetto di rivedere un vecchio amico. :D)

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Leo dice:

 

No, decisamente credo che la coppia di amanti sia stata tratteggiata bene, proprio perché non sono due piccioncini da salvare, ma due persone adulte e con un vissuto non immacolato, come doveva essere nello sporco Ovest ottocentesco americano.

 

Sono d'accordo su questo punto, è stato interessante vedere come lo sviluppo del rapporto tra i due non fosse semplicemente lineare o banalotto, però a me è comunque rimasta l'impressione di una descrizione dei personaggi che si fissa sulla cornice e non arriva al centro del quadro, se mi passate l'immagine. È come se gli elementi per farne dei personaggi veramente interessanti ci fossero, ma rimanessero lì sulla carta. Vado a memoria, ma mi pare di aver avuto le stesse impressioni da alcune storie di Rauch che ho letto anni fa su Zagor.

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  • Sceriffi

Per me, invece, storia pressoché priva di interesse. Non c'è nulla di sbagliato nella sceneggiatura di Rauch, ma rimaniamo nel solco della tradizione del color tex d'agosto: una pubblicazione che già da diversi anni propone storie che non sono né carne né pesce, che si leggono così come si beve un bicchier d'acqua nella calura estiva. Una storia che non mi lascia niente. Come al solito, non è la storia che sia sbagliata, in fondo credo che sia quello che il lettore texiano cerca. Probabilmente sono sbagliato io, che non mi accontento più di letture così, ma vorrei leggere qualcosa di più elaborato. O anche solo di più frizzante. Il giochino di riconoscere le fattezze di attori hollywoodiani non vale il prezzo del biglietto, il prossimo anno ci penserò due volte prima di spendere quasi 7 euro per questa pubblicazione.

 

C'è anche da dire che ho iniziato la lettura già piuttosto infastidito. Motivo? Il Frediani, nella rubrica del mensile, pensa bene di riempire la sua mezza paginetta spiattellando per filo e per segno la trama del color tex. Ma davvero non c'è niente di meglio da scrivere in quella rubrica? Meglio mettere l'elenco degli arretrati a questo punto. Già la storia non brilla, se poi mi racconti pure in anticipo cosa succede mi cadono le braccia.

 

Bravo Scascitelli - non mi è mai piaciuto il suo tratto a dir la verità, ma è solo questione di gusti, qui riconosco l'ottimo valore del suo lavoro. Bravo anche Celestini ai colori.

  • +1 1
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2 ore fa, pecos dice:

. Come al solito, non è la storia che sia sbagliata, in fondo credo che sia quello che il lettore texiano cerca. 

Assolutamente no!

Almeno per me.

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, pecos dice:

il prossimo anno ci penserò due volte prima di spendere quasi 7 euro per questa pubblicazione.

Gia fatto da due anni.

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, pecos dice:

C'è anche da dire che ho iniziato la lettura già piuttosto infastidito. Motivo? Il Frediani, nella rubrica del mensile, pensa bene di riempire la sua mezza paginetta spiattellando per filo e per segno la trama del color tex. Ma davvero non c'è niente di meglio da scrivere in quella rubrica? Meglio mettere l'elenco degli arretrati a questo punto. Già la storia non brilla, se poi mi racconti pure in anticipo cosa succede mi cadono le braccia.

È incredibile anche per me. Ma forse ce ne siamo accorti solo noi due perchè quella rubrica non la legge nessuno. :P

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Mi sorprende che il Color Tex abbia preso la piega che dite: eppure la collana è iniziata con una storia molto ambiziosa, anche se non troppo riuscita (E venne il giorno), per poi continuare, al di là della trascurabile avventura di Ruju, con l'impressionante e bellissima "Lo sciamano bianco" e la spassosa e ritmatissima "Delta Queen": tutte storie che, per un motivo o per l'altro, non erano letture dappoco.

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Per me è tutto un problema di percezione personale per non dire di pregiudizio. Io ho trovato quasi tutte le sttorie dei Color molto gradevoli, compresa questa 

Vi aspettate sempre un capolavoro? Beh, non l'avrete. Vi aspettate una storia epocale e sconvolgente? Beh, non avrete nemmeno quella.

I capolavori non arrivano a comando ma nascono quando e come meno te li aspetti.

Quello che io cerco , che io pretendo possiamo dire  è che una storia abbia un minimo standard qualitativo e non c'è una sola storia del Color che mi abbia deluso in questo senso.

Forse la più deludente è stata quella di Nizzi & Torti dell'anno scorso ma anche quella non era brutta bensì semplicemente di ordinaria amministrazione e le storie di ordinaria amministrazione esistono da sempre.

Questa è decisamente al di sopra della normale amministrazione: è ben scritta, ben disegnata e si basa su un'idea che per Tex almeno è abbastanza originale. Non ho altro da chiedere ad una storia.

 

i

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  • Sceriffi
Il 10/8/2020 at 15:04, Loriano Lorenzutti dice:

È incredibile anche per me. Ma forse ce ne siamo accorti solo noi due perchè quella rubrica non la legge nessuno. :P

 

Dev'essere questa la spiegazione :rolleyes::lol:

 

Il 10/8/2020 at 17:52, Carlo Monni dice:

Vi aspettate sempre un capolavoro? Beh, non l'avrete. Vi aspettate una storia epocale e sconvolgente? Beh, non avrete nemmeno quella.

I capolavori non arrivano a comando ma nascono quando e come meno te li aspetti.

Quello che io cerco , che io pretendo possiamo dire  è che una storia abbia un minimo standard qualitativo e non c'è una sola storia del Color che mi abbia deluso in questo senso.

 

Se volessi leggere solo capolavori non andrei in edicola tutti i mesi. Ci sono buone letture che svolgono alla perfezione il loro lavoro di intrattenimento - l'esordio di Rauch sulla regolare per me era una di queste. La storia di Borden in edicola è tutt'altro che epocale, ma è divertente, fresca, non sai mai cosa aspettarti da una pagina all'altra. Qui invece è tutto scontato (e ci si mette anche il Frediani...). Per me questa è una storia da minimo sindacale, non ha mordente. Ma non pretendo certo che le mie impressioni valgano per tutti i lettori.

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1 ora fa, pecos dice:

Sono d'accordo, ma le storie che hai citato hanno un elemento in comune... e guarda un po', da qualche anno quell'elemento manca dal Color Tex :D:laugh:

 

Esatto, proprio a quello pensavo, lungi da quello che dice Monni che riconduce il tutto al "pregiudizio".

Il punto è che gli altri attuali autori di Tex sono bravi, ma Boselli (e qui mi perdonerà Anthony Steffen che non può rispondere, secondo il quale ormai siamo un forum di leccatori di Boselli) è di un livello superiore, anche quando fa storie di ordinaria amministrazione, come "Delta Queen". Seriamente: quali elementi ha "Delta Queen" per parlare di storia epocale e sconvolgente? Nessuno, proprio nessuno. Ma è fatta dannatamente bene, ciò che la rende una storia appassionante e di valore.

Basti pensare ai "Maxi Tex": per più di un decennio è stata ritenuta dalla maggior parte dei lettori una collana di secondo piano, poi che cosa ti arriva? Boselli con "Nueces Valley" e il futuro Maxi dei Tre Bill che trasmettono, quindi, un'impressione di ripresa.

Alla fine non ce ne sono di storie: all'altezza di Boselli negli ultimi venti-venticinque anni non c'è nessuno. E non lo dico da leccatore, io ho smesso di acquistare Tex nel 2015 e come texiano sono sostanzialmente morto. Lo dico solo per amore di verità.

  • Confuso (0) 1
  • +1 1
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La mia classifica personale dei Color Tex lunghi. 1 Delta Queen 2 E venne il giorno  3Lo sciamano bianco 4 I banditi della nebbia 5 Gli amanti  del rio Grande 6La pista dei Sioux 7 Un capestro per Kit 8La strada per Serenity  9 Cowboy 10 Piombo e oro. I primi quattro per me sono ottimi. Gli ultimi tre appena sufficienti. 

Secondo me naturalmente.🙋🏻‍♂️

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Non sono certamente un  fan dei colors in generale, comprati raramente.

 

Comunque questo, preso per i disegni di Scascitelli, è stata una piacevolissima sorpresa ed un'altrettanto piacevole lettura. 

On 9/8/2020 at 18:22, Leo dice:

A me hanno convinto anche i due amanti, invece. Rauch avrebbe potuto cadere nel solito cliché della coppietta innamorata in pericolo, ma lungi dal proporre una storia edulcorata ha invece presentato un uomo e una donna del West, con lei che, ballerina da saloon, ha preferito freddamente il ricco ranchero allo spiantato cowboy salvo ricredersi e tornare opportunisticamente sui suoi passi. Credibile è anche il cowboy Tom, che non la accoglie calorosamente tra le sue braccia ma quasi con rancore per quanto accaduto, un rancore che tutto sommato non gli impedisce però di andare a salvarla, tanto tiene ancora a lei. 

 

No, decisamente credo che la coppia di amanti sia stata tratteggiata bene, proprio perché non sono due piccioncini da salvare, ma due persone adulte e con un vissuto non immacolato, come doveva essere nello sporco Ovest ottocentesco americano.

 

D'accordissimo. Bravo Rauch.

 

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  • Rangers

Concordo con il pensiero di Carlo.

La collana dei "color storie lunghe" secondo me al momento è ben gestita.

 

Questa di Rauch per me è più che buona, comunque come sempre va a gusti personali.

Mi pare ben scritta e la storia d'amore che rischiava magari di portare troppo fuori dagli schemi di Tex, resta nettamente sullo sfondo!

 

Per me Rauch al momento promosso, ma non è una novità! Già su Zagor ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro

 

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Storia con soggetto Classico, ben sviluppata da Rauch nella sceneggiatura . Concordo che la storia tra i due "piccioncini" , non risulta banale ed al tempo stesso non appesantisce lo svolgimento della trama. Ottimi i dialoghi ed in particolare  le battute tra Tex e Carson . Rauch promosso a pieni voti con ampi margini di miglioramento.

Scascitelli è al suo miglior lavoro su Tex ; impostazione delle tavole classico con equilibrio , mi sembra di vedere un film anni 60; Bellissimi alcuni primi piani dei  "desperados" , belle anche le scene con inquadrature paesaggistiche a tutto campo, e la ricostruzione dei Villaggi e della "Posada",  ho notato una maggiore dinamicità nelle scene. 

Anche Scascitelli , quindi, promosso a pieni voti ! 

Mi perdonerà sicuramente un piccolo appunto che mi è saltato agli occhi,  nella rappresentazione in primo piano di Tex e Carson ( Ticciani) trovo ancora qualche titubanza e qualche piccola "sproporzione", ad es. il Pizzetto di Carson spesso non appare ben proporzionato ( pag. 44, 45 , ... 137,138,... ) .  Ad  un lettore ultra-quarantennale di Tex, certe cose saltano all'occhio subito, viene spontaneo , ma si tratta di venialità , rispetto al bellissimo lavoro fatto complessivamente.

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Soggetto originale, sviluppato bene.

La storia della coppia, che innesca l'avventura raccontataci da Rauch, è  credibile e per nulla melensa: lei ha natura calcolatrice; lui è segnato dal passato rifiuto.

Tex è ben centrato e Carson non sfigura.

Non ho rilevato quegli errori, tutto sommato banali, che  hanno penalizzato la riuscita de I forzati di Dryfork.

Non si tratta di un capolavoro, ma sicuramente di una buona storia.

 

Dalle anteprime rilasciate dalla casa editrice,  temevo che i disegni fossero un po' statici. Invece sono molto buoni, con uno stile classico e apprezzabile.

In conclusione, il giudizio è positivo.

 

 

Modificato da F80T
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Confesso di essere partito un po' prevenuto nei confronti di questa storia, sia per l'inserimento di una tresca amorosa stile Paolo & Francesca (espediente che in Tex, personalmente, non ho mai particolarmente amato), sia a causa dei Color Tex estivi degli anni precedenti, tutti decisamente piatti e banali. Tuttavia, la lettura di questo ultimo Color ha parzialmente dissipato i miei pregiudizi, in un senso e nell'altro: non trattasi assolutamente di una storia che rimarrà negli annali, ma il livello complessivo l'ho trovato più che dignitoso, senza dubbio superiore rispetto alle precedenti uscite estive della collana. La tresca amorosa tra il cowboy Tom la bella Ruby, ex cantante di saloon che ha sposato per interesse un arrogante signorotto messicano, non solo non è risultata melensa come avrei temuto (lei, anzi, mi è sembrata tut'altro che la classica donzella impaurita e traboccante di linda purezza), ma è risultata anche funzionale al dipanarsi di una trama che, in fin dei conti, pur non facendoti sobbalzare dalla sdraio in riva al mare non ti suona nemmeno banale, complice il fatto che il comportamento dei due colombi finisce per coinvolgere anche i suoi colleghi, oltre a Tex e Carson trovatisi per caso invischiati in tale vicenda.

 

In sonstanza, quindi, il mio giudizio per la trama e la sceneggiatura è decisamente positivo. Lo è un po' meno per i disegni di Scascitelli, senza dubbio un gran professionista, ma i suoi disegni mi sono sembrati anche in questa prova alquanto statici e poco dinamici.

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