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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 24 / 28] I razziatori del Nueces


natural killer
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<span style="color:red;">42 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

1 ora fa, Diablero dice:

4) Nizzi abbocca, e scrive una storia, intitolata "ritorno a CUlver City" dove Tex torna a CUlver City... in Texas, vicinissimo alla tomba dei genitori di Tex e al loro vecchio ranch a Rock Spring.

 

Nizzi o Civitelli ?

 

Probabilmente entrambi...

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On 11/20/2020 at 4:30 PM, borden said:

La pistola  che se c'è deve sparare è assioma di Hitchcock, Wilder e tutti i migliori (anche di Freud, in psicanalisi).

 

La loro (a parte Freud, che non so quando ne ha parlato) parlavano di cinema, e riprendevano a loro volta "regole" provenienti dal teatro. Situazioni in cui hai una progressione temporale continua (non puoi tornare indietro a rileggere una pagina) e spettatori con un attenzione limitata su cui non puoi fare molto affidamento. L'attenzione dello spettatore deve essere portata verso le cose importanti, senza distrazioni. La pistola crea aspettative che vengono soddisfatte immediatamente, entro un ora o due al massimo.

 

In un fumetto pubblicato ad episodi, quella pistola potrebbe sparare tre albi dopo dopo tre mesi, quando il lettore se ne  completamente dimenticato. Che delusione c'è se non spara?

 

Ormai da un sacco di anni, è venuta la "moda" da parte degli "autori di tendenza" di fare fumetti che "devono essere come il cinema", ovviamente per riuscirci bisogna tagliare e castrare tutte le cose che il fumetto sa fare e il cinema no (quindi, niente didascalie, preferendo dialoghi artefatti, innaturali e spiegazionistici, per esempio), ma per me è un atto masochistico che mostra un forte complesso di inferiorità verso il cinema, fa pensare che questi autori avrebbero tanto voluto fare cinema, e si vergognino di fare fumetti...

 

Il fumetto per me è una forma di letteratura, non "cinema su carta", e quindi vale piuttosto la regola generale che non ci devono essere cose inutili, quindi basta che la pistola serva a qualcosa nella storia (mostrare che il padrone di casa sa usare le armi, descrivere un ambiente minaccioso) anche se poi non viene più ripresa. Il vaso da fiori serve in quel momento a Bonelli per mostrare che Tex è una persona prudente e che non vuole mettere in pericolo la signora presso cui alloggia, e quindi va benissimo (non dubito che in quel momento Bonelli pensava di riprendere poi quel filo nel corso della storia e poi abbia cambiato idea, ma il fatto che non l'abbia poi fatto non mi ha mai lasciato perplesso, perchè la scena "funziona" comunque)

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On 20/11/2020 at 20:00, Diablero dice:

Dopo averlo perseguitato per un po' gli entra in camera la notte per ucciderlo, e lo uccide.

Esattamente nell'albo a striscia n. 3...

On 20/11/2020 at 20:00, Diablero dice:

CUlver City è stata usata da Nizzi in un TITOLO

... intitolato "TERRORE A CALVER CITY".

E' vero che quello di Nizzi è un albo gigante (il n. 511) e l'altro è  "solo" una striscia, ma la città dal doppio nome è presente in due titoli con nomi diversi.

 

Mi sono riletta la storia del passato di Tex e devo dire che, a mio parere, la sceneggiatura del Bos è molto meglio dell'omologa del Grande Vecchio (perdonatemi).

 

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  • 3 settimane dopo...

Premessa: ho apprezzato moltissimo  la nuova serie del giovane Tex, ma sono rimasto un po' perplesso rispetto gli ultimi due numeri.

Nulla da dire sui disegni, molto belli, ma non ho capito bene il senso delle storie.

Il maestro Mauro Boselli ci aveva avvisati che "alcune pagine di questo e del prossimo albo ripercorrono le vicende del "Passato di Tex" e che la storia che state per leggere non sarebbe stata completa e neppure comprensibile senza quelle  premesse e senza la possibilità, per i nuovi e vecchi lettori, di assistere "in diretta" ad alcuni tragici e fondamentali eventi della vita del nostro eroe".

Tuttavia, leggendoli, non sono  riuscito ad allontanarmi dalla continua sensazione di deja vu.

Allora mi sono divertito a fare una "analisi comparata" dei due albi della nuova serie con i tre numeri (83, 84 e 85) del Passato di Tex e ho scoperto che più di 95 vignette sono praticamente uguali (ovviamente rielaborate e riammodernate).

D'accordo, Boselli (grande anche in queste storie), ha risolto la stranezza bonelliana per la quale Tex chiede a Marta di mettere  qualcosa sul davanzale della finestra in caso di pericolo, ma poi tale stratagemma non viene utilizzato, ma al di là di tale aggiustamento,  e di una diversa narrazione cronologica, il racconto non aggiunge nulla di nuovo a quanto sapevamo sulla passato di Tex.

Quindi, era proprio necesario tutto questo remake?

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Per i motivi espressi e da te citati. Come sarebbe stata comprensibile la storia ai lettori che non la conoscono (e sono  tantissimi)? Dunque, visto che la spiegazione è stata data, qual è la tua perplessità?

Modificato da borden
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Innanzitutto devo dire che mi sono molto emozionato nello scoprire che il grande autore di Tex ha letto le mie righe e ha trovato il tempo per rispondere. Davvero la mia ammirazione per Boselli è altissima. Tex è per me una lettura appassionante iniziata da ragazzino e che continua anche adesso, che sono quasi settantenne e le storie di Boselli sono eccezionali.

Tornando al merito, forse non mi sono spiegato bene. Ho letto molto volentieri gli albi ma, come volevo dire, mi aspettavo qualcosa di più, qualche altra chicca inedita sulla giovinezza del nostro eroe, che togliesse la sensazione di una rilettura.

Grazie ancora a Boselli per quanto sta facendo e farà nel futuro per tutti noi

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Ciao! Beh, se avessi aggiunto qualcosa in più mi avrebbero linciato e forse con ragione. Già così, le poche variazioni hanno creato putiferio e accuse di tradimento su certi forum talebani... Mi chiedo se ti sei reso conto che la storia dal prossimo numero continua con un proseguo del tutto nuovo. Questo è il preambolo necessario per il seguito che è INEDITO. Se hai capito questo e ti rendi conto che non potevo cambiare la trama di un classico preesistente, capirai anche che i paletti erano quelli e non potevo fare diversamente. Ripeto, per alcuni ho già modificato troppo. Io credo invece di essere stato in binari accettabili. 

 

PS Comunque mi fa piacere sapere che sei pressocché mio coetaneo. Dal tuo entusiasmo mi  parevi un ragazzino! Merito di Tex, senza dubbio. 

Modificato da borden
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Condivido, è rimasto assolutamente all'interno dei canoni bonelliani.

P.S. Merito di Tex, ma senza dubbio le emozioni che suscita sono merito suo e dei grandiosi disegnatori che sceglie.

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">3 ore fa</span>, borden dice:

 Come sarebbe stata comprensibile la storia ai lettori che non la conoscono (e sono  tantissimi)?

Di questo sono molto contento. Pensavo che la collana, venisse acquistata dagli stessi che comprano la regolare.

Sono felice di sentire, che ci sono sempre nuovi lettori.

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La mia speranza, ma soprattutto la mia aspettativa, erano che il terzo albo di questa storia fosse ancora migliore dei già ottimo due che lo hanno preceduto, e che dopo vari tuffi nel passato dal sapore abbastanza amaro la vicenda iniziasse ad entrare più nel vivo. Sia la speranza che l'aspettativa sono state ampiamente ripagate. Non tanto perché si sia vista azione, anzi direi che se ne è vista assai poca, ma ciò è stato ampiamente ripagato da un esordio - e che esordio! - assoluto sulla serie, peraltro contestualmente impreziosito da eccellenti comparsate. Una chicca graditissima, ed inserita nel contesto della storia con magistrale oculatezza dal Bos (giusto riconoscere certi meriti ;)).

 

L'azione, come detto, non è ancora giunta, ma se tanto mi dà tanto giungerà senza alcun dubbio nell' albo di gennaio...

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Anche se non cè  molta azione, l'albo  si fa leggere alla grande. A me è piaciuta  sopratutto la prima parte con l'esordio  di Carson e i ranger.  L'azione  la vedremo sicuramente nel prossimo, da quello  che lascia intuire l'anteprima  de I trafficanti di Coffin.🙋🏻‍♂️

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Terzo albo di "riepilogo", se questa storia ha la funzione (anche) di fare da riassunto puntate precedenti per chi legge Tex Willer ma non ha mai letto Tex (o almeno, non le storie con il suo background), non vengono dimenticati in questo riassunto nemmeno i cartonati e l'albo "l'ultima vendetta".

 

Stavolta la parte che ripercorre il passato di Tex (prima di questa serie) mi ha preso di meno. Mentre i primi due albi avevano riproposto momenti molto importanti, con "la versione di Boselli" e storicizzata di storie scritte da GL Bonelli nel suo west di fantasia, e quindi avevano il vantaggio di essere allo stesso tempo familiari e nuove, qui Boselli riepiloga senza modifiche storie che ha scritto lui stesso pochi anni fa, e quindi sono pagine davvero di mero riassunto di cose già lette.

 

A questo si aggiunga che sono riassunti di storie che non amo molto. O meglio, sono abbastanza neutrale sui cartonati, mentre "l'ultima vendetta" non mi era piaciuta per nulla.  A parte la pochezza della storia, non mi era piaciuto per nulla che nell'albo che mostrava lo scontro finale fra Tex e Mallory, una storia che aspettavamo di leggere da più di 50 anni ("il giudice Colt", il trentesimo albo della Serie Cobra dove si citava per la prima volta che Tex aveva ucciso Mallory "in un'altra storia", è del giugno 1966), la storia invece di concentrarsi su Tex e Mallory li tratta praticamente da comparse per concentrarsi su uno sconosciuto "Moss Keegan", ben poco interessante come personaggio (e il suo pentimento era stra-telefonato), al punto che Mallory viene fatto fuori a metà albo senza alcuna enfasi e il resto è il nuovo incontro di Tex e Moss...  con il senno di poi, la morte di Mallory era meglio fosse rimasta in sospeso per farla vedere nella serie "Tex Willer".

 

A risollevare il tutto però c'è la cornice in cui viene inserito questo info-dump, con l'ingresso in pompa magna di Kit Carson nella serie, e una bella scazzottata fra ranger storici e ranger bonelliani (ovviamente, stava vincendo il gruppo con i bonelliani finchè non li ha fermati l'unico boselliano del gruppo... :P ).  Con l'introduzione, questa scena pone i rangers in un contesto storico più corretto di quello mostrato nel 1948, e sono curioso di vedere come se la caverà borden con l'arruolamento, in futuro...  :laugh:

 

il titolo dell'albo successivo, pare un "trafficanti di bare" in un misto italiano-inglese...  :P

 

Non vedo l'ora che esca il prossimo (ah, che bei tempi quando mi potevo leggere un Tex al giorno recuperando man mano gli artretrati dall'edicola...  :)

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La decisa spinta "storica" di Boselli in questa serie mi ha fatto venire voglia di leggermi qualche pagina di wikipedia  sui Texas Ranger (e poi dicono che i fumetti non istruiscono...  ). Cosa che non avevo mai sentito il bisogno di fare prima perchè sapevo benissimo che quelli su Tex non erano proprio i ranger "storici". Per cercare di inquadrare storicamente questa avventura, nel "presente" di Tex Willer siamo ancora nel 1859, giusto?  (pensando che il primo speciale natalizio era ambientato nel Natale 1858)

 

Non mi è chiara la cronologia di Juan Cortina, la sua storia è stata "anticipata" di qualche anno rispetto alle date storiche, o sbaglio?

 

Carson dice che "deve andare a sud del confine a dara la caccia agli scalphunters di Ricardo Gomez". È un riferimento ad un avventura pubblicata?

 

Sempre riguardo a Carson, questa non è la sua "prima apparizione" nella cronologia texiana, giusto? L'avventura con Maria Pilar (Tex Magazine 1) è di due anni prima, nel 1857. Sono state pubblicate storie o flashback precedenti anche a quella?

Modificato da Diablero
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Forse in questa storia siamo già nel 1860. Boselli nella rubrica dell' albo dice che Carson ha 32 anni, e se non sbaglio  dovrebbe essere nato nel 28. Nella storia di Maria Pilar, invece mi sembra che si dicesse che Carson era trentenne.🙋🏻‍♂️

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

Forse in questa storia siamo già nel 1860. Boselli nella rubrica dell' albo dice che Carson ha 32 anni, e se non sbaglio  dovrebbe essere nato nel 28. Nella storia di Maria Pilar, invece mi sembra che si dicesse che Carson era trentenne.🙋🏻‍♂️

I conti fra 1857 e 1860 tornerebbero comunque, è tutto in base al mese di nascita, perché se sei nato a dicembre per quasi dodici mesi all'anagrafe risulta l'anno inferiore e noi sappiamo solo di un Tex nato nel mese di maggio 1838, senza indicazione di un giorno preciso come qualcuno, qui, ha preteso di fare in maniera arbitraria.

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O f

45 minuti fa, San Antonio Spurs dice:

I conti fra 1857 e 1860 tornerebbero comunque, è tutto in base al mese di nascita, perché se sei nato a dicembre per quasi dodici mesi all'anagrafe risulta l'anno inferiore e noi sappiamo solo di un Tex nato nel mese di maggio 1838, senza indicazione di un giorno preciso come qualcuno, qui, ha preteso di fare in maniera arbitraria.

Forse in questa storia siamo già nel 1860. Boselli nella rubrica dell' albo dice che Carson ha 32 anni, e se non sbaglio  dovrebbe essere nato nel 28. Nella storia di Maria Pilar, invece mi sembra che si dicesse che Carson era trentenne.🙋🏻‍♂️

Macché paranoia, per mè  e un divertimento  discutere di queste cose.  Forse Carson è del 27. Se Carson ha già 32 anni siamo già nel 60, dunque Tex tra 2-3 mesi avrebbe  già 22 anni. Mi sa un po troppo.😊🙋🏻‍♂️

Comunque ottimo che ci siano così tante storie prima della guerra civile.🙋🏻‍♂️

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<span style="color:red;">44 minuti fa</span>, borden dice:

Direi che dato che il tempo in Tex è comunque dilatato di non farvi troppe paranoie... :lol: Attendetevi  l'inizio della guerra intorno all'albo n. 70 o giù di lì...

Cavolo, Tex è stato precursore in un sacco di cose ma mai e poi mai avrei sospettato che avesse anticipato Einstein nella teoria della Relatività  Ristretta.:P

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17 ore fa, Diablero dice:

Non mi è chiara la cronologia di Juan Cortina, la sua storia è stata "anticipata" di qualche anno rispetto alle date storiche, o sbaglio?

Le "Cortina Wars" che insanguinarono il confine tra Texas e lo Stato federale della Repubblica Messicana,il Tamaulipas, furono due.la prima,che guarda caso inizia nel 1859 😆🤠,vide "El Cheno"Juan Cortina che si oppone ai Texas Rangers e a una "cricca"...

La seconda del 1861 vede Cortina scontrarsi contro i Confederati,nel Texas...

 

Ma Cortina,il "Robin Hood del Rio Grande",in realtà è in guerra coi Texas Rangers dal 1848.Cortina diceva sempre che non aveva firmato il trattato di Guadalupe Hidalgo...si forma militarmente sotto Santa Anna e si copre di gloria come ufficiale dei lanceri nella Guerra Usa vs Messico del 1848

Cortina è militare di professione ma soprattutto è un guerrigliero... è un demonio, astuto,capace di repentini cambi di fronte e di Alleanze...ma il suo obiettivo è: difendere i Tejanos di origine messicana in Texas e lungo il confine...alterna modi da hidalgo a metodi brutali.Nella Storia reale diventa un uomo di governo amatissimo dal suo popolo..."El Gobernador" ha idee progressiste e si attira le ostilità dei grandi latifondisti,ma questa è un'altra storia...

Insomma, è un personaggio affascinante... è il più grande guerrigliero che abbia mai solcato il Rio Grande,un Fra Diavolo Messicano...i Messicani lo adorano ancora adesso perché "ci ha tolto le catene della povertà e ci ha fatto alzare la testa"(così il motto di Cortina)

 

 

 

 

Modificato da Barbanera
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41 minutes ago, Barbanera said:

Ma Cortina,il "Robin Hood del Rio Grande",in realtà è in guerra coi Texas Rangers dal 1848.Cortina diceva sempre che non aveva firmato il trattato di Guadalupe Hidalgo...si forma militarmente sotto Santa Anna e si copre di gloria come ufficiale dei lanceri nella Guerra Usa vs Messico del 1848

 

Sì, ma ne "il vendicatore" (ambientato credo nel 1856) Cortina è già un fuorilegge ricercato in Texas che è dovuto scappare in Messico, mentre nella storia "ufficiale" credo che questo avvenga solo nel 1859...

(poco male, su Tex le date sono sempre flessibili...  finchè non è un automobile guidata da Pat va ancora bene...  :laugh: )

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14 ore fa, Diablero dice:

finchè non è un automobile guidata da Pat va ancora bene...  :laugh:

 

Io tra le topiche/incongruenze maggiori non trascurerei neanche Tex di fatto coinvolto in due diverse Guerre di secessione :azz:...

Modificato da juanraza85
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Bellissima storia, condotta magistralmente da Borden e con splendidi disegni di Brindisi, che ora si apre a personaggi storici interessantissimi e che possono, a mio parere, portare a sviluppi notevoli anche in futuro. Gran personaggio Rip Ford, capitano il cui vero nome era John Salmon, ma che era noto come Rip, perchè pare dicesse requiescat in pace ad ogni caduto della sua compagnia quando faceva l'appello dopo uno scontro. Fu inoltre acerrimo nemico di Cortina. Il dubbio che mi viene è sulla collocazione cronologica degli eventi narrati nell'albo, se prima o dopo la cosiddetta prima guerra di Cortina. Se sono da porsi nel 1860, come veniva suggerito sopra, vanno posti tra la prima e la seconda guerra di Cortina. Rip Ford potrebbe rientrar in scena all'epoca della guerra di Secessione, durante la quale fu un ardente confederato.

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<span style="color:red;">16 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Sì, ma ne "il vendicatore" (ambientato credo nel 1856) Cortina è già un fuorilegge ricercato in Texas che è dovuto scappare in Messico, mentre nella storia "ufficiale" credo che questo avvenga solo nel 1859...

(poco male, su Tex le date sono sempre flessibili...  finchè non è un automobile guidata da Pat va ancora bene...  :laugh: )

 

 

Infatti. Ce ne freghiamo. Altrimenti Cochise e Ely Parker non sarebbero in Tex

 

 

 

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