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TWF - Tex Willer Forum
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Perché Tex Willer vende meno di Tex Gigante?


Loriano Lorenzutti
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Domanda

Pare, dai soliti ben informati,  che TW  venda attorno alle 80.000 copie. Ottimo risultato sicuramente,  sostenuto da commenti, anche su questo forum, a dir poco entusiastici. La serie maggiore dovrebbe vendere attorno alle 160.000 copie.

Come mai più o meno la metà dei texiani non legge la serie giovane? 

Tralasciando che la serie ammiraglia tira sempre di più delle altre, non vi sembra comunque troppa la differenza tra le due?

Parere mio personale, in questi ultimi due anni,meglio la serie giovane che la classica.

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Domanda complessa e risposta pure.

Chi legge la serie regolare ha secondo me provato Tex Willer almeno una volta. Poi alcuni non hanno continuato per soldi o per insoddisfazione. Il formato "sottiletta" per alcuni non vale il prezzo per altri è comodo. Le copertine di Dotti hanno intrigato secondo me molti tra vecchi e nuovi lettori.

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, valerio dice:

Beh, è anche logico. Tex è il personaggio più antico e più statico del fumetto italiano. Le novità non credo premino tanto, perchè poi lo zoccolo duro dei lettori ha una età elevata. Un giovane non legge Tex.

Io ho "quasi" 50 anni, non sono un lettore settantenne, ma a un anno già leggevo i Tex di mio padre. Quindi si può dire che lo leggo da 50 anni.

Personalmente compro la regolare, compro i texoni, compro i maxi (a parte quelli che contengono più storie, cosa che dopo un pò mi ha stufato...questi poi li recupero successivamente magari). I color solo se l'autore dei testi mi sconfiffera, sennò no.

Il Tex giovane non mi interessa minimamente. Tex era giovane quando ho iniziato a leggerlo, rileggerlo giovane oggi è una cosa che non mi interessa.

Non so a che categoria appartengo. Certamente non sono un collezionista, perchè a parte regolare e Texoni non compro sempre tutto, compro comunque abbastanza.

Se una cosa non mi interessa non la compro per spirito di sacrificio o di collezionismo, ecco.

A grandi linee ti seguo. Ho letto Tex dal 1992 (avevo 10 anni), mi sono fermato nel 2002 e ho ripreso nel 2016. Dal 2016 grazie a questo forum mi è tornata una voglia matta. Seguendo i consigli ho recuperato un botto di arretrati tra la regolare, la nuova ristampa, i maxi, i Texoni, i color. Ho riletto albi in mio possesso. Ho speso un botto tra soldi e tempo :-) . È stato importante leggere e confrontarmi sul forum. Dai 10 ai 20 anni leggevo Tex senza confronto e senza consapevolezza ma solo per gusto/divertimento. Ora ad anni 38 sono un lettore migliore.

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17 ore fa, borden dice:

Ma i conti Tex Willer li pareggia eccome. Che stai dicendo?

 

Mi riferivo alle copie vendute rispetto alla serie inedita...

Modificato da Ulzana
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6 hours ago, Diablorojo82 said:

Domanda complessa e risposta pure.

Chi legge la serie regolare ha secondo me provato Tex Willer almeno una volta.

 

I numeri dicono il contrario.

 

La Bonelli ha presentato le vendite del primo numero, centomila copie, come un grande successo (e in effetti lo è, da quanto tempo una nuova serie Bonelli vende tanto con il primo numero?). Ma due anni fa Tex vendeva 180.000 copie...

 

Per questo ribadisco che per me dire che non è piaciuto a quegli 80.000 lettori in più non ha senso: NON L'HANNO MAI LETTO! E i numeri lo dimostrano, altrimenti avrebbe venduto 180.000 copie...

 

Accettiamo piuttosto l'evidenza delle cifre: ci sono circa 80.000 lettori che COMPRANO (ho dubbi anche sul fatto che tutti quei poi lo leggano...) Tex Gigante "perchè hanno la collezione" ma poi non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello di comprare un altro fumetto. Anche se è di Tex. Anche se è fatto dagli stessi autori della serie regolare. Non si pongono il problema e non hanno dubbi al riguardo: non gli interessa.

 

E quando dico che "hanno la collezione" non dovete intendere quello che si intende oggi, in tempi di nerdismo imperante, "universi" e continuity: non sto parlando del "collezionista" che vuole l'albo perfetto e originale, che li conserva perfettamente imbustati, e magari vuole tutte le copie di una variant. Quelli sono nella terza categoria che aveva descritto qualche post fa, quelli "che comprano tutto di Tex": QUELLI sono i "collezionisti " a cui probabilmente pensate voi leggendo la parola.

 

Ma la collana Tex Gigante ha "sdoganato" il collezionismo di massa vent'anni prima che arrivasse persino il concetto di nerd. Era già in formato "collezionabile" quando nessun altro fumetto lo era. E da subito si è imposto come formato perchè collezionabile. Quando non esisteva nemmeno il concetto di "collezionista" Tex era collezionato da decine di migliaia di persone. Se guardate i film degli anni 70, trovate scene dove i protagonisti hanno la collezione di Tex in bella evidenza in libreria, come se fosse la cosa più normale del mondo (e in effetti all'epoca... lo era). Senza che questo indichi che siano dei nerd o dei feticisti (anzi, in genere la collezione di Tex la mettevano nelle case di quelli che dovevano mostrarsi ruspanti, rustici e donnaioli, in alternativa sia alla casa dell'ignorante senza libri, sia a quella dell'intellettuale o del secchione con ponderosi tomi cartonati)

 

È un tipo di collezionismo totalmente diverso. Gli albi sono magari massacrati per essere stati letti e riletti decine di volte, ci sono le macchie di nutella di quando il proprietario li leggeva da bambino mentre faceva colazione. La maggior parte degli albi è in uno stato tale da avere valore nullo. E nella maggior parte dei casi è una collezione piena di ristampe, magari con tre stelle fra i primi albi. Ma il proprietario comunque si vanta che ha "la collezione di Tex".  E continua a comprarli, anche se magari non li legge nemmeno più, perchè ha la collezione, o magari perchè è un rito che fa da quando era bambino, un abitudine rassicurante. O magari li legge, ma già fa fatica a trovare l tempo di leggere quelli e non ha voglia di leggere altro. In ogni caso, potreste anche resuscitare Galep e GL Bonelli e fargli fare uno speciale di 600 pagine al prezzo di 2 euro, non conta nulla, perchè questi acquirenti non lo verrebbero nemmeno a sapere. La maggior parte di loro non sa chi sono Galep e G.L. Bonelli, se non hanno buona memoria e si ricordano magari i saluti degli autori in alcuni albi degli anni 60.  In ogni caso non ci guardano agli autori.

 

Quindi, quei lettori non li pigli con altre serie. Anzi, è meglio non irritarli con copertine variant o numeri strani, che magari è la volta che si decidono a smettere anche la serie regolare. Sono lettori che "gonfiano" ancora le cifre di vendita di Tex, ma non dipendono dal Tex attuale, sono un lascito del Tex di cinquant'anni fa.

 

Piuttosto, sono gli altri centomila che testimoniano la "forza" delle storie attuali di Tex. Perchè testate che ad un certo punto vendevano più di Tex (Dylan Dog) o comunque più di centomila copie ce ne sono state diverse, e oggi vendono tutte di meno, molto di meno. (e per me anche Dylan Dog ha un bel numero di acquirenti che comprano solo perchè hanno la collezione, quindi le cifre da confrontare con i centomila di Tex sono pure multo inferiori...).

 

E il dato di tenuta di Tex Willer, stando alle cifre che si sentono, è eccezionale. Loriano parla di 80.000 copie. Sarebbe un dato così eccezionale, a due anni dalla pubblicazione, che dubito sia ancora reale (mantenere l'80% delle copie dopo due anni sarebbe credo un record mondiale di questi tempi), credo sia più credibile un altra cifra che si sente in giro, sulle 60.000 copie.  Ma, per fare qualche paragone, il primo numero di Orfani vendette 65.000 copie e dopo due anni era sulle 15.000.  Con un lancio pubblicitario notevole e costoso e con i cartoni in TV. Meno di un quarto. Tex Willer se avesse avuto una performance di quel tipo oggi venderebbe meno di 25.000 copie...

 

Se teniamo conto del fatto che fra quelle 100.000 persone che hanno comprato il numero uno, ci saranno stati quelli che si sono presi il numero uno per curiosità ma senza la minima intenzione di proseguire la serie, quelli che si sono presi il numero uno perchè prendono tutti i numeri uno bonelli ma odiano il western, e quelli che si saranno prese due copie convinti che un giorno varrà un casino, credo che non siamo molto lontani dalla realtà se diciamo che quasi tutti quelli che si sono avvicinati a Tex Willer con l'intenzione di proseguire se gli piaceva siano rimasti soddisfatti.

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Sebbene appassionato di statistica, mi son guardato sempre bene dal districarmi o esprimere giudizi sui presunti dati di vendita delle varie testate. Credo che non essendoci un riscontro certo per noi lettori, si finisce inevitabilmente in un ginepraio di valutazioni inattendibili, previsioni non suffragate da dati certi, considerazioni personali o catastrofiche o ottimistiche che rischiano di rimanere fine a se stesse. In fondo penso che studiare quei dati non mi compete e poco mi interessa (ogni editore ha la sua schiera di esperti in marketing che sapranno analizzare e far bene il loro lavoro); come lettore la mia unica speranza è che le serie che amo continuino a uscire e affollare gli scaffali dell'edicola.

P.s. Una certezza personale comunque c'è: il sottoscritto mensilmente continuerà a far parte di quel numero a tre zeri di lettori, che acquista sia le copie di Tex Willer che quelle di Tex serie regolare. :) 

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On 8/9/2020 at 19:12, Letizia dice:

Visto che hanno fatto una serie Tex Willer giovane, aspetto che facciano ora una serie Kit Willer maturo, sposato con una Navajo bella e tosta come Lilyth e un paio di figli discoli (che magari partecipino alla prima guerra mondiale).

Io la comprerò sicuramente.

Come cinquantenne, magari ufficiale, potrebbe benissimo parteciparvi lo stesso Kit Willer

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a) Rapporto quantità pagine/prezzo sfavorevole (la maggioranza dei lettori di Tex sono pensionati e devono scegliere oculatamente cosa comprare)

b) L'albo non è mai pubblicizzato nella serie regolare (tranne i cartonati che raccolgono le storie che comunque sono ancor più costosi)

c) La collana racconta di un protagonista in età giovanile e quindi i pensionati di cui sopra temono di trovare contenuti non adatti a loro

d) resiste la "leggenda metropolitana" che le storie di Tex Willer siano le stesse dei primi numeri, solo ridisegnate.

 

 

 

 

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