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Disegnatore sulla serie regolare


Doudou
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Domanda

Scrivo questo post in merito ad un disegnatore, Roberto Diso, che appare più nelle storie fuori collana piuttosto che nella serie regolare. Essendo, a quanto ho letto, molto veloce rispetto ad altri, non viene posto sulla regolare. La mia domanda è: riusciremo a vedere i suoi disegni sulla serie mensile di Tex?

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15 risposte a questa domanda

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10 ore fa, Doudou dice:

Scrivo questo post in merito ad un disegnatore, Roberto Diso, che appare più nelle storie fuori collana piuttosto che nella serie regolare. Essendo, a quanto ho letto, molto veloce rispetto ad altri, non viene posto sulla regolare. La mia domanda è: riusciremo a vedere i suoi disegni sulla serie mensile di Tex

Bisogna dire che ha anche 88 anni. 

  • +1 1
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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Doudou dice:

Questa notizia mi giunge del tutto nuova e ti ringrazio per la risposta. Mi dispiace per il suo abbandono, ad ogni modo.

di niente

comunque per Tex non l' ho mai trovato adatto

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<span style="color:red;">14 ore fa</span>, Grande Tex dice:

comunque per Tex non l' ho mai trovato adatto

Di fatto non lo ha mai reputato del tutto adatto nemmeno la direzione editoriale, visto che è stato, fin dai primi anni 2000, "parcheggiato" sulla collana dei Maxi. 

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<span style="color:red;">52 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:
<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Grande Tex dice:

 

Di fatto non lo ha mai reputato del tutto adatto nemmeno la direzione editoriale, visto che è stato, fin dai primi anni 2000, "parcheggiato" sulla collana dei Maxi. 

 

Ergo si può dedurre che il solo motivo per cui a suo tempo gli sono stati commissionati tanti Maxi risiedeva unicamente nel fatto che completava molto velocemente le lunghe storie che gli venivano commissionate... E ciò a sua volta sembra un ulteriore indizio (apro una piccola parentesi) che avvalora la mia impressione - e non solo mia - che la SBE non abbia mai puntato più di tanto sulla collana dei Maxi...

 

P.S. tornando a parlare di Diso, pur con tutto il rispetto per la sua indubbia professionalità e le sue qualità, nemmeno io ho mai apprezzato il suo tratto, a mio avviso decisamente poco adatto sulle pagine di Tex (quale che sia la collana)...

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

 

Ergo si può dedurre che il solo motivo per cui a suo tempo gli sono stati commissionati tanti Maxi risiedeva unicamente nel fatto che completava molto velocemente le lunghe storie che gli venivano commissionate... E ciò a sua volta sembra un ulteriore indizio (apro una piccola parentesi) che avvalora la mia impressione - e non solo mia - che la SBE non abbia mai puntato più di tanto sulla collana dei Maxi...

 

P.S. tornando a parlare di Diso, pur con tutto il rispetto per la sua indubbia professionalità e le sue qualità, nemmeno io ho mai apprezzato il suo tratto, a mio avviso decisamente poco adatto sulle pagine di Tex (quale che sia la collana)...

Con la conclusione della serie originale di Mister No si era tamponato a una perdita economica, ma allo stesso tempo si aveva privato Diso del lavoro. Bonelli era riconoscente a questo disegnatore e non intendeva lasciarlo al suo destino, quindi provarono a fargli fare Tex (visto che Roberto ama disegnare cavalli e ne aveva avuto ben poche opportunità). Il risultato furono storie realizzate in brevissimo tempo ma di una qualità non all'altezza della serie regolare. Da qui l'idea di continuare la serie Maxi, in massima parte per dar da fare a Diso, anche se il pubblico pagante col tempo ha cominciato a sbuffare. Ora con l'età avanzata, il regolare calo di qualità, la scomparsa del fondatore della casa editrice e il revival di Mister No si è provveduto diversamente.

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  • 0

Diverse delle cose scritte da Dix corrispondono a quanto si sente dire.

Però l'esordio di Diso su Tex avviene nel 2003 con una storia scritta da Nizzi proprio per consentirgli di disegnare cavalli, Figlio del vento.

Poi ha disegnato per l'Almanacco del 2004 la storia di Ruju Nella terra dei Klamath

Successivamente Diso ha continuato a disegnare storie e copertine di Mister No andato in edicola fino a dicembre 2006.

Poi cessata la produzione di Jerry Drake il rapporto con la Bonelli è proseguito su Volto Nascosto, ha disegnato i Romanzi a fumetti Mohican (2010) e Linea di sangue (2011) oltre alla produzione texiana sulla collana Maxi con Fort Sahara (2007), La belva umana (2010), L'avamposto dell'infamia (2014) e La grande corsa (2018) oltre all'ancora inedita guerra di Owl Creek.

Recentemente è tornato a occuparsi delle Nuove avventure di Mister No dove tra storie e cornici di raccordo ha messo mano su 11 dei 14 albi usciti.

Indipendentemente dal calo legato alla progressione dell'età Diso resta un maestro indiscusso del fumetto e continuare a leggere suoi lavori non mi dispiace affatto

 

 

Modificato da natural killer
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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, natural killer dice:

Diverse delle cose scritte da Dix corrispondono a quanto si sente dire.

Però l'esordio di Diso su Tex avviene nel 2003 con una storia scritta da Nizzi proprio per consentirgli di disegnare cavalli, Figlio del vento.

Poi ha disegnato per l'Almanacco del 2004 la storia di Ruju Nella terra dei Klamath

Successivamente Diso ha continuato a disegnare storie e copertine di Mister No andato in edicola fino a dicembre 2006.

Poi cessata la produzione di Jerry Drake il rapporto con la Bonelli è proseguito su Volto Nascosto, ha disegnato i Romanzi a fumetti Mohican (2010) e Linea di sangue (2011) oltre alla produzione texiana sulla collana Maxi con Fort Sahara (2007), La belva umana (2010), L'avamposto dell'infamia (2014) e La grande corsa (2018) oltre all'ancora inedita guerra di Owl Creek.

Recentemente è tornato a occuparsi delle Nuove avventure di Mister No dove tra storie e cornici di raccordo ha messo mano su 11 dei 14 albi usciti.

Indipendentemente dal calo legato alla progressione dell'età Diso resta un maestro indiscusso del fumetto e continuare a leggere suoi lavori non mi dispiace affatto

 

 

Io continuo a pensare che se Diso avesse cercato di essere meno iperproduttivo e il suo Tex più vicino ai consueti canoni la sua permanenza sul Maxi ci sarebbe stata più gradita e forse le sue storie sarebbero finite anche nella serie gigante.

Da subito (Maxi e Almanacco) ho pensato che si volesse disfare il prima possibile della sceneggiatura, perché su Mister No mi sembrava molto più accurato.

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Capisco l'avanzare dell'età, ma parlando di questo, prendo ad esempio una colonna portante come Gallieno Ferri che ha lavorato fino all'ultimo. Lungi da me voler paragonare i loro disegni ma se la direzione lo volesse, le porte per Tex potrebbero anche rimanergli aperte.

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Questa è solo una mia supposizione, non suffragata da nulla se non dal ragionamento, ma probabilmente Diso fu "spostato" su Tex prima della chiusura di Mister No perchè Mister No, con le sue vendite, non poteva più permetterselo. Diso lavorava regolarmente con la Bonelli dall'inizio degli anni 70, con una simile anzianità di servizio ed essendo il disegnatore principale (e copertinista) di una serie che prima del declino degli ultimi anni vendeva bene ed era durata parecchio, immagino prendesse a tavola molto più dei disegnatori di Mister No più giovani.

 

Se è così, da una parte il ragionamento in termini "contabili" ha un senso - riduci le spese per la testata di Mister No - in termini generali per la casa editrice non so quanto fosse lungimirante. Se parti dal presupposto che "tanto mister no disegnato da altri vende uguale" e "tanto Tex disegnato da Diso vende uguale" certo, la casa editrice ci guadagna, ma se fosse così, potrebbe pubblicare 200 albi di Tex al mese disegnati da tutti i suoi disegnatori, compresi quelli che disegnano in stile manga e scritti da magari da Chiaverotti... io ho il sospetto che le facessero Tex chiuderebbe in breve tempo, altro che guadagno...

 

Oggi, visti gli scarsi risultati delle nuove serie (e uso il termine "scarsi" per gentilezza e non usare termini più appropriati), si torna ad affidarsi a vecchi personaggi pensionati anni fa (Mister No, Nick Raider, pure Legs...), con il senno di poi non si poteva comunque pubblicare degli speciali di Mister No disegnati solo da Diso, invece di fargli fare tutti quei Maxi che tanto bene non devono aver fatto alle vendite dei Maxi Tex?

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<span style="color:red;">57 minuti fa</span>, Diablero dice:

Questa è solo una mia supposizione, non suffragata da nulla se non dal ragionamento, ma probabilmente Diso fu "spostato" su Tex prima della chiusura di Mister No perchè Mister No, con le sue vendite, non poteva più permetterselo. Diso lavorava regolarmente con la Bonelli dall'inizio degli anni 70, con una simile anzianità di servizio ed essendo il disegnatore principale (e copertinista) di una serie che prima del declino degli ultimi anni vendeva bene ed era durata parecchio, immagino prendesse a tavola molto più dei disegnatori di Mister No più giovani.

 

Una volta, credo quando ancora Mister No non aveva chiuso, qualcuno della SBE mi disse che ogni volta usciva una storia di Diso per la seruw guà in perdita era un vero bagno di sangue un rosso estremamente profondo. Sergio non era il tipoda lasciare un disegnatore senza lavoro e così lo mise a lavorare su Tex dove le sue tariffe erano assorbite  senza problemi.

Per quanto riguarda la serie regolare, all'inizio era previsto dovesse fare anche quella. Una volta, mi pare su Fumetti d'(Italia, vidi un paio di tavole che si dicevano appartenere ad una storia in tre albi in cui l'antagonista doveva essere il Colonnello Drake (non l'inventore del moderno metodo di estrazione del petrolio ma il militare ottuso de "Le colline dei Sioux" :D) a capo di un reparto speciale simil Legione Straniera.  Quella storia non uscì ma due o tre anni dopo, sul Maxi uscì "Fort Sahara" che aveva un concetto di base  simile ma il cattivo non era Drake. 

Un giorno o l'altro dovrò chiedere a Nizzi cosa sia realmente successo. Sospetto che l'idea di modificareil cattivo sia essenzialmente sua e quella di spostare la storia  sul Maxi di Sergio.

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Personalmente ho sempre apprezzato il suo Mister No: sin dalle sue primissime storie mi ha colpito il tratto morbido ma anche dinamico e ho iniziato a identificare il personaggio proprio con i suoi disegni. Su Tex non mi ha mai convinto ed, effettivamente, l'ho sempre considerato un pò un outsider del mondo "texiano". Forse anche perché il suo impegno era limitato ad albi extra serie regolare. Secondo me ha anche avuto la sfortuna di disegnare alcune delle storie più deludenti di Tex, in primis "Figlio del vento" (storia veramente pesissima) e il famigerato "Fort Sahara".

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