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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N. 02] Un uomo tranquillo


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Il tema di fondo, poi sarebbe: se Arthur Conan Doyle avesse scritto un racconto senza Holmes e Watson, ma solo con l'ispettore Lestrade a chi sarebbe piaciuto? Qui si è fatto un prodotto costoso usando e sprecando il nome di Tex.

 

Modificato da San Antonio Spurs
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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Il tema di fondo, poi sarebbe: se Arthur Conan Doyle avesse scritto un racconto senza Holmes e Watson, ma solo con l'ispettore Lestrade a chi sarebbe piaciuto? Qui si è fatto un prodotto costoso usando e sprecando il nome di Tex.

 

 

 

Hai ragione, sai? In effetti la miniserie su Kit Carson da me proposta alla Bonelli era già stata approvata e in buona fase di produzione, soggetti pronti, disegnatori arruolati... Ma il tuo post mi ha aperto gli occhi. Sono  ancora in tempo a non far danni e a non sprecare il nome di Tex invano.  La sospendo, qui e ora, senza appello. Perché scontentare e offendere i nostri lettori e sentirmi fischiare le orecchie? Non sia mai. 

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  • Rangers
<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Hai ragione, sai? In effetti la miniserie su Kit Carson da me proposta alla Bonelli era già stata approvata e in buona fase di produzione, soggetti pronti, disegnatori arruolati... Ma il tuo post mi ha aperto gli occhi. Sono  ancora in tempo a non far danni e a non sprecare il nome di Tex invano.  La sospendo, qui e ora, senza appello. Perché scontentare e offendere i nostri lettori e sentirmi fischiare le orecchie? Non sia mai. 

 

Una miniserie su Kit Carson sarebbe spettacolare.

Ascoltare troppo i commenti negativi è sbagliato Mauro, poi non credo che i commenti di qualcuno qui o su facebook siano rappresentativi della totalità dei lettori!

Ps: io una miniserie su Kit Carson la comprerei ad occhi chiusi, anche se dovessi comprarla direttamente da te :D

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Ma sul serio c'è l'idea di fare una miniserie su Carson? :ohmy:

E questa ora sarebbe a rischio per un parere contrario? Non ci credo. :blink:

 

Personalmente, sento di far parte della "maggioranza silenziosa", e dico che state facendo un gran lavoro... TUTTI, nessuno escluso.

Poi ci sta una storia sia appassionante più di un'altra, o che un episodio sia meglio costruito di un altro.

 

A me, generalmente parlando, piacciono i color "lunghi", quelli "brevi", i maxi, Tex Willer e chi più ne ha più ne metta! :laugh:

 

Leggerei quindi molto volentieri una mini su Carson da te proposta. :)

 

 

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  • Rangers
<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

A me sembra che il boss ci stia bonariamente prendendo in giro. E qualcuno ci è pure cascato. :P

Ma vi sembra che una notizia così la da in anteprima su un forum di romp.... :lol:

Mai dire mai.

Comunque ora apro un sondaggio, così possiamo dire la nostra di là :D

 

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<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

A me sembra che il boss ci stia bonariamente prendendo in giro. E qualcuno ci è pure cascato. :P

Ma vi sembra che una notizia così la da in anteprima su un forum di romp.... :lol:

 

Beh, Zagor può avere miniserie di questo tipo e Tex no? :)

E poi anche i cross over con i Tre Bill e Zagor sono stati annunciati sul forum... ;)

 

 

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3 hours ago, San Antonio Spurs said:

Il tema di fondo, poi sarebbe: se Arthur Conan Doyle avesse scritto un racconto senza Holmes e Watson, ma solo con l'ispettore Lestrade a chi sarebbe piaciuto? Qui si è fatto un prodotto costoso usando e sprecando il nome di Tex.

 

 

1) "a chi sarebbe piaciuto" dipende soprattutto da chi lo scrive. L'idea che una storia possa piacere o meno in base al fatto che il protagonista sia un tipo "famoso" o no, indipendentemente dalla qualità della storia, mi dà l'orticaria. Per fortuna non ha alcuna base nella realtà. Infatti sono state fatte avventure viste dalla parte di Watson, dalla parte di Moriarty, e persino serie che hanno come protagonisti gli Irregolari di Baker Street. E giustamente, vendono.

 

2) Riguardo a questo speciale, l'esempio è sbagliato, Sam Willer non è un personaggio secondario intercambiabile e senza personalità. Sam è il fratello di Tex, e la sua morte ha un importanza molto forte nella saga, visto che senza di quella, Tex non sarebbe diventato un fuorilegge, e quindi non sarebbe diventato un Ranger, non avrebbe conosciuto Kit Carson, non sarebbe stato catturato dagli indiani, non avrebbe sposato Lilith, non avrebbe conosciuto Tiger, non sarebbe diventato capo dei Navajos, non sarebbe diventato loro agente indiano, etc.

La morte di Sam viene causata dal fatto che ha lasciato la valle del Nueces per andare in Arizona.

Spiegare perchè Sam se ne è andato e ha messo in moto tutti questi eventi è importante PER LA STORIA DI TEX.

 

L'idea di dedicare uno speciale a questi eventi per me è stata una buona idea. E la storia per buona parte dell'albo è buona. I disegni di Andreucci sono ottimi. Il fatto che il finale svacca di brutto e che per fare la solita stantia citazione di Cane di Paglia e simili e per mettere scene ritenute "fiche" (mentre invece sono solo tamarre) si manda a donne di facili costumi ogni logica interna della storia e la caratterizzazione di Sam e Susan è colpa dello sceneggiatore, non del fatto che il protagonista non è Tex...

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Hai ragione, sai? In effetti la miniserie su Kit Carson da me proposta alla Bonelli era già stata approvata e in buona fase di produzione, soggetti pronti, disegnatori arruolati... Ma il tuo post mi ha aperto gli occhi. Sono  ancora in tempo a non far danni e a non sprecare il nome di Tex invano.  La sospendo, qui e ora, senza appello. Perché scontentare e offendere i nostri lettori e sentirmi fischiare le orecchie? Non sia mai. 

Io sono solo un giornalista abituato da trent'anni, vecchia scuola, ad esercitare il diritto di critica. Ti stimo e ti difendo molto più di altri, ma non fare l'offeso per nulla. Sei il curatore della serie, lo stai facendo benissimo, io sono solo un lettore e siccome sono stato anche direttore responsabile di testate a livello nazionale ho imparato sulla mia pelle alcune cose. Una: non essere permaloso. Due: non fingere di essere accondiscendente

I

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Io sono solo un giornalista abituato da trent'anni, vecchia scuola, ad esercitare il diritto di critica. Ti stimo e ti difendo molto più di altri, ma non fare l'offeso per nulla. Sei il curatore della serie, lo stai facendo benissimo, io sono solo un lettore e siccome sono stato anche direttore responsabile di testate a livello nazionale ho imparato sulla mia pelle alcune cose. Una: non essere permaloso. Due: non fingere di essere accondiscendente

I

^_^:D   Non te la prendere. Ma la tua opinione che  narrare la storia di  un comprimario è tempo sprecato andava controbattuta alla grande.

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Premesso che non sono nessuno, ritengo che il soggetto di Sam su uno speciale di Tex Willer vada più che bene e non credo affatto che si sia voluto sfruttare il nome di Tex. Si intuiva direi bene, grazie alla copertina e alla trama, che Tex non sarebbe stato il protagonista della storia (anche se la sua presenza aleggia spesso nell'albo). Di Aquile della Notte abbiamo storie dal 1948 in poi, 700 e rotti albi, decine di Texoni, Maxi e color ecc...Quindi io ho accolto con entusiasmo questo soggetto. Ora non leggo molti altri fumetti, ma quante volte nelle serie tv famose che durano anni è stato prodotto un episodio non centrato sui protagonisti principali ma di approfondimento su storie e personaggi secondari...

A mio parere quindi ben vengano in futuro, a intervalli lunghi, altri soggetti di questo genere.

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On 10/12/2020 at 08:54, borden dice:

^_^:D   Non te la prendere. Ma la tua opinione che  narrare la storia di  un comprimario è tempo sprecato andava controbattuta alla grande.

Non me la prendo, semmai ripeto i complimenti e i dubbi, ma fa parte di un rapporto che come ti ho detto conosco bene da tempo, quello fra chi propone e chi usufruisce di un prodotto. E ribadisco un apprezzamento forse già espresso, quello per la tua disponibilità nei confronti di noi semplici (ma a volte complicati) lettori. Che se poi siamo critici è per eccesso di amore nei confronti del mondo di Tex. Nel quale, va bene, per una volta è entrato anche la storia dedicata al fratello.
 

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Come accennato in un mio precedente commento, fino all'ultimo ho avuto il dubbio se prendere o meno questo speciale. Alla fine, la presenza di Andreucci ai pennelli mi ha convinto a fare il salto in edicola e devo dire che sotto l'aspetto grafico mi son sentito ampiamente appagato, visto che l'apprezzato disegnatore romano ha svolto un lavoro sontuoso. Un autore straordinario adattissimo al genere western, che vorrei come presenza fissa su Tex (ma comprendo la ritrosia di Borden a svincolarlo del tutto da Dampyr visto il suo talento!), in ogni modo lo attendo spasmodicamente sull'attesissimo ritorno di Barbanera, son certo sarà una storia memorabile. Tornando allo speciale in questione, ammetto di essere rimasto alquanto deluso dalla storia di Recchioni. Tralasciando parecchi fattori e scene controverse già ampiamente discusse in maniera esaustiva dagli altri pards finora, il vero errore da penna rossa commesso dall'attuale curatore di Dyd, a mio avviso sta proprio nella caratterizzazione di Sam Willer. Mi era stato giustamente detto che per leggere una storia con Tex protagonista, bastava acquistare una delle tante pubblicazioni mensili che affollano gli scaffali dell'edicola, mentre con il fratello minore l'occasione era unica e irripetibile. Giusto! Non ci trovo in fondo nulla di male che Sam fosse il solo protagonista dello speciale, ma finito l'albo mi son chiesto: il cowboy col baffetto era davvero il giovane Willer? Dopo l'avvincente storia sui Seminoles su Tex Willer ho letto alcuni commenti di chi temeva che alcuni espedienti narrativi usati da Borden potessero indurre i lettori a rileggere le classiche storie di Bonelli con un occhio diverso; si citava in esempio il suo arruolamento in Florida e via dicendo. Non entrando in merito su queste elucubrazioni, visto che la storia citata è notevole e Tex appare comunque abbastanza autentico da non crearmi alcun problema, ma volendo usare una simile moneta, dopo aver visto sul finale un Sam "Rambo" sbaragliare il nugolo di avversari con una abilità di pistolero prezzolato e freddezza da far invidia a Tex stesso, come potrò più accettare la scena del White Horse in cui Willer junior si fa freddare come un "pivello" pagando la sua ingenua fiducia nella legge? Lo stesso Sam che fino a poche pagine prima non trova il coraggio di vendicare la codarda uccisione di un amico e di colpo fa un simile macello? Ci sta cercare spunti tra le pieghe del passato di Tex e dei personaggi che hanno reso celebre la saga, ma bisogna farlo rispettandone le caratteristiche e occorre conoscere perfettamente l'universo creato da Bonelli per rendere le scelte narrative plausibili. Comprendo che non è un'impresa semplice ma ciò non giustifica la topica presa da Recchioni. Temo che su questa serie sarà difficile dare l'adeguato cambio a Borden, visto che finora si è mostrato l'unico in grado di disimpegnarsi bene nella complicata ricetta tra tradizione e originalità.

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40 minutes ago, Condor senza meta said:

dopo aver visto sul finale un Sam "Rambo" sbaragliare il nugolo di avversari con una abilità di pistolero prezzolato e freddezza da far invidia a Tex stesso, come potrò più accettare la scena del White Horse in cui Willer junior si fa freddare come un "pivello" pagando la sua ingenua fiducia nella legge? Lo stesso Sam che fino a poche pagine prima non trova il coraggio di vendicare la codarda uccisione di un amico e di colpo fa un simile macello? Ci sta cercare spunti tra le pieghe del passato di Tex e dei personaggi che hanno reso celebre la saga, ma bisogna farlo rispettandone le caratteristiche e occorre conoscere perfettamente l'universo creato da Bonelli per rendere le scelte narrative plausibili.

 

Temo che con questo speciale, Sam Willer sia "bruciato" e svuotato di ogni senso come personaggio...  :(

 

Intendiamoci, non è che poteva avere chissà quali sviluppi, fino alla morte del padre al massimo può fare da "spalla" a Tex in avventure giovanili (che non possono andare oltre certi limiti per non togliere al "passato di Tex" il titolo di prima vera e propria avventura di Tex), e dopo poco tempo viene assassinato (G..L Bonelli nella sua versione gli aveva dato almeno alcuni anni di vita, ma adesso che con una ret-con per rendere compatibili le date il tempo passato da Tex come campione di Rodeo è stato ristretto a pochi mesi, non ha più manco quelli)

 

Ma poteva, in quel ristretto lasso di tempo, esserci ancora la possibilità di raccontare qualcosa, di farlo apparire come in "Giustizia Corpus Christi". E soprattutto poteva avere una funzione narrativa il suo ricordo.  Le piccole modifiche fatte da Boselli al passato di Tex infatti hanno cambiato alcuni aspetti del rapporto fra Tex e Sam: mentre nella versione di Bonelli Tex era un pesce fuor d'acqua che non vedeva l'ora di andar via, che aveva trovato (solo lui, non Sam) un secondo padre in Gunny Bill, e che anzi regalando metà del ranch al fratello si libera da ogni obbligo morale e vive la sua vita, e solo anni dopo scopre che il fratello è stato ucciso, nella versione di Boselli Tex è molto più inserito nella sua comunità. Scopriamo che sotto molti aspetti era simile al padre (che era stato praticamente ignorato da Bonelli), e che soprattutto Tex ha difeso il più "debole" Sam dai bulli per tutto il tempo.  Tanto da mettere il dubbio...  non è che Sam è così "debole" proprio perchè ha sempre avuto Tex a difenderlo e a proteggerlo come una chioccia? 

Poi Tex se ne va a fare il campione di Rodeo (nella versione di GL Bonelli, Tex diventa un campione di rodeo per caso, per lui la cosa importante era andarsene da quella vita che lo teneva prigioniero, andare in cerca dell'avventura - nella versione di Boselli, Tex va prima a vendicare il padre anche contro i mandanti e i complici dei razziatori, e poi va direttamente a cercare di farsi assumere nel rodeo, è la sua ambizione, e viene spinto ad andarsene anche dal primo litigio con Sam), e Sam, per la prima volta da solo, viene ucciso dopo pochi mesi, troppo "ingenuo" per sopravvivere.

Noto solo io un certo eco della storia, abbastanza tipica, dell'eroe mosso dai sensi di colpa? Per un esempio famoso, Peter Parker e lo Zio Ben...  Tex e Peter trascurano il loro "dovere" (rimanere con il fratello e proteggerlo, o fermare un ladro) per seguire sogni di fama e successo personali (diventare un campione di rodeo, diventare una star della TV), e a causa di questo, persone a loro care (Sam, Zio Ben) vengono uccise. 

Certo, Tex non ne parla mai, mentre Peter tira fuori lo Zio Bene ogni 5 minuti, Tex reagisce a quello che vede e gli pare sbagliato, mentre Peter si mette un costumino e va in giro a cercare di fermare strani tipi in costume, non è che le somiglianze siano molte, ma ci potrebbero essere gli estremi per ritenere che il fatto che il Tex degli inizi, il "giustiziere solitario", fosse mosso dai sensi di colpa come Peter...

 

Adesso? Adesso per me non sarebbe più credibile. Nel momento in cui levi dai guai il tuo personaggio "umano" con una soluzione tipo "sorpresona! In realtà era abilissimo, praticamente invincibile, quindi non ha bisogno dell'aiuto di nessuno", te lo sei completamente "bruciato", puoi "sorprendere i lettori" in quella maniera una volta sola.  Cosa fai la prossima volta, lo rimetti di nuovo in pericolo, e poi speri di rifare la sorpresa? O lo fai salvare da Tex? Non funziona più.

 

Anzi, come sottolinea anche Antonio nel suo post, con quel finale tamarro, Recchioni "brucia" persino le apparizioni precedenti di Sam: se è disposto ad uccidere 7 persone per i soldi (e sono SOLO i soldi, visto che il Ranch lo abbandona subito dopo. Nemmeno di Susan gli frega davvero qualcosa, non al livello dei soldi almeno, visto che accetta di metterla in pericolo), questo non getta una luce completamente diversa, e non certo benevola, sul fatto che non abbia seguito Tex in Messico per vendicare il padre? O addirittura, sul fatto che abbia abbandonato il padre DA SOLO scappando verso il ranch a cercare aiuto?  (notare che i razziatori che hanno ucciso il padre erano SEI. In questo speciale ne affronta SETTE da solo...)

 

Dopo questo speciale Sam Willer è un personaggio totalmente rovinato, e spero che non venga più citato o mostrato da nessuna parte (se non si mette questo speciale fuori-continuity mostrando in una storia che sia stato solo un brutto sogno causato da una peperonata mal digerita, magari...)

Modificato da Diablero
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On 3/11/2020 at 20:21, Carlo Monni dice:

Ragazzi , con tutto il rispetto, non sapete di cosa state parlando. Recchioni, come tutti gli autori del resto,  ed io so di cosa parlo, ha subito una supervisione rigidissima a partire dal soggetto. Se lo seguiste su Facebook sapreste che l'anno scorso ha pubblicato un post dove comunicava che la risposta di  Boselli all'invio di pagine di sceneggiatura era stato un laconico: "Vanno bene" e lo comunicava come se fosse qualcosa di eccezionale. Non molto dopo ha raccontato di aver portato nuove pagine e che dopo averle lette Boselli gli ha detto; "Queste pagine sono tra le cose più belle che tu abbia mai scritto." Roberto era tutto contento, poi Boselli lo ha gelato aggiungendo: "Ma non vanno bene per questa storia, riscrivile da capo."  e le ha buttate nel cestino. Questo è Boselli come supervisore e non solo con Recchioni ma con tutti. Chiedetelo a Ruju, chiedetelo a Giorgio Giusfredi.

Avete visto il film "Ufficiale e gentiluomo? Avete presente il sergente istruttore interpretato da Louis Gossett Jr? Se la risposta è sì allora avete una buona idea di cosa vuol dire avere Boselli come supervisore  ma sapete una cosa ? Alla fine la maggior parte, se non tutti i suoi autori gli direbbero quello che  Richard Gere dice al sergente il il giorno del diploma... e Boselli probabilmente risponderebbe come il sergente.:laugh:

 

Quindi Carlo...Se una storia viene pubblicata è degna di Tex, cioè del personaggio? Se il curatore e maggior conoscitore dice " OK", quelli che dicono "Questo non è Tex" o si sentono traditi, sono in difetto?

On 6/12/2020 at 16:46, borden dice:

 

 

 

Allora... Non entro in merito, voglio solo chiarire questi aspetti. Ovvio che l'idea della pistola è di Recchioni, la storia è sua, la firma lui. Ma vi pare che il curatore debba intervenire sulle scelte narrative? Il curatore interviene sugli errori e sulle scelte davvero sbagliate. Se dovesse intervenire su ogni cosa allora la storia se la scriverebbe lui da solo! E non troverebbe nessun altro disposto a scrivere!...  L'idea non è macabra nè tamarra, è semmai romantica. Certo che Sam aveva una pistola. Ma VOLEVA la pistola di Gunny, è così difficile da capire? Solo la pistola di Gunny gli avrebbe dato la forza che gli mancava, la pistola del suo mentore cui aveva dato poche soddisfazioni da quel lato ma molte per altri versi. A me pare una bella idea e comunque non certo un'idea da bocciare altrimenti sarai davvero un editor castrante e irrazionale! 

 

Non c'è contraddizione con l'altra storia. E' ovvio che qualcuno è andato almeno a portare dei fiori sulla  tomba di Gunny e in quell'occasione ha sepolto la pistola...

Bos(s)...C'è un problema ... Non vogliono Recchioni, Nizzi è da pensionare, Ruju non convince, Rauch da testare, GLB purtroppo non lo possiamo andare a prendere con Doc Holliday e Martin McFly, Nolitta non lo vogliono andare a prendere.

Che facciamo??

:-) :-)

Allora...Contiene SPOILER

 

 

 

Parto dai disegni. Bellissime le tavole di Andreucci. Ho una pessima memoria e mi ero dimenticato di lui come disegnatore su Tex. Comunque c'è un bel cast di disegnatori a disposizione.

Sulla storia sono perplesso. Non è male però 2 contro 6 o 7 (non ricordo) mi è sembrato esagerato. Infatti mentre leggevo pensavo a chi li potesse aiutare o ad un finale tragico.

Un po' troppo esagerato. C'è del Tex in Sam e viene fuori "troppo" per me.

Recchioni prova a dare "solidità" a McQuarrie però non ha centrato l'obiettivo per me.

Sulla pistola sepolta e sui tormenti di Sam, non mi sono dispiaciuti.

Non ho letto il Tex Willer in edicola però.

Recchioni ha cercato di dare emozioni con molte scene e trovate. A volte è andata bene ed altre no. Vedremo nelle altre prove, se ci dovessero essere.

Se la storia esce è nei limiti/paletti Texiani che il Bos(s) conosce al 100% come custode, curatore e lettore.

 

 

 

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Facciamo così: Recchioni riscrive la storia da pag. 89 in poi, sotto la stretta supervisione di Boselli; oppure quelle pagine le riscrive @borden direttamente. Poi Andreucci disegna le nuove tavole e Tex Willer Speciale n. 2, Un uomo tranquillo torna nelle edicole.

 

A parte le celie, ho tardato a intervenire nella discussione perché mi dispiace stroncare il frutto del duro lavoro di molte persone.

Ma, francamente, a partire da pag. 89 dell'albo la storia è indifendibile per le ragioni che non sto a ripetere, perché già ben illustrate da molti, @Diablero per primo.

 

E allora, mi limito a evidenziare gli aspetti positivi.

I disegni di Andreucci, definiti illegali da @Leo, sono effettivamente meravigliosi. Ottima la scelta, in alcune tavole, di ridurre il numero delle vignette, fino ad arrivare a farne solo tre. In questo modo risaltano alla grande i panorami.

 

Anche la sceneggiatura, devo dire, non mi è dispiaciuta nella sua prima parte, motivo per cui mi è particolarmente rattristato che il finale ci dipinga un Sam Willer non solo molto lontano da quello che ci era stato sino ad ora presentato, ma del tutto incoerente.

 

Peccato.

 

 

Modificato da F80T
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  • 3 settimane dopo...
  • Sceriffi
<span style="color:red;">55 minuti fa</span>, "Indio" Mac Kelly dice:

Cronologicamente dove si colloca questa storia? Quando Tex è impegnato tra un rodeo e l'altro, giusto?

Qui c'è il Topic con la cronologia iniziale di Tex.

 

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  • Sceriffi

Arrivo a commentare questo speciale quando ormai le polemiche sono spente, e mi rammarico di non aver potuto partecipare in diretta alla discussione su questa storia. Comunque, al di là degli eccezionali disegni di Andreucci :clapping:, la storia non è malvagia. E lo dice uno che ha abbandonato Dylan Dog dopo più di vent'anni proprio perché nauseato dalla gestione Recchioni, quindi potrei pure essere prevenuto nei confronti dello sceneggiatore. Il quale, anche in questa circostanza, non rinuncia al suo fastidioso citazionismo con la scena dei maiali presa da "Gli spietati" (che, come diceva Diablero, è anche sbagliata: il ranch dei Willer non è una fattoria nei pressi di una cittadina di fine '800 che un uomo poteva condurre da solo, è un allevamento di bovini nella ancora selvaggia valle del Nueces di metà '800, a miglia e miglia di distanza dall'insediamento più vicino).

Ma al di là di questo, la storia appunto non è malvagia. Un buon western, centrato su una figura "diversa" da quelle a cui siamo abituati a leggere su Tex. "Un uomo tranquillo", uno che nella vita ha deciso di lasciare da parti le armi da fuoco e che per questo vive un rapporto conflittuale con il fratello. Proprio questo ha suscitato tante discussioni in merito al finale della storia, in cui Sam risulterebbe poco coerente perché va ad affrontare i cattivi con le armi in pugno. Ora, io non ricordo onestamente come venisse presentato Sam nelle sue poche apparizioni precedenti, ed il suo rapporto con le armi. Ma ricordo che nell'ultima storia su Tex Willer viene sottolineato come Sam non sia particolarmente inferiore in abilità a Tex; la differenza è nel carattere, nel modo di affrontare la vita: e questo aspetto penso sia stato colto molto bene da Recchioni. Anche Sam ha avuto Gunny Bill come maestro: quindi magari non sarà abile come Tex, ma non è nemmeno un incapace che non ha mai preso in mano una pistola. Non è che non sa sparare, ma SCEGLIE di non sparare e di non usare le armi da fuoco per uccidere. Qui però l'impostazione di Recchioni è far vedere che anche un uomo del genere, nella valle del Nueces si può trovare in situazioni senza uscita in cui il ricorso alle armi è l'unica soluzione. E la sparatoria finale è coerente: Sam non affronta gli avversari faccia a faccia: uccide i primi soprendendoli alle spalle mentre stanno ricaricando le armi, spara alla schiena al capo-banda... tutte cose che lo differenziano da Tex.

La tanto discussa scena della pistola riesumata è, sono d'accordo, una scena "ad effetto" (anche in questo caso, sbagliata e in contraddizione con "Il passato di Tex", da cui è evidente che il ranch è a qualche ora di distanza dal Rio Grande e dalla tomba di Gunny Bill). Però la vedo come Borden, si tratta di una scena romantica e di un omaggio al maestro Gunny Bill, e con quelle inquadrature della tomba sotto l'albero isolato si rifà all'estetica pura e classica del vecchio West.

Invece, è una cagata la scena finale in cui Sam decide di andarsene subito dopo lo scontro, subito dopo essersi rifiutato di abbandonarlo e aver messo in pericolo anche la vita della vedovella pur di rimanere nella terra di famiglia. Ma forse è stata messa per contestualizzare nuovamente gli eventi successivi, raccontati in contemporanea su Tex Willer.

E qui concordo di nuovo con il Diablero e con la sua osservazione di quanto, nelle sceneggiature moderne, si ricerchi sempre più la "scena ad effetto" che la coerenza narrativa (questa scena ne è proprio un esempio). È un fenomeno evidentissimo ormai nel mondo delle serie tv, in cui spesso ricade anche Ruju nelle sue sceneggiature. L'unico che mi pare ancora esente da questo modo di scrivere è Borden, molto più GLBonelliano: lui punta molto di più sulle "trovate", sulle idee che rendono le sceneggiature frizzanti, mai banali e ripetitive, e non sulla ricerca esasperata del colpo a sorpresa (che tipicamente va a sputtanare tutto quello raccontato prima).

 

Voto finale 7 (e 10 ai disegni, va da sé).

 

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<span style="color:red;">24 minuti fa</span>, pecos dice:

Invece, è una cagata la scena finale in cui Sam decide di andarsene subito dopo lo scontro, subito dopo essersi rifiutato di abbandonarlo e aver messo in pericolo anche la vita della vedovella pur di rimanere nella terra di famiglia. Ma forse è stata messa per contestualizzare nuovamente gli eventi successivi, raccontati in contemporanea su Tex Willer.

 

Recchioni fa andare via Sam non per fare una "scena ad effetto", ma perché - come hai notato anche tu - deve tener conto della storia di GL Bonelli nel "Passato di Tex" (ripreso da Boselli in Tex Willer) che prevede l'abbandono del ranch da parte di Sam per rifarsi una vita a Culver City (dove poi verrà ucciso). Ora è vero che messa così, la vicenda stride un po', ma si può anche ipotizzare che Sam, dopo aver difeso strenuamente la terra di famiglia, se ne vada proprio per non ricordare (lui uomo pacifico) la "strage" che ha compiuto.  Insomma prima la difende per principio e per non subire le prepotenze senza reagire come ha fatto in passato, poi la abbandona perché pensa che sia meglio ricominciare una nuova vita altrove, dove non ha brutti ricordi. Secondo me ci può stare. Le incongruenze vere della storia,  come sottolineato un po' da tutti, sono: la pistola di Gunny riesumata e Susan che viene messa in pericolo. E qui Recchioni avrebbe almeno potuto prendere spunto da "Mezzogiorno di fuoco" in cui Grace Kelly viene allontanata da Gary Cooper, ma poi lei torna per aiutarlo, mettendosi nei guai...

Comunque sono d'accordo sui voti, anche per il 10 al bravissimo Andreucci!

 

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