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TWF - Tex Willer Forum

[01] [Almanacco 1994] La Ballata Di Zeke Colter


due
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Voto alla storia  

46 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Renzo Calegari
Matite: Stefano Biglia e Luigi Copello
Periodicità annuale : Gennaio 1994



L'Almanacco si apre con due rubriche in cui si passano in rassegna i film, i video e i libri a tema western usciti negli ultimi dodici mesi, per poi continuare con articoli e dossier dedicati agli Apaches, al Kit Carson dei fumetti, agli spaghetti western e a Renzo Calegari, disegnatore dell'inedito episodio texiano qui pubblicato."La ballata di Zeke Colter"inizia quando, sulle Montagne Rocciose coperte di neve, mentre Carson attende a Rock Spring, Tex incontra un vecchio amico: un cacciatore di castori conosciuto venti anni prima. Si tratta di Zeke Colter, rimasto in quei luoghi selvaggi insieme alla sua anziana moglie indiana Anitra Zoppa. Il trapper è minacciato da una banda di farabutti convinti che abbia scoperto un ricco giacimento d'oro, e il Ranger non esita a schierarsi al suo fianco. A rendere l'Almanacco davvero speciale contribuisce anche l'omaggio a esso allegato: un volume di 64 pagine con le schede biografiche di tutti gli autori bonelliani!

 

 

 

 © Sergio Bonelli Editore

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  • 10 mesi dopo...

Avventura carinissima e molto molto divertente, scritta da un Nizzi in grandissima forma. Zeke e signora sono un gioiellino, leggere questa storia è puro piacere e divertimento. Il vecchio Zeke, cacciatore di castori dal cuore tenerissimo, figura a buon diritto tra i migliori comprimari delle storie texiane.

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  • 1 mese dopo...
  • 3 settimane dopo...
  • Collaboratori

NEL WEST CON CALEGARI


di Luca Crovi




Un cavaliere solitario risale il sentiero. Una coltre spessa di neve ricopre il terreno. Si alza un alito di vento e alcune foglie sfiorano il viso dell'uomo, mentre il suo cavallo arranca lungo la salita e si addentra nel bosco. Con queste suggestive immagini si apre la storia di Tex del nostro almanacco.
 

 

 

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Una storia che esce un po' dagli schemi tradizionali del nostro eroe: un indimenticabile viaggio fra i trappers delle Montagne Rocciose, cinematograficamente illustrato da Renzo Calegari, maestro del fumetto western. Fin dalle prime sequenze, Calegari evidenzia il rapporto fra l'uomo e l'ambiente e crea un'efficace suspence narrativa. Osservate con quanta ricchezza di particolari rappresenta il bosco, la neve, gli animali.

Calegari rappresenta i grandi spazi esterni con una capacità fotografica degna di famosi fotografi del classico West americano come Edward S. Curtis, William H. Jackson, Matthew Brady, e con altrettanta attenzione si sofferma sugli interni; splendida, per esempio, la raffigurazione della casa in cui vivono il cacciatore di pellicce, Zeke Colter e la sua squaw. Bassa, il tetto spiovente, una grande camino e pellicce d'orso alle pareti. Una costruzione rustica, che rispecchia la vita sobria e la "ruvidezza" dei suoi abitanti. Per raffigurarla Calegari si serve di un accurato ed efficace gioco di contrasti fra luci e ombre, fra pieni e vuoti, indispensabili per tingere di drammatico realismo i suoi disegni.

 

 

 

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Suggestivo è l'uso delle mezze tinte, che permettono all'autore di realizzare un'originale sequenza in flashback. Calegari si ispira ai dipinti di un maestro come Frederic Remington, filtrati ed amplificati attraverso i film di Anthony Mann, John Ford, Raoul Walsh e William Wellmann. Non è quindi un caso che abbia dedicato a John Ford e alla sua trilogia della cavalleria, ricavata dai racconti di James Warner Bellah, lo splendido volume "Warpath. John Ford e la cavalleria".

Il West di Calegari, realistico e sanguigno, esalta il fascino della Frontiera. Ed è proprio con questo spirito che nel 1962 Calegari progett? assieme a Gino D'Antonio "La storia del West", di cui illustrò anche alcuni episodi, proseguendo poi la propria ricerca nel 1977, con la miniserie "Welcome to Springville", saga western realizzata assieme a Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. In questa sua personalissima interpretazione di Tex, Calegari ancora una volta rende omaggio al West della Frontiera, mescolando carrellate panoramiche, sequenze d'azione e annotazioni psicologiche.

  • +1 1
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Simpatica questa storia, peccato per i disegni un p? grezzi... però, che ridere in questa storia :lol:Mi fa ridere specialmente il fatto che...

si nasconde in nascondino di castori per sfuggire agli indiani, ecco cosa mi fa ridere.
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  • 5 mesi dopo...
  • co fondatore

Non la leggo da anni, ma la ricordo molto bene. Un Nizzi da rimpiangere veramente e l'impostazione fordiana delle inquadrature di Calegari; aggiungo la capacità del grande disegnatore di creare un senso di tridimensionalit? che solitamente esce davvero a pochi (come anche nel caso delle sequenze dello scontro finale).

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  • 5 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Ho potuto finalmente leggere oggi il primo "Almanacco del West". Che dire? IMHO la fama che lo circondava era pienamente meritata, tanto per la sceneggiatura che per la parte grafica. Nizzi si mostra capace di far entrare nel ristrettissimo spazio di 94 pagine ( equivalenti ad un albo non texiano della Bonelli ) una vicenda narrata in maniera sciolta, in cui si passa senza sforzo da belle sequenze d'azione a toni fascinosamente fiabeschi ( il flashback in cui viene rievocato il passato di Zeke Colter, egli stesso un superstite simpatico e un po' malinconico di un passato ormai tramontato ) o simpaticamente comici ( gli interventi di Anitra Zoppa, spassosi e irresistibili nel loro ingenuo turpiloquio ). Anche i dialoghi mi paiono ricchi di arguzia e ironia. Per quanto riguarda i disegni, ritengo siano meravigliosi nella resa degli ambienti naturali e dei coprotagonisti della vicenda ( particolarmente per quanto riguarda Anitra Zoppa, che sembra la versione "buona" di una strega delle favole ); piuttosto variabile da vignetta a vignetta ( forse perchè la storia è il frutto delle matite e delle chine di tre artisti diversi ), ma comunque di livello sempre almeno buono, la resa grafica di Tex. In sintesi, a mio parere:

 

soggetto 9 +

sceneggiatura 10

disegni 9 +

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  • 4 mesi dopo...

Molto carina questa breve storia che inauguro' la serie degli Almanacchi del West nell''ormai lontano 1994. Rileggendola in questi giorni a distanza di 16 anni, l'ho travata ancora piu' fresca e apprezzata di piu' rispetto a quando lo feci per la prima volta. E' la classica storia da Almanacchi, senza pretese e senza ambizioni. Si fa leggere tutta d'un fiato, molto lineare, con un Nizzi ancora in pieno della sua forma. Oltre ad un Tex in solitaria, sempre pronto a mettere la sua colt al servizio dei piu' deboli e soprattutto al servizio degli amici, abbiamo lo splendido personaggio che corrisponde al nome di Zeke Colter, un ex cacciatore di castori, un anima libera che vive in mezzo alle montanga, una specie di eremita che odia ogni forma di civilizzazione. La breve avventura ha come scenario uno slpendido paesaggio autunno/invernale ben reso dalle matite di Renzo Calegari.
"La ballata di Zeke Colter" e' un esempio di come una piccola e breve storia possa essere anche un piccolo capolavoro.
Calegari nel suo unico lavoro per Tex ci regala dei disegni fantastici, con alcune tavole realizzate in mezza tinta utilizzate per la narrazione di alcuni flashback. Forse c'e' un po' da rivedere il volto del ranger, ma e' un dettaglio minimo che non ridimensiona un lavoro eccellente.

Storia :7.5
Disegni 7

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Mannaggia!!! Scusatemi, ma i vostri commenti positivi mi fanno rimpiangere di non possedere nè aver mai letto gli almanacchi anteriori al 2001 compreso. Peccato siano irreperibili, darei non so cosa per averli, così come i primi tre maxi di Segura :bisonte::indiano:!!!

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Mannaggia!!! Scusatemi, ma i vostri commenti positivi mi fanno rimpiangere di non possedere nè aver mai letto gli almanacchi anteriori al 2001 compreso. Peccato siano irreperibili, darei non so cosa per averli, così come i primi tre maxi di Segura!!!

 

Aspetta ancora qualche anno e li avrai tutti, sia maxi che almanacchi, perchè puoi star certo che fra qualche anno ci saranno le ristampe come è già successo con i texoni.

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Guest Wasted Years

Mannaggia!!! Scusatemi, ma i vostri commenti positivi mi fanno rimpiangere di non possedere n° aver mai letto gli almanacchi anteriori al 2001 compreso. Peccato siano irreperibili, darei non so cosa per averli, così come i primi tre maxi di Segura !!!

 

Si trovano perfettamente in fumetteria, a prezzi modici. Sono tutti albi molto comuni e con pochi euro eviterai di dover aspettare future ristampe, ammesso che le facciano in tempi congrui, il che non è molto probabile, IMHO.

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Si trovano perfettamente in fumetteria, a prezzi modici. Sono tutti albi molto comuni e con pochi euro eviterai di dover aspettare future ristampe, ammesso che le facciano in tempi congrui, il che non è molto probabile, IMHO.

Grazie per il consiglio haha ... ma di preciso cosa sarebbe una fumetteria? Un negozio specializzato in fumetti? Ho già sentito il nome, ma non sono mai entrato dentro una fumetteria, n° l'ho vista (almeno coscientemente) dall'esterno...
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Guest Wasted Years

Una "fumetteria" è una libreria specializzata in fumetti. Semplicemente. E spesso in edizioni storiche dei libri. Si trovano i fumetti "usati" in ottime condizioni ed a prezzi variabili. Certo gli almanacchi non costano tanto.

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Una "fumetteria" è una libreria specializzata in fumetti. Semplicemente. E spesso in edizioni storiche dei libri. Si trovano i fumetti "usati" in ottime condizioni ed a prezzi variabili. Certo gli almanacchi non costano tanto.

Gracias!
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  • 8 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...
  • Collaboratori

Ho visto nei giorni scorsi il film "Corvo rosso non avrai il mio scalpo" e devo dire che guardandolo ho subito pensato, per l'ambientazione, a questa bella storia di Claudio Nizzi!

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  • 1 anno dopo...

Oggi, passando per bancarelle di libri e fumetti usati, ho trovato questo almanacco e mi sono fatta un dovere di comprarlo, visto il successo che a quanto pare ha avuto la storia con Zeke Colter. Storia che ha pienamente mantenuto le sue promesse. Il personaggio del trapper rude, solitario e brontolone, ma dal cuore d'oro e leale al punto da stabilire una pace duratura con gli animali che cacciava dopo che un loro esemplare gli ha offerto, inconsapevolmente, rifugio, che si trova nei guai perchè gli uomini, generalmente parlando, non possono credere che qualcuno si disinteressi all'oro, è tratteggiato magistralmente. Il protagonista è lui, indubbiamente, e tuttavia non c'è motivo di lamentarsene perchè la parte che recita Tex è assolutamente da par suo, e non è solo una comparsa. Indimenticabile poi la vecchia squaw Anatra Zoppa (che spero che da giovane non fosse così altrimenti si sarebbe chiamata Oca Giuliva! :lol: ) con le numerose prove che d' del suo apprendimento della lingua dei bianchi! :lol2:

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Grande esordio per l'Almanacco del 1994 ! Indimenticabili i disegni di Calegari, con una notevolissima ambientazione montana, riuscitissime le figure di Colter e di Anatra Zoppa, vera macchietta che fa sorridere senza cadere nel ridicolo, una sceneggiatura semplice ma efficace. Ho notato che molti frequentatori del forum, creatori compresi, non sono collezionisti di Tex.

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Io sono tra quelli Havasu (intendo i "non collezionisti"). Primariamente mi dedico a reperire gli albi della serie regolare, gli "extra" se mi pare ne valga la pena, ma il mio interesse è leggere, quindi non ho problemi ad avere una raccolta eterogenea di originali, ristampe, tre o quattro stelle... :)

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  • 1 mese dopo...

Riletta ieri sera. Storia fantastica! Questo fu davvero un grande esordio per l'almanacco. Non la leggevo dal '94, eppure ieri sera riuscivo ad anticipare un gran numero di vignette. Mi sarebbe piaciuto vedere Calegari su molte piu' avventure del ranger, magari in scenari totalmente opposti alle innvate montagne rocciose. Sono sicuro che anche i suoi deserti sono spettacolari e poetici. Un 9 pieno per me.

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  • 4 settimane dopo...

Questa storia è poesia... semplicemente deliziosa. Zeke Colter è un tipo , ma così ben caratterizzato che mantiene una sublime individualità. La sua vecchia compagna indiana, che "prima potevi guardare senza dare di stomaco" (parole del vecchio Zeke), e che della lingua dei bianchi ha imparato solo le imprecazioni, è una figura estremamente "vera"; il che è tanto più significativo, se si considera che essa ha una funzione puramente "decorativa" e nessuna parte attiva nella storia (se si esclude la breve comparsata come ostaggio alla fine).

Menzione speciale per i disegni: se questa storia è così bella, pur nella sua essenzialit?, lo dobbiamo soprattutto alla straordinarietà delle sue vignette: ognuno di esse è un quadro da galleria d'arte (sia gli esterni che gli interni, entrambi dal sapore fortemente western).

Quoto Anthony Steffen: "La ballata di Zeke Colter" e' un esempio di come una piccola e breve storia possa essere anche un piccolo capolavoro.

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  • 6 mesi dopo...

Come ha già detto qualcuno questo è il classico esempio di come anche con poco meno di 100 pagine si possono fare ottime storie. La ballata di Zeke Colter è un gioiellino impreziosita dagli splendidi disegni di Calegari. Il suo Tex è un pò diverso dal tradizionale ma come anche per un altro grande disegnatore, Giolitti, non per questo meno bello. Peccato che non si sia più espresso sulle storie di Tex. Per mia fortuna ho la Storia del West in cui mi posso godere i suoi ottimi disegni. Per tornare alla storia la cosa bella oltre al racconto principale in se sono i ricordi e i flashback, quello del castoro potrebbe benissimo essere una ministoria senza sfigurare. Voto 9 e mezzo alla storia 10 ai disegni.

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  • 3 settimane dopo...

Storia molto piacevole con personaggi interessanti, divertenti e difficili da dimenticare ( mi riferisco evidentemente a Zeke Colter e alla bellissima Anatra Zoppa ). Il flashback del castoro (pag.88-98) ricorda un po' lo stile Ken Parker ma permette di definire il personaggio Colter e inoltre regala l'emozione del cacciatore che salva la propria vita nascondendosi nella tana della sua preda. Che bello infine vedere Colter e Anatra Zoppa a fine storia abbracciarsi e rientrare insieme in casa (vignetta n.1 pag.128)Disegni realmente molto belli (Calegari). Storia: voto 9Disegni: voto 9,5Vignetta preferita: n.3 pag.51 - L'ingresso nella baracca e' reso al meglio dal sorriso di un Tex in gran forma. Sembra quasi di percepire il calore e l'odore del fuoco del caminetto.

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