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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 24 / 28] I razziatori del Nueces


natural killer
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Infatti in "Tex Willer" il falso nome che usa è Ben, in onore del nonno paterno

Certamente.

E' a questo che ho pensato.

E nota anche che Tex NON ha uno zio Tom.

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">44 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Io ricordo "Nueces Valley" e il color "lo sciamano bianco", dove purtroppo fa una brutta fine...

 

Si esatto, grazie. Non ricordavo più la storia , ma solo la sua presenza. Un altro personaggio ricorrente che potremo rivedere solo in un flashback o nella nuova serie.

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  • Rangers

Si esatto in Nueces Valley e nello sciamano bianco, dove poi in entrambi  compare anche il marito.

Molto bella questa cosa della continuity sui personaggi tanto cara a Mauro e che inserisce sempre con cura.

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Primo albo molto ispirato. Non mi dilungo in commenti, ma mi ha commosso la nostalgia di Tex per la sua giovinezza, per il tempo in cui suo padre Gunny e suo fratello erano vivi. Un bel momento in cui il nostro è apparso più umano del solito. Per il resto, il tocco di Borden per ora molto felice anche in questa storia. 

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Noterella semiseria: solo Tex e sua madre hanno davvero nomi di tre lettere, tutti gli altri sono diminuitivi di nomi più lunghi.

Tex non è l'abbreviazione di Texas?

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On 10/19/2020 at 10:55 PM, borden said:

Dimentichi che Bonelli però fa traversare a Tex e Gunny il Rio Grande QUELLA STESSA NOTTE, quindi, come vedi, non potevano vivere alle sorgenti, ma molto più a sud. Di incongruenze nella serie ce ne sono molte di più, impossibile, inutile veramente aggiustarle, ma in una storia nuova sarebbe assurdo non cercare una minima coerenza, visto che si può fare senza danni.  Ecco perché ho eliminato Rock Springs, ecco anche perché ho reintrodotto Coffin, in questo caso RESTAURANDO Bonelli contro la Redazione e il per me insensato adattamento di Canzio. Idem, troverete aggiustato in senso glbonelliano  un altro grosso equivoco sulla posizione di Culver City, e del (DEI) ranch di Sam, per quel che importa.

 

Vero, non avevo pensato anche alla vicinanza al confine messicano mentre pensavo ai motivi del cambio (anche perché confesso che non ho idea delle distanze che può percorrere un cavallo...)

 

In Nueces Valley dici che Corpus Christi è a circa 100 miglia dal ranch dei Willer. Osservando questa mappa https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/86/Nueces_Watershed.png  che mostra due città che all'epoca ancora non esistevano, (Carrizo Spring e Crystal City) e sapendo che Crystal City secondo wikipedia è a 110 miglia da Corpus Christi e il ranch dei Willer è a sud del Nueces... li hai messi proprio sul confine messicano! Un posto più tranquillo non c'era? :lol:

 

Non hai risposto alla domanda riguardo a quando hai iniziato a fare queste elucubrazioni, se è stato solo quando ti sei trovato ad essere il curatore o se lo facevi anche una volta da "semplice lettore", ma la cosa è abbastanza irrilevante, perchè quello che è abbastanza chiaro è che il "sistemare" la storia e la geografia del giovane Tex è una cosa che ti diverte e la fai con passione, e si vede nelle storie.

 

Anche la maniera in cui hai "sistemato" l'errore di conteggio dei razziatori... potevi cambiare i dialogi e dire che erano cinque, potevi farne disegnare sei, e invece, hai inserito il sesto "fra le vignette" della storia originale (che è un po' quello che fa tutta questa collana)

 

Io normalmente ODIO le ret-con, ma è soprattutto per come sono gestite nell'editoria a fumetti: viaggi nel tempo, "nuovi universi", crossover strombazzati e iperpubblicizzati che alla fine si risolvono in storielline ridicole. Oppure, maldestri tentativi di "modernizzazione", che piegano dei classici alle mode e alle fisime del momento. In entrambi i casi, sono mosse commerciali, fatte da autori che (almeno nella reclame) si atteggiano come più bravi, più matuti o più "woke" degli autori originali.

 

Invece tu mi pare lo stai facendo con il minimo "disturbo" possibile, nascondendo le tue modifiche e attribuendole a GL Bonelli (nell'introduzione del cartonato di Nueces Valley dici che far nascere lì Tex è stata un idea di GL Bonelli, mentre lui aveva messo il ranch vicino alle sorgenti sì, ma non nella valle), e se non avessi pensato di guardare le mappe non me ne sarei mai accorto.

 

inoltre, ed è probabilmente il fattore più importante, io continua a trovare questo giovane Tex perfettamente riconoscibile, anche da ragazzo. Somiglia a come me lo sarei immaginato io (non al 100%, me lo immaginavo più laconico e duro, il tuo a volte pare un poeta...  :laugh:, ma è ovvio che è impossibile immaginarlo proprio uguale). Somiglia molto di più al "mio" Tex questo ragazzo di quello che trovo in El Muerto o Fuga da Anderville (e ho scelto apposta due storie belle, in cui il protagonista semplicemente non è riconoscibile come Tex)

 

Mettere Tex in quel contesto storico-geografico, invece di "ingessarlo" come capita di solito con queste operazioni, ne sta allargando il mondo, che Bonelli aveva mostrato pochissimo (probabilmente volutamente, non aveva davvero voglia di dare "origini" a Tex, e non vedeva l'ora di farlo diventare il "suo" Tex giramondo). Va detto comunque che Tex era già stato "ingessato" in clichè e storie troppo "realistiche senza essere reali" da decenni, quindi aveva poco da perdere a fare il passo successivo e affrontare la Storia...

 

Tutto bene dunque? No, una cosa la rimpiango. Rock Springs. Senti come suona il nome, ti fa venire in mente azione, avventura, dinamismo. Corpus Christi cosa fa venire in mente? Al massimo una messa...  :laugh:

 

Termino con un ipotesi di "cronologia di Tex" Willer che mi hai fatto venire in mente con l'introduzione dell'albo, e il riferimento a nuovi lettori che non leggono il Tex regolare. Quindi, non un elenco di TUTTE le storie che trattano il passato di Tex, ma piuttosto una "cronologia" ridotta all'osso per permettere ad un nuovo lettore di seguire meglio gli eventi.

 

Direi che per un nuovo lettore di Tex Willer, le storie da recuperare sono:

1) Nueces Valley (il Maxi o il cartonato) con la parte fra la nascita e il ritorno dalla california.

2) Tex 700, con il viaggio di ritorno dalla California e l'incontro con Tesah

3) Questa storia di Tex Willer, iniziata questo mese, che dovrebbe narrare l'antefatto prima del numero 1 di Tex Willer

4) il resto della collana Tex Willer.

 

Con, per approfondire (visto che immagino quegli eventi saranno narrati più brevemente che non quelli di "Il Passato di Tex"

3A) Il cartonato "il vendicatore" con la vendetta sui complici messicani dei razziatori, e spiega l'amicizia con Cortina.

3B) il cartonato "giustizia a Corpus Christi" con la seconda parte della vendetta, sui complici americani.

3C) il texone "il magnifico fuorilegge" (che però adesso è esaurito) con una storia che si pone fra l'uccisione di Rebo e il primo numero della collana, e spiega l'amicizia con Cochise

 

Ho dimenticato niente? (il cartonato in cui si rivede Birdy non l'ho messo apposta perchè è ancora ambientato nel futuro di Tex Willer)

 

 

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Noterella semiseria: solo Tex e sua madre hanno davvero nomi di tre lettere, tutti gli altri sono diminuitivi di nomi più lunghi.

In effetti, Christopher Houston Willer in onore del vecchio cammello non suona benissimo, sempre rimanendo sul semiserio.

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È si, Rock Springs suona proprio bene. E poi Bonelli , a parte  che probabilmente consultata una cartina  successiva alla guerra di secessione  aveva  posizionato  il ranch dei Willer  a metà strada  proprio tra  Rock Springs e Jmenez, che se probabilmente non erano ancora nati, geograficamente invece  erano  studiati bene.

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Ma restava il problema del Rio Grande, perché ci vogliono cinque o sei giorni ad arrivarci a cavallo dalle sorgenti del Nueces. E  poi lassù non c'era nessuno, mentre la contea sul confine era viva e vitale, c'erano Corpus Christi, Brownsville, i messicani, i comancheros, i Comanche, Juan Cortina, mille possibilità per l'avventura 

 

Vi faccio notare che il primo a fare retcon fu GL in persona, perché, all'inizio quello era il 1898!!!

 

E l'ha fatto due volte, con la sua Prima Guerra di  Secessione e poi con la Seconda di Fiamme di  guerra. Per questo trovo ridicolo che qualcuno s'ìincazzi  per certi minimi cambiamenti o aggiustamenti.  Le storie valgono per quello che sono, non per i dettagli. 

 

Per es, qualche hater già si incazza pensando che i Navajos in Tex Willer non avranno i totem e i caschi di piume. Dimenticandosi che anche nella serie regolare non li hanno più da trenta o quarant'anni! Complice GL Bonelli in persona.

Modificato da borden
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Sul tema dei cosiddetti "falsi storici" o, se preferite, della "massima possibile aderenza alla realtà" credo sia necessario un po' di grano salis.

Non si deve esagerare né in un senso (castronerie tipo "il Texas confina con il Canada") né nell'altro (aderenza storica maniacale).

A tal proposito mi piace ricordare un fatto in cui, la troppa aderenza storica può essere controproducente.

E' noto che, nell'antica Roma, ai gladiatori sconfitti poteva essere concessa la grazia (pollice rivolto verso l'alto) oppure la condanna a morte (pollice verso).

Questo fatto era esattamente il contrario di quello che succedeva in realtà.

Il pollice indicava il gladio, la spada romana, e, rivolto verso, l'alto indicava l'arma alzata pronta a colpire mentre, rivolta verso il basso indicava la spada a riposo, inserita nel fodero.

Il pollice verso indicava quindi clemenza e il pollice alzato indicava invece la morte.

A titolo puramente informativo, la grazia poteva anche essere concessa con il pollice nascosto dentro il pugno.

Come avrebbero reagito gli spettatori del film "Il gladiatore" vedendo concedere la grazia con un pollice verso?

Se Boselli avesse parlato di Rurales invece che "Guardias civilas" io non mi sarei scandalizzata e questa precisione storica comunque non incide minimamente sul mio giudizio sulla bontà della storia.

Tra gli 80 mila lettori del giovane Tex Willer quanti se ne sono accorti?

Posso solo lodare la minuziosità del Bos, ma non avrei per nulla criticato la sua eventuale mancanza di precisione storica.

<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, borden dice:

Le storie valgono per quello che sono, non per i dettagli. 

Infatti. 

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Ma è stato proprio GL Bonelli a mettere la data del  1898? Mi sembra strano, non è stato un errore di lettering?  Comunque io non sono per niente incazzato, non vorrei però che la storia di Tex venisse troppo cambiata. Per come sta andando adesso mi va bene, le mie sono solo considerazioni  che fantasticano  nella mia testa.🙋🏻‍♂️

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3 ore fa, Piombo Caldo dice:

Bo , l'epopea  del west  era finita o quasi. Anche le guerre  indiane  erano fi ite da tempo.🙋🏻‍♂️

 

 

Lo so. Ma è così. 1898.

Modificato da borden
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Sono rimasto molto impressionato ed anche un po' commosso dopo aver terminato la lettura del primo albo di questa nuova storia del giovane Tex. Vederlo ricordare in maniera un po' più approfondita quella che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto vivo il padre, e poi la successiva spedizione in Messico all'inseguimento dei colpevoli in compagnia di Gunny Bill (che trova la morte), è stato quasi come vivere in prima persona emozioni così forti ed al contempo drammatiche, ma anche fondamentali affinché il Nostro potesse scegliere con sicurezza la propria strada nella vita. Sinceri complimenti, dunque, al Bos, per averci saputo emozionare in tal guisa! Ovviamente, di concerto con i disegni di Brindisi, davvero di ottima fattura..!

 

Dal punto di vista più squisitamente tecnico, ho apprezzato non poco la scelta di realizzare un primo albo con funzioni introduttive (come, stando alle anticipazioni, promette di essere anche il prossimo), anche e soprattutto in considerazione della necessaria contestualizzazione della resa dei conti con Coffin. Contestualizzazione con qua e là un evidente sapore di reboot, che per quanto mi riguarda sono in buona sostanza bene accette: l'unica che forse io avrei evitato riguarda la sostituzione del bonario sceriffo de Il passato di Tex con il disonesto Donahue di Giustizia a Corpus Christi, le altre tutto sommato non solo possono starci, ma a mio parere vanno anche ad illustrare con maggiore esaustività eventi forse non così fondamentali, ma non emotivamente insignificanti, che sulla serie regolare sono stati appena accennati.

 

P.S. Dopo avere letto questo albo, mi sono andato a rileggere i due cartonati ad esso implicitamente connessi, ed è stato davvero come mettere insieme i pezzi di un bellissimo puzzle. Una gran bella sensazione..!

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

In effetti, Christopher Houston Willer in onore del vecchio cammello non suona benissimo, sempre rimanendo sul semiserio.

 

Christopher Carson Willer casomai.:lol:

Houston era probabilmente il secondo nome del fratello di Tex: Samuel Houston Willer in onore di quello che potremmo definire il George Washington del Texas-

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Non è possibile  che Gunny Bill, visto che ha avuto una vita avventurosa  ed ha incontrato famosi personaggi  del west, come Jim Bridgher e Sam Houston non abbia anche incontrato Kit Carson, e che Tex di questo non ci abbia mai parlato? Direte voi che se questo fosse successo cè  ne avrebbe parlato GLB.Fantasticherie.😊🙋‍♂️

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La vita avventurosa di Gunny Bill risale al periodo precedente alla sua permanenza al ranch dei Willer, quando Kit Carson (il nostro, non quello storico) era soltanto un ragazzino.

Avrebbe potuto invece incontrare il vero Kit Carson (classe 1809) ma introdurre nella saga l'omonimo e per molti versi antitetico esploratore mi pare francamente impresa ardua.

Ritengo che con questo ultimo palcoscenico regalatoci da borden il buon vecchio Gunny abbia espresso tutte le sue potenzialità.

Se Gunny Bill avesse viceversa incontrato Kit Carson durante la sua permanenza al ranch dei Willer Tex ne sarebbe venuto certamente a conoscenza

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Quando Tex incontra Carson nel numero 1, è quasi intimidito, Carson è già famoso e Tex sa benissimo chi è, mentre Tex al massimo è "famigerato" come fuorilegge (comunque dura poco, già al loro successivo incontro è Tex che prende le decisioni come al solito, e anzi nelle prime storie in cui appare, prima di diventatare un pard regolare, Carson non è che faccia ottime figure...  ;) ). La stella di Tex è la numero 3 (di questo fantomatico appena creato "corpo segreto dei ranger" che permette a Bonelli di fargli fare il fuorilegge sotto copertura ancora per un po') ma quella di Carson probabilmente è la numero 1.

 

Quindi per me e possibilissimo che Tex abbia visto Carson, da lontano, magari mentre inseguiva o scortava qualche fuorilegge, ma all'epoca Tex era un ragazzino anonimo fra la folla...

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

Non è possibile  che Gunny Bill, visto che ha avuto una vita avventurosa  ed ha incontrato famosi personaggi  del west, come Jim Bridgher e Sam Houston non abbia anche incontrato Kit Carson, e che Tex di questo non ci abbia mai parlato? Direte voi che se questo fosse successo cè  ne avrebbe parlato GLB.Fantasticherie.😊🙋‍♂️

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, natural killer dice:

La vita avventurosa di Gunny Bill risale al periodo precedente alla sua permanenza al ranch dei Willer, quando Kit Carson (il nostro, non quello storico) era soltanto un ragazzino.

Avrebbe potuto invece incontrare il vero Kit Carson (classe 1809) ma introdurre nella saga l'omonimo e per molti versi antitetico esploratore mi pare francamente impresa ardua.

Ritengo che con questo ultimo palcoscenico regalatoci da borden il buon vecchio Gunny abbia espresso tutte le sue potenzialità.

Se Gunny Bill avesse viceversa incontrato Kit Carson durante la sua permanenza al ranch dei Willer Tex ne sarebbe venuto certamente a conoscenza

NK ha ragione.

Il Kit Carson di Tex non è il Carson Storico, massone e sposato con un'indiana, morto nel 1868.

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