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Su Nizzi e Letteri


Diablero
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Sospetto che il recupero, dopo anni, di vecchie storie o abbozzi di storie di GL Bonelli rimaste nel cassetto e mai pubblicate, abbia a che fare anche con il fatto che Nizzi non gradiva più lavorare con Letteri. (che all'epoca era pure velocissimo).  infatti se ci guardi per anni Letteri ha disegnato le storie di autori "ospiti" (compresi Medda e Berardi) e le storie recuperate di G.L. Bonelli, fino a quando non è arrivato stabilmente Boselli.

 

Anche se mi è sempre parso un comportamento ben poco elegante (sei l'ultimo arrivato e ti rifiuti di lavorare con uno dei disegnatori decani della serie?) queste bizze di Nizzi ci hanno portato alla fine dei vantaggi: abbiamo avuto Oklahoma e visto che Boselli poteva lavorare solo con i disegnatori lasciati liberi da Nizzi (che se li teneva tutti, altro che la favoletta del povero sceneggiatore oberato di lavoro che chiedeva aiuto e non glielo davano... era lui a non voler far lavorare gli altri...), abbiamo avuto molte storie di Boselli che altrimenti sarebbero state (mal)scritte dall'ultimo Nizzi...

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1 minute ago, valerio said:

Come parlare (male) di Nizzi, commentando una storia di GLB.

Chapeau.

 

Come non tollerare mai che il Santo Nizzi sia nominato invano, nemmeno quando non è per nulla "invano", ma è la spiegazione del:

1) perchè questa storia sia stata pubblicata, dopo tanti anni

2) perchè le ha disegnate tutte Letteri le ultime storie di GL Bonelli.

 

Vabbè, vorrà dire che dovremo tacere e non raccontare la storia di Tex, non parlare del perchè e del percome delle cose, evitare di far sapere a chi non li sa fatti noti e accertati: ci limiteremo a cantare gli Osanna a Nizzi, come fanno già in  troppi.

 

Quando la realtà e la storia non cantano gli Osanna a Nizzi, il vero Nizziano considera la Storia e la Verità un offesa, meglio tacere.

  • +1 1
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Giovinotti, chiudiamo questo 2020 in pace tra di noi, su ;)

 

Su Nizzi e Letteri, è tristemente vero quanto dice Diablero. Immagino la frustrazione del disegnatore, veterano della saga nonché colonna della stessa, vedersi relegato a tappare i buchi per il mancato gradimento dell'autore principe del momento. È vero però che, grazie a questa idiosincrasia nizziana, Letteri ci ha regalato alcune belle storie della regolare (la più bella credo sia stata La lunga pista, le altre erano invece un po' troppo modeste, secondo me) e soprattutto Oklahoma, semplicemente un capolavoro (la mia quarta storia di sempre...)

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Leo dice:

Giovinotti, chiudiamo questo 2020 in pace tra di noi, su ;)

 

Su Nizzi e Letteri, è tristemente vero quanto dice Diablero. Immagino la frustrazione del disegnatore, veterano della saga nonché colonna della stessa, vedersi relegato a tappare i buchi per il mancato gradimento dell'autore principe del momento. È vero però che, grazie a questa idiosincrasia nizziana, Letteri ci ha regalato alcune belle storie della regolare (la più bella credo sia stata La lunga pista, le altre erano invece un po' troppo modeste, secondo me) e soprattutto Oklahoma, semplicemente un capolavoro (la mia quarta storia di sempre...)

Oh beh, è vero si. Certo che è vero.

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  • Sceriffi
47 minuti fa, Diablero dice:

Sospetto che il recupero, dopo anni, di vecchie storie o abbozzi di storie di GL Bonelli rimaste nel cassetto e mai pubblicate, abbia a che fare anche con il fatto che Nizzi non gradiva più lavorare con Letteri. (che all'epoca era pure velocissimo).  infatti se ci guardi per anni Letteri ha disegnato le storie di autori "ospiti" (compresi Medda e Berardi) e le storie recuperate di G.L. Bonelli, fino a quando non è arrivato stabilmente Boselli.

 

Anche se mi è sempre parso un comportamento ben poco elegante (sei l'ultimo arrivato e ti rifiuti di lavorare con uno dei disegnatori decani della serie?)

Comportamento ingiustificabile, però Nizzi doveva fare (e fino a Sfida Infernale ci è riuscito molto bene) delle cose, che oggi nessun sceneggiatore accetterebbe.

Innanzitutto, visto che non era un lettore di Tex, ha dovuto leggere 200 e passa numeri, il suo nome non doveva comparire nel tamburino, e doveva più o meno ricalcare lo stile di Glb. I tormentoni, che inserisce, se messi in belle storie, ed in quella fascia, ma anche in quella dopo, anche se meno, non danno fastidio.

47 minuti fa, Diablero dice:

(che se li teneva tutti, altro che la favoletta del povero sceneggiatore oberato di lavoro che chiedeva aiuto e non glielo davano... era lui a non voler far lavorare gli altri...), 

Il problema, è che quando arriva Nizzi, non ci sono altri. Nella fascia che va dal 301 al 400 Nizzi sceneggia ben 84 albi. Un numero impensabile, considerando che si deve rifare al creatore, e non può cambiare una virgola. Quando gli altri arrivano, ovvero Medda e Canzio, che danno il loro contributo con un totale di 3 storie, ma soprattutto Boselli, Nizzi è il "decano". Detto ciò rimane comunque un comportamento ingiustificabile.

 

Modificato da MacParland
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<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, Diablero dice:

Sospetto che il recupero, dopo anni, di vecchie storie o abbozzi di storie di GL Bonelli rimaste nel cassetto e mai pubblicate, abbia a che fare anche con il fatto che Nizzi non gradiva più lavorare con Letteri. (che all'epoca era pure velocissimo).  infatti se ci guardi per anni Letteri ha disegnato le storie di autori "ospiti" (compresi Medda e Berardi) e le storie recuperate di G.L. Bonelli, fino a quando non è arrivato stabilmente Boselli.

Sinceramente non pensavo che potesse essere questa una possibile spiegazione.... mi spiazza decisamente.

Anche perché mi erano piaciute tantissimo le sue prove precedenti con Nizzi ("Attentato a Washington", "La miniera del terrore" e soprattutto "La locanda dei fantasmi").

Ma sono un pò un novellino del forum e tanti retroscena, effettivamente, non li conosco.

Per inciso considero Letteri un grandissimo, sicuramente uno dei miei disegnatori preferiti di Tex.

Al servizio di storie come questa ci rimette pure lui.

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leggete bene quello che dice Nizzi. A lui Letteri non dispiaceva, solo preferiva altri. Quando Letteri poteva lavorare con gli altri, bene. Non è chr scrivessero storie apposta per lui per non farlo lavorare con Nizzi.Quindi, quello che dice Diablero è, come sempre, offuscato dal pregiudizio e totalmente sbagliato. Adesso di sicuro mi risponderà prendendo in giro i nizziani sfegatati, senza capire che lui si comporta alla stessa maniera:lol2:

Modificato da Grande Tex
  • Confuso (0) 1
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<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

leggete bene quello che dice Nizzi. A lui Letteri non dispiaceva, solo preferiva altri. Quando Letteri poteva lavorare con gli altri, bene. Non è chr scrivessero storie apposta per lui per non farlo lavorare con Nizzi.Quindi, quello che dice Diablero è, come sempre, offuscato dal pregiudizio e totalmente sbagliato. Adesso di sicuro mi risponderà prendendo in giro i nizziani sfegatati, senza capire che lui si comporta alla stessa maniera:lol2:

 

Grande Tex, Nizzi nelle sue dichiarazioni è diplomatico. Non gli dispiaceva in assoluto lavorare con lui, e peraltro per lui ha scritto buone storie (i delitti del lago ghiacciato, la locanda dei fantasmi, la miniera del terrore), ma di fatto, nelle ambientazioni western gli preferiva sempre altri. Fu una sorta di ostracismo che relego' Letteri a lavorare con gli altri autori. Non è un segreto. È proprio come dice Diablero. Che poi possa pure starci, che un autore non si senta particolarmente incentivato a lavorare con un disegnatore, va bene. Ma le cose stavano così, e Letteri non lo avrebbe meritato. Per sua e nostra fortuna, ha fatto altro. Ha fatto Oklahoma, e ho detto tutto.

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In una recente intervista Nizzi ha dichiarato che non gli piaceva neanche Font, e quindi non scrisse il Texone da lui disegnato. Cito testuale: "Il Texone di Font non volli scriverlo perché mi trovavo in un periodo di  affaticamento, ma soprattutto perché non mi erano piaciute le prove che Font aveva presentato."  A dimostrazione che Nizzi aveva la possibilità di scegliere con quali disegnatori collaborare o no. 

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  • Collaboratori

Il mio pensiero è che tutte le storie di GLB pubblicate almeno dopo il numero 290 siano da considerarsi alla stregua di riimanenze di magazzino se non vere e proprie rimanenze di magazzino, storie come "Uno sporco imbroglio", "Luna Comanche", "Tex 300", "Il ranch degli uomini perduti", "Gringos!", "Il pueblo nascosto"", "La città corrotta", "Terra violenta" e infine "Il medaglione spagnolo", storie che hanno subito profonde revisioni redazionali se non vere e proprie riscritture, come nel caso de "La minaccia invisibile" da parte di Sclavi (poi anche Nizzi).

 

Andando indietro nel tempo, la storia (283) "Geronimo" pare una storia scritta, abbandonata e poi ripresa. "Un mondo perduto" è una storia nata per fare un piacere al figlio Giorgio e difatti ha il soggetto brutalmente sforbiciato. "Bandoleros" e "Dinamite" sono altre storielle che puzzano di rimanenza di magazzino.

 

Concludendo, l'ultima vera storia scritta da GLB in vista della pubblicazione è più che "Il segreto della sierra madre" (altra storia di Letteri che puzza di rimanenza)  l'ultima con Mefisto e Yama (inizio lavorazione nel 1980 circa),  anche questa divisa in due parti nettamente distinte, segno che ormai di scrivere storie lunghe non ce la faceva proprio più. Appena è arrivato un disegnatore (Nizzi) in grado di accollarsi in maniera accettabile il compito di scrivere le nuove storie, padre e figlio hanno smesso di scrivere per Tex (il Sergione ha continuato per un po', probabilmente fino al 1982/1983 con "il colonnello Watson", poi una volta sicuro ha mollato.

 

Tutto questo discorso per dire che se "Il medagloine spagnolo" è affidato a Letteri è perché negli anni ottanta era principalmente lui a occuparsi di queste rimanenze (Il medaglione spagnolo", "Terra violenta", "La minaccia invisibile" ), seguito a ruota dai nuovi arrivati Civitelli ("Gringos!" e "La città corrotta" ) e Villa ("Il ranch degli uomini perduti"). Il numero 300 non poteva non essere disegnato  da Galep.

 

"Luna Comanche" è invece di Monti, altro disegnatore factotum da considerarsi alla stregua di Letteri. "Geronimo"  è di Ticci, MA nell'idea iniziale doveva essere una storia di grande respiro con un personaggio che è il più conosciuto tra quelli storici, invece  è la storia che è, con stranezze e dimenticanze.

 

Letteri, come Font, potevano piacere poco a Nizzi, ma non credo proprio che a metà anni ottanta lui imponesse le sue scelte in redazione.

 

Letteri lavora sul balenottero di Berardi e poi sulla lunghissima degli uomini giaguaro per SergioBonelli come se fosse a tutti gli effetti una specie di jolly, un disegnatore svincolato in grado con la sua velocità di sopperire confezionando in tempi rapidissimi brevi storie (rimanenze) per coprire i buchi e dare respiro a Nizzi oppure storie lunghissime. Per Monti vale in parte lo stesso discorso di Letteri: da revisore e correttore redazionale solo gradualmente  conquistò la dignità di disegnatore di Tex prima con le storielline "Le terre calde", "Bandoleros", "Uno sporco imbrioglio", "Luna comanche", "Il pueblo nascosto"" (tutte probabili rimanenze) e poi alcuni brevi per Nizzi.

 

Non è che Monti disegnò le ultime di GLB perché fosse un disegnatore particolarmente a lui caro, furono scelte redazionali: l'idea che Letteri non disegnasse storie di Nizzi perché non gli piaceva è dunque IMO da considerarsi sbagliata nel fondo.

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

l'idea che Letteri non disegnasse storie di Nizzi perché non gli piace è dunque IMO da considerarsi sbagliata nel fondo.

 

Non è un'idea. È una testimonianza. Lo stesso Borden lo ha ammesso più volte, pur sfumando il concetto: se Letteri ha lavorato per lui, lo deve al fatto che Nizzi gli preferiva altri disegnatori. 

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  • co fondatore

Non mi convince nemmeno l'idea che tutte le storie minori scritte da GLB come Dinamite o La foresta pietrificata fossero rimanenze. Semplicemente aveva cominciato a scrivere sciatto anche in vista di una pubblicazione e secondo me solo dopo Geronimo hanno cominciato a tappare i buchi con rimanenze. Magari il 300 era una rimanenza adattata per farcela stare in 110 pagine, ma potrebbe anche essere l'ultimo sforzo (rimaneggiato poi in redazione) del Grande Vecchio alla macchina da scrivere proprio per l'occasione.

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  • Collaboratori
22 minuti fa, Mister P dice:

Luna Comanche è disegnata da Letteri, ndr.

 

Vero. Non cambia di una virgola il discorso, anzi lo rafforza. Monti disegna la breve di Nizzi successiva, "Gli avvoltoi".

 

Prima del numero 250, le storie disegnate da Letteri per GLB sono:

 

Ombre dal passato ( neanche due albi)

Scacco matto (circa un albo)

La piramide misteriosa (neanche due albi)

Il complotto (circa un albo) 

 

Bisogna arrivare a Tucson per trovare GLB/Letteri con una storia di tre albi. Se è vero che la media di Nicolò del periodo è di poco superiore (due albi a storia), possiamo dire che dal 1977 a Letteri sono destinate storie  "riempitivo"  o potenziali grandi storie mancate ("Il complotto", "La piramide misteriosa"). Negli anni ottanta la redazione ha continuato su questa falsariga assegnandiogli anche le storie che rimanevano perché incompiute o non giudicate all'altezza: questo perché GLB non scriveva più o lo faceva saltuariamente, come nel caso de "Un mondo perduto" su soggetto del figlio, forse "Tex 300" (completata e rifinita da Sclavi), "La minaccia invisibile" (soggetto e sceenggiatura di Boselli/Sclavi) e per certo "La città corrotta" (di cui trenta pagine di Sclavi) forse l'ultima storia scritta da Bonelli in senso cronologico.

 

 

18 minuti fa, Leo dice:

 

Non è un'idea. È una testimonianza. Lo stesso Borden lo ha ammesso più volte, pur sfumando il concetto: se Letteri ha lavorato per lui, lo deve al fatto che Nizzi gli preferiva altri disegnatori. 

 

Negli anni novanta.

 

10 minuti fa, Mister P dice:

Non mi convince nemmeno l'idea che tutte le storie minori scritte da GLB come Dinamite o La foresta pietrificata fossero rimanenze. Semplicemente aveva cominciato a scrivere sciatto anche in vista di una pubblicazione e secondo me solo dopo Geronimo hanno cominciato a tappare i buchi con rimanenze. Magari il 300 era una rimanenza adattata per farcela stare in 110 pagine, ma potrebbe anche essere l'ultimo sforzo (rimaneggiato poi in redazione) del Grande Vecchio alla macchina da scrivere proprio per l'occasione.

 

Infatti non lo affermo con certezza, anzi dico che questo vale sicuramente dal 290 in poi, che poi è la stessa cosa che dici tu. 

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Leo dice:

 

Grande Tex, Nizzi nelle sue dichiarazioni è diplomatico. Non gli dispiaceva in assoluto lavorare con lui, e peraltro per lui ha scritto buone storie (i delitti del lago ghiacciato, la locanda dei fantasmi, la miniera del terrore), ma di fatto, nelle ambientazioni western gli preferiva sempre altri. Fu una sorta di ostracismo che relego' Letteri a lavorare con gli altri autori. Non è un segreto. È proprio come dice Diablero. Che poi possa pure starci, che un autore non si senta particolarmente incentivato a lavorare con un disegnatore, va bene. Ma le cose stavano così, e Letteri non lo avrebbe meritato. Per sua e nostra fortuna, ha fatto altro. Ha fatto Oklahoma, e ho detto tutto.

Si, è come dici tu.

Grande Tex sei davvero troppo difensore di Nizzi. Tu e il Diablo siete troppo estremisti, chi da una parte e chi dall'altra.

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23 ore fa, Diablero dice:

Anche se mi è sempre parso un comportamento ben poco elegante (sei l'ultimo arrivato e ti rifiuti di lavorare con uno dei disegnatori decani della serie?) queste bizze di Nizzi ci hanno portato alla fine dei vantaggi: abbiamo avuto Oklahoma e visto che Boselli poteva lavorare solo con i disegnatori lasciati liberi da Nizzi (che se li teneva tutti, altro che la favoletta del povero sceneggiatore oberato di lavoro che chiedeva aiuto e non glielo davano... era lui a non voler far lavorare gli altri...), abbiamo avuto molte storie di Boselli che altrimenti sarebbero state (mal)scritte dall'ultimo Nizzi...

Ha ragione Diablero.su questo.

Su questa storia, personalmente,non dó voti perché, essendo l ultima del Maestro, sarebbe inelegante giudicarla.mi è piaciuto però l elogio che Glb fa agli Apaches che hanno difeso la loro terra dai conquistadores...Glb si riferisce probabilmente alla spedizione di Coronado avvenuta intorno alla metà del 1500,che aveva fatto una strage di nativi e che era arrivata fino in Kansas,alla ricerca delle fantomatiche sette città di Cibola...

 

Modificato da Barbanera
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leggetevi bene Tex secondo Nizzi. Lì Nizzi dice chiaramente che a lui Letteri non dispiaceva.Certo, se a Boselli piaceva di più, perchè non darglielo a lui, visto che comunque non era tra i suoi preferiti? Qual' è il problema? 

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2 hours ago, Grande Tex said:

leggetevi bene Tex secondo Nizzi. Lì Nizzi dice chiaramente che a lui Letteri non dispiaceva.Certo, se a Boselli piaceva di più, perchè non darglielo a lui, visto che comunque non era tra i suoi preferiti? Qual' è il problema? 

 

Certo, perchè era Boselli che all'epoca poteva scegliersi di disegnatori...   :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:

 

:craniate:

 

Grande Tex, già che ti leggi le interviste di Nizzi come se fossero le Tavole Della Legge, la Divina Verità Rivelata, perchè non ti ricordi tutte quelle in cui ha attaccato (anche pesantemente) Boselli?

 

Nizzi HA FATTO DI TUTTO PER BLOCCARE BOSELLI. Se avesse potuto fisicamente scriverle tutte lui, le storie di Tex, a costo di fare schifezze impubblicabili, l'avrebbe fatto (e comunque ha scritto più che poteva, a costo di scrivere in maniera sciatta e frettolosa). Non potendolo fare, gli ha "mollato" solo i disegnatori che non gradiva.

 

Boselli stesso ha dichiarato che avrebbe potuto scrivere molte più storie di Tex. Solo che Nizzi non gli lasciava i disegnatori.

 

Rassegnati, Grande Tex: stai dicendo un sacco di sciocchezze. La realtà è completamente diversa.

 

11 hours ago, Grande Tex said:

leggete bene quello che dice Nizzi. A lui Letteri non dispiaceva, solo preferiva altri. Quando Letteri poteva lavorare con gli altri, bene. Non è chr scrivessero storie apposta per lui per non farlo lavorare con Nizzi.Quindi, quello che dice Diablero è, come sempre, offuscato dal pregiudizio e totalmente sbagliato. Adesso di sicuro mi risponderà prendendo in giro i nizziani sfegatati, senza capire che lui si comporta alla stessa maniera:lol2:

 

Certo..  perchè quello che dice Nizzi per te è la verità rivelata, del Profeta del Tuo Culto, mentre quello che dicono DECINE di testimonianze dirette è tutto falso, se "infangano il tuo feticcio"...  :rolleyes:

 

Ti posso dire che HO BECCATO NIZZI A MENTIRE, platealmente e con almeno altri 4 testimoni a confermare che mente, nel suo libro-intervista. Ma a che serve? Potrebbero essere anche 200 testimoni, sono tutti eretici e bugiardi, solo Nizzi è la Verità...  :laughing::laughing::laughing:

 

Io devo capire il perchè di questa fede, davvero, non ho mai incontrato fedeli tanto fanatici, nemmeno di autori di fumetti che valevano mille volte Nizzi. Non ci sono simili "fedeli" con Barks, con Pratt, con Magnus, con Moebius... forse perchè con loro non ce n'è bisogno, non c'è bisogno di difenderli contro il mondo, perchè il mondo non li critica in base all'evidenza delle cosa che fanno come succede a Nizzi. Forse scatta il ben noto meccanismo psicologico alla base delle sette (è dimostrato da numerosi studi che se il mondo ti dimostra oltre ogni dubbio che sbagli, come per esempio se fai parte di una setta che dice che il mondo finirà ad una certa data, e passa la data e il mondo non finisce... psicologicamente piuttosto che accettare di essersi sbagliati i membri della setta diventano ancora più fanatici e ancora più sicuri di avere ragione)

 

Vabbè, passiamo alle cose serie...

 

10 hours ago, ymalpas said:

Il mio pensiero è che tutte le storie di GLB pubblicate almeno dopo il numero 290 siano da considerarsi alla stregua di riimanenze di magazzino se non vere e proprie rimanenze di magazzino, storie come "Uno sporco imbroglio", "Luna Comanche", "Tex 300", "Il ranch degli uomini perduti", "Gringos!", "Il pueblo nascosto"", "La città corrotta", "Terra violenta" e infine "Il medaglione spagnolo", storie che hanno subito profonde revisioni redazionali se non vere e proprie riscritture, come nel caso de "La minaccia invisibile" da parte di Sclavi (poi anche Nizzi).

 

Andando indietro nel tempo, la storia (283) "Geronimo" pare una storia scritta, abbandonata e poi ripresa. "Un mondo perduto" è una storia nata per fare un piacere al figlio Giorgio e difatti ha il soggetto brutalmente sforbiciato. "Bandoleros" e "Dinamite" sono altre storielle che puzzano di rimanenza di magazzino.

 

Concludendo, l'ultima vera storia scritta da GLB in vista della pubblicazione è più che "Il segreto della sierra madre" (altra storia di Letteri che puzza di rimanenza)  l'ultima con Mefisto e Yama (inizio lavorazione nel 1980 circa),  anche questa divisa in due parti nettamente distinte, segno che ormai di scrivere storie lunghe non ce la faceva proprio più. Appena è arrivato un disegnatore (Nizzi) in grado di accollarsi in maniera accettabile il compito di scrivere le nuove storie, padre e figlio hanno smesso di scrivere per Tex (il Sergione ha continuato per un po', probabilmente fino al 1982/1983 con "il colonnello Watson", poi una volta sicuro ha mollato.

 

Tutto questo discorso per dire che se "Il medagloine spagnolo" è affidato a Letteri è perché negli anni ottanta era principalmente lui a occuparsi di queste rimanenze (Il medaglione spagnolo", "Terra violenta", "La minaccia invisibile" ), seguito a ruota dai nuovi arrivati Civitelli ("Gringos!" e "La città corrotta" ) e Villa ("Il ranch degli uomini perduti"). Il numero 300 non poteva non essere disegnato  da Galep.

 

"Luna Comanche" è invece di Monti, altro disegnatore factotum da considerarsi alla stregua di Letteri. "Geronimo"  è di Ticci, MA nell'idea iniziale doveva essere una storia di grande respiro con un personaggio che è il più conosciuto tra quelli storici, invece  è la storia che è, con stranezze e dimenticanze.

 

Letteri, come Font, potevano piacere poco a Nizzi, ma non credo proprio che a metà anni ottanta lui imponesse le sue scelte in redazione.

 

A metà anni 80 no. E infatti, all'epoca scrive storie per Letteri.

 

Non c'è per me un costante "recupero" delle storie di GL: Bonelli. Guarda le date. in pochissimi anni (e non per scelta, come sembrano pensare altri forumisti, ma temo per gravi problemi di salute) GL Bonelli passa dal produrre le storie più belle della sua carriera al ritmo di 1320 pagine all'anno fino al 1975, al non scrivere praticamente più nulla (se hai ragione tu nell'identificare le storie nel cassetto, già dal 1980). Ma quando scrivi 1320 tavole all'anno per tanti disegnatori, mi pare chiaro che rimangono UN SACCO di storie iniziate che vengono concluse a fatica, con un calo evidente, o da altri, o che magari rimangono nel cassetto.

 

Nei primi anni, fino all'arrivo di Nizzi, a scrivere i "fill-in" necessari è un Guido Nolitta che lo fa chiaramente di malavoglia, e scontentando i lettori (lasciamo perdere i sondaggi, parlano le vendite, in crollo quasi verticale in quel periodo per dichiarazioni dello stesso Sergio Bonelli). Quindi mi pare comprensibile che la "politica editoriale" fosse di recuperare qualunque cosa recuperabile scritta da GL. Bonelli e farla disegnare e stampare. E infatti per anni continuano ad esserci un bel numero di storie di GL Bonelli stampate ogni anno, anche se di qualità non paragonabile a quelle degli anni 70. A questo gruppo di storie "facilmente recuperabili" per me appartengono grosso modo le storie fino a "la città corrotta" pubblicata nel 1987 (ma Civitelli era abbastanza lento rispetto agli altri disegnatori dell'epoca, forse per quello è stata l'ultima).

 

Poi, nel 1988, niente. Nessun recupero di GL Bonelli. Tutte storie di Nizzi. Segno per me che una volta trovato uno sceneggiatore affidabile, non solo Sergio Bonelli ha smesso subito di scrivere per Tex, ma ha anche smesso di recuperare le ultime storie del padre nel cassetto (che immagino fossero proprio le più difficili da recuperare)

 

Però, nel frattempo, proprio nel 1988 il rapporto fra Nizzi e Letteri si guasta. Nizzi non è per nulla contento di come Letteri ha disegnato le ultime sue storie (si trovano tracce, diplomaticamente molto censurate, delle sue critiche nel suo libro-intervista), e Letteri si lamenta in redazione del comportamento di Nizzi.

 

Nel 1989 viene recuperata, a oltre due anni dalla precedente, una storia nel cassetto di GL Bonelli. E affidata a Letteri. la storia precedente di Letteri (su testi ancora di Nizzi)  è di pochi mesi prima, segno che la storia "recuperata" lo è stata all'ultimo momento. E nessuno stava disegnando storie di GL Bonelli prima.

 

Nel 1990 ancora tutte storie di Nizzi. E poi, nel 1991, il Medaglione Spagnolo.  Letteri a disegnarlo avrà impiegato 3-4 mesi, non 2 anni, ma era impegnato anche per "Oklahoma". Ma, con Letteri impegnato a disegnare una storia di Berardi (che, ricordiamolo, era stata realizzata con l'idea di andare nella serie regolare, non c'erano i maxi)...  il Medaglione Spagnolo non è stato affidato a nessun altro.

 

Sergio Bonelli legge Oklahoma. O non gli piace, o teme che non piacerà ai lettori, e la mette nel cassetto (per poi tirarla fuori più tardi e fare uno speciale one-shot che anni dopo diventerà il primo Maxi). Questo crea un "buco" di tre albi nella programmazione, immagino. E allora si tira fuori l'ultima storia di GL Bonelli, considerata fino ad allora davvero impubblicabile, e la si dà a Letteri.

 

In definitiva: secondo me le "storie nel cassetto" non erano un blocco unico. Sono state divise fra "pubblicabili con una sistemata" e "impubblicabili" (o, se preferisci, "non c'è bisogno di pubblicarle perchè ormai c'è Nizzi". Le ultime "impubblicabili" vengono tirate fuori dal cassetto per dare qualcosa da disegnare a Letteri quando Nizzi si rifiuta di lavorare con lui (e nel 1989 Nizzi non è più l'ultimo arrivato, sono 6 anni che scrive Tex, già lo può firmare con il suo vero nome, e Sergio Bonelli probabilmente lo accontenta in tutto, terrorizzato dall'idea di dover tornare a scrivere Tex)

 

Si può capire QUANTO Sergio Bonelli in quel periodo non volesse assolutamente costringere Nizzi a scrivere per Letteri, anche da un fatto molto, molto, molto significativo: Nolitta torna a scrivere Tex. per Letteri. PRIMA della crisi conclamata di Nizzi, realizzando la lunghissima storia degli uomini giaguaro. Sapendo quanto Nolitta odiasse scrivere Tex (l'ha sempre fatto di malavoglia, solo se costretto e ha smesso appena ha potuto), si può capire a che cosa poteva arrivare pur di non scontentare Nizzi in quel momento.

 

(e quando Nizzi andò in crisi, Sergio Bonelli AVEVA GIÀ PRESO PROVVEDIMENTI PER CALARGLI IL LAVORO, mettendosi appunto a scrivere di nuovo Tex. Non è vero che Nizzi fosse stato lasciato solo e che le sue richieste non fossero state ascoltate, Bonelli non solo aveva provato con Berardi con d'Antonio (anche se il secondo aveva rifiutato) ma si era rimesso a scrivere Tex, pur di alleviare il carico su Nizzi (che comunque all'epoca non era superiore a quello degli altri titolari di testata: ho già dimostrato con cifre e numeri in un vecchio post che la storia del "superlavoro" di Nizzi è una favola, Nizzi andò in crisi per altri motivi, probabilmente per l'antipatia se non il vero e proprio odio che ormai aveva per il personaggio, non certo per il carico di lavoro, abbastanza standard per uno sceneggiatore professionista)

 

 

 

 

Modificato da Diablero
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15 minuti fa, Diablero dice:

Nizzi HA FATTO DI TUTTO PER BLOCCARE BOSELLI. Se avesse potuto fisicamente scriverle tutte lui, le storie di Tex, a costo di fare schifezze impubblicabili, l'avrebbe fatto (e comunque ha scritto più che poteva, a costo di scrivere in maniera sciatta e frettolosa). Non potendolo fare, gli ha "mollato" solo i disegnatori che non gradiva.

 

Boselli stesso ha dichiarato che avrebbe potuto scrivere molte più storie di Tex. Solo che Nizzi non gli lasciava i disegnatori.

E' vero. Da quanto ne so, Boselli crea Dampyr, perchè ha "molto tempo libero". Ho fatto un calcolo veloce, Nizzi ha sceneggiato 52 albi e Boselli 41, non sono pochi 41 albi per un esordiente.

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, Diablero dice:

Io devo capire il perchè di questa fede, davvero, non ho mai incontrato fedeli tanto fanatici, nemmeno di autori di fumetti che valevano mille volte Nizzi. Non ci sono simili "fedeli" con Barks, con Pratt, con Magnus, con Moebius... forse perchè con loro non ce n'è bisogno, non c'è bisogno di difenderli contro il mondo, perchè il mondo non li critica in base all'evidenza delle cosa che fanno come succede a Nizzi. Forse scatta il ben noto meccanismo psicologico alla base delle sette (è dimostrato da numerosi studi che se il mondo ti dimostra oltre ogni dubbio che sbagli, come per esempio se fai parte di una setta che dice che il mondo finirà ad una certa data, e passa la data e il mondo non finisce... psicologicamente piuttosto che accettare di essersi sbagliati i membri della setta diventano ancora più fanatici e ancora più sicuri di avere ragione)

Beh io lo sono. Magnus e Jean sono per me tra i tre migliori disegnatori di sempre.

<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Diablero dice:

(e quando Nizzi andò in crisi, Sergio Bonelli AVEVA GIÀ PRESO PROVVEDIMENTI PER CALARGLI IL LAVORO, mettendosi appunto a scrivere di nuovo Tex. Non è vero che Nizzi fosse stato lasciato solo e che le sue richieste non fossero state ascoltate, Bonelli non solo aveva provato con Berardi con d'Antonio (anche se il secondo aveva rifiutato) ma si era rimesso a scrivere Tex, pur di alleviare il carico su Nizzi (che comunque all'epoca non era superiore a quello degli altri titolari di testata: ho già dimostrato con cifre e numeri in un vecchio post che la storia del "superlavoro" di Nizzi è una favola, Nizzi andò in crisi per altri motivi, probabilmente per l'antipatia se non il vero e proprio odio che ormai aveva per il personaggio, non certo per il carico di lavoro, abbastanza standard per uno sceneggiatore professionista)

Diablero Nizzi ha scritto dal 301 al 400 86 albi. Non penso esista in tutta la Bonelli, uno sceneggiatore (non creatore) che su 100 numeri ne scrive 86.

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37 minutes ago, MacParland said:

Diablero Nizzi ha scritto dal 301 al 400 86 albi. Non penso esista in tutta la Bonelli, uno sceneggiatore (non creatore) che su 100 numeri ne scrive 86.

 

Perchè oggi uno sceneggiatore "titolare" di una serie non deve solo scrivere l'albo mensile, come allora:  oggi fra maxi, special, almanacchi, etc ogni serie ha bisogno di più sceneggiatori.

 

Inoltre, il tuo calcolo è fuorviante, perchè si riferisce ad un periodo in cui le storie non coincidevano con gli albi, quindi tu "assegni" a Nizzi un albo anche se ha scritto solo 10 pagine di quell'albo, cosa che oggi non avviene più.

 

Invece di utilizzare questi conti fuorvianti, il conto più esatto è quello delle pagine sceneggiate, che è quello che ho fatto io, dimostrando che il "superlavoro di Nizzi" era una favoletta, qui:

 

  • +1 1
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2 ore fa, Diablero dice:

Boselli stesso ha dichiarato che avrebbe potuto scrivere molte più storie di Tex. Solo che Nizzi non gli lasciava i disegnatori.

questo devi dirmi dove l' hai letto. mi devinproprio mandare il link.

Comunque se Nizzi era arrivato prima, è ovvio che volesse scrivere più storie.

2 ore fa, Diablero dice:

di testimonianze dirette è tutto falso, se "infangano il tuo feticcio"...  :rolleyes:

 

Ti posso dire che HO BECCATO NIZZI A MENTIRE, platealmente e con almeno altri 4 testimoni a confermare che mente, nel suo libro-intervista. Ma a che serve? Potrebbero essere anche 200 testimoni, sono tutti eretici e bugiardi, solo Nizzi è la Verità...  :laughing::laughing::laughing:

potrei dire lo stesso di te, non ho mai incontrato hater tanto tenaci come gli antinizziani, neanche con autori pessimi sul serio come Faraci o Missaglia.

Insomma, tu non mi sembti un critico obbiettivo di Nizzi come può esserlo, che so , Carlo Monni.

io ti cito quello che ha detto Nizzi perchè, in titte le decine di interviste ad altre persone, NON HO MAI TRIVATO CHE NESSUNO, NEANCHE BOSELLI, ABBIA MAI DETTO DI QUALCOSA IN CONTRADDIZIONE CON LUI

2 ore fa, Diablero dice:

Nizzi andò in crisi per altri motivi, probabilmente per l'antipatia se non il vero e proprio odio che ormai aveva per il personaggio, non certo per il carico di lavoro, abbastanza standard per uno sceneggiatore professionista)

 

 

ecco un' altra cavolta. Dati e cifre? ma quali? sono oggettivi? ognuno ha il suo limite di lavoro.  Per lui era evudentemente troppo, in quel periodo.

A me sembra chiaro che a Nizzi il personaggio piacesse semore e piaccia ancora, non capisco in base a che cosa dici il contrario. Se uno scrive storie brutte e in cui il protagonista fa bruttte figure allora vuol dire che gli è antipatico il personaggio? ma per favore:rolleyes:

Per fare un paragone, mi sembri uno di quelli che dicono"kennedi aveva contrasti con la mafia, quindi è stato ucciso per forza dalla mafia, è un dato di fatto" senza considerare un secondo che potrebbe anche non essere così.

 

Modificato da Grande Tex
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  • Sceriffi
<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

A me sembra chiaro che a Nizzi il personaggio piacesse semore e piaccia ancora, non capisco in base a che cosa dici il contrario. Se uno scrive storie brutte e in cui il protagonista fa bruttte figure allora vuol dire che gli è antipatico il personaggio? ma per favore:rolleyes:

Perchè è troppo strano! Un autore che fino a Mefisto, non fa perdere quasi mai il protagonista, da lì in poi lo fa perdere, lo umilia, lo distrugge. Questo perchè si era stufato di scrivere Tex, un personaggio con cui non era cresciuto. Questo spiega anche perchè Boselli sia più produttivo di Nizzi, (se i dati di Diablero sono quelli, ma penso di si) Boselli con Tex e con il suo creatore ci è cresciuto, Boselli conosce Tex benissimo da sempre, per lui scrivere Tex è come bere un bicchiere d'acqua. Nizzi con Tex non aveva nulla a che a fare, si è ritrovato in una situazione, in cui doveva  leggere e capire 200 e passa albi. Fino a quando non crolla riesce a scrivere molto bene (e magari impiega più tempo), solo che sul lungo andare, crolla e fa fatica a sfornare belle storie con un personaggio non suo, e con cui non è cresciuto. Se prima della crisi si sforzava a scrivere belle storie, con un stile vicino a quello di Glb, ad inizio anni 2000 inizia a scrivere col pilota automatico, e questo può essere il motivo per cui dopo la crisi, Nizzi aumenti la sua produzione.

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