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TWF - Tex Willer Forum

Copertine incoerenti o fuorvianti


San Antonio Spurs
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Tralasciando buona parte delle copertine degli albi mensili da 1 a 100, spesso fatte di ritagli assemblati, molte altre copertine successive sono state caratterizzate dall'essere generiche, quindi adatte a qualsiasi racconto all'interno. Ultimo, raro,  esempio quella di "Scontro finale". Al posto di "incoerenti" potevo usare il termine "fuorvianti" e qui cito quella che lo è ai massimi livelli: "Black Baron", numero 94, con Tex che porta sulle braccia un esanime Kit e sullo sfondo il castello nella Savana. Mentre nella storia Willer Jr non è mai lontanamente in pericolo, figuriamoci se colpito.  Fuorviante è "Sulle piste del Nord", perché c'è la neve che nel contesto invece non appare, ma si comprende lo spirito per così dire evocativo. Allora: non è un vero e proprio sondaggio mi aspetto opinioni. Non critiche, perché non ne faccio io. E' solo curiosità.

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Così, su due piedi, mi torna in mente la copertina dell'albo "Oppio", dove Villa rappresenta Tex al cospetto del "capoccia" cinese, quando in effetti nell'episodio i due non entrano minimamente in contatto. Anzi, Nizzi non approfondisce affatto la questione e il nostro ranger ne ignora pure la presenza e non svolge il minimo d'indagine. Reputo che rientri appieno nella lista di copertine "fuorvianti" del topic, visto che non è la tipica cover generica, ripescata dal cassetto per colmare eventuali ritardi, ma ci azzecchi comunque poco con la trama di riferimento.  

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Indubbiamente, la lunga saga di Tex è contraddistinta, a fronte di innumerevoli copertine memorabili, anche di copertine che non riescono ad essere anticipazione fedele di quello che si rivela poi il contenuto dell'albo, e che @San Antonio Spurs ha secondo me opportunamente definito "fuorvianti".

 

Partendo dal presupposto che si tratta sempre e comunque di considerazioni molto soggettive, di esempi se ne possono portare parecchi. Così di getto, mi sovvengono immediatamente due esempi su tutti.

 

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In primis, la copertina di Le foreste dell'Oregon, in cui Tex impartisce uno dei suoi micidiali pugni ad un energumeno. Effettivamente, nella storia assistiamo a questo episodio, ma trovo che la cover non rispecchi molto il titolo dell' albo (forse, si poteva anche scegliere un titolo differente, ma è un altro discorso).

 

1514903145422-jpg-il-messaggero-cinese-t

 

Discorso della stessa caratura, e forse ancora più calzante, per la copertina de Il messaggero cinese, in cui Tex si confronta con quello che sembra subito essere (e poi si conferma tale) un colosso maori. Anche qui, la cover prescelta non offre alcun richiamo al titolo scelto.

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Preferisco di gran lunga le copertine "fuorvianti" a quelle "spoileranti"...  :P

 

(ricordo un almanacco in cui la copertina svelava subito l'identità dell'assassino da scoprire nel corso della storia...)

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<span style="color:red">32 minuti fa</span>, virgin dice:

E "Una pallottola per il presidente"? :D

Quello fu un caso davvero eclatante. In effetti copertina più errata e spoilerante di quella non potevano scegliere. Che poi, ricordo che nel primo albo non era chiarissimo che il cecchino fosse Grady, di conseguenza vedere già l'anteprima del numero successivo, smontò clamorosamente l'interesse della lettura.  

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Scusate, ma c'è un fraintendimento. La copertina NON deve rappresentare il TITOLO, bensì la STORIA. Sono due  elementi differenti che possono DIVERGERE. Una copertina che rappresentasse letteralmente le "foreste dell'Oregon" (me l'immagino! :lol:), un "messaggero cinese" . una "lotta sul mare" o, nel caso di titoli di città. un panorama di San Francisco o Nogales, farebbe ridere o piangere!

Modificato da borden
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Scusate, ma c'è un fraintendimento. La copertina NON deve rappresentare il TITOLO, bensì la STORIA. Sono due  elementi differenti che possono DIVERGERE. Una copertina che rappresentasse letteralmente le "foreste dell'Oregon" (me l'immagino! :lol:), un "messaggero cinese" . una "lotta sul mare" o, nel caso di titoli di città. un panorama di San Francisco o Nogales, farebbe ridere o piangere!

io non ho mai fatto riferimento al titolo, non c'è alcun fraintendimento, ma a fronte di copertine per così dire "motivate" e ad altre "Quattro stagioni", quindi generiche, ce ne sono state altre con precisi riferimenti che nulla avevano a che fare con la STORIA. E quella di Black Baron ne è un classico esempio. Fra l'altro so benissimo che  la locanda e il castello erano due posti diversissimi, anche se rappresentavano due ambienti della stessa cricca. Ma Tex che sorregge il figlio non ha niente a che vedere con il titolo e con la storia. Io sono partito da lì. Fra l'altro, moltissimi anni dopo, ho percepito un riferimento, questo sì pertinente, in quella di "Luna insanguinata"

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52 minuti fa, San Antonio Spurs dice:

io non ho mai fatto riferimento al titolo, non c'è alcun fraintendimento, ma a fronte di copertine per così dire "motivate" e ad altre "Quattro stagioni", quindi generiche, ce ne sono state altre con precisi riferimenti che nulla avevano a che fare con la STORIA. E quella di Black Baron ne è un classico esempio. Fra l'altro so benissimo che  la locanda e il castello erano due posti diversissimi, anche se rappresentavano due ambienti della stessa cricca. Ma Tex che sorregge il figlio non ha niente a che vedere con il titolo e con la storia. Io sono partito da lì. Fra l'altro, moltissimi anni dopo, ho percepito un riferimento, questo sì pertinente, in quella di "Luna insanguinata"

 

 

E' chiaro che mi riferivo al post  di Juanraza 85. L'dea che invece della lotta di Tex si debba fare vedere una foresta o il messaggero (che è buono  e quindi non drammaticamente interessante)solo perché lo dice il titolo, mi fa sorridere.

Modificato da borden
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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

E' chiaro che mi riferivo al post  di Juanraza 85. L'dea che invece della lotta di Tex si debba fare vedere una foresta o il messaggero (che è buono  e quindi non drammaticamente interessante)solo perché lo dice il titolo, mi fa sorridere.

La copertina deve attirare, è come una vetrina, e nell'ultimo anno Villa ne ha realizzate di attraenti. Poi, capisco che è comunque un elemento che può diventare accessorio, nel senso che l'importante è che abbia un forte richiamo per essere subito collegata a Tex. Però quella di Black Baron mi è rimasta impressa, proprio perché completamente fuori tema, come avrebbe detto la maestra a scuola, e mi sono divertito a provocare la ricerca di altre simili.

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<span style="color:red">33 minuti fa</span>, borden dice:

E' chiaro che mi riferivo al post  di Juanraza 85. L'dea che invece della lotta di Tex si debba fare vedere una foresta o il messaggero (che è buono  e quindi non drammaticamente interessante)solo perché lo dice il titolo, mi fa sorridere.

 

Opinioni... Ed in quanto tali legittime, ma soggettive e dunque opinabili...

  • Triste (0) 1
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24 minuti fa, juanraza85 dice:

 

Opinioni... Ed in quanto tali legittime, ma soggettive e dunque opinabili...

 Con tutto il rispetto, sino a un certo punto. Avendo fattivamente  collaborato per trent'anni a svariate centinaia di copertine di svariate serie, suggerendone spesso i contenuti e i lay-out, presumo di avere una certa esperienza pratica...;)  E ti assicuro che se dovessimo pure legarci le mani con l'attinenza meccanica al titolo saremmo ben messi male.

Modificato da borden
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<span style="color:red">32 minuti fa</span>, borden dice:

Con tutto il rispetto, sino a un certo punto. Avendo fattivamente  collaborato per trent'anni a svariate centinaia di copertine di svariate serie, suggerendone spesso i contenuti e i lay-out, presumo di avere una certa esperienza pratica...;)  E ti assicuro che se dovessimo pure legarci le mani con l'attinenza meccanica al titolo saremmo ben messi male.

 

Chiaramente, non intendevo né intendo mettere in dubbio la tua annosa e comprovata esperienza in materia, questo mi preme sia chiaro ;). Può anche darsi che io non abbia colto appieno il senso del quesito posto da @San Antonio Spurs, tuttavia mi sia concesso di continuare ad essere del parere che titolare un albo Il messaggero cinese (aridaje :D!) e poi in copertina optare per un'immagine in cui Tex si scazzotta con un maori forse non è stata la migliore delle scelte possibili. 

 

Certo, sono parimenti dell'avviso che una cover, per essere efficace, deve anzitutto essere d'effetto ed al contempo non essere rivelatrice, ma secondo il mio modestissimo parere sarebbe meglio ancora se non riportassero immagini che si distanziano troppo da quello che è il titolo prescelto e ciò che esso vuole trasmettere ;)

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

 

Chiaramente, non intendevo né intendo mettere in dubbio la tua annosa e comprovata esperienza in materia, questo mi preme sia chiaro ;). Può anche darsi che io non abbia colto appieno il senso del quesito posto da @San Antonio Spurs, tuttavia mi sia concesso di continuare ad essere del parere che titolare un albo Il messaggero cinese (aridaje :D!) e poi in copertina optare per un'immagine in cui Tex si scazzotta con un maori forse non è stata la migliore delle scelte possibili. 

 

Certo, sono parimenti dell'avviso che una cover, per essere efficace, deve anzitutto essere d'effetto ed al contempo non essere rivelatrice, ma secondo il mio modestissimo parere sarebbe meglio ancora se non riportassero immagini che si distanziano troppo da quello che è il titolo prescelto e ciò che esso vuole trasmettere ;)

Concordo. O sono neutre ed è evidente che in questo caso si punta tutto sul personaggio Tex, oppure accennano senza evidentemente rilevare, come è stato nel numero in edicola e come sarà nel prossimo. Ma che non c'entrino nulla con trama o titolo, può essere accettato da un lettore occasionale o distratto; un appassionato fa un po' più di fatica ad accettarlo e Juanraza85 lo ha spiegato in maniera perfetta. le copertine sono esche, ma i lettori più fedeli non sono carpe. Diem.

  • +1 1
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  • 1 anno dopo...

Preso dalla rilettura degli albi con Mefisto nell'attesa del suo ritorno, noto questo intrigante thread e mi viene tra le mani l'albo "IL COVO DEL MALE", l'ultimo della "mefistolata" 501-504.

Ora, non so se possa definirsi incoerente o fuorviante, ma di certo quella copertina è incredibilmente illusoria. Ai fini di marketing, probabilmente funziona ed è quello il suo scopo. Ma dopo l'acquisto e la lettura dell'albo...

La copertina lascia presagire un antro oscuro, misterioso, demoniaco, tenebroso ma terribilmente suggestivo, dove Mefisto sia intento ai suoi esperimenti e riti magici, un "covo" che in quanto tale sia difficile da espugnare, come fu il suo castello nella palude (o, per fare un altro esempio di "covo" affascinante e molto personale, il veliero maledetto di Yama).

E invece qual è il "covo del male"? Lo squallido camerino nel retro di un saloon di paese dove si esibiscono mignot.. ehm... ballerine del west. Un camerino dove Mefisto trova rifugio all'ombra del magnaccia del paese e vi si nasconde come un comune rubagalline, spiando quel che succede nel locale da un buco nel muro!

Titolo e immagine di copertina sono tra loro in perfetta sintonia, ma nessuna delle due cose trova un benchè minimo riscontro nella storia. 

  • Grazie (+1) 1
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Sicuramente, se pensiamo a quali siano stati i covi di Mefisto fino alla morte in Florida, ovvio che i sotterranei della Belle France stonino un tantino, sia a livello di ambientazione che di suggestione.

 

Pur vero, tuttavia, che per quanto nettamente meno appariscente rispetto ai covi del passato anche di questo Mefisto si serve per perseguire la sua personale via oscura. Inoltre, a mio avviso non è da sottovalutare come, nelle intenzioni di sceneggiatura di Nizzi che emergono dalle stesse parole che egli attribuisce allo stesso Mefisto, a differenza del passato il negromante intende conseguire la sua vendetta sui quattro pards evitando di metterli sull'avviso, e dunque tenendo fino all'ultimo un profilo piuttosto basso.

 

Considerata la questione in quest'ottica, dunque, ritengo che il titolo dell'albo abbia in fondo una sua logica.

  • +1 1
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1 ora fa, juanraza85 dice:

 

Considerata la questione in quest'ottica, dunque, ritengo che il titolo dell'albo abbia in fondo una sua logica.

Guarda, riconsiderando la questione in base alle tue osservazioni posso trovare effettivamente una chiave di lettura alternativa alla mia sopra e vicina alla tua.

Mefisto è resuscitato, è in carne e ossa, deve quasi "ripartire" da zero dopo la sua "rinascita" e ha una dimensione terrena che lo avvicina più all'empirico prestigiatore della sua prima apparizione che non allo spirito demoniaco che aveva raggiunto il suo apice in "Black Baron".

In tal senso, posso trovare anche un curioso accostamento tra i teatri di quart'ordine in cui Mefisto inizialmente si esibiva nei suoi spettacoli e il teatro danzante del "Belle France" dove Mefisto ha la sua copertura.

Anche la parola "covo" può richiamare più un anonimo rifugio segreto e nascosto di un uomo ricercato che non una pomposa e appariscente base delle operazioni di un demonio, come era il suo castello in Florida.

Però questa interpretazione regge se si è seguita l'evoluzione (o meglio, l'involuzione) del personaggio.

Se invece un lettore occasionale a cui hanno raccontato che Mefisto è il nemico numero uno di Tex compra quest'albo attratto dal titolo e dall'immagine di copertina non può non rimanere deluso da quello che troverà dentro. Allora, in confronto, Vindex, il Signore dell'Abisso, Mitla, la Tigre Nera (compresi i loro meravigliosi "covi")... cos'erano?

 

Modificato da PapeSatan
  • +1 1
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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Guarda, riconsiderando la questione in base alle tue osservazioni posso trovare effettivamente una chiave di lettura alternativa alla mia sopra e vicina alla tua.

Mefisto è resuscitato, è in carne e ossa, deve quasi "ripartire" da zero dopo la sua "rinascita" e ha una dimensione terrena che lo avvicina più all'empirico prestigiatore della sua prima apparizione che non allo spirito demoniaco che aveva raggiunto il suo apice in "Black Baron".

In tal senso, posso trovare anche un curioso accostamento tra i teatri di quart'ordine in cui Mefisto inizialmente si esibiva nei suoi spettacoli e il teatro danzante del "Belle France" dove Mefisto ha la sua copertura.

Anche la parola "covo" può richiamare più un anonimo rifugio segreto e nascosto di un uomo ricercato che non una pomposa e appariscente base delle operazioni di un demonio, come era il suo castello in Florida.

Però questa interpretazione regge se si è seguita l'evoluzione (o meglio, l'involuzione) del personaggio.

Se invece un lettore occasionale a cui hanno raccontato che Mefisto è il nemico numero uno di Tex compra quest'albo attratto dal titolo e dall'immagine di copertina non può non rimanere deluso da quello che troverà dentro. Allora, in confronto, Vindex, il Signore dell'Abisso, Mitla, la Tigre Nera (compresi i loro meravigliosi "covi")... cos'erano?

 

Prima di tutto, ti ringrazio per i complimenti che tra le righe mi pare tu abbia voluto rivolgermi all'inizio. E devo a mia volta dire di trovare interessante e suggestivo il tuo parallelismo tra il "proto-Mefisto" prestigiatore ed illusionista da strapazzo ed il Mefisto resuscitato dalla morte.

 

Detto ciò, posso anche essere grossomodo d'accordo circa la possibile aspettativa delusa dal contenuto de Il covo del male rispetto alla copertina ed al titolo stesso, tuttavia estendendo il ragionamento all'intera storia (ed aggiungendo soprattutto la mia personale esperienza di lettore che conobbe Mefisto proprio tramite questa) quel che ritengo di poter dire è che proprio dopo averla letta ho iniziato ad avvertire concretamente la curiosità di approfondire il personaggio di Mefisto e recuperare pian piano le vecchie storie, non solo quelle con lui antagonista. Del resto, non è forse da considerarsi un caso che tra il primo ed il secondo albo vi sia una breve sintesi - o, come la definirebbe simpaticamente qualcun altro, uno "spiegone" :D - dei precedenti tra Mefisto e Tex, un po' per esigenze di sceneggiatura, ma soprattutto a mio parere per contestualizzare meglio la vicenda a quei lettori che magari si erano avvicinati a Tex solo in tempi più recenti, al fine di fidelizzarli ed incuriosirli (una casa editrice immagino debba tener conto anche di questi aspetti, se vuole realizzare un utile).

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  • virgin changed the title to Copertine incoerenti o fuorvianti
  • 1 anno dopo...
Il 28/2/2021 at 15:03, borden dice:

Scusate, ma c'è un fraintendimento. La copertina NON deve rappresentare il TITOLO, bensì la STORIA. Sono due  elementi differenti che possono DIVERGERE. Una copertina che rappresentasse letteralmente le "foreste dell'Oregon" (me l'immagino! :lol:), un "messaggero cinese" . una "lotta sul mare" o, nel caso di titoli di città. un panorama di San Francisco o Nogales, farebbe ridere o piangere!

Ottima precisazione!

La cosa rimane soggettiva, certo, ricordo la (bella) copertina del mio primo albo "Il ranch degli uomini perduti' in cui un Tex a cavallo si presentava davanti a un guardingo cowboy armato di fucile.Evocava la storia, ma non anticipava nulla (assalto indiano al ranch, dove per inciso gli uomini vengono salvati da Tex e le giacche azzurre, niente "uomini perduti"). Fuorviante? Quattro stagioni? In fondo no.

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