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TWF - Tex Willer Forum

La collana di Tex senza Mauro Boselli...


ymalpas
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Qual'è il bilancio degli ultimi dieci anni a non voler considerare l'apporto di Boselli alla serie di Tex ?  

37 utenti hanno votato

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

Perchè di gente che ha mollato la serie regolare ce n'è TANTA.  Rispetto ai fasti degli anni 70 l'hanno mollata l'80% dei lettori, ma anche rispetto a date più recenti, negli ultimi 20 anni circa (anno più anno meno) l'hanno mollata il 50% dei lettori.

C'è questa tabella: 

Andamento editoriale di Zagor e altri Bonelli Datibonelli2014

Per sicurezza riporto il Link al sito: https://www.comicus.it/index.php/mainmenu-news/item/60101-dati-bonelli-2014

15 anni fa Tex vendeva 240 mila copie, ipotizzo che oggi ne venderà 170 mila. 70 mila copie in 15 anni (pieni di belle storie, ma anche di Faraciate, Nizzate e storie di Boselli e di Ruju non all'alteza), ma non sono 15 anni di tempo come potrebbero essere il 1960 ed il 1975, sono 15 anni in cui la Tecnologia è diventata devastante, le persone sono orientate verso Instagram (Facebook per i meno giovani), in più ci sono tutte quelle che persone che avevano la collezione e hanno smesso per cause familiari, o hanno smesso perchè le storie non piacevano o sono decedute e nessuno ha continuato la collezione. Se in proporzione le vendite rimanessero le stesse tra 15 anni Tex

 venderebbe ancora 100 mila copie.

<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Diablero dice:

Quindi, indebolire la serie regolare perchè "tanto la comprano lo stesso" (una di quelle idee che mi fanno pensare a volte che vivi in un mondo di zucchero filato, come quando dicevi che la pandemia avrebbe fatto aumentare un sacco le vendite dei fumetti Bonelli...) per spingere magari i color è SUICIDA. Se smettono la serie regolare smettono anche il color.

Ho detto che la Pandemia non ha intaccato le vendite, che al massimo sono salite. Mica ho detto che Tex è passato dalle 170 alle 190 mila copie. Ho detto che ci si può concentrare di più su altre testate come la neonata Tex Willer perchè sono serie la cui qualità è fondamentale, perchè sennò Tex Willer venderebbe a stento la metà di quello che vende ora. Con Tex si può abbassare la guardia. Certo, se fai scrivere 12 albi su 12 all'odierno Nizzi è ovvio che la testata può crollare.

<span style="color:red">29 minuti fa</span>, Diablero dice:

Dicevamo del mondo di zucchero filato? :rolleyes:

Guarda tu stesso, nonostante l'aumento molti scrivono "Tex non si abbandona" "Lo seguo da sempre non lo mollo di certo ora" Ovvio, se Airoldi o chicchesia continua a fare aumenti ogni anno e mezzo è abbastanza scontato che perdi lettori. 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:
<span style="color:red">2 ore fa</span>, valerio dice:

smettere di pensare che la regolare sia necessariamente la base inscalfibile del personaggio.

Non si è mai visto un personaggio dei fumetti la cui serie principale viene trascurata a vantaggio degli speciali o delle serie collaterali. A parte i collezionisti storici, è sempre la serie principale che traina il resto. E infatti le storie migliori - tranne qualche Texone e un paio di Maxi - vengono sempre dirottate verso la regolare. E sarà ancora così, basta vedere il prospetto delle storie in lavorazione, dove tutte le future storie di pregio di Boselli sono sulla regolare.

Il punto è solo questo.la Regolare va preservata ad ogni costo, è folle pensare di trascurare la Regolare a scapito delle altre serie.

La Regolare è ancora presente in molte botteghe da barbiere e addirittura in alcuni bar... viene letta da più gente per singola copia come capita ai giornali cartacei(,a chi li legge ancora, purtroppo 😒)

Il lessico texiano delle Origini è parte del bagaglio dei lettori di Tex... "mi mangerei una bistecca alta tre dita", "tizzone di inferno",etc... ogni lettore di Tex le cita ad libitum anche nel quotidiano...e ciò è stato reso possibile anche grazie alla serialità della serie regolare impostata per anni anche da Nizzi... anche se in modo a volte esasperato.

Io ho avuto due soggetti bocciati per la Regolare,su cui ho lavorato tre mesi e a cui tenevo MOLTO... inutile dire che ci sono rimasto male,ci avevo lavorato in modo approfondito pure di notte, pazienza è esercizio.In compenso recentemente me ne sono stati accettati altri più banali forse ma MOLTO classici su cui riponevo molta meno fiducia...e ho capito bene perché: la Regolare non può essere stravolta...se togli punti fermi al lettore lo mandi in crisi... 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, valerio dice:

me pare che degli ultimi 100 numeri della regolare, ben pochi siano da annoverarsi tra i capolavori, invece mi ricordo molte storie capolavoro nei Texoni e anche 2 o 3 nei maxi

Il livello della Regolare è buono, capolavori non se ne sono visti ma l.importante è che non vi sia il rischio di "salti dello squalo".

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

Quindi, indebolire la serie regolare perchè "tanto la comprano lo stesso" (una di quelle idee che mi fanno pensare a volte che vivi in un mondo di zucchero filato, come quando dicevi che la pandemia avrebbe fatto aumentare un sacco le vendite dei fumetti Bonelli...) per spingere magari i color è SUICIDA. Se smettono la serie regolare smettono anche il color

Magari non la pensiamo allo stesso modo su altro,ma ciò è sacrosanto.

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risposta alla domanda del titolo? La fine. Non è solo una questione di autori meno bravi: Boselli è diecimila passi avanti a chiunque altro!!!Dire " Boselli è ottimo,ma anche Ruju se la cava" mi sembra un eufemismo.Boselli è un genio assoluto,anche quando scrive cose di ordinaria amministrazione le scrive bene.Ruju si limita a fare dei compitini insapori e spesso,a mio giudizio, insufficienti.Ha il mestiere, ma non basta.Chi altri rimane? Manfredi? le sue storie sono comizi politici. Zamberletti? no comment. Rauch? La sua mi è sembrata al livello delle peggiori di Ruju.Nizzi è l'unico che fa storie un pò diverse     ( per intenderci, non le solite Tex contro banditi) ,non i soliti compitini, e per me è sempre interessante leggerlo, ma certo non potrebbe essere fisso.

Boselli è anni luce avanti.In tutta la Bonelli non c' è un solo autore attualmente che gli si possa avvicinare. Anzi,da seguace delle serie bonelli,devo dire che mi sembra che la maggior parte degli autori attuali non valgano granchè( Castelli e Recagno comunque tengono botta).Insomma, in tutta la casa editrice non ce n' è uno che possa prenderne il posto.Se la situazione non cambia, il giorno in cui lascerà Tex sarà quello in cui la serie non sarà più bella.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Barbanera dice:

Il punto è solo questo.la Regolare va preservata ad ogni costo, è folle pensare di trascurare la Regolare a scapito delle altre serie.

La Regolare è ancora presente in molte botteghe da barbiere e addirittura in alcuni bar... viene letta da più gente per singola copia come capita ai giornali cartacei(,a chi li legge ancora, purtroppo 😒)

Il lessico texiano delle Origini è parte del bagaglio dei lettori di Tex... "mi mangerei una bistecca alta tre dita", "tizzone di inferno",etc... ogni lettore di Tex le cita ad libitum anche nel quotidiano...e ciò è stato reso possibile anche grazie alla serialità della serie regolare impostata per anni anche da Nizzi... anche se in modo a volte esasperato.

Io ho avuto due soggetti bocciati per la Regolare,su cui ho lavorato tre mesi e a cui tenevo MOLTO... inutile dire che ci sono rimasto male,ci avevo lavorato in modo approfondito pure di notte, pazienza è esercizio.In compenso recentemente me ne sono stati accettati altri più banali forse ma MOLTO classici su cui riponevo molta meno fiducia...e ho capito bene perché: la Regolare non può essere stravolta...se togli punti fermi al lettore lo mandi in crisi... 

Il livello della Regolare è buono, capolavori non se ne sono visti ma l.importante è che non vi sia il rischio di "salti dello squalo".

 

Magari non la pensiamo allo stesso modo su altro,ma ciò è sacrosanto.

Ok, ma allora ci dobbiamo accontentare di una discreta serialità, sulla regolare, come accade ora. Per aumentare la qualità devi chiudere il resto e far lavorare Boselli solo li.

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8 minuti fa, valerio dice:

Per aumentare la qualità devi chiudere il resto e far lavorare Boselli solo li.

Ma allora rinunci a "occupare"il mercato con il personaggio più rappresentativo della Bonelli... è tecnicamente sbagliato.

Più pubblicazioni fai, meglio occupi fette di mercato

Il livello non è mai basso,il problema è un altro... non ci sono altri sceneggiatori così capaci e in gamba da "gettare"nella mischia senza rischiare.

 

 

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Ma allora rinunci a "occupare"il mercato con il personaggio più rappresentativo della Bonelli... è tecnicamente sbagliato.

Più pubblicazioni fai, meglio occupi fette di mercato

Il livello non è basso

 

Non dico sia basso, dico che è più basso in regolare che, per esempio, sui Texoni e non di rado abbiamo avuto capolavori anche sui Maxi a penna di Boselli, mentre sulla regolare io l'ultimo capolavoro che ricordo si perde a diversi anni fa...

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4 minuti fa, valerio dice:

Non dico sia basso, dico che è più basso in regolare che, per esempio, sui Texoni e non di rado abbiamo avuto capolavori anche sui Maxi a penna di Boselli, mentre sulla regolare io l'ultimo capolavoro che ricordo si perde a diversi anni fa...

Però è più difficoltoso centrare capolavori con storie "più seriali"...sui Texoni e sulle altre testate puoi rischiare di più con dei soggetti "liberi"...

Io personalmente l ultima Storia sulla Regolare l ho trovata discreta come soggetto ma latente come sceneggiatura...non l ho trovata fluida

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Barbanera dice:
<span style="color:red">2 ore fa</span>, Barbanera dice:

 

😒In compenso recentemente me ne sono stati accettati altri più banali forse ma MOLTO classici su cui riponevo molta meno fiducia...e ho capito bene perché: la Regolare non può essere stravolta...se togli punti fermi al lettore lo mandi in crisi.

So che non c'entra con la discussione, ma la curiosità... quanti soggetti ti sono stati accettati? Io ero rimasto a uno! :old:

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2 minuti fa, Loriano Lorenzutti dice:

 

Attualmente quattro...🤠. quelli bocciati ho perso il conto, credo una decina 😆😆😆

Spero anche altri prima o poi

Modificato da Barbanera
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  • Collaboratori
1 ora fa, Barbanera dice:

Però è più difficoltoso centrare capolavori con storie "più seriali"...sui Texoni e sulle altre testate puoi rischiare di più con dei soggetti "liberi"...

Io personalmente l ultima Storia sulla Regolare l ho trovata discreta come soggetto ma latente come sceneggiatura...non l ho trovata fluida

 

Guarda che i dati di questo sondaggio danno una media di CINQUE non di OTTO. 

 

Una cosa è un anno in compagnia di Boselli e qualche altro autore (Ruju) e allora Tex è la migliore serie Bonelli, un'altr' cosa è Ruju (autore principale) e altri sceneggiatori (Zamberletti, Nizzi).

 

Quindi come editore io aumento lo stipendio a Boselli e gli chiedo di dedicarsi alla serie regolare (Nueces Valley sulla serie regolare e non sul maxi, perché accanto ai balenotteri di Cossu e Diso grida vendetta) e alla nuova serie. Il resto delle altre pubblicazioni su cui hanno messo di tutto, gli si dà un taglio e si mettono in lavorazione solo le storie che lo meritano (l'ultimo magazine è esemplare per presentare la situzione: una storia lunga di Ruju chiaramente senza pretese, un mezzo capolavoro di Boselli con 32 pagine a disposizione: il lettore ha il sentimento di essere stato gabbato).

  • +1 1
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

Una cosa è un anno in compagnia di Boselli e qualche altro autore (Ruju) e allora Tex è la migliore serie Bonelli, un'altr' cosa è Ruju (autore principale) e altri sceneggiatori (Zamberletti, Nizzi).2 2

Verità sacrosanta. 

<span style="color:red">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

Quindi come editore io aumento lo stipendio a Boselli e gli chiedo di dedicarsi alla serie regolare (Nueces Valley sulla serie regolare e non sul maxi, perché accanto ai balenotteri di Cossu e Diso grida vendetta) e alla nuova serie. Il resto delle altre pubblicazioni su cui hanno messo di tutto, gli si dà un taglio e si mettono in lavorazione solo le storie che lo meritano (l'ultimo magazine è esemplare per presentare la situzione: una storia lunga di Ruju chiaramente senza pretese, un mezzo capolavoro di Boselli con 32 pagine a disposizione: il lettore ha il sentimento di essere stato gabbato).

Qui Boselli ha già risposto. Non si può fare e non si farà. 

Forse si taglierà il color storie brevi. Almeno così diceva alcuni mesi fa. 

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<span style="color:red">18 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Qui Boselli ha già risposto. Non si può fare e non si farà. 

 

Lo ricordo anche io.

Ci ha spiegato che, molto semplicemente, grazie agli speciali si dà lavoro a sceneggiatori, disegnatori e altri collaboratori, che altrimenti rimarrebbero senza.

Anche io preferirei una minore diversificazione delle testate, ma mi sembra che ci sia un'ottima ragione per mandarle in edicola.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, F80T dice:

 

Lo ricordo anche io.

Ci ha spiegato che, molto semplicemente, grazie agli speciali si dà lavoro a sceneggiatori, disegnatori e altri collaboratori, che altrimenti rimarrebbero senza.

Anche io preferirei una minore diversificazione delle testate, ma mi sembra che ci sia un'ottima ragione per mandarle in edicola.

Anche a me questa sembra un'ottima ragione, certo, ma ottima solo dal punto di vista economico e dell'editore. Per me, lettore e acquirente, non c'è nessun buon motivo per mandare in edicola un'abboffata di titoli di qualità spesso non più che modesta.

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2 ore fa, F80T dice:

 

Lo ricordo anche io.

Ci ha spiegato che, molto semplicemente, grazie agli speciali si dà lavoro a sceneggiatori, disegnatori e altri collaboratori, che altrimenti rimarrebbero senza.

Anche io preferirei una minore diversificazione delle testate, ma mi sembra che ci sia un'ottima ragione per mandarle in edicola.

 

Quello che ha detto è che con la situazione di mercato attuale se si vuole sopravvivere bisogna diversificare l'offerta ed ha perfettamente ragione. In più un editore che chiude una testata che vende 70.000 copie è un editore idiota.

Inoltre ha detto che Tex non ha eccessive giacenze di storie già pronte mentre altre serie hanno un'ampia riserva e la possono fruttare e che è grazie anche a questo che gente come Brindisi, Casertano e Freghieri non è senza lavoro

 

<span style="color:red">5 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Anche a me questa sembra un'ottima ragione, certo, ma ottima solo dal punto di vista economico e dell'editore.

 

Che per un editore è un punto di vista molto importante.

 

<span style="color:red">5 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Per me, lettore e acquirente, non c'è nessun buon motivo per mandare in edicola un'abboffata di titoli di qualità spesso non più che modesta.

 

Ed è per questo che non sei un editore. 

Modificato da Carlo Monni
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

 

Che per un editore è un punto di vista molto importante.

 

 

Ed è per questo che non sei un editore. 

E infatti io - e lo rivendico sempre - sono un lettore e ragiono da lettore. I buoni motivi di cui parlate sono tutti dell'editore, non i miei di lettore.

Insomma, sto dicendo che non capisco per quale motivo voi, semplici lettori, adottiate i buoni motivi dell'editore come se fossero anche i vostri :D

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Quello che ha detto è che con la situazione di mercato attuale se si vuole sopravvivere bisogna diversificare l'offerta ed ha perfettamente ragione. In più un editore che chiude una testata che vende 70.000 copie è un editore idiota.

Inoltre ha detto che Tex non ha eccessive giacenze di storie già pronte mentre altre serie hanno un'ampia riserva e la possono fruttare e che è grazie anche a questo che gente come Brindisi, Casertano e Freghieri non è senza lavoro

 

Cosa avesse scritto Boselli qualche post più su l'avevo letto.

 

Io mi riferivo però a questo diverso intervento di un anno fa: "I cartonati e le storie brevi non sono "colpa" di Sergio, ma farina del sacco mio e di Marcheselli.Le abbiamo decise noi. per motivi ARTISTICI, non commerciali. Questo è evidente, perché vendono MENO. Idem i Magazine. Dovremmo chiuderli, per risparmiare!!!  Ma danno lavoro ad artisti e redattori, e a me spesso piacciono. Non solo a me, spero".

Inserisco il link al post originale.

 

 

<span style="color:red">24 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Per me, lettore e acquirente, non c'è nessun buon motivo per mandare in edicola un'abboffata di titoli di qualità spesso non più che modesta.

 

Però, poiché nessuno ci punta una pistola alla testa per comprare gli speciali, a noi lettore rimane la scelta. Io, per esempio, non compro mai i Magazine, mentre i Color vengono a casa con me solo quando penso che possano interessarmi.

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, F80T dice:

 

 

Cosa avesse scritto Boselli qualche post più su l'avevo letto.

 

Io mi riferivo però a questo diverso intervento di un anno fa: "I cartonati e le storie brevi non sono "colpa" di Sergio, ma farina del sacco mio e di Marcheselli.Le abbiamo decise noi. per motivi ARTISTICI, non commerciali. Questo è evidente, perché vendono MENO. Idem i Magazine. Dovremmo chiuderli, per risparmiare!!!  Ma danno lavoro ad artisti e redattori, e a me spesso piacciono. Non solo a me, spero".

Inserisco il link al post originale.

 

 

 

 

Va da sè che  però non sono ancora in perdita, PER ORA. Semplicemente vendono meno. Ma non è una buona ragione per chiuderli, perché diversificano l'offerta.

 

L'economia è piena di esempi di chiusure inopportune di rami che hanno alla fine portato all'inaridimento del tronco.  Alle  minori vendite della regolare si è sopperito con gli extra. Ora però siamo alla massima espansione, molto di  più non si può fare. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, F80T dice:

 

Però, poiché nessuno ci punta una pistola alla testa per comprare gli speciali, a noi lettore rimane la scelta. Io, per esempio, non compro mai i Magazine, mentre i Color vengono a casa con me solo quando penso che possano interessarmi.

Del tutto d'accordo, tanto è vero che personalmente ho tagliato tutti gli speciali tranne i Texoni e poche altre uscite selezionate. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Perché certa gente sta sempre dalla parte del capo. :P

 

Forse perché certa gente si rende conto del velleitarismo di chi vorrebbe che tutto quello che a loro non piace fosse chiuso.

 

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Del tutto d'accordo, tanto è vero che personalmente ho tagliato tutti gli speciali tranne i Texoni e poche altre uscite selezionate. 

 

E' un discorso dal fiato corto. Il punto di partenza della discussione è che troppi speciali tolgono "qualcosa" alla serie regolare. Non comprare gli speciali non significa pertanto aumentare la qualità delle storie del mensile che è in calo (quando Mauro Boselli non è in edicola). Prendiamo un'annata a caso, quella del 1971, cinquant'anni fa. Un lettore  andava in edicola e trovava a gennaio e febbraio la fine della storia "Sulle piste del Nord". Nei mesi primaverili si godeva "Il figlio di Mefisto". Poi la storia di un cavallo "Silver Star". Quindi una storia meno bella "Wanted" ma l'albo di dicembre conteneva "Gli sterminatori", straordinaria prova grafica di Galep. Mi spiegate in tutto questo discorso cosa c'entra "Shaolin" di Zamberletti e Candita ? E il pistolero vudu di Ruju non promette molto, voglio proprio vedere come l'autore ha mischiato il vudu con le gesta di questo pistolero. Per fortuna che a giugno c'è la Manuela di Monni e Boselli.

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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Del tutto d'accordo, tanto è vero che personalmente ho tagliato tutti gli speciali tranne i Texoni e poche altre uscite selezionate. 

Per tutti è una questione di soldi e spazio. Personalmente mi piace variare. Un giorno leggo la regolare contemporanea, un altro il Texone, un altro il cartonato alla francese, un altro Tex Willer. Mi piace cambiare e soprattutto avere diversi stili e formati. Secondo me è importante diversificare. Perché altri formati possono portare buoni frutti. Per la storia di Tex (personaggio del '48 e con diversi paletti) e per il genere western (saccheggiato a piene mani) la diversificazione per me è l'unica soluzioni. Poi non tutte le ciambelle escono con il buco. L'equazione tagliamo altri formati ed avremo dei capolavori sulla regolare non regge.

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9 minutes ago, Diablorojo82 said:

Per tutti è una questione di soldi e spazio

E soprattutto di tempo. La percezione di aver solo sprecato tempo dopo aver letto l'ennesima storia "meh" è la cosa principale che mi sta allontanando dai fumetti...

 

9 minutes ago, Diablorojo82 said:

Secondo me è importante diversificare.

 

Per un editore per "sfruttare" meglio una IP.

 

Detto in altre parole, per "spremere" di più i lettori.

 

Sono lo stesso concetto, visto dal punto di vista dell'editore e del lettore.

 

Non so te, ma io sono un lettore.

 

9 minutes ago, Diablorojo82 said:

L'equazione tagliamo altri formati ed avremo dei capolavori sulla regolare non regge.

 

Detta così, no. Non basta. Richiede di avere anche buoni autori per la regolare, e comunque la storia sbagliata capita a tutti. Ma comunque è una questione accademica tipo sesso degli angeli:  nessun qui ha detto che tagliando le serie collaterali ci sarebbero stati solo capolavori (quindi stai criticando una cosa che hai detto solo tu), e sappiamo tutti benissimo che finchè vendono le serie collaterali non saranno tagliate, anzi è probabile che aumenteranno. (borden ha detto che non possono ancora aumentare "molto",. parola che mi preoccupa...)

 

In compenso, che all'aumentare della produzione cali la qualità media, è una ovvietà, incontrovertibile, dimostrata da oltre un secolo di editoria a fumetti e persino "matematica" nella sua logica schiacciante.

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Diablero dice:

E soprattutto di tempo. La percezione di aver solo sprecato tempo dopo aver letto l'ennesima storia "meh" è la cosa principale che mi sta allontanando dai fumetti...

 

 

Per un editore per "sfruttare" meglio una IP.

 

Detto in altre parole, per "spremere" di più i lettori.

 

Sono lo stesso concetto, visto dal punto di vista dell'editore e del lettore.

 

Non so te, ma io sono un lettore.

 

 

Detta così, no. Non basta. Richiede di avere anche buoni autori per la regolare, e comunque la storia sbagliata capita a tutti. Ma comunque è una questione accademica tipo sesso degli angeli:  nessun qui ha detto che tagliando le serie collaterali ci sarebbero stati solo capolavori (quindi stai criticando una cosa che hai detto solo tu), e sappiamo tutti benissimo che finchè vendono le serie collaterali non saranno tagliate, anzi è probabile che aumenteranno. (borden ha detto che non possono ancora aumentare "molto",. parola che mi preoccupa...)

 

In compenso, che all'aumentare della produzione cali la qualità media, è una ovvietà, incontrovertibile, dimostrata da oltre un secolo di editoria a fumetti e persino "matematica" nella sua logica schiacciante.

Io infatti scrivo da lettore. Ho piacere a leggere formati diversi. Sì... Giusto. Il tempo altro elemento fondamentale. Avendo molti interessi (calcio, libri, fumetti, film) e non molto tempo, sprecarlo è un delitto. Purtroppo lo sai dopo se hai "sprecato" tempo. Dopo aver fruito. Puoi averne un'idea prima.

 

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