Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

La collana di Tex senza Mauro Boselli...


ymalpas
 Share

Qual'è il bilancio degli ultimi dieci anni a non voler considerare l'apporto di Boselli alla serie di Tex ?  

37 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

 

<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Poe dice:

E Patagonia? Dove la mettiamo? E Pinkerton Lady? Lì gli elementi politici c'erano tutti. Ma ci stavano benissimo.

 

Un conto è mettere elementi ideologici o inserirli forzatamente, un altro rappresentare un mondo nella sua complessità. 

Se fai vedere dei cinesi sfruttati non ci vedo nessun indottrinamento ideologico, se mostri gli affaristi del Guatemala che male c'è?

 

Poi è chiaro che prevale l'avventura e di pistolotti politici non ne abbiamo bisogno. Ma anche qui...

Il finale di Pinkerton Lady con Lincoln che parla dei diritti e dell'uguaglianza dei neri dove lo mettiamo? A me è piaciuto molto e non ci ho visto nessun indottrinamento...

Lo faceva anche GLB.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">43 minuti fa</span>, ymalpas dice:

A me la storia Guatemala ha pienamente soddisfatto: c'è tutto quello che voglio da una storia. La lunghezza, la diversità  (in questo caso geografica), la ripresa convincente di personaggi (Montales), quadri di vita familiare (la stessa villa di Montales) e sparatorie, nemici ben caratterizzati (ahimé non il capo, però), un intrigo internazionale... ecco perché di queste storie il Bos non ne scrive (non gli interessano o non è il suo genere). Quindi da una seconda spalla mi aspetto anche che completi il lavoro encomiabile di Boselli (per questo è stato ripescato anche Nizzi, non perché erano alla canna del gas). Il problema è quando le seconde scelte si affidano - per non rischiare - a storielline che non sono ne carne ne pesce. Di Guatemala questo non possiamo dirlo, è una storia ambiziosa poi poco importa se non è il capolavoro, il problema è che Ruju ci ha messo dieci anni a scriverla e che ancora oggi ti scrive storie come quella dell'ultimo magazine. Lo stesso Manfredi, quando ha lasciato da parte la politica e si è concentrato su Tex, ti ha partorito la storia con il Morisco che è piaciuta più o meno a tutti. Insomma quello che dico è che è troppo comodo scrivere il compitino e non rischiare niente: ci sono più di 700 albi di Tex e Nizzi ci ha insegnato che le storie si possono riscrivere all'infinito, riprendete i vecchi canovacci ma dateci storie di Tex. E basta con storie con minoranze maltrattate in stile black lives matter come le ultime di Zamberletti o di Manfredi e Nespolino (e per certi versi anche dell'ultima di Ruju): paghiamo il costo degli albi per un po' di sana avventura e non per un indottrinamento da quattro soldi.

Ecco, bravo, questo è il punto.

La grande lezione di Nizzi (il Nizzi in forma) è proprio questa: gli ingredienti quelli sono, e con quegli ingredienti si possono fare grandi storie all'infinito, cucinandoli con maestria.

Politica e PC fuori da Tex, per favore. Che Manfredi lasci da parte i suoi sermoni politici e che tutti, Ruju in primis, prendano coraggio e osino un pò di più con gli ingredienti che fanno di Tex quello che è. Benissimo il Ruju di Guatemala, non è un capolavoro, me ne sono lagnato io per primo, però è un Tex valido. I "comprimari" devono osare, non sempre, basta a volte anche una buona serialità, ma non si può lasciare Boselli da solo a prendere rischi e sperare che tiri fuori il capolavoro. Preferisco un naufragio ma coraggioso. Faccio l'esempio del Mefisto! Nizziano, ne venne fuori un lavoro controverso (per alcuni un disastro, per altri una ottima storia, non è la sede per discuterne), ma almeno osò. Si dia magari a Ruju il compito di fare storie ambiziose, gli si metta in mano qualche personaggio "storico" della saga e si veda cosa ci tira fuori. Oppure a Manfredi.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

A me la storia Guatemala ha pienamente soddisfatto: c'è tutto quello che voglio da una storia. La lunghezza, la diversità  (in questo caso geografica), la ripresa convincente di personaggi (Montales), quadri di vita familiare (la stessa villa di Montales) e sparatorie, nemici ben caratterizzati (ahimé non il capo, però), un intrigo internazionale...

 

Anche a me avrebbe soddisfatto, se il finale non si fosse chiuso in maniera così affrettata. Purtroppo per me il finale è molto importante, può esaltare o affossare una storia, e nel caso di Guatemala purtroppo non ho apprezzato la rivoluzione da operetta finale. 

 

Tornando alla riflessione di Poe, è vero che se tutte le belle storie lette sugli speciali fossero stati sulla regolare ci saremmo leccati i baffi. Ma non erano lì perché c'e' bisogno di serie collaterali per tutte le ragioni già spiegate prima. Più pubblicazioni necessitano di più autori. E, ribadisco, sono questi che mancano. 

 

Non concordo con Ymalpas quando dice che Nizzi non è stato chiamato perché si era alla canna del gas. Canna del gas forse no, ma hanno richiamato lui perche avevano bisogno di autori che conoscessero Tex, e il fatto che si sia dovuti ricorrere a un ottantenne non è un bel segnale, io continuo a vederla così.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

 

Ma sì, ma solo come pretesto per l'avventura. Credimi, quel, tipo di dialoghi piacciono solo a te, sei strano... 

 

Non solo a lui, piacciono anche a me. Nizzi ci sapeva fare, con i politicanti corrotti e con i loro dialoghi. La stessa Guatemala non è male in questo senso. Decisamente, piacciono anche a me :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
5 minuti fa, MarrFarr dice:

 

No, è una scemenza. 

Perché? Tex è un fumetto e come tutti i fumetti deve intrattenere. L'intrattenimento di Tex è sempre stato di alto livello, infatti oltre ad intrattenere può insegnare qualcosa, però fare sempre storie con minoranze etniche che vengono maltrattate, poi stufa. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">27 minuti fa</span>, borden dice:

Ma era una battuta. 

 

Ah ok, non l'avevo capito, evidentemente sono un po' tardo in questo periodo :D

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Personalmente ho votato "Buono" perchè ritengo che il roster di autori di cui si è circondato Boselli nell'ultima decade sia tutto sommato valido e ha visto anche ottime sceneggiature. Anche le nuove serie hanno aiutato molto a testare l'attendibilità di nuove penne perciò credo che dal futuro non ci sia nulla di cui preoccuparsi. Mediamente le sceneggiature non boselliane sono mediamente più diluite e meno avvincenti però nulla che non si possa migliorare o inquadrare perfettamente.

Detto questo trovo strano il pessimismo evidenziato dal sondaggio: tutto sommato Ruju se ne è uscito con ottime storie (spesso penalizzate da una foliazione errata della storia), Nizzi è oramai l'usato sicuro che difficilmente spiccherà ancora ma che è sempre un piacere leggere, Manfredi non è un cattivo scrittore e secondo me Boselli farebbe bene a puntare su di lui, Rauch e Zamberletti sono nella giusta direzione per fare ancora meglio. Giusfredi, apparso sull'ultimo cartonato, non mi è dipiaciuto e sarebbe interessante leggerlo ancora...

L'unico che non vedo bene è il povero Faraci che proprio non ha capito Tex, secondo me. 

Il 10/3/2021 at 17:19, ymalpas dice:

Per arrivare a una conclusione e rispondere al sondaggio: se non ci fosse Boselli la serie di Tex sarebbe letteralmente attaccata alla canna del gas.

Assolutamente si ma è una cosa che Tex ha già vissuto con GLB e, per certi versi, anche con Nizzi. L'importanza di Boselli non si contesta e obiettivamente senza di lui Tex non sarebbe neppure soppravvissuto al suo 50esimo anniversario, o forse lo avrebbe superato di un lustro. Detto ciò, secondo me il roster di autori che sta analizzando il Boss ha del grande potenziale e non necessariamente serve un successore così tanto prolifico ed estroso quanto lo è l'attuale curatore. Anche dal punto di vista dei disegnatori, che non so se li scelga direttamente Boselli ma di certo questi ci mette becco, ha un'elevata qualità. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

1 hour ago, MacParland said:

Perché? Tex è un fumetto e come tutti i fumetti deve intrattenere. L'intrattenimento di Tex è sempre stato di alto livello, infatti oltre ad intrattenere può insegnare qualcosa, però fare sempre storie con minoranze etniche che vengono maltrattate, poi stufa. 

 

E' una scemenza perchè come al solito le cose vengono inutilmente ingigantite e un paio di storie in cui c'è un filo di critica sociale/politica diventano subito "fare sempre storie con minoranze etniche maltrattate". Anche e soprattutto perchè, come vi è già stato fatto notare, storie del genere appaiono sulla serie fin dai tempi di GLB.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">4 ore fa</span>, borden dice:

 

Ma è inevitabile, vogliamo trascurare gli speciali, come anche alcuni in questo forum ripetono ad nauseam??? 

 

Scusa Borden, fammi capire. Ymalpas ha detto "le storie migliori finiscono quasi tutte sugli speciali", e tu è proprio a questa considerazione che rispondi "è inevitabile"?  No, perché io da questa risposta capisco che la serie regolare non è più la serie "più importante", quella principale.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io nel sondaggio ho votato la voce BUONO, benché la definizione attribuita ed inclusa tra parentesi mi sia parsa un tantino troppo netta, o almeno non ho trovato incontrasse totalmente il mio esatto pensiero, che vorrei dunque esprimere a parole mie.

 

Io sono assolutissimamente favorevole ad una varietà e - perché no? - anche una sorta di rotazione di autori, Boselli incluso, anche per permettere al Bos di staccare di tanto in tanto, e dedicarsi anche alle sue altre creature fumettistiche e letterarie, nonché al suo ruolo di curatore della serie e, ultime ma non ultime, le sue passioni extralavorative. Diciamo che, a mio modo di vedere, l'apporto dato sinora dagli altri autori non è stato nel complesso da buttare, ma avrebbe potuto essere migliore. Il mio auspicio, non occorre dirlo, è che tutti loro possano pian piano acquisire maggiore confidenza con il personaggio.

  • Mi piace (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Scusa Borden, fammi capire. Ymalpas ha detto "le storie migliori finiscono quasi tutte sugli speciali", e tu è proprio a questa considerazione che rispondi "è inevitabile"?  No, perché io da questa risposta capisco che la serie regolare non è più la serie "più importante", quella principale.

 

 

E' inevitabile perché, a differenza di quello che sembra asserire un ragionamento debole che affligge ahimè anche i più preparati tra voi, noi NON POSSIAMO SAPERE PRIMA quali storie ci verranno bene e quali no.  Ammesso che la storia sui Seminoles sia un capolavoro, io non potevo sapere prima che lo sarebbe stato, pur apprezzando Rubini, o sapere che lui sarebbe stato in particolare stato di grazia (come nello zagoriano Mondo Perduto) e bontà vostra, secondo taluni di voi, lo sarei stato pure io... Storia tra l'altro che era stata scritta per buoni due terzi pensando alla regolare!!

Ragiona: ammesso che Netdahe sia imperfetta come dite (vi  concedo che non sia un capolavoro, ma per i miei criteri è buona;)), pensi forse che mi sia messo a scriverla pensando "adesso per le regolare faccio una storia poco più che mediocre"??? :D  Tra l'altro ho l'impressione che se fosse uscita su un Maxi qualcuno l'avrebbe forse sopravvalutata invece che il contrario... Come è accaduto ai tre Bill, che è storia da Maxi. E pure i texoni, scritti su misura per Villa e Carnevale: ci mancherebbe che non fossero buoni. Avrei mal servito quei due artisti, non impegnandomi. Ma Carnevale non è da regolare e Villa non lo è più. 

 

In quel mio post rimarcavo che per mesi qui c'è stata una polemica sul fatto che gli extra non sono buoni, escono delle storie buone, e qualcuno allora polemicamente si lamenta che non è buona la regolare. Andiamo...  :rolleyes: Un po' di coerenza.

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io penso  che su un Texone non puoi mettere una storia brutta, e te ne accorgi  se la storia è brutta, o disegnata male, durante la lavorazione, e allora la metti su un maxi  o sulla regolare perché devi pubblicarla altrimenti perdi tutto il guadagno.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Come dicevo ieri, bisogna considerare Tex come un tutto, non solo come una regolare e poi degli extra. Il giudizio credo vada fatto sul totale della stagione, ormai.

 

Poi volevo dire che anche io sono assolutamente favorevole a una abbondante rotazione degli autori. Mi stuferei a leggere sempre Borden. Però gradirei più coraggio dagli altri.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

secondo me il discorso della qualità regolare / speciali non ha molto senso. Non è che uno scrive apposta una brutta per la regolare e una bella per i texoni, uno scrive le storie e poi possono venire bene o male,non è che uno si sforza di più in un senso o nell' altro

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Io penso  che su un Texone non puoi mettere una storia brutta, e te ne accorgi  se la storia è brutta, o disegnata male, durante la lavorazione, e allora la metti su un maxi  o sulla regolare perché devi pubblicarla altrimenti perdi tutto il guadagno.

 

 

Non sai  come si lavora. La storia Carnevale o chi per lui la inizia a disegnare MENTRE io la scrivo. La storia NON E' FINITA. Quindi non posso sapere come verrà e neppure posso cambiare disegnatore o destinazione. Te capì, testun? :D

 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">25 minuti fa</span>, borden dice:

Ragiona: ammesso che Netdahe sia imperfetta come dite (vi  concedo che non sia un capolavoro, ma per i miei criteri è buona;)), pensi forse che mi sia messo a scriverla pensando "adesso per le regolare faccio una storia poco più che mediocre"??? :D  Tra l'altro ho l'impressione che se fosse uscita su un Maxi qualcuno l'avrebbe forse sopravvalutata invece che il contrario... Come è accaduto ai tre Bill, che è storia da Maxi. E pure i texoni, scritti su misura per Villa e Carnevale: ci mancherebbe che non fossero buoni. Avrei mal servito quei due artisti, non impegnandomi. Ma Carnevale non è da regolare e Villa non lo è più. 

 

In quel mio post rimarcavo che per mesi qui c'è stata una polemica sul fatto che gli extra non sono buoni, escono delle storie buone, e qualcuno allora polemicamente si lamenta che non è buona la regolare. Andiamo...  :rolleyes: Un po' di coerenza

 

Netdahe è almeno una storia ambiziosa. L'intento di scrivere una storia di ampio respiro c'era tutto; poi può riuscire o meno, ma non c'è, né in questo caso né negli altri, la volontà di tirare i remi in barca sulla regolare per privilegiare gli speciali. Semmai il tema è un altro: oltre alla regolare e a TexWiller (collana toccata dalla grazia sin dai suoi esordi), editiamo altre pubblicazioni: il Texone, che lo vogliamo tutti, i Maxi, che negli ultimi anni sono in netta ripresa grazie a Boselli e Ruju, i color e i magazine. Finché queste pubblicazioni vendono, la casa editrice produce: è la regola della domanda e dell'offerta. Per produrre di più, gli attuali autori devono lavorare di più, o devono ESSERE di più: tertium non datur. L'arruolamento di Nizzi risponde a questa esigenza, e ribadisco che è un po' preoccupante che non si sia trovato altro. 

 

Comunque il tema originario del thread non era se la regolare stesse soffrendo l'ipertrofia delle altre pubblicazioni (come ho detto sopra, tutti vogliamo i Texoni e quasi tutti vogliamo i texwiller); il tema riguarda gli autori di Tex, eccetto Boselli. E qui Valerio, con la sua "mozione d'ordine" ci riporta al punto:

 

<span style="color:red">13 minuti fa</span>, valerio dice:

Poi volevo dire che anche io sono assolutamente favorevole a una abbondante rotazione degli autori. Mi stuferei a leggere sempre Borden. Però gradirei più coraggio dagli altri.

 

CORAGGIO. È questione di solo coraggio, o si tratta invece di predisposizione? Non tutti hanno il respiro per le storie ambiziose, forse bisogna cercare ancora. Non credo si tratti di mancanza di coraggio, o di un blocco psicologico. La verità è che è stramaledettamente difficile star dietro a quell'aguzzino di Tex: Faraci ne è la riprova, e un'altra è il ritorno di Nizzi. Ruju è un buonissimo autore texiano, ma purtroppo questo topic si rivolge soprattutto a lui, perché è da lui che, alla fine, ci si aspetta un salto di qualità (poi, forse è strano, ma io penso che la sua storia più riuscita sia Il Ponte della Battaglia, guardacaso finita però in un Maxi, forse per via del disegnatore). Con Guatemala finalmente abbiamo avuto una storia ambiziosa: è riuscita così così, a molti è piaciuta, ma forse è l'inizio di una fase nuova, in cui magari l'autore sardo vorrà osare di più? Non lo so, non seguo molto le anteprime e non ricordo se ci siano storie lunghe di Ruju all'orizzonte, ma la speranza è che Guatemala abbia in qualche modo inaugurato una nuova stagione "rujana" (e ribadisco che nelle storie medie Ruju è assolutamente soddisfacente). 

 

Poi ci vorrà qualcun altro, necessariamente. Tifiamo per Rauch e speriamo bene.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori
<span style="color:red">43 minuti fa</span>, borden dice:

E' inevitabile perché, a differenza di quello che sembra asserire un ragionamento debole che affligge ahimè anche i più preparati tra voi, noi NON POSSIAMO SAPERE PRIMA quali storie ci verranno bene e quali no.

 

Falso. A parte che le stue storie sono buone a prescindere dal target di destinazione, un buon soggetto e un soggetto ordinario sarai in grado di riconoscerlo no ? Se Ruju ti espone la trama di "Guatemala" sai che potenzialmente è una storia su cui puoi investire quattro albi e un disegnatore come Biglia. Se ti espone invece il soggetto di Columbia River e tu non sbadigli, comincio a preoccuparmi per la tua salute.

 

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Ogni autore si sforza sempre di scrivere una storia bella che poi ci riesca è un altro paio di maniche ed i peggiori giudici al riguardo siamo noi stessi.

 

Parli come "autore" della prossima storia di Manuela e credo di capire cosa vuoi dire. Ma l'autore che ti scrive il compitino e non si sforza di osare e rischiare si vede da lontano un miglio, non puoi non concordare. Con Faraci era una cosa fin troppo palese, peccato per lui che come "scrittura" era dieci volte più leggibile e texiano di un Zamberletti.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Esatto. Un autore che non rischia si vede subito. Ruju su Guatemala ha rischiato e questo mi soddisfa. Faraci mai rischiato nulla. Manfredi mai rischiato nulla. I nuovi vedremo.

Nizzi, la sua storia parla per lui, ma sul Nizzi odierno è chiaro che, al momento, non vuol rischiare nulla. Si accontenta dei topoi e va bene, ma almeno deve dare storie tradizionali ma belle. Va benissimo che sia li per assicurare la serialità, ma deve essere interessante.

Dagli altri, che sono giovani, mi aspetto coraggio.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 

 

E' inevitabile perché, a differenza di quello che sembra asserire un ragionamento debole che affligge ahimè anche i più preparati tra voi, noi NON POSSIAMO SAPERE PRIMA quali storie ci verranno bene e quali no.  

Per me il problema è proprio a monte: e cioè che, a causa dei troppi speciali e serie alternative, si dia per ovvia la perdita di centralità di quella che invece, almeno per me, resta la serie principale di Tex. E' proprio questa presunta ovvietà che io, con tutto il rispetto, reputo assurda (ma forse è una colpevole percezione mia, che sono cresciuto con le lettere in cui Sergio Bonelli spiegava i motivi per cui non potevano uscire due Texoni all'anno e quant'altri speciali).

E nulla mi toglie dalla testa che, senza questa necessità di fare storie su storie, un autore francamente bollito come il Nizzi attuale non sarebbe più tornato, dopo anni di meritatissima pensione, a scrivere su Tex.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">41 minuti fa</span>, valerio dice:

Esatto. Un autore che non rischia si vede subito. Ruju su Guatemala ha rischiato e questo mi soddisfa. Faraci mai rischiato nulla. Manfredi mai rischiato nulla. I nuovi vedremo.

Nizzi, la sua storia parla per lui, ma sul Nizzi odierno è chiaro che, al momento, non vuol rischiare nulla. Si accontenta dei topoi e va bene, ma almeno deve dare storie tradizionali ma belle. Va benissimo che sia li per assicurare la serialità, ma deve essere interessante.

Dagli altri, che sono giovani, mi aspetto coraggio.

 

Concordo. Oltre ad una maggiore confidenza con Tex ed il suo mondo, dobbiamo confidare che gli altri autori riescano a superare quella che, talvolta, sembra (ripeto, SEMBRA, magari è solo un'impressione) una sorta di sudditanza psicologica nei confronti della serie di punta di casa Bonelli, è trovino dunque il "coraggio" di osare fino in fondo. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 

 

Non sai  come si lavora. La storia Carnevale o chi per lui la inizia a disegnare MENTRE io la scrivo. La storia NON E' FINITA. Quindi non posso sapere come verrà e neppure posso cambiare disegnatore o destinazione. Te capì, testun? :D

 

 

🤔😊La storia  di Villa aveva le tavole così belle che è stata spostata  dalla regolare al Texone, se fossero state brutte non la spostavano di sicuro. Fernandez e Diso dovevano essere  per un Texone se storia e disegni fossero stati all'altezza. Dopo se non ci sono scorte  o altre alternative la cosa cambia. Io penso che se vedi che la storia  per i  Texone viene male se puoi la sposti su un maxi. Per me il Maxi di aprile serve proprio a quello.  Peccato non ci sia stato (mi sembra ,) ai tempi del ritorno di Cane giallo. Anche la città nascosta l'avrei  messa su un maxi ma magari non c'erano  storie pronte per la regolare .  Adesso non spararmi, dico solo la mia .🙋‍♂️

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

42 minuti fa, Piombo Caldo dice:

🤔😊La storia  di Villa aveva le tavole così belle che è stata spostata  dalla regolare al Texone, se fossero state brutte non la spostavano di sicuro. Fernandez e Diso dovevano essere  per un Texone se storia e disegni fossero stati all'altezza. Dopo se non ci sono scorte  o altre alternative la cosa cambia. Io penso che se vedi che la storia  per i  Texone viene male se puoi la sposti su un maxi. Per me il Maxi di aprile serve proprio a quello.  Peccato non ci sia stato (mi sembra ,) ai tempi del ritorno di Cane giallo. Anche la città nascosta l'avrei  messa su un maxi ma magari non c'erano  storie pronte per la regolare .  Adesso non spararmi, dico solo la mia .🙋‍♂️

 

 

Ma quelle sono eccezioni che confermano la regola. Due o tre in tutto. Come spostare la storia dei Seminoles su TW.

 

La regolare è la serie più importante perchè vende di più. Subito dopo Il Texone

 

 

Ma storie importanti sono state scritte apposta per i  maxi o i Color. Mica le facciamo brutte apposta, ripeto.

 

E non avremmo potuto spostare La città nascosta su Maxi perchè era per la regolare. Mica abbiamo decine di storie pronte nell'armadio.

 

 

 

Modificato da borden
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.