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TWF - Tex Willer Forum

[526/527] I Fratelli Donegan


ymalpas
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4 hours ago, Tim Birra said:

Non conosco i retroscena della questione, ma per questo c'è Carlo.

Secondo la mia opinione non è corretto addossare la colpa a Nizzi. Era in un periodo di crisi, e questo si notava già da un po' di tempo.

Era la casa editrice che doveva capire questo, eventualmente concedere a Claudio un prolungato periodo di riposo e poi farlo tornare se e quando fosse stato in grado di sfornare storie almeno decenti.

Ma come ha confermato lo stesso Borden, la pianificazione a medio-lungo termine non è mai stata la dote principale della Bonelli e di Sergio in particolare.

Nizzi, da persona corretta e professionale qual è, sapeva che un suo abbandono improvviso avrebbe messo in crisi l'uscita degli albi e ha cercato di tirare avanti come poteva, usando il mestiere per cercare di imbastire storie almeno passabili, correndo il rischio, come poi è avvenuto, di macchiare la sua carriera. Se sono state pubblicate le storie che conosciamo è perchè non c'erano alternative.

 

Come ho dimostrato un paio di mesi fa postando le cifre, in realtà in quel periodo Nizzi ha scritto più tavole che mai, aumentando a dismisura la sua produzione (e NON perchè non ci fossero altri... in quel periodo Boselli ha ammesso che scriveva meno storie di Tex di quante avrebbe voluto, perché poteva lavorare solo con i disegnatori "scartati" da Nizzi, che monopolizzava tutti gli altri)

 

In questa situazione (cioè, un autore più in forma e gradito ai lettori che scalpita per scrivere di più) Nizzi "monopolizza" quasi tutti i disegnatori scrivendo nel 2003 1768 pagine (il suo record) e proprio negli anni 2005 e 2006 rispettivamente 1434 pagine e 1540 tavole (quarto anno per numero di tavole di tutta la sua carriera), molto di più del periodo che l'aveva già portato in crisi negli anni 90 (all'epoca andò in crisi dopo sette anni con una media annua di circa 1200 tavole)

 

Il "disamore" e la stanchezza di Nizzi si vedono chiaramente guardando le storie dell'ultimo periodo, ma invece di calare la quantità e riposarsi, Nizzi ha scelto di aumentarle. Fino a che si è proprio stufato a, proprio mentre produceva la massima quantità di tavole media della sua carriera (stendiamo un velo pietoso sulla loro qualità), smise di nuovo, di punto in bianco, rimettendo in difficoltà la casa editrice.

 

Se è vero che in un certo senso Sergio Bonelli "se l'è andata a cercare", continuando ad appoggiarsi in quella maniera ad un autore che aveva già fatto in passato un numero del genere, invece di fare più pressioni per equilibrare meglio il numero di tavole (e il rischio) fra più autori, è anche vero che non c'è poi da stupirsi se "i rapporti personali si guastano" (anzi, mi meraviglia che non si siano guastati molto prima...)

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Come ho dimostrato un paio di mesi fa postando le cifre, in realtà in quel periodo Nizzi ha scritto più tavole che mai, aumentando a dismisura la sua produzione (e NON perchè non ci fossero altri... in quel periodo Boselli ha ammesso che scriveva meno storie di Tex di quante avrebbe voluto, perché poteva lavorare solo con i disegnatori "scartati" da Nizzi, che monopolizzava tutti gli altri)

 

In questa situazione (cioè, un autore più in forma e gradito ai lettori che scalpita per scrivere di più) Nizzi "monopolizza" quasi tutti i disegnatori scrivendo nel 2003 1768 pagine (il suo record) e proprio negli anni 2005 e 2006 rispettivamente 1434 pagine e 1540 tavole (quarto anno per numero di tavole di tutta la sua carriera), molto di più del periodo che l'aveva già portato in crisi negli anni 90 (all'epoca andò in crisi dopo sette anni con una media annua di circa 1200 tavole)

 

Il "disamore" e la stanchezza di Nizzi si vedono chiaramente guardando le storie dell'ultimo periodo, ma invece di calare la quantità e riposarsi, Nizzi ha scelto di aumentarle. Fino a che si è proprio stufato a, proprio mentre produceva la massima quantità di tavole media della sua carriera (stendiamo un velo pietoso sulla loro qualità), smise di nuovo, di punto in bianco, rimettendo in difficoltà la casa editrice.

 

Se è vero che in un certo senso Sergio Bonelli "se l'è andata a cercare", continuando ad appoggiarsi in quella maniera ad un autore che aveva già fatto in passato un numero del genere, invece di fare più pressioni per equilibrare meglio il numero di tavole (e il rischio) fra più autori, è anche vero che non c'è poi da stupirsi se "i rapporti personali si guastano" (anzi, mi meraviglia che non si siano guastati molto prima...)

 

Non posso certo mettere in dubbio la correttezza di quanto dici. Ci mancherebbe.

Mi chiedo solo alcune cose.

Nizzi scriveva così tanto perchè lo desiderava lui o perchè gli veniva richiesto. Credo si rendesse perfettamente conto che per lui, in quel periodo, la quantità andava a scapito della qualità.

Se non ho capito male, era comunque Sergio che decideva e comandava. Nizzi non ha mai avuto il ruolo di curatore che ricopre Borden attualmente.

Se quelle storie pessime sono state pubblicate, vuol dire che non c'erano altre alternative.

Un altra cosa poi che non conosco, anche se probabilmente è già stata raccontata sul forum. La rottura dei rapporti fra Sergio e Claudio è dovuta a dissidi su Tex oppure per ragioni private che non ci riguardano?

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, ymalpas dice:

Mi sorprende anche il fatto che fosse ancora in grado di realizzare un albo in soli sei mesi, quando la sua media negli ultimi anni era di circa un albo all'anno.

 

Ancora non confondere le date di pubblicazione con i tempi di realizzazione. Prima di dovers fermare per l'operazione agli occhi , Fusco realizzava in media  25/30 tavole all'anno  In seguito  scese a 15. Mi ricordo che se ne lamentava e che Civitelli gli rispose che quelli che facevano 15 pagine al mese erano consideri veloci adesso.. A conti fatti,, con quella media per realizzare quell'albo ci mise circa sette mesi e ci staremo coitempi. Tieni presente che sono passati 14 anni e forse non ricordo bene le date. L'unica cosa di cui sono certo è che nel luglio 2006 c'era questa storia la cui sceneggiatura era completata , che era stata pensata per Fusco e che lui aveva respinto per i noti motivi.

In effetti, rivedendo un po' i tempi , appare logico ritenere che "Moctezuma" fosse stata scritta prima.

Magari Fusco l'aveva igià iniziata e la famosa sceneggiatura poteva semplicemente essere ferma in attesa che Ortiz si liberasse.

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6 ore fa, Diablero dice:

Come ho dimostrato un paio di mesi fa postando le cifre, in realtà in quel periodo Nizzi ha scritto più tavole che mai, aumentando a dismisura la sua produzione

 

Non so quali sono le cifre alle quali alludi, io ho una cronologia di Nizzi anno per anno e non mi risulta questo picco realizzativo.  Gli ultimi anni sono anzi sotto la media dell'autore. L'ultimo anno in cui scrive otto storie, il 2003, è comunque nella media degli anni novanta.

 

EDIT

 

Ho visto le cifre, sono le tavole pubblicate anno per anno. Da non confondere anno di pubblicazione con anno di scrittura. Carlo Monni dixit :lol:

 

 

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8 hours ago, ymalpas said:

 

Non so quali sono le cifre alle quali alludi, io ho una cronologia di Nizzi anno per anno e non mi risulta questo picco realizzativo.  Gli ultimi anni sono anzi sotto la media dell'autore. L'ultimo anno in cui scrive otto storie, il 2003, è comunque nella media degli anni novanta.

 

EDIT

 

Ho visto le cifre, sono le tavole pubblicate anno per anno. Da non confondere anno di pubblicazione con anno di scrittura. Carlo Monni dixit :lol:

 

Nel post in cui citavo i numeri di dimeweb facevo presente che non era detto che una storia pubblicata in un anno fosse stata scritta nello stesso anno, per questo avevo fatto il totale di più anni, per compensare questi effetti.

 

Facendo lo stesso su queste:

Quote

Ecco le pagine sceneggiate da

Nizzi in anni più recenti, post-crisi...
2000  1104 pagine
2001  1214 pagine
2002  1565 pagine
2003  1768 pagine (il suo record!)
2004  994 pagine
2005  1434 pagine
2006  1540 pagine

 

...otteniamo che negli ultimi 7 anni, di Nizzi sono state pubblicate 9619 tavole, cioè in media 1374 tavole all'anno . Qualcuna sarà stata scritta prima del 2000, ma...tutte?

 

Come fai a dire che "gli ultimi anni sono sotto la media dell'autore?". È matematica, non è che ci sia molto spazio per interpretazioni, Nizzi ha scritto 30305 tavole in 23 anni, la media è 1317, sia nel 2005 che nel 2006 è andato molto oltre a questa media, scenderà sotto solo nel 2007 (l'anno successivo alla sua "pausa estiva non annunciata" che sicuramente ha fatto calare la sua produzione). E anche l'anno dopo, quando davvero inizia il "calo", il 2007... sono pubblicate ancora 1210 pagine sue.

 

Non mi sembra proprio il ritratto di un autore che stia rallentando la sua produzione....

 

Parli di "storie", quelle non le ho contate, ma se un autore pubblica 6 storie da 4 albi invece di 9 da 3, non è che "ha calato la sua produzione"...

 

No, i criteri per valutare sono 2:

1) il numero di tavole, per vedere quante tavole "macinava" in media ogni giorno, e

2) il numero di "disegnatori in monopolio", per vedere quanto del parco disegnatori monopolizzava...

 

Citando dalla risposta successiva di Borden nello stesso thread...

 

On 4/22/2020 at 9:34 AM, borden said:

Ti avevo detto di chiuderla lì. Non mi hai ascoltato.

 

Li leggi i post  di Diablero? Sono troppo lunghi e complicati per te? Provaci.

 

Vedrai che non solo Nizzi ha scritto annualmente meno di quanto scriva io e di quanto scrivesse Bonelli, ma che ha addirittura aumentato la sua produzione quando io sono subentrato. Ci sono state occasioni in cui io NON AVEVO un disegnatore libero per Tex, avevo solo quelli che non piacevano a Claudio, ossia Letteri, Marcello, Capitanio e poi Font. Ho fatto Dampyr anche per  quello, perché NON AVEVO STORIE DA SCRIVERE.

 

La crisi per mancanza di aiuti è una comoda leggenda urbana, come i soggetti cassati da Sergio. Chi era il mio curatore?? LO STESSO SERGIO! Anche a me ha bocciato dei soggetti. E io ne scrivevo altri!

 

Il bravo Claudio è andato in crisi come si va in crisi a volte, per motivi suoi, come Jack Nicholson in Shining. Forse non sa perché neppure lui.

Se non gli piacesse scrivere Tex avrebbe detto picche al mio invito a tornare, no? 

E io l'ho invitato a tornare, perché ho capito che era un suo grande desiderio. Che non gli  andava di tirare i remi in barca e starsene in pensione.

Non ci sono molti autori in giro che conoscano Tex, perciò, con buona pace di Diablero, Nizzi è una risorsa. Ha anche il suo fedele pubblico, felice del suo ritorno. 

Scriverà storie buone e altre così così? Capita a tutti. E' normale.

 

Saranno sempre meglio di quelle di (quasi)chiunque altro.

 

(ho quotato il post integralmente per non essere accusato di aver tagliato le lodi a Nizzi a fine post)

 

Quindi... di che stiamo parlando? Ancora della favoletta dell'autore che era obbligato a tenere su la baracca da solo dal cattivo Sergio Bonelli? O dell'autore che resisteva con tutte le sue forze all'arrivo di nuovi sceneggiatori ad affiancarlo, fino a moltiplicare la sua produzione (con i danni che comportava alla qualità) per "tenere impegnati" più disegnatori che poteva e non lasciargli agli altri?

 

Siamo proprio sicuri che se Nizzi avesse sceneggiato "solo" 800-900 pagine invece di 1768... non gli sarebbero venute un po' meglio?

 

(P.S.: comunque la tua lista con le date effettive di realizzazione delle sceneggiature mi interessa, l'hai postata nel forum?)

 

13 hours ago, Tim Birra said:

Mi chiedo solo alcune cose.

Nizzi scriveva così tanto perchè lo desiderava lui o perchè gli veniva richiesto. Credo si rendesse perfettamente conto che per lui, in quel periodo, la quantità andava a scapito della qualità.

 

Allora perchè non ha calato la quantità, invece della qualità?

 

Si era già visto che in caso di problemi, altri sceneggiatori c'erano. Borden scalpitava dal 1994 per fare più storie (ma non poteva perchè Nizzi non gli lasciava i disegnatori liberi), e poi dal 2004 si era aggiunto Manfredi, poco dopo arriva Faraci... e in ogni caso, quante decine di sceneggiatori lavorano per la Bonelli? Ovvio che prima di mettere qualcuno stabile a scrivere Tex ci pensano, ma è credibile questa storia che se Nizzi scriveva 100 pagine di meno in un anno... Tex quel mese non usciva perchè non trovavano nessun altro??????

 

No, credo che l'unica persona che avesse il potere di obbligare Nizzi a scrivere così tanto, fosse...  Claudio Nizzi. E nessun altro.

 

Perchè lo faceva? Credo che l'unico a sapere con certezza la risposta sia lo stesso Nizzi, noi possiamo fare solo ipotesi.

 

E fare osservazioni. Una è che Nizzi ha spesso criticato Boselli nelle interviste, mentre Boselli non l'ha mai fatto. Detta così sembra di dire "Nizzi è nella categoria di autori Bonelli "A" che criticano gli altri nelle interviste, Boselli è nella categoria B". Solo che...la categoria A non esiste. Si è mai visto Castelli criticare Morales nelle interviste? O Chiaverotti criticare la Barbato? C'è UN SOLO CASO, a parte Nizzi, di un autore Bonelli che abbia ripetutamente criticato un suo collega che lavorava sulla stessa serie? (o anche su un altra serie...)

 

Non posso essere sicuro che sia la risposta giusta o no, ma osservando questo comportamento... l'immagine che traspare, almeno in apparenza, è quella di un autore ormai in netto declino che vede l'arrivo di un autore più giovane e in forma come una minaccia. Per cosa? Per lo status, per la reputazione, magari anche per il posto di autore di Tex, chi lo sa. Forse era una gelosia irrazionale. Ma giustificherebbe il voler "tenere tutti per se" i disegnatori preferiti, a costo di aumentare a dismisura la produzione a scapito della qualità, pur di bloccargli la strada...

 

Quote

Se non ho capito male, era comunque Sergio che decideva e comandava. Nizzi non ha mai avuto il ruolo di curatore che ricopre Borden attualmente.

 

Ma fra i ruoli del curatore, non c'è quello di torturare con i ferri roventi un autore che non ce la fa a scrivere più storie. Trovo assurdo pensare a Nizzi come uno scolaretto sfruttato che viene obbligato a lavorare dai bulli. Nizzi non è mai stato uno che le mandava a dire, e se non voleva scrivere... faceva come nel 2006, e smetteva di punto in bianco. Come si fa a dire che una persona che due volte ha smesso così di puntiglio, era "obbligato a scrivere"? Cos'era, un obbligo a singhiozzo?  :lol:

 

Quote

Se quelle storie pessime sono state pubblicate, vuol dire che non c'erano altre alternative.

 

A quanto ne so, per gran parte della carriera di Nizzi su Tex, Sergio Bonelli gli controllava solo le tavole già disegnate e finite, quando non c'era più la possibilità di fare correzioni estese. E buttare via una storia disegnata equivaleva a buttare via diverse decine di migliaia di euro (visto che gli autori comunque andavano pagati, e Nizzi oltretutto lavorava con quelli più pagati)

 

Se a questo poi aggiungi che chi gli controllava le storie conosceva e amava Tex persino meno di lui, e gli piacevano le scene in cui Tex perdeva o si slacciava il cinturone...  :rolleyes:

 

Quote

Un altra cosa poi che non conosco, anche se probabilmente è già stata raccontata sul forum. La rottura dei rapporti fra Sergio e Claudio è dovuta a dissidi su Tex oppure per ragioni private che non ci riguardano?

 

Boh, chi lo sa, ma quando capitano queste cose è difficile separare il piano personale da quello lavorativo.

 

Modificato da Diablero
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Domande legittime senza risposta. Nizzi, purtroppo, non frequenta i forum. Fosse qui potrebbe rispondere a tutte queste domande, e magari difendersi dalle accuse di chi lo critica come fa giornalmente il Bos. Quindi si possono fare solo supposizioni.

L'unica fonte attendibile mi pare essere il libro di Guarino, che però essendo stato concepito da un fan, al di là di poche domande scomode, è abbastanza agiografico.

Comunque Nizzi, in quel libro, dice parecchie cose. Mi pare che ammetta un suo calo in quei frangenti. E' molto che non leggo il libro ma ricordo che alla domanda se non avesse qualche rammarico rispose che certamente quello era il non aver mantenuto un alto livello per tutta la carriera Texiana, l'essere sceso sotto il livello di guardia in quel finale del centinaio 500. Sui motivi mi pare che indichi un mix di sua stanchezza, rapporti pessimi con Sergio e poi non ricordo.

Ma Borden, perchè non trascini Nizzi qui, magari solo per un mesetto con un suo spazio dedicato, per rispondere alle domande dei lettori? Sarebbe molto interessante.

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sta storia non la considero neanche così pessima...tutto sommato un 5/6 lo riesco a dare

53 minuti fa, valerio dice:

Sui motivi mi pare che indichi un mix di sua stanchezza, rapporti pessimi con Sergio e poi non ricordo.

sicuramente la mancanza di vena creativa e la frustrazione di non trovare più buone trame...e non è stato l'unico autore texiano a subire tale problema...mi sembra che anche GLB da un certo momento della sua straordinaria carriera subì un calo di qualità nella stesura delle trame...la storia "Dinamite" ne è un fulgido esempio...trama stanca, avversari potenzialmente interessanti ma gestiti malissimo, finale tirato via...

Finora l'unico che è riuscito a mantenere sempre un livello buono è Borden...

<span style="color:red;">54 minuti fa</span>, valerio dice:

Ma Borden, perchè non trascini Nizzi qui, magari solo per un mesetto con un suo spazio dedicato, per rispondere alle domande dei lettori? Sarebbe molto interessante.

non me lo vedo proprio Nizzi,,,premesso che i fanzinari con li può vedere...e poi col suo caratteraccio da ruvido Modenese (che a me piace molto, per altro), volerebbero gli stracci :lol:

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Barbanera dice:

sta storia non la considero neanche così pessima...tutto sommato un 5/6 lo riesco a dare

sicuramente la mancanza di vena creativa e la frustrazione di non trovare più buone trame...e non è stato l'unico autore texiano a subire tale problema...mi sembra che anche GLB da un certo momento della sua straordinaria carriera subì un calo di qualità nella stesura delle trame...la storia "Dinamite" ne è un fulgido esempio...trama stanca, avversari potenzialmente interessanti ma gestiti malissimo, finale tirato via...

Finora l'unico che è riuscito a mantenere sempre un livello buono è Borden...

non me lo vedo proprio Nizzi,,,premesso che i fanzinari con li può vedere...e poi col suo caratteraccio da ruvido Modenese (che a me piace molto, per altro), volerebbero gli stracci :lol:

Ma anche Borden ha un caratteraccio e quando lo pungi reagisce vigorosamente.

Sarebbe divertente.

Lo so che odia i fanzinari, ma comunque mica siamo fanzinari, siamo lettori, e comunque tutti lo rispettano qui.

Averlo qui a rispondere alle mille domande che lo riguardano, nel bene e nel male, sarebbe un colpo da 90.

 

Su GLB, si, hai ragione. Su Borden, si, per fortuna una sua grande qualità è la continuità. E poi è ancora un ragazzino.:D

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Nel libro-intervista di Guarino, quando è stato riferito a Nizzi delle critiche del forum alla storia Le foreste dell'Oregon, l'autore modenese ha risposto: "Non staremo prendendo troppo sul serio questo forum?". No, qui dentro non verrebbe mai, e se venisse ne uscirebbe subito a suon di revolverate. 

 

Sulla "favola" dell'autore oberato e lasciato solo, io credo che la cosa sia vera per la crisi di inizio anni '90, quando a tirare la carretta c'era solo lui (e solo era stato per anni) e solo a seguito del suo inceppamento si allestì una "unità di crisi". Credo che in quella fase a Nizzi non possa imputarsi nulla; al suo ritorno, pur non replicando quasi mai i suoi fasti, riuscì comunque a reggere bene il centinaio che portava al numero 500. Da qui in poi, un diluvio di storie dimenticabili, un vero e proprio "medioevo" (alto medioevo, sennò virgin mi azzanna :D ) attraversato dalla testata, vivificato solo (oltre che dagli altri autori, non oggetto di questa conversazione) dalla collaborazione di Traversa, le cui storie (ai soggetti) si rivelarono divertenti e con una qualità media superiore a quelle dell'ultimo, iper-bollito, Nizzi.

 

Questa fase della vita di Tex, stigmatizzabile da ogni appassionato che si rispetti, è abbastanza oscura. A illuminarla contribuisce la testimonianza di Borden, che dice chiaramente di non avere avuto disegnatori liberi a disposizione per sé. Però qui è mancato Sergio Bonelli, che avrebbe dovuto garantire un maggiore equilibrio tra gli autori. Se non lo ha fatto,  probabilmente è perché ancora attribuiva a Nizzi una "superiorità" datagli dall'anzianità e dal prestigio? Non rendendosi conto di come il pubblico ormai stesse disaffezionandosi al Tex "fiumalbese" e preferisse di gran lunga le storie del nuovo corso boselliano? Possibile che non vedesse lo sfrido in termini qualitativi tra i due autori? Possibile che non gli arrivassero le lamentele dei lettori?  Perché insistere con quell'"accanimento terapeutico"? Bonelli forse era in soggezione nei confronti di Nizzi, anche in nome di una vecchia "gratitudine" per quanto fatto dal modenese negli anni passati (il decennio '80, con buona pace di Diablero che qui vorrà azzannarmi pure lui, a detta di molti fu un "rinascimento" texiano)? 

 

E così, tra medioevo e rinascimento, spero di non essere azzannato dai due pards citati (e da altri) e che qualcuno a queste domande possa dare una risposta. Che probabilmente però non avremo mai. 

Modificato da Leo
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25 minuti fa, Leo dice:

un vero e proprio "medioevo" (alto medioevo, sennò virgin mi azzanna :D )

 

Carissimo Leo, quando qualche mese fa un formatore, durante un incontro per i docenti in anno di prova, ha usato il termine "medievale" in senso spregiativo, io mi sono alzato urlando... peccato non poterlo fare anche qui. :D O se vuoi, in alternativa posso scendere a Lecce e urlarti in faccia dal vivo, ma come ben sai le ore di strada sono molte e, per motivi sentimentali, non torno volentieri dalle tue parti. :D

Dai, seriamente: l'alto medioevo è una delle fasi più luminose della storia europea: senza di essi e il loro oscuro lavoro di costruzione e fermento, non avremmo mai avuto i secoli dall'XI al XIII nei quali, per quanto mi riguarda, l'Europa fu la più straordinaria e gloriosa civiltà mai esistita. E se lo dice un grecista, echeccavolo, qualcosa vorrà dire*.

Parlerei piuttosto di un fulgido medioevo nizziano fino alla crisi dei primi anni Novanta, seguita dal rinascimento e dall'età moderna fino a "Mefisto!"; poi abbiamo l'Illuminismo e il Novecento che sono, rispettivamente, "Fort Sahara" e "Oltre il fiume". :D

 

*= se qualcuno mi proponesse di vivere nell'Atene del V secolo o nella Roma del I sec. a.C. probabilmente gli sputerei in faccia. Ma darei un braccio per poter essere un benedettino nei secoli dall'XI al XIII, senza alcun dubbio la suprema forma di vita che abbia mai calcato la Terra.

 

25 minuti fa, Leo dice:

spero che qualcuno a queste domande possa dare una risposta.

 

Al di là del fatto che non ho risposte a queste domande, farlo sarebbe stato volgare. Fare un pippone sulla parola "medioevo" che non c'entra nulla con la discussione, questo sì che è signorile. :D

 

Per non essere del tutto OT, lascio una sintetica recensione a questa storia (lo so, è la stessa di "Oltre il fiume"... ma che ce ne impodo io?, come direbbe Gadda. Lamentatevi con Nizzi):

 

 

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<span style="color:red;">36 minuti fa</span>, virgin dice:

Dai, seriamente: l'alto medioevo è una delle fasi più luminose della storia europea: senza di essi e il loro oscuro lavoro di costruzione e fermento, non avremmo mai avuto i secoli dall'XI al XIII nei quali, per quanto mi riguarda, l'Europa fu la più straordinaria e gloriosa civiltà mai esistita. E se lo dice un grecista, echeccavolo, qualcosa vorrà dire*.

 

Sapevo che mi avresti ripreso anche per l'Alto Medioevo... Però, almeno il 500, con la scomparsa delle strade e della vecchia civiltà romana, con lo spopolamento europeo, con il sangue versato dalle aggressive popolazioni dell'est, almeno questo secolo un po' oscuro è no? :D 

 

<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, virgin dice:

Ma darei un braccio per poter essere un benedettino nei secoli dall'XI al XIII, senza alcun dubbio la suprema forma di vita che abbia mai calcato la Terra.

 

Ora et labora. E perché non un francescano?

 

<span style="color:red;">39 minuti fa</span>, virgin dice:

Al di là del fatto che non ho risposte a queste domande, farlo sarebbe stato volgare.

 

Attenzione, però: io non dico che Bonelli dovesse PARCHEGGIARE Nizzi, ma solo stabilire delle quote più equilibrate, impedendogli di cannibalizzare tutti i disegnatori e lasciando spazio ad altri sceneggiatori che avevano già dato prova di poter scrivere (eccome!) per Tex.

 

<span style="color:red;">40 minuti fa</span>, virgin dice:

Per non essere del tutto OT, lascio una sintetica recensione a questa storia (lo so, è la stessa di "Oltre il fiume"... ma che ce ne impodo io?, come direbbe Gadda. Lamentatevi con Nizzi):

 

:D 

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26 minuti fa, Leo dice:

 

Sapevo che mi avresti ripreso anche per l'Alto Medioevo... Però, almeno il 500, con la scomparsa delle strade e della vecchia civiltà romana, con lo spopolamento europeo, con il sangue versato dalle aggressive popolazioni dell'est, almeno questo secolo un po' oscuro è no? :D

 

Il secolo di Isidoro di Siviglia, di Cassiodoro e di Prisciano? NEFAS. :D

Darei fuoco all'intera cultura occidentale degli ultimi tre secoli, se farlo fosse l'unico modo per salvare quel celeste emporio di conoscimenti benevoli che sono le Etimologie. E poi, il secolo di Giustiniano e del Corpus Iuris Civilis... non scherziamo. Quel secolo, da solo, ha dato alla cultura medievale quasi quanto tutti i secoli precedenti messi assieme.

Lo sterminio della popolazione italica a causa della guerra greco-gotica e il collasso economico e viario dell'intero continente sono trascurabili inezie in confronto a tutto ciò.

 

26 minuti fa, Leo dice:

Ora et labora. E perché non un francescano?

 

Perché i frati nascono mooolto più tardi dei monaci, mi avrebbero ristretto l'arco temporale. :D

Scherzi a parte: come domenicano soprattutto mi sarei divertito come un pazzo, ma anche come francescano (lasciamo stare l'agiografia moderna che ha trasformato San Francesco nel povero mentecatto che non è mai stato): il predicatore è mestiere che mi si confà assai (come gli utenti di questo forum, ahiloro, da dieci anni incolpevolmente esperiscono :D ).

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Quante tavole dovrebbe produrre annualmente l'autore principale della serie ?

 

Calcolando che 12 albi da 110 pp danno  un totale di 1320 tavole e gli speciali (Texone 224 pp,  maxi Tex 338pp  e Almanacco 110pp = 672 tavole ) abbiamo un totale complessivo di 1992 tavole ovvero circa 2000 tavole.

 

Nizz si avvicina molto a questa cifra nel 2003: è il suo picco!

 

<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Diablero dice:

2003  1768 pagine (il suo record!)

 

 

Vediamo per questo motivo, nello specifico, le storie nizziane pubblicate nel corso del 2003.

 

Della serie regolare sono suoi 11 albi su 12 (a gennaio c'era l'albo conclusivo della storia di Boselli ). Per ogni storia è indicato subito dopo l'anno di redazione.

 

Il mercante francese (tripla) del 2000

Ritorno a Culver City del 2001

Le foreste dell'Oregon  del 2000

Il lungo viaggio (tripla) del 2001

Pioggia (singola) del 2002

 

La situazione per gli speciali:

 

1) Texone di Sommer del 2000

2) Maxi di Diso del 2001

 

Invece:

 

3) Almanacco è di Boselli

 

Insomma l'autore che monopolizza la scena del 2003 è il Nizzi del periodo 2000 / 2001, prima della sua caduta verticale (sono in molti a vedere col fumo negli occhi anche queste storie, ma sono punti di vista). Le storie elencate sopra sono IMO leggibili, contengono delle piccionate, ma tutto sommato possiamo dire di essere lontani da albi come "Oltre il fiume. In modo particolare ricordiamo che un soggetto è di Civitelli sborbiciato da Nizzi perché altrimenti la storia il Sergione l'avrebbe cestinata. La storia di Venturi ha un ritocco redazionale nella parte finale che la rende odiosa (Nizzi era contrario).

 

 

Vediamo negli stessi anni l'attività di Boselli.

 

Nel 2000 viene lanciata in edicola la collana Dampyr. La serie è varata nel 1997 e subito Colombo abbandona tutto il lavoro sulle spalle di Boselli.

 

Nel 2000 Boselli si occupa TUTTAVIA anche di Tex con (1)  la seconda parte del Maxi di Font, scrive (2) l'almanacco di Andreucci, scrive (3) la tripla di Marcello (La grande invasione), (4) "A sud del rio Grande" per Letteri, inizia (5) "Colorado Belle" per Capitanio. L'anno successivo (2001) (6) "I lupi rossi" per Font,  (7) "Il diadema inidano" per Letteri,  (8)"Morte nella nebbia" per Marcello.

 

Tra il 2000 e il 2001 otto storie!

 

Queste non sono pubblicate nel 2003 per una serie di motivi quali la morte di Capitanio, la malattia e la bocciatura della storia di Marcello, oppure altre scelte editoriali che fanno si che alcune siano spedite nelle edicole prima e altre dopo.

 

Non ho i dati delle storie scritte per Zagor da Boselli nel 2000, credo che abbia smesso di scrivere più o meno allora per questo personaggio, dopo essere stato impegnato negli anni immediatamente precedenti a scrivere la lunga e bellissima trasferta africana, con dei capolavori che personalmente mi hanno fattio riavvicinare a questa serie che leggevo da bambino.

 

Ma in tutto questo che c'entra Nizzi? Davvero questo è il quadro di un autore che vuole monopolizzare tutto e niente lasciare agli altri ? Purtroppo non c'erano molti autori a disposizione mentre c'erano tante serie da portare avanti. Lo stesso Mauro ha detto di aver dovuto scegliere drasticamente tra Zagor e Mister No e sappiamo tutti come è andata a finire.

 

Per concludere, è la classica situazione  per cui l'autore principale della serie ha il maggior numero di storie e un parco disegnatori più ampio, mentre al giovane autore (Boselli) destinato a succedergli (e che si occupa di altre serie tra cui la sua serie neonata),  è lasciato il dovuto spazio.

 

 

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1 ora fa, Leo dice:

Non rendendosi conto di come il pubblico ormai stesse disaffezionandosi al Tex "fiumalbese" e preferisse di gran lunga le storie del nuovo corso boselliano?

Mmm... amico Leo,su questo non sono del tutto d accordo...

Preso atto che continuare su quella linea dell'Ultimo Nizzi, diciamo bollito, avrebbe affossato Tex del tutto sul lungo periodo,bisogna tuttavia partire dal presupposto che un editore QUALSIASI ragiona in termini di venduto  innanzitutto....

Se non ricordo male, anche recentemente Borden e altri ben informati hanno ammesso che non ci sono mai stai cali DRASTICI delle vendite del prodotto Tex,ma solo un calo fisiologico di vendite che, dico per fortuna,sembra essersi arrestato negli ultimi anni.

Io credo che almeno inizialmente Sergio abbia pensato che l.usato sicuro di Nizzi rappresentasse per il lettore medio dell'epoca (se non sbaglio negli anni 90 Tex superava i 350000 lettori solo sull inedito) una forma di consuetudine e affezione.d altra parte nell'Universo Chiuso Texiano dell'epoca un autore massimo due scrivevano Tex contemporaneamente.Di seguito la Grande Intuizione fu mettere Boselli a fianco a Nizzi.Ma io continuo a credere che la maggior parte dei lettori di Tex,anche tutt'ora, compri Tex più per consuetudine che per altro... almeno quelli che conosco in massima parte non sanno neanche chi sia Ruju e non conoscono quasi i disegnatori...venti anni fa il campione era ancora più vasto e sto discorso ancora più vero 

La scelta di puntare su più autori attualmente è dovuta sia al proliferare delle storie sia ad un cambio generazionale che vede in Boselli l ultimo VERO autore maiuscolo della serie...Ruju è altalenante, Rauch un novizio totale con potenzialità.Mignacco se la cava... Manfredi è bravo ma non sa fare il classico...

Per cui, giusto che Nizzi sia stato richiamato...il Classico lo sa fare BENE...e sa toccare le corde giuste del lettore medio...

11 minuti fa, ymalpas dice:

Per concludere, è la classica situazione  per cui l'autore principale della serie ha il maggior numero di storie e un parco disegnatori più ampio, mentre al giovane autore (Boselli) destinato a succedergli (e che si occupa di altre serie tra cui la sua serie neonata),  è lasciato il dovuto spazio.

Mi sento di essere d accordo al 100%con tale disamina

Modificato da Barbanera
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  • Rangers
<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Barbanera dice:

sta storia non la considero neanche così pessima...tutto sommato un 5/6 lo riesco a dare

sicuramente la mancanza di vena creativa e la frustrazione di non trovare più buone trame...e non è stato l'unico autore texiano a subire tale problema...mi sembra che anche GLB da un certo momento della sua straordinaria carriera subì un calo di qualità nella stesura delle trame...la storia "Dinamite" ne è un fulgido esempio...trama stanca, avversari potenzialmente interessanti ma gestiti malissimo, finale tirato via...

Finora l'unico che è riuscito a mantenere sempre un livello buono è Borden...

non me lo vedo proprio Nizzi,,,premesso che i fanzinari con li può vedere...e poi col suo caratteraccio da ruvido Modenese (che a me piace molto, per altro), volerebbero gli stracci :lol:

 

Nizzi ha pure partecipato ad un vecchio raduno del forum, a Reggio Emilia.

Mi ricordo che disse che qualche volta aveva pure visitato il nostro forum e quello di TWO, ma ha preferito tenersi alla larga per non farsi condizionare nella scrittura.

Oltretutto ha una certa età e con la tecnologia non va molto d'accordo

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

 

Nizzi ha pure partecipato ad un vecchio raduno del forum, a Reggio Emilia.

Mi ricordo che disse che qualche volta aveva pure visitato il nostro forum e quello di TWO, ma ha preferito tenersi alla larga per non farsi condizionare nella scrittura.

Oltretutto ha una certa età e con la tecnologia non va molto d'accordo

 

Caspita! Questa non la sapevo. Sarebbe bello coinvolgerlo a qualche raduno.

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Diablero dice:

Ma fra i ruoli del curatore, non c'è quello di torturare con i ferri roventi un autore che non ce la fa a scrivere più storie. Trovo assurdo pensare a Nizzi come uno scolaretto sfruttato che viene obbligato a lavorare dai bulli. Nizzi non è mai stato uno che le mandava a dire, e se non voleva scrivere... faceva come nel 2006, e smetteva di punto in bianco. Come si fa a dire che una persona che due volte ha smesso così di puntiglio, era "obbligato a scrivere"? Cos'era, un obbligo a singhiozzo?  :lol:

 

A quanto ne so, per gran parte della carriera di Nizzi su Tex, Sergio Bonelli gli controllava solo le tavole già disegnate e finite, quando non c'era più la possibilità di fare correzioni estese. E buttare via una storia disegnata equivaleva a buttare via diverse decine di migliaia di euro (visto che gli autori comunque andavano pagati, e Nizzi oltretutto lavorava con quelli più pagati)

 

Se a questo poi aggiungi che chi gli controllava le storie conosceva e amava Tex persino meno di lui, e gli piacevano le scene in cui Tex perdeva o si slacciava il cinturone... 

 

 

Ti ringrazio per l'articolata risposta.

Mi rimangono comunque dei dubbi.

Sul fatto che Sergio controllava le storie solo quando erano disegnate, non ci credo completamente. O almeno, se dopo una o due storie già disegnate e oggettivamente scarse, mi pare ovvio che volesse vedere le sceneggiatue prima.

Non sono d'accordo neanche sul fatto che Sergio non conoscesse e non amasse Tex. Probabilmente non amava scriverlo, ma conoscerlo bene è un altra cosa.

E comunque, perchè non amare o almeno proteggere la serie più venduta della tua casa editrice?

Sul fatto che non ci sia stato un calo drastico di vendite, posso solo dire come mi sono comportato io. Ho comunque sempre comperato gli albi di tutte le serie, quelli che non mi piacevano venivano riposti in soffitta. Ci sono parecchie storie di quel periodo che ho dimenticato quasi completamente.

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<span style="color:red;">28 minuti fa</span>, ymalpas dice:

Ma in tutto questo che c'entra Nizzi? Davvero questo è il quadro di un autore che vuole monopolizzare tutto e niente lasciare agli altri ? Purtroppo non c'erano molti autori a disposizione mentre c'erano tante serie da portare avanti. Lo stesso Mauro ha detto di aver dovuto scegliere drasticamente tra Zagor e Mister No e sappiamo tutti come è andata a finire.

 

Per concludere, è la classica situazione  per cui l'autore principale della serie ha il maggior numero di storie e un parco disegnatori più ampio, mentre al giovane autore (Boselli) destinato a succedergli (e che si occupa di altre serie tra cui la sua serie neonata),  è lasciato il dovuto spazio.

 

Però anche Borden ha detto che lui non aveva disegnatori e lo ha detto dando implicitamente ragione a Diablero. Quindi è possibile che ci fosse anche un certo comportamento di Nizzi  che non voleva lasciare spazio?

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

 

Nizzi ha pure partecipato ad un vecchio raduno del forum, a Reggio Emilia.

Mi ricordo che disse che qualche volta aveva pure visitato il nostro forum e quello di TWO, ma ha preferito tenersi alla larga per non farsi condizionare nella scrittura.

Oltretutto ha una certa età e con la tecnologia non va molto d'accordo

Ma sai...TWO...all'epoca TWO era un sito estremista, con una campagna demolitiva degli autori in forze a Tex. Ci credo che non voleva metterci piede. Qui è sempre stato diverso. Sulla tecnologia immagino.

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<span style="color:red;">52 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Io credo che almeno inizialmente Sergio abbia pensato che l.usato sicuro di Nizzi rappresentasse per il lettore medio dell'epoca (se non sbaglio negli anni 90 Tex superava i 350000 lettori solo sull inedito) una forma di consuetudine e affezione.d altra parte nell'Universo Chiuso Texiano dell'epoca un autore massimo due scrivevano Tex contemporaneamente.Di seguito la Grande Intuizione fu mettere Boselli a fianco a Nizzi.Ma io continuo a credere che la maggior parte dei lettori di Tex,anche tutt'ora, compri Tex più per consuetudine che per altro... almeno quelli che conosco in massima parte non sanno neanche chi sia Ruju e non conoscono quasi i disegnatori...venti anni fa il campione era ancora più vasto e sto discorso ancora più vero

 

Possibile che l editore abbia ragionato in questi termini e sono d'accordo anch'io sul fatto che molti non sanno nemmeno che ci siano autori diversi. Tuttavia, io ormai leggevo solo Boselli e il più delle volte compravo solo quello, lasciando in edicola le storie di Nizzi.

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47 minutes ago, Leo said:

 

Possibile che l editore abbia ragionato in questi termini e sono d'accordo anch'io sul fatto che molti non sanno nemmeno che ci siano autori diversi. Tuttavia, io ormai leggevo solo Boselli e il più delle volte compravo solo quello, lasciando in edicola le storie di Nizzi.

 

Same here. Per un certo periodo ho continuato a prendere le storie di Nizzi solo per il gusto di vedere che pasticci avrebbe combinato, ma dopo un po' mi sono completamente stancato e ho cominciato a comprare solo la roba di Boselli e Manfredi (oltre alle prime storie di Faraci, che molto presto e' finito nella blacklist insieme a Nizzi).

Ma chiaramente io e te siamo in minoranza.

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Leo dice:

Però anche Borden ha detto che lui non aveva disegnatori e lo ha detto dando implicitamente ragione a Diablero. Quindi è possibile che ci fosse anche un certo comportamento di Nizzi  che non voleva lasciare spazio?

 

 

Penso che sia naturale che Boselli desiderasse avere più spazio e lavorare anche con altri disegnatori. Peraltro il primo autore della serie era Nizzi ed è altrettanto naturale che lui scrivesse le sue storie per i suoi autori. Nizzi non era il curatore  e doveva sottostare  a Sergio. Se Boselli allora non ha avuto più spazio di quello che già aveva (e non era poco) forse è che Sergio gli preferiva Nizzi ? Perché dare per scontato che tutto si è svolto per volere di Nizzi, il cui parere era tenuto nel dovuto conto in redazione ma non era vincolante ? Per Diablero Nizzi è una sorta di padre padrone che fa come vuole lui per l'enorme credito accumulato negli anni e il povero Boselli deve accontentarsi degli scarti che lui gli lasciava. Boselli, che non è scemo, sa benissimo che l'ultima storia di Nizzi ha rappresentato un bicchiere di acqua fresca per una moltitudine di lettori, questo senza nulla togliere alle sue storie per le quali è, neanche lontanamente avvicinabile, il migliore autore di Tex. Così come Sergio la sapeva lunga su Manfredi. 

  • +1 2
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<span style="color:red;">28 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

 

Penso che sia naturale che Boselli desiderasse avere più spazio e lavorare anche con altri disegnatori. Peraltro il primo autore della serie era Nizzi ed è altrettanto naturale che lui scrivesse le sue storie per i suoi autori. Nizzi non era il curatore  e doveva sottostare  a Sergio. Se Boselli allora non ha avuto più spazio di quello che già aveva (e non era poco) forse è che Sergio gli preferiva Nizzi ? Perché dare per scontato che tutto si è svolto per volere di Nizzi, il cui parere era tenuto nel dovuto conto in redazione ma non era vincolante ? Per Diablero Nizzi è una sorta di padre padrone che fa come vuole lui per l'enorme credito accumulato negli anni e il povero Boselli deve accontentarsi degli scarti che lui gli lasciava. Boselli, che non è scemo, sa benissimo che l'ultima storia di Nizzi ha rappresentato un bicchiere di acqua fresca per una moltitudine di lettori, questo senza nulla togliere alle sue storie per le quali è, neanche lontanamente avvicinabile, il migliore autore di Tex. Così come Sergio la sapeva lunga su Manfredi. 

 

Se vedi il mio precedente post, ponevo domande simili alla tua. Era colpa di Nizzi o c'era una volontà, chissà quanto indotta, di Sergio Bonelli? Questo non lo sapremo mai, ma l'affermazione di Borden sembrava dare ragione alle valutazioni di Diablero. Poi ci sta che il giudizio di Borden possa essere condizionato dal suo coinvolgimento diretto (voleva più spazio e non lo aveva) e magari era in realtà Bonelli a chiedere a Nizzi le storie per la solita prudenza avversa ai cambiamenti che lo vide anni prima costringere Nizzi a fare il ghost writer e a bocciare Berardi. Non lo sapremo mai.

 

Sicuramente è vero che in molti avranno apprezzato il ritorno del vecchio autore per il suo stampo più tradizionalista.

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Beh, questo è il topic dei fratelli Donegan :lol:

 

Vi riporto un attimo su Facebook. Tranquilli, non sono matto. Ma ho notato una cosa abbastanza curiosa. Nelle ultime tre storie di Nizzi (quella per il color e le due della serie inedita), i post medesimi pubblicati nella pagina di Tex hanno ricevuto decine e decine di commenti e like in più rispetto ad altri. Andate a confrontare, è una cosa palese. Ciò che vuol dire? Che Nizzi ha davvero un suo nutrito esercito di lettori. Lo sanno in Bonelli, e lo sa Boselli, che per questo l'ha richiamato in servizio. Della serie, noi ne parliamo, quello lì fa i fatti. E i fatti, innegabili, danno ragione a Boselli. E la pubblicità è l'anima del commercio. Se di Nizzi si parla, e pure in termini positivi perché un campione di lettori su Facebook si è espresso favorevole a La rupe del diavolo (e non solo per quella), significa che con Nizzi si va sul sicuro (usato sicuro, direbbe qualche maligno). Le storie di Ruju e altri non sortiscono questi risultati. Quelle di Facebook sono statistiche, campioni che non tengono conto della totalità dei lettori, ma che rappresentano comunque un dato interessante e su cui bisogna ragionare: gli appassionati che comprano Tex non sono SOLO come quelli dei forum, che analizzano, spulciano, spesso litigano su singoli dettagli. No. I lettori di Tex acquistano l'albo e lo leggono. PUNTO. Finisce là. Sarà incredibile? Lo è. E questa cosa va avanti da decenni. Ciò non significa che noi qui non si possa fare delle analisi più precise, ma i lettori affezionati vogliono un prodotto garantito. Nizzi riesce PIENAMENTE in questo. Sotto certi aspetti, è un genio. Trovatemelo un ottantaduenne che è in grado di suscitare tanto entusiasmo e positività e con, alle spalle, centinaia di storie realizzate! Boselli si rivela un ottimo manager editoriale, scaltro e attento, non c'è che dire.

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Beh, questo è il topic dei fratelli Donegan :lol:

 

Vi riporto un attimo su Facebook. Tranquilli, non sono matto. Ma ho notato una cosa abbastanza curiosa. Nelle ultime tre storie di Nizzi (quella per il color e le due della serie inedita), i post medesimi pubblicati nella pagina di Tex hanno ricevuto decine e decine di commenti e like in più rispetto ad altri. Andate a confrontare, è una cosa palese. Ciò che vuol dire? Che Nizzi ha davvero un suo nutrito esercito di lettori. Lo sanno in Bonelli, e lo sa Boselli, che per questo l'ha richiamato in servizio. Della serie, noi ne parliamo, quello lì fa i fatti. E i fatti, innegabili, danno ragione a Boselli. E la pubblicità è l'anima del commercio. Se di Nizzi si parla, e pure in termini positivi perché un campione di lettori su Facebook si è espresso favorevole a La rupe del diavolo (e non solo per quella), significa che con Nizzi si va sul sicuro (usato sicuro, direbbe qualche maligno). Le storie di Ruju e altri non sortiscono questi risultati. Quelle di Facebook sono statistiche, campioni che non tengono conto della totalità dei lettori, ma che rappresentano comunque un dato interessante e su cui bisogna ragionare: gli appassionati che comprano Tex non sono SOLO come quelli dei forum, che analizzano, spulciano, spesso litigano su singoli dettagli. No. I lettori di Tex acquistano l'albo e lo leggono. PUNTO. Finisce là. Sarà incredibile? Lo è. E questa cosa va avanti da decenni. Ciò non significa che noi qui non si possa fare delle analisi più precise, ma i lettori affezionati vogliono un prodotto garantito. Nizzi riesce PIENAMENTE in questo. Sotto certi aspetti, è un genio. Trovatemelo un ottantaduenne che è in grado di suscitare tanto entusiasmo e positività e con, alle spalle, centinaia di storie realizzate! Boselli si rivela un ottimo manager editoriale, scaltro e attento, non c'è che dire.

Si, post ottimo e che rispecchia, credo, una realtà.

Oltretutto è vero che il lettore medio non si fa dei gran problemi. Legge la storia, gli piace-non lgi piace e passa a quella successiva, senza tanti problemi.

Spesso non gli interessa molto di chi siano i disegnatori o gli autori. Io non conosco molti lettori di Tex. Diciamo 3 o 4, e nessuno legge i nomi sul tamburino. L'unica cosa che mi dicono tutti loro è che i disegni li preferivano una volta (e per una volta intendono 30 e passa anni fa).

Sarà forse il 30 per cento a fare le pulci alle storie, tra tutti i lettori.

 

Sul discorso Facebook, si, l'ho notato anche io che le ultime di Nizzi hanno lievitato i commenti. Segno di grande interesse.

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