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Galleria Di Aurelio Galleppini


due
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Dal blog portoghese di Tex. Mamma mia, questa devo dire che è un'immagine davvero interessantissima! Complimenti a quelli del blog portoghese per tutte queste immagini!

Grazie mitico Capitano :indianovestito:
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  • 4 settimane dopo...

Non ti devi preoccupare, Ymalpas, perchè l'immagine è molto simpatica, nonostante il cranio macrocefalo del nostro ranger che la fa collocare a colpo d'occhio nella fase tarda dell'attività di Galep anche se non si notasse la data 1988; probabilmente più antica ( e comunque di qualita alquanto più elevata ) mi sembra l'immagine "sarda" postata da AtThe Rocks.

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  • 4 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Ecco una chicca per gli amanti del primo Galep:

Le tre fasi di lavorazione di una copertina a strisce, precisamente quella della Raccoltina, terza serie Rossa del 1968.


Ecco il disegno originale passato a china:

Immagine postata


Indicazioni di colore:

Immagine postata


Copertina finita:


Immagine postata

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Guest Gilbertfan

E' molto bello ed interessante vedere come una copertina si evolve, passando proprio dalle tre fasi che tu hai mostrato,Anthony:la tavola ripassata a china, le indicazioni circa il colore e la cover terminata. Sarebbe stato bello, magari, vedere la matita, ma mi rendo conto di chiedere un po' troppo... ;)Comunque, grazie a queste immagini possiamo renderci conto di che immenso autore fosse Aurelio Galleppini prima del declino (basti guardare il meraviglioso panneggio proposto sulla camicia del barman, braccio destro) e, magari, invece di criticarlo per le sue ultime storie, lodarlo ed applaudirlo per i molti capolavori che ci ha lasciato, proprio come questo. :inch:

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Ecco un disegnatore che con il colore secondo me perde qualcosina: il disegno in bianco e nero rende molto di più della versione definitiva che, per forza di cose, doveva essere a colori.

Mah... io non direi che ci perde. Il bianco e nero e il colore digitale, sono a pari livello, ma il colore a matita (o a quello che ?), li supera tutti e due! P. s: ma il colorista, all'epoca, non era Sergio Bonelli?
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Guest Gilbertfan

S?, era lui, Galep dava soltanto le indicazioni a matita. Sergione era anche colui che spesso e volentieri realizzava i titoli sulle stesse cover, come in una delle sue poche interviste ha avuto modo di informare...

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Io non credo che i disegni di Galep, col colore, ci perdano... o almeno, questo non avviene sempre e comunque. Molto dipende dalla qualità della colorazione:? chiaro che la colorazione di "Black Jim" è tutt'altro che tecnologicamente avanzata... o almeno non lo è per i nostri standard. Provate a immaginare un albo di Galep con le colorazioni dei comics americani moderni:sarebbero uno spettacolo!!ps. io ho l'albo uscito con Repubblica "Tex contro Mefisto":l' i disegni di Galep sono rovinati da una colorazione da cani!

Modificato da paco ordonez
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Guest Gilbertfan

@AtTheRocksHai perfettamente ragione, amigo. Ci sono alcuni elementi che con la colorazione dell'epoca non erano resi al meglio. Un esempio appare nella matita, nella quale Galleppini ha saputo rendere al massimo la lucidit? del bancone, attraverso le varie linee raggruppate verticalmente:con il colore questo effetto è andato perduto!

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  • 4 mesi dopo...
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