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TWF - Tex Willer Forum

[177/179] Fantasmi Nel Deserto


GiubbeRosse
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Voto alla storia  

33 utenti hanno votato

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Credo che in questo caso il profeta non sia Maometto, ma il capo religioso dei Tuareg ( che poi si suicida quando i pards occupano Medina ); certo, comunque, sarebbe stato meglio che GLB fosse un po' più chiaro........

Forse hai ragione Pedro, ma è un fatto che - per poco che tu conosca l'Islam - quando senti parlare di "Profeta" tout court lo colleghi a Muhammad. Magari Kit era assente giustificato quando la maestra lo ha spiegato a scuola? :D
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? un fatto che - per poco che tu conosca l'Islam - quando senti parlare di "Profeta" tout court lo colleghi a Muhammad. Magari Kit era assente giustificato quando la maestra lo ha spiegato a scuola? :D

O forse Kit era talmente bravo da sapere che un buon musulmano non parla mai del Profeta Maometto senza aggiungere "sia benedetto il suo nome" o "su di lui le benedizioni e la pace divine".... Scherzi a parte ed escludendo (io personalmente non lo escluderei vista la stima che ho del personaggio, ma cercher? di essere obiettiva :asf: ) che Kit Willer avesse messo il cervello in folle, probabilmente si tratta solo di una delle piccole defaillances del buon Tex bonelliano del tempo che fu e che sono come quelle piccole smagliature dei prodotti artigianali: ne accrescono il valore, perchè dimostrano che l'oggetto è fatto a mano.
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  • 3 mesi dopo...
  • Rangers

Questa fu tra le prime storie che lessi di Tex, anni fa. Personalmente non la considero n° "noiosa" n° tantomeno "indecente" come hanno affermato altri colleghi forumisti. Fa parte di quel filone tanto caro a GLB , in cui si divertiva ad inserire incontri improbabili con strane comunit? (come ad esempio i Russi, gli Uomini Primitivi e animali Preistorici, l'alieno e ancora più avanti i vichinghi :D). Nonostante l'idea da quel che leggo fosse del figlio Sergio, si rifaceva comunque ad un fatto storico e reale, quindi l'incontro non era poi così improbabile. Mi è sempre piaciuta l'idea di trasformare gli arabi da semplici cammellieri in feroci fanatici, con l'intenzione di conquistare i territori su cui si trovano, convertendo gli abitanti (bianchi o rossi che siano). Un buono spunto su cui Tex e pards possono metterci il loro zampino per riportare giustizia e ordine nel territorio. Nella storia ritroviamo anche Cochise, particolarmente attivo, con i suoi Apache, naturalmente in aiuto ai pards che comunque non se la cavano per niente male. Non mancano numerose sparatorie, ma la parte migliore per me è la distruzione di "Medina", con liberazione dei soldati che erano ridotti a schiavi, e trasformazione della moschea in costruzione in fortino!! :indianovestito: Come successe alla fine dell'incontro con la comunit? russa, GLB conclude la storia con un lieto fine. Voto: 8 :trapper:

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  • 9 mesi dopo...

Mi sorprendono un poco tutti questi commenti negativi. Tutto sommato io la trovo una buona storia che tra l'altro trae spunto da un fatto realmente accaduto. Anche il finale, criticato da alcuni, mi sembra più che giusto. Tex in evidente superiorit? numerica è naturale che offra una via d'uscita all'avversario ed è ancor più naturale che lodi il comportamento del principe in quanto sceglie saggiamente la via d'uscita invece di sacrificare tutti i suoi uomini. In fin dei conti il principe non aveva tutti i torti in quanto stava con il suo comportamento solo rispondendo, anche se in un modo eccessivo, ad un torto subito dai suoi uomini. Mi ha sorpreso anche il fatto che nessuno, tranne cheyenne, avesse notato l'incongruenza delle esclamazioni stupefatte dei pard alla vista delle impronte dei cammelli. Quando ho letto la storia arrivato a quel punto mi sono chiesto: "Ma come fanno a dire che non riconoscono le impronte quando continuamente chiamano bonariamente vecchio cammello Carson°"Nel complesso io assegno a questa storia un nove meno, non è un nove pieno ma sicuramente vale più di otto.

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  • 4 mesi dopo...

A me questa storia è piaciuta. Non ha nulla di "fantascientifico", anzi, come già detto sopra, ha riscontri storici. Poi è un episodio ricco di azione e movimento.(A proposito:che cavalli avevano quei fanaticiò Erano instancabili. Magari purosangue arabi o chissà.) Poi perchè dite che il camelide abbia sputato verso Carson° A me risulta che abbia "solo" tentato di mordergli una mano! (Episodio molto esilarante!)Per West 10:Beh.. anche noi a volte definiamo qualcuno con la fisicit? o il comportamento di qualche animale senza avere la minima idea delle forme delle impronte lasciate.

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  • 1 anno dopo...

I disegni di Nicol', secondo me, son piuttosto gradevoli. Le figure umane, in particolare, hanno una certa eleganza. Ecco, magari si potrebbe dire che i volti non sono molto espressivi. In più, Tex appare molto, molto giovane, mentre Carson, sembra il padre. La storia è ben costruita. Capisco le perplessit? sul finale, però nel complesso è una storia originale. E' stato già detto che prende spunto da fatti storici (che, tra l'altro, sono stati alla base anche di un bellissimo albo de La storia del West, con protagonista un giovane Bill Adams e l'iracondo piccolo scozzese di cui ora mi sfugge il nome). Nel apprendere i rimaneggiamenti dei testi, per ragioni di "opportunità" (per intenderci, il famigerato "politically correct"), devo dire che rimpiango i tempi in cui non vigeva la somma ipocrisia delle parole, imperante oggi."Muso rosso", "palla di neve", "muso di catrame", "muso giallo": vi sembrano epiteti improbabili in bocca a uomini in lotta con bande di indiani ostili (salvo, poi, difendere intere tribù dalle angherie dei bianchi), o a uomini in lotta con sette di negri o di cinesi. S?, allora il linguaggio era libero dagli onanismi moderni. Non esistevano i neri, ma i negri: ma quando mai il termine "negro" ha avuto un senso spregiativo, in italiano? Neglu ultimi anni, qualcuno, affetto da provincialismo acuto, deve aver orecchiato che negli Usa, il termine negro (comunque migliore di "nigger") aveva assunto una valenza spregiativa, in favore del neutro "black". Peccato che "negro" significhi esattamente "nero". Ora, però, chiudo: mi rendo conto che ho divata troppo.

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  • 1 anno dopo...
  • 6 mesi dopo...

ho controllato la mia versione Tutto Tex di questa storia e ho notato che le censure apportate riguardarono solo l'edizione Nuova Ristampa. Ah tra le altre cose preferisco naturalmente i dialoghi di GLB originali!!

 

Non sapevo quest'avventura fosse nata da uno spunto storico suggerito da Sergio. Comunque la ricordo come una buonissima storia. Chi ha detto che è noiosa non mi trova d'accordo perché è ricca di dialoghi brillanti e ironici e di un grande Tex! Inoltre Fantasmi nel Deserto esce nel periodo successivo a grandi storie che tutti conosciamo forse per questo è stata valutata un po' negativamente, ma, ripeto, per me è un ottima storia. Non un capolavoro ma piena di texanietà allo stato puro.

 

Questa frase (riportata anche nell'articolo UBC) ci dimostra la potenza e l'efficacia del linguaggio bonelliano come non mai:

 

"La storia del mondo è piena zeppa di porcherie commesse nel nome di nobili ideali ma, a ragion veduta, una guerra è sempre sporca, e dietro le belle parole di quelli che la dichiarono si nascondono quasi sempre o l'orgoglio più pazzo o la sete di potere e di gloria!" (Giovanni Luigi Bonelli).

 

Insomma io penso sia strepitoso GLB. Punto. E in questo piccolo monologo di Tex vedo richiami attuali all'Isis e alle guerre che si combattono ancora oggi a distanza di quasi quarant'anni da che uscì questa storia (1975).

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  • 5 mesi dopo...

Francamente la ricordavo migliore questa avventura "sahariana" di Tex & pards : se l'incipit è teso ed avvincente al punto giusto,la prosecuzione della storia è dannatamente faticosa da leggere e da finire. I tuareg combattono un po' da piccioni e l'espediente,usato ed abusato, di Cochise che accorre in aiuto stufa parecchio. Disegni di Nicolò sempre piacevoli,ma i cammelli che sono dromedari.......Voto 6 di stima.

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  • 3 anni dopo...

La caratteristica principale di ogni recensione è la soggettività; ogni giudizio del singolo lettore è opinabile e non di rado capita che, quella che per alcuni è una storia di spessore, per altri non meriti nemmeno la sufficienza. "Fantasmi nel deserto" è la prova di questa teoria. Esaurita la premessa, mi duole dire che per il sottoscritto la storia non va oltre la mediocrità e col passare degli anni, non ho mai avvertito il desiderio di rileggerla, come invece mi succede per altri albi. Bonelli comincia a palesare un lieve calo d'ispirazione che da lì a poco autorizzerà il figlio Sergio ad affiancarlo nella stesura delle sceneggiature (con risultati alterni ma questa è un'altra storia!) Anche ammettendo che il soggetto possa essere nato da una curiosa notizia storica dell'esercito, l'ennesimo caso di popolo inusuale che si coalizza e cospira nell'ombra in suolo americano, alla lunga stufa un po'. Oltre a questa lacuna di base, l'autore stavolta non riesce come suo consueto a colmare i buchi con una sceneggiatura degna di nota, anzi tira fuori una storia alquanto noiosa, ripetitiva e prevedibile. Poca roba i Tuareg che combattono in maniera suicida, fungendo da carne di macello dinanzi i winchester dei nostri pards, a tratti sembra di trovarsi in uno di quei videogame in cui appaiono nemici dappertutto e il giocatore li stende a ripetizione. Molto stucchevole e poco convincente il finale "a tarallucci e vino" (come si suol dire dalle mie parti), che vorrebbe essere un colpo di scena, ma finisce per rivelarsi un banale epilogo a lieto fine, dopo due albi di sangue e pallottole. Una delle poche scene da ricordare, il siparietto comico di Carson con il dromedario, per il resto molta noia e una lista chilometrica di invocazioni ad Allah. Un evidente passo falso per G.L. Bonelli ma glielo si predona: è umano che anche i grandi possano errare! Nella norma i disegni di Nicolò, un professionista sempre costante e lineare, che però a volte mi sembra troppo "pulito" di tratto per essere adatto al genere western, ma, come accennato all'inizio del commento, anche in queste tipologie di considerazioni vige la regola della soggettività. Il mio voto finale è 5

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Storia sicuramente minore, condita di sparatorie, inseguimenti ed assedi tra i pards - aiutati dagli Apache di Cochise - ed un
nemico inconsueto, i Tuareg.

Finale un po’ troppo buonista con la redenzione troppo poco
credibile dei sanguinari africani.

Voto alla storia: 6,5

Voto ai disegni: 8,5

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Storia con "genti strane" che a ritmi regolari Glb sfornava per variare un po' la "zuppa"texiana:P:inch:

 

Gli "Uomini Blu"vogliono costituire un proprio regno in una zona desertica tra California,Sud dell' Arizona e nord del Messico.Tex aiutato dagli Apache di Cochise riuscirà a far desistere gli Arabi dal loro folle intento senza provocare un bagno di sangue nel finale.

 

Non male lo spunto dei beduini presenti nel Sud ovest per l addestramento delle truppe cammellate americane.tutti gli eserciti del '800 che operavano in zone desertiche addestravano truppe cammellate.

 

I pard sono piuttosto a loro agio nei combattimenti,Glb non compie l errore di caricare di eccessiva veemenza religiosa la lotta tra Tex e gli Arabi.

A me non è dispiaciuta come storia, certo non un capolavoro ma l ho trovata originale...

 

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  • 2 mesi dopo...

Per me è  la storia  peggiote del centinaio, anzi, è  l' unica brutta. Per la prima  volta  da quando ha iniziato a scrivere Tex Glb commette uno svarione e scrive una storia noiosa e piatta, con dialoghi  stanchi e spenti. In seguito,  continuerà  a non commettere nessun errore fino a oltre  il numero 200. 

Peccato, perché  lo spunto  dei Tuareg era  originale.

Belli i disegni di Nicolò.

5

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On 13/1/2019 at 15:55, Grande Tex dice:

Glb commette uno svarione e scrive una storia noiosa e piatta, con dialoghi  stanchi e spenti. In seguito,  continuerà  a non commettere nessun errore fino a oltre  il numero 200. 

in realtà, errori ne commette anche dopo...;)

tutti i grandi sceneggiatori commettono errori, è normale

Questa storia è senza infamia senza lode, ma non è inverosimile nella trama: anzi, descrive a puntino una caratteristica tipica dell'Islam, la conversione dei miscredenti così come è scritta nel Corano (la mia non è una critica, si badi bene ;))

scene di combattimento molto ben rese, non è vero che i dialoghi sono stanchi...cito a memoria:

"voi vorreste venire nel nostro castello di Yuma?" (un sergente dell'esercito a Tex e ai pard sulla zattera improvvisata)

"esatto, ma non per restarci" (risposta di Tex)

 

 

On 7/11/2018 at 00:18, Condor senza meta dice:

Molto stucchevole e poco convincente il finale "a tarallucci e vino" (come si suol dire dalle mie parti), che vorrebbe essere un colpo di scena, ma finisce per rivelarsi un banale epilogo a lieto fine, dopo due albi di sangue e pallottole

caro pard, secondo me il finale è il più giusto possibile...tre "generali", anzi tre capipopolo decidono di  parlamentare e trovano un accordo...dopo tanto sangue e tante vite sprecate nella costruzione di un sultanato nel West, il Principe Amhed capisce che perseverare nel suo folle gesto è sbagliato e porterebbe solo alla morte dei suoi uomini, senza nulla concretizzare e ottenere.

I Tuareg non temono la morte (e GLB lo fa capire bene) ma si rendono conto che sacrificarsi è inutile,la causa è persa...e Ahmed, capo GUERRIERO  a capo di gente guerriera, dona a due capi GUERRIERI (Tex e Cochise) due simboli di pace: cosa c'è di più bello di un finale come questo??

 

Tex vuole evitare un ulteriore bagno di sangue,e si comporta come il migliore degli uomini...grande GLB

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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Barbanera dice:

in realtà, errori ne commette anche dopo...;)

tutti i grandi sceneggiatori commettono errori, è

Certo, intendevo dire che fino al numero 200 e oltre di errori non ne commettera più 

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  • co fondatore

E' una delle poche storie un po' "sotto" del centinaio. Sotto rispetto alla media dell'epoca intendo. In realtà sino a Canyon Diablo anche le poche "brutte" non vanno sotto il 7.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Barbanera dice:

caro pard, secondo me il finale è il più giusto possibile...tre "generali", anzi tre capipopolo decidono di  parlamentare e trovano un accordo...dopo tanto sangue e tante vite sprecate nella costruzione di un sultanato nel West, il Principe Amhed capisce che perseverare nel suo folle gesto è sbagliato e porterebbe solo alla morte dei suoi uomini, senza nulla concretizzare e ottenere.

I Tuareg non temono la morte (e GLB lo fa capire bene) ma si rendono conto che sacrificarsi è inutile,la causa è persa...e Ahmed, capo GUERRIERO  a capo di gente guerriera, dona a due capi GUERRIERI (Tex e Cochise) due simboli di pace: cosa c'è di più bello di un finale come questo??

 

Tex vuole evitare un ulteriore bagno di sangue,e si comporta come il migliore degli uomini...grande GLB

Appunto come sostenevo nel mio commento caro pard, in ogni giudizio o recensione vige la regola della soggettività. L'epilogo, seppur legittimo e a lieto fine, a me lascia un po' la sensazione della favoletta del "vissero tutti felici e contenti". Sia ben chiaro, da pacifista sarei felice che ogni controversia si risolvesse così nella vita, ma visto il soggetto e le ripetute battaglie che si susseguono nei due albi (unico leitmotiv della storia visto che la trama è piuttosto esile), trovo un po' troppo semplicistica la resa del principe. Il fanatismo difficilmente fa rima con buon senso e in fondo il capo Tuareg se la cava anche alla grande, visto il sangue di innocenti versato sotto il vessillo del suo utopistico piano. 

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1 ora fa, Condor senza meta dice:

Appunto come sostenevo nel mio commento caro pard, in ogni giudizio o recensione vige la regola della soggettività. L'epilogo, seppur legittimo e a lieto fine, a me lascia un po' la sensazione della favoletta del "vissero tutti felici e contenti". Sia ben chiaro, da pacifista sarei felice che ogni controversia si risolvesse così nella vita, ma visto il soggetto e le ripetute battaglie che si susseguono nei due albi (unico leitmotiv della storia visto che la trama è piuttosto esile), trovo un po' troppo semplicistica la resa del principe. Il fanatismo difficilmente fa rima con buon senso e in fondo il capo Tuareg se la cava anche alla grande, visto il sangue di innocenti versato sotto il vessillo del suo utopistico piano. 

A dire la verità, a fare la figura degli estremisti sono soprattutto il profeta e il nobile Yusuf, principali avversari nei primi due albi.Glb volutamente lascia avvolto in un alone di mistero fin dall' inizio la figura del Principe,che gli serve per "cucinare"un finale buonista che secondo me è l' unico possibile... Infatti,come successo altre volte,Glb dimentica nelle ultime pagine volutamente un personaggio principale (il nobile Yusuf, capoccia dell'armata del principe e avversario di Tex fin dall'inizio,scompare infatti nel finale) e lascia parlamentare con Tex e Cochise solo il Principe con un guerriero anonimo. 

 

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Barbanera dice:

A dire la verità, a fare la figura degli estremisti sono soprattutto il profeta e il nobile Yusuf, principali avversari nei primi due albi.Glb volutamente lascia avvolto in un alone di mistero fin dall' inizio la figura del Principe,che gli serve per "cucinare"un finale buonista che secondo me è l' unico possibile... Infatti,come successo altre volte,Glb dimentica nelle ultime pagine volutamente un personaggio principale (il nobile Yusuf, capoccia dell'armata del principe e avversario di Tex fin dall'inizio,scompare infatti nel finale) e lascia parlamentare con Tex e Cochise solo il Principe con un guerriero anonimo. 

 

Giusta osservazione Barbanera, credo tu abbia colto nel segno, ma questo stratagemma narrativo mi convince poco. L'epilogo suona come una sorte di preludio a quella forma di buonismo che ha pervaso l'opera Bonelliana nel centenario successivo (vedi come esempio il finale della "Foresta Pietrificata").  

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  • 4 settimane dopo...

Un'avventura che ho trovato buona ma nulla di più : una storia che non mi ha coinvolto più di tanto nonostante le belle scene d'azione , originali i tuareg e i loro cammelli di cui Tex e lo zio kit non sapevano nemmeno l'esistenza . Il finale diplomatico l'ho trovato molto insolito.
STORIA : 7
DISEGNI : 7

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  • 2 settimane dopo...

Nella mia rilettura del centinaio d'oro sarei arrivato a questa storia. Ma quei tuareg nel Wes... no, non ce la faccio, ogni volta che la inizio è un tormento. Non l'ho mai letta e forse, continuando di questo passo, non la leggerò mai :(

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