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TWF - Tex Willer Forum

[226/227] Taglia: Duemila Dollari


ymalpas
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Voto alla storia  

31 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Luigi Bonelli
Disegni: Erio Nicolò
Periodicità mensile: Agosto 1979 - Settembre 1979
Inizia nel numero 226 a pagina 20 e finisce nel numero 227


In Arizona, i pards favoriscono la fuga di un poveraccio braccato da una pattuglia di volontari decisi a impiccarlo. Si tratta del minatore Rick Sander, aggredito e poi incastrato con una falsa accusa di omicidio da una cricca cittadina facente capo al banchiere Mart Holmer e al suo sgherro Sam Spring: lo scopo della gang è quello di allontanare da Redrock tutti i cercatori d'oro - vivi o morti - per arraffarne le concessioni minerarie. I gaglioffi di Redrock si scatenano contro i rangers! Gli Apaches di El Tuerto, complici della banda, vengono decimati; Sam Spring finisce al fresco; il vile sceriffo, prezzolato dalla gang, scappa via verso la Sonora. Il capo - il losco banchiere Mart Holmer - e John Pratt, truffaldino direttore dell'ufficio per le concessioni minerarie, sono attesi da un tragico destino...

 

Copyright Sergio Bonelli Editore

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Stupenda la copertina di Taglia: duemila dollari. Una delle mie preferite in assoluto. Della storia, sono anni che la rileggo, ne ho un ricordo sbiadito, forse perchè non è delle migliori del repertorio bonelliano.

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  • 10 mesi dopo...
Guest Wasted Years

La sto finendo di rileggere. Non è malvagia, questa storia, anche se non brilla particolarmente. ricordavo qualche dettaglio, ma in effetti, non ha molto di memorabile. un innocente in prigione che fugge ed i pard che si fanno in quattro per scagionarlo. Però la storia scorre bene ed è bene illustrata. Ricordavo solo il personaggio del Tuerto, l'apache Guercio, in realtà. Le chine sono chiaramente di Gamba, a mio giudizio, e questa storia non verr? mai citata tra le più mitiche. Però è piacevole da leggere.

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  • 4 mesi dopo...

L'ho letta nella versione a colori. E' una storia veramente gustosa, che riesce a tenere incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina. L'intreccio è originale e ben costruito, e anche dialoghi sono avvincenti. Per non parlare dei bellissimi disegni del grande Nicol' (secondo me, il migliore di tutti i tempi, meglio anche di Galep), che diventano ancora più spettacolari nella versione "in Technicolor". Mi sembra veramente di assistere a un classico film western. Voto: 8+

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  • 2 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Riletta pochi gioni fa in versione a colori di repubblica, e confermata la mia precedente impressione... Una storia mediocre, dalla trama perlopiù lineare e priva di veri e propri "guizzi" di energia... Una prestazione alquanto opaca sia da pare di GLB che non risce a sfruttare al meglio nessuno dei 4 mitici pard, sia da parte di Nicol' la cui prestazione grafica non è all'altezza di molti suoi lavori passati... Tra i vari personaggi che popolano la storia, a mio parere nessuno riesce a "brillare" di luce propria n° il perseguitato Rick Senders, n° il "cattivone" di turno, il ricco banchiere Olmert.. Anche El tuerto, personaggio che durante la sua prima apparizione sembrava essere interessante, ha regalato ai lettori ben poche emozioni... Unica figura che, a mio parere, suscita un po' di interesse è il viscido sceriffo di Redrock, la cui fine è stata però molto meno "spettacolare" di quanto quel verminoso serpente si meritasse... Anche i quattro pard risultano essere molto più opachi rispetto al solito... Duri e decisi, questo si, ma sembra quasi che si muovano al rallentatore, quasi siano intrappolati in quella rete a maglie strette che è la storia.... VOTO COMPLESIVO : 6

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Condivido sostanzialmente il parere del Colonnello: nonostante lo spunto iniziale ( l'evasione e la fuga di un presunto colpevole, Rick Sander ) faccia pensare a "Caccia all'uomo", già da prima dell'incontro con Tex la storia prende una direzione fin troppo consueta, dato che veniamo a sapere che l'accusato è innocente e anzi vittima di un complotto per togliergli la sua concessione mineraria. Anche Tex & Co. lo intuiscono subito e capiscono "a pelle" che ci deve essere sotto qualcosa di losco; e, non appena lo hanno capito, non fanno alcuna fatica a inquadrare i loro avversari

il banchiere Holder e il suo scagnozzo Sam Spring da una parte e l'Apache ribelle El Tuerto dall'altra ( che i "cattivi bianchi" si servano di lui, Tex e Carson lo capiscono in modo ridicolmente facile: attaccando Sam Spring e i suoi scagnozzi intenti a depredare la concessione di Sander con grande impiego del grido di guerra apache, cosa che fa sè che i banditi si sgolino a dire che "El Tuerto" li sta attaccando per sbaglio)
. Quando poi si arriva allo scontro diretto, tutto si risolve in maniera sostanzialmente semplice, specie per quanto riguarda El Tuerto e i suoi, che si dimostrano dei pessimi tattici ( lo rileva lo stesso Tex
dato che incendiano la prateria prima di far scappare i cavalli degli avversari
) e dei tiratori anche peggiori ( prima ancora
non erano stati capaci di colpire Tex, Carson e Tiger sebbene a cavallo offrissero un buon bersaglio
). Anche gli avversari bianchi non sono un gran problema, dato che bastano una sparatoria e qualche zuffa per liquidare gli uomini d'azione, mentre Holder fa una fine molto spettacolare ( e tipica, come dice Paglieri in "Non son degno di Tex" della sua categoria di delinquente, quella del "pezzo grosso di città"), ma in definitiva sproporzionata per un personaggio abbastanza incolore. Bench? GLB schieri il quartetto al completo, in questa storia sono già presenti le caratteristiche del suo impiego che spesso si rimproverano a Nizzi, quasi che le avesse introdotte e usate soltanto lui: preminenza di Tex e Carson, uso limitato di Tiger, presenza quasi del tutto decorativa di Kit Willer. I disegni di Nicol' mi paiono buoni. In sintesi, a mio avviso:soggetto 6,5sceneggiatura 6disegni 7,5
  • +1 1
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  • 8 mesi dopo...
  • 7 mesi dopo...
  • Rangers

Storia effettivamente deboluccia, ma che si lascia comunque leggere. La trama non è certo originalissima e anche le numerose situazioni sono un qualcosa di già visto tante volte sulle pagine della serie. I quattro pards sono al gran completo, ma in realtà l'azione è tutta nelle mani di Tex e Carson, con una piccola parte che vede protagonista Tiger, mentre Kit Willer non fa praticamente nulla, se non far da balia al minatore ingiustamente accusato. Praticamente il suo ruolo è inutile ai fini della storia, forse GLB all'inizio aveva in mente qualcosa anche per il giovane Kit, ma alla fine sembra essersi scordato di lui, lasciandolo un p? all'ombra. I cattivi sono per lo più i soliti banditucoli che non brillano certo per coraggio o intelligenza; nemmeno gli indiani ribelli riescono a lasciare un segno, nonostante il capo El Tuerto, guercio da un occhio, potrebbe far pensare ad un difficile ostacolo per Tex. Poi abbiamo il losco banchiere, che va a prendere il ruolo della marea dei soliti pezzi grossi, boriosi e ricconi già tante volte incontrati. Lo sceriffo invece è strano, inzialmente e per buona parte della storia sembra non essere n° carne n° pesce, più che altro appare come un pauroso, non sembra granch? corrotto. Invece alla fine accorre immediatamente ad avvertire Holmer che i rangers stanno dirigendosi ad arrestarlo, diventando così il solito sceriffo che va a mangiare le briciole del prepotente!Come dicevo nonostante queste cose già viste e riviste, la storia si lascia leggere e imho raggiunge la sufficienza!! :trapper:

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  • 7 mesi dopo...

Questo racconto non è un capolavoro ma non condivido neanche le stroncature che ho letto, la storia seguente con El Morisco ha un finale molto più scontato sin dall'inizio di questa che comunque si lascia leggere bene. Anche tutte e due le copertine di Galep sono molto belle. Voto otto.

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  • 2 anni dopo...

Non male come storia; in effetti non emerge particolarmente in qualche aspetto se non per la sorte finale dei cattivi. Tuttavia non mi è sembrata così scialba come qualcuno ha detto; sono sicuro di avere letto storie ben più moscie. Di certo è il solito Tex che spacca anche se non mi convince molto la risoluzione dei conti finale.

Il banchiere e i suoi compari fuggono perchè Tex gli ha ormai incastrati. Ma incastrati con che cosa? L'unica prova che i pards hanno sono le parole di un uomo che poi è morto. Quindi quei grossi furfanti non mi sembravano così messe alle strette; l'impressione è che perdano definitivamente semplicemente perchè si fanno prendere dalla tremarella ( e meno male che il banchiere diceva in precedenza di essere tranquillo). Mi domando se l'intenzione di Tex non fosse quella di schiaffarli e giudicarli lui stesso, visto come si occupa di quell'inetto di sceriffo (giustamente).
Facciamo un sette meno meno.
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  • 5 anni dopo...

Rick Sanders,minatore di Redrock, fugge dalla locale prigione,accusato ingiustamente di omicidio:verrà aiutato da Tex, che si scontrerà con il banchiere Homer,che con l' inganno e la violenza (utilizzando i rinnegati Apache di El Tuerto) entra in possesso delle concessioni aurifere del territorio.Tra i principali alleati di Homer,vi è anche il buon Sam Spring, suo gorilla e "cinghia di trasmissione" con El Tuerto

 

Storia minore di Glb,ma non so perché mi è sempre piaciuta.probabilmente per la figura di Spring,o più probabilmente perché la lessi la prima volta insieme ad una persona che mi è stata cara...

Vedremo la continuazione ;)

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  • 2 settimane dopo...

Discreta cittadina con un grande Tex e due buoni Carson e Tiger. Purtroppo c'é un Kit versione "badante" che non mi gusta molto, ma bisogna accontentarsi, soprattutto quando poi leggo le critiche al Kit di Ruju e mi chiedo qual é migliore tra i due. Io preferisco il secondo, anche se toglie la scena al padre.
Tornando a noi, per essere una storia forse dimenticata e sicuramente poco commentata, direi che si lascia leggere con piacere, soprattutto per le sue scene nei saloon, degne della tradizione.
Voto alla storia: 6,8

Voto ai disegni: 8,5

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  • 2 anni dopo...

Storia di ben rara bruttezza e mancanza di interesse.

Si tratta di un GLB in piena crisi creativa, che riprende vecchie e abusate situazioni, riproponendole strancamente. Si salva qualche dialogo, ma anche i dialoghi appaiono privi di freschezza e di mordente. E', in sostanza, routine e routine pesante.

Da notare anche la totale inutilità di Tiger e soprattutto Kit, ridotto a fare la balia. Se non ci sono idee che giustifichino la presenza di tutti e quattro i pard è meglio lasciarli fuori, perchè poi vengono a zavorra e fanno le belle statuine.

Peccato.

Nicolò ha il suo consueto stile, molto retrò ma bello.

GLB 5

Nicolò 7

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  • 2 mesi dopo...

Per paradosso è anche in storie minori come questa che si vede la grandezza di GL Bonelli. Non c'è nulla di trascendentale, anzi si tratta di una vicenda abbastanza classica, ovvero il prepotente del paese che con la forza e la violenza si libera di tutti gli sventurati che gli sono di ostacolo. In genere si tratta di ranch, questa volta è una concessione mineraria ma cambia poco.

Però la lettura è scorrevole, i dialoghi sempre brillanti, con un Tex che non fa sconti a nessuno, specie al granduomo di turno come il banchiere Holmer: "Mi hanno detto che siete un pezzo grosso del paese e che siete abituato a veder la gente che fa largo al vostro passaggio, ma per me, detto in tutta franchezza, siete soltanto uno dei tanti furboni che, invece di guadagnarsi il pane sgobbando se ne stanno in comode poltrone a inventare trucchi per cavare soldi dalle tasche di lavora".

Anche lo sceriffo è personaggio ben delineato, vero e proprio manifesto di ignavia, che si sarebbe meritato una battuta coi fiocchi ben maggiore rispetto a quella ricevuta.

Finale forse un po' affrettato e con un espediente più volte utilizzato in passato, ovvero una sorta di giustizia divina che punisce i colpevoli anziché la mano, ma sarebbe meglio dire la colt, di Tex.

Concordo invece sull'inutilità della figura di Kit Willer, praticamente utilizzato solo per far da badante al fuggiasco Rick Sander (immagino le partite di tressette tra i due...).

Si poteva far di meglio.

 

Sempre bravo Nicolò, specie nei primi piani di Tex: sorridente quando è intento a scherzare con i propri pard, a muso duro con Spring e soci o, meglio ancora, quando sigaretta alla bocca guarda fisso negli occhi l'avversario di turno.

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  • 5 mesi dopo...

Storia dall'impianto piuttosto classico e lineare, nel complesso più che sufficiente ma ben lungi dall'entusiasmare. A mio giudizio, una delle sceneggiature meno appariscenti e coinvolgenti scritte nel corso della carriera da GLB, seppure accompagnata dalla prova abbastanza positiva ai disegni di Nicolò, a suo tempo sinonimo di garanzia.

 

Trovatisi casualmente coinvolti nella vicenda di Rick Sander, minatore accusato di omicidio, Tex ed i pards decidono senza perdere tempo a rimuginarci sopra di perorare la sua causa, e giunti presso la cittadina mineraria di Redrock Tex e Carson (mentre Kit e Tiger restano nascosti con Rick) non tardano a scoprire che Sander ha effettivamente ucciso un uomo, ma che lo ha fatto per legittima difesa, essendo il tizio al soldo del banchiere Mart Holmer. Di qui in poi, i due pards non incontrano grande difficoltà nel neutralizzare l'accolita di mascalzoni, ricorrendo a sistemi piuttosto sbrigativi (ben consci di avere a che fare con uno sceriffo tanto corrotto quanto pavido, di cui GLB - chissà se volutamente? - non fa neanche il nome), senza mai dover correre veri e propri pericoli, né in occasione del tentativo di omicidio ordito da tre sgherri di Sam Spring (braccio destro di Holmer), e nemmeno allorquando la cricca di Redrock tenta di farli eliminare dalla banda di apaches, invero piuttosto malmessa, al comando di El Tuerto (in tale circostanza, alla festa si aggiunge Tiger Jack). L'inconsistenza degli antagonisti di turno è tale che i pards non interagiscono mai direttamente con il gran burattinaio Holmer, ma si limitano a constatarne il tragico decesso allorquando questi - insieme al complice John Pratt, dell'ufficio per le concessioni - tenta una disperata fuga in calesse, ma finisce in un burrone.

 

L'unico frangente da ricordare di tutta la storia, stringendo, è il cazzotto che Tex rifila al baldo sceriffo (probabilmente, aveva in animo di farlo da chissà quanto), intimandogli poi di lasciare il paese, presumo poiché, insipido come si è dimostrato, non lo ritenga neanche degno di ulteriori provvedimenti. Per paradosso, la piattezza di questa storia mi incuriosisce non poco in previsione del seguito di prossima uscita: chissà Ruju che idea potrà aver adoperato, per "giustificare" il ritorno di Tex in quel di Redrock.

Modificato da juanraza85
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  • 1 mese dopo...

Prima di leggere il nuovo albo con il ritorno dei "cattivi" di questa storia, me la sono riletta.

 

Erano anni che non lo facevo (rileggo quasi sempre le storie dei primi 200, complice la sistemazione in libreria in doppia fila degli albi.

 

1) L'inizio fulmineo che ti butta subito in mezzo all'azione mi ha ricordato le puttanate di Nizzi nell'intervista postata recentemente nel forum, dove diceva che GL Bonelli iniziava le sue storie sempre con Tex che "prendeva ordini" da un superiore, e aveva una "missione"...   da cui si capisce che sì, è davvero credibile che se li era letti tutti...   :laugh:

 

2) Sempre pensando al Tex "sbirro fedele alle regole" che ci siamo dovuti sorbire per tanti anni (troppi!), qui Tex aiuta un fuggitivo ad evadere dallo sceriffo, così sulla fiducia! :lol: (e la cosa è normalissima, perchè TEX È COSÌ. Piuttosto era leggere un Tex che seguiva i regolamenti che suonava "storto" ogni volta, non importa quante volte cercavano di convincerci che era sempre stato così....).

E poi leggere a pagina 58 i "cattivi" sentirsi al sicuro perchè hanno corrotto giudici, intimidito testimoni, e "nessuno può lottare contro la legge", e pregusti il momento in cui li farà volare fuori dalla finestra (perchè sai che è una storia di GL Bonelli, altrimenti ti toccava dare ragione al cattivo, lo pseudo-Tex non andrebbe mai contro la legge...)

Questi sono I CATTIVI PERFETTI del Tex di GL Bonelli: prepotenti, arroganti, perchè hanno i soldi e la legge dalla loro parte. Bastano poche vignette a GL Bonelli per farteli odiare.

 

3) Che nostalgia, il Tex di Nicolò...  :wub:

(anche se in alcune vignette mi è sembrato di notare l'intervento di Gamba...  non so se ho le traveggole o se effettivamente gli ha dato una mano in questa storia...)

 

4) Pagina 59, Tex chiede a Carson "se è il caso di prendere precauzioni". Carson non si è ancora trasformato nella spalla comica trattato come un imbecille, qui nelle storie di GL Bonelli non ha bisogno di chiedere a Tex ogni tre strisce cosa deve fare e perchè. Si parlano da eguali.

 

5) Purtroppo, già si vedono tracce dei problemi che costringeranno GL Bonelli all'abbandono, con incongruenze abbastanza macroscopiche (a pagina 62 Sander non sa chi ha rilevato le miniere abbandonate, e Kit si propone di andare a indagare sulla cosa, ma poco dopo a pagina 68 quando arrivano Tex e Carson, Sander sa benissimo chi le ha rilevate tutte...) sono già passati quattro anni dall'"incidente sugli sci" che secondo Sergio Bonelli lo aveva costretto a dargli man forte su Tex e questa è una delle ultime storie pubblicate senza stare anni nel cassetto e senza "aggiustamenti" di altri...

 

6) La PRIMA volta che Tex parla al banchiere, che gli ha appena rivolto la parola...    "Mi hanno detto che siete il pezzo grosso del paese, e che siete abituato a veder la gente fare largo al vostro passaggio, ma per me, detto in tutta franchezza, siete soltanto uno dei tanti furboni che, invece di guadagnarsi il pane sgobbando dall'alba al tramonto, se ne stanno in comode poltrone a inventar trucchi per cavar soldi dalle tasche di chi lavora"

 

7) Tex spara il primo colpo in aria per avvertimento, Carson spara il primo colpo in aria per avvertimento... Tiger avverte il primo indiano bucandogli la spalla al primo colpo!  :laugh:

 

8) È vero che la storia è semplice, ma guardate quante cose avvengono in 205 pagine (meno di due albi). Oggi ne occuperebbe almeno tre...

 

Alla fine, non certo una delle storie più memorabili di GL Bonelli. All'epoca, dopo tanti capolavori, non mi deve aver fatto una grande impressione. Riletta oggi, è uno spasso dall'inizio alla fine!

 

 

 

 

 

 

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  • co fondatore
<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

5) Purtroppo, già si vedono tracce dei problemi che costringeranno GL Bonelli all'abbandono, con incongruenze abbastanza macroscopiche (a pagina 62 Sander non sa chi ha rilevato le miniere abbandonate, e Kit si propone di andare a indagare sulla cosa, ma poco dopo a pagina 68 quando arrivano Tex e Carson, Sander sa benissimo chi le ha rilevate tutte...) sono già passati quattro anni dall'"incidente sugli sci" che secondo Sergio Bonelli lo aveva costretto a dargli man forte su Tex e questa è una delle ultime storie pubblicate senza stare anni nel cassetto e senza "aggiustamenti" di altri...

Ecchissene. Qui GLB è ancora stratosferico. Il resto son piccolezze. Punto.

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Riletta anche io di recente.

Niente da fare.

So che mi odierete ma continuo a non essere un grande fan di Glb

La storia non é neanche male ma non riesco adapprezzarla appieno

Perché? beh non so neanche spiegarlo bene

A volte un autore semplicemente nom ti piace o lo trovi noioso

Questo é il caso

Magari dipende dal fatto che tutti i personaggi sembrino sempre calmi e parlino senza pathos anche nei momenti più tesi( vedi Sanders quando scappa) e sembrino poco espressivi o il fatto che io non vada pazzo per i dialoghi di Glb( lo so non crocifiggetimi,piacciono a tutti ,a me no).

Uso questa storia a paradigma perchè é quella che ho letto di recente

Peccato veramente

Non vi nascondo che non apprezzare qualcosa che é apprezzato da tutti non é proprio una bella sensazione

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Grande Tex dice:

Riletta anche io di recente.

Niente da fare.

So che mi odierete ma continuo a non essere un grande fan di Glb

La storia non é neanche male ma non riesco adapprezzarla appieno

Perché? beh non so neanche spiegarlo bene

A volte un autore semplicemente nom ti piace o lo trovi noioso

Questo é il caso

Magari dipende dal fatto che tutti i personaggi sembrino sempre calmi e parlino senza pathos anche nei momenti più tesi( vedi Sanders quando scappa) e sembrino poco espressivi o il fatto che io non vada pazzo per i dialoghi di Glb( lo so non crocifiggetimi,piacciono a tutti ,a me no).

Uso questa storia a paradigma perchè é quella che ho letto di recente

Peccato veramente

Non vi nascondo che non apprezzare qualcosa che é apprezzato da tutti non é proprio una bella sensazione

Hai ragione.

Anch'io, non so per quale ragione, ho le mie antipatie.

Non sopporto i ragni e i visigoti.

 

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Ho fatto come @Diablero : ho riletto questa storia in previsione di "Ritorno a Redrock", momentaneamente parcheggiato per dare precedenza all'autoconclusivo Maxi "La grande congiura" (e mal ne ne incorse).

Sarà forse che dopo aver nuotato nella melmosa pozza di uno stagno stantìo un bel bagno in una tradizionale e profumata vasca da bagno con acqua cristallina ti fa sentire in paradiso, ma concordo al 100% con l'intervento di @Diablero.

Una storia incalzante e divertente, dialoghi sapientemente calibrati in base alla circostanza e mai stereotipati. Due fulgidi esempi: Tex che al ristorante ordina per sè e per Carson "due bistecche fuori serie" (per quelli che credono che GLB usasse sempre e solo l'altezza di due dita) e la stupenda didascalia (aaahh, una goduria ormai scomparsa) che contrappunta un destro di Tex al malcapitato di turno con le parole "un ultimo pugno misericordioso lo spedisce in un mondo dove tutto è pace e silenzio". Quando una trama è tradizionalmente classica, sono lo stile e i dettagli a fare la differenza. E qui la fanno.

L'imminente lettura di "Ritorno a Redrock" mi fa temere il peggio, perchè reputo arduo restare all'altezza di questa storia, come spesso capita ai séguiti rispetto ad una riuscitissima opera prima. Spero sinceramente di sbagliarmi.

I miei voti:

sceneggiatura: 8

disegni: 8

 

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Il 8/4/2023 at 18:51, Diablero dice:

3) Che nostalgia, il Tex di Nicolò...  :wub:

A chi lo dici :(

Il 8/4/2023 at 18:51, Diablero dice:

(anche se in alcune vignette mi è sembrato di notare l'intervento di Gamba...  non so se ho le traveggole o se effettivamente gli ha dato una mano in questa storia...)

@Carlo Monni sicuramente può essere più preciso: ha risposto ad un mio commento su FB su questa storia puntualizzando proprio questo dettaglio!:)

Il 31/8/2022 at 08:59, Juan Ortega dice:

Per paradosso è anche in storie minori come questa che si vede la grandezza di GL Bonelli.

Mi autoquoto: il suo genio è anche qui, in storie cosiddette "minori" che però ci divertono e si fanno ricordare.

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Allora...Storia abbastanza semplice e classica. Il ricco banchiere, il suo scagnozzo principale, più un gruppetto di tirapiedi. Tex e Carson che inquadrano subito il poveraccio di turno (Sander) e lo aiutano. Alcuni personaggi riusciti (lo sceriffo pavido ma soprattutto corrotto), alcuni usciti maluccio(El tuerto è ridicolo), altri stereotipati. Kit Willer inutile, Tiger un po' sprovveduto, Tex e Carson sul pezzo. Dialoghi asciutti ed godibili (anche se GLB ha scritto di meglio), disegni di Nicolò essenziali e ben calibrati.

Ho letto molto di meglio di GLB (ma anche di Nizzi ad esempio senza parlare del Bos) però la storia è da 6,5 per me e ti tiene (poi ogni tanto GLB ci metteva la mano Divina, a memoria almeno in 4/5 storie e mi mantengo basso).

Certo che se penso a el tuerto però un po' mi cadono le braccia...Se lo avessero scritto altri autori sai che filippiche🙄

Modificato da Diablorojo82
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Ho approfittato di un pomeriggio di ferie per rileggere questa storia prima di iniziare "Ritorno a Redrock".

Non ho ancora letto il seguito, ma per ora posso dire di non capire la ragione per la quale si sia voluto dare una continuazione a questa storia.

 

Alla fine della fiera è un GLB di ordinanza (sempre una garanzia anche in avventure minori) che realizza una storia senza troppe pretese a parte quella di intrattenere il lettore (missione compiuta, sia chiaro).

 

Qualche scena divertente e molto classica (le spazzolate di Tex piacciono sempre) per una vicenda che non mi ha lasciato granché e che mi sembra chiusa a fine albo. I cattivoni che altro possono fare oltre a quello che si è già visto?

 

I disegni di Niccolò sempre efficaci da buon artigiano del fumetto che non punta(va) all'esposizione degli originali in qualche fiera, ma alla sostanza del proprio lavoro.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Laramie dice:

Ho approfittato di un pomeriggio di ferie per rileggere questa storia prima di iniziare "Ritorno a Redrock".

Non ho ancora letto il seguito, ma per ora posso dire di non capire la ragione per la quale si sia voluto dare una continuazione a questa storia.

 

Alla fine della fiera è un GLB di ordinanza (sempre una garanzia anche in avventure minori) che realizza una storia senza troppe pretese a parte quella di intrattenere il lettore (missione compiuta, sia chiaro).

 

Qualche scena divertente e molto classica (le spazzolate di Tex piacciono sempre) per una vicenda che non mi ha lasciato granché e che mi sembra chiusa a fine albo. I cattivoni che altro possono fare oltre a quello che si è già visto?

 

I disegni di Niccolò sempre efficaci da buon artigiano del fumetto che non punta(va) all'esposizione degli originali in qualche fiera, ma alla sostanza del proprio lavoro.

 

Infatti ... questo è il dilemma maggiore. Perché fare un sequel ad una storia qualsiasi, una come tante altre e già bella e conclusa?

 

Tutto il resto ci può anche stare, ovvero verificare a posteriori che non tutte storie abbiano avuto un lieto fine.

 

Ricominciando tutto da capo ... ;)

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