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TWF - Tex Willer Forum

[262/265] Inchiesta Pericolosa


ymalpas
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Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Luigi Bonelli
Disegni: Vincenzo Monti e Giovanni Ticci
Periodicità mensile: Agosto 1982 - Novembre 1982
Inizia nel numero 262 a pagina 95 e finisce nel numero 265 a pagina 43



La carovana della compagnia di trasporti Butterfield, venduta agli Apaches di Oreado dall'infida guida Sam Brendall, viene attaccata sulla pista di Las Crucesè ed è soltanto grazie a Tex e Carson che i pellerossa rimangono a becco asciutto! Brendall rivela di essere al soldo della Overland è impresa di Ned Turpin, concorrente della Butterfield è e viene cacciato via: inseguito dai suoi compari Apaches che lo accusano di avere la lingua biforcuta, si schianta in un canyon! Ma il defunto Brendall aveva altri complici: Gila Kid e il viscido Carlos, detto El Corto, padrone del Devil's Hole, ritrovo di trafficanti e tagliagole. Eliminato anche Gila Kid, Tex e Carson danno fuoco al Devil's Hole! Quindi appoggiati da Cochise, assumono un paio di oneste guide e la carovana della Butterfield riparte per Tucson! Ma dietro la guerra per le tratte commerciali, si cela ben altro marciume: quello del traffico d'armi e whisky con gli indiani ribelli! E così i rangers puntano direttamente sulla tana del lupo, a Lordsburg, sede della Overland. Bill Wyman, complice del padrone della Overland, spiffera tutto in cambio dell'impunità e la combriccola di sporchi trafficanti salta in aria con tutto il suo magazzino di armi e whisky.



© Sergio Bonelli Editore

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Predoni Rossi se non ricordo male, è la prima storia ufficiale del compianto Vincenzo Monti, dopo anni spesi come matitista e rifinitore.
Il suo grande pregio, come ricordava Sergio Bonelli, risiedeva tutto nella sua capacità di adattare il suo stile a quello degli altri disegnatori texiani. Uno stile comunque originale quello di Monti, per certi versi assimilabile a Fusco, per molti altri soprattutto riconducibile al senese Giovanni Ticci, uno dei suoi maestri se mai ve ne furono, che condivise con lui la realizzazione di questa storia, disegnata a due mani, dopo che Monti aveva collaborato alla precedente storia ticciana, intitolata Giungla crudele.

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  • 1 anno dopo...

Come ha ricordato Ymalpas, "Inchiesta pericolosa" è la prima storia che Vincenzo Monti è riuscito a firmare col suo nome, dopo anni di lavoro redazionale; senonchè ( e sarebbe interessante sapere per quale motivo sia avvenuto ciò ) paradossalmente non ebbe il tempo di completarla e l'incarico di terminarla venne affidato a Ticci ( il "passaggio di consegne" si ha nel n. 264 a pag. 25, le cui prime due strisce sono ancora opera di Monti, mentre l'ultima è stata disegnata da Ticci; benchè la differenza di mano si veda, il risultato non è comunque stridente, viste le affinità stilistiche tra i due artisti ). Oltre a questa realizzazione grafica a quattro mani, la vicenda non manca di altre peculiarità: IMHO è possibile infatti ipotizzare che in questo caso GLB abbia ripreso negli anni Ottanta un soggetto abbozzato molto tempo prima, e del resto piuttosto classico ( la guerra tra due compagnie di trasporti, una delle quali guidata da un veterano del contrabbando di whisky ed armi con gli indiani ). Infatti, a particolari che ci riportano all'atmosfera dura e cupa del primo Tex ( il nostro eroe e Carson che torturano con le formiche rosse Sam Brendall, la guida che aveva fatto finire la carovana dell'onesta compagnia Butterfield tra le braccia degli Apache di Oreado ), se ne alternano altri tipici della tarda produzione bonelliana in cui Tex cerca sempre nei limiti del possibile di evitare di arrivare agli estremi coi "cattivi": così, per quanto il taverniere Carlos cerchi di fare secchi i due pards mentre gli perquisiscono il negozio ( si tratta comunque di una "piccionata" niente male da parte loro, visto che in precedenza, quando si stavano avvicinando Gila Kid, il suo amico Bill ed Oreado, avevano giustamente legato Carlos ), si limitano a spianarglielo, senza ammazzarlo come avevano fatto nell'analoga situazione con Borman in "Tucson" ( forse i lettori non avevano gradito quella scena ?); allo stesso modo, dopo aver fatto vuotare il sacco a Wyman, il tirapiedi del grande "cattivo" Ned Turpin, Tex, molto legalitariamente, gli fa redigere e firmare una bella confessione scritta

. In ogni modo, la vicenda si snoda in maniera molto piacevole a livello di dialoghi, ed è ricca di azione ( fino ad un epilogo "pirotecnico" ) e di personaggi, per cui, anche se non può aspirare al rango di capolavori come "Tucson" ( cui somiglia non poco come idea di base, anche se Ned Turpin e Wyman non ricevono una caratterizzazione incisiva come quella di Borman, mentre Gila Kid, che pure non è male come uomo d'azione, si rivela comunque inferiore a Bowie, il personaggio che gli corrisponde nella vicenda più antica ), si attesta comunque su un buon livello. I disegni, tanto nella parte realizzata da Monti ( che si è concesso anche alcune "chicche" e citazioni, come l'aspetto fisico di Gila Kid, che ricorda non poco Lee Van Cleef; o come il Carson che monta a cavallo nell'ultima striscia della pagina 57 del n. 263, inquadrato nella stessa maniera usata da Ticci per Tex in una vignetta di "A sud di Nogales" ) che nella parte toccata a Ticci sono a mio parere di livello comunque ottimo.

In sintesi, IMHO:soggetto 7 +sceneggiatura 8disegni 9

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Un altro aspetto degno di nota di questa vicenda è che ( come ha giustamente sottolineato l'amico Sam Stone in un post sulla storia apparso tempo fa in TWO ) Carson punteggi il dipanarsi dell'azione sottolineando sempre la sua fame e la sua brama di bistecche. In tal modo il vecchio pard assume pure in questa vicenda il ruolo della "spalla comico - combattente", come già era capitato in altre storie bonelliane del terzo centinaio ( basti pensare alla sequenza delle rapide ne "L'oro del Colorado" ), e come capiter? ancor più spesso con Nizzi ( in questo, come in altri aspetti, anche di quelli per cui viene tanto spesso criticato, "erede" a pieno titolo di GLB ).

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Grazie dell'informazione, Anthony! In effetti le storie disegnate da Monti non sono poi tantissime, nonostante di solito gli venissero assegnate delle sceneggiature relativamente brevi e che avevano sostanzialmente una funzione di riempitivo ( unica eccezione "Le colline dei Sioux" ): nel terzo centinaio, in cui esordisce con questa vicenda, realizza poi le due storie più brevi di tale fascia, ossia "Bandoleros" ( nn. 270 - 271, di circa 90 pagine ) e "Gli avvoltoi" ( nn. 296 - 297, di 80 pagine ); nel quarto centinaio disegna invece "L'arma del massacro" ( nn. 321 - 322 ), "Polizia indiana" ( nn. 341 - 343 ), "Desperados" ( nn. 362 - 363 ) e "Il testimone" ( nn. 395 - 397 ), tutte lunghe meno di 220 pagine ( ossia meno di due albi ); nel quinto centinaio, infine ( l'unica storia successiva, che si sarebbe estesa per due albi interi, è stata poi disegnata in gran parte da Brindisi ), realizza "Sul sentiero della vendetta" ( nn. 419 - 420 ), "Gli uccisori" (nn. 430 - 431 ) e "Le colline dei Sioux" ( nn. 480 - 482 ): se l'ultima delle tre vicende si estende per ben 330 pagine, "Sul sentiero della vendetta" ne conta poco più di 180, mentre "Gli uccisori" si attesta sulle 150 circa. Evidentemente l'artista milanese desiderava fornire un prodotto di qualità sempre elevata e non aveva la minima inclinazione a tirar via o anche solo a lavorare di mestiere....

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Un'altra caratteristica di questa storia è la presenza di una precisa indicazione cronologica: la didascalia iniziale ci dice che siamo nell'autunno 1860. Disgraziatamente, si tratta di una indicazione anacronistica: Tex e Carson, infatti, usano con la massima disinvoltura dei fucili Winchester ( usati, come è noto, solo a partire dal 1866 ). La data dev'essere allora frutto di un refuso; ma in che modo correggerlo? Una indicazione potrebbe essere ritrovata più avanti, quando Tex apprende che non solo Oreado e i suoi sono fuggiti dalla riserva Apache, ma anche Geronimo. Ora, Geronimo fuggì dalla riserva in cui era stato rinchiuso nel 1876 e poi nel 1881; una di queste due date potrebbe dunque essere quella giusta ( malgrado l'anacronismo di considerare ancora vivo e operante Cochise, che era morto già nel 1874 ).

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Anche se il definitivo passaggio da Monti a Ticci si ha nell'albo 264, già alle pp. 104 - 105 del n. 263 alcune facce di Tex sono state disegnate dall'artista senese ( forse perchè, come per Fusco ne "Il clan dei cubani", quelle originariamente disegnate da Monti non erano piaciute; in alternativa, sarebbe possibile pensare che Monti le avesse appena abbozzate quando la storia è stata messa nelle mani di Ticci ).

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  • 1 mese dopo...
Guest Wasted Years

Una storia dalle varie facce, e dagli svariati motivi di interesse. Il primo è Vincenzo Monti, che mostra il suo talento ma ancora non eccelle, è il suo primo lavoro ufficiale su Tex, e non siamo ancora ai suoi massimi livelli, che raggiungerà; IMHO, con la storia degli "avvoltoi". Ticci rileva il lavoro e lo continua come se niente fosse, non c'è davvero niente di stonato nel passaggio, anche se Ticci è molto più dinamico di Monti nei disegni, per cui la parte da lui disegnata è superiore, IMHO. Il secondo motivo di interesse è la vicenda, tanto disorganica e piena di passaggi incidentali, quanto piena di "topoi" classici e di atmosfera "vintage", con i tizzoni d'inferno in forma e con un Carson davvero quasi ai livelli delle storie più divertenti di Nizzi. Il finale sostanzialmente non esiste, il cattivo principale si limita a farsi un bagno in una tinozza qualche decina di pagine prima, dopodichè la vicenda viene troncata di netto al cadere di un giuda. Anche questo è qualcosa di frequente nel primo centinaio di Tex. Ci sono tanti bei "quadri", bei passaggi, il filo che li lega è saldo ma non saldissimo, mentre sono fantastiche le affermazioni che Cochise fa su Carson. Vicenda che a me piace molto, anche se noto dei limiti, ma accettabilissimi.

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  • 2 settimane dopo...

Il finale sostanzialmente non esiste, il cattivo principale si limita a farsi un bagno in una tinozza qualche decina di pagine prima, dopodich? la vicenda viene troncata di netto al cadere di un giuda. Anche questo è qualcosa di frequente nel primo centinaio di Tex.

 

Le considerazioni di Wasted sono abbastanza condivisibili, anche perchè, come ho già detto in un precedente post, alcune scene possono davvero ricordare il primissimo Tex; va inoltre sottolineato che GLB amava moltissimo le scene di forte effetto, alle quali talora poteva sacrificare anche l'organicità della trama ( che effettivamente in "Inchiesta pericolosa" è minore rispetto alla non dissimile "Tucson" ). Questo tipo di finale ( quasi ) aperto o "inesistente" non è però privo di precedenti nemmeno nel "centinaio d'oro" di Tex: anche in "Trapper", infatti, ( dove, come in questo caso, si affrontano due "imprese", una onesta, l'altra disonesta ) Tex non arriva ad una resa dei conti diretta con Mr. Jackson ( il personaggio che corrisponde al Ned Turpin di "Inchiesta pericolosa" ), ma incarica Pat e i due capi - carovana di Jackson di sottoporre alle autorità le prove destinate ad inchiodarlo, senza curarsi di vedere come vada a finire; si può anzi dire che il finale "esplosivo" di "Inchiesta pericolosa" attiri maggiormente l'interesse del lettore rispetto a quello tranquillo di "Trapper".

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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

Condivido pienamente i pareri positivi che mi hanno preceduto. Nonostante ci troviamo ormai avanti nella fascia 200, GLB tira fuori una storia per niente debole, anzi ricca di situazioni e soprattutto i due pards ancora in formissima (a parte la mezza "piccionata" dentro al covo di El Corto; mezza piccionata che imho ci sta tutta e va a movimentare ulteriormente la storia)! Anch'io come Pedro ho notato che GLB tendeva, in queste sue ultime storie, ad evitare gli "estremi" delle colt di Tex contro i principali cattivi, rendendo il nostro Eroe quasi "buonista". Il che invece non è affatto vero, in quanto il nostro si dimostra il solito implacabile giustiziere, e addirittura più spietato del solito, quando ad esempio lascia andare Sam Brendall dopo la "cura" a base di formiche rosse (che mancava da un bel pò nella serie) ben sapendo che non sarebbe scampato alla furia degli ex - alleati Apache ribelli di Oreado. La storia oltre ad essere ben "infarcita" di numerose scene d'azione, contiene moltissimi siparietti comici tra i due pards, soprattutto incentrati sul cibo con l'eterna fame di Carson placata varie volte al tavolo di un ristorante francese (dal quale esce con l'acidità di stomaco per via di una strana salsa che accompagnava le bistecche) oppure al villaggio di Cochise (che ritroviamo curiosamente ancora a distanza di pochi numeri) con la tanto attesa festa a base di profumatissimi arrosti!! :D:inch: Buonissima ed indimenticabile la prima prova ufficiale di Monti con i pards trateggiati al meglio (infatti io preferisco questo suo primo tratto dei visi di Tex e Carson alle sue successive e più tarde prove) e ambientazioni Western perfette, oltre alle emozionanti sparatorie sparse quà e là. Il passaggio di mano con Ticci non è per niente "traumatico", anzi penso che sia la storia "a due mani" in cui si avverte meno il cambio di disegnatore!! Da leggere e apprezzare, una di quelle storie che non saranno mai datate per quel che mi riguarda.

Voto: 8 :trapper:

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  • 5 mesi dopo...

Una storia di ampio respiro che vede i due pard impegnati in vari fronti. A me è piaciuta molto sia per la natura investigativa che si protrae nel tempo sia per i siparietti che spezzano un pò la tensione con del sano umorismo e, ultimo ma non ultimo per importanza, le scene d'azione. Ottimi i disegni di un buon Monti all'esordio e del sempre perfetto Ticci con cui la staffetta si realizza in modo assolutamente indolore. Simpatica la scenetta del ristorante francese in cui i nostri eroi, tanto per cambiare, ordinano bistecche e patatine. Unico piccolo neo il finale in cui Tex e Carson lasciano ad altri l'incombenza di punire chi sin dal'inizio ha tessuto la trama dell'intrigo. La storia meritava un pò di pagine in più per vedere all'opera i nostri eroi che castigavano a dovere Ned Turpin. Solo per questo non assegno il dieci pieno ma "solo" dieci meno.

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  • 1 anno dopo...

Storia divisa in due parti che semplicemente possono essere attribuiti ai due diversi disegnatori. La prima parte, disegnata da Monti, è una storia d'azione in cui Tex e Carson sistemano principalmente Sam Brendalle e Gila Kid, principali complici di Ned Turpin. Per il primo Tex e Carson riservano un duro trattamento

costringendolo a filarsela con un cavallo senza sella lungo la pista degli Apaches di Oreado; ciò lo condanna a morte, in quanto nella disperata fuga precipita in un canyon
Per Gila Kid invece, Bonelli disegna uno delle migliori sparatorie negli albi di Tex. Dopo la distruzione di Devil's Hole (concordo con quelli che pensano che Carlos se la cavi piuttosto alla leggera
visto che aveva continuato a rispondere insolentemente ai pards e poi aveva tentato di ucciderli)
, inizia la seconda parte, disegnata da Ticci, in cui l'azione diminuisce e si lascia più spazio ai complotti di Turpin e alle idee di Tex e Carson per smascherarlo. Comunque non c'è un problema di scorrimento nella lettura e i cambi di disegni non creano problemi, visto che comunque Monti e Ticci non sono tanto diversi (personalmente preferisco leggermente Ticci). VOTO : 8
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  • 2 anni dopo...

Gran bel debutto di Monti,con passaggio di testimone a Ticci per,leggo in un post,la sua lentezza. Il famigerato "Ring" di Tucson viene citato e questa combriccola lo ricorda effettivamente,pur in tono minore. Buona sceneggiatura,villains bellicosi e alquanto pericolosi,ma contro questi Tex&Carson c'è poco da fare. Non si sa che fine abbia fatto Turpin e questo personaggio,forse,potrebbe rientrare nel novero dei papabili a rafforzare le file del gruppone "arcinemico" di Tex.  Voto 8

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  • 4 anni dopo...

Rivedere il paese natio dopo un lungo viaggio, è una carezza al cuore, in par modo, rileggere un'avventura classica del nostro amato ranger dopo varie (e non sempre riuscite) escursioni su sentieri atipici, appaga le papille dei lettori più legati alla tradizione. Sia ben chiaro, l'episodio in questione non è di certo un capolavoro, ma il soggetto, la sceneggiatura, i dialoghi tosti e la presenza della coppia di pards in perfetta forma e sintonia, donano all'appassionato la consapevolezza di "ritrovare un vecchio amico". Bonelli sciorina una trama funzionale, sebbene non originalissima, ricca di azione, intrighi e piombo rovente. E' palese che l'episodio del ring di Tucson sia di spessore diverso, ma in fondo gli intrallazzi dell'Overland e i vari antagonisti, rendono piuttosto avvincente la storia. Finalmente rivediamo accanto a Tex un Carson attivo e ironico;  i siparietti tra i due, deliziano il lettore tra le varie sequenze di azione. Molto "esplosivo" (nel pieno senso letterale del termine) l'epilogo, anche se la chiusura affrettata che ci nega di assistere alla doverosa lezione a Ned Turpin, non la comprendo affatto. Ennesimo frutto di quel campionario di errori e imprecisioni, che entrarono a far parte del bagaglio di Bonelli nel terzo centenario e che fanno rimpiangere i tempi d'oro del grande autore. La staffetta ai disegni tra Monti e Ticci caratterizza ulteriormente l'episodio. Su Ticci è superfluo aggiungere altro, rispetto alla montagna di aggettivi elogiativi già spesi in precedenti miei interventi, in quanto a Monti, le tavole che compongono la prima parte della storia, rappresentano il suo debutto ufficiale sulla saga. Un ghost designer già molto utile in redazione, che entrerà a pieno diritto nella squadra titolare della serie, grazie a un piacevole stile personale, molto adatto alle tematiche western. Il mio voto finale è 7

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Nonostante la mancanza di originalità del soggetto, la storia mi é piaciuta, infarcita com'é di sparatorie, scazzottate e texianità. Buon Carson, più che una semplice spalla.
Disegni di Monti e Ticci molto buoni.
Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 8

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  • 2 anni dopo...

Storia molto divertente, zeppa di sparatorie, cazzotti, dialoghi stupendi e incendi.

Soggetto, naturalmente, semplice e tutt'altro che innovativo, ma quel che conta sono i pards, in splendida forma e i dialoghi.

C'è però un momento sorprendente. Tex e Carson scendono in cantina lasciando Carlos libero e tranquillo, compiendo una inspiegabile piccionata non degna di GLB (che gli abbia rubato il foglio Nolitta?:D). Insomma boh...strano.

Per il resto tutto molto divertente.

Monti, debuttante credo, abbastanza bene. Ticci, subentrante, mastodontico e meraviglioso.

GLB 7

Monti 6:50

Ticci 8:50

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