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TWF - Tex Willer Forum

[378/381] Guerriero Apache


Giudice Colt
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Voto alla storia  

44 utenti hanno votato

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E riecco che salta fuori la tua anima manichea. :P

Personalmente credo che un po' di rimorso lo abbia provato almeno verso coloro che gli erano più vicini all'epoca del suo tradimento.

Se poi non l'avesse provato non sarebbe morto in quel modo.

Diversamente da te, poi, io a Nizzi rimprovero bonariamente di averlo eliminato.:lol:

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35 minuti fa, Carlo Monni dice:

 

Personalmente credo che un po' di rimorso lo abbia provato almeno verso coloro che gli erano più vicini all'epoca del suo tradimento.

Completamente  d' accordo.

 

35 minuti fa, Carlo Monni dice:

Diversamente da te, poi, io a Nizzi rimprovero bonariamente di averlo eliminato.:lol:

Io invece ritengo che abbia fatto bene. Certi personaggi alla lunga stufano. Galindez  sarebbe  diventato  monotono  e ripetitivo.

Modificato da Grande Tex
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Sono d' accordo sul fatto che il personaggio avrebbe meritato di sopravvivere ed è un peccato che Nizzi lo abbia eliminato.

 

Nizzi lascia al fato la punizione del furbo mangiatortillas,una fine giusta per una lercia carogna che non meritava altro che la "paga di Giuda".non penso che Cobra abbia provato rimorso nel finale,o almeno Nizzi non lo lascia intendere a mio modo di vedere....il cattivo in questo caso è "nero"come la pece,senza alcuna sfumatura di grigio :D

 

Modificato da Barbanera
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  • 3 settimane dopo...

Storia stranamente sottovalutata che si fa leggere tutta d'un fiato, con personaggi ben caratterizzati a cominciare da Cobra Galindez, al Capitano Baker, a Vetustiano.

Buoni anche i disegni.

Quello che non mi é piaciuto é il finale, sia perché in una storia concreta come questa il soprannaturale non c'entrava proprio, sia perché viene tolta a Tex e a Carson la possibilità di discolparsi (basterà riportare l'oro e 2 cadaveri per provare la colpevolezza di un Capitano dell’esercito?).

Voto alla storia: 7,5

Voto ai disegni: 7,5

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  • 1 mese dopo...

Il ritorno di "Cobra" Galindez, a meno di un anno dalla sua prima apparizione sulla saga, dà vita a un episodio spumeggiante e ben sceneggiato. La trappola ordita dal testafina messicano è diabolica e la sua astuzia, coadiuvata da un grande cinismo e ottimi complici, metterà seriamente nei guai Tex e Carson. Il tradimento di Baker, oltre a mettere nel sacco i due pards, diviene un evento fondamentale per fomentare l'odio del colonello Maynard contro la gente di Cochise. Si arriva a un punto nella trama in cui sembra diventi impossibile uscire dal vicolo cieco e poter contrastare la sinistra macchinazione di Galindez, ma "quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare" e stavolta toccherà a Cochise recitare la parte del leone. Il fiero capo Apache, guida con grande decisione e coraggio la spedizione per liberare i suoi "fratelli di sangue bianchi" e proprio l'intrepida impresa del celebre guerriero, sarà il preludio della rivalsa di Tex. Nizzi, tuttavia, opta per una scelta narrativa ad effetto per strutturare l'epilogo della bellissima storia: sarà proprio il presunto rimorso del velenoso villain intrappolato nella cripta dai nostri, a sconfiggerlo definitivamente e farlo morire di crepacuore (anch'io come altri forumisti avrei preferito che rimanesse in vita per ulteriori comparse, ma evidentemente l'autore ne aveva le tasche piene di dover fargli escogitare altre trame contorte ma pericolose :D). La scena, forse un po' inattesa e atipica trovandosi al cospetto di un tale avversario, risulta indubbiamente affascinante, e mi colpì tantissimo da ragazzo. Ottima la sceneggiatura, la consueta ironia e la caratterizzazione dei personaggi. Il ritmo è notevole e la storia fila via che è un piacere, scandita sempre da dialoghi impeccabili. Non mancano tuttavia alcuni snodi poco convincenti. Come fatto notare in alcuni precedenti commenti, suona strano che con un tal bottino, i complici di Galindez lo lascino indisturbato a sostituire i lingotti con le pietre, come è un'ingenuità colossale che nessuno alla miniera sospetti della partenza del capo e non dia un'occhiata al contenuto delle casse. A tal proposito anche il piano del Cobra di indirizzare i rurales alla miniera è un tantino forzato. Come è possibile che guerriglieri esperti come Venustiano, non abbiano pensato di cancellare le tracce, dopo un trasferimento forzato dovuto al fatto che il vecchio rifugio non fosse più al sicuro? Va bene che Galindez è un genio del male, ma i suoi uomini fanno proprio la fine dei polli :D. Anche l'eccessiva fiducia mostrata da Baker nei confronti dell'infido complice, non si addice alla sua personalizzazione. Come non prendere precauzioni contro un simile giuda? Passi collaborare per la realizzazione del piano, ma nella fase della spartizione, come non sospettare che il messicano voglia liberarsi anche di lui per non dover dividere con nessuno? Tralasciando queste mie piccole perplessità, tutto sommato la storia è notevole e ci mostra ancora uno sceneggiatore in ottima forma. Molto funzionali e caldi i disegni di Fusco, stile adattissimo con simili ambientazioni. Ogni sua prova in quegli anni era una garanzia! Il mio voto finale è 9

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  • 10 mesi dopo...

Letta ora e dopo "L' uomo con la frusta". Avevo voglia di ritrovare il Cobra e non mi ha deluso. Mi piace vedere i pards in difficoltà, vederli " umani". Galindez è un bel personaggio che difficilmente dimenticherò. Sfiziosi alcuni siparietti tra Tex e Carson, finale interessante anche se ho avuto lo spoiler involontariamente leggendo il forum. Comunque storia buona e disegni adatti. Fusco non mi esalta ma in certe storie è perfetto. Comunque un ottimo Nizzi nella saga del Cobra.

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  • 11 mesi dopo...

Storia che personalmente ritengo superiore alla precedente del Cobra Galindez.

Nizzi è veramente bravo a ideare una storia che include tanti personaggi e situazioni differenti, amalgamandoli benissimo.

Un merito particolare all'autore è per come ha saputo sempre tenere al centro della vicenda Tex e Carson, nonostante fossero presenti antagonisti (Galindez), comprimari interessanti ("frate" Venustiano in primis) e fidati amici (Cochise) dalla grande personalità. Anche sui dialoghi (ma qui Nizzi è maestro) il livello è alto, con un Tex spumeggiante (splendido il "teatrino" con l'ufficiale dei rurales).

Sarebbe potuto bastare questo per valutare positivamente questo albo.

E invece cosa tira fuori dal cilindro Nizzi?

Un finale da brividi con una vera e propria invenzione narrativa!

E non poteva esserci punizione migliore e diversa per un vile traditore, oserei dire un traditore seriale per come si è rivelato sia nella prima storia che in questa.

E di scheletri (letteralmente!) nell'armadio ne aveva tanti.

Su Fusco cosa si può dire? Eccellente, con lui si va sempre a colpo sicuro.

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Io non sono così d'accordo. Ovvero...dialoghi strepitosi, ok e bellissimo finale, ma succede assai poco rispetto all'episodio precedente.

Lo trovo leggermente noioso ecco..pur essendo sempre di gran livello.

  • Confuso (0) 1
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