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TWF - Tex Willer Forum

[478/479] La Miniera Del Fantasma


due
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Voto alla storia  

52 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli

Disegni: José Ortiz
Periodicità mensile: Agosto / Settembre 2000

 

 

La leggenda di una miniera maledetta, un uomo dai troppi segreti e un altro che ha perso il suo passato Che cosa nascondono i canyon selvaggi dei Monti Superstizione? Nessuno è mai tornato indietro a raccontarlo, e l'unico che potrebbe rispondere è un vecchio e taciturno tedesco, Kurt Weiser, tormentato dai fantasmi della coscienza. Lui è il solo a poter entrare e uscire da quelle montagne senza che gli accada nulla...

 

 

 

 

© Sergio Bonelli Editore

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  • 6 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Storia che ha colpito molto anche il sottoscritto. Il maestro Boselli ha messo lo zampino in una vera leggenda e ha creato un piccolo capolavoro!! Una storia dove tutti i personaggi, compresi gli inossidabili ranger, temono le presenze degli spiriti maligni che popolano i monti superstizione... si riesce quasi a palpare la crescente tensione che agita sempre di più i tutti i personaggi che popolano la storia!!! Boselli per questa sceneggiatura "a sfondo Horror" ci regala un Tex e un Kit Carson in splendida forma, agili e scattanti come non mai... molto bella la scena in cui Carson viene colto di sopresa dai "fantasmi nell'Hells Canyon"... memorabile a mio avviso è l'attacco notturno di tex e Carson all'accampamento del perfido Sutton. Molto belli, come sempre del resto i cattivi della storia, tra cui meritano particolare attenzione il dottor Manning ( terribile il suo interrogatorio col siero della verità ) e i due Cowboy di Sutton sempre in "competizione" tra loro ossia il giovane e pomposo Rowdy Yates e il burbero soprastaqnte fLOYD. Altra nota di merito : I disegni del bravissimo Ortiz contribuiscono sicuramente motlisssimo a rendere ancor più lugubre e "fantasmatica" la storia!!!!Voto : 8

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  • 8 mesi dopo...

Leggendo questa storia ho trovato un vistoso anacronismo nella parte iniziale

in cui i fratelli messicani originariamente proprietari della miniera nei Monti Superstizione cadono in un agguato teso dagli Indiani
: nonostante questo prologo sia ambientato nel 1848 ( si fa riferimento alla pace appena firmata tra Usa e Messico, dopo la guerra iniziata nel 1846 ), i fucili che vengono usati paiono proprio dei Winchester o degli Henry ( cosa che collocherebbe queste scene non prima del 1860 ).
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  • 8 mesi dopo...

Storia molto bella, con dei disegni adattissimi a rappresentare l'atmosfera cupa della vicenda. Avventura che non mi stanco mai di rileggere, forse perchè nata da un autentica leggenda del west , fatto che "aiuta" il lettore a tenere alta la concentrazione(non che ce ne sia bisongno in questo caso). La tensione aumenta man mano (come dice giustamente il colonnello jim brandon) fino all'epilogo. Singolare il personaggio di Kurt Weiser, personaggio dalle molte sfaccettature principalmente dovute al suo TORMENTATO passato. Storia fin troppo a lieto fine,

Possibile che gli anziani capi apaches, promettono cosi a cuor leggero di non spargere piu altro sangue?... già,? solo una leggenda...
Trama che apprezzo anche per avermi fatto conoscere alcuni aspetti degli apaches, uno su tutti , il fatto di considerare sacro un uomo che perde la ragione...voto:8+
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  • 4 mesi dopo...

Mi rendo conto che sto recensendo praticamente solo storie disegnate da Ortiz ultimamente, ma non me ne vergogno :D A quanto pare questa storia nasce da una leggenda (che sarebbe interesante conoscere interamente), come già accaduto in altre storie non-texiane di Boselli, e ormai una leggenda lo è diventata anche per me: proprio un bell'albo a tinte fosche dall'atmosfera quasi horror, il tutto ovviamente orchestrato magnificamente da Boselli e da Ortiz. In questa storia più che in altre, mi sento infatti di approvare e di idolatrare il lavoro dell'artista spagnolo, aldil' del tratto e dei paesaggi che, se sono assolati e polverosi si va sul sicuro, quello che mi ha colpito di più è stata la rappresentazione grafica dei villains: non credevo che si potessero rappresentare così divinamente dei sentimenti in un fumetto, e invece le facce ombrose di mister sutton e del

dottor Manning, sulla cui onest? avrei scommesso un cavallo contro uno sputo :(
che trasudano avidit? anche solo dagli occhi. Ma anche la rappresentazione dei figli del tuono, inizialmente solo una sorta di visione notturna terrificante per poi gradualmente concretizzarsi fisicamente verso la fine della storia. Anche il "loco" tedesco, Jacob Stolz, con una faccia arsa dal sole e la barba irsuta è spettacolare: sono albi del genere che mi fanno capire perchè tex deve essere in bianco e nero.. Per quanto riguarda la storia.. beh mi sono piaciuti assai i 2 tedeschi e tutti i cattivi in generale perchè hanno ognuno la loro caratterizzazione e perchè sono degli ottimi antagonisti per tex. Il voto direi che oscilla tra il 9 e il 9 :trapper: quindi a furor di popolo 9!
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  • 8 mesi dopo...

Contiene
S
P
O
I
L
E
R

Storia che a me, invece, non ha colpito e non è piaciuta in molte situazioni:

Prima su tutte la figura di Kurt Weiser: all'inizio della storia sembra un tedesco senza scrupoli che prende anche in giro Jacob Stolz per i suoi tormenti, e mi sembra assai improbabile un cambiamento di carattere così brusco da rendere quasi "insulso" e "inutile" l'oro.

Poi non mi è piaciuto come Boselli abbia orchestrato la situazione dei "mozzatori di teste". Mi spiego meglio: i figli del tuono sembrano per tutta la storia degli spietati assassini, tanto che vengono addirittura scambiati per esseri soprannaturali:ebbene mi sembra che due vecchi apache rincoglioniti (scusate il termine) che non fanno praticamente nulla ai loro nemici siano ben lontani dalla figura di "fantasmi"

E in terzo luogo:

molto bella la scena in cui Carson viene colto di sopresa dai "fantasmi nell'Hells Canyon"

Siamo sicuri che se l'avesse inserita un altro sceneggiatore ti sarebbe piaciuta lo stesso?


Per quanto riguarda i disegni, invece, sono una nota molto positiva della storia con un Ortiz ispiratissimo che riesce a rendere tutto sommato ogni scena.
Per concludere:

Soggetto:6
Sceneggiatura:5
Disegni:7,5

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  • 2 mesi dopo...

SPOILER!io d' voto 10: storia e ambientazione perfette! clap unire le sparatorie adrenaliniche puramente western alla caccia a un misterioso tesoro nascosto in mezzo alle montagne maledette Superstizione e sentir parlare di ago del diavolo, ombra del diavolo, figli del tuono e tagliatori di teste crea un'atmosfera inquietante e allo stesso tempo adrenalinica..volano ininterrottamente pallottole: sotto il sole cocente, nella notte buia e sotto un violento temporale.. indimenticabili le scene in cui Tex si arrampica sulle rocce legato a una corda per andare a liberare Andr?s, o Tex e Carson che rotolano sulla pietraia o lo scontro sotto il diluvio con Tex steso nel fango o l'improvvisa pioggia di frecce degli Apache.. le tavole di Ortiz sono grandiose e godibilissime, rendono soprattutto i paesaggi alla perfezione.. basti pensare al suggestivo ago del diavolo.. :inch: Morale: questa storia per me è un gioiellino da inserire tra le indimenticabili! ::evvai::

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  • 3 settimane dopo...

Storia davvero suggestiva. Non la rileggevo da molto tempo, eppure me la ricordavo abbastanza bene... e nonostante ciò non mi sono per niente annoiato a rileggerla. Al di là del soggetto con un intrigante profumo di passato e di leggenda, il pregio più grande risiede nella sceneggiatura e nella gestione dei tempi.

Alle drammatiche ed inquietanti sequenze iniziali fa da perfetto contrappunto la scena con Tex e Carson che affrontato questioni gastronomiche; e da lì parte la storia, scivolando con naturalezza da una coincidenza all'altra, da un incontro all'altro, con la naturalezza di una serie consecutiva di disvelamenti. Le scene notturne ambientate nell'hacienda di Weiser hanno un'atmosfera perfetta, in bilico fra inquietudine, familiarità e realismo, mentre il progressivo addentrarsi nei Monti Superstizione è costituito come una lunghissima ed articolata climax. I personaggi si fanno ricordare: Jacob Stolz, Rowdy, Sutton... non sono le solite figure stereotipate, ma hanno tutti delle caratteristiche peculiari. In particolare Rowdy, che col proprio ghigno sinistro sembra sia temere Tex, sia a tratti ammirarlo... per poi decidersi ad affrontarlo e venendo immancabilmente sconfitto.

Lo scioglimento, infine, pur essendo costituito soltanto da dialoghi, è mobilissimo e ricco di pathos: il lungo discorso di Danah apre il velo su un mondo, sul sapore polveroso del destino... parole ben scritte, che pure non risultano retoriche e hanno la cadenza stanca, rassegnata eppur ferma con la quale possiamo immaginarci gli stessi figli del Tuono. Il colpo di scena finale della favella riacquistata da Andrés potrebbe parere un po' eccessivo, ma è talmente ben gestito al punto da essere commuovente.

I disegni di Ortiz sono purtroppo a metà fra la fase migliore e il decadimento: globalmente l'atmosfera è polverosa, le prospettive spettacolari; ma in numerosi particolari e in alcune fisionomie si avverte già una certa stanchezza.

  • +1 1
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  • 8 mesi dopo...
  • 11 mesi dopo...

Storia di grande bellezza. l'ho riletta oggi in spiaggia e, nonostante avessi davanti a me il rasserenante paesaggio della costa salentina e potessi ammirare le grazie femminili fluttuanti sul bagnasciuga, io (pezzo di asino che sono) mi inquietavo di fronte ai tremendamente suggestivi monti Superstizione. E un'ovazione a Ortiz, per quei paesaggi mozzafiati, così vivi e palpabili che davvero i loro toni cupi hanno preso il sopravvento sull'azzurro immenso del mare che avevo di fronte. I personaggi, come tutte le volte in cui Boselli è ispirato e sforna capolavori, sono di quelli che restano impressi: Kurt e Jacob, in primis, così diversi tra di loro ma perfettamente complementari (duro come il ghiaccio il primo, più umano e pavido il secondo), il piccolo Andres e sua madre Maria, e poi gli straordinari, bellissimi guardiani delle Montagne Maledette, irriducibili apaches asceti votati alla causa della difesa del Sacro. La loro ammirazione per Gothlay riabilita questo personaggio, resosi colpevole, in giovent?, di un delitto odioso che ha continuato a tormentarlo per tutta la vita, facendogli pagare a caro prezzo la ricchezza conquistata con la violenza. Proprio Kurt-Gothlay è il personaggio più interesssante della storia, misantropo, tormentato, misterioso, omicida ma infine redento da un'esistenza dedicata alla sua famiglia indiana e al rispetto per il popolo apache. L'uncia nota stonata la vedo quando Tex, ferito, tenta da solo di recuperare dai banditi l'acqua e i cavalli: ma in quel caso non si poteva lasciare quel lavoro a Carson, che non era ferito? Boselli ritaglia per il Vecchio Cammello sempre grandi parti, all'altezza della fama del vecchio ranger, ma alle volte cade in quel "peccato" più frequente in Nizzi, che spesso e volentieri relegava Carson ad un ruolo subalterno a vantaggio della troppo "balia" Tex. Disegni di Ortiz, come detto, straordinari: l'Ago del Diavolo, i paesaggi delle Montagne, i personaggi sporchi e cattivi, sono quanto di meglio si sia visto in Tex. Straordinari.

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  • 1 mese dopo...

Ho riletto un altra volta questa bellissima storia e il mio parere resta sempre lo stesso: è un piccolo capolavoro ottimamente disegnato da un grande Ortiz alle prime opere su Tex, che è sempre stato tra i miei preferiti per il suo stile sporco e molto adatto a trama cupe e con delle tinte horror. La trama è davvero ben costruita e tiene incollato il lettore fino alla fine anche grazie ai suoi continui colpi di scena e all'azione sempre presente. Inoltre i nostri sono messi in particolare difficolt? (nel secondo albo in particolare) e ciò aumenta l'interesse per la storia. Davvero bella la copertina di "Montagne Maledette" che penso sia una delle migliori della serie intera. Trama 9+Disegni 8,5

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  • 2 mesi dopo...

Storia davvero di ottimo livello (per l'altro si trova anche in un periodo in cui gli autori sono positivamente ispirati) con elementi che sanno della leggenda uniti a elementi della pura tradizione texiana. Il risultato è davvero eccellente grazie alla padronanza di un autore in forma, più un disegnatore davvero abilissimo nel creare l'atmosfera tenebrosa e anche per certi versi, inquietante. Ortiz è bravissimo in questa storia e dovete proprio vedere che lavoro che fa nelle scene al buio (crea davvero alla grande, l'atmosfera delle montagne piene di ombre e che inquietano chi ci va, roba degna dei film horror); poi ancora stessa storia e stessa abilità nella scena della miniera come pure in mezzo all'ambiente deserto. E' soprattutto grazie a lui che adoro questa storia. Una cosa che non capisco però, che non mi è chiara.

Durante le scene finali, quando il mistero si svela e i custodi delle montagne si rivelano, parlano di come abbiano deciso di risparmiare Tex e carson. Prima dicono che i due avevano "invaso" le montagne per un giusto motivo, cioè salvare il piccolo Andres. In tal caso però, perchè gli indiani attaccano Carson e sono sul punto di ucciderlo, se non che all'improvviso Andres parla? Insomma non capisco bene qual è il vero motivo.
SOGGETTO: 8SCENEGGIATURA: 9DISEGNI: 10
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  • 4 settimane dopo...

Una delle più belle storie della fascia 400, senza alcun dubbio..! Molto curati i personaggi, l'unica cosa che mi è un po' dispiaciuta è il poco approfondimento riservato alla cattura di Jacob Stolz da parte dei Figli del Tuono, e di come fosse diveuto per loro un uomo sacro (comprendo comunque le esigenze di spazio...). Tralasciando questa minuzia, un bell'8,5 alla sceneggiatura e un 9 pieno ai disegni di Ortiz, forse alla sua miglio prova sulle pagine di Tex...

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  • 1 anno dopo...

Sicuramente è una storia sopra la sufficienza, ma non è rimasta impressa nella mia memoria come un capolavoro e anzi non mi ha mai convinto particolarmente... visti i commenti entusiastici, forse farà bene a rileggerla un'altra volta... Mi sembra che impazzisca troppa gente ( Stolz, Manning, per alcuni versi lo stesso Weiser) e questo porta la storia ai confini dell'inverosimile. Mi è piaciuta invece la figura di Rowdy. per il momento per me:soggetto: 7sceneggiatura:7Disegni: 6,5Voto globale alla storia: 7

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Voto 9 a una storia che mi è piaciuta 10 per i disegni: non trovo un tratto più adatto di quello di Ortiz per un tedesco spigoloso e introverso, per un medico senza scrupoli e per dei tagliatori di teste con orride maschere. La storia non ha mai un momento di stanchezza e ti spinge verso la pagina successiva per scoprire cosa diavolo stia per accadere. Il finale mi ha ricordato molto quello de "L'oro di Klaatu" e la cosa non mi dispiace nemmeno un po', anche se a qualcuno ha fatto storcere il naso perchè il cattivo muore e il buono si salva sempre

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Voto 9 a una storia che mi è piaciuta 10 per i disegni: non trovo un tratto più adatto di quello di Ortiz per un tedesco spigoloso e introverso, per un medico senza scrupoli e per dei tagliatori di teste con orride maschere. La storia non ha mai un momento di stanchezza e ti spinge verso la pagina successiva per scoprire cosa diavolo stia per accadere. Il finale mi ha ricordato molto quello de "L'oro di Klaatu" e la cosa non mi dispiace nemmeno un po', anche se a qualcuno ha fatto storcere il naso perchè il cattivo muore e il buono si salva sempre

Ora ci mancherebbe solo che i cattivi si salvassero sempre e morissero solo i buoni. :malediz... :lol2:
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A me la punizione al dottore è piaciuta parecchio: non muore ma diventa pazzo - tra l'altro, uno dei buoni muore eccome: il tedesco pazzo, personaggio simpaticissimo. ps. se i buoni cominciassero a morire con costanza, verrebbe da chiederso Tex a che cosa servirebbe! :DComunque anche per me questa è un'ottima storia!

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Voto 9 a una storia che mi è piaciuta 10 per i disegni: non trovo un tratto più adatto di quello di Ortiz per un tedesco spigoloso e introverso, per un medico senza scrupoli e per dei tagliatori di teste con orride maschere. La storia non ha mai un momento di stanchezza e ti spinge verso la pagina successiva per scoprire cosa diavolo stia per accadere. Il finale mi ha ricordato molto quello de "L'oro di Klaatu" e la cosa non mi dispiace nemmeno un po', anche se a qualcuno ha fatto storcere il naso perchè il cattivo muore e il buono si salva sempre

Ora ci mancherebbe solo che i cattivi si salvassero sempre e morissero solo i buoni. :malediz... :lol2:
Tra mai e sempre ci sono delle vie di mezzo; Ska-wom-dee e Nuvola Bianca, ad esempio
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  • 4 settimane dopo...
  • Sceriffi

Davvero splendida questa storia, con i disegni di Ortiz che rendono al meglio la magia e il fascino dei Monti Superstizione. Dalle sue tavole si respira tutta l'asprezza di quel territorio selvaggio. La trama è costruita splendidamente, forse con qualche eccesso

(il vecchio Jacob che rinsavisce improvvisamente, il piccolo sordomuto Andr?s che riacquista la parola, il dottore che perde la ragione)
che però nel complesso rientra perfettamente nell'atmosfera di mistero e leggenda che pervade tutta la storia. Voto 8.
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  • 1 anno dopo...
  • Sceriffi

Ho finito di leggere nel fine settimana scorso la storia doppia di Blueberry "La miniera del tedesco perduto / Il fantasma dai proiettili d'oro", che prende spunto anch'essa dalla leggenda della miniera perduta nei Monti Superstizione. La segnalo qui per chi non la conoscesse e volesse leggere un'altra stupenda storia western sullo stesso tema. Come Boselli nella sua storia, anche Charlier e Giraud rielaborano e reinventano la leggenda con esiti del tutto diversi, nello scenario splendido e terribile dei Monti Superstizione.

Incuriosito, ho anche dato un'occhiata alla pagina di Wikipedia che racconta la leggenda della miniera perduta:
https://en.wikipedia.org/wiki/Lost_Dutchman's_Gold_Mine

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  • 2 anni dopo...
On 3/1/2013 at 22:33, juanraza85 dice:

 un 9 pieno ai disegni di Ortiz, forse alla sua miglio prova sulle pagine di Tex...

 

Ciao Juan!sono d'accordo sull'ottima prova di Ortiz, anche se secondo me la sua migliore prova rimane quella del Texone la "Grande Rapina"

Storia di rara fattura e di grande fascino, ha il pregio di tenerti letteralmente incollato all'albo.La controversa e favolosa figura di Jacob Stoltz alias "Goyatlay" si "perde" forse un po' troppo nel secondo albo, ma rimane ben bilanciata dal "Loco" che nel secondo albo ha una parte più da protagonista.il finale con il dottore  nuovo "loco" è una trovata geniale.

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2 ore fa, Barbanera dice:

La controversa e favolosa figura di Jacob Stoltz alias "Goyatlay" si "perde" forse un po' troppo nel secondo albo, ma rimane ben bilanciata dal "Loco" che nel secondo albo ha una parte più da protagonista.il finale con il dottore  nuovo "loco" è una trovata geniale

 

Ahem, mi permetto educatamente di correggerti...Il personaggio controverso è Kurt Weiser, chiamato dai suoi alleati apache Gothlay, mentre è il "Loco" a rispondere appunto al nome di Jacob Stolz. Quanto al dottor Manning che ne prende poi di fatto il posto, direi che vista la carogna che si è dimostrato essere gli è andata anche troppo bene...

Modificato da juanraza85
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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

 

Ahem, mi permetto educatamente di correggerti...Il personaggio controverso è Kurt Weiser, chiamato dai suoi alleati apache Gothlay, mentre è il "Loco" a rispondere appunto al nome di Jacob Stolz.

please, la memoria fa brutti scherzi alle volte ;):inch::D

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  • 1 mese dopo...

La leggenda su cui si basa l'assunto di questa storia è quella della più famosa miniera perduta della storia americana: "The Lost Dutchman Mine" che si diceva scoperta da Jacob Stolz nei Monti Superstizione. Per il nome di uno dei cattivi, Rowdy Yates, Boselli si avvale di quello del personaggio incarnato da Clint Eastwood nel serial televisivo "Gli uomini della prateria" (Rawhide), che andò in onda negli States dal 1959 al 1965. La scoperta dell'apertura che porta all'oro è mutuata dal film "L'oro di McKenna" tratto dal romanzo omonimo di Will Henry, tradotto in Italia per l'editore La Frontiera Edizioni di Bologna. Quanto al significato che viene attribuito al nome Gothlay (amico/straniero), questo è un parto puramente boselliano, infatti il nome è solo una delle tante accezioni con cui viene chiamato Geronimo in lingua apache e sta per Colui-che-Sbadiglia; ma come si sa, Borden non è nuovo a prendersi certe libertà nelle sue sceneggiature!

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