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Tex E Le Thongs Cinesi...


ymalpas
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Mi piaceva molto il Tex di pap? Bonelli. Riuniva tante di quelle cose, tante eredit? del periodo precedente, sia dal mondo più tipicamente fumettistico, che da quello letterario e cinematografico. [?] Il western non era alle origini un genere codificato e classico, era un mondo fantastico in cui poteva accadere qualunque cosa.

Le parole di Gianfranco Manfredi rivisitano i moduli narrativi delle prime avventure di Tex e mettono in luce quello che resta uno dei fatti essenziali della scrittura bonelliana, che in quegli anni eroici si tradusse in una quasi totale assenza di è limiti è , una scrittura cioè dominata da un'essenza profondamente libertaria e talvolta sovvertitrice anche della realtà.

Uno dei più felici esempi è dato dal filone ( in seguito tra i maggiormente sfruttati nella serie ) che vede Tex alle prese con le - triadi - cinesi, le multiformi "thong" nate nelle più remote ?Chinatown° dell'America dell'ottocento.



Immagine postata
La copertina dell'Albo d'Oro n° 22 che vede
all'opera per la prima volta Tex contro i cinesi



Se si esclude l'Asia, negli Stati Uniti risiede la più grande comunit? di immigrati cinesi e tutte le più grandi metropoli americane ( San Francisco, New York, Seattle, Chicago, Sacramento, Boston, Los Angeles, Las Vegas, New Orleans, Houston, Dallas o Miami ) hanno storicamente conosciuto la piaga delle triadi. La sinistra parola deriva dall'inglese ?triad', termine usato per la prima volta dalle autorit? britanniche a Hong Kong, in riferimento alla forma triangolare dell'ideogramma cinese che designava una ?società segreta?, associazione dedita alle più svariate attività delittuose, non ultima quella del commercio dell'oppio.

E se il west bonelliano delle origini è un mondo insolito dove accade di tutto, come giustamente ricorda Manfredi, una delle prime contaminazioni con il genere western l'abbiamo proprio con i traffici illegali di sostanze stupefacenti, storicamente ben documentati.

Il primo esempio si trova nell'albetto a striscia del novembre del 1949, intitolato La tragica notte, dove Tex, sulle tracce del misterioso Mister X, giunge a Maricopa, la città dell'oppio. In questa breve avventura ( Tex Gigante n° 4 e 5 ), i cinesi compaiono per la prima volta nella saga di Tex e sono subito dei temuti antagonisti. In queste pagine l'eroe fronteggia la prima è thong è inaugurando un vero e proprio filone nella serie che vedrà all'opera numerose altre organizzazioni segrete coinvolte in attività criminali, dalla più classica estorsione, al gioco d'azzardo, ma anche rapimenti, omicidi e prostituzione.



Immagine postata
Wang-Ho, il primo "Drago" della
storia sessantennale di Tex



Nel dialogo della vignetta sopra riprodotta, tratta dall'episodio - La bisca di Hackett - che apre il quinto albo della serie gigante ( intitolato Satania ) ricorrono almeno due parole che descrivono efficacemente la struttura piramidale della - thong - cinese, che si tramander? immutata nel tempo fino ai giorni nostri.

Wang-Ho, il capo dell'associazione è chiamato - il Drago -, termine che viene riproposto, con varianti minime, anche nelle immediate storie successive. Claudio Nizzi, nell'ultimo maxi intitolato - Il veleno del Cobra - rinnova in senso classico la terminologia bonelliana, facendo simbolicamente riferimento, nella scelta del nome del capo della setta, al cobra, il cui veleno dovrebbe essere, in senso questa volta puramente materiale, altrettanto micidiale degli artigli del drago ( menzionati nella vignetta ).

Uno degli elementi di maggior interesse che ruotano intorno alla figura del Drago è dato dall'alone di mistero che gli autori creano intorno a lui. Ricollegandoci al discorso precedente di Giancarlo Manfredi, siamo in presenza di un prototipo che Bonelli ha ripreso direttamente dalla letteratura e dal cinema ( non necessariamente western ).

L' identit? del Drago è spesso tanto celata da risultare impenetrabile anche ai componenti della stessa setta. Janet Brent, protagonista della storia Chinatown ( Tex Gigante 109-112 ) usa una vistosa maschera per coprirsi il viso. L'Artiglio Nero, uno dei potenti capi della thong di Frisco in un altro indimenticabile classico di G. L. Bonelli datato anni settanta, si serve invece di un sinistro cappuccio, la cui funzione evidentemente è più che altro quella di suscitare una timorosa deferenza tra i membri dell'associazione.

Un dato sul quale si potrebbe facilmente obiettare nella prima storia di Tex contro i cinesi è il fatto che Wang-Ho non ricorra a nessun espediente pur di celare la sua identit?. E questo non avviene per il semplice motivo che in questa avventura esiste già un personaggio che si camuffa. Si tratta di Mister Stern, il falso paralitico, il misterioso e imprendibile Mister X.

Gli - uomini della scure - ( hatchet man, in inglese ) sono invece i sicari che assicurano alla base della comunit? cinese l'ordine e la stabilità della setta. La Chinatown cinese si propone come un mondo chiuso, dove i problemi non possono che essere regolati all'interno della communit?, senza cioè che possa materializzarsi l'intervento della legge dei "diavoli bianchi", ciò che facilita ovviamente l'esistenza stessa della setta...



Immagine postata
Una delle tipiche ambientazioni delle Chinatowns del West
americano: la camera dei supplizi.




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  • Collaboratori

Questa è la prima parte di un articolo che da tempo avevo in preparazione per il sito... risulta perciò ( molto ) incompleto! Nei prossimi mesi potrete leggerlo nella sua intierezza sempre su... texwillersite.altervista.org ! Dimenticavo.... non fate mancare i vostri commenti, tutto il materiale può essere utile per la redazione dell'articolo finale. Il vostro nome sarà regolarmente accreditato.

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Che dire... il discorso della relazione che c'è tra Tex e le Tongs ?, come ho segnalato privatamente a Ym, estremamente interessante e pieno di possibili "varianti alla discussione", come ad esempio una relazione con i volumi di Salgari.

Ma essendo questo un tema che tratteremo in un'apposita discussione (spero d'avervi già messo voglia di saperne di più :trapper: ), mi chino unicamente nel discorso Texiano.

Tex come ben sappiamo è spesso portato a conoscere altre civilt? e/o realtà, e come spesso capita gli incontri corrisponderebbero meglio al termine scontri. Quello che differenzia però lo scontro di Tex con le triadi rispetto al contatto con altri gruppi etnici, è la presenza d'una forte comunit? settaria e segreta. Non è un caso dunque che in queste storie Tex debba indagare maggiormente rispetto alle altre.

Un altro punto che rafforza il carattere intrigante delle storie è quello che, il più delle volte, Tex si ritrova di fronte a gente realmente pericolosa (non tanto che lo ucciderebbero ed altri no), ma l'organizzazione così ramificata, celata dietro apparenti attività innocue, fanno si che il nostro Ranger si ritrova sempre a muoversi in un campo minato, dove potrebbe trovarsi sulla traettoria d'un pugnale cinese o d'un laccio nero...

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  • 8 anni dopo...

Le thong cinesi hanno avuto una importanza rilevante in storie pure memorabili, negli ultimi 10 anni le abbiamo viste non molto spesso, per esempio nella terza vicenda con il principe Sumankan.
Io le rivedrei volentieri pure in futuro a San Francisco e in Texas.
Chissà se col prossimo ritorno de Il Maestro rivedremo dei banditi cinesi?

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