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Tex E "l'evoluzione Delle Storie"


TexFanatico
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Come anticipato in Tex e le sue comparse in edicola, storia d'un albo "mensile", ci basta aprire il sito SBE e andare sotto gli arretrati, per renderci conto di due sostanziali mutamenti. Li vi è presentata la storia della comparsa mensile, qui invece vedremo le storie.

Tex, come tutti quanti sappiamo, era inizialmente in versione "striscia", questo f? si che è possibile avere in un albo (di formato "attuale"), più storie, come è il caso nel numero 2, ove si può leggere, sempre sul sito ufficiale:

<div align="center"><i><b>In questo numero:</b> da pag. 3 a pag. 45, si conclude l'avventura precedente; da pag. 45 a pag. 88, "La banda di Kid Billy"; da pag. 88 a pag. 162, "Il mistero dell'idolo d'oro".</i></div>

Ma non è questo il punto fondamentale dell'evoluzione delle storie, bensì quello che si può leggere nelle introduzioni di esse.

Se provate ad andare sul sito della SBE, vi renderete ben presto conto che è un'avventura che continua. Ciò continua sino al N° 9, L'Ultima Battaglia. Il N° 10, Il Tranello, preannuncia subito uno stacco:


<div align="center"><i>Sono passati alcuni anni.</i></div>

Non è più come prima, un rimando all'episodio precedente, bensì un salto in un imprecisato "futuro".

Stessa cosa succede nell'albo N° 12, "Il Figlio di Tex", dove c'è nuovamente uno stacco:

<div align="center"><i>Anni dopo, Piccolo Falco è cresciuto e,...</i></div>

Gli anni passano in fretta tra quei pochi numeri, ma questo permette a chi scrive le storie d'aver una maggior libertà d'azione, senza dover pensare a tempo "indeterminato", ma aprendogli la possibilità di variare il tema, saltando da una storia all'altra, lasciando aperta la porta anche a quello che sono i "flash-back".

Quest'evoluzione però ha anche portato a mio parere, ad una "discordanza" di fondo. Attualmente infatti ci vediamo un Tex che, da un mese all'altro, si trova dal Canada al Messico, dalla East Coast alla West Coast. Prima invece c'era quel seguito nelle avventure che, volendo, permetteva ad un lettore curioso di prendere una cartina e posizionarla sul tavolo e, una volta fatto ciò, poteva tracciare la strada compiuta da Tex (e Pards). Chi volesse far ciò oggi invece si troverebbe con una cartina disseminata di punti, un po' come se si giocasse a freccette.

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  • co fondatore

S?, ma conta che un tempo si era meno attenti alla realtà storica e spesso comparivano città o, chessè, zone montuose solo vagamente ispirate alla realtà...

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Ed è anche da aggiungere che ai tempi i disegnatori non perdevano tempo, quindi la continuit? delle storie era quasi assicurata. Anche per Bonelli era più facile muoversi in territori a lui noti, anche se immaginari.

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Non ho capito bene Due... cosa intendi con "non perdevano tempo, quindi la continuit? delle storie era quasi assicurata"?Oggi mi sembra che continui regolarmente, ogni mese, ad esser nelle edicole, quindi penso che intendevi altro ma... :D

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  • co fondatore

Intende che i disegnatori non mettevano mesi e mesi per disegnare un albo e quindi lo sceneggiatore, che spesso ne usava uno solo, al massimo aiutato da collaboratori, poteva sempre tenere la situazione sott'occhio in fase di preparazione delle storie, in un'epoca in cui non c'era ancora l'abitudine di programmare in anticipo una scaletta. Oggi un MV ha la continuty, ma le storie son preparate con un anticipo di un anno e mezzo/due.

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Proprio quello che intendevo! Se si scrivessero due storie consecutive adesso, non darebbero mai la prima a Diso (veloce) e la seconda a Villa o Venturi (...).

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  • Collaboratori

Boselli ci diceva recentemente che per ragioni di scaletta ormai è impossibile creare delle storie che non siano multipli di 110 pagine. Far? eccezione in questa programmazione probabilmente quella di Nolitta/Boselli/Ticci, di due albi e mezzo, seguita da una di Boselli/Seijas di un albo e mezzo. Data questa premessa il discorso della continuity delle storie oggi fa per lo meno sorridere. Voglio ricordare comunque due felici esempi del passato:San Francisco/Il tiranno dell'isolaL'uomo con la frusta/Lampi sul Messicostorie consecutive dello stesso sceneggiatore ma con disegnatori diversi, rispettivamente Galep/Nicol' e Fusco/Civitelli. E' una cosa che si è persa purtroppo. Oggi sembra che si lavori col bilancino, due albi una storia, non c'è più fantasia... e non sia detto che questo sia fatto per accontentare i lettori! Della serie... "andate a lavorare!"

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Diciamo... Io prefersico los tato attuale chje la continuity che hanno instaurato in Zagor. Temo che Boselli la voglia portare a Tex (riferimenti a personaggi secondari presenti in vecchie storie).

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Intende che i disegnatori non mettevano mesi e mesi per disegnare un albo e quindi lo sceneggiatore, che spesso ne usava uno solo, al massimo aiutato da collaboratori, poteva sempre tenere la situazione sott'occhio in fase di preparazione delle storie, in un'epoca in cui non c'era ancora l'abitudine di programmare in anticipo una scaletta. Oggi un MV ha la continuty, ma le storie son preparate con un anticipo di un anno e mezzo/due.

ok, capito. In pratica una storia "continuata" sarebbe possibile solo con un disegnatore veloce alle spalle. Bhè, questo effettivamente è un punto che v? considerato nell'evoluzione delle storie. Chi finisce prima "ben alloggia" dunque :indianovestito:
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  • co fondatore

Diciamo... Io prefersico los tato attuale chje la continuity che hanno instaurato in Zagor. Temo che Boselli la voglia portare a Tex (riferimenti a personaggi secondari presenti in vecchie storie).

Se non è rilevante, ben venga ;) .
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Boselli ci diceva recentemente che per ragioni di scaletta ormai è impossibile creare delle storie che non siano multipli di 110 pagine. Far? eccezione in questa programmazione probabilmente quella di Nolitta/Boselli/Ticci, di due albi e mezzo, seguita da una di Boselli/Seijas di un albo e mezzo. Data questa premessa il discorso della continuity delle storie oggi fa per lo meno sorridere. Voglio ricordare comunque due felici esempi del passato:San Francisco/Il tiranno dell'isolaL'uomo con la frusta/Lampi sul Messicostorie consecutive dello stesso sceneggiatore ma con disegnatori diversi, rispettivamente Galep/Nicol' e Fusco/Civitelli. E' una cosa che si è persa purtroppo. Oggi sembra che si lavori col bilancino, due albi una storia, non c'è più fantasia... e non sia detto che questo sia fatto per accontentare i lettori! Della serie... "andate a lavorare!"

IO ricorderei anche Giungla Crudele e Artigli nelle tenebre.
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Aggiungo parte di un articolo incolmpleto e forse lacunoso, che sto scrivendo da ormai molto tempoi, ma che non riesco mai a completare. Se puo servire..... PS: se vedete errori o imprecisioni segnalatele. COsi posso metterlo a postoPS: adesso non ho molto tempo di commetare, iniznzitutto lo posto poi vedro....

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

Scusa TEXF. Ero convinto di averlo già postato, e poi in questi giorni il tempo a mia discposizione libero era veramente ridotto all'osso. COMQ eccolo qui. Dato che dal numero 31 della collezione storica, agli appassionati, che leggono quelle storie non si raccapezzeranno più nella suddivisione delle strisce, ho deciso di spiegare esattamente ogni incongruenza. Fino alla meta del n. 31 della Collezion storica a Colori (63 per la serie regolare), ogni singolo titolo aveva 32 strisce. I titolo rimasero invariati quasi totalmente tranne nella punteggiatura e in alcuni nomi; ad esempio la striscia Satania (n. 5 dal titolo omonimo) si intitolava nella prima edizione a striscia Satania?. Alcuni furono migliorati nel lessico (ad esempio alcuni ??fine?? divennero ??morte?? ecc.). Sino al n. 46 della regolare le strisce erano contenute esattamente nell'albo. Dal numero successivo (il 24 della collezione storica) venne inserita la pagina dell'intestazione a scapito di 6 strisce. Alcuni strisce vennero cosi a trovarsi frammentate fra due albi: ecco gli esempi sino a che le strisce furono 32. Le terre dell'abisso 25 nel 47 e 7 nel 48 n. 24 della coll. storicaDuello a Laredo 17 nel 48 e 15 nel 49 n. 25 ? ?Lo stregone 9 nel 49 e 23 nel 50 n. 25 ? ?Sul sentiero di guerra 25 nel 51 e 7 nel 52 n. 26 ? ?La pistola nascosta 17 nel 52 e 15 nel 53 n. 26 ? ?Attacco Sioux 9 nel 53 e 23 nel 54 n. 27 ? ?Il raggio fatale 24 nel 55 e 8 nel 56 n. 28 ? ?La rivolta 16 nel 56 e 16 nel 57 n. 28 ? ?Duello al buio 8 nel 57 e 24 nel 58 n. 28 ? ?Piombo rovente 24 nel 59 e 8 nel 60 n. 29 ? ?L'orda selvaggia 16 nel 60 e 16 nel 61 n. 30 ? ?Tex tende la trappola 8 nel 61 e 24 nel 62 n. 30 ? ?Nei casi in cui la striscia coincideva con la fine o l'inizio dell'albo (per non far apparire il titolo nell'ultima strisce dell'ultima pagine dell'albo), il titolo veniva cancellato e la striscia iniziale allargata. E il caso de: I monti della luna (che sarebbe l'ultima striscia del 50, correttamente numerata con 1 e le restanti 31 nel n. 51). Allarme Notturno (che inizia con l'albo 55 in quanto alla fine del 54 è stata aggiunta una striscia ?incongrua?). Il covo sui Red Snake (che inizia esattamente all'inizio dell'albo 59). Vigilantes! (che inizia con l'albo 63 e che non è stato censurato il quanto ha dato anche il titolo all'albo). Per chi ha solo la collezione storica i numeri sopraccitati corrispondenti ai n. 25-27-29-31. Dalla metà dell'albo 63 come già detto, vengono ristampate le strisce da 80 pagine. Le prime tre (Dramma nella Prateria, Uno spietato sicario e Perduti nell'abisso) hanno rispettivamente 72, 72 e 73 strisce. Da li in poi fino alla fine della serie a strisce quasi tutte le strisce furono di 80 pag. Salvo alcune eccezioni verso la fine. Quando si decise di cambiare il numero di pagine, si decise anche che alcune storie potevano iniziare a metà di un albo. E i casi sono almeno 5: La Banda dei Mormoni [N. 65] (che inizia con la 29° pagina della striscia intitolata ?Resa dei Conti?), El gringo [N.64] (che inizia con la 59° striscia de ?Giustizia?), L'enigma dello scudiscio [N. 67] (che inizia con la 17° del ?Morte nel Circo?), Mano Gialla [N.67] (che inizia con la 35° del Giustizia Yaqui) e Deserto Tragico [N. 69] (che inizia con la 22° striscia dell'albo omonimo). Da notare questo ultimo titolo, che nella prima uscita nelle edicole sotto forma di striscia si intitolava la Mano di ferro, in quanto primo albo dove il titolo non riguarda la parte iniziale della storia. Poi si prosegue con le 80 strisce sino al numero 88 senza problemi (Che dovrebbe corrispondere al numero 41 della coll. Storica). Da li in poi per qualche motivo le pagine varie volte furono più di 80, alcune volte vennero aggiunte o soppresse vignette per adattarle meglio (clamoroso il caso di Vendetta Indiana). Comunque ora si va troppo in la, aspettiamo che la coll. Storica arrivi a questo punto e ne riparliamo. Se avete domande invece postate senza problemi. E avrete la risposta per quel che ne so?.

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Complimenti, come sempre ;)Interessante veder le manipolazioni, in particolar modo:"il titolo veniva cancellato e la striscia iniziale allargata"Tutti fatti che, sfortunatamente, non posso constatare di persona dato che non ho nemmeno l'ombra d'una striscia :(

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