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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 12] Gli Assassini


bressimar
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Speciale Tex n. 12

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Alfonso Font
Periodicità annuale: Luglio 1998


Kit Willer e Tiger Jack rischiano di morire durante uno scontro a fuoco con un branco di assassini, facenti parte di una organizzazione segreta di ?vendicatori? che uccidono su commissione e dietro lauti compensi. Tex e Carson indagano, ben decisi a castigare i gaglioffi. Intanto, anche il giovane Mitch ha qualcosa in sospeso con la banda, tanto che riesce a infiltrarsi fra gli spietati killer come nuova recluta per distruggere la gang dall'interno! Ma nella nebbiosa San Francisco, una bella donna rischia di rovinare i piani del ragazzo?



La nascita del Texone raccontata da Font...

Sergio Bonelli mi avvicin° durante il salone del fumetto di Barcellona, per la prima volta nel 1994. Mi propose di realizzare un Texone. Rifiutai. Non avevo tempo. Però mi resi disponibile per parlarne di nuovo. L'anno dopo il tenace Bonelli mi ripresent? la stessa domanda. E finalmente accettai. Il mio primo lavoro mi aspettava. Si trattava del Texone numero 12, "Gli assassini". Lavorando a quell'albo ho riscoperto il piacere di disegnare. Per la prima volta non dovevo badare alla stesura della sceneggiatura e ho potuto così abbandonarmi al segno. Inoltre quel volume si prestava a un esercizio di stile. Era stimolante: dalla prima all'ultima pagina, le scenografie si sono alternate. Ambienti sempre diversi e sempre nuovi. Disegnarlo è stato un divertimento. Sono riuscito a poco a poco ad evolvere anche la grafica. All'inizio lavoravo da professionista, ma non era sufficiente perchè restavo troppo esterno alla storia. Sono entrato progressivamente nei personaggi, facendo mia la narrazione. E il risultato finale è stato superiore alle aspettative.


[ contributo tratto da http://comics-e-cartoon. blogspot. com ]


[ Nota: il messaggio iniziale di questa discussione è stato modificato dall'Amministrazione del forum per inserire i dati e la copertina della storia ]



Questo è stato il primo texone che ho letto, e ci sono rimasto sempre molto affezionato..
la storia di boselli mi pare molto interessante, ben strutturata e con un po' di colpi di scena, molto bella secondo me l'ambientazione..
i disegni di font si adattano bennissimo a quella che è la filosofia del texone, un tex "diverso dai canoni", e poi c'è una biondina che non è davvero niente male.... :wub:
nel complesso un bel lavoro secondo me.. voi che ne dite?

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  • co fondatore

Questa storia non è bella... è un GIOIELLO. Solo che il vero protagonista è Mitch Anderson, per quanto Tex, quando compare, è tutt'altro che un bietolone. Font divino :wub: !TESTI: 9DISEGNI: 9,5TEXIANITA': 4 :cry:

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  • 2 settimane dopo...

ho notato solo ora un errore... il bandito che finge di litigare con la vedova, è lo stesso che va poi a recuperarlo, una volta narcotizzato, nell'appartamento.. si lamenta di non aver potuto vedere la vedova in faccia, ma in realtà prima dell'arrivo di mitch l'aveva vista eccome... bho

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ho notato solo ora un errore... il bandito che finge di litigare con la vedova, è lo stesso che va poi a recuperarlo, una volta narcotizzato, nell'appartamento.. si lamenta di non aver potuto vedere la vedova in faccia, ma in realtà prima dell'arrivo di mitch l'aveva vista eccome... bho

Beh, forse nessuno gli aveva detto che QUELLA ragazza era la Vedova in persona! Borden
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  • co fondatore

Devo rileggere il passaggio, nel racconto si capisce? Alla fine, me ne frego, come direbbe anche un certo gerarca marziano ( :lollissimo: ), troppo spiegazionismo nuoce (e questo attaccarsi ai particolari minimi lo dimostra).

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  • 3 mesi dopo...
  • Collaboratori

Finito di leggere ieri questo texone. Davvero niente male come storia. E davvero niente male anche "La Vedova", fisicamente, it's obvious, ma anche per come è delineata psicologicamente. A Boselli piace giocare con i sentimenti, e in queste pagine lo fa in maniera raffinata e encomiabile. A Boselli piace anche giocare con i lettori. Cosè per esempio ci dice perchè Boydon è l'anagramma di nobody, cioè nessuno in inglese, ma tralascia di specificare perchè la "vedova" si chiama così e si copre il viso con un velo, lasciandoci la possibilità di riflettere a fondo sul personaggio, altrimenti subito dimenticato. Quando lo scrivere non è un mestiere ma una passione...

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  • co fondatore

ma tralascia di specificare perchè la "vedova" si chiama così e si copre il viso con un velo, lasciandoci la possibilità di riflettere a fondo sul personaggio, altrimenti subito dimenticato.

Sai che a questo particolare non avevo badato sèbito?
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