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TWF - Tex Willer Forum

[567/568] Dieci Anni Dopo


ymalpas
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Voto alla storia  

58 utenti hanno votato

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Ho letto solamente la seconda parte dell'albo (il mio ritorno ai mensili :D)I disegni mi sono piaciuti moltissimo, molto puliti e chiari, alla civitelli oserei dire. La fine non mi è parsa particolarmente "cruenta", ricordo oltre al gia citato "corpo che rinsecchiva" , anche un altra morte dovuta alle fiamme in una storia di galep che ora non ricordo. I quaccheri mi sono invece apparsi credibili, da quel poco che ho visto, ostinati nella loro fede non avrebbero potuto dare molto di piu di quanto han fatto in questa storia. Riguardo al personaggio di ronda, beh, non la reputo non credibile. E' vero che forse una donna qualunque del west si sarebbe presa sberle, ma lei essendo la figlia di un proprietario era protetta, e inoltre s'è costruita un carattere molto forte in apparenza (ma forse fragile in realtà dentro). Direi disegni 8, storia 7 :)

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  • 2 mesi dopo...

Storia gradevole, di quelle che una volta sarebbero state definite "buoni riempitivi"; non ha particolari ambizioni, ma scorre in maniera fluida e naturale, Tex e Carson fanno la loro parte e anche i personaggi minori sono caratterizzati in maniera convincente. Anche la scena con lo sceriffo non mi sembra così stonata: le bugie della "stella di latta" sono abbastanza convincenti ( anche perchè, in fin dei conti, sono abilmente miscelate con elementi veritieri ) e comunque Tex non abbocca fino in fondo. Molto buoni i disegni di Rossi. IMHO potrebbe essere valutata così:soggetto 7sceneggiatura 7, 5disegni 7,5

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  • 3 mesi dopo...

La scena dell'attacco a Paradise da parte degli sgherri di Rhonda è stata svalutata da diversi critici perchè mancante, a loro avviso, di "soffio epico"; IMHO essa scorre piuttosto bene, con la giusta dose di tensione, e anche con alcuni tocchi di beffarda ironia, dovuti agli stratagemmi usati da Tex contro gli sgherri di Rhonda, che hanno l'effetto di ridicolizzarli ed esasperarli, facilitando la loro definitiva sconfitta ( a rendere ancora più divertente, a mio avviso, la cosa c'è anche un indiretto richiamo ad un lontano capitolo della saga texiana, dato che stratagemmi del genere erano stati usati, contro Tex, nel lontano n. 86 da Proteus ). Per quanto riguarda il particolare segnalato da Texfan

la pistola, arroventata dagli spari, che Tex nasconde in mezzo ai pantaloni quando finge di arrendersi
, devo riconoscere che è divertente ma purtroppo.... inverosimile: infatti
Tex, come al solito, dispone di un cinturone con due pistole e, negli scontri a fuoco precedenti, ne impiega sempre soltanto una:niente di più naturale che nasconda l'altra nei pantaloni, a meno che non lo si ritenga un masochista
. Insomma, una storia con un soggetto non particolarmente ricco, ma narrata in maniera sciolta e convincente e che, grazie anche ai disegni di Rossi, mi pare finora una delle migliori dell'annata ( se non proprio la migliore in assoluto; la recente "Tornado" di Boselli presenta un soggetto molto più ricco, ma i disegni di Font sono per me nettamente inferiori a quelli di Rossi ) Modificato da Pedro Galindez
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  • 2 settimane dopo...

Storia accettabile... bellissimi i disegni di milano. le motivazioni sono semplici:semplicemente perchè ritrovarsi una donna come capo-banda in tex è poco successo, solo nell'albo "l'angelo della vendetta", e allora mi ha colpito il carattere di quella vipera... :asd:

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  • 1 mese dopo...

ho dato come voto 6-4...? una storia che in effetti non riesce a lasciare veramente un segno se non alla fine, con il colpo di scena della morte del frate elia(prima ancora che per quella della carpenter)allora, qualificher? così il mio voto:6 perchè la carpenter, dopo tutto il casino fatto,? riuscita a morire in modo dignitoso,4 perchè non mi aspettavo che morisse anche il frate... a metà, ci lascerei il signor carpenter, povero padre...

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(Pippo@ 14 ottobre 2008 ore 15:26 )

allora, qualificher? così il mio voto:6 perchè la carpenter, dopo tutto il casino fatto,? riuscita a morire in modo dignitoso,4 perchè non mi aspettavo che morisse anche il frate...

La morte del "fratello" quacchero Elias è stata un aspetto della storia che è stato molto criticato da alcuni, in parte perchè, è stato osservato, Nizzi non avrebbe dovuto avere la possibilità di eliminare un personaggio creato da GLB in "Terra Promessa", in parte per via della crudezza della scena in cui vengono mostrati i corpi suoi e di Rhonda. IMHO, la prima critica non ha eccessivo fondamento, in primo luogo perchè non è la prima volta che Nizzi "liquida" un personaggio creato da qualcun altro ( è già avvenuto col Manuel Pedroza de "La leggenda della vecchia missione", creato da Nolitta ne "Il disertore" e nessuno, mi pare, ha avuto alcunch? da ridire ), poi perchè il modo in cui ciò avviene conferisce una funzione drammatica importante ed apprezzabile ad un comprimario che rischiava fortemente di essere ridotto a macchietta. Quanto alla crudezza della scena dei cadaveri, non mi è parso che essa fosse così dissonante dalla prassi texiana degli ultimi anni, in cui il ricorso a scene "forti" sul piano narrativo e grafico è stato alquanto maggiore che in precedenza.
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Guest Wasted Years

ho dato come voto 6-4...? una storia che in effetti non riesce a lasciare veramente un segno se non alla fine, con il colpo di scena della morte del frate Elia

Frate per modo di dire, visto che non credo che i quaccheri abbiano i frati come i cattolici. Fratello, semmai, ma saresti fratello anche tu per loro, se non ho capito male la loro religione.

allora, qualificher? così il mio voto:6 perchè la carpenter, dopo tutto il casino fatto,? riuscita a morire in modo dignitoso,4 perchè non mi aspettavo che morisse anche il frate...

I voti sono organizzati secondo il sistema italiano e svizzero assieme. Il primo voto è quello decimale nostro, il secondo è quello svizzero, affiancati tra loro per equivalenza. Non si può conferire insieme 6 e 4 :) :) :D
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I voti sono organizzati secondo il sistema italiano e svizzero assieme. Il primo voto è quello decimale nostro, il secondo è quello svizzero, affiancati tra loro per equivalenza. Non si può conferire insieme 6 e 4 :) :) :D

chiedo scusa per l'errore, non mi ero accorto della differenza di numerazioni, ma è evidente che, se sia da noi che in svizzera si parla l'italiano, farà bene a cambiare lingua :inch:
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  • 3 settimane dopo...

Devo dire che questa storia

sicuramente non è tra le più belle degli ultimi anni, però stiamo parlando di una storia con protagonisti i mormoni, visti l'ultima volta su "Terra promessa", che a me piacciono molto. Mi ha lasciato di stucco la morte di Elia e di Rhonda, ma non mi aspettavo proprio la morte del mormone. Voto: 8
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  • 1 mese dopo...

Dopo 36 anni circa sulla serie di tornano i famosi quaccheri dell'albo "Terra promessa" , ma nella dimensione temporale di Tex son passati solamente 10 anni.
Non è la prima volta che Nizzi riprende personaggi, situazioni o spunti dalla produzione di G. L. Bonelli, vedi il Paul Boulder il carnicero, vedi Zhenda e il capitano Drake detto "barbanera".
Stavolta quindi tocca a quei quaccheri che già Tex aveva aiutato anni prima a raggiungere la loro terra promessa.
Le aspettative sono state molte ma oltre a questo c'era la paura che il livello mediocre delle storie dell'ultimo Nizzi potessero in un certo modo rovinare quel ricordo che tutti i texiani avevano di quella splendida storia dove appunto erano protagonisti Marcus ed Elia Glendon.
Fortunatamente non e' successo anche se il primo albo aveva dato l'aria di essere un altra produzione insipida di Nizzi, ma leggendo il secondo albo, e cioè, "Sangue in Paradiso", mi son dovuto felicemente ricredere.
Da premettere che non e' facile per qualsiasi autore riprendere dei personaggi creati da un altro autore, e in questo caso credo che Nizzi riesce abbastanza bene a ricreare quella psicologia dei due fratelli che avevamo gia' visto molti numeri fa, con qualche piccola modifica, ovviamente.
Esaspera ancora di piu' quel fanatismo religioso di Elia Glendon, molto vicino quasi alla follia e confermando il buon senso di Marcus.
La presenza di Rhonda Carpenter che vuole rendere la vita difficile alla pacifica comunit? dei quaccheri e' il personaggio in piu' della storia, e Tex e Carson devono vedersela con la freddezza e il cinismo di quest'ultima.
Bellissimo il confronto vocale tra Tex e Rhonda:


Rhonda:"avete intenzione di spararmi?"

Tex:non sparo alle donne, a meno che non si tratta di scegliere tra la mia vita e la loro"

Rhonda:"io non porto armi, percio' non posso mettere in pericolo la vostra vita"

Tex:"nemmeno le vipere portano le armi, ma hanno il loro veleno".

La sfida ha inizio e ha il suo culmine nel secondo albo in un villaggio deserto e notturno.
Ebbene qui forse e' la parte piu' bella della storia, ovvero un indiavolato Tex che riesce a tenere a bada l'intera banda con una serie di trucchetti, dando l'imprssione di vedere quel ranger dei primi albi che riusciva solo contro tutti a spuntarla sempre.
Anche Carson ha l'occasione di mettersi in mostra e qui Nizzi cerca di ridare un po' di gloria ad un personaggio che ultimamente ha trascurato un po' facendogli fare ripetute figuracce.
La storia ha avuto un epilogo che sicuramente nessuna si aspettava, in particolar modo l'innamoramento vero di Rhonda nei confronti del nipote dei Glendon.
Dal suo comportamento in quasi tutta la storia nessuno poteva immagginare che una donna cosi' fredda e ambiziosa potesse provare dei sentimenti e perdipiu' nei confronti di un quacchero.
Tutto sommato una buona storia che ha sicuramente qualche punto interrogativo e come ha gia' fatto notare qualcuno mi riferisco allo sceriffo di Bishop.
Sembra che Nizzi si sia dimenticato di lui e poi per rimediare fa sapere che si e' dato alla fuga. Mah....

I disegni di Rossi li ho apprezzati molto, specie nei notturni e non a caso e' un allievo di Civitelli(aretino come lui) che lo ha consigliato molto nel disegnare questa storia.
Da notare la fedelta' nel disegnare i volti dei fratelli Glendon come li disegno' a suo tempo Ticci.

Soggetto 7,5
Sceneggiatura 6,5
Disegni 7,5

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  • 1 mese dopo...

Ho letto Dieci anni dopo.... un anno dopo! Devo dire che, pur non essendo un capolavoro, non l'ho trovata malaccio. La fine di fratello Elia, nel suo fanatismo, ha un che di gigantesco.... e Rondha Carpenter si rivela tutto sommato non peggiore di tante "cattive", che almeno muoiono per i loro crimini mentre lei, come dice Tex, è morta per l'unica colpa che non aveva. O meglio, per quella che non era una colpa.7

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  • 10 mesi dopo...

Un bel sei questa storia se lo merita! Certo, c'è qualche assurdit? come quella dello sceriffo che si d' alla fuga (?!?), ma nel complesso l'insieme è estremamente divertente, soprattutto nel secondo albo. Un Tex finalmente grintoso ed eroico, furbo e praticamente invincibile che ha a che fare con personaggi adeguatamente coloriti. Anche a me è piaciuto molto il dialogo fra Tex e Rhonda, e per una volta l'insolit? mancanza di aggressivit? da parte di Tex è anche giustificabile dal fatto che si trovi davanti una donna. Ottimo, infine, il finale! Non particolarissimo, ma nemmeno stanco ed annoiato: si notava una residua voglia di stupirsi e stupire... sigh...

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IMHO il fatto che lo sceriffo si dia alla fuga, per quanto possa essere spiegato in primo luogo con ragioni estrinseche ( il fatto che la vicenda fosse arrivata all'ultima delle 220 pagine previste ), non è affatto stonato dal punto di vista narrativo: già da quando era apparsa in scena, questa "stella di latta" al soldo di Rhonda Carpenter si era mostrata perfettamente consapevole della pericolosit? di Tex e Carson; pertanto il fatto che non si ritenesse in grado di fronteggiarli da solo era perfettamente naturale, specie dopo che Tex aveva sbaragliato gli uomini di Rhonda e quelli che lui stesso le aveva fornito; avrebbe proprio dovuto sacrificarsi per i begli occhi di Rhonda? Analogamente, in una delle prime sceneggiature di Nizzi, "Il ritorno del Carnicero, la coppia di astuti tavernieri che mette nel sacco Tex e Carson pensa bene di cambiare aria, visto che non era affatto impossibile che i due pards si ripresentassero per saldare i conti con loro.

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Secondo me l'assurdit? sta nel fatto che i pards non facciano nulla per inseguirlo, poi. E' vero, si è arrivati alla fine della storia, ma dove sono finiti i Tex e Carson che seguivano una pista a distanza di settimane? Qui sembrano, appunto, due vecchi ragionieri che, una volta terminato il proprio compito, non hanno più voglia di mettere tutto a posto. E' la passivit? di Tex che, in quel caso, mi sembra non poco fuori posto.

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Personalmente non ne sono del tutto convinto, Virgin. A parte quanto capita ai due tavernieri de "Il ritorno del Carnicero", vi sono almeno altri due casi in cui Tex & Co. non riescono a mettere il sale sulla coda al gaglioffo cui danno la caccia:a ) ne "Il giuramento" ( nn. 103 - 106 ) Tex e Tiger, dopo essersi curate le ferite ricevute nello scontro con gli scagnozzi di Brennan, riprendono a dargli la caccia una settimana dopo ma, per quanto sappiano che si è recato a Chihuahua, non riescono più a trovarlo. Solo 15 anni dopo, la lettura casuale di un articolo di giornale consentir? a Tex e ai pards di riprendere la caccia a colui che ha provocato la morte di Lilyth e di tanti altri Navajos. b ) proprio nella storia successiva a "Dieci anni dopo", ovvero "Buffalo Soldiers" ( nn. 569 - 571 ), il comanchero Pablo Carrizo, dopo aver fatto sgozzare tutti i suoi prigionieri, se ne va dal luogo dello scontro senza che Tex e i suoi colleghi rangers, che pure lo vedono benissimo, possano farci alcunch?. Anche in questo caso, la latitanza del gaglioffo ( in Messico anche in questo caso ) dura parecchio ( 10 anni, se non ricordo male ) e non è Tex a ritrovare lui, ma lui a ritornare sulla strada del nostro ranger."Vecchi ragionieri" anche il Tex di GLB e quello di Boselli? Ho i miei dubbi in proposito.......

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Pedro, i casi da te citati mi sembrano profondamente diversi: non soltanto perchè Tex e Carson non rinunciavano del tutto alla ricerca (tanto che essa riprendeva nella stessa storia. Si trattava, dunque, di un espediente narrativo volto soltanto a movimentare la trama), ma anche perchè si mostravano molto rabbiosi nel non riuscirvi. Qui, invece, Tex è del tutto soddisfatto, e dice "Oh, lo sceriffo è scappato? E va bene, d'i, tanto siamo arrivati a pagina 220!". Non si mostra minimamente detrminato a riprendere la caccia, nemmeno in un futuro, e la storia avrebbe potuto benissimo terminare con Tex e Carson che si mettevano sulle tracce del fuggitivo: sarebbe stato un bell'effetto!Mentre invece nei casi da te citati, la fuga del cattivo è sempre esterna alla storia, tanto che ne è l'origine. Nizzi si è ripetuto nel finale di "Mefisto!", quando lascia che Mefisto scappi dai pards senza che questi riescano a raggiungerlo, e così nei primi due episodi della "Tigre Nera", ma in quei casi è accettabile: diamine, sono i "grandi nemici" della serie! Che, invece, scappi uno sceriffo di mezza tacca mi pare non troppo adeguato: non si tratta nemmeno del classico "vai a farti impiccare altrove, verme".

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Appunto perchè lo sceriffo di Bishop è "di mezza tacca" ( curiosamente nell'ultima pagina del n. 568 la redazione si è scordata di mettere la preposizione "di" cosicch? il lettore distratto potrebbe considerare il nome della cittadina in cui costui aveva rappresentato la Legge come il suo cognome..... ) non ci sono tutti questi motivi perchè Tex e Carson continuino ad occuparsi di lui ( anche se, per rassicurarli, promettono ai quaccheri che faranno in modo che sia ricercato ), mentre d'altra parte l'ormai ex "stella di latta" non può che cercare di starsene il più possibile lontano da Bishop e Paradise, cosicch? i quaccheri non devono temere nulla da parte sua. Ogni altra soluzione, dopo che la vicenda aveva raggiunto il suo climax emotivo con la morte di Rhonda e di fratello Elia, sarebbe stata IMHO stonata e poco convincente ( anche se Nizzi avesse avuto più pagine a disposizione ): se lo sceriffo fosse rimasto a farsi arrestare avrebbe mostrato una dabbenaggine poco conciliabile con le sue capacità di simulazione e di valutazione degli uomini ( mostrate nei colloqui coi ranger e con il messicano al servizio di Rhonda nel n. 567 ) , mentre restare ad affrontare Tex e Carson sarebbe equivalso a scavarsi la fossa con le proprie mani ( come fa, in maniera inopinata quanto sciocca, Pablo Carrizo nella storia immediatamente successiva ). Insomma, la conclusione del n. 568 non mi pare proprio così censurabile.

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Concordo con Pedro.. il finale è perfetto così com'?, tragico e inaspettato;aggiungere altre pagine per mostrare la cattura di uno sceriffo corrotto qualunque, avrebbe portato ad una lungaggine inutile. D'altronde mi sembra che Tex sia da sempre maggiormente interessato ai "pesci grossi"... E poi definire "vecchio ragioniere" e "passivo" un satanasso ultra determinato che ha sbaragliato da solo tutta la banda dei cattivi, dando prova di un'abilità eccezionale unita ad un pizzico di spietatezza, mi sembra fuori luogo... E comunque mi sembra che siamo nel campo del "pelo nell'uovo".. Per quanto mi riguarda, questa è davvero un'ottima storia, che dimostra che, per quanto stanco e anzianotto,Nizzi quando vuole è sempre Nizzi!Non è facile per nessuno, infatti, prendere una delle più belle e amate storie di Tex e farne un seguito quantomeno decente... Nizzi ci è riuscito alla grande, regalandoci una trama solida, sceneggiata come meglio non si sarebbe potuto, e in cui non mancano scene esaltanti. E su tutto spicca il personaggio di Rhonda, determinata e spietata, molto sexi, e sopratutto imprevedibile:chi infatti si sarebbe aspettato che una tale vipera potesse amare davvero, e non solo per calcolo?La bravura di Nizzi ha fatto sè che alla fine la morte di Rhonda lascia con un p? di amaro in bocca... Grazie a questa storia penso:non può essere che Nizzi, finalmente sgravato dall'impegno da tempo insostenibile di essere lo sceneggiatore principale della serie, e quindi agendo da seconda linea, potrebbe ancora regalare a Tex qualcosa di buono?... E un'altro spunto di riflessione mi viene in mente pensando alla storia:in questa nostra epoca, dominata da conflitti religiosi sempre più aspri e drammatici,Nizzi nel suo piccolo ci mostra a quali tragici effetti può portare tale pericoloso fanatismo....... questo è quel che avviene quando il fumetto, come ogni altra forma d'arte seria, si prende il compito di farci riflettere sulla nostra epoca..

  • +1 1
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  • 1 anno dopo...
  • 7 mesi dopo...

Storia a due facce: nella prima parte si assiste, come da logica, ad uno sviluppo lento della trama, permettendo al lettore di conoscere i personaggi principali e di farsi un'idea sulla prosecuzione della storia, mentre nella seconda l'azione la fa da padrona (circa 35 di sparatorie senza alcuna interruzione). Sicuramente Nizzi ha sfornato avventure di qualità ben maggiore di questa, ma anche in questo caso la godibilit? della vicenda è ben viva. Sempre una sicurezza anche Rossi ai disegni. Tratto pulito che anche a me ricorda, seppur leggermente, Civitelli. Voto: 7

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  • 3 mesi dopo...

Questa storia ha tutti gli elementi per essere molto più bella di quanto non lo sia già. Secondo me aveva molte più possibilità che non sono state sfruttate al massimo. Tra i punti a favore voglio sottolineare:- le due magnifiche copertine e in particolare la prima che è molto suggestiva e rende tanto lo stato d'animo dei cittadini di Paradise nel rivedere i nostri eroi;- la presenza di personaggi già presenti in un altra grande storia di GLB come i mormoni Elias, Marcus e tutta la comunit?;- dei grandi disegni come quelli di Rossi che ricorda molto Civitelli come stile con qualche piccola influenza pure di Ticci a mio avviso.- un finale suggestivo e con una mezza vittoria. La storia nel complesso è buona ma a mio avviso aveva maggiori potenzialità. Voto 7,5 alla tramaVoto 9 ai disegni

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