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TWF - Tex Willer Forum

Aurelio Galleppini


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Ma siamo sicuri che fosse effettivamente Galep a scegliere i colori delle copertine?

Sicuramente gli sfondi piatti e monocromi, vuoti, era lui a volerli-se così non fosse, allora molte delle sue copertine sarebbero ritoccate, e non credo sia così!
No beh, ho pensato che magari la colorazione potesse essere completamente affidata a qualcun altro... Comunque a me mancano quelle copertine un p? diverse dal solito, i caratteri dei titoli particolari così come le colorazioni... Però ovviamente c'è da dire che erano altri tempi, e non so quanto possano piacere ai lettori delle sperimentazioni così particolari!
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Hai parlato di un altro elemento che contribuiva a rendere bellissime quelle copertine, caro AtTheRocks:il carattere dei titoli.
In genere i titoli erano scritti in caratteri molto fantasiosi, e non c'era la regola di porre il titolo in alto affianco al logo "Tex":questo le rendeva non solo particolari, ma anche tra loro diverse, per impostazione:Oggi, anche se i disegni di Villa sono spettacolari, mi sembra che l'impostazione delle copertine sia standard, forse troppo.
E ripeto, tutti i cambiamenti avute con le ristampe non hanno fatto che rovinarle, queste copertine:anche il cambiare il carattere dei titoli ha rovinato il tutto, perchè, a mio modo di vedere, anche quei titoli scritti con quei caratteri, avevano il loro peso determinante nell'equilibrio della copertina(e mi piacerebbe sapere se a scrivere i titoli era lo stesso Galep-spero di sè!).

Immagine postata
E porto ancora l'esempio di "Le terre dell'abisso":nella copertina originale, il titolo era scritto molto grande, e occupava tutta la parte bassa della composizione, riempiendo così una zona che, altrimenti, sarebbe rimasta vuota;nella Nuova ristampa il titolo ?stato spostato in alto, e segue, per un certo periodo, il perimetro del cerchio:ma l'effetto che, secondo me si è avuto,? stato deleterio:la composizione risulta, specie se confrontata alla cover originale, irrimediabilmente vuota;e il titolo, che prima con le sue dimensioni e la fantasia dei caratteri colpiva l'occhio e risaltava, diventa anonimo e poco attraente.
A tutto ciò si aggiunga la modifica del cerchio, che da nero diventa bianco:l'impatto visivo è molto meno forte, e svanisce la suggestione:quel cerchio nero su uno sfondo verde, non poteva essere l'entrata nell'abisso?

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A quanto mi risulta, la qualità "astratta" di certe copertine di Galep, come alcune soluzioni analoghe in altri fumetti ( per esempio il "cono di luce" entro cui Magnus staglia talora i personaggi in "Alan Ford" ) è stata in buona misura provocata dall'estrema mancanza di tempo che lo costringeva a puntare su pochi elementi essenziali ( e, in certi casi, a rielaborare o riutilizzare vecchie copertine delle serie a strisce o della I serie gigante ), riuscendo IMHO ad ottenere abbastanza spesso un effetto estremamente suggestivo ( magari disperso, come dice Paco, dalle modifiche apportate in sede di ristampa ). Paragonarle sfavorevolmente alle copertine attuali di Villa non mi pare granch? oggettivo, troppo diversi essendo i loro stili, le condizioni di lavoro ( anche se Villa, per reggere al peso di tutte le copertine che gli vengono richieste, ha dovuto da oltre sette anni rinunciare a vedere pubblicata una storia da lui disegnata ) e le aspettative del pubblico dell'epoca attuale da quelle che i lettori avevano alle origini di "Tex".

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  • 8 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 3 anni dopo...

Sandro, ti ringrazio per questa bella testimonianza.

Pur avendo letto molto di Galep, non conoscevo questa sua passione per il ferromodellismo.

Mi chiedo: ma dove trovava tutto il tempo per coltivare anche questo impegnativo hobby?

Grande Galep, e non finisco di scoprirlo sempre più grande!

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  • 5 anni dopo...
  • Sceriffi

Non mi sono mai espresso, sul papà grafico di Tex, che a me non è mai piaciuto.

Mi ricordo di aver letto da qualche parte, che Galep non riuscì a dare il massimo, perchè pieno di lavoro. Così ho fatto una ricerca, per vedere quanti albi hanno fatto i disegnatori, nella fascia 101-200 ovvero il periodo di massimo splendore di Galep. La classifica è la seguente:

Letteri 42

Nicolò 33

Galleppini 31 

Ticci 18

Muzzi 10 

Fusco 6 

Giolitti 2

Ovviamente le storie, prima non finivano tutte nell'ultima pagina, ma finivano in maniera casuale, anche dopo 5/6 pagine. Quindi può essere che Galep abbia disegnato più pagine di Nicolò, poichè può aver disegnato più albi completi. Però questa regola vale per tutti i disegnatori di quel periodo, quindi alla fine direi che la classifica è giusta.

La cosa che più non mi piace di Galleppini, sono gli sfondi. Nelle storie di Galep, non esistono, e se ci sono, sono appena abbozzati. Mentre gli altri disegnatori gli sfondi li mettono eccome! Penso per esempio a "Sulle Piste del Nord" o "Terra Promessa" disegnate entrambe da Ticci, dove gli sfondi ci sono, e sono anche ben fatti. Anche Fusco faceva dei bei sfondi, mi viene in mente "I Ribelli del Canada" che non è di quella fascia, ma appena successiva. Letteri che era il più veloce, metteva degli sfondi molto belli, a partire dal suo bellissimo cielo, fatto di linee nere. Un altra cosa che non mi piace del Tex di Galep, sono i pards. Ho detto una bestemmia, ma per me è così. Tex ha una faccia da scemo (che è ripresa in parte dal volto di Cooper) e gli altri pards non sono tanto migliori. Nulla di paragonabile ai volti di Letteri, del primo Ticci, Fusco.  Anche il Tex di Nicolò mi piace molto, anche se assomiglia più a Rodolfo Valentino, anzichè a Tex. 

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Non è anche tra i miei preferiti, lo ritengo un disegnatore quasi normale, però va detto che nell'immaginario Tex è in gran parte il SUO Tex, quindi gli sono comunque affezionato.

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5 minutes ago, MacParland said:

Mi ricordo di aver letto da qualche parte, che Galep non riuscì a dare il massimo, perchè pieno di lavoro. Così ho fatto una ricerca, per vedere quanti albi hanno fatto i disegnatori, nella fascia 101-200 ovvero il periodo di massimo splendore di Galep

 

Non ti confondere, quella è la fascia del massimo splendore DI TEX (e comunque non è esatta, andrebbe circa dal 70 al 180), NON quella di Galep! Negli anni 70 Galep aveva già i primi problemi agli occhi, e faceva già fatica (anche per quello, oltre ovviamente per il fatto che aveva più disegnatori ad affiancarlo, aveva ridotto la produzione)

 

Galep purtroppo ha avuto il periodo migliore nel momento in cui reggeva davvero la baracca da solo (con qualche aiuto non accreditato a matite o chine, ma raramente per vent'anni è uscita una striscia in cui non avesse fatto almeno una delle due), cioè, ad un certo punto ha prodotto 32 strisce alla settimana, cioè in media 140 strisce al mese, 47 TAVOLE! per paragonarlo al tuo "campione" di 100 albi, è come se su 100 ne avesse disegnati 43 interi! (che vista la maniera strampalata di contare gli "albi" invece che più correttamente le "tavole", nella tua classifica risulterebbero un numero compreso fra 43 e 86...)

 

E, a questi ritmi, non solo ha mantenuto per vent'anni una qualità elevatissima, ma per me "ha fatto la differenza": non ti chiedi mai come mai Tex abbia avuto quel successo, e El Kid, Yuma kid, Hondo, kociss, i Tre Bill, e tutti gli altri eroi western non disegnati da Galep, no?

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@MacParland

Il tuo post mi è piaciuto: chiaro, senza politically correct, molto coraggioso.

E che mi sento in larghissima parte di condividere.

Neanch'io sono un fan di Galep, tutt'altro. E non per gli sfondi ma quanto proprio per lo stile che non è di mio gradimento.

Ricordo che, da piccolo, quando andavo a pescare i Tex dal negozio di fumetti usati cercavo sempre quelli con Letteri, Ticci o Nicolò (il mio preferito) mentre evitavo il più possibile quelli con Galep.

Ma lui è il creatore grafico di Tex e, almeno per me, va oltre qualunque classifica.

C'è riconoscenza, gratitudine, rispetto per il grandissimo professionista.

Pensa che per mio suocero (amante di Tex ben prima che lo diventassi io) esisteva praticamente solo il Tex di Galep e nelle storie in cui non c'era lui (chiunque fosse lo sceneggiatore) storceva sempre un pò il naso.

E quando si parla dell'ultimo Galep mi torna sempre in mente la toccante intervista presente in "Tex disegni e disegnatori" (a cura di Francesco Bosco) rilasciata poco prima della sua morte.

Si può leggere tutta la sua tristezza, venata di malinconia, nel dover abbandonare la sua creatura, il "suo" Tex.

Nell'elencare i suoi guai fisici cita, oltre agli occhi come prontamente riportato da Diablero, un mal riuscito intervento alla cervicale che ne limitò la funzionalità della mano destra: immagino che goduria per un disegnatore.

<span style="color:red;">44 minuti fa</span>, MacParland dice:

Tex ha una faccia da scemo (che è ripresa in parte dal volto di Cooper) e gli altri pards non sono tanto migliori.

Qui, anche se non condivido, mi hai fatto sbellicare dalle risate:lol2: 

Anche se su Kit Willer non posso proprio darti torto: l'effetto in alcune storie è quello un pò di uno scimmione!

 

P.S.

Toglimi una curiosità: ma sei veramente giovanissimo come mi sembra di aver letto in altro post?

  • +1 1
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  • Sceriffi
34 minuti fa, Diablero dice:

Non ti confondere, quella è la fascia del massimo splendore DI TEX (e comunque non è esatta, andrebbe circa dal 70 al 180), NON quella di Galep! Negli anni 70 Galep aveva già i primi problemi agli occhi, e faceva già fatica (anche per quello, oltre ovviamente per il fatto che aveva più disegnatori ad affiancarlo, aveva ridotto la produzione)

Non mi confondo. I disegni di Galep della fascia precedente sono per me brutti, quella della fascia 201-300 guardabili, il 400 se la gioca con "Alaska" come peggior albo di Tex per quanto riguarda i disegni (L'errore non è di Galep, ma della redazione non capisco come si possa pubblicare una roba del genere).

34 minuti fa, Diablero dice:

Galep purtroppo ha avuto il periodo migliore nel momento in cui reggeva davvero la baracca da solo (con qualche aiuto non accreditato a matite o chine, ma raramente per vent'anni è uscita una striscia in cui non avesse fatto almeno una delle due), cioè, ad un certo punto ha prodotto 32 strisce alla settimana, cioè in media 140 strisce al mese, 47 TAVOLE! per paragonarlo al tuo "campione" di 100 albi, è come se su 100 ne avesse disegnati 43 interi! (che vista la maniera strampalata di contare gli "albi" invece che più correttamente le "tavole", nella tua classifica risulterebbero un numero compreso fra 43 e 86...)

Ho contato gli altri aiutanti di Galep, e sono:

26 Albi con l'aiuto di Muzzi

2 Disegnati da Nicolò

2 di Raschitelli

1 di Ticci

3 di Uggeri 

15 di Letteri

1 di Jeva

Sappiamo con certezza che 50 albi sono disegnati da Galep con altri disegnatori, o da altri disegnatori.

Ciò non toglie che Galep in quel periodo non sia stato velocissimo!

Però basta uscire da Tex, per vedere che Galep non era l'unico ad essere così veloce. (Ma già nello staff c'era qualcuno di più veloce Letteri)

Magnus in 7 anni ha prodotto 21 mila tavole (presumo con l'aiuto di Romanini, ma ciò non toglie che sia stato velocissimo) e con una qualità spaventosa, "Alan Ford" "Kriminal" "Satanik" e roba tipo "MaxMagnus". Pratt in 45  minuti disegnava una tavola! Gipi (per fare un esempio moderno) sempre in 45 minuti.

Qui si entra nel personale, ma per me lo stile di Galep, era vecchio già ai tempi. Nel '67 esce "Una Ballata del Mare Salato" di Pratt ed esce il primo numero de "La Storia del West" disegnato da Calegari. Per me non c'è paragone.

<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, Diablero dice:

E, a questi ritmi, non solo ha mantenuto per vent'anni una qualità elevatissima, ma per me "ha fatto la differenza": non ti chiedi mai come mai Tex abbia avuto quel successo, e El Kid, Yuma kid, Hondo, kociss, i Tre Bill, e tutti gli altri eroi western non disegnati da Galep, no?

Perchè tranne "Kociss" e "I Tre Bill" sono tutte copie di Tex.

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Juan Ortega dice:

@MacParland

Il tuo post mi è piaciuto: chiaro, senza politically correct, molto coraggioso.

P.S.

Toglimi una curiosità: ma sei veramente giovanissimo come mi sembra di aver letto in altro post?

Grazie!

Sì.

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A me Galep piace, pur non essendo il mio disegnatore preferito. Certo, bisogna ammettere che, specie negli ultimi anni, alcune volte i visi (in particolare quelli dei due Kit) lasciassero alquanto a desiderare. Ha comunque il merito indiscutibile di aver creato l'iconografia del personaggio. 

Da lettore anni '70, gli ho preferito Ticci (non quello più recente), Fusco e anche Letteri, che ho riscoperto rileggendo alcune storie dell'epoca e apprezzandone oggi maggiormente i disegni e la nitidezza del tratto. Mi piaceva meno il pur bravo Nicolò, i cui disegni mi davano l'idea di far parte di un'unica, interminabile, storia, forse anche per le fisionomie sempre simili dei personaggi di contorno. Lo trovavo un Tex troppo classico, che non aveva la dinamicità e la prestanza di quello Ticci e Fusco. 

Stiamo parlando comunque di grandissimi disegnatori, che hanno fatto, tutti assieme, la storia di Tex.

Modificato da Jim Brandon
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McParland, mi sa che non hai le idee molto chiare, nè sulla storia di Tex, nè su come si fanno i fumetti...  stai contando RISTAMPE, non gli albi originali (con i tempi originali). Inoltre continui ad usare per i conti l'assurda misura degli "albi", che fa sì che una persona che abbia aiutato Galep in una vignetta (quindi "un albo!") abbia disegnato tanto quanto Magnus con il suo texone ("un albo!"). E questo è un motivo per cui i conti di Tex sono sballati.

 

Poi passi a Magnus, e aggiungi un ulteriore motivo di sballamento:  le "21.000 tavole" di magnus per albi da 120 pagine sono 175 albi in 7 anni. Magnus non ha mai fatto 175 albi in un unico periodo di 7 anni, mi sa che stai ancora sommando ristampe. Nel periodo in cui ha disegnato i 75 Alan Ford (in gran parte solo le matite, poi era chinato da Romanini, Chiarini e altri) Magnus ha disegnato (solo matite) solo 19 kriminal e 8 satanik, per un totale di circa 100 albi, 12.000 tavole, circa 1800 tavole all'anno.

 

Ma forse sei convinto che fossero tavole come quelle di Galep! NON È COSÌ! Le tavole di kriminal hanno 2 vignette, cioè 2 DISEGNI. una tavola di Tex dell'epoca aveva 7-9 vignette, il quadruplo dei disegni! (e infatti...  se non lo sai, le paghe dei disegnatori ne tengono conto, una tavola di due vignette viene pagata molto meno). 

 

Certo, ai tempi Magnus era uno stakanovista. Ma guardando le tavole, e i numeri... Galep lo era di più.   E Magnus ha tenuto quel ritmo per un numero minore di anni.

 

 

 

(per essere precisi, Magnus ha disegnato 102 kriminal, 62 satanik, e 75 alan ford, cioè 239 albi, in 11 anni, con una media di 2600 pagine da 2 vignette all;anno, in gran parte senza copertine

 

Galep ha disegnato fino all'arrivo di Letteri e Nicolò 820 albi a striscia settimanale di 32 pagine (con 2-3 vignette) in 16 anni, pari a 26240 pagine (1640 pagine da 2-3 vignette all'anno), più le 820 copertine delle strisce, le 205 copertine degli albi d'oro, le copertine di Tex Gigante non ricavate dagli albi d'oro, le 132 copertine de "le avventure del west", e un sacco di altre copertine di altre serie (le sue copertine vendevano, quindi faceva le copertine anche a molte serie che non disegnava)

 

Questo solo per parlare di numeri, poi ovviamente il confronto non ha senso perchè parliamo di generi diversi, stili diversi, quantità di dettagli e uso dei chiaroscuri diversi, epoche in gran parte diverse. invece di fare stì confronti, bisognerebbe solo levarsi il cappello di fronte alla mole di lavoro che ha fatto Galep in quegli anni...

  • +1 1
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Vado a memoria, anche se i primi 50 albi di Kriminal e Satanik più OS 018 (mi pare si chiamasse così) li ho comprati.

C'erano parecchie storie dove i nostri eroi finivano a letto, e se non ricordo male quella vignetta l'avrei saputa disegnare anch'io e velocemente. Era completamente nera. :P

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  • Sceriffi

Bell'Intervista, mi hanno colpito un paio di cose. La prima, è quando viene detto che Lucca nel '91 era la fiera fumettistica più bella nel panorama italiano. Ma sempre in quegli anni non c'era Treviso Comics, non ho mai partecipato a nessuna delle due. Però ho visto gli ospiti che aveva Treviso Comics negli anni '90 , ed erano artisti di livello planetario. Nel '95 c'erano Magnus e Moebius, e una mostra di Cavazzano. Poi l'idea di Treviso Comics, mi sembra migliore in un arco di 2 settimane si svolgono tutti gli eventi, mentre a Lucca solo 5 giorni.

Tralasciando queste sottigliezze, l'intervista è molto bella e sentita ( se mai dovessi incontrare Ticci farei lo stesso). Quello che fa Galep era una cosa quasi ordinaria amministrazione. Per fare un esempio c'è un autore Disney a me molto caro, Rodolfo Cimino che invitava i Fan a casa a mangiare pasta e Fagioli:lol: ed ogni tanto regalava i suoi bozzetti ai fan. La stessa cosa ha fatto (per quanto ne so io) Ticci, in un intervista Villa dice di aver "conosciuto" Ticci nel suo studio. Quello che Galep dice su Zaniboni in parte lo condivido, nonostante mi piaccia molto. Diabolik ha un sistema molto simile a quello di Julia (anche se sarebbe il contrario visto che Diabolik è molto più vecchio come fumetto) ovvero i disegnatori si assomigliano molto, difficilmente si distingue un disegnatore da un altro. E ci sono i vari clichè come il Bacio tra Eva e Diabolik. A meno che non stiamo parlando di Big come Facciolo, lo stesso Zaniboni e Palumbo, ma in generale Diabolik mi sembra un fumetto piatto. Su Gioletti non concordo per nulla. Galep dice così perchè i dettagli nei suoi fumetti non li ha mai messi. Ogni tanto nelle sue storie ci sono tanti dettagli, ma almeno ci sono. Poi è ovvio che troppi dettagli stonano e rendono la tavola confusionaria, ma non mi sembra il caso di Gioletti. 

22 ore fa, pecos dice:

Pensate se Galep avesse potuto lavorare ai ritmi dei disegnatori di oggi.

Galep l'ha fatto per quella famosa storia nel formato Francese, ma non mi è sembrata un granchè.

Poi sempre di gusti personali stiamo parlando.

On 6/1/2021 at 14:14, Diablero dice:

Poi passi a Magnus, e aggiungi un ulteriore motivo di sballamento:  le "21.000 tavole" di magnus per albi da 120 pagine sono 175 albi in 7 anni. Magnus non ha mai fatto 175 albi in un unico periodo di 7 anni, mi sa che stai ancora sommando ristampe. Nel periodo in cui ha disegnato i 75 Alan Ford (in gran parte solo le matite, poi era chinato da Romanini, Chiarini e altri) Magnus ha disegnato (solo matite) solo 19 kriminal e 8 satanik, per un totale di circa 100 albi, 12.000 tavole, circa 1800 tavole all'anno.

Scrivo questo, e poi Chiudo L'O.T 

Tra il '64 ed il '71 escono tutti i 106 numeri di "Kriminal" 31 "Alan Ford" e quasi tutti i "Satanik" per un totale di 23.400 tavole, un paio di volumi sono ristampe. Ho contato male, o ho saltato qualche dettaglio?

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Scusa Macparland, su Galep ti manca proprio la conoscenza, permettimi. Va bene i gusti personali,  ma stai entrando nel tecnico. Il suo tratteggio, i chiaroscuri, le splendide cover delle raccoltine anni Quaranta dimostrano un disegnatore strepitoso che sapeva essere essenziale con pochi segni, ma di grande immediatezza. Il successo di Tex è IMPRESCINDIBILE dal disegno galeppiniano, le cui copertine spaccavano le edicole, in quel mare di fumetti pubblicati a ridosso dei primi anni Cinquanta. Guarda le tavole di Le terre dell'Abisso realizzate in tempi brevi ma che accuratezza! Pure sulla storia degli sfondi asettici, poco curati, vuoti, ma hai letto La vendetta di Tiger Jack? Osserva le tavole, nonostante in quel periodo ormai Galep era al tramonto della sua carriera, stiamo parlando di un fenomeno. Tutti i disegnatori di Tex imitano il modello Ticci (e di conseguenza Villa), ma NESSUNO si accosta a Galep, un motivo ci sarà... Di recente, sempre il grande Villa, proprio questo ha detto su Facebook. Che, a dispetto della tecnica (Galep era autodidatta ma diventò anche pittore e ritrattista, sul web troverai molte sue opere), era capace di evocare emozioni. Oggi, tanti disegnatori più blasonati ti lasciano freddi e indifferenti... Galep no.

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  • Sceriffi

Io con Galep, non ci sono cresciuto, fino ad ora ho espresso pareri molto soggettivi (qualcuno la pensa quasi come me ed altri no). A me Galep non lascia indifferente, perchè non lo digerisco per nulla. Sempre di gusti personali stiamo parlando. Diablero dice che nei primi anni '70 Galep inizia ad avere problemi e si opera anche alla cervicale. Quindi il periodo massimo di Galep, va da quando Letteri e Nicolò entrano in pianta stabile, visto che prima del loro ingresso era da solo (con Muzzi), fino ai primi due/tre anni degli anni '70. In quel periodo escono grandi storie di Tex, "Il Giuramento" "Tra due Bandiere" "La Sconfitta" "Black Baron". Nessuna di queste mi piace, per come è disegnata.

<span style="color:red;">46 minuti fa</span>, Ulzana dice:

! Pure sulla storia degli sfondi asettici, poco curati, vuoti, ma hai letto La vendetta di Tiger Jack? Osserva le tavole, nonostante in quel periodo ormai Galep era al tramonto della sua carriera, stiamo parlando di un fenomeno. 

Sinceramente non ricordo, gli albi li leggo, e poi li scambio in un mercatino per leggere quanti più albi possibili, ora sto cercando di recuperarli in ordine cronologico.

<span style="color:red;">48 minuti fa</span>, Ulzana dice:

Tutti i disegnatori di Tex imitano il modello Ticci (e di conseguenza Villa), ma NESSUNO si accosta a Galep, un motivo ci sarà... Di recente, sempre il grande Villa, proprio questo ha detto su Facebook. Che, a dispetto della tecnica (Galep era autodidatta ma diventò anche pittore e ritrattista, sul web troverai molte sue opere), era capace di evocare emozioni. Oggi, tanti disegnatori più blasonati ti lasciano freddi e indifferenti... Galep no.

C'è solo un disegnatore che si è ispirato a Galep, Torricelli in "Faccia di Cuoio".

Nessuno s'ispira a Galep. Per me, perchè il suo tratto era vecchio già ai tempi. Pratt con le storie di Corto, Calegari, pure disegnatori Disney, come Barks e Scarpa entrambi animatori, che poi hanno iniziato a far fumetti. Per me questo è il motivo, per cui nessuno s'ispira a Galep, quasi sicuramente mi starò sbagliando.

Galep affrescò anche una chiesa.

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