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TWF - Tex Willer Forum

Modernizzare Le Storie, Restaurare Tex


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Ti rompe se ti dico Rispetta le mie opinioni? O se ti dico che fai paragoni sbagliati? (per non dire da idiota, perchè Quella si Che sarebbe Una mancanza di rispetto, ma non mi permetterei mai, Diversamente da te Che mi paragoni a gente Che vive nel Secolo scorso). Ad andare via, Sicuramente non me lo dici tu, Che non sei nessuno.

Modificato da pino1980
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Suvvia, non è il caso di scaldarsi tanto!

Partecipare a un forum non dovrebbe essere un arroccarsi sulle proprie posizioni ma sapersi anche mettere in discussione.

Le didascalie, per esempio, un tempo erano abbondanti e spesso ripetitive, oggi scarseggiano anche dove servirebbero come l'acqua e il pane.

Il Tex di oggi è duro e granitico, tutto sparatorie, ma meno guascone e meno violento.

Usa un linguaggio "da garzantino" che non ha nessuna delle fioriture che aveva quello bonelliano e che ne aveva decretato in buona misura il successo. Che è qualcosa di diverso, badate, dai "peste" o dai "tizzone d'inferno", ma qualcosa del tipo: "Con una voce come la vostra, potreste guadagnarvi una fortuna facendo il pescivendolo a New Orleans!" per citare a caso una frase tratta dal numero 91. A questo linguaggio iperbolico, sconfinato come il West, smodato e enfatico si potrebbe ritornare e sarebbe come gettare un ponte ideale tra le nuove storie e quelle del passato, tra il Tex della modernità e quello vecchio della tradizione bonelliana.

E vuoi mettere anche venti e trenta tavole dove non succede nulla, assolutamente nulla, dove mostri i nostri quattro tizzoni d'inferno, con le loro zampacce sotto un tavolo, ad assaporare un piatto di patatine fritte (e non patate arrosto), con i fiumi di birra che scorrono tra una battuta e una risata, il tutto prima che scoppi il fattaccio su cui si incanalerà la storia ? Sembra che un autore stia rubando lo stipendio a scrivere di "quotidianità" vissuta. Ma come oggi, dove ogni pagina deve dire qualcosa, dove siamo nella storia come se fossimo su un treno in corsa senza nessuna fermata fino all'arrivo (e quando le uniche eccezioni sono, come nell'ultimo maxi faraciano, che ho letto ieri :old: con i soliti abusatissimi incontri con crotali e puma), quale abisso con le storie del passato, e non è questione di stile è questione di volerle scrivere certe cose. E soprattutto non come Manfredi che vuole essere ironico e riesce a diventare assolutamente grottesco in "Oro nero". Ci vuole anche il senso della misura. E poi buone idee da raccontare che è l'ottanta per cento del lavoro.

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La cosa che da fastidio è la presa in giro delle idee degli altri. So che il fumetto è cambiato, che non tornerà come prima...ma sarò libero di dire che io preferisco lo stile vecchio? Che il mio centenario preferito è il 4 (da 300 a 400, dove non c'era chi diceva "zi badrone" o cose simili.) Per quanto mi riguarda finisco qua, mi piace il confronto ma non quando si prende in giro o ci si atteggia a persone più intelligenti senza motivo poi.. O quando mi si dice vai via, non credo di aver detto niente di male, tranne mettere in discussione quella che da molti in questo forum è considerata la suprema verità. 

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quale abisso con le storie del passato, e non è questione di stile è questione di volerle scrivere certe cose. E soprattutto non come Manfredi che vuole essere ironico e riesce a diventare assolutamente grottesco in "Oro nero". Ci vuole anche il senso della misura. E poi buone idee da raccontare che è l'ottanta per cento del lavoro.

Stavo giusto pensando a Oro nero mentre leggevo questa discussione. Ci sono anche cose buone in quei due albi, però il registro ironico là presente era secondo me inadeguato a una storia di Tex, benché l'ironia abbondi in tanti comics moderni. Penso sia possibile ritrovare nei dialoghi e nelle situazioni quel Tex scanzonato delle origini, senza per questo voler ritornare al passato. Con un approccio più coerente col personaggio di quanto visto in quella storia di Manfredi.

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Io non ho capito perchè pino mi o addirittura ci accusi, a me e Carlo Monni che siamo per una rarissima evenienza dallo stesso lato della barricata, di non rispettare le sue idee, di prenderlo in giro e quant'altro. A me non piace essere apostrofato con il modi imperativo, e se mi danno un ordine mi scoccia. Se mi capita replico con un ordine e ottengo sempre reazioni negative, segno che non disturba solo me. Mi scoccia anche essere giudicato irrispettoso perchè dissento da un'idea, se non si accetta la discussione è sufficiente non intervenire in thread, oltretutto aperto da me nel decennio scorso. E con ció chiudo.

20ifk49.jpg Oggi a Burgos niente Mariano di Arborea, solo questa meravigliosa immagine del castello.

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