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TWF - Tex Willer Forum

[569/571] Buffalo Soldiers


ymalpas
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Voto alla storia  

75 utenti hanno votato

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L'immagine di Carson alla quale mi riferivo è questa che vedete sopra.
Sono sicuro che non la dobbiamo all'immaginazione di Ticci, ma a una precisa scelta di Boselli.

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Bene, rieccomi tra voi amici e, non potevo non commentare la storia.

Qualcuno l'ha definita scarna, e per certi versi ci può anche stare. In effetti, se ci soffermassimo ad analizzare bene la storia, ci renderemmo conto che si muove su poche basi se non quella, come giustamente detto da Ym, di "glorificare" i Buffalo Soldiers (e, scusatemi, ma lo reputo piacevole come intento, ed anche ben riuscito :DBravo!)

Ho apprezzato in particolar modo due scene, sempre con il tiratore di colore (capirete tutti a chi mi riferisco suppongo)

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  • 2 settimane dopo...
Guest Wasted Years

Il finale della storia è la parte di gran lunga migliore della stessa. Mi ci sono appassionato proprio. La storia, quoto YM, è imprevedibile e legata male, e spesso ci si domanda perchè ci si trova in quel frangente. A me è capitato, e bisogna fare mente locale. Il finale è chiaro, bello ed emozionante. Secondo me, alla fine, la storia è venuta disorganica, e i disegni non chiariscono la trama, che non sempre scorre ed a volte si incaglia. Comunque un buon inizio del (possibile) nuovo corso, incoraggiante.7 meno meno, ma 7.

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  • 2 settimane dopo...

Condivido diverse osservazioni di Ymalpas e Wasted Years; anche a me la storia è sembrata procedere spesso in maniera abbastanza faticosa ( i due flashback del primo albo ) e con stacchi volutamente bruschi ( e sgradevoli ) quando si passa da una situazione all'altra. I Buffalo Soldiers sono visti in maniera molto idealizzata e collocati ad un livello quasi pari a quello di Tex, ma questo non sempre è una pecca, e comunque è tipico dello stile narrativo di Boselli; si può anche aggiungere, tra i pregi, che le scene di vita del forte sono apprezzabilmente tratteggiate in punta di penna e che Carson ( come è stato pure già detto ) trova un ruolo di spicco in esse ( ma anche nelle scene d'azione ). Le pecche più serie di questa storia risiedono comunque, a mio avviso, nell'uso degli antagonisti:di fatto si può dire che n° Tex, n° Carson n° i Buffalo Soldiers abbiano mai avversari degni di reggere il confronto con loro; le difficolt? che incontrano nel dipanarsi della vicenda sono sostanzialmente legate soltanto a circostanze oggettive. Il capo ute Ouray fa una comparsa brevissima e puramente esornativa; il colonnello Radcliffe si rif? al classico tipo del militare feroce, assetato di gloria e ottuso, ma è presentato in maniera troppo caricaturale per essere preso sul serio, n° vale attribuirgli un passato di "criminale di guerra" sudista per renderlo più temibile ( oltretutto non pare molto verosimile che un ex ufficiale confederato con precedenti del genere potesse non solo essere ammesso nell'esercito Usa, ma farvi addirittura carriera ). Il comanchero Pablo Carrizo è certo feroce al punto giusto, ma per buona parte della storia ( e del flashback che lo riguarda ) rimane nell'ombra e dimostra abilità solo nel sottrarsi al pericolo, che però decide alla fine, molto illogicamente, di affrontare ( evidentemente per dare ai ranger la possibilità di saldargli il conto.... )Anche i disegni di Ticci mostrano un calo abbastanza netto rispetto alle sue prove migliori: il volto di Tex è così logoro e pieno di rughe da far pensare che il nostro ranger abbia ormai passato la sessantina, mentre diversi Buffalo Soldiers e comancheros presentano espressioni fin troppo caricaturali ( cosa che in un disegnatore della tecnica e della precisione di Ticci d' assai più fastidio di quello che darebbe, che so , se capitasse con Fusco )In sintesi, e IMHO,: soggetto7,5sceneggiatura 5,5disegni 6

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  • Collaboratori

Ottimo intervento Pedro... oserei definirlo anche coraggioso nel senso che sei pure andato oltre la nostra analisi. Credo comunque che la tua critica sia condivisibile in molti dei suoi punti ( notevole l'analisi del personaggio di Radcliffe ). Anche sui disegni di Ticci mi sento di darti ragione, sono in molti a vederci un'ennesima prova della versatilit? dell'artista, se non un ulteriore evoluzione del suo tratto, a me sembra calato e basta. Anche Fusco d'altronde, l'età è quella che ?, ma si nota di meno. Non per essere ingenerosi, ma la realtà mi sembra questa, e lo dice uno che ha amato appassionatamente la vecchia guardia dei disegnatori di Tex.

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  • 4 settimane dopo...

Vorrei ancora aggiungere un paio di opinioni personali sul personaggio di Radcliffe... una positiva e una negativa. La prima riguarda la caratterizzazione grafica: visto il carattere attribuitogli da Boselli, ha fatto bene Ticci a dargli un'espressione perennemente a metà tra l'isterico e il grottesco. La seconda invece riguarda il confronto, difficilmente evitabile, con i militari fanatici già comparsi sulle pagine di Tex: credo di poter dire che nessuno di costoro sia stato rappresentato in un modo così poco credibile e sopra le righe, senza che poi la ( dichiarata ) malvagit? senza fondo venga poi avvalorata da azioni significative ( il personaggio di Arlington in "Vendetta indiana", che tra tutti gli ufficiali Usa di questo tipo è quello che si avvicina di più a Radcliffe, mostra comunque nelle pagine iniziali di quell'albo cos'è in grado di fare ); anche se non si possono considerare personaggi particolarmente complessi, i vari Elbert, Stonewall e Drake sono certamente feroci e ottusi, ma rimangono uomini e non caricature, anche quando Tex si fa beffe di loro; Radcliffe, invece, può essere demolito con qualche battuta e messo facilmente ko con una botta in testa. IMHO, l'inclinazione di Boselli a estremizzare i caratteri degli antagonisti ( presente anche in altre sue storie, come "I sette asssassini" ) stavolta gli ha giocato un brutto scherzo....

Modificato da Pedro Galindez
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  • 2 mesi dopo...

Il capo ute Ouray ( 1833 - 1880 ) aveva un aspetto un po' diverso da quello scavato e austero che gli ha conferito Ticci, come si può vedere da questa foto
Immagine postata

Non so se si sia trattato di una scelta di Boselli o di Ticci, ma ad ogni modo se ne comprende bene il motivo: probabilmente si è ritenuto che un aspetto più scavato e vigoroso avrebbe accresciuto l'epicit? del personaggio ( che a mio parere tuttavia, non facendo quasi nulla, rimane assolutamente marginale e decorativo ).

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  • 1 mese dopo...

All'inizio mi aveva abbastanza preso ma poi mi ha come lasciato, questa storia! da ragazzo, quando vedevo le retrocopertine delle vecchie storie di GL Bonelli, facevo dei sogni a non finire su quello che avrei trovato in edicola il mese successivo: beh, troppo spesso finiva che la storia era molto meglio di quello che mi "costruivo" nella testa :inch: . Oggi, purtroppo, non può essere così e, a volte... I disegni di Giovanni Ticci sono al massimo dell' espressione grafica; straordinari :inch:

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  • 2 settimane dopo...

Questa storia è molto bella dal punto di vista grafico con Ticci ai disegni. I Buffalo Soldiers, protagonisti di questa storia, non mi ricordo se erano già apparsi in passato, sono straordinari, vengono disprezzati dai soldati bianchi agli ordini del colonnello Radcliffe, un uomo avido di potere e di gloria, facendo cose sconsiderate, non dando ascolto a Tex e mettendosi in trappola da solo. Randado è il mio personaggio preferito per questa storia, ma in generale sono proprio i Buffalo Soldiers. Il mio voto complessivo è 9.

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  • 2 settimane dopo...

mi accorgo adesso di non aver ancora votato per questa storia.... le do 10, perchè è stato proprio grazie a questa storia che ho scoperto i buffalo soldiers, prima non sapevo neanche che esistessero..... poi, ma solo poi, ho scoperto che c'è anche un avecchia canzone di bob marley, che si intitola così(ma al singolare....)e ho scoperto anche che quella canzone la conoscevo già, solo che non sapevo che si intitolava così....... si è criticata questa storia di esprimere idee di politicamente corretto:ma, a ben vedere, non ci trovo nulla di politico in un grande armadio come pompey che batte in una sfida un soldato bianco....... anzi, credo che alla fine, a essere schernito più di tutti, più ancora dei soldati di colore, sia il colonnello pomposo che ha organizzato tutto........

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Ho letto la recensione che a questa storia è stata dedicata su Ubc, e devo dire che gli elementi criticabili ( l'idealizzazione portata all'estremo dei Buffalo Soldiers, il carattere caricaturale del personaggio del colonnello Ratcliffe, il segno di Ticci che si va "stilizzando" ecc. ) sono stati ricordati ( quasi ) tutti. Il problema è che i due recensori si sono ricordati anche del nome del disegnatore e dello sceneggiatore e trattandosi, come hanno detto, di "due artisti del [loro ] calibro" hanno dato una valutazione assai positiva. Come si può vedere, insomma, il problema della valutazione critica è spesso non tanto avere un quadro completo di ciò che si vuole valutare, ma decidere quali fattori devono entrare nella valutazione: se, come in questo caso, anche il nome e la fama degli autori della storia entrano in gioco, diviene chiaro perchè albi di livello simile per testi e disegni ricevano valutazioni piuttosto diverse....
La cosa ha comunque come conseguenza anche una specie di" contrappasso dantesco": se sono note le convinzioni di un determinato critico a proposito di alcuni autori, quando compare una recensione che li riguarda, il lettore informato potr? essere incerto su come si arriver? ad una data valutazione, ma potr? ragionevolmente immaginare quale sarà questa valutazione.

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  • 2 mesi dopo...

Questa è una delle storie che ho letto di recente. Esordisco parlando di una delusione, ma non dovuta al modo di raccontare, n° ai disegni. Il fatto è che avevo letto della presenza di Ouray "La Freccia", e speravo che fosse molto più notevole e incisiva. Spero che ci sia l'occasione per un ritorno di questo grande capo degli Utes (e, perchè no, di una comparsa non solo nominale di un altro mitico capo di guerra, Satanta dei Kiowas. Per il resto riscontro che la storia si lascia leggere con piacere. Certo, sono un tantino marcate le linee che dividono i Buffalo Soldiers, eroici punto e basta, dai razzisti di Destiny (giustissimamente puniti alla fine con la distruzione del villaggio, scena molto gradita!) e soprattutto dal colonnello Radcliffe, che appare del tutto rimbecillito in occasione dell'assedio da cui viene liberato, insieme al Quinto, proprio da quei neri che tanto disprezza.

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una buona storia. Non un capolavoro, ma 9 non glielo toglie nessuno. ottimi i disegni di ticcinon trovando la casellina per modificare il messaggio, ho quotato la mia risposta. Scusate se avete trovato il mio messeggio troppo breve, cerco di ampliare la mia risposta. do 9 perchè la storia ha una trama molto ben formata, che sta in piedi, con dialoghi scorrevoli che non mi hanno mai fatto perdere mai la voglia di leggere, e co diversi colpi di scena. Mi è piaciuta molto la scena del duello, con gli ottimi disegni di Ticci. E poi mi ha fatto scoprire i buffalo soldiers... in definitiva:soggetto 9sceneggiatura 9disegni 9,5ciao a tutti :trapper:

Modificato da TexFanatico
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  • 6 mesi dopo...

Alle volte mi chiedo.. ma la gente che vuole da un fumetto?.. fare i "critici", analizzare fino al puntiglio, fino a cercare il pelo nell'uovo(che il più delle volte non c'è), porta solo a non godersi la storia!!Voglio dire:non fatevi troppe pippe mentali su ogni storia, senn° non ve ne godrete nessuna, e farete la fine di quelli di ubc grrr :)

  • +1 1
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  • 1 mese dopo...

E' stato gia' detto quasi tutto su questa storia e mi trovo in grandi linee d'accordo con i commenti precedenti. Una storia avvincente, piena d'azione e con tanti personaggi di contorno. Per essere sincero cio' che non mi e' piaciuto e il forzato protagonismo dei Buffalo Soldiers e l'immagine perfetta e quasi da superuomini che ci viene proposta. Insomma, i protagonisti dovevano essere loro e lo sono stati alla fine. Ma in maniera troppo forzata. Per il resto, da segnalare il bel confronto tra Tex e Radcliffe dentro al forte, dove mi sarei aspettato da un momento all'altro un bel montante del ranger, ma forse in questa occasione il nostro eroe sostituisce la diplomazia alla celeberrima irruenza e impulsivita' che lo hanno caratterizzato per anni. Per i disegni mi trovo un po' in imbarazzo. Per me Ticci e' un monumento nazionale, e nel passato ogni volta che leggevo una storia da lui disegnata mi luccicavano gli occhi per la bellezza dei suoi disegni. Non so se il tratto attuale dell'artista sia una maturazione o evoluzione stilistica, ma a me non piace. E mi dispiace tantissimo!Uno stile troppo sintentico, forse poco adatto per i fumetti.

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  • 2 mesi dopo...

Trovo che questa storia sia molto bella nei primi due albi, ma quando comincia il terzo... non so, ho trovato il finale veramente stucchevole ed accelerato, con i cattivi che cadono a frotte e tutto che si svolge con una velocit? in alcuni tratti addirittura inconsulta, stile "scusate, ma ho fatto tardi", ma in modo molto più pronunciato delle altre storie recenti di Boselli. I Buffalo Soldiers, poi, sono "signori perfettini" privi di psicologia, i soldati bianchi tutto sommato ben disposti verso di loro... mi sarei aspettato più drammaticit? e più conflitti.

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  • 9 mesi dopo...

Uhm... come disse il grande Sergio Bonelli in un editoriale storico: "Non sono un uomo di carattere e cambio facilmente idea."Non so se è dovuto al tempo che è passato, ma ho riletto questa storia e mi è piaciuta non poco! upsSarà che non ho più la fobia del politicamente corretto che avevo una volta (se un autore vuole dire qualcosa di edificante, che cosa fa di male?), ma non ho trovato nessuno dei difetti che rinfacciai nel mio precedente messaggio. :unsure:Il ritmo è appassionante e trascinante, e il connubbio disegni-sceneggiatura riesce a trasmettere assai efficacemente l'emozione della prateria sterminata e ostile, che si trovi al di l' delle mura del forte o che sia oltre il cerchio crepitante del focolare. Le scene di battaglia notturna mi hanno riportato alla mente alcuni dei passaggi più emozionanti de "La grande invasione", e non si tratta di una brutta cosa. Certo, non si può negare che il manicheismo sia presente, ma quando è reso bene c'è ben poco da lamentarsi. Perfino l'accelerazione finale, stavolta non l'ho per niente avvertita, e ciò, sinceramente, mi spinge sempre più a dubitare dei miei giudizi: quanto un fumetto è fatto da chi scrive e quanto da chi lo legge?In definitiva, una bella storia riscoperta. Qualche punto debole c'è, come la drammaticit? non perfettamente riuscita di alcuni passaggi, leggere la morte del caporale Douglas, ma si tratta davvero di minuterie. Assai meno riuscita l'autentica demenza di Radcliffe, giustificata come follia, spiegazione che però non convince appieno. L'atmosfera si situa da qualche parte fra "Sulla pista di Fort Apache" e "La grande invasione", il che equivale a un bel complimento. Sul capitolo disegni, non sono mai stato un grande ammiratore di Ticci, ma nonostante la sua decadenza devo ammettere che la dinamicit? che sa infondere alle vignette è UNICA! Le scene di massa sono molto difficili da realizzare, e lui riesce a farlo con una facilit? disarmante. Tirando le somme, direi che un bel 8 questa piacevolissima avventura se lo merita tutto. Per quanto mi riguarda, sopra la media di Boselli dell'ultimo periodo, nonostante episodi come "Vendetta per Montales" e "Il killer" mi abbiano divertito perfino di più.

Modificato da virgin
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  • 1 anno dopo...

Alle volte mi chiedo.. ma la gente che vuole da un fumetto?.. fare i "critici", analizzare fino al puntiglio, fino a cercare il pelo nell'uovo(che il più delle volte non c'è), porta solo a non godersi la storia!!Voglio dire:non fatevi troppe pippe mentali su ogni storia, senn° non ve ne godrete nessuna, e farete la fine di quelli di ubc grrr :)

Caro Paco leggendo gli interventi su questa storia ho avuto il tuo stesso pensiero. Francamente siamo di fronte ad un fumetto, secondo me fatto anche molto bene anche se presenta qualche piccola smagliatura che si poteva evitare ma che comunque è funzionale alla storia come ad esempio l'intervento di Tex all'inizio della storia troppo accomodante nei confronti dei bracconieri di bisonti. Ma in fondo è un fumetto perchè cercare a tutti i costi il pelo nell'uovo, siamo di fronte ad una bella storia, a tratti epica come i vecchi western di John Wayne, ricordate Soldati a cavallo?, ed allora godiamocela. Sono convinto che con qualche aggiustamento se ne potrebbe tirare fuori un bel film western classico epico ed eroico. Io quando l'ho letta neanche sapevo che il soggetto era stato ispirato da Sergio Bonelli, l'ho letta e mi è piaciuta punto, ora mi domando invece se questa storia fosse uscita negli anni 70 sotto la firma di Gian Luigi Bonelli, perdonate l'affermazione, ma sono convinto che in questo forum avrebbe fatto il pieno di dieci. Qui invece leggo che i Buffalo sono troppo osannati, che Radcliffe è troppo macchietta, che questo che quello... bah Scusate il mio intervento non vuole essere irrispettoso dei giudizi di quanti in questi due anni ho conosciuto e con cui ho sviluppato un rapporto di amicizia anche se a distanza ma con tutto il rispetto a volte mi sembra che in questo forum si sia costruito un totem a GLB mentre a tutti gli altri non se ne perdoni una. Il mio voto alla storia ovviamente dieci.
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a volte mi sembra che in questo forum si sia costruito un totem a GLB mentre a tutti gli altri non se ne perdoni una.

Sono d'accordo con la sostanza del discorso, West... però se totem è stato creato, non è cosa unicamente di questo forum. Mi sembra che l'atteggiamento di osanna costante a Bonelli sia generalizzato. Con questo osannare io sono d'accordo; lo sono meno quando, nel valutare le storie degli altri autori, si usano due pesi e due misure. Per dire: mi chiedo come si possa attaccare Boselli per la mancanza di Tex in storie come "Caccia infernale" e al contempo apprezzare storie bonelliane come "Pueblo Bonito" o "Il cacciatore di taglie". Comunque stiamo andando pericolosamente ot!Sull'argomento c'è un topic apposito e appena lo trovo te lo segnalo! :trapper:
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  • 6 mesi dopo...

A pag. 89 del primo albo, nella prima vignetta, Tex e Carson sono definiti "ufficiali dei rangers". Ora Kit Carson in effetti è (? stato?) maggiore, ma Tex ha avuto se non sbaglio una temporanea patente da ufficiale in Patagonia e in un'altra occasione che non ricordo, credo comunque da Montales. Mai negli Stati Uniti, mi sembra. Infatti ho sempre pensato che la sua autorit? su altri rangers, soprattutto in divisa, fosse dovuta oltre che alla sua fama al fatto di far parte di un nucleo speciale, probabilmente inventato pari pari d Bonelli, una specie di servizio segreto. Tex ha mai avuto i gradi "ufficiali" da ufficiale?

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