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Interviste Agli Autori


ymalpas
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  • 1 mese dopo...

Intervista esclusiva (IN ITALIANO) con MARCO VERNI nel blog portoghese su Tex in http://texwillerblog.com/wordpress/?p=54986

Immagine postata

Nell'ultimo decennio di storie scritte da Nizzi, Tex aveva avuto risvolti spesso al limite del ridicolo e lo trovavo molto snaturato? ora, con Boselli al timone, Tex ha riacquistato le sue peculiarit? e le storie sono tornate ad essere più mature (anche se a volte un po' troppo complesse). Quello che non mi piace più oggi è la disomogeneit? grafica: ci sono grandissimi autori, ma a volte mi sembra di non leggere Tex ma a volte Dampyr, altre volte Magico Vento oppure Ken Parker.

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  • 1 mese dopo...

Intervista esclusiva:MICHELE BENEVENTO nel blog portoghese di Tex in http://texwillerblog.com/wordpress/?p=55800

Michele-Benevento-caricaturado-por-Bira-

Sono partito dal Principio: ho studiato il volto di Gary Cooper cui si era ispirato all’inizio anche Galep, ma non ho cavato un ragno dal buco. Ho capito che dovevo invece “servirmi” della lezione dei maestri di oggi: quindi Ticci, Villa e Venturi. Questo non per sminuire il lavoro di disegnatori che stimo profondamente come Sejas, Font, Andreucci, i Cestaro o Mastantuono, ma perché questa è la mia personale Santissima Trinità, sono i tre autori che ritengo “utili” al mio modo di disegnare, che contengono nel loro modo quelle soluzioni che vorrei fossero mie. Partendo da loro ho poi cercato una mia via. Magari sbagliata, ma mia.

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  • 3 settimane dopo...

Intervista interessante che ci promette uno scoppiettante 2015. Le tavole di Serpieri semplicemente splendide, con un dinamismo eccezionale e un Tex giovane dai capelli lunghi molto affascinante. Sembra che sia lui (e non Kit) il figlio di una donna indiana! Chissà che qualche disegnatore non prenda spunti per un Kit più indiano.

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  • 7 mesi dopo...

Intervista esclusiva (IN IALIANO): MICHELE RUBINI nel blog portoghese di Tex in  http://texwillerblog.com/wordpress/?p=60679

 

Michele-Rubini-na-arte-de-Bira-Dantas.jp

 

 

Se leggo i racconti degli ultimi anni, vedo un personaggio che mantiene la sua identità ma le cui avventure si arricchiscono di nuovi spunti, nuove ambientazioni e nuove soluzioni narrative. Insomma, Tex è sempre Tex, ma cavalca anche verso nuovi territori. Inoltre, lo staff dei disegnatori è straordinario e sale di livello di anno in anno. Non so dire come sarà il futuro del personaggio ma gli elementi perché il Ranger continui il suo cammino per molto tempo mi sembra ci siano tutti.

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  • 4 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 7 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Intervista a Mauro Marcheselli http://www.badcomics.it/2016/10/30-anni-dylan-dog-intervista-mauro-marcheselli/129838/

 

Sottolineo questo passaggio: " In questi ultimi anni mi sono sempre sentito in colpa verso Sergio per tutti i piccoli tradimenti alla sua filosofia aziendale che, a differenza di me, molti autori evidentemente non condividevano e che non sono riuscito a evitare che fossero perpetrati. Non sono il tipo che impone la sua volontà. Sergio lo era, io no. Questione di carattere. Quando ho capito che la situazione era irreversibile e non ero sicuro che la ragione fosse dalla mia parte mi è sembrato il momento giusto per “appendere i fumetti al chiodo”"

 

Quindi i detrattori che parlano di una SBE cambiata e che si sarebbe allontanata dalla linea di Sergio Bonelli forse non hanno del tutto torto.

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  • Collaboratori

Bisogna vedere a cosa allude. Su Tex, per esempio, l'impronta di Mauro Boselli mi pare ben definita e il rinnovamento da intendersi come ritorno di personaggi del passato (Lupe, figlia di Satania, ecc) o nuovi format (cartonati con tema "La giiovinezza di Tex") sappiamo già che erano profondamente  invisi a Sergio Bonelli (quello che non pubblicava il texone di Seijas perché c'erano troppe (sic ) donne). Con chi stai tu ?

  • +1 2
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Beh, a me sembra che Marcheselli si riferisca alla politica editoriale generale della Casa Editrice, che dopo la morte di Sergio Bonelli sarebbe stata in alcuni casi tradita ("tutti i piccoli tradimenti"): e questo, detto non da un pinco pallino da forum, ma da Marcheselli, vuol dire molto.

Per me è chiaro che molte cose nella SBE sono cambiate: su Tex, basta vedere il proliferare di storie brevi o, più in generale, al fatto che ora la Casa Editrice, se non ho capito male, si mette pure a produrre film.

L'impressione è che la morte di Sergio Bonelli sia stata anche - scusate l'indelicatezza - una sorta di "tana libera tutti" ("filosofia aziendale che molti autori evidentemente non condividevano"), e questa intervista lo conferma (addirittura Marcheselli dice di non essere riuscito a impedire questi tradimenti, quasi ad adombrare dei dissidi interni).

 

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A sentire te sembra che 1) ogni cambiamento sia di per sé un tradimento; 2) ogni decisione presa da Sergio Bonelli fosse sempre saggia e corretta.

Se è davvero quello che pensi, mi tocca dissentire e con forza.

Innanzitutto i cambiamenti sono necessari anche se a volte possono essere sgraditi. Qualunque cosa che non è capace di evolversi si sclerotizza, avvizzisce ed alla fine muore.

Secondo: non tutte le decisioni di Sergio erano condivisibili. Non intervenendo nel momento della crisi nera di Nizzi ha rischiato di provocare la decadenza della sua testata principale. Il suo veto al ritorno di certi personaggi è stato castrante per gli autori e potrei continuare.

Winston Churchill diceva: il cambiamento non è sempre un miglioramento ma se si vuole migliorare bisogna cambiare.

La SBE non è più quella di Sergio Bonelli? Verissimo,. Ora è al potere una nuova generazione e come ogni nuova generazione ha le sue idee e vuol portarle avanti.

Certo, non tutte queste idee saranno gradite a tutti e qualcuna potrà anche essere corretta in futuro se si vedrà che non funziona.   

Per come la vedo io, l'immobilismo è sempre sbagliato.

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45 minuti fa, paco ordonez dice:

Beh, a me sembra che Marcheselli si riferisca alla politica editoriale generale della Casa Editrice, che dopo la morte di Sergio Bonelli sarebbe stata in alcuni casi tradita ("tutti i piccoli tradimenti"): e questo, detto non da un pinco pallino da forum, ma da Marcheselli, vuol dire molto.

Per me è chiaro che molte cose nella SBE sono cambiate: su Tex, basta vedere il proliferare di storie brevi o, più in generale, al fatto che ora la Casa Editrice, se non ho capito male, si mette pure a produrre film.

L'impressione è che la morte di Sergio Bonelli sia stata anche - scusate l'indelicatezza - una sorta di "tana libera tutti" ("filosofia aziendale che molti autori evidentemente non condividevano"), e questa intervista lo conferma (addirittura Marcheselli dice di non essere riuscito a impedire questi tradimenti, quasi ad adombrare dei dissidi interni).

 

Hai sicuramente frainteso la battuta - sì, è solo una battuta -di Marcheselli, visto che lui era il DIRETTORE e che tutte queste cose le ha decise lui! O se preferisci ANCHE lui. E i motivi per cui se n'è andato sono del tutto personali, non li direbbe certo in un'intervista, non li ho capiti manco io.

 

Che cosa poi non va? Che io curo Tex? Marcheselli. Che Recchioni curi Dylan? Marcheselli. Che ci siano le storie brevi e i cartonati di Tex? Io e Marcheselli. Non ti vanno le Storie? Sergio e Marcheselli. Il colore? Sergio e Marcheselli. Gli Orfani? Idem. i libri Bonelli? Davide e Marcheselli. Le miniserie? Marcheselli, assolutamente. L'ultima creazione della gestione di MM è stata UT. Da allora non è uscito ancora niente!... Quindi? Che cosa imputi a quelli rimasti sulla nave? Le intenzioni?;)

Modificato da borden
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Boh, a me sembra che quello che dice Marcheselli sia abbastanza chiaro; se poi vogliamo ridurre tutto a una battuta, come volete.

Per inciso: per me ci sono novità buone (i ritorni) e novità meno buone (la proliferazione di storie brevi), non sto dicendo che siano tutti brutti e cattivi, i "nuovi" della SBE, quindi con le difese d'ufficio potete andarci piano :D

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Paco, devo explicarte todo? Sto dicendoti che sono tutte scelte di Marcheselli... :rolleyes: E che molte le aveva avallate Sergio stesso.

 

In quella bella intervista praticamente dice che lui stesso ha "tradito" Sergio... Ma è solo poesia! Figurarsi se se ne è andato per questo. Aveva motivi suoi personali, che ne so, anche stanchezza, che si è tenuto per sé e che certo non va a dire al primo venuto.  

 

Non facciamo dietrologia su dissidi interni che non esistono!

Modificato da borden
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Molto prima della morte di Sergio Bonelli già Marcheselli  aveva intenzione di andare in pensione (soprattutto per stanchezza) ... Sergio Bonelli è che sempre lo convinceva a continuare. È stato uno degli argomenti di questa conversazione a Rapallo, nel 2009, durante questo pranzo:

201_2445.JPG

Modificato da Zeca
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Se non sbaglio è da almeno due post che ti chiedo di RAGIONARE su quello che dico. Il direttore era LUI! Le scelte di conseguenza erano SUE!

 

Non mi hai mai risposto su questo punto. E poi nun t'arrabbia' se metto le maiuscole!:lol:

 

Il mio amico Mauro non è bipolare, ha solo detto una piacevole balla a usum giornalisti. E se in parte era vera,  parlava di SE STESSO, non di altri. Delle SUE scelte che forse Sergio non avrebbe apprezzato. Un commento totalmente IRONICO e affettuoso verso Sergio, ma nulla di serio o grave.:rolleyes:

 

Leggi bene l'intervista! Perdinci, Marcheselli è stato direttore sino a un ano fa, TUTTO quel che è uscito nel frattempo è sempre opera sua!;)

Modificato da borden
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Allora Borden, mi ripeto:è sicuramente come dici tu, mi fido della tua parola e non ho motivi per metterla in dubbio.

Ma io un testo credo di saperlo leggere e interpretare, quindi e torno a ripetermi: quello che dice Marcheselli dice è chiaro e non lo si può ridurre a una battuta.

Se poi quello che ha detto sono fesserie, ok, problemi suoi. 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, paco ordonez dice:

Allora Borden, mi ripeto:è sicuramente come dici tu, mi fido della tua parola e non ho motivi per metterla in dubbio.

Ma io un testo credo di saperlo leggere e interpretare, quindi e torno a ripetermi: quello che dice Marcheselli dice è chiaro e non lo si può ridurre a una battuta.

Se poi quello che ha detto sono fesserie, ok, problemi suoi. 

 

 

Ma sì, se proprio vuoi saperla tutta, si riferisce , enigmaticamente, a qualche autore o collaboratore che non sapeva tenere in riga e che gli dava qualche noia. Ma riuscire a farlo è compito di un direttore, no? Esagerando (secondo me) ha ammesso di non essere stato capace di farlo. Punto. Io continuo a pensare che abbia fatto male a mollare, ma è stata una scelta sua, per motivi che a tutti noi parevano risibili, ma che per lui invece erano importantiissimi. Oh, forse capterà anche a me e molerò tutto.

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, borden dice:

 

 

 Oh, forse capterà anche a me e molerò tutto.

 

Di la verità Mauro, hai omesso intenzionalmente la elle... :D

 

Arrotare, lisciare, levigare con la mola: m. i coltelli; m. il vetro, il marmo, qualche forumista 

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