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Interviste Agli Autori


ymalpas
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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Leo dice:

 

E non posso che quotare, applaudire, incensare, essere d'accordo, mettere (purtroppo un solo) mi piace, inchinarmi davanti a tanta chiarezza espositiva, sintesi, onestà intellettuale, ed anche, consentitemelo, equilibrio. 

Anche io. Molto bello.

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<span style="color:red">53 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Quello che Monni chiama manierismo, con una connotazione negativa e un velato disprezzo nei confronti della scrittura di Nizzi tende a non considerare che c'era da salvare un personaggio, una casa editrice, i posti di decine di collaboratori, di autori e disegnatori che lavoravano per Tex e per altri personaggi

 

Ritornando al bel post di Ymalpas, vorrei sottolineare per l'ennesima volta questo passaggio: Nizzi, da "angelo della porta accanto" (definizione di Sergio Bonelli) ha SALVATO Tex. Con il suo manierismo, termine che non piace nemmeno a me per la sua accezione negativa. Non ci fosse stato Nizzi, non ci sarebbe stato Boselli. Come ho scritto ieri, tra Nizzi e Boselli non passano dieci anni, ma ere geologiche, durante le quali Tex si è affrancato da Glb, in maniera sostanzialmente indolore. E questo lo si deve a Claudio Nizzi.

 

Il Nizzi successivo poteva invece affossare Tex, e questo sarebbe assurdo metterlo in dubbio. In quella fase sì ci furono scossoni, ma la SBE aveva trovato in casa, non alla porta accanto, un altro angelo pronto a salvare Tex dalla perniciosa presenza di Nizzi. 

 

Il Nizzi di oggi, nelle interviste, fa incazzare. Sulle stragi e via dicendo è anche disonesto intellettualmente, ma da qui non possiamo gettare il bambino con l'acqua sporca, anche perché quel bambino altri non è stato che Tex.

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36 minuti fa, Diablorojo82 dice:

Quindi se mi smentisce e mi regala i 6,5 io sono contento (di essere smentito)

Ok, ora mi è chiaro...:lol:

Sei così pessimista che una sufficienza di Nizzi oggi ti pare un buon risultato... Speriamo allora nelle nuove leve: le prove di Giusfredi e Rauch anche a me non sono dispiaciute affatto.

 

Per quanto riguarda la discussione in generale sull'intervista di Nizzi, sul manierismo, ecc... D'accordo, Nizzi è stato costretto a imitare, ecc. ma ricordo solo che il dibattito era partito da una frase, che è una critica implicita di Nizzi a GL Bonelli (oltre che una dichiarazione su come si è approcciato lui alle storie di GL), e cioè - la riscrivo -: "Oltre al dialogo studiai le trame, che avevano tutte lo stesso schema, differenziandosi solo per l’ambientazione. "

 

Ora, a me è questo soprattutto che ha dato fastidio, e uno può interpretarla come gli pare, questa frase, e rigirarsela come vuole, ma il suo significato (negativo e non veritiero) a me pare chiarissimo. Poi mi sbaglierò...

Ma non so quale altro sceneggiatore avrebbe detto una frase simile.

Ve lo vedete, non so, Chiaverotti dire: "Le storie di Sclavi su Dylan Dog hanno tutte lo stesso schema, cambiano solo le ragazze di cui si innamora". O Giusfredi che dice: "Le storie di Boselli su Dampyr hanno tutte lo stesso schema, cambiano solo i luoghi e i vampiri da ammazzare".

Partire così, con questa analisi del tuo predecessore, forse non è il massimo...

Comunque su questo ho già detto, si è già discusso, ognuno ha le sue opinioni e non insisto oltre... ;)

  • +1 3
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Riguardo a Nizzi e al suo "copiare" da GL Bonelli...

 

38 minutes ago, ymalpas said:

Quello che Monni chiama manierismo, con una connotazione negativa e un velato disprezzo nei confronti della scrittura di Nizzi tende a non considerare che c'era da salvare un personaggio, una casa editrice, i posti di decine di collaboratori, di autori e disegnatori che lavoravano per Tex e per altri personaggi (va bene per Diso e soci che non avrebbero una "pensione" altrimenti).

 

Io non ho usato il termine "manierismo", quindi non so se mi accomuni in quel "velato disprezzo" per Nizzi. Ma no. Nizzi mi fa arrabbiare (e in maniera, lo ammetto, non molto velata) OGGI, con le sue dichiarazioni (e negli ultimi 20 anni, con le sue storie). Ma all'epoca faceva benissimo a "copiare". Era quello che si voleva da lui. E infatti le sue prime storie all'epoca mi erano piaciute (anche perchè, in confronto a quelle di Nolitta...)

 

Dico "copiare", perchè è un azione. Oggettiva. Innegabile. Che può avere avuto tante motivazioni, buone o cattive (mentre "manierismo" fa sembrare il tutto una decisione libera di Nizzi)

 

Semmai, lo critico perchè ha copiato POCO. Di tutte quelle TANTISSIME esclamazioni di GL Bonelli... perchè ha preso solo "Satanasso" e "Tizzone d'Inferno"? Non poteva prenderne di più? Usarle a rotazione? Perchè usare sempre e solo quelle due, fino a renderle persino fastidiose per l'abuso, per più di 30 anni?

 

Però...  Nolitta non ha fatto manco quello. Berardi per me c'era riuscito benissimo, ma vai a capire cosa aveva fatto agitare Sergio Bonelli... alla fine, per quanto abbia preso poco, Nizzi è stato l'unico che l'ha fatto, senza scontentare allo stesso tempo Sergio Bonelli.

 

Quindi? Bicchiere mezzo pieno? All'inizio anche di più. A Sergio Bonelli serviva qualcuno che potesse IMITARE suo padre. Tanto che i lettori non avrebbero dovuto accorgersene (devo dire che comunque se ne accorsero. Me ne accorsi io, se ne accorsero un po' tutti, almeno nel giro di appassionati che frequentavo. Era davvero troppo difficile "simulare" GL Bonelli. Quello che non si sapeva all'inizio era il NOME. E anche quello si scoprì un bel po' prima che fosse annunciato ufficialmente. Però magari è vero che la maggior parte dei lettori "comuni" non si accorse di nulla, chi lo sa...)

Trovò quella persona in Nizzi, e rilanciò la serie.

 

Ma se prendi solo qualche frase e basta, va bene per qualche avventura. Poi... se non vuoi impoverire la serie, devi tornare ad immergerti nelle vecchie storie e "rubare" qualcos'altro (e all'inizio Nizzi lo fa, recuperando per esempio l'Uomo della Morte...  ma lo fa proprio solo all'inizio, poi basta)

 

Ma perchè Nizzi avrebbe dovuto farlo? L'editore era contento, e se non si lamentava lui che la serie stava diventando monocorde, perchè avrebbe dovuto pensarci un suo dipendente?

 

Può essere considerata una colpa non "amare" un personaggio? Non fare quello sforzo in più che non ti richiede nessuno, che non ti sarà pagato, che, anzi, potrebbe costringerti a discutere con l'editore, quando potresti semplicemente consegnare sceneggiature in serie che lo fanno contento e non ti danno problemi? (vabbè, era Sergio Bonelli, ogni tanto i problemi li trovava comunque, Nizzi si lamenta di quanti soggetti gli ha cassato... diciamo però che se faceva il compitino, gliene cassava di meno)

 

Per me, parlare di "colpa" in quel caso è fuorviante. Io parlo di "danno".  La serie è stata danneggiata. Non subito. Con il tempo, e l'accumularsi delle storie, con l'omogeneità, con la perdita sia degli aspetti "magici" che di quelli "misteriosi", con le ambientazioni quasi sempre cittadine, con il cast ridotto a Tex e Carson, e con il lento snaturamento di Tex.

 

Sia Nizzi che Bonelli erano bravi professionisti. Ma questo andazzo gli andava benissimo. Gli dava meno problemi, e nessuno dei due amava Tex (nel caso di Nolitta direi da sempre, Nizzi peggiora col tempo).

 

Di chi è la colpa peggiore di quella mediocrità? Di Nizzi, di Sergio Bonelli, dei lettori che scrivono arrabbiati se per una volta non ci sono bistecche e patatine? Come "capo supremo" è ovvio che la responsabilità finale è di Sergio Bonelli, ma insisto, parlare di "colpa" porta fuori strada. Quello che stava succedendo a Tex era semplicemente la mancanza di passione in chi lo faceva (autore ed editore). E se ti manca quella, non c'è "professionismo" che tenga. Alla fine fai il compitino.

 

Quante volte sappiamo che Boselli ha discusso e litigato per poter scrivere una storia? Quante volte l'avrà fatto e noi non lo siamo mai venuti a sapere? Forse, a parte la bravura e la conoscenza del personaggio, è quello l'ingrediente fondamentale. Tenerci al di là di quello per cui sei retribuito. Altrimenti, l'essere "bravi professionisti" non basta.

 

E rischi, a scrivere un personaggio come un compitino, senza amarlo e senza passione, che un giorno vai in crisi, e non ci riesci più.  E a quel punto sì, è lì che inizio a parlare di "colpe", perche quello che è successo dopo, sia da parte di Nizzi che da parte (soprattutto) di Bonelli, lo trovo ancora incredibile.

 

Cosa avrebbe dovuto fare Bonelli? Boh, tenuto conto che ci sono tante cose che non sappiamo (prima di tutto: come si conduce una casa editrice...) a mettersi a pontificare adesso il rischio di dire boiate è altissimo, ma nel post-crisi non avrebbe dovuto permettere a Nizzi di monopolizzare la serie scrivendo a quel modo.  Avrebbe dovuto mettere un curatore su Tex, uno vero (o farlo lui magari), e assegnare le sceneggiature in maniera più equilibrata. Avrebbe dovuto magari lamentarsi con Nizzi delle continue figuracce che faceva fare a Tex... ma poi penso come ha fatto modificare il finale de "i fucili di Shannon", e forse se fosse intervenuto di più sarebbe stato peggio, avrebbe fatto aggiungere altre figuracce.

 

In ogni caso, da lì in poi, sì, si può parlare per me di "colpe". Di Nizzi e di Sergio Bonelli. Ma lì ormai siamo andati ben oltre il problema del copiare una frase in più o una in meno di GL Bonelli, quello che è successo a Tex dopo credo sia un caso unico al mondo...

 

 

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

Riguardo a Nizzi e al suo "copiare" da GL Bonelli...

 

 

Io non ho usato il termine "manierismo", quindi non so se mi accomuni in quel "velato disprezzo" per Nizzi. Ma no. Nizzi mi fa arrabbiare (e in maniera, lo ammetto, non molto velata) OGGI, con le sue dichiarazioni (e negli ultimi 20 anni, con le sue storie). Ma all'epoca faceva benissimo a "copiare". Era quello che si voleva da lui. E infatti le sue prime storie all'epoca mi erano piaciute (anche perchè, in confronto a quelle di Nolitta...)

 

Dico "copiare", perchè è un azione. Oggettiva. Innegabile. Che può avere avuto tante motivazioni, buone o cattive (mentre "manierismo" fa sembrare il tutto una decisione libera di Nizzi)

 

Semmai, lo critico perchè ha copiato POCO. Di tutte quelle TANTISSIME esclamazioni di GL Bonelli... perchè ha preso solo "Satanasso" e "Tizzone d'Inferno"? Non poteva prenderne di più? Usarle a rotazione? Perchè usare sempre e solo quelle due, fino a renderle persino fastidiose per l'abuso, per più di 30 anni?

 

Però...  Nolitta non ha fatto manco quello. Berardi per me c'era riuscito benissimo, ma vai a capire cosa aveva fatto agitare Sergio Bonelli... alla fine, per quanto abbia preso poco, Nizzi è stato l'unico che l'ha fatto, senza scontentare allo stesso tempo Sergio Bonelli.

 

Quindi? Bicchiere mezzo pieno? All'inizio anche di più. A Sergio Bonelli serviva qualcuno che potesse IMITARE suo padre. Tanto che i lettori non avrebbero dovuto accorgersene (devo dire che comunque se ne accorsero. Me ne accorsi io, se ne accorsero un po' tutti, almeno nel giro di appassionati che frequentavo. Era davvero troppo difficile "simulare" GL Bonelli. Quello che non si sapeva all'inizio era il NOME. E anche quello si scoprì un bel po' prima che fosse annunciato ufficialmente. Però magari è vero che la maggior parte dei lettori "comuni" non si accorse di nulla, chi lo sa...)

Trovò quella persona in Nizzi, e rilanciò la serie.

 

Ma se prendi solo qualche frase e basta, va bene per qualche avventura. Poi... se non vuoi impoverire la serie, devi tornare ad immergerti nelle vecchie storie e "rubare" qualcos'altro (e all'inizio Nizzi lo fa, recuperando per esempio l'Uomo della Morte...  ma lo fa proprio solo all'inizio, poi basta)

 

Ma perchè Nizzi avrebbe dovuto farlo? L'editore era contento, e se non si lamentava lui che la serie stava diventando monocorde, perchè avrebbe dovuto pensarci un suo dipendente?

 

Può essere considerata una colpa non "amare" un personaggio? Non fare quello sforzo in più che non ti richiede nessuno, che non ti sarà pagato, che, anzi, potrebbe costringerti a discutere con l'editore, quando potresti semplicemente consegnare sceneggiature in serie che lo fanno contento e non ti danno problemi? (vabbè, era Sergio Bonelli, ogni tanto i problemi li trovava comunque, Nizzi si lamenta di quanti soggetti gli ha cassato... diciamo però che se faceva il compitino, gliene cassava di meno)

 

Per me, parlare di "colpa" in quel caso è fuorviante. Io parlo di "danno".  La serie è stata danneggiata. Non subito. Con il tempo, e l'accumularsi delle storie, con l'omogeneità, con la perdita sia degli aspetti "magici" che di quelli "misteriosi", con le ambientazioni quasi sempre cittadine, con il cast ridotto a Tex e Carson, e con il lento snaturamento di Tex.

 

Sia Nizzi che Bonelli erano bravi professionisti. Ma questo andazzo gli andava benissimo. Gli dava meno problemi, e nessuno dei due amava Tex (nel caso di Nolitta direi da sempre, Nizzi peggiora col tempo).

 

Di chi è la colpa peggiore di quella mediocrità? Di Nizzi, di Sergio Bonelli, dei lettori che scrivono arrabbiati se per una volta non ci sono bistecche e patatine? Come "capo supremo" è ovvio che la responsabilità finale è di Sergio Bonelli, ma insisto, parlare di "colpa" porta fuori strada. Quello che stava succedendo a Tex era semplicemente la mancanza di passione in chi lo faceva (autore ed editore). E se ti manca quella, non c'è "professionismo" che tenga. Alla fine fai il compitino.

 

Quante volte sappiamo che Boselli ha discusso e litigato per poter scrivere una storia? Quante volte l'avrà fatto e noi non lo siamo mai venuti a sapere? Forse, a parte la bravura e la conoscenza del personaggio, è quello l'ingrediente fondamentale. Tenerci al di là di quello per cui sei retribuito. Altrimenti, l'essere "bravi professionisti" non basta.

 

E rischi, a scrivere un personaggio come un compitino, senza amarlo e senza passione, che un giorno vai in crisi, e non ci riesci più.  E a quel punto sì, è lì che inizio a parlare di "colpe", perche quello che è successo dopo, sia da parte di Nizzi che da parte (soprattutto) di Bonelli, lo trovo ancora incredibile.

 

Cosa avrebbe dovuto fare Bonelli? Boh, tenuto conto che ci sono tante cose che non sappiamo (prima di tutto: come si conduce una casa editrice...) a mettersi a pontificare adesso il rischio di dire boiate è altissimo, ma nel post-crisi non avrebbe dovuto permettere a Nizzi di monopolizzare la serie scrivendo a quel modo.  Avrebbe dovuto mettere un curatore su Tex, uno vero (o farlo lui magari), e assegnare le sceneggiature in maniera più equilibrata. Avrebbe dovuto magari lamentarsi con Nizzi delle continue figuracce che faceva fare a Tex... ma poi penso come ha fatto modificare il finale de "i fucili di Shannon", e forse se fosse intervenuto di più sarebbe stato peggio, avrebbe fatto aggiungere altre figuracce.

 

In ogni caso, da lì in poi, sì, si può parlare per me di "colpe". Di Nizzi e di Sergio Bonelli. Ma lì ormai siamo andati ben oltre il problema del copiare una frase in più o una in meno di GL Bonelli, quello che è successo a Tex dopo credo sia un caso unico al mondo...

 

 

Il fatto è che la tua contestualizzazione di "danno" o " colpa" riguarda come la vedi tu. Ci sono molti lettori che nel centinaio 400-500 si sono molto divertiti con Nizzi e non parliamo delle precedenti tornate. Ci sono lettori a cui è piaciuto di più il Tex "sbirro" o i frizzanti  dialoghi e prese in giro tra i pards. E ad occhio non siamo due o tre. 

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Adesso, Diablorojo82 dice:

Il fatto è che la tua contestualizzazione di "danno" o " colpa" riguarda come la vedi tu. Ci sono molti lettori che nel centinaio 400-500 si sono molto divertiti con Nizzi e non parliamo delle precedenti tornate. Ci sono lettori a cui è piaciuto di più il Tex "sbirro" o i frizzanti  dialoghi e prese in giro tra i pards. E ad occhio non siamo due o tre. 

Il Nizzi dei "400" è un Nizzi post crisi e dunque meno in palla di quello precedente e decisamente con alcune storie di bassa qualità. Ma da contraltare c' è un numero di storie di alto o altissimo livello oggi impensabile per chiunque non sia Boselli tra gli autori attuali. L'uomo senza passato, il Presagio e Le colline dei sioux sono storie del periodo. Quella di Custer se pur non riuscita al 100 per 100 è anche una storia importante e coraggiosa, dove Nizzi ha cercato cose nuove, starde diverse. La seconda della tigre, a parte il finale è buona, Delitto sul Porto è una più che discreta avventura e altre. Parliamo anche delle storie extra, tra cui alcune belissime nei texoni, di quel periodo (da l'ultima frontiera in giù).

Limitarsi al centinaio 300 è un pò riduttivo. Il disastro arriva dopo...nei 500.

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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Diablero dice:

Ma se prendi solo qualche frase e basta, va bene per qualche avventura. Poi... se non vuoi impoverire la serie, devi tornare ad immergerti nelle vecchie storie e "rubare" qualcos'altro (e all'inizio Nizzi lo fa, recuperando per esempio l'Uomo della Morte...  ma lo fa proprio solo all'inizio, poi basta)

 

Non lo fa solo all'inizio. Lo fa anche con il Carnicero, con l'Uomo con la frusta, che ricorda La cella della morte, con le storie in Louisiana, con Proteus, con Barbanera, con La leggenda della vecchia missione (che riprende l'atmosfera de I tre Killer), con le storie sui mormoni...

Il resto del messaggio mi trova sostanzialmente concorde: probabilmente non saremo d'accordo solo sul quando, nella circostanza in cui parli di danneggiamento della serie, col tempo. In questo senso concordo con Valerio quando dice:

 

<span style="color:red">8 minuti fa</span>, valerio dice:

Il Nizzi dei "400" è un Nizzi post crisi e dunque meno in palla di quello precedente e decisamente con alcune storie di bassa qualità. Ma da contraltare c' è un numero di storie di alto o altissimo livello oggi impensabile per chiunque non sia Boselli tra gli autori attuali. L'uomo senza passato, il Presagio e Le colline dei sioux sono storie del periodo. Quella di Custer se pur non riuscita al 100 per 100 è anche una storia importante e coraggiosa, dove Nizzi ha cercato cose nuove, starde diverse. La seconda della tigre, a parte il finale è buona, Delitto sul Porto è una più che discreta avventura e altre. Parliamo anche delle storie extra, tra cui alcune belissime nei texoni, di quel periodo (da l'ultima frontiera in giù).

Limitarsi al centinaio 300 è un pò riduttivo. Il disastro arriva dopo...nei 500.

 

<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Ci sono lettori a cui è piaciuto di più il Tex "sbirro" o i frizzanti  dialoghi e prese in giro tra i pards. E ad occhio non siamo due o tre

 

Concordo anche col Diablo, tranne che quando parla di Tex "sbirro": quello in realtà è stato uno snaturamento di Tex, spesso voluto dallo stesso Sergio (vedi I fucili di Shannon...)  

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Non lo fa solo all'inizio. Lo fa anche con il Carnicero, con l'Uomo con la frusta, che ricorda La cella della morte, con le storie in Louisiana, con Proteus, con Barbanera, con La leggenda della vecchia missione (che riprende l'atmosfera de I tre Killer), con le storie sui mormoni...

Il resto del messaggio mi trova sostanzialmente concorde: probabilmente non saremo d'accordo solo sul quando, nella circostanza in cui parli di danneggiamento della serie, col tempo. In questo senso concordo con Valerio quando dice:

 

 

 

Concordo anche col Diablo, tranne che quando parla di Tex "sbirro": quello in realtà è stato uno snaturamento di Tex, spesso voluto dallo stesso Sergio (vedi I fucili di Shannon...)  

Sbirro intendo anche investigatore.

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Adesso, Diablorojo82 dice:

Sbirro intendo anche investigatore.

 

Ah ok ok, ora è più chiaro e mi trovi d'accordo.

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<span style="color:red">25 minuti fa</span>, valerio dice:

Il Nizzi dei "400" è un Nizzi post crisi e dunque meno in palla di quello precedente e decisamente con alcune storie di bassa qualità. Ma da contraltare c' è un numero di storie di alto o altissimo livello oggi impensabile per chiunque non sia Boselli tra gli autori attuali. L'uomo senza passato, il Presagio e Le colline dei sioux sono storie del periodo. Quella di Custer se pur non riuscita al 100 per 100 è anche una storia importante e coraggiosa, dove Nizzi ha cercato cose nuove, starde diverse. La seconda della tigre, a parte il finale è buona, Delitto sul Porto è una più che discreta avventura e altre. Parliamo anche delle storie extra, tra cui alcune belissime nei texoni, di quel periodo (da l'ultima frontiera in giù).

Limitarsi al centinaio 300 è un pò riduttivo. Il disastro arriva dopo...nei 500.

io credo che sui 500 concordiamo un po' tutti(Nizzi compreso). Sulle fasce 400/500, 300/400 assolutamente no. 

<span style="color:red">1 minuto fa</span>, Leo dice:

 

Ah ok ok, ora è più chiaro e mi trovi d'accordo.

:)

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In un primo momento pensavo di limitarmi al mio "like" al commento e basta.

Ma credo che l'intervento di @ymalpas sia di una lucidità tale da non poter ridurre il mio apprezzamento ad un'iconcina e basta.

Al di là dei gusti personali e delle singoli opinioni che si possono avere di Nizzi, esistono dei fatti precisi e inoppugnabili.

Il suddetto post, secondo me, li descrive come meglio non si potrebbe.

2 ore fa, ymalpas dice:

Certo Nizzi non è riuscito al 100% nel ricreare l'opera di GLB, innanzitutto non era Tex come invece lo era GLB, il carattere era all'opposto. A Nizzi interessava scrivere i gialli, si è dovuto adattare al West (che comunque aveva già praticato con un certo successo con le storie brevi di Larry Yuma), è uno scrittore avventuroso, che conosce la letteratura avventurosa, ma non possiede il genio creativo che fu quello di GLB, che resta unico nel quadro nel novecento.

Sottolineo questo passo.

Nessuno può scrivere Tex come GLB proprio perché GLB era Tex (o viceversa?).

Io lo considero un eroe vero e proprio in carne e ossa!

Il (bellissimo) volume "Tex sono io!" che mi sono regalato per il mio compleanno me lo ha ricordato più che mai.

Per me il suo genio creativo resta unico e non solo nel novecento.

 

Modificato da Juan Ortega
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11 ore fa, Diablero dice:

 

No. Come al solito, Nizzi fa incazzare.

 

E non perché dica cose "controverse". No, fa incazzare perché , con una faccia di palta incredibile, racconta balle, accusando gli altri delle cose che fa lui.

 

Come la cameriera che, beccata a rubare, accusa le sue colleghe che non hanno fatto niente.

 

O, per fare un esempio politico... se domani Renzi fa una intervista in cui accusa Conte di aver fatto cadere un governo in cui c'era lui, poi accusa Letta di fare il grosso con un partito dato al 2%, poi accusa Salvini di andare a sbrodolare lodi a pagamento ad un dittatore arabo, umiliando il parlamento italiano...  dici che non ci sarebbero reazioni? E queste reazioni, sarebbero perché "Renzi è un personaggio che fa discutere", o perché avrebbe raccontato balle evidenti con la massima faccia tosta con un intervistatore che non è mai intervenuto?

 

Nizzi dice che GL Bonelli raccontava sempre la stessa storia. Una cosa insostenibile e smentita proprio dal fatto che tanti, qui dentro, TE COMPRESO, dicono che gli piacciono alcune storie sue, ma altre (quelle sovrannaturali per esempio), no. Perchè Bonelli ha fatto storie comiche e brillanti, ha fatto storie drammatiche, ha fatto storie gialle, ha scritto intrighi a san francisco e avventure con i dinosauri.

 

I famosi "tormentoni"? Se vai a vedere, Bonelli ha passato oltre 10 anni di storie senza mai citare una sola patatina. Era una situazione che ha usato qualche volta in quarant'anni di carriera. Ci sono un sacco di storie senza patatine, senza intermezzi comici, senza prese in giro di carson.

 

Il linguaggio? Quello di Bonelli era una continua INVENZIONE. Non si fermava mai. I suoi pard non dicevano solo "satanasso" e "tizzone d'inferno", erano una miniera di epiteti, e ne aggiungeva sempre nuovi.

 

Arriva Nizzi. Non ci credo molto che si sia letto davvero, con passione, le storie di GL Bonelli (non avrebbe fatto tanti errori sulla continuity successivamente se l'avesse fatto, se cioè quelle storie l'avessero preso). Si sarà solo ripassato gli albi, segnandosi qualche situazione (le patatine) e qualche epiteto.

 

E poi ha iniziato ad usare a pappagalle sempre e solo quelle. Meno del 5% della vastissima gamma di situazioni e degli elementi di GL Bonelli.  Non solo Nizzi è INCAPACE DI INVENTARE, come ha ampiamente dimostrato, ma ha fatto "perdere" alla testata una ricchezza di situazioni e linguaggio. Mentre per anni e anni LUI ha fatto STORIE TUTTE UGUALI, dei "gialli" (e sai che gialli, con l'origlione sempre a disposizione) urbani, sempre in coppia con Carson e basta (parlando di abbandono degli elementi di GL Bonelli, Kit praticamente scompare).

 

Il linguaggio scoppiettante di Bonelli diventa solo la stanca ripetizione sempre delle stesse due frasi "satanasso" e "tizzone d'inferno" (anche a sproposito: se confronti l'uso che ne fanno, GL Bonelli li usa in situazioni dove hanno un senso, Nizzi usandoli a pappagallo li fa usare a sproposito, anche quando Tex chiede a Carson il sale per la minestra, rendendoli ridicoli)

 

E questo non solo ha spaventosamente impoverito la testata, ridotta al "caso del mese" come un Nick Raider del west, ma ha purtroppo anche modificato, irrimediabilmente, le aspettative dei lettori.

 

I lettori che non si adattavano a quell'andazzo hanno smesso. Gli altri, quelli rimasti, si sono abituati, e spesso non ricordano nemmeno più com'erano le storie di GL Bonelli. E poi ci sono quelli che hanno iniziato con Nizzi e le storie precedenti magari non le hanno mai nemmeno lette.

 

Questi sono quelli che si lamentano se ci sono donne (nelle storie di GL Bonelli c'erano, anche nelle ultime, anche se spesso erano manvagie...), se ci sono cose "troppo di fantasia" (OK, quelle non piacciono anche a te, ma tu lo sai che è per un tuo gusto personale, mentre c'è un sacco di gente davvero convinta, dopo anni e anni di Nick Texaider, che su Tex ci vanno solo storie gialle e non troppo fantasiose). Se i pards passano troppo tempo senza mangiare patatine.

 

Nizzi ha ucciso la fantasia in Tex. Nel suo macinare pagine su pagine senza passione e senza grandi sforzi, come un impiegato statale delle barzellette che produce pagine su pagine (molte, molte di più del fantomatico periodo in cui "tirava avanti la baracca da solo" - una delle tante leggende urbane che sparge da gran ballista, come ho già ampiamente dimostrato numeri alla mano), si è creato LUI un pubblico che non vuole pensare, non vuole ragionare, non vuole passione, vuole patatine fritte.   :zzsoft:

 

Già, il suo pubblico...  tempo fa io ho detto, dei suoi fan (e NON del pubblico di Tex in generale) cose molto simili a quelle che dice lui in questa intervista. E ovviamente si sono incazzati, sono nate un sacco di polemiche.

 

Ma avevo detto, praticamente, LE STESSE COSE CHE HA DETTO LUI. Avevo parlato di un pubblico che nelle storie cerca solo i suoi tormentoni e le patatine fritte, e non vuole cose nuove e non vuole pensare. La differenza principale è che lui dice che TUTTI i texiani sono così (al che gli dedico una sonora pernacchia! :angry: ) mentre io ho detto che ALCUNI Texiani sono così, e per questo preferiscono le sue blande camomille ripetitive e senza passione.

 

Solo che se LE STESSE cose le dice lui... non solo non si incazzano, ma lo adorano, si sperticano fantozzianamente a lodare "quanto è senza peli sulla lingua, eccellenza", si ripetono l'un l'altro "sì, ha proprio ragione, noi vogliamo le patatine, mica l'avventura", e così via...  :inch:

 

Boh, io sono sempre più convinto che con Nizzi sia nata una sindrome tipo Sindrome di Stoccolma, dopo tanti anni molti hanno perso il contatto con la realtà e si sono innamorati, davvero innamorati, del loro "aguzzino"...

 

Sulle altre balle taglio corto, chiunque non abbia gli occhi foderati di prosciutto vede benissimo CHI negli ultimi mesi ha fatto storie in cui la "trama" consisteva in Tex e Pards che "ban bang zip zip ah ah"  ammazzano un indiano, ne ammazzino due, tre , quattro, cinque, sei, fino ad arrivare agli OLTRE 50 INDIANI AMMAZZATI UNO PER UNO IN SCENA del ridicolo "assedio" in cui, facendo i conti, con quelli che avevano ammazzato quando è arrivata la cavalleria stavano tremando di terrore per... meno di dieci indiani superstiti dopo che Tex e pards ne avevano fatti secchi più di 50, sempre con il solito monotono "bang bang ahh"  (ma guarda che come lavoro deve essere una pacchia. Quello di Nizzi, non quello di un altro sceneggiatore di fumetti. Ad un altro pagine come quelle gliele tirano indietro, sul muso, e gli dicono di non farsi più vedere. Sarebbero bocciate in una scuola di sceneggiatura per totali esordienti. A Nizzi gliele pagano, e immagino pure tanto. Probabilmente per dieci pagine in fila con solo "Bang bang zip ahhh", tre per pagina per dieci pagine, che avrà scritto in dieci minuti, si prende più di mille euro. Bella la vita eh? E dovrei compatirlo perché viene criticato da qualche lettore in un forum?)

 

Ma anche come rapporti umani, come parte di una squadra...  ma si potrà tenere un tizio che fa le cose e poi accusa i colleghi di averle fatte? Uno che scrive Tex da far schifo (e non ci credo che non faccia perdere lettori, io il maxi non lo prendo perchè c'è lui, e ne conosco tanti che lo fanno da sempre e mi chiedevano perchè buttavo ancora soldi), ma si gonfia come un pavone per dire che solo lui è bravo e capace e gli altri non sono capaci di scrivere Tex come va scritto?

 

Borden, capisco che sei con l'acqua alla gola, con quasi 4000 pagine di Tex annuali da tirar fuori ormai e che se lo cacci ti tocca metterci Chiaverotti o Recchioni su Tex... ma confessa, almeno per un attimo la tentazione di cacciarlo a calci nel culo ti è venuta, vero? (se non stavolta, una delle numerose altre volte...)  :)

 

 

 

 

credo di non aver mai letto un simile insieme di cagate tutte insieme.Dico solo una cosa: le persone che tu conosci ,che non comprano il Tex di Nizzi,sono più di mille? Perchè se non lo sono,è una percentuale che non ha nessuna rilevanza.

A me quello che sta facendo incazzare sei tu,che sei molto più cafone verso Nizzi di quanto lui lo sia verso gli altri

6 ore fa, Poe dice:

molti lettori classici di Tex smisero di leggerlo

ma cosa stai dicendo? secondo te il calo delle vendite rispetto agli anni 70 ci fu per quello? allora perchè ci fu anche per qualsiasi altro fumetto? 

 

Per quanto riguarda sto manierismo...ma dove sarebbe? Nella miniera del terrore, per esempio? Tex e Carson incontramo dei tipi che gli raccontano le loro esperienze con un mostro,come nella storia dell' alieno.Oh,no ,che terribile somiglianza! Ma qual' è il problema,quando racconta di un avvenimento diverso? Doc' è questa copiatura? Se una cosa era bella con Glb,farne una altrettanto bella, non uguale ma simile,con Nizzi, vi sembra un reato? A me sembra un pregio.

 

I dialoghi di Nizzi...beh,erano fantastici,divertentissimi,l' unica differenza con quelli di Glb era cge lì c' erano più insulti.A parte questo, molto meglio quelli Nizziani rispetti a quelli di Glb dove per pagine si parlava così:   " È andato per quella pista" " Noi potremmo prendere quella per i monti" " Sono passati per il fiume", ecc.ecc. Noia totale,spesso.Almeno per me.

 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

Sulle stragi e via dicendo è anche disonesto intellettualmente,

in effetti,non capisco a cosa si riferisca

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Poe dice:

Oltre al dialogo studiai le trame, che avevano tutte lo stesso schema, differenziandosi solo per l’ambientazione. "

ma per schema non intende la trama.Intende" Tex è chiamato da qualcuno,o incaricato,  arriva, affronta i cattivi,vince sempre,spesso pesta,spara spesso." Questo è lo schema della maggior parte delle storie, questo è quello a cui si riferisce Nizzi. C' è mai stata una storia con Tex che cerca di suicidarsi? Con Tex che non spara neanche un colpo? Che tratta i cattivi in modo cortese? 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Può essere considerata una colpa non "amare" un personaggio?

se Nizzi non lo amasse,sarebbe tornato a scriverlo? Ma per favore...:rolleyes:

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Poe dice:

Ok, ora mi è chiaro...:lol:

Sei così pessimista che una sufficienza di Nizzi oggi ti pare un buon risultato... Speriamo allora nelle nuove leve: le prove di Giusfredi e Rauch anche a me non sono dispiaciute affatto.

 

Per quanto riguarda la discussione in generale sull'intervista di Nizzi, sul manierismo, ecc... D'accordo, Nizzi è stato costretto a imitare, ecc. ma ricordo solo che il dibattito era partito da una frase, che è una critica implicita di Nizzi a GL Bonelli (oltre che una dichiarazione su come si è approcciato lui alle storie di GL), e cioè - la riscrivo -: "Oltre al dialogo studiai le trame, che avevano tutte lo stesso schema, differenziandosi solo per l’ambientazione. "

 

Ora, a me è questo soprattutto che ha dato fastidio, e uno può interpretarla come gli pare, questa frase, e rigirarsela come vuole, ma il suo significato (negativo e non veritiero) a me pare chiarissimo. Poi mi sbaglierò...

Ma non so quale altro sceneggiatore avrebbe detto una frase simile.

Ve lo vedete, non so, Chiaverotti dire: "Le storie di Sclavi su Dylan Dog hanno tutte lo stesso schema, cambiano solo le ragazze di cui si innamora". O Giusfredi che dice: "Le storie di Boselli su Dampyr hanno tutte lo stesso schema, cambiano solo i luoghi e i vampiri da ammazzare".

Partire così, con questa analisi del tuo predecessore, forse non è il massimo...

Comunque su questo ho già detto, si è già discusso, ognuno ha le sue opinioni e non insisto oltre... ;)

Non sbagli. :ok:

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Nizzi mi ha fatto incazzare solo in un passaggio dell' intervista (state usando tutti sto termine,da vecchio  e coriaceo bucaniere lo userò anche io 😜): quando dice che il Tex attuale fa stragi.è una boutade colossale e "velenosa",si capisce che lo scrive per "attaccare"il Tex di un altro autore,senza per altro avere ragione...

Sul resto ha le sue ragioni:difende semplicemente il suo modo di vedere Tex.Alzi la mano chi ha mai visto un autore non difendere a spada tratta il suo credo,la sua opera... ci sta al 100%

Nizzi è un professionista,con punte di eccellenza e picchi di bravura da Maestro....nessuno oltre a Boselli è riuscito ad arrivare al suo livello,e a superarlo negli ultimi anni, ovviamente.non è vero che è stato solo un bravo manierista,non è vero che ha copiato solo due o tre espressioni di Glb, è falso e riduttivo...il lessico è spumeggiante e non soporifero.

le storie non sono assolutamente tutte uguali...le storie indiane sono il suo miglior lascito.Molti personaggi sono stati ripresi in maniera intelligente da Nizzi....Montales ne è un esempio.

ironia esagerata?ni ...non appesantisce i dialoghi e rende fluida la lettura, ad un certo punto esagera con le figure barbine a Carson,che a volte sono davvero pesanti da sopportare...

senza Nizzi non ci sarebbe più stato tex... Punto, è la verità e Storia.Sempre troppo facile fare la Storia coi sé...Berardi o D Antonio (Manfredi?!) non so se avrebbero fatto meglio di Nizzi...due autori molto bravi (D Antonio lo adoro) ma secondo me non avrebbero avuto l umiltà di scrivere Tex seguendo i canoni Glbonelliani, rischiando magari di giocarsi il personaggio...il top sarebbe stato avere Boselli Curatore agli inizi degli anni 2000 e Nizzi principale sceneggiatore insieme a Boselli...e chissà, magari ora staremmo parlando di altro...ma la storia appunto si fa coi fatti,non con i se.

 

ah un appunto: Nizzi non è una mammola: caratterialmente è tagliente,un po' "Orso"...devo dire che però se lo sai prendere per il verso giusto, è una persona eccezionale... simpatico,e gentile...io gli ho fatto diverse domande,lui mi ha risposto cortesemente...e sa commuoversi, quando mi parlo di Zaniboni cambió davvero espressione e si chiuse in un silenzio triste,posso confermarlo.chapeu

 

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red">17 ore fa</span>, Barbanera dice:

caratterialmente è tagliente,un po' "Orso".

 

 

s-l1600.jpg  s-l500.jpg

 

Galep "manierista".

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5 ore fa, ymalpas dice:

 

 

s-l1600.jpg  s-l500.jpg

 

Galep "manierista".

 

Mi permetto di dissentire. Questo non è manierismo ma semplice ispirazione,

Il vero manierismo, che non èa ffatto un termine denigratorio come pensa Leo, consisteva nel fare le cose alla maniera dei grandi artisti del passato non nel copiare le loro opere.

In questo caso, poi non c'è affatto manierismo perché Galep si limita a prendere un modello e lo fa alla sua maniera non alla maniera dell'illustratore.

L'esempio è pertanto sbaglaito e fuorviante.

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Alla faccia del prendere a modello...la maggior parte delle sue copertine sono prese da illustrazioni già preesistenti.

 

E' ovvio che tutti prendano spunto, gli sceneggiatori in primis, alcuni saccheggiano proprio a mani basse, ma forse Galep ha un tantino esagerato, diciamo:)

Modificato da valerio
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1 minute ago, valerio said:

Alla faccia del prendere a modello...la maggior parte delle sue copertine sono prese da illustrazioni già preesistenti.

 

E' ovvio che tutti prendano spunto, gli sceneggiatori in primis, alcuni saccheggiano proprio a mani basse, ma forse Galep ha un tantino esagerato, diciamo:)

 

Credo che la "fonte" gli venisse fornita direttamente da Sergio Bonelli (mi pare di ricordare di averlo letto, ma non trovo più dove. In ogni case sarebbe stato molto strano che Galep l'avesse fatto all'insaputa dell'editore, e che l'editore non l'abbia mai beccato...), anche perchè Galep non ha mai avuto particolari problemi a disegnare di tutto senza bisogno di foto o modelli.

 

Invece, è prassi comune, per molti disegnatori, l'utilizzo di fotografie, o prese altrove, o fatte apposta (per esempio ci sono in giro le foto dei vari disegnatori dello Studio Giolitti in varie pose plastiche, quando "mimavano" i vari personaggi)

 

Se Galep fosse un "copione" perchè si ispirava ad una immagine pre-esistente (ispirava, non ricalcava: è facile vedere che l'immagine non è ricalcata), allora chi invece davvero ricalcava foto (centinaia di disegnatori, da Giolitti a Sicomoro a Manara), cos'era?

 

E cos'è chi disegna una figura dal vero, tipo un pittore? Uno che "copia" una modella?

 

Il fatto è che per un sacco di motivi (principalmente, il peso mediatico a sostegno del copyright, cioè della proprietà intellettuale di una ditta sulle idee avute da altri), abbiamno questa divinizzazione dell'"idea", come se fosse tutta lì la questione, e invece non consideriamo che quella che fa davvero la differenza è la "mano"...

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Mi permetto di dissentire. Questo non è manierismo ma semplice ispirazione,

Il vero manierismo, che non èa ffatto un termine denigratorio come pensa Leo, consisteva nel fare le cose alla maniera dei grandi artisti del passato non nel copiare le loro opere.

In questo caso, poi non c'è affatto manierismo perché Galep si limita a prendere un modello e lo fa alla sua maniera non alla maniera dell'illustratore.

L'esempio è pertanto sbaglaito e fuorviante.

 

Il vocabolario Treccani ne dà un significato "limitativo o spregiativo" e ho pensato che anche tu lo usassi in questa accezione. Se così non è, non posso che esserne lieto, però il termine è usato spesso non con intenti lusinghieri, da qui il mio equivoco.

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48 minuti fa, virgin dice:

Sarà per l'ambito in cui lavoro, ma la mia esperienza è che "manierismo" sia la seconda parola italiana meno offensiva in assoluto dopo "negro". :D

Mah...in realtà il manierismo è una corrente artistica ben precisa definita dal Vasari come "l'imitazione della buona maniera" che ha dato vita anche a un certo numero di notevolissimi artisti. Di per se non sarebbe affatto un insulto, ma usato da uno dei due detrattori Nizziani del Forum, non mi pare che possa considerarsi un complimento, ecco:D

Modificato da valerio
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22 minutes ago, valerio said:

Mah...in realtà il manierismo è una corrente artistica ben precisa definita dal Vasari come "l'imitazione della buona maniera" che ha dato vita anche a un certo numero di notevolissimi artisti. Di per se non sarebbe affatto un insulto, ma usato da uno dei due detrattori Nizziani del Forum, non mi pare che possa considerarsi un complimento, ecco:D

 

Già che parliamo di parole e del loro uso:

 

Usare l'analisi critica per valutare un opera è, appunto, un atto critico. Un uso dell'intelligenza e del gusto.

 

"Detrattore" è un'altra cosa.

 

Secondo la Treccani:è  "Chi cerca di nuocere alla reputazione di qualcuno con la maldicenza o con critiche maligne", e come sinonimi elenca "calunniatore, denigratore, diffamatore"

 

Quindi, mettiamo i puntini sulle i: quando dai del "detrattore" a qualcuno, gli dai del bugiardo, del calunniatore.  E quindi, se non è vero, il calunniatore, il detrattore, SEI TU.

 

O, se vogliamo andare a riguardare quell'articolo, il "detrattore" è NIZZI, che "calunnia" gli altri autori attuali di Tex sostenendo che abbiano aumentato il tasso di ammazzamenti, mentre è lui di gran lunga il recordman che ha più riempito di "bang bang ahhh!" le sue ultime storie. Come tanti detrattori, accusa gli altri proprio delle cose che fa lui...

 

Chiamare "detrattori" i propri CRITICI è un atto, per un autore, di DISONESTÀ INTELLETTUALE, e dimostra soprattutto che l'autore non accetta che il proprio lavoro possa essere criticato, al punto da non vedere più la differenza fra "criticare" e "calunniare".

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Ritengo che nei confronti di Nizzi tu vada ben oltre l'analisi critica. E lo dimostrano diverse frasi degli ultimi post:

"Cacciare a calci nel culo"

"Scrive Tex da far schifo"

"Calunnia gli autori attuali"

"E' l'aguzzino dei suoi ammiratori, affetti da sindrome di Stoccolma".

 

Questa, perdonami, non è critica, è livore.

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9 minuti fa, Diablero dice:

calunniare".

beh anche tu ,dicendo che ha sempre scritto dialoghi banali,calunni

<span style="color:red">1 minuto fa</span>, valerio dice:

Ritengo che nei confronti di Nizzi tu vada ben oltre l'analisi critica. E lo dimostrano diverse frasi degli ultimi post:

"Cacciare a calci nel culo"

"Scrive Tex da far schifo"

"Calunnia gli autori attuali"

"E' l'aguzzino dei suoi ammiratori, affetti da sindrome di Stoccolma".

 

Questa, perdonami, non è critica, è livore.

ben detto

Modificato da Grande Tex
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E come volevasi dimostrare, Grande Tex non ha la minima idea della differenza fra "critica" e "calunnia"  (ma si può sentire che dire che Nizzi scrive dialoghi banali sia "calunnia"? Grande Tex, tanto per chiarire: "calunnia" non significa "opinione che non mi piace e che quindi gli altri non devono dire"...)

 

Valerio, dire che Nizzi abbia calunniato gli altri autori attuali di Tex è un dato di fatto. Provato, accertato. (oddio, non credo che si possa parlare di "calunnia" in senso legale, non sono un avvocato ma credo serva una calunnia di un certo "peso" per una condanna in tribunale. Ma senso comune, e della Treccani, della parola è più ampio, e se un autore dice falsità evidenti e verificabili come false, semplicemente contando i morti, sui suoi colleghi, ci sta dentro. Al massimo non usiamo il termine Calunnia che magari ha un significato legale, e diciamo che Nizzi è un palese DETRATTORE, beccato sul fatto, carta canta e tutte le chiacchiere del mondo non possono cancellarla)

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