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TWF - Tex Willer Forum

[101/103] Il Signore Dell'abisso


Guest Wasted Years
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Voto alla storia  

46 utenti hanno votato

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Guglielmo Letteri

Periodicità mensile: Marzo / Maggio 1969


Indagando su un traffico di armi rubate, Tex e Kit Carson trovano un inquietante amuleto in ossidiana. Poi, a Presidio, mentre stanno per far cantare un farabutto implicato nel losco affare, l'indio Pablito scaglia sul malcapitato un dardo velenoso trasformandolo in una mummia rinsecchita: è quella la terribile morte riservata a chi tradisce il segreto della Sierra Encantada. Per risolvere il mistero non resta che ricorrere a El Morisco, lo studioso di scienze arcane che vive a Pilares, accudito dal fido Eusebio. Pietre verdi che brillano nell'oscurità: è questo il contenuto di uno scomparto segreto dell'amuleto ritrovato da Aquila della Notte. Il loro aspetto è innocuo ma, come spiega El Morisco, provocano una subitanea mummificazione. Il minerale viene usato come strumento di morte dai seguaci di Tulac, un condottiero indio noto a Eusebio, il servitore dello studioso di Pilares. Tulac vuole restituire il Messico ai discendenti degli Aztechi: è lui il capolinea del traffico d'armi, organizzato da El Dorado e dai suoi desperados. Per far finire i bandidos in trappola, Tex e Kit Carson si alleano con i Rurales. Sulla Sierra Encantada, in una caverna che si cela nella monumentale Valle dei Giganti, il raccapricciante Signore dell'Abisso rimesta nella lava bollente le letali pietre verdi: la sua minaccia si infrange però contro il piombo di Kit Willer e Tiger Jack! Con l'assalto di Tex e compagni a El Castillo, rifugio di Tulac e dei suoi accoliti, i falsi idoli della riscossa azteca crollano nella polvere.

 

 

 

© Sergio Bonelli Editore

 

 

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Una storia superba, disegnata in maniera egregia dal grande Guglielmo Letteri.
Un lungo inseguimento nel deserto, la presenza del Morisco, il ruolo di Eusebio che ancora non è passato dalla parte dei nostri pard, lo strano effetto delle pietre verdi, una sierra, gli Aztechi.
Ingredienti di una storia devvero memorabile...
Non mi dilungo di piu'....

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Guest Kerzhakov 91

Storia memorabile, un *** pieno per quanto riguarda la mia valutazione che potete trovare in un altro topic. Mamma mia che pericolosit? le pietruzze verdi...

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Guest Wasted Years

Le descrizioni le ho prese, naturalmente, nel sito della Bonelli. Vorrei ricordare a tutti che un certo indio, in questa storia, teneva delle pietroline verdi in uno strano amuleto con le corna, le quali pietruzze servivano per essere inserite in certi dardi mummificatori. In questa storia appare un omino tutto nero, il quale è il signore dell'abisso. Io non capisco come mai il quiz di cultura texiana non sia stato ancora indovinato. M I S T E R I!

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  • 3 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Una bella storia, ricca di colpi di scena e sparatorie e che ha, tra l'altro, funto da sceneggiatura per l'unico film dedicato al nostro ranger ( Tex Willer e il signore degli abissi... ). Ma, lo ammetto, non è una delle mie storie "morischiane" preferite... troppo poco "mistero", troppo poca "suspance", troppo poco "horror" per una storia in cui appare EL BRUJO di Pilares... al di l' di questo la storia è ricca di validissimi spunti, Tex, Carson e Tiger Jack sono nella miglior forma possibile e il buon Eusebio si presenta più scontroso e indispettito che mai... Bellissimi i disegni del Grandissimo Letteri. Voto : 8

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  • 1 mese dopo...
  • 4 mesi dopo...

El Morisco è una delle mie storie preferite ed è una delle storie che lessi da ragazzo quindi evocativa al massimo personalmente.

Tutto sembra iniziare semplicemente con Tex e Carson a condurre indagini su una misteriosa sparizione di casse di armi ed invece di li a poco ci ritroviamo dentro un movimentatissimo intreccio dominato da elementi esoterici.
Il ?Gringo Sapiente?, El Morisco, entra in ballo solo a pagina 110 dell'albo 101, fino a quel momento si vive la storia nei più canonici ambienti cittadini dove comunque accadono morti orribili per mano di un misterioso indio e la sue terribili pietruzze mummificanti.
L'incontro di pagina 110 tra i due amici e ?el Brujo?, personaggio già sperimentato nella saga e cui Tex da del ?lei?, passa attraverso la figura inquietante del fido Eusebio (lo spettacolare Eusebio, sottolineo io) che avrà un ruolo importante tra le pieghe dell' intera storia.

I pards si muovono in un clich? strutturale tanto caro a Bonelli che prevede lo ?spostamento? dei protagonisti da una ambiente all' altro senza mai staccare la tensione. Molto efficace il momento in cui, nel canneto, durante l'inseguimento dell'indio, Tex finisce tra le sabbie mobili salvato da Carson in una sequenza rappresentata da Letteri in modo superbo: 11 pagine indimenticabili.
A proposito, Letteri diventa un gigante della serie proprio a partire da questa storia.

Una breve annotazione riguarda l'uso dei balloon del ?pensato?, molto usato dal vecchio Bonelli e amatissimo dai lettori: il vecchio Carson è un vero e proprio fuoriclasse del genere!

?che il cielo ti fulmini, vecchio pidocchio?
?se la prende comoda, il vecchiardo?
?suonato come una campana?

Oggi, il balloon del ?pensato? di Carson è quasi completamente in disuso, peccato!

Un pizzico per essere vicina al capolavoro, questa storia di Bonelli e Letteri! :inch:

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Grande, davvero grande e piena di suspence questa prima storia "vera" con El Morisco. Dico la prima vera perchè la prima apparizione del brujo di Pilares nel n. 77 (Il tesoro del tempio) era stata più che altro un debutto in stile molto soft. Pablito e Tulac, e naturalmente "il signore delle pietre" sono personaggi che restano nella memoria... nonostante il tremendo film con Giuliano Gemma. Non avevo fatto mai troppo caso al balloon pensato a cui fa riferimento Corvo, ma ragionandoci è vero.... anche quei brontolii silenziosi erano una parte importante di Tex. Un 9 pieno, molto vicino al 10.

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  • 6 mesi dopo...
  • Rangers

Una storia a cui sono molto legato, fu infatti tra le prime che lessi anni fa; ricordo che l'albo Sierra Encantada lo lessi dopo l'esame di terza media. :DUna storia spettacolare dove tutto è raccontato in maniera eccellente da un GLB ispiratissimo e un Letteri in altrettanta forma. I morti mummificati o meglio pietrificati, aumentano la suspence in questa storia. Da un momento all'altro Tex e Carson possono essere sfiorati dalle pericolose pietruzze e cadere a terra stecchiti, quindi il pericolo è avvertibile dietro l'angolo. El Morisco comincia a diventare sempre più un personaggio importante nel mondo di Tex; e bellissima risulta la parte in cui i nostri assistono alla spiegazione sull'origine delle strane pietre della morte, con relativi esperimenti. :inch: Carson che non capisce quasi nulla di quei paroloni, d' il via a delle faccie che entreranno nella storia :D :D :DStupendo l'inseguimento nella palude di Pablito, ma anche tutta la parte della battaglia nella Sierra Encantada e l'incontro con Il Signore delle Pietre. Se il film avesse seguito alla lettera questa storia, sarebbe stato sicuramente un capolavoro. Voto alla storia 9, disegni fantastici. :DErano bei tempi per Tex. :trapper:

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  • 4 mesi dopo...
Guest Wasted Years

POST DI AMMONIZIONE UFFICIALE: Antoine, se pubblichi ancora solamente un post senza punteggiatura o di semplice spam, verrai sospeso per un minimo di due settimane.
L'ammonizione vale a tempo indeterminato. Naturalmente sei invitato caldissimamente a riscrivere il post pubblicato senza punteggiatura questa volta corredato dalla stessa, dopodich? il precedente verr? cancellato.
Siamo stufi di rovinarci la vista e lambiccarci il cervello per leggere i tuoi post.

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Questa storia, ha dato a Bonelli, la possibilita' di immortalare nel cinema, una delle migliori storie della serie. A me personalmente, la storia e' piaciuta. Forse per la partecipazione del Morisco che con la sua perizia, e' riuscito a svelare il mistero dei dardi avvelenati Io voto 10 ai disegni e 9 al soggetto :indiano:

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  • 2 mesi dopo...

E? la storia che apre il "centinaio delle meraviglie", e lo apre col botto. Una bella storia, ricca di colpi di scena e sparatorie, per una delle migliori sceneggiature della serie, con dialoghi intriganti e mai scontati, un'atmosfera decisamente coinvolgente sin dalle prime battute e scene indimenticabili. E? una storia spettacolare, carica di suspense e di azione; forse si perde un po' nel finale, quando il signore dell'abisso viene liquidato troppo velocemente. Bellissimi i disegni di un Letteri assolutamente divino.

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  • 1 anno dopo...

All'ultimo Nizzi è spesso stata amputata una eccessiva "macchiettizzazione" della figura di Carson. Più precisamente:Carson ridotto a povero vecchio rincog***nito e brontolone. Alle pag.52 di "El Morisco", c'è uno dei Kit Carson più rincog***niti della saga texiana:"Accidenti!... se non avessi i reumatismi!",? la misera scusa che trova il vecchio cammello per non gettarsi in acqua all'inseguimento del nemico!!Bonelli stesso, poi, ci tiene a sottolineare quanto quelle di Kit siano "deboli scuse" che Tex nemmeno si degna di sentire!E così a pag.57 Carson si becca anche un mezzo rimprovero da parte di Tex. Tutto questo per dire cosa?... niente di eccezionale:solo il fatto che, se Nizzi ha avuto a volte il demerito di far giganteggiare troppo la figura di Tex rispetto a quella di Carson, questo demerito lo scrittore di Fiumalbo lo divide con Gl bonelli

  • Confuso (0) 1
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All'ultimo Nizzi è spesso stata amputata una eccessiva "macchiettizzazione" della figura di Carson. Più precisamente:Carson ridotto a povero vecchio rincog***nito e brontolone. Alle pag.52 di "El Morisco", c'è uno dei Kit Carson più rincog***niti della saga texiana:"Accidenti!... se non avessi i reumatismi!",? la misera scusa che trova il vecchio cammello per non gettarsi in acqua all'inseguimento del nemico!!Bonelli stesso, poi, ci tiene a sottolineare quanto quelle di Kit siano "deboli scuse" che Tex nemmeno si degna di sentire!E così a pag.57 Carson si becca anche un mezzo rimprovero da parte di Tex. Tutto questo per dire cosa?... niente di eccezionale:solo il fatto che, se Nizzi ha avuto a volte il demerito di far giganteggiare troppo la figura di Tex rispetto a quella di Carson, questo demerito lo scrittore di Fiumalbo lo divide con Gl bonelli

Sono d'accordo solo parzialmente con quel che dici. In effetti anche GLB a volte non è tenero nei confronti di Carson e per far giganteggiare Tex fa fare figure barbine a Carson. L'unica differenza che trovo tra Nizzi e Bonelli è che mentre Bonelli si limitava a qualche vignetta, Nizzi quando gli prende male sbeffeggia il buon Carson per tutta la storia. Ad esempio qui Bonelli mette in bocca a Carson la battuta sui reumatismi ma per il resto della storia ci presenta un Carson deciso ed in buona forma. Nella storia della vecchia miniera e della leggenda del gran serpente Nizzi fa fare a Carson la figura del credulone pavido per tutta la storia e nel finale, ciliegina sulla torta, quando tutto è ormai chiaro mette in bocca a Carson delle parole da cui si deduce che non ha ancora capito come stanno le cose... francamente un p? troppo. Altre volte invece Nizzi si limita a solo qualche battuta, come fa Bonelli o addirittura ci presenta un Carson in gambissima. Personalmente non ho niente contro qualche battuta qua e la sia se mette in difficolt? Carson ma anche se mette in difficolt? Tex. In fondo sono uomini anche loro. Sono quelle storie in cui si ridicoleggia un pard dall'inizio alla fine che mi danno un p? fastidio perchè penso che non sia il modo giusto per far giganteggiare Tex. E' come quando si mette Tex di fronte a "cattivi" di turno fessacchiotti, così che gusto c'è a far vincere Tex. Quanto detto però non incrina la stima che ho nei confronti sia di Nizzi che di Bonelli.
  • +1 2
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  • 1 anno dopo...

La migliore avventura con al presenza del Morisco, a mio avviso, forse eguagliata solo da "Diablero". Inimitabile per la perfetta fusione e coesione tra avventura, mistero, azione. Ho notato una cosa che non ricordavo, Tex in questa storia da del "voi" al Morisco cosa che poi mi pare non si ripeta nelle successive avventure. Il primo Letteri ha uno stile leggermente diverso dal suo classico ma molto apprezzabile e unico nella rappresentazione dei fantastici nemici presenti nelle avventure del Morisco. Trama 9,5Disegni 8

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  • 7 mesi dopo...

sono d'accordo con West che Carson, in questa storia, non è una macchietta, si tratta di una situazione divertente che resta un espediente narrativo. Certo come dice Paco Nizzi ha accelerato troppo su questo aspetto (anche se in un'intervista per Ubc dichiara che lui è pronto a sfidare chiunque sul fatto che non considera il "suo" Carson "un vecchietto del west", una macchieta quindi) ma non penso che divida il tutto con GLB che, anzi, mostrava un Carson più maturo, o meglio, un amico fidato che dava l'occasione a Tex di pavoneggiarsi sempre con esposizioni di piani e idee, ma mai una macchietta. Certo i loro battibecchi sono leggendari, un marchio di fabbrica che ogni autore, negli anni, ha usato come meglio credeva. La storia... beh, che storia! Questa è una delle classiche e dico che, leggendola, qualsiasi lettore, dal tradizionalista al fautore dell'innovazione boselliana, non potr? non amarla. Perchè questa è PURA avventura, un mix eccezionale di ottimi dialoghi, ambientazioni suggestive, personaggi stupendi, il fascino del mistero e tanta, tanta azione. E poi c'èil brujo El Morisco! Grande. Letteri al meglio: uno stile chiaro e deciso. I voti non li do quasi mai perchè non amo darli, è dai tempi della scuola che odio i voti ma se dovessi pronunicarmi un nove pieno a testi e disegni non glielo leva nessuno!

  • +1 1
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  • 3 anni dopo...

Ho riletto in questi giorni questa storia cult nella versione storica a colori pubblicata con Repubblica; ricordo che la lessi la prima volta nel luglio del 1977 comprando una ristampa in occasione delle uscite dei famosi "arretrati" che inondavano in estate le edicole... Sono particolarmente affezionato a questa storia, in particolare all'albo "Il signore dell'abisso", la cui copertina ho sempre trovato molto suggestiva. Alla storia darei non meno di un 8, per la sua originalità. Comincia quasi a rilento, come se si trattasse per Tex e Carson di mettere il sale sulla coda a dei semplici contrabbandieri, poi evolve, trasformandosi in una grande storia del filone fantasy... Ho trovato sempre molto romantica la figura del principe Tulac, un "nemico" verso il quale GLB sembra, tutta via, mostrare un grande rispetto, e fin dalla sua prima apparizione della storia sembra attorniato da una cappa di fatalismo che ne fa presagire il triste destino finale...

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  • 3 mesi dopo...

Salve a tutti! Seguo il forum da alcuni anni, provo a fare un commento su questa storia che lessi da ragazzino e ogni tanto rileggo. Il primo albo "El Morisco", in particolare, contiene momenti per me indimenticabili, come la sequenza in cui Tex rischia di essere inghiottito dalle sabbie mobili e si salva buttandosi in avanti con le mani protese ad afferrare le canne che Carson gli tende. O come quando Pablito con il viso sconvolto (per il dolore della ferita, certo, ma anche per un cupo presentimento) grida ai suoi due tirapiedi messicani: "Vi siete tirati dietro i primi veri nemici dei fligli del sole"; e si scorgono in lontananza nel deserto le figure di Tex e Carson, tanto piccole quanto fatali. L'inizio "quasi a rilento", con l'atmosfera narrativa che si carica di mistero, ha un grande fascino: i due pards camminano lentamente lungo le rive sassose del fiume, parlano pacatamente fra loro senza che nessuno li disturbi, in una luce abbagliante che contrasta con i contorni ancora oscuri della vicenda, e pian piano prende corpo la travolgente dinamica degli eventi.

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  • 1 anno dopo...

Storia caposaldo della serie...la bellezza dei disegni,dei paesaggi,dei personaggi sia buoni sia cattivi ne fanno un must.il Signore delle pietre verdi,che vive nella sua grotta a rimestare la fanghiglia alla ricerca della terribili pietroline, è a tutti gli effetti un satanasso.lo stesso El Dorado (un desperado alleato di ferro degli Aztechi,figura un po' ambigua)  è un bel personaggio,come anche il Principe azteco che vive nel Castillo e che vorrebbe restaurare il dominio del suo popolo.la morte finale del principe e dei nobili sopravvissuti è indicativa dello spirito di sacrificio del popolo azteco e del suo fanatismo.

Tex e Carson monumentali, aiutati anche da alcuni guerrieri(anche Borden riprende in alcune storie recenti i guerrieri Navajos in aiuto dei pard).El Morisco se non sbaglio alla seconda apparizione,Eusebio in questa storia conserva ancora una sorta di doppia personalità:se da un lato è fedele al suo amato padrone,dall' altro le ragioni del sangue lo fanno "pendere"in parte a favore di Tulac e della sua gente...

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Ho voluto rileggere questa storia da molti giudicata un capolavoro per cercare di capire quali siano i motivi che la fanno considerare tale.

Ebbene, dopo attenta rilettura, la mia impressione è sempre la stessa: trattasi di storia discreta, ben lontana dai capolavori della serie e che non sta neanche nelle prime cento di Tex nella mia personale classifica.

Dopo una buona prima parte, infatti, nella quale si respira aria di mistero, la stessa diventa noiosa, verbosa e ripetitiva, per concludersi con circa 100 pagine delle "solite" sparatorie tra indios, messicani, rurales, navajos, i nostri pards e chi più ne ha più ne metta. Il tutto arricchito dagli "splendidi" disegni di Letteri.
Poteva essere accorciata di almeno un terzo e sarebbe stata più godibile e il mio voto, lo ammetto, é fin troppo condizionato (in positivo) dagli innumerevoli commenti entusiastici.

Voto alla storia: 7,5

Voto ai disegni: 7

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12 minuti fa, Andrea67 dice:

Ho voluto rileggere questa storia da molti giudicata un capolavoro per cercare di capire quali siano i motivi che la fanno considerare tale.

Ebbene, dopo attenta rilettura, la mia impressione è sempre la stessa: trattasi di storia discreta, ben lontana dai capolavori della serie e che non sta neanche nelle prime cento di Tex nella mia personale classifica.

Dopo una buona prima parte, infatti, nella quale si respira aria di mistero, la stessa diventa noiosa, verbosa e ripetitiva, per concludersi con circa 100 pagine delle "solite" sparatorie tra indios, messicani, rurales, navajos, i nostri pards e chi più ne ha più ne metta. Il tutto arricchito dagli "splendidi" disegni di Letteri.
Poteva essere accorciata di almeno un terzo e sarebbe stata più godibile e il mio voto, lo ammetto, é fin troppo condizionato (in positivo) dagli innumerevoli commenti entusiastici.

Voto alla storia: 7,5

Voto ai disegni: 7

Rispetto la tua valutazione, ma occorre tener conto che si tratta di una delle prime storie lunghe (ovvero non pensata per la serie a striscia) della saga.

Bonelli stava trovando le misure ma non ci avrebbe messo molto a trovarle e comunque i disegni erano almeno una spanna sopra a quanto visto

precedentemente (quanti capolavori "rovinati" da cambi di disegnatore o aiuti per finire in tempo, una su tutte quella di Zhenda).

E noi lettori siamo rimasti abbagliati dal formato, dalla lunghezza e dalle ambientazioni da scolpire questa storia nel nostro DNA,

prima sulla collana gigante c'erano state solo repliche e il celeberrimo e amato "SuperTex" (che pure quello non era poi così super)

Ma non si può negare che di fronte alla sceneggiatura del film questo fumetto è pura arte...

Modificato da Dix Leroy
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  • 1 mese dopo...

Un'altra delle pietre miliari di Tex, per quanto non sia tra quelle che compongono la mia personalissima hit parade. Comunque sia, il giudizio non può che essere estremamente positivo, trattandosi di una storia in cui non manca l'azione, e nella quale alla classica ambientazione western viene affiancato, e non sovrapposto, l'elemento magico-esoterico che tante soddisfazioni ha regalato a noi texofili. Gianluigi Bonelli è stato davvero un asso nel partire da una vicenda di "banale" criminalità quale un traffico di armi alla frontiera col Messico per poi far evolvere la storia in un tentativo di rivolta di un gruppo di discendenti degli aztechi, contraddistinto da un abbondante alone di sinistro mistero per via delle letali e misteriose pietre verdi estratte dal monaco vestito di rosso, un satanasso forse a suo modo ancor più satanasso (ha dalla sua il "posto di lavoro") di Mefisto.

Soddisfacente anche la caratterizzazione degli antagonisti, su tutti Tulac, personaggio che al di là delle intenzioni bellicose sembra però mosso da un sincero ideale, ma anche El Dorado, desperado alleato degli aztechi per sete di denaro ma comunque a suo modo leale nei loro confronti, ed il suo luogotenente Marcos, individuo invece ambiguo e contraddistintosi per la tendenza a voler sempre tentare di giocare su più tavoli.

 

Non in prima linea il buon Morisco, alla sua seconda apparizione nella serie, ma comunque preziosissimo nell'indirizzare Tex nella giusta direzione con le sue profonde e variegate conoscenze. Da notare anche il rapporto ancora abbastanza formale tra lui ed i pards, comprensibile per via della conoscenza all'epoca ancora scarsina, ma già decisamente improntato alla reciproca stima e fiducia. Curioso, viceversa, il rapporto paradossalmente più confidenziale e meno riverente rispetto alle più recenti apparizioni che ha nei confronti dello stregone il fedele aiutante Eusebio, il quale al contrario mostra senza nasconderlo troppo una accentuata diffidenza dei confronti di Tex e soci, per via della precedente vicenda di Esmeralda e, soprattutto, del profondo senso di appartenenza verso il popolo azteco di cui è discendente, che lo spinge a tentare a suo modo di boicottare la missione di Tex, senza però riuscire nell'intento a causa di circostanze parallele.

 

Solo applausi, infine, per i disegni di Letteri, il cui tratto era forse unico nel saper rendere al meglio storie con contesti intrisi di mistero ed esoterismo, e di conseguenza nessuno al pari suo era forse bravo nel raffigurare lo stregone di Pilares.

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  • 5 settimane dopo...
  • co fondatore

Se contiamo le scene cult non la finiamo più. Due su tutte: le sabbie mobili e l'antro del Signore dell'Abisso. Certi commenti sopra proprio non li ho capiti. Son solo sputi contro un monumento, dopo pochi secondi si asciugano.

 

10 e lode su tutta la linea.

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Non il massimo  questa storia.  Buoni i primi due albi , con un inseguimento  al cardiopalma e le terribili pietre verdi, le sabbie mobili e il tetro signore dell' abisso con i suoi pipistrelli. Pero, da quando Kit e Tiger arrivano in soccorso dei nostri, la storia  diventa noiosissima,con dialoghi perfetti  contro l' insonnia e situazioni raccontate stancamente  e senza pathos.

Nota negativa: Carson non si butta  in acqua  asserendo di avere i reumatismi, e la didascalia  dice pure che si tratta di " deboli scuse." :azz:

Molto buoni i disegni di Letteri. 

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On 15/12/2018 at 19:51, Mister P dice:

Se contiamo le scene cult non la finiamo più. Due su tutte: le sabbie mobili e l'antro del Signore dell'Abisso. Certi commenti sopra proprio non li ho capiti. Son solo sputi contro un monumento, dopo pochi secondi si asciugano.

 

10 e lode su tutta la linea.

E perché, scusa? Perché il mio giudizio è diverso dal tuo?

Continuo a sostenere che questa è una buona storia, ma nulla a che vedere con Sangue Navajo, La caccia, Massacro, Tra due bandiere, per citare alcune dell'epoca, o precedenti.

 

Bisognerebbe aprire gli occhi ed accettare che ci possono essere anche giudizi diversi dai tuoi, in alcuni casi anche più obiettivi perché non legati a sentimentalismi.

 

P.S. L'utente che ha scritto dopo di te ha confermato il mio giudizio. Siamo già in due.

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