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TWF - Tex Willer Forum

[160/162] Il Fiore Della Morte


Guest Wasted Years
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voto alla storia  

42 utenti hanno votato

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Guglielmo Letteri

Periodicità mensile: Febbraio 1974 - Aprile 1974
Inizia nel numero 160 a pagina 103, e termina nel numero 162 a pagina 33

 

Nei pressi del Meteor Crater, gli Hopi sono minacciati da un fenomenale predatore alieno, a metà strada fra il regno vegetale e quello animale! Il mostro è giunto sulla Terra grazie a semi trasportati da un meteorite e si presenta con l'aspetto di un riccio sormontato da un fiore scarlatto. A Tex non resta che rivolgersi a El Morisco, per osservare, insieme a uno sbalordito Eusebio, le incredibili capacità dell'essere extraterrestre: dopo aver ucciso la vittima predestinata colpendola con una microscopica spina avvelenata, le si attacca addosso e la dissangua!

 

Copyright: Sergio Bonelli Editore

 

 

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Altra storia che ho letto fino a consumarmi gli occhi :D.
Premesso che il sottoscritto ama le storie del Morisco di GLB-Letteri da morire (anche quelle di Galep e Villa, pero...) in maniera particolare, questa è tra le mie preferite. Un riccio alieno, un'allucinante esperimento notturno, una casuale scoperta ai danni di una scimmietta, dei militari vittima della propria testardaggine, un'inizio insolito per GLB sono tutti ingredienti di un'ottima storia.
A voi la palla...

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Davvero una bella storia, è stata una delle mie "prime" col Morisco e mi ha appassionato davvero molto, l'idea del riccio alieno poi l'avevo trovata subito geniale, anche perchè, essendo ai tempi della mia prima lettura un neofita, mi aveva molto sorpreso scoprire che Tex trattasse anche argomenti "fuori dal West".... Terribile la scena dei militari che si "suicidano". il voto è 9

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  • 3 settimane dopo...
Guest Kerzhakov 91

Riletta proprio qualche giorno fa: meno entuasiasta di voi, ma comunque una gran bella storia, molto particolare e con diverse "scene" davvero mitiche. PS: che peccato però che sia morta la scimmietta, secondo me sarebbe potuta ritornare molto utile in futuro come stramba "amica" del Morisco :D

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  • Collaboratori

Erano i tempi in cui Bonelli confezionava storie magiche ed esoteriche ad uso e consumo di Guglielmo Letteri, un'artista che si trovava straordinariamente a suo agio con queste tematiche. Della serie letteriana del periodo è sicuramente quella meno convincente, anche perchè si fonda su una sola idea ( e non a caso la durata della storia è abbastanza breve! ). Quello che maggiormente me la fa apprezzare è la parte che si sviluppa nella casa del Morisco, contiene scene di quotidianit? davvero insuperabili, che umanizzano profondamente il fumetto. Bonelli era un asso per certe cose, gli altri autori sembrano invece avari nell'usare questo tipo di espedienti che ti consentono di allungare una storia... In quella attualmente in edicola, "Buffalo soldiers" Boselli ci propina la bellissima scenetta del caffe gustato da Carson in compagnia delle dame del forte, ma dura appena due/tre pagine... Forse è solo una mia impressione, ma negli albi di Tex spesso si corre troppo verso la conclusione senza spaziare minimamente, eppure sono questi alcuni degli ingredienti tra i più apprezzati dai lettori.

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A parte quanto segnalato da Ym sulla quotidianit?, il sottoscritto come sapranno i più non apprezza che molto raramente storie con "El Brujo", quali ad esempio "Il tesoro del tempio". In altre parole, più si allontanano dai canoni reali, meno mi piacciono. Quest'albo quindi non rimane sicuramente tra i miei preferiti, proprio per una relazione troppo stretta con il sovrannaturale. Inoltre non bisogna nemmeno dimenticarsi che l'idea, seppure in Tex è quasi una novità, non è per niente nuova nell'ambito Bonelli:C'è Zagor, con ad esempio "La minaccia verde"In Napoleone possiamo trovare qualcosa di simile in "La foresta che cammina"La storia quindi non è niente di spettacolare, se non un assimilazione di idee anche più vecchie (penso ad esempio a "The Devil Flower", pubblicato nel 1939 sulla rivista "Amazing Stories", oppure "La piccola bottega degli orrori",...)Il mio voto questa volta, tenendo conto della mia "vade retro fantasy", non vien dato.

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  • Collaboratori

Sarebbe oltremodo interessante, data la concomitanza spesso non voluta di soggetti simili su serie diverse, fare una sistematica comparazione fra la storia in oggetto e quella di Zagor che hai suggerito. Io me la ricordo ancora, e sul piano dell'inventiva e della freschezza narrativa, compete sicuramente a pari merito con quella di Tex.

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  • 7 mesi dopo...

Questa storia per me è una pietra miliare nella saga Texiana.

Questo fiore venuto dallo spazio e condito con la partecipazione del Morisco
d' una sensazione di mistero, molto fantastica e per certi versi scientifica, poi
la morte del gatto del Morisco rimasto tutt'ossa
? divertente ma d' quel senso cupo alla storia. Voto: 10
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Storia veramente bella! Fatta, come diceva Ymalpas, per le corde del grande Letteri. E' spettacolare come viene reso il terrore della scimmia e del cane menzionati da Wasted davanti alla morte. E' comunque vera l'osservazione di TexFan, adesso non ricordo in quali occasioni, ma non è la prima volta che riscontro grosse similitudini tra Tex e Zagor (non parlo di altre serie che non conosco). Comunque il 9 glielo d' molto volentieri.

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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

Storia indimenticabile anche per me. Bei tempi quelli in cui, ogni tot storie, ne usciva una del filone fantastico. Successivamente a questa c'è "Il Ritorno di Yama" segno che in quel periodo quel particolare tipo di storie non dava fastidio ai lettori. Per una volta Tex non ha nemici da affrontare, non deve schivare proiettili sparati da schiere di banditi, n° evitare le frecce e lancie scagliate da furibondi indiani ribelli. Questa volta Tex, accompagnato dalla squadra dei pards al gran completo, ha a che fare con qualcosa di misterioso, caduto con un meteorite. Questa è quindi la seconda storia (dopo quella con l'alieno), in cui il nemico è rappresentato da qualcosa che non appartiene al pianeta Terra (seguirò poi molto più avanti nella serie la storia di Boselli: "La Luce dallo Spazio", leggermente ispirata a questa :) ). Qui la fantasia di GLB d' come al solito risultati grandiosi: i ricci portati dal meteorite, appartengono a metà tra il regno vegetale e quello animale, comportandosi proprio come animali predatori, che prima uccidono le proprie prede sparando gli aculei avvelenati, poi ne succhiano il sangue, proprio come fanno dei vampiri. Pian piano il mistero verr? risolto, anche e soprattutto grazie agli studi e alle prove condotte dal Morisco. Nonostante non vi siano nemici da ammazzare, n° vediamo Tex e pards in azione, la storia non risulta per niente noiosa. Un grande Letteri, il cui tratto come al solito era adattissimo per questo tipo di storie. Voto 9 :trapper:

  • +1 1
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  • 10 mesi dopo...

Anche io come TexFanatico quando le storie di Tex si allontanano dalla realtà non mi entusiasmo. Questa storia comunque è un p? più interessante di altre anche se secondo me la parte migliore è quella in cui entrano in campo le giacche blu con i loro atteggiamenti. Alla storia assegno un otto.

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Storia memorabile e ben congegnata! un grande capolavoro di fantasia! Non mi trovo molto d'accordo sul fatto che le storie di Tex che si allontanano dalla realtà siano meno belle... altrimenti dovremmo escludere anche le storie con Mefisto e Yama che di reale hanno ben poco! (e invece sono splendide!). Come si suol dire... Ad averne storie così!!!

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  • 3 mesi dopo...

A parte il fatto che il Meteor Crater non si origin° all'epoca della conquista del West ma decine di migliaia di anni prima, la storia è forse la più bella tra il filone "magico" di Tex. E' vero! L'episodio si discosta molto dai canoni a cui siamo abituati e sa di fantascientifico ma a me questo non dispiace affatto. Peccato che storie così siano sempre più rare... Come dice Capelli d'Argento "ad averne storie così!!!"VOTO 9

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  • 1 anno dopo...

Storia stupenda, la lessi da ragazzino e l'ho riletta in questi giorni nell'edizione a colori . della repubblicapiena di fascino bello lo scontro tra la razionalita' di tex e la ricerca scientifica di El Morisco, e l'inquietudine di Tiger a proposito non si sa' piu' che cosa scopri' il simpatico scienziato dallo studio della meta' riccio, che gli era rimasto a casa???..... storia da 10-10 assolutamente

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  • 4 settimane dopo...

Grandissima storia, che mi fa morire letteralmente di nostalgia per la mia infanzia, visto che ricordo benissimo di aver letto l'albo proprio quando venne pubblicato, facevo le elementari...! All'epoca non mi piacque moltissimo, forse perchè era seguita dal ritorno di Yama che, naturalmente, mi prese molto di più... Oggi, tuttavia, la rivaluto pienamente e la ritengo uno dei capolavori classici della saga. Magari a leggerne altre di simili...!

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  • 1 mese dopo...
  • 2 anni dopo...

L'ho riletta di recente e sempre più mi convinco che El Morisco è una garanzia. La storia è concepita per vedere il vecchio curandero esaltarsi, lavorare febbrilmente, correre come se avesse il diavolo alle calcagna, precipitare nella più cupa delle disperazioni in seguito ad una super delusione. I pard si limitano a supportare il mitico messicano d'Egitto in questa girandola, diventando alla fine quasi spettatori e sedendo accanto al lettore. Boselli fa scendere l'orrore dallo spazio, GLB produce un Morisco SPAZIALE. E con due ingredienti due, come il re degli CHEF.

STANDING OVATION!

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  • 1 mese dopo...

L'ho riletta di recente e sempre più mi convinco che El Morisco è una garanzia. La storia è concepita per vedere il vecchio curandero esaltarsi, lavorare febbrilmente, correre come se avesse il diavolo alle calcagna, precipitare nella più cupa delle disperazioni in seguito ad una super delusione. I pard si limitano a supportare il mitico messicano d'Egitto in questa girandola, diventando alla fine quasi spettatori e sedendo accanto al lettore. Boselli fa scendere l'orrore dallo spazio, GLB produce un Morisco SPAZIALE. E con due ingredienti due, come il re degli CHEF.

STANDING OVATION!

 

E' verissimo che in questa storia Tex e pards si siedono accanto al lettore ed assistono anch'essi allo svolgersi degli eventi. E' una storia da far leggere a chi vorrebbe Tex sempre risolutivo: qui il nostro non fa niente di niente, si limita ad esporre il caso al Morisco, poi sarà il Brujo a svelare il mistero, anche grazie al sacrificio di un povero cane malato e moribondo che nonostante questo mi ha fatto una gran pena: una cosa è sopprimerlo, come accade oggi, con un'iniezione letale quando ormai non c'è più nulla da fare, un'altra è  farlo morire volutamente nel terrore, ed il povero cane, nonostante sia più di là che di qua, è talmente terrorizzato da ciò che gli sta di fronte che trova la forza di alzarsi e ringhiare minaccioso. Scena questa per me abbastanza forte, ma non stigmatizzabile, sia per i tempi in cui la storia uscì (forse oggi ci si farebbe qualche problema in più) che per l'epoca in cui la storia è ambientata, in cui questo tipo di problemi non se li ponevano nemmeno, ed anzi forse eccede anche un po' GLB quando fa ripetere a Morisco più di una volta che il cane è malato e morirebbe comunque.

Morisco, dicevo, risolve il mistero, e quasi contemporaneamente lo stesso viene compreso anche al forte, dove i militari, sia pure a costo di due vite umane, fanno tutto in autonomia, senza alcun intervento risolutore del nostro ranger, che anzi tenta - fallendo - di preservare almeno uno di quegli orribili esseri per gli esperimenti del Morisco.

 

Nonostante quanto detto sopra, considero la storia molto molto bella, per l'originalità dell'idea e per la reale inquietudine sprigionata da quegli esseri gentili e spietati che sono questi fiori vampiri. Pur non amando neanch'io le storie inverosimili, stavolta mi sono davvero divertito!   

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  • 3 anni dopo...

Storia breve, che rappresenta una delle rare escursioni di G.L. Bonelli nella fantascienza. Premetto che, quando lessi l'episodio da ragazzino, rimasi favorevolmente colpito; a distanza di anni (e di molte altre letture texiane) il mio indice di gradimento è andato al ribasso. L'idea di base del soggetto è poco originale e molto abusata nell'universo tematico "dell'extraterrestre". Lo sceneggiatore ci mette del suo, immaginando dei ricci vampiri a metà strada tra regno animale e vegetale, ma a dire il vero ne viene fuori un'idea alquanto confusa e naif. Ancora meno convincente l'epilogo, visto che trovo quasi una forzatura il rimedio dell'alcool "scioglitutto" e, a voler essere pignoli, molto facilona l'opera di rastrellamento e distruzione dei ricci assassini: vista la rapidità di riproduzione mostrata nelle prime pagine, un'invasione era assicurata. Detto questo, la storia in questione evita la mia bocciatura solo grazie a una buona opera di suspense creata dallo sceneggiatore nelle prime battute, l'ottima presenza del Morisco sempre in smagliante stato di forma intellettuale e i buoni disegni di un Letteri abbastanza ispirato. Poca traccia lasciano i quattro pards, che per una volta fungono più da spalla che da risolutori. Il mio voto finale è 6  

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  • 2 settimane dopo...

Tex ed i suoi pards non affrontano alcun nemico "umano", e questo ci può anche stare. Ma non affrontano neanche un nemico "inumano". Non affrontano nessuno! Si limitano a portare un cadavere ed un riccio a El Morisco, per poi arrivare con lo scienziato a cose già finite. Neanche la soddisfazione di portare la soluzione del problema ai soldati che, una volta tanto, non hanno bisogno di loro, poiché fanno tutto da soli.
Voto alla storia: 6

Voto ai disegni: 7

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  • 2 settimane dopo...

Avventura decisamente insolita, quella vissuta da Tex e dai pards, nella quale forse per l'unica volta nella loro settantennale carriera si trovano al cospetto non di un nemico in carne ed ossa, che sia un singolo individuo, una banda o uno dei supernemici ricorrenti, ma una minaccia proveniente letteralmente dal cielo, e che giungono a percepire come tale solo a seguito di fortuite circostanze, e soprattutto grazie alla sapienza del Morisco, che scopre quanto pericolosi siano i "fiori della morte". Tex e soci, caso unico nella loro carriera, altro non fanno stavolta che limitarsi a portare dal loro dotto amico un campione dei ricci verdi, dopo che Carson ne ha frantumato uno a colpi di colt (di fatto, la sola "sparatoria" in cui uno dei pards viene impegnato nel corso della vicenda), per il resto si limitano a mettere sull'avviso coloro che vivono o si trovano a transitare nelle zone interessate dal bizzarro fenomeno, limitandosi quidi a fare da spettatori senza poter evitare un discreto numero di morti.

 

In due parole, storia leggibile e piacevole da leggere, ma nulla di più. Risulta evidente, a mio modesto parere, la difficoltà che deve aver avuto Gianluigi Bonelli nel gestire una sceneggiatura in cui si è trovato a dover conciliare western e (pseudo)fantascienza, e dal mio punto di vista nemmeno Letteri ha dato il meglio di sé, essendomi il suo tratto parso meno netto e preciso del consueto.

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  • 1 anno dopo...

Letta grazie alla pubblicazione brossurata Due misteri per El Morisco, questa insolita avventura texiana mi ha fatto trascorrere piacevolmente un po' di tempo.

 

Ma:

1) mi ha lasciata perplessa la vignetta iniziale, ambientata - cosa alquanto insolita! - nel presente del lettore;

2) Tex e Carson non sconfiggono nessun nemico, anzi non c'è nessun nemico da affrontare; solo, si limitano a sollecitare l'intervento del sapiente Morisco;

3) a dire il vero, nemmeno l'intervento di Brujo è risolutivo, visto che i militari giungono in autonomia alla soluzione che consente di eliminare la pianta/animale alieno.

 

Mi chiedo dunque quale accoglienza avrebbe avuto oggi sul forum una storia simile, se l'avesse proposta uno degli attuali autori, per esempio Manfredi.

Azzardo un'ipotesi: molti avrebbero detto che la storia non è affatto texiana, e ne avrebbero bocciato senza appello l'autore!

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  • co fondatore
12 ore fa, F80T dice:

Letta grazie alla pubblicazione brossurata Due misteri per El Morisco, questa insolita avventura texiana mi ha fatto trascorrere piacevolmente un po' di tempo.

Pensa che ho recuperato gli originali già da adolescente!

 

12 ore fa, F80T dice:

1) mi ha lasciata perplessa la vignetta iniziale, ambientata - cosa alquanto insolita! - nel presente del lettore;

Perplessa, addirittura?*

 

12 ore fa, F80T dice:

Mi chiedo dunque quale accoglienza avrebbe avuto oggi sul forum una storia simile, se l'avesse proposta uno degli attuali autori, per esempio Manfredi.

Azzardo un'ipotesi: molti avrebbero detto che la storia non è affatto texiana, e ne avrebbero bocciato senza appello l'autore!

Qui concordo!

 

*ma sei uomo, donna o nick multiplo?

Modificato da Mister P
aggiunta domanda
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<span style="color:red;">50 minuti fa</span>, Mister P dice:

*ma sei uomo, donna o nick multiplo?

 

Uomo. C'è un semplice errore di battitura, forse dovuto all'ora tarda in cui ho scritto sul forum.

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