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TWF - Tex Willer Forum

[412/414] Yukon Selvaggio


Guest Colonnello_Jim_Brandon
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Voto alla storia  

31 utenti hanno votato

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

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Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni:Fernando Fusco

Periodicità mensile: Febbraio / Aprile 1995


Nei freddi territori dello Yukon, il trapper Gros Jean si ritrova tra le mani una vera patata bollente! Un anziano geologo, di nome Colter, gli muore tra le braccia subito dopo avergli affidato una mappa che rivela la posizione di una "bonanza" (un ricco giacimento aurifero) all'interno di un vulcano spento e un compito : far si che la sua bellissima figlia Linda possa avere parte di quell'oro. Ancora stordito da quanto accaduto il "bisontico" trapper viene catturato dal boss di Skagway, Coxey, intenzionato ad avere la mappa del tesoro. Dopo una rocambolesca fuga, Gros Jean si mette in contatto coi suoi vecchi amici di sempre Tex e Carson. I due ranger, accompagnati da Kit e Tiger, si imbarcano su una nave diretta a Skagway, curiosi di sapere in quali guai si sia caccciato questa volta il loro irruente amico canadese. Sul battelo, dopo aver avuto un "vivace scambio di opinioni" con alcuni gradassi, Tex e i suoi pards incontrano una giovane ragazza di nome Linda... Nel frattempo Gros Jean, dopo aver bellamente alzato il gomito oltre misura ed aver sfasciato il saloon di Skagway viene arrestato dallo sceriffo e, successivamente, prelevato da due giubbe rosse. Arrivati a Skagway Tex e pards scoprono quanto accaduto al loro amico e in breve scoprono anche che le due giubbe rosse erano in realtà degli uomini di Coxey. Nella notte anche Linda Colter viene rapita e Tex e i suoi pard si mettono subito sulle tracce dei suoi rapitori con la speranza di salvare la giovane e il loro amico Gros Jean. Ne seguirò un lungo inseguimento sulle slitte e un assalto al faro dove sono tenuti prigionieri i due ostaggi e Tex e pards, con un'abile strategia, riusciranno ad avere la meglio. Purtroppo però il viscido Coxey riesce a filarsela e cerca di raggiungere il vulcano spento contenente la famosa bonanza. Un luogo dove si consumerà un tragico finale.

 

 

© Sergio Bonelli Editore

 

 

 

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Una bellissima storia marcata Claudio Nizzi. Tex e Carson sono in forma smagliante, memorabili i loro battittibecchi, in particolare quelli inerenti l'infatuazione del giovane Willer per la bella Linda. Anche Gros Jean si presenta in ottima forma, la sua "sfuriata" nel saloon di Skagway ha un sapore molto GLBonelliano!! Una nota di merito anche al bellissimo personaggio di Linda Colter una ragazza di città coraggiosa e determinata. Unica nota dolente dell'albo è forse il cattivo, Coxey, che risulta essere un po' troppo "piatto" rispetto ai cattivi che hanno popolato gli albi limitrofi. Per quanto riguarda i disegni, il grande Fusco ha, come sempre del resto, dato il meglio di sè! La sua capacità di riprodurre i paesaggi innevati è indubbia!!

Voto : 9

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Guest Kerzhakov 91

Grande storia, che lessi appena scopr? la presenza di Gros-Jean :DD'accordo con te sia sul cattivo (poco originale) che su Fusco: le storie ambientate in Canada od Alaska sono le SUE STORIE, non c'è niente da fare.

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Guest Wasted Years

A me questa storia aveva confermato che Nizzi iniziava la caduta libera. Dopo un primo albo fantastico, Tex si fa soffiare una ragazza sotto il naso, e comincia una fase di stordimento, che culmina con la soluzione dell'avventura, che è movimentata ma scontata da morire. La odiavo, questa storia, ora mi piace molto di più, magari Nizzi facesse delle cose così ora, il l ivello è calato di molto. Poveri NOI!6

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  • 2 mesi dopo...
  • Collaboratori

Il primo albo è da nove, i due successivi non rosicchiano nemmeno la sufficienza. Storia nata durante la fase di crisi creativa di Claudio Nizzi, si apparenta probabilmente a "Mefisto!" per la difficle gestazione, ovvero una prima parte eccellente scritta in un periodo particolarmente felice per l'autore e il seguito deludentissimo ( in entrambi i casi ) scritto in momento in cui la vena creativa era esaurita. Dopo la crisi del '92 Nizzi non si è mai veramente ripreso, non a caso le sue storie migliori da allora risultano spesso confinate nei texoni.

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La storia in sè è gradevole e leggibile, però molti degli elementi, pur usati appropriatamente, sanno di dej? vu e mancano di freschezza; anche i "cattivi" non sono certo particolarmente incisivi. Si vede proprio che Nizzi usciva da un periodo di inattività. La mia personale valutazione ?:soggetto 6,5sceneggiatura 6,5disegni 8

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  • 1 anno dopo...

Una curiosità: lo scioglimento finale

con il vulcano che sottrae a "cattivi" e "buoni" l'oro tanto conteso
presenta una forte somiglianza con quello originario del romanzo postumo di Jules Verne "Le volcano d'or" ( "Il vulcano d'oro" ) in cui due cugini che lottano per il possesso di una concessione mineraria nel Klondike vedono allo stesso modo sfumare le loro prospettive di ricchezza. Tale romanzo, pubblicato originariamente nel 1906 in una verisone molto rimaneggiata dal figlio di Verne, fu edito nel 1989 nella sua versione originaria ( in parte rimasta allo stato di abbozzo ) da uno studioso italiano, Piero Gondolo Della Riva, che lo tradusse anche in italiano. IMHO è assai probabile che Nizzi, spesso sensibile alle suggestioni della letteratura avventurosa per ragazzi, lo abbia letto e tenuto presente.
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  • 1 anno dopo...

Bella storia ambientata nel grande nord con paesaggi innevati con cui Fusco va a nozze, forse solo Ticci avrebbe saputo fare di meglio. Torna Gros-Jean a far compagnia ai tradizionali pard e la sua presenza è ben integrata e sfruttata da Nizzi. I cattivi di turno non sono abbastanza tosti dopo un inizio che sembrava promettere di più visto anche le astuzie che mettono in campo ma tutto sommato considerato il lungo inseguimento ed i vari scontri la tensione resta alta per tutto il racconto. Voto 9 a storia e disegni.

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  • 6 mesi dopo...

Questa è stata una delle mie prime storie, e quindi la ricordo con molto affetto. E dopo averla riletta dopo tanti anni, l'affetto è rimasto intatto. Perchè, a mio avviso, ?Yukon selvaggio? è una bella storia di Tex. Certo, magari un finale coi nostri più partecipi e una battaglia come si deve sarebbe stato migliore; inoltre si può dire che Kit e Tiger non sono usati al meglio. Il navajo, in particolar modo, rimane costantemente nelle retrovie e proferisce pochissime parole: da davvero l'impressione di essere la proverbiale ultima ruota del carro; anche Kit, protagonista di una love story fiacchissima, non è che faccia molto di più- a parte fare la figura del fesso quando si fa impiombare come un piccione. Insomma, se è vero che Nizzi con Kit e Tiger non è mai andato troppo d'accordo, questa storia lo dimostra ampiamente- stranamente, nell'uso di questi due personaggi migliorer? sensibilmente soprattutto (e questo è proprio strano) nel suo periodo decadente. Nonostante questo, come dicevo all'inizio, a mio avviso questa rimane una bella storia. Gros Jean è usato benissimo dall'inizio alla fine, e lo sceneggiatore lo rende perfettamente in tutta la sua umanit? e simpatia- e anche nelle debolezze, come la tendenza a ubriacarsi per poi sfasciare i locali. Linda Colter è un gran bel personaggio, uno dei migliori femminili di Nizzi: una ragazza sicuramente ingenua ma con gli attributi, che non esita a ?scaricare? i quattro pards quando lo ritiene giusto, e che tutto sommato accoglie la notizia della morte del padre con molto coraggio. Anche i nemici mi sembrano credibili. Inoltre Tex e Carson sono caratterizzati al meglio: la scazzottata sulla nave è fantastica, così come il Carson ?pasticcione?, spettacolare!Oltre a questo, abbiamo un Fusco ancora nel suo periodo migliore, straordinario come sempre nel ricreare le atmosfere innevate del Nord. Personalmente il Nord pieno di neve e ghiaccio nel mio immaginario lo associo subito ai suoi disegni. Quindi: voto 7,5.

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  • 11 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...

La storia non è certamente memorabile, ma neanche è tutta da buttare... I punti di forza:- Gros Jean mi è sempre stato simpatico, anche quando, come in questo caso, si caccia un pochino troppo spesso nei pasticci.- Fusco è davvero bravo nel disegnare i paesaggi canadesi e nordamericani. Punti di debolezza:- le modalit? con cui il vulcano si risveglia nel finale mi lasciano parecchio perplesso.- Kit Willer si è innamorato davvero solo una volta ( della stupenda Fiore di Luna)... vista la personalit? ( anzi la non personalit?, per non parlare di superficialit?) delle ragazze bianche di cui si invaghisce, gli suggerisco caldamente di frequentare qualche affascinante giovane donna Navajo... e lasciare Donna e Linda Colter ai Kid Rodelo di turno.. Tiger Jack: va bene che è silenzioso, va bene che è nelle retrovie, ma qui bisogna fare fatica addirittura per trovarlo da qualche parte nella storia... Soggetto: 7Sceneggiatura: 5,5Disegni: 9Voto globale alla storia: 7

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  • 1 mese dopo...
  • 1 anno dopo...

Questa storia non sembra scritta da un autore in crisi: è vero che le scene più belle sono soprattutto sul primo albo (scritto in un periodo pre-crisi: le scenette sulla nave sono divertentissime), ma è altrettanto vero che i due albi successivi sono più che dignitosi, e divertono fino alla fine. Più che Nizzi, ho trovato inaspettatamente più appannato Fusco, che pure, con il grande Nord, era nel suo elemento.

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  • 2 anni dopo...

Una storia decisamente buona,con una trama ripescata (bullo di paese tipo Soapy Smith che fa il bello e cattivo tempo)ma resa originale dal tesoro sepolto nel vulcano.epico viaggio dei pard nella neve,finale abbastanza adrenalinico.humour ad alti livelli.i villain  nemici sono abbastanza scalcinati,ma comunque la storia è leggibile ee piacevole dall inizio alla fine.Gros Jean in forma smagliante...

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  • 3 mesi dopo...

Buona storia, soprattutto nella sua prima parte. Gli splendidi paesaggi innevati, bisogna dirlo, aiutano sempre, ed i 4 pards scatenati fanno il resto.
La punizione finale dei colpevoli da parte di Madre natura, seppure aiutata dalla mano dell'uomo, sa tanto di GLB.
Voto alla storia: 6,8
Voto ai disegni: 7,5

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  • 4 mesi dopo...

Come hanno già detto in molti , il primo albo è  da oscar ( mamma, quanto rido quando leggo i siparietti sulla nave:lol2:) e freschissimo, gli altri due invece, pur  raggiungendo la sufficienza, palesano la stanchezza dell'autore a seguito della crisi, che si limita a fare il compitino per finire la storia,  confezionando una storia MOLTO  ripetitiva: Tex e i pards per tre volte arrivano in un posto dove per tre volte sconfiggono gli sgherri. A questo aggiungiamo un cattivo poco caratterizzato e una sceneggiatura abbastanza scontata. Bello invece il finale. I disegni sono splendidi. Voto 7

  • +1 1
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  • 2 mesi dopo...

A quasi un anno di assenza, il nome di Nizzi tornò a fare capolino tra i crediti di una storia di Tex. Dopo un inizio di centenario contraddistinto da svariate innovazioni stilistiche e di contenuti, lo sceneggiatore riappare sulla serie con un episodio alquanto tradizionale e convenzionale. Il soggetto, sebbene non del tutto originale, viene ottimamente sviluppato nel primo albo, con una sceneggiatura degna e dei siparietti molto esilaranti, tipo la spassosissima scazzottata sulla nave. Col proseguo, si palesano le difficoltà di un autore in crisi. La storia rimane accettabile, ma perde mordente e diviene molto prevedibile. Ho sempre trovato interessante la scena del faro, ma l'epilogo con il risveglio del vulcano, a dire il vero mi fa storcere un po' il muso. Che i villain fossero alquanto scalcinati è conclamato, ma che usino la dinamite dentro la bocca di un cratere è da idioti all'ennesima potenza. Anche la gestione dei quattro pard non è ottimale: visto la quasi inconsistenza di Tiger e le poche tracce lasciate da Kit, tanto valeva "lasciarli in tribuna" usando una similitudine calcistica. A dire il vero, Nizzi partecipa a modo suo alle fiera delle trovate innovative, abbozzando una love story fra Piccolo Falco e Linda Colter, che definire fiaccamente platonica è altamente riduttivo. Non sarebbe stato male osare un po' di più, ma evidentemente l'autore non se la sentì di forzare la mano. La presenza di Gross Jean aggiunge valore all'episodio, anche se come spesso accadde nelle sceneggiature del buon Claudio, per troppo tempo rimane fuori gioco, imprigionato dal cattivo di turno. Tirando le somme, episodio accettabile e leggibile, ma senza grandi picchi e molto scontato in alcuni snodi narrativi, prova tangibile di una crisi creativa e d'identità di un autore, stanco dopo aver brillantemente tirato da solo il carretto per circa un decennio. Purtroppo, mi duole dirlo, escluse alcune piacevoli eccezioni, il livello qualitativo di Nizzi non riuscirà più a pareggiare il suo apice dell'età d'oro del centenario 300. A chi se non a Fusco poteva essere affidata una storia ambientata nelle innevate foreste dello Yukon? Il grande disegnatore, sfodera un'ennesima prova di spessore, mostrandosi campione indiscusso nelle ambientazioni nordiche. Molto efficace la sequenza grafica del faro, come trovo stupende le sue foreste imbiancate e scene dinamiche di agguati fra slitte e piste innevate. Il mio voto finale è 7

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  • 11 mesi dopo...

E' stato già detto tutto. Un primo albo bellissimo, con dialoghi irresistibili e gli altri due buoni ma meno ispirati. Comunque è un Nizzi ancora ottimo sotto tutti gli aspetti. Bella sempre l'atmosfera del nord innevato. Bellissimi i disegni di Fusco, particolarmente adatto a questo tipo di storie. Voto 8 alla storia (10 il primo albo e 7 gli altri due) e 8 ai disegni.

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  • 3 mesi dopo...

Storia riletta qualche settimana addietro con l'intenzione di commentarla sul forum. Non la ricordo però quasi più, segno che non è memorabile.

 

Ho però ben in mente che:

A- i disegni di Fusco sono, come al solito, splendidi;

B- dopo aver liberato Gros-Jean e Linda Colter, Tex e I suoi pards si limitano a seguire da lontano gli antagonisti che, inconsapevoli di essere seguiti, vanno spontaneamente incontro al loro destino. In pratica, nell'ultimo albo Tex fa da mero spettatore.

 

Si sarebbe potuto fare meglio.

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  • 6 mesi dopo...
On 2/6/2008 at 17:31, Pedro Galindez dice:

La storia in sè è gradevole e leggibile, però molti degli elementi, pur usati appropriatamente, sanno di dej? vu e mancano di freschezza; anche i "cattivi" non sono certo particolarmente incisivi. Si vede proprio che Nizzi usciva da un periodo di inattività. La mia personale valutazione ?:soggetto 6,5sceneggiatura 6,5disegni 8

Concordo con questo commento.

La storia è piacevole, anche se non memorabile. Effettivamente si ripropongono delle situazioni già viste in passato che privano un pò di originalità la storia che comunque funziona bene e si lascia leggere con piacere. Merito anche delle sempre splendide tavole di Fusco, sempre a suo agio nei territori del nord.

I suoi paesaggi, i cani da slitta, le foreste innevate sono veramente da standing ovation.

E da standing ovation è anche la bella Linda Colter, con la quale Kit Willer fa il galletto e ci prova in modo garbato ma abbastanza evidente.

Ahhh la gioventù:rolleyes:

Infine splendide le copertine di Villa, così come il lettering utilizzato: secondo me un valore aggiunto non trascurabile.

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  • 1 anno dopo...

Storia non memorabile ma decisamente ben sopra la sufficienza, che scorre e si fa leggere.

Se questo fosse stato il punto più basso della crisi di Nizzi ci sarebbe stato poco da lamentarsi.
 
E' sempre un piacere rivedere Gros-Jean, alcuni dialoghi tra Tex e Carson sono molto godibili (soprattutto all'inizio) e le ambientazioni "fredde" sono da sempre tra le mie preferite. :rolleyes:


Carina la trovata della "caccia al tesoro" con obiettivo il vulcano, mi è piaciuta la parte che ruota intorno al faro, così come l'assalto al fortino.

Raramente i pards non giungono allo scontro finale con i cattivi (mi viene in mente Mitla) ma stavolta la natura li ha preceduti e la cosa non mi è dispiaciuta.

 

Passando alla parte grafica, me la cavo in fretta, Fusco mi è piaciuto tantissimo. :wub:

 

 

D'altro canto:

- Ci sono moltissimi stacchi temporali a volte ripetuti e monotoni (esempio: "tre settimane dopo", "una decina di giorni più tardi", "passano due giorni senza storia", "un paio di giorni dopo", "due giorni dopo"), in pratica la storia è durata mesi ma noi ne abbiamo visto una sintesi come per le partite di calcio.

 

 - Gros-Jean a un certo punto sparisce dalla scena, sappiamo che lo stanno torturando "fino a temere che muoia" e poi lo ritroviamo tutto sommato in discreta forma.

 

- La storiella tra Kit e la biondina sa di "vorrei ma non posso". Facciamo vedere che Kit è cotto, ma non osiamo di più.

 

- Nella parte del rapimento della ragazza nè i pards, nè lei ci fanno una gran figura.

 

- I cattivi sono di serie B e in più sparano malissimo. Va bene la sospensione dell'incredulità, ma nell'attentato alle slitte sono in 8, appostati in posizione sopraelevata con campo visivo liberissimo, sparano come forsennati e nonostante questo nella scaramuccia iniziale non colpiscono nulla, nè uno dei pards nè uno dei cani da slitta! 8 membri del Forum avrebbero fatto sicuramente meglio. :colt:

Poi finalmente beccano Kit, ovviamente di striscio e senza fare nessun danno reale, la pallottola non rimane dentro, l'infezione non osa nemmeno avvicinarsi.

 

- I cattivi sono anche talmente imbecilli da far esplodere della dinamite... dentro un vulcano! :laughing:

 

 

In ogni caso una storia divertente anche se non memorabile, come dico sempre in una serie così longeva averne di storie così, con questi disegni e queste atmosfere (ogni riferimento all'ultimo Speciale Tex Willer è puramente casuale).
Nel sondaggio ho votato 7 ma avrei voluto ci fosse il 7,5.

 

Modificato da Augustus McCrae
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